di Stefano Olivari
Alla vigilia di Schalke-Inter qualche giornale si era spinto a sostenere che tutta Italia avrebbe dovuto tifare per i nerazzurri per salvaguardare i quattro posti (tre diretti, uno al preliminare) in Champions. Inutile fare i soliti discorsi sul tifo contro, che al di là dell'ipocrisia e della finta equidistanza è la vera benzina del calcio, parliamo solo di posti nella massima competizione calcistica mondiale.
Va detto che che nemmeno un’impresa a Gelsenkirchen avrebbe fatto raggiungere il punteggio della Germania in quel ranking che determinerà le partecipanti alla Champions dalla stagione 2012-13. Il prossimo anno il nostro carrozzone avrà ancora quattro passeggeri, mentre la quarta della serie A 2011-12 si dovrà accontentare di quell’Europa League che in Italia accende la fantasia di pochi (il che significa che la sesta non enterà in Europa nemmeno dalla porta di servizio: alla seconda coppa europea parteciperanno la quarta del campionato, che andrà al turno ad eliminazione diretta, la quinta che disputerà l’ultimo preliminare e la vincitrice della Coppa Italia) ed ispira l’impegno di nessuno. Può essere utile ricordare che lo pseudo-declino (essendo un declino ad anni alterni) italiano non è iniziato ieri, ma a fine anni Novanta quando abbiamo perso il primo posto nel ranking: Inghilterra, Spagna e Germania ci sono davanti in virtù non dei successi delle ‘punte’ (in fondo l’Inter l’anno scorso ha vinto la Champions ed i successi del Milan non sono stati nella preistoria) ma di un migliore livello medio. L’idea di separare i ranking, Champions ed Europa League, per favorire i movimenti come il nostro che ogni tanto piazzano il colpaccio, suona come una furbata. Che ovviamente sarà respinta da chi ci sta davanti. Non c’è quindi bisogno di una o due squadre leggendarie, ma di una crescita generale della classe media. Chissà se la nuova Lega lo capirà. Rispondiamo subito: non lo ha capito, visto come ci si sta scannando per stabilire i criteri di selezione del campione su cui calcolare i bacini di utenza televisivi. Grandi discorsi, peccato che il monte ingaggi dello Schalke 04 non sia superiore a quello di Palermo o Fiorentina. E quindi tutti i ragionamenti sulla perdita del potere d'acquisto della classe media andrebbero riferiti all'Italia, ma non al calcio italiano. Dove tutti i dirigenti sono per definizione fenomeni, grandi costruttori di squadre con pochi soldi: da Marotta a Corvino la realtà dice però altre cose.
(pubblicato sul Guerin Sportivo)
33 commenti:
Scusi direttore, ma a me l'idea di separare i ranking non mi sembra sbagliata. Per carità , non mi sfugge che chi la propone lo fa solo per proteggere i propri interessi, ma ciò non cambia il fatto che abbia una logica: se il num. di partecipanti ad una competizione dipende dai risultati degli anni precedenti, non capisco perchè debbano avere 4 squadre in C.L. nazioni che "si presentano" in finale 1 volta ogni 10 anni e vincono magari 1 volta ogni 15 e ne debbano avere invece 3, nazioni che hanno vinto la C.L 3 volte negli ultimi 10 anni, e tutto ciò solo perche la prima nazione ha squadre che vanno bene in E.L. Voglio dire, se sono, come sono, 2 competizioni diverse perchè se vado bene in una devo essere premiato anche nell'altra? sarebbe più giusto che l'italia avesse meno rappresentanti in E.L. dove fa, inspiegabilmente, schifo da anni; ma cosa c'entra la C.L.??
Ma quindi, la classe media italiana è veramente scarsa o semplicemente rinucia consapevolmente al cammino in Europa League perché lo considera un intralcio al campionato?
Le italiane che sono andate avanti in Europa league, a memoria, sono solo due, Udinese e Fiorentina. L'Udinese eliminata dal Werder ai quarti è arrivata settima in campionato (un piazzamento nella media della squadra, direi), mentre la Fiorentina semifinalista è arrivata quarta in campionato (campionato più che buono). Quindi le tante remore sul tentare di andare avanti in Europa League sembrerebbero essere semtnite da questi due casi. Bisognerebbe analizzare meglio anche le squadre che sono uscite in fretta e furia dalla competizione per avere un quadro completo, ma credo si possa dire che chi ci prova, non viene mediamente penalizzato in campionato (contrariamente a quanto succede normalmente per le medie che vanno in Champions).
D'altro canto è un errore non permettere alle medie di crescere dividendo equamente i diritti televisivi: un campionato competitivo fa bene alle compagini di vertice che confrontandosi con avversari più forti, diventano più competitive (come accadeva negli anni '90) e fa bene anche al ranking europeo. E' meglio che un Udinese o un Palermo, conquistino il posto Champions ogni 4 o 5 anni, piuttosto che ridurre a 3 i posti Champions disponibili.
Ma la miopia dei dirigenti del calcio italiano non gli permette di guardare oltre il loro naso. Le squadre forti nascono anche da movimenti calcistici forti, non solo dai soldi del mecenate di turno.
Tenere uniti i ranking è forse l'unico mezzo che ha l'Uefa per rendere minimamente credibili i campionati nazionali, creando la convenienza per i grandi nell'avere una classe media decente...con regole nazionali diverse, ma con lo stesso obbiettivo: avere in ogni nazione 7-8 squadre che giochino lo stesso sport...se no è logico che Real Madrid e Barcellona tiferebbero per una Liga tutta di allenamenti, in vista delle partite di Champions e dei loro scontri diretti...sono d'accordo con te poi nel dire che ogni meccanismo 'perequativo' sia in ultima analisi ingiusto...vale anche per le tasse, che 'puniscono' chi lavora di più o è comunque più bravo...a meno di non volere una serie A a 4 squadre...
la realtà è che non hanno voglia di riformare nulla, perchè riformare significherebbe per qualcuno mollare ottime rendite di posizione.
specchio fedele del paese del resto
@Spike
Concordo, ma senza classe media il movimento, lo stato la società crolla e arriva il periodo buio o una rivoluzione. Non lo dico io, lo dice la Storia.
Italo
vero Italo
Essendo le due coppe comunicanti in vari punti (chi viene buttato fuori ai preliminari di CL va in EL, e così anche le terze dei gironi) non credo sarebbe giusto separare i due ranking, dato che le prime classificate avrebbero più possibilità di andare in champions e contemporaneamente la possibilità di ripiegare sulla coppa "schifata" se non sono all'altezza della prima, mentre le squadre della ex zona uefa avrebbero più concorrenza interna per spartirsi i meno posti disponibili e poi una volta nel torneo subirebbero anche il ritorno delle grandi.
@ direttore,
le perequazioni andrebbero pure bene se fatte in partenza per premettere a tutti di potersi fare una squadra di livello. Ma alla fine, almeno per me, l'importante è che in un sistema in cui dovrebbe(.....)regnare il merito (e le parole se le porta via il campo), sia più premiato chi arriva in semi in C.L. e magari esce ai rig. vs il Barcellona piuttosto che chi arriva terzo ai gironcini e poi in E.L. vince in finale vs il Braga di turno. Unire i ranking, anche se concordo alla grande con il discorso dell'eliquilibrio nei campionati, sa tanto di orribile perequazione a posteriori
@ MB
a me questa cosa che chi arriva terzo ai girono va in E.L., mi sembra una cagata pazzesca
Grande post direttore, soprattutto la chiosa su Marotta e Corvino.
PS: ma me lo ricordo solo io Mazzarri lasciare Cavani in panca e chiedersi stranito perché per il Villareal quella fosse la partita della stagione?
PPS: perché la Fiorentina è andata avanti? Semplice, ha sempre schierato la miglior formazione. Provi a farlo anche la Juve il prossimo anno e vedrà che passare il gironcino e arrivare sesta in campionato non è così impossibile...
il Napoli a Villareal fu sfortunato, altrimenti sarebbe passato.
Banshee metti Cavani al primo, poi puoi dire di essere sfortunato... In venti minuti fece quattro tiri in porta.
Solo io guardo con orrore ai campionati che non hanno obiettivi per DODICI squadre (quelle piazzate dal sesto al diciassettesimo posto)?
Dodici su venti, eh...lo volete in numeri? 12/20. Il 60% delle squadre alla fine del campionato avrà giocato per onore di firma.
Vabbè, scusate, non volevo distrarvi.
Con chi gioca il Bari domenica?
Salve, volevo chiedere, per favore, come fare per contattarvi e proporre una collaborazione. La mia email è refsporty4@gmail.com.
Grazie.
Saluti,
Valeria
OT: Chi glielo dice alla prima donna che passa da Indiscreto che qua nessuno vede un centesimo, sia articolisti che (ovviamente) commentatori? ;-)
Fine OT
Nick, condivido in pieno, come avevo già scritto da un'altra parte: campionati da sedici squadre al massimo per tutte le federazioni di fascia alta
chi glielo dice alla prima donna che passa su Indiscreto che è la prima donna che passa su Indiscreto?
@axel
E comunque dire proprio che era ora: c'ho già più di duecento camicie da stirare ......
non so se si proponeva per quello ma chissene, tutto fa curriculum :-D
Ma a fine anni 90 non dominavamo le coppe, con Juventus plurifinalista perdente di Champions, e Lazio e Parma che si portavano a casa Uefa e Coppa delle Coppe, magari contro altre italiane?
@ All: il nostro cialtronismo a volte mi terrorizza :-P
@refy: che tipo di collaborazione? Lei è maggiorenne, giusto?
@ricca: c'è un errore di fondo nel tuo ragionamento. Non è che sono stati "uniti" i ranking ad un certo punto per favorire chissà chi. Il problema al massimo è iniziato quando la Champions League ha iniziato ad allargarsi a due, tre o quattro squadre per paese cannibalizzando la coppa UEFA.
Ma con questo rispondo anche a Nick (credo) che diceva dei campionati pieni di squadre senza obiettivi: vero, ma 15 anni fa com'erano? Le prime 4 andavano in Europa, le ultime 4 retrocedevano e quelle in mezzo (cioè 10 su 18) restavano dov'erano...
l'arguto Silvano65 ha detto...
@ All: il nostro cialtronismo a volte mi terrorizza :-P
sposo in toto e quasi quasi ne son fiero
@ MB, forse mi sono espresso male, volevo solo dire che i risultati ottenuti nelle 2 competizioni concorrono ad unico ranking; e secondo me, pr quello che ho detto sopra, è sbagliato (così come il sistema di comunicazione tra le 2 competizione, che probabilmente è stato adottato proprio per giustificare il ranking unico). Detto ciò,il ragionamento del direttore sul perchè funziona così non fa una piega
@ricca: ma non credo che alla Uefa abbiano il feticismo del ranking (quello è Galliani semmai). Semplicemente suppongo che abbiano istituito questo parametro nazionale quando hanno riformato Champions e Uefa allargandole. Se prima semplicemente andavano in Champions i campioni di ciascuna federazione (che sono una 50ina per cui forse, non ne ho la più pallida idea, c'era un girone aggiuntivo per quelle piccole), quando si sono trovati ad avere anche le seconde, terze e quarte classificate dei paesi maggiori hanno dovuto trovare un sistema per decidere a che punto si inseriva ciascuno, scegliendo di farlo in base alla "forza" dei campionati di provenienza. I posti in uefa semplicemente sono assegnati a rimorchio di quelli in champions. E dato che il parametro, appunto è la forza del campionato di provenienza, intesa come prestazioni europee delle sue squadre, va calcolato per forza su entrambe le competizioni.
ma nessuno che si domanda perchè ad uno Zamparini o ad un Pozzo "non interessano le coppe Europee" (parole davvero pronunciate dal friulano siciliano) a meno che non si trovino per caso in quella grande?
semplicemente perchè il loro obiettivo è rivendere gli pseudocampioni che hanno in rosa a tantissimo. Quindi un Pastore o un Sanchez che fa il fenomeno contro il Catania o il Cagliari (che storicamente da gennaio in poi una volta salvo comincia a regalare punti a chicchessia) hanno più mercato degli stessi giocatori che mostrano i veri limiti contro squadre di altre nazioni più quadrate.
Inoltre per affrontare le coppe europee devono non solo mantenere, ma anche -in teoria- rinforzare le squadre. e tra un anno siamo sicuri che mezza europa continuerà a sbavare dietro Pastore e Sanchez, specialmente dopo che hanno preso bastonate nei denti in giro per l'europa?
@ MB: capisco quello che dici, dico solo che mi sembrerebbe più giusto, dato che ci si basa sui risultati degli ultimi anni, che il num. di squadre per nazioni in C.L. si basi sui risultati in C.L. e non su quelli in E.L. e viceversa ovviamente. Che senso ha che, con la classifica attuale spostata di un anno, vada in C.L. anche l'hannover e non più la roma o la Juve ( o chi volete) solo perchè negli ultimi 5 anni l'amburgo di turno è arrivato 2 volte in finale di E.L.!?? in C.L dovrebbero stare squadre di un Paese che ha dimosrato di potervi partecipare seriamente, che me ne faccio dello Zilina?
ma è tanto cervellotico fare un unico torneo nel quale le squadre piazzate in zona E.L partono dai cazzesimi di finale mentre quelle di zona champions entrano dopo?
tabellone tennistico basato sul ranking del IFHHSFGHSFSSHH per stabilire le teste di serie e bona lì.
tutti felici e contenti
il tutto con il vecchio amabile sistema della doppia partita andata e ritorno.
"in C.L dovrebbero stare squadre di un Paese che ha dimosrato di potervi partecipare seriamente"
bon..dall'anno prossimo allora per l'italia ci dovremmo mandare solo la prima classificata
>>>bon..dall'anno prossimo allora per l'italia ci dovremmo mandare solo la prima classificata
nemmeno, visto che i biretrocessi sono riusciti nella fantasmagorica impresa di non segnare manco un gol al Tottenham!
A me sono tante le cose che non convincono. Anzitutto, è un sportivamente un non senso quello di far passare alla Europa League le squadre terze dei gironi di CL. In genere queste squadre spesso non fanno nemmeno molta strada. Una competizione deve avere certezza sulle forze che iniziano la stessa, altrimenti risulta falsata. Inoltre, mi sembra che il punteggio assegnato in EL sia troppo alto rispetto alla CL. Detto questo, il livello del calcio italiano è in evidnete declino, anche se i tedeschi non mi sembrano molto distanti. Inudbbiamente calciopoli qualcosina centra, non fosse altro che la Juve ante 2006 otteneva sempre buoni risultati, dai quarti alle tante finali perse. Anche il Milan, a parte la coppa 2007, per qualche anno dopo calciopoli non ha investito molto denaro e si sono visti i risultati. Se però la Spagna e l'Inghilterra hanno fatto meglio di noi facendo anche più debiti di noi, la Germania ci ha scavalcato tenendo i conti a posto. Il che vuol dire che con il fair play finanziario dovrebbero fare ancora meglio di noi ... In effetti nel nostro calcio ci sono troppi dirigenti spocchiosi ed incapaci. Sino a quando non ci sarà la volontà di cambiare il modo di gestire il calcio, credo che possiamo dimenticarci della quarta squadra in CL. E meno male che ci stiamo epr qualificare agli Europei con la nazionale, grazie al buon senso di Prandelli.
mizio
le finali della juve sono degli anni 90 (si ok manchester). i suoi quarti ottavi li ha rimpiazzati la roma, l'inter ha rimpiazzato una vittoria milan. quello che manca clamorosamente è il resto.
I fenomeni nostrani pensino a non farsi superare nel ranking da Portogallo e Francia piuttosto...
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