I pugni in task (force)

 di Libeccio
La vita di Pierpaolo Pulvirenti, gli affari extra-calcistici, i dossier di Lotito, il servizietto a Ibrahimovic e la fine di Leonardo.


1. Si chiamava Pierpaolo Pulvirenti ed aveva 25 anni. E’ morto nella raffineria Saras di Sarroch l’11 aprile scorso mentre effettuava la manutenzione degli impianti, investito da un getto di anidride solforosa. Responsabilità di dirigenti e proprietari della Saras (i Moratti, per i pochi che non lo sapessero) andranno accertate dalla magistratura, possiamo fare ipotesi sul futuro della panchina dell'Inter ma non riguardo alle morti sul lavoro. La cronaca dice che dopo i tre morti dell’anno scorso non è evidentemente stato approntato un sistema di sicurezza che mettesse al riparo chiunque da incidenti drammatici come questo. Non anticipiamo i risultati dell’inchiesta e anzi speriamo che i dirigenti della Saras sappiano fornire una spiegazione plausibile su quanto accaduto. Non crediamo però che ciò sia sufficiente ad accantonare quantomeno una accusa di negligenza soprattutto nella gestione dei subappalti, spesso vera zona d’ombra dei processi che sono alla base di queste attività operative. “Gli ambienti da manutenere devono essere bonificati preventivamente da ogni agente chimico innescabile”, recitano le severe disposizioni in materia; purtroppo è quello che non è accaduto e occorre capire perché e di chi sono le responsabilità. E’ il minimo dovuto ad un ragazzo di 25 anni che ha perso la vita e alla sua famiglia straziata.
2. E allora perchè non parlate degli affari extracalcistici di Berlusconi, Agnelli, Della Valle, eccetera? Ci facciamo da soli la domanda. La risposta, che è anche quella del direttore, è che d'ora in poi Indiscreto lo farà e lo farà senza giustificarsi. Tanti imprenditori usano il calcio anche per finalità extracalcistiche, non necessariamente illegali, al di là del tifo che spesso è sincero. Non si capisce quindi perché chi si occupa di calcio debba giudicarli solo per l'esonero di un allenatore.
3. L'espressione 'task force' ci fa venire l’orticaria quasi come 'cabina di regia'. L’ha usata Lotito per dire che vuole raccogliere un dossier sui misfatti arbitrali del corrente campionato, a sentire lui in gran parte contro la Lazio. Task force istituzionale (così ha detto Lotito), oltre a sembrarci un termine pleonastico ci fa brancolare nel buio più completo. Perché se è istituzionale (e una task force in genere lo è) dovrebbero farne parte il Coni, la Figc, la Lega, la stessa Aia, mentre non risultano tali presenze in quella che ha in mente Lotito per scovare coloro che attentano alla “probità ed equanimità dei risultati che invece devono essere improntati al principio di correttezza, trasparenza, …ecc.”. Che parolone usa Lotito, che magari non gradirebbe una task force sugli appalti nella sanità romana, sui patti parasociali (tipo quello con Mezzaroma) e sulla stessa Calciopoli che lo ha visto fra i condannati dalla giustizia sportiva (quattro mesi di squalifica). Poi dalla politica romana Lotito ha avuto in dote la legge spalma debiti che ha consentito alla Lazio (e ad altre aziende) di sopravvivere grazie ad una linea di credito concessa direttamente dallo Stato. Ci abbiamo ripensato, forse una task force servirebbe davvero.
4. Viene da sorridere a leggere le ultime news sul difficile momento di Ibrahimovic al Milan. Mentre i compagni continuavano la marcia scudetto lui in pochi giorni è passato dalla sua “migliore stagione in Italia” (quella attuale) alla crisi dopo la seconda squalifica nel breve volgere di pochi giorni. E’ addirittura intervenuto il Presidente  per dire che è deluso e che non vorrebbe fossero stati (quelli spesi per Ibra, al momento peraltro zero) soldi buttati. Ha addirittura preconizzato l’acquisto di Cristiano Ronaldo (un sogno ha detto) e lui è uomo che in genere i sogni li raggiunge e supera anche. Ibra insomma diviene un reprobo dopo essere stato a lungo  principe. Segnaliamo inoltre (indicativo del clima che si sta creando intorno al giocatore) il ricomparire su alcuni siti spazzatura delle famose foto di Ibra e Piqué. Ci manca solo che entri in campo Mino Raiola, uno da più parti in commedia ma consapevole del fatto che gli Ibra invecchiano mentre un Milan a cui piazzare giocatori ci sarà per sempre.
5. Il Milan ha oramai lo scudetto in tasca, come ha attestato anche la Snai, la Juventus continua nella mediocrità da Europa League che pare diventata sua stabile compagna di viaggio, il Napoli buca le partite più importanti anche perché è a fine ossigeno, l’Udinese continua a stupire insieme alla Lazio, la Roma pensa a stelle e strisce e getta al vento una buona occasione per rientrare nella lotta Champions. L’Inter è in pericolo di caduta libera se non si prendono contromisure immediate: imbarazzante la gara contro il Parma, per atteggiamento e tattica. Leonardo sta dimostrando di essere tutto tranne che un allenatore di calcio (continua a parlare di sé, dei suoi sogni, del suo momento, di cosa gli piace, di cosa farà in futuro) e la squadra è costretta ad una deriva preoccupante. A Roma ci sarà una risposta forte, di puro orgoglio da campioni del mondo, o la fine della carriera interista di Leonardo.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

5 commenti:

spike ha detto...

1.per quel che serve, concordo
2.idem
4.Per colpa sua sono in caduta libera nella fanta lega, da primo incotrastato che ero. Cacciatelo! :)
5.sulla birra del napoli dissento. Gli ha detto male, ma as usual nel finale la stava riprendendo. Già nel finale. Come era la storia dei pacchi dall'abruzzo?
quanto all'inter evitiamo juventinate. Si resta con Leo sino alla fine

clinter ha detto...

'La cronaca dice che dopo i tre morti dell’anno scorso non è evidentemente stato approntato un sistema di sicurezza che mettesse al riparo chiunque da incidenti drammatici come questo'
Nella gravità dell'accaduto, questo mi sembra il fatto più grave, evidentemente nella pretora di appalti e subappalti manca una linea di controllo relativa alla sicurezza. Ciò detto, la triste realtà è che domani ci sarem già dimenticati del morto e continueremo a disquisire di pallone.

Italo Muti ha detto...

@Libeccio
1. concordo
2.idem come Spike
3.L'unica task force vera è il TF45, uomini votati al sacrificio vero. Le altre sono solo palliativi.

@Clinter

Quoto

Italo

Silvano65 ha detto...

Tutto vero su Ibra, anche se a mio parere il Piedone tutto sommato non é del tutto estraneo ma mi sembra parte attiva del giochino. Gli imprenditori nel mondo del calcio non sono benefattori: Silvio nostro dal '94 utilizza il Milan come macchina per consenso, prima lo utilizzava come promozione per i propri affari. I Moratti (il più attivo imprenditorialmente però é Gianmarco) non sono questi stinchi di santo, Della Valle vuole utilizzare la pressione mediatica dei tifosi della Fiorentina (che sono bene o male per la maggior parte concentrati in città) per una speculazione edilizia niente male e via discorrendo. Forse solo qualche sprovveduto può ancora parlare di idealisti o di ricchi scemi di breriana memoria. Certo, la Pedata ti lega a doppio filo: é un grande ammortizzatore sociale, una vera arma di distrazione di massa, e quindi va affidata a personaggi ricattabili, che garantiscano che il giocattolo resti in piedi.

Jakala ha detto...

Silvio è a fine corsa, quindi tanto vale noleggiare Ibra invece di comprarlo e spendere i "soli" (??) 24 milioni.
Tanto al popolo bue basta l'illusione di un C.Ronaldo per farlo votare alle amministrative e morta la; il guaio è che funziona il vendere fumo: sentito diversi colleghi dare l'affare già fatto!!