di Stefano Olivari
Purtroppo non abbiamo in comune niente con Tiger Woods, discorso che vale per noi come per gli altri milioni di zappatori sparsi nel mondo che per quattro giorni hanno tifato per la sua resurrezione proprio nel torneo più prestigioso di tutti.
Come tutti avrenno almeno letto nelle brevi e qualcuno visto attraverso la solita lisergica telecronaca di Camicia-Grappasonni, dopo un quarto giro clamoroso Tiger è arrivato quarto ma ad Augusta nel solito contesto da Via col Vento ha dimostrato a tutti di essere rinato dopo gli infortuni fisici e matrimoniali. Sicuro come non mai sul tee, ha puttato veramente bene (tranne che su un possibile eagle) solo ieri, in un Masters che mai nell'era televisiva è stato così appassionante ed aperto oltre che pieno di protagonisti fortemente caratterizzati (il mito Cabrera su tutti).
Ma venendo al punto, perché molti di noi sfigati si identificano nel campione che ritorna o che non vuole mollare? Anche quando nei suoi giorni di gloria è stato detestabile dal punto vista umano (alla Connors quando nel 1991 arrivò in semifinale contro Courier agli Us Open, a 39 anni) o è chiaro che rimane in pista solo per soldi (l'ultimo Muhammad Alì, quello che si fece massacrare dal suo ex sparring partner Larry Holmes e poi chiuse la carriera con Trevor Berbick), c'è nel campione o nell'ex campione un nucleo di purezza che ce lo rende caro e ci impone di stargli aggrappati.
La superiorità dello sport nei confronti delle altre attività umane, anche in senso giornalistico, è proprio questa: il singolo risultato è discutibile, al limite può anche essere taroccato, ma l'esistenza a un certo livello non è mai (mai!) frutto di raccomandazioni, legami familiari, corruzione, appartenenza a circoli o a presunte elìte. Tiger non deve ringraziare nessuno, così come tanti altri sportivi meno famosi.
stefano@indiscreto.it
15 commenti:
"Tiger non deve ringraziare nessuno, così come tanti altri sportivi meno famosi."
Sto già procedendo a scolpirlo nella rocca a imperitura memoria.
Veramente appassionante il quarto giro; sinceramente io non ce l'ho proprio fatta a tifare Woods, anche se nelle prime nove (chiuse in 31) è stato assolutamente mostruoso.
Dopo il tee shot di Mc Ilroy nel giardino del custode dell'Augusta National ho tifato Schwartzel.
Due appunti sulla Diretta Sky:
1) Fornire Mario Camicia di una vera badante (perchè Grappasonni deve fare anche la telecronaca)
2) Avrebbero potuto fare vedere la cerimonia di premiazione, che ad Augusta ha sempre un fascino particolare.
Concordo sul secondo appunto, ma non sul primo (Camicia con la parte del cazzaro spesso ci gioca, non è stato il caso di questo Masters ma spesso tiene in piedi gare noiose con le sue considerazioni sulla faccia di Choi e sui 'E annamo!') e ne aggiungo un terzo: la quantità di pubblicità pazzesca, indegna per un'emittente che paghiamo 70 euro al mese...
@Direttore
Discorso pubblicità.
Premessa: non conosco bene come funziona il meccanismo di vendita degli spazi pubblicitari in televisione.
Probabilmente, considerando il fatto che il Masters è il torneo più conosciuto, c'era qualche pacchetto per gli inserzionisti (tipo X passaggi per Augusta + Y passaggi per altri tornei "minori").
In realtà la cosa che più mi ha disturbato sono state alcune fasce pubblicitarie mandate un pò a casaccio, con la perdita live di un alcuni colpi abbastanza importanti.
P.S.: il pacchetto Sport (io ho solo quello) costa 34 EUR/mese
Purtroppo l'inerzia mi porta ad avere anche il cinema e il calcio...sono giunto fino al punto di non ritorno di guardare 90' di Empoli-Novara (FIGC, non WWF), il fatto di averci scomesso sopra non è una giustificazione sufficiente...
@Direttore
Mi scusi per la domanda personale: quanto ha di Handicap ???
Non ho handicap, sono oltre l'impresentabilità...sono un GA che fra poco potrebbe essere NC...
@Direttore
Allora siamo alla pari, ed una birra ce la possiamo giocare. Se passa dalle mie parti ed ha mezza giornata libera si faccia sentire, che ci facciamo quattro risate.
Va bene! Ma visto il livello, facciamo (per citare l'immortale Eleonora Giorgi) birra calda e pizza fredda...
@Direttore
Ok, affare fatto.
Come caddy, considerando anche le sue notevoli doti di galleggiamento, si è già offerto volontario Jeremy.
Sa com'è: l'ostacolo d'acqua è sempre in agguato e le palline costano .....
Anchio non mi capacito di quanta pubblicità ci sia nei Masters di golf. Poi non la gestiscono neppure benissimo a dire il vero, Camicia (da culto vero) si affida totalmente a Grappasonni che accavalla troppi blocchi. @ Cydella colto il tuo parallelismo ma Tiger Woods non c'entra una sega con Balotelli, dai!
Guus, sei il solito bastard...;-))
@Tani
Confermo. Sia dentro che fuori.
Comunque il caddy si deve dare una regolata riguardo all'abbigliamento: non sono ammesse nè maglie strisciate nè cappellini di squadre NFL che abbiano perso quattro Superbowl consecutivi.
@Ivan.Fab
In realtà "I Masters di Golf" sono soltanto uno: The Masters.
Dai ho scritto una minchiata ma si capiva cosa intendevo. Dovevo scrivere i Majors.
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