Quelli che preferiscono Beccalossi

di Libeccio
Le belle sconfitte da rimpiangere, la sofferenza interista, lo stratega Moratti, il sogno Guardiola e l'eccezione Ronaldo.

1. Evaristo Beccalossi viene ricordato da molti tifosi dell’Inter per qualche colpo di classe ma anche per i due rigori sbagliati nella stessa partita. Per molti anni quella è stata l’immagine dell’Inter che respinge la sorte anche quando questa si presenta con abiti benevoli (quella partita comunque l’Inter la vinse). Poi la generazione successiva è vissuta a pane e rigore “nettissimo” di Iuliano contro Ronaldo non decretato da Ceccarini. E molti tifosi dell’Inter hanno spesso pensato che forse è stato meglio così. Volete mettere essere vittime per l’eternità e poterlo ripetere all’infinito?
2. Nei giorni appena trascorsi, in molti hanno pensato a chissà quale dolore deve aver provato il tifoso interista la sera del derby perso con il Milan e poi martedì quando ha letteralmente gettato al vento l’occasione abbastanza facile di andare in semifinale di Champions contro i non irresistibili giocatori dello Schalke 04. Noi non ne saremmo così sicuri. Infatti dopo le due sconfitte è come se il tifoso interista avesse riaperto l’armadio dei ricordi e ne avesse tratto il vestito buono: quello dentro il quale si soffre da matti, ma che in fondo è il meno volgare e quello in cui più ci si sente a posto.
3. Dopo la cinquina con cui lo Schalke 04 lo ha sommerso sotto l’erba di San Siro,
ecco che il tifoso interista medio ritrova tutto sé stesso e la memoria delle vecchie e care abitudini. Arriverà finanche ad (inconsciamente, s’intende) agognare un finale di stagione catastrofico in modo da essere sempre nei titoli e via a sbizzarrirsi con la campagna acquisti per il “nuovo corso o la rifondazione” e il toto allenatore visto che il reprobo Leonardo ha finalmente lasciato intendere che in fondo in fondo è rimasto milanista dentro. Perché fino a quando Moratti era 'il solito Moratti' il tifoso interista aveva campo libero con l’immaginazione. Diventato Moratti uno stratega del calcio (le vittorie a testimoniarlo) il tifoso interista ha dovuto chiudere l’immaginazione nel cassetto, silenziarsi e adattarsi a vincere. Scoprendo che i festeggiamenti per una Champions League durano qualche decina di minuti (nel caso di Mourinho  e Milito secondi), mentre il bello del calcio è l'attesa.
4. Il tifoso interista (parliamo sempre della media) raggiunge l’apice del godimento non tanto nelle vittorie, ma nelle sconfitte cocenti e inaspettate. Non tanto nel festeggiare l’ingaggio di un nuovo allenatore, ma nel licenziarlo (magari anticipatamente) e, se pure il nuovo allenatore fosse veramente bravo come Mandrake, magari cullare il sogno di presto passare ad altro (anche quando c’era Mourinho il sogno di Moratti si diceva fosse Pep Guardiola) e comunque il tifoso interista guardando giocare il Barca spesso pensava e sognava. Perché il tifoso interista ha sempre in mente colui che veramente sarebbe da Inter e guarda caso quasi sempre non gioca nell’Inter e non allena l’Inter. Il tifoso interista anche quando vince in modo netto rimugina dentro sé stesso: “però il primo gol nostro è nato da quella azione in cui forse c’era un fallo per gli avversari e io voglio vincere in modo trasparente”.
5. E’ un masochista buono il tifoso interista, soprattutto buono, nel senso che si sente più a suo agio nella sconfitta che nella vittoria: i luoghi comuni hanno sempre un fondamento. A esultare ed essere felici quando si vince son buoni tutti, anche lo juventino o il milanista che 'Io seguo solo il calcio internazionale'. Si raggiunge un livello quasi letterario, quando riesci a vivere godendo la sconfitta perché quello è amore puro che prescinde dal resto. Il tifoso interista è capace (anche mentre passa da vittoria in vittoria) di pensare contemporaneamente a quel certo giocatore da ingaggiare che culla come fosse un sogno, sicuramente più forte di quelli che ha già. E quando il patron Moratti (che accumula centinaia e centinaia di giocatori senza quasi mai venderne uno, al massimo li trasforma in dirigenti) ne compra un altro è proprio in quel momento che il tifoso interista prova il massimo di godimento. Nella frazione temporale in cui non si capisce ancora se l’acquisto sarà veramente buono oppure si rivelerà cattivo. Perché alla prima sgambata in prima squadra del novello acquisto, il tifoso interista già storce il muso: ''E questo sarebbe un giocatore da Inter?”. Per la cronaca, ma i tifosi interisti lo sanno alla perfezione, ancora deve nascere il giocatore veramente da Inter. Unica eccezione concessa all’unanimità: Luis Nazario de Lima in arte Ronaldo, la cui foto finanche Peppino Prisco portava nel portafoglio in mezzo a quelle del padre e della madre.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

118 commenti:

jeremy ha detto...

Libeccio, eppure io ho i miei dubbi sul Ronaldo "da Inter".....

banshee ha detto...

Non so che tipo di "tifoso interista" conosca Libeccio, di sicuro non è la tipologia che caratterizza me ne quelli che conosco io. Siamo all'elegia di Severgnini.

Davideazn ha detto...

chissà da quanto era pronto questo pezzo

axel shut ha detto...

Libeccio, ma che cazzo di interisti conosci? :-D

Niccolò ha detto...

Sinceramente questa mi sembra una descrizione di Severgnini più che del tifoso interista medio...

spillo ha detto...

bel pezzo, scritto bene e con momenti quasi poetici, peccato non c'entri un cavolo con i tifosi interisti.
la goia champion's sarà durata secondi per milito e mourinho, non certo per i tifosi.
però capisco che se si scrivessero solo cose reali i pezzi non riuscirebbero così bene

libeccio ha detto...

Carissimi,

lo dico al solo scopo di stoppare sul nascere la corrente di pensiero che va per la maggiore: sto a severgnini come un libro di poesie a Flavio Briatore. Però voi fate anche un clamoroso autogol... Se fate richiamo a Severgnini, che è anche un famoso tifoso interista (uno dei più famosi), qualche punto di contatto tra il profilo tracciato e il tifoso interista medio dovrà pur esserci. O no?

libeccio

spike ha detto...

e invece libeccio ha ragione.purtroppo.

Dane ha detto...

1) Sì, ma due rigori in una partita li sbagliò anche Altobelli (in nazionale contro Malta) ma non lo ricorda mai nessuno... :-/

2) Libeccio, non vorremo risvegliare il severgninismo latente?!... :-D

3) Bèh, in effetti che gli interisti soffrano di leopardismo è vero... :-P

4) No, quei rimuginamenti onestamente non mi risultano, anzi: semmai le vittorie di questo quinquennio hanno sopito il severgninismo rispolverando il vecchio istinto bauscia.....almeno qua a Milano... :-D

5) D'accordo fino ad un certo punto: Ronaldo era l'appendice fallica finchè restò, poi divenne anche lui un reprobo per molti interisti. Perchè una caratteristica dell'interismo è questa: o con noi o contro di noi, non ci sono vie di mezzo.
Esemplare la questione dei dirigenti: tutti quelli che sono stati in passato all'Inter sono passibili di insulti, quelli del momento sono idolatrati.
Appena un dirigente se ne va "era solo un ladro di stipendio...". Basterebbe vedere Oriali, esaltato in ogni sua azione e difeso fino alla morte financo nel caso dei passaporti, è bastato lasciasse l'Inter perchè venisse fatto passare per un cretino e gli venisse rinfacciato tutto (anche i passaporti!).
L'eroe del momento è quindi Branca, ma se dovesse lasciare l'Inter sono sicuro che anche il suo lavoro nel triplete verrebbe sminuito perchè "alla fine le vittorie eran merito di Moratti che ci metteva i soldi".
Sarei pronto a scommettere qualsiasi fosse la quota.....

mario ha detto...

sono interista e non mi ritrovo affato nella descrizione.

stero ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Panjisao ha detto...

Purtroppo non sono di Milano e non conosco la situazione dell'"interismo" di quella città, possibilissimo quindi che Libeccio tratti di un tipo di interista che non conosco, ma che non mi rappresenta minimamente.

stero ha detto...

questa apologia del severgninismo francamente mi urtica un pochetto.

a me, il perdentismo gozzoniano di una combriccola d`intellettualucoli e saltimbanchi che fa della sfiga un marchio di fabbrica e ne ricava pure marchette e` sempre stato sulle palle.
che esistano tali subumani, chi lo nega. ma trarne una regola generale ce ne passa.
non so che gentaglia frequenta (faccina...),ma io orgasmi multipi a sentirmi cantare per dieci anni non vincete dalle tifoserie di mezza italia non ne ho mai avuti.

per quel che vale: in grave stato comatoso, dopo lo shalke mi sono rivisto inter barca 3 1 per dire, mica inter helsinborg 0 0 con l`alvaro che sbaglia il rigore (vista dal primo rosso....) e lippi che viene esonerato con una stagione e una partita di ritardo. con una decina d`anni di ritardo effettivamente, non proprio una giornata da buttare ;

spillo ha detto...

@dane
be vogliamo parlare dei milanisti con leonardo? a cui perfino gattuso, l'irrepresibile gattuso, ha lanciato degli insulti in campo? gli interisti un'intera coreografia per insultare un ex ancora non l'hanno fatto, anche a ronaldo insulti e un paio di striscioni, niente più.

MB ha detto...

1-2-3-4: cazzabubbole. Poteva essere vero quando l'Inter perdeva ogni anno, allora sì, forse una parte dei tifosi era quasi contenta di farlo in modo creativo e col botto per spezzare la monotonia (un bel 0-6 in casa nel derby per riscattare una stagione mediocre, un'eliminazione con il Villareal per coronare un cammino poco convincente in Champions...). Ora direi di no. Se anche la tifoseria dell'Inter (i vari Severgnini in testa) ha incorporato un certo lirismo masochistico per certe sconfitte che ad altre squadre manca, il 100% degli interisti firmerebbe per una noiosa vittoria 1-0 piuttosto che per una sconfitta 2-5. E' ridicolo sostenere il contrario.

Uomo ha detto...

Egregio Libeccio, mi creda, il mio unico "punto di contatto" con Severgnini è la colossale disistima che nutro nei di quest'ultimo.
Per quanto mi riguarda, posso affermare che mi sono sentito a mio agio solo in questi ultimi anni, ed il mio godimento è stato nel vincere, nel continuare a vincere, nel non esser mai morti, nel vedere i pasdaran di una certa vulgata abbruttirsi oltremodo per cercare di sminuire come non era mai stato fatto con nessuna squadra i successi dell'Inter.
E, pensi, già sto pensando a chi incontreremo in finale di Supercoppa Europea, che mi sono girate le balle a non vincerla (per quanto riguarda lo Scialche, penso che i tedeschi possano superare il turno solo non presentandosi e sperando di subire come unica sanzione uno 0 - 3 a tavolino).

MB ha detto...

@Dane non mi risulta che ci sia questo odio per gli ex-dirigenti interisti...mai sentita una parola contro Oriali (anzi) e mi sembra che ci sia in generale una certa simpatia anche per gli ex allenatori (vate a parte, penso a Mancini, Zaccheroni, Cuper, non ricordo di nessuno che gli abbia augurato la peste una volta andati via dall'Inter). Quanto ai giocatori, ovviamente il discorso è diverso, ma anche difficile da condannare, per quanto mi riguarda...

eltopo1971 ha detto...

sarà che ho la palla di vetro, ma la probabile non ri-vittoria del campionato e della CL erano state ampiamente preventivate..

e in ogni caso non sono frutto di pannolone..
quello ormai è superato.. sennò uscivi col bayern.. sennò non eri in vanatggio dopo 30 secondi con lo shalke e non gli facevi il 2-1 dopo il primo pareggio..
poi puoi crollare per calo fisico, errori tattici, invecchaimento della squadra, campagna aqcuisti sbagliata, troppa presunzione addirittura, tutto quello che volete, ma non per pannolone..

pure il manchester vinse col bayern nel 99 e poi ha rivinto nel 2008, quasi dieci anni dopo.. ma non è che nel frattempo uscisse perchè se la faceva sotto..

Stefano Olivari ha detto...

Meglio perdere di sicuro in un calcio finto, o vincere (e perdere, come quest'anno) in uno leggermente più credibile? Metto la X sulla seconda...

jeremy ha detto...

Diretto, sostituirei il termine "leggermente" con "apparentemente" e "più credibile" con "meno finto".......

Stefano Olivari ha detto...

Quando Moratti regalerà Sim svizzere a metà degli addetti ai lavori del calcio i confini saranno di sicuro meno netti, ma per il momento o non è accaduto o ignoriamo che sia accaduto...

Joe Rokocoko ha detto...

caro Libeccio, tu gli interisti mnon li conosci proprio. hai scritto un delirio pressochè illeggibile basandoti su pregiudizi e clichè che appartengono a meno dell'un per mille dei tifosi interisti. è imbarazzante ciò che hai scritto. che pena

libeccio ha detto...

Quando in questo luogo scriviamo, mai lo facciamo per blandire qualcuno o dileggiarne degli altri. Scriviamo ciò che onestamente pensiamo sia opportuno dato un momento traendo spunto da ciò che normalmente resta sommerso per la regale stampa. I resoconti dei tagli e delle ripartenze e di una ottimale occupazione degli spazi li leggete sulla rosa & Co. insieme al resto. Qui leggete altro e, probabilmente voglio sperare, per questo frequentate questo spazio.
Come ebbi più volte a ripetere, i frequentari abituali del blog sono calciofili di altissimo calibro. Sicuramente superiore al mio. Di mio metto soltanto una praticaccia di vita e una sensibilità a offrire degli spunti di riflessione e di confronto in uno stile che spero piaccia a qualcuno ma anche il suo contrario. Ringrazio tutti per il fatto che mi leggete e avete anche la benevolenza di commentarmi. Soprattutto quelli che non sono d'accordo con quello che dico. Secondo la inarrivabile logica Volteriana. libeccio

spillo ha detto...

però sono quell'un per mille che trovano spazio sul corriere della sera. e che credono di rappresentarci tutti. e che invece la stragrande maggioranza di tifosi interisti detesta. chissà come mai severgnini piace solo a chi di calcio non si è mai interessato "quanto è simpatico e divertente" dicono le mie zie, che non sanno neanche di che colore sia la maglia dell'inter

Un gobbo ha detto...

E' brutto eh sentirsia accomunati ad una minoranza di tifosi che racchiude tutti i difetti possibile e immanginabili?

faccina che ride

Andrea ha detto...

Il post si basa su un certo cliché che è ovviamente diverso dalla realtà... di interisti ce ne sono milioni, ovviamente sono molto eterogenei.
Però mi fa sorridere, perchè prendo in giro i miei amici interisti rinfacciandogli più o meno le stesse cose, in particolare il loro disfattismo ed il fatto (non esclusivo) che alla prima sconfitta partano con il ritornello "Zanetti è finito, Cordoba è improponibile, Milito andava venduto subito, Stankovic non è mai stato buono a nulla...", anche se hanno fatto il triplete pochi mesi prima, con gli stessi giocatori. Ma il mio è uno sfottò.
Sono invece d'accordo sul fatto che al tifoso piaccia più sognare di vincere che vincere davvero. Ma questo non è esclusivo degli interisti e, forse, nemmeno esclusivo del tifo sportivo. Forse è la vita un po' così...

Andrea F

spillo ha detto...

"Sono invece d'accordo sul fatto che al tifoso piaccia più sognare di vincere che vincere davvero"

io ero a madrid e ho visto di persona. i miei amici a milano e mi hanno raccontato (e ho visto decine di fimati su youtube).
forse voi non sapete di cosa si sta parlando

eltopo1971 ha detto...

andrea

zanetti ha 38 anni ad agosto..
se calcisticamente parlando non è finito uno di quell'età..

idem cordoba che ne fa 36 mi pare..

milito da vendere, scusa tanto, ma per quanto mi riguarda, non alla prima sconfitta, ma casomai alla terza vittora (il bernabeu)..

axel shut ha detto...

l'isterismo di dire "Mandiamo via tutti!" dopo un pareggio in casa: ok, quello c'è, lo concedo
E’ un masochista buono il tifoso interista, soprattutto buono, nel senso che si sente più a suo agio nella sconfitta che nella vittoria:

questo no, perché nessuno lo ammetterà mai ma stiamo tutti già immaginandoci lo 0-4 in casa dello Schalke (io dico gol decisivo di Snejider su punizione) :-D

spike ha detto...

ma il mitico "non è da inter" se l'è inventato libeccio per caso?

e perchè c'è il non è da inter e non il non è da milan?

Verissimo che i tifosi sono milioni ecc., ma i frequentatori di s.siro sono una piccola percentuale con caratterisitche ben precise che sembrano tramandarsi con le generazioni. Mou che si lamenta della freddezza dello stadio lo ricordo solo io?

Stefano Olivari ha detto...

La penso come Andrea F, senza essere Leopardi...i festeggiamenti durano un giorno, l'attesa anni...questo non c'entra comunque con il severgninismo e con il crogiolarsi nella sfiga...rimane senza risposta la domanda sul pubblico dei suoi libri: un non interista non può leggerli, visto che l'Inter viene trattata con simpatia, ma nemmeno un interista vero può farlo senza prendersela dopo due pagine...o Libeccio almeno in parte ha ragione o quei libri li compra tutti Moratti...detto senza scherzare, davvero non mi immagino il lettore di quei libri così come non mi immagino il lettore di ForMen...

spike ha detto...

Stefano

perchè Libeccio ha ragione almeno in parte

Andrea ha detto...

@Spillo:
So bene di cosa si sta parlando, d'altronde la vittoria dei mondiale del 2006 penso che valga per tutti ben più di una CL, ed ho avuto la fortuna di essere a Berlino... quindi...
Però hai ragione, forse devo argomentare meglio... intendo dire che sognare di poter vincere dura molto tempo, è una sensazione bella e prolungata, e piace ai tifosi quanto la vittoria stessa, d'altronde se non fosse così il calcio lo seguirebbero solo i tifosi di due tre squadre.
Ma il mio è un discorso più generale, nel caso di una CL vinta dopo 40 anni è un'altra cosa

spillo ha detto...

@andrea
non penserai mica che esista un solo interista che abbia gioito più per il mondiale che per la champions?

eltopo1971 ha detto...

anche perchè quello dell'82 era stato più gustoso, aggiungerei..

spike ha detto...

spillo di più no, uguale si

Ps: 82 sopra tutti

Dane ha detto...

@Spillo: non mi interessa fare la gara a chi ce l'ha più corto, di certo l'odio dei milanisti nei confronti di Leonardo dipende dal fatto che i mediaservi son riusciti a convincere il popolo bue che Leo li abbia lasciati apposta per preferire l'Inter.
E' una questione particolare e differente, se sfogli i vari blog leggerai nei confronti di Oriali un'acredine che non mi spiego: quale sarebbe la sua colpa?!...

@MB: guarda, potrei tenerti qua ore a citare episodi ed aneddoti: mai sentito un milanista (ma anche uno juventino) dire di Taveggia o di qualsiasi ex-addetto stampa le cose che sento dire dagli interisti nei confronti di tutti gli ex, da Suarez in giù: tutti indistintamente trattati come sabotatori al soldo del nemico come un Lippi qualunque.
Ho assistito quest'estate a capriole imbarazzanti.....

@Spike: ma infatti, le reazioni al pezzo di Libeccio (che tra l'altro ha tutto il diritto di esprimere una propria impressione) mi son sembrate molto da coda di paglia...

@Andrea: certo, a tutti piace sognare ma agli interisti un po' di più (per quello ho parlato per primo di leopardismo...). Poi magari dipende anche dal momento che si vive: negli anni 80 ricordo che i milanisti parlavano sempre dell'arrivo di Ceulemans e Gomes, così come gli juventini oggi già dicono che visto che tanto in Champions non ci arrivano di questa stagione non gliene frega più niente e aspettano il mercato estivo...

MB ha detto...

Sì ma non facciamo confusione, Libeccio parlava di tifoso interista che "raggiunge l’apice del godimento non tanto nelle vittorie, ma nelle sconfitte cocenti e inaspettate". Questa è una cazzata bella e buona.
E' vero che gli interisti (soprattutto il mitologico popolo del secondo arancio) sono ipercritici, nevrotici, coltivatori di illusioni grandiose e quindi spesso esposti a delusioni catastrofiche e repentine, ma questo è diverso dal dire che godono più nelle sconfitte che nelle vittorie, su!

axel shut ha detto...

@Direttò: non li legge nessuno quei libri
vengono comprati, vengono regalati ma letti davvero no
tanto per fare nomi di altri autori, conosco uno che ogni anno a Natale gli regalano il libro di Vespa, ne avesse mai letto uno e continuano a regalarglieli
che poi, ma quante copie vende Severgnini? reali eh
@Spillo: ho visto non so quanti filmati di interisti su TuTubo, che rabbia non esserci stato

Andrea ha detto...

ahah no no non lo penso... dico che tutti gli italiani conoscono la gioia incredibile per una vittoria dopo il 2006, non solo gli interisti.
...ma anzi al mio discorso aggiungo che l'intensità della gioia per una vittoria è proporzionale al tempo atteso a sognarla, ti dirò. Se vincerete la CL (cosa che vi auguro) anche quest'anno, vedrai che non sarà come quella del Bernabeu, ci puoi contare.
Guarda, per farti un paragone con i vostri cugini, c'erano più tifosi milanisti al Camp Nou nella prima finale di CL che nelle tre successive messi insieme...

Andrea F

stero ha detto...

@andrea
so bene di cosa si sta parlando, d'altronde la vittoria dei mondiale del 2006 penso che valga per tutti ben più di una CL, ed ho avuto la fortuna di essere a Berlino... quindi...

concordo con spillo. per me, che non rappresento nessuno se non me stesso, al confronto della champions (e tutto il percorso) berlino 2006 vale ne` ne meno ne` piu` come una coppa italia.
tu non essendo interista non puoi capire (mica e` una colpa eh)
io che ho vissuto i quattro derby di champions a s. siro, chievo a verona e 5 maggio a roma, posso rassicurarti: a noi vincere PIACE. e quei gne gne di seneca leopardi e servegnini, possono anche essere scomodati per la poesia di libeccio, ma con quello che ho provato IO proprio non c`entrano un cazzo (faccina)

MB ha detto...

Per altro Severgnini è andato avanti a scrivere libri anche quando l'Inter ha iniziato a vincere e anche l'anno scorso quando ha vinto tutto. Bisognerebbe vedere quali hanno venduto di più (però il conteggio è drogato a favore di quelli precedenti, perché quest'estate il corriere vendeva l'intera collana, dalle dolorose avventure di Cuper a Madrid).

spillo ha detto...

@dane io tutta questa acrimonia verso oriali non la vedo, alla maggioranza dei tifosi dell'inter dei dirigenti interessa poco.
l'acrimonia è verso ex giocatori e allenatori, interisti con ibra e leonardo, juventini con cannavaro, ibra e vieria, milanisti con leonardo,etc. scommetto che se ibra queat'anno cambierà ancora squadra l'anno prossimo la sud sarà tutto un fiorire di zingaro, giocatore inutile, etc
da questo punto di vista tra le varie tifoserie non vedo alcuna differenza

spillo ha detto...

@stero
d'accordo con te anche sulle virgole.

@MB hai ragione, quella frase di libeccio non sta nè in cielo nè in terra. seguendo il suo ragionamento il 5 maggio e dopo la semifinale champions 2003 gli interisti erano contenti. mah....non so dove viva, forse dall'altra parte del globo

Nick ha detto...

Premetto che non ho ancora letto i commenti...ma...libeccio...con la massima serenità: ma che cazzo dici?

Cioè, io ci ho provato a fare domande specifiche per non sembrare quello che viene qui e la butta in vacca, ma mi servirebbero cento righe di spiegazione per ogni posta, cento righe di giustificazione per ogni frase espressa, per capire quali (e dove) sono i riferimenti, quali (e dove) sono gli esempi, quando (e dove) cazzo hai mai visto e sentito le cose che scrivi.
Quindi per abbreviare il tutto mi tocca rifugiarmi nella domanda già espressa, diretta e banale nella sua sintesi:

ma che cazzo dici?

Nick ha detto...

*posta = parola....chissà da dove m'è uscito "posta".

libeccio ha detto...

Gli interisti hanno diversi difetti e alcuni pregi. Tra questi ultimi metto l'autoironia e il non prendersi mai troppo sul serio soprattutto se l'argomento è il calcio. A leggere certi commenti, invece, non si direbbe proprio.
Circa i riferimenti al 5 maggio di Nick, qualcuno ha anche detto che larga parte del popolo nerazzurro "sentiva" che sarebbe finita come del resto è poi finita. E quindi che: preda di una psicosi collettiva, la squadra ha perduto sul campo ciò che molti avevano perduto nella mentalizzazione della partita. Per la stessa ragione, in pochissimi l'anno scorso pensavano fosse possibile ciò che è poi avvenuto di straordinario. Un caso? libeccio

axel shut ha detto...

Libeccio, è sbagliato il timing
abbiamo appena perso 2-5 e ci vieni a dire che noi godiamo nelle sconfitte?
fidati, no

spillo ha detto...

beh se per autoironia si intende leggere articoli dove per fare i simpatici si dà un quadro falso di tifosi un po' dementi che godono nelle sconfitte della propria squadra e non replicare, allora hai ragione libeccio, penso che noi interisti non siamo autoironici

stero ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andrea ha detto...

@ Stero:
anche perchè l'alternativa, cioè perdere, non piace a nessuno. :)
La caratteristica che contraddistingue gli interisti, secondo me, è che quando l'Inter perde li vedi tutti insieme, a fare capannello, a discutere su quanto sia scarso Chivu e finito Zanetti... poi se gli chiedo: "ma che figura avete fatto con lo Shalke??" mi rispondono "non l'ho vista, avevo la partita di calcetto...", li sfotto troppo per questo.

@Spillo: l'autoironia è la medicina migliore per vivere bene, non solo per essere un buon tifoso, ma capisco che dia fastidio essere inquadrati in un cliché di tifosi sfigati e perdenti (cosa che non siete, direi)

Andrea F

stero ha detto...

Tra questi ultimi metto l'autoironia e il non prendersi mai troppo sul serio soprattutto se l'argomento è il calcio. A leggere certi commenti, invece, non si direbbe proprio.

francamente nel tuo post spazio per l`ironia ce ne era pochino pochino.
non vedo come ti spettassi moneta diversa.
sai cos`e` libeccio, per 15 anni abbiamo cercato di prenderla con ironia che con isteria non fa solo rima.
ma ultimamente ci si e` accorti che vincere CI PIACE (autocit.).
non che ti ci paghi le bollette chiaro.
ma per lo meno ci siamo accorti che farsi viale caprilli sotto la pioggia alle 11 di sera con ancora l`odore della salamella sui vestiti, dopo aver battuto i cugini 4 a 0 senza dover pensare al sorrisetto del collega stronzo che non manca mai, e` un po` piu` leggero. tutto qui.

spillo ha detto...

@andrea
su questo hai ragione, ma è appunto il contrario che godere nelle sconfitte. si criticano i propri giocatori, perchè se ne vorrebbero di migliori per vincere.
e se qualcuno pensa che sia una caratteristica solo degli interisti, fatevi un giro sui blog milanisti (non quelli di suma e company, quelli non embedded). a parte il catastrofismo di chi ancora oggi pensa di perdere lo scudetto, io dall'inizio dell'anno vedo insulti e critiche a seedorf, allegri, antonini, abate, flamini, etc

stero ha detto...

se qualcuno pensa che sia una caratteristica solo degli interisti, fatevi un giro sui blog milanisti (non quelli di suma e company, quelli non embedded).

mi sa che devo cambiare le impostazioni del mio antivirus... ;)

Urlo ha detto...

In questo post è stato descritto quello che si scrive dei tifosi dell'Inter, non quello che realmente sono.

E la favola continua.

banshee ha detto...

si leggono anche gli insulti più truci per leonardo.
senza considerare che sui newsgroup i milanisti sono definiti bandanati, gli interisti merde. ora, avere più senso dell'umorismo e fantasia è un pregio al paese mio.

libeccio ha detto...

Non ho mai sostenuto che nella sconfitta l'Interista gode punto. Ho scritto che l'Interista perde quasi sempre in modo letterario e, per questo, riesce anche a vivere la dimensione della sconfitta "scaldandosi". Del resto non sono stato io a coniare l'inno pazza Inter, meno che mai che venga suonato prima, durante e alla fine di ogni gara a San Siro, che tifosi storici dell'Inter siano cantori del dolore (mal de vivre) come Vecchioni e che per decenni l'immagine dell'Inter sia stata quella del suo sobrio ed elegante Patron che non faceva come gli altri le carte false per vincere. Vorrà pur dire qualcosa? Ho detto che agli Interisti piace così tanto l'Inter da erigerla a categoria sovrastante il calcio stesso. Quasi un ambito dove il risultato è non proprio fondamentale. Ci si diverte a prescindere avendo una squadra capace di tutto e il suo contrario. Mi sembrava una bella elegia e invece trovo commenti inviperiti. Fatti vostri. A me piace pensarla così. libeccio

axel shut ha detto...
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spillo ha detto...

"Il tifoso interista (parliamo sempre della media) raggiunge l’apice del godimento non tanto nelle vittorie, ma nelle sconfitte cocenti e inaspettate"

"E’ un masochista buono il tifoso interista, soprattutto buono, nel senso che si sente più a suo agio nella sconfitta che nella vittoria: i luoghi comuni hanno sempre un fondamento"

eh no libeccio, qui siamo a livelli di igor che scrive una cosa e poi dice che siamo noi tonti che non capiamo.
continuate a dire che indiscreto non è la gazzetta, allora non stupitevi se non ci beviamo tutto come gonzi ma replichiamo a ciò che avvertiamo come sbagliato

axel shut ha detto...

Il tifoso interista (parliamo sempre della media) raggiunge l’apice del godimento non tanto nelle vittorie, ma nelle sconfitte cocenti e inaspettate

E’ un masochista buono il tifoso interista, soprattutto buono, nel senso che si sente più a suo agio nella sconfitta che nella vittoria

Non ho mai sostenuto che nella sconfitta l'Interista gode punto.

Libeccio è Berlusconi :-D

spillo ha detto...

@axel shut
è la solita stampa stalinista/interista che ribalta le sue affermazioni

MB ha detto...

Libeccio, se è quello che volevi scrivere rileggi l'articolo perché non è proprio quello che hai scritto!
Con la versione 1.1 che hai postato ora sono d'accordo, niente da dire.
Limitandoci al tifo su internet, i tempi bui dell'inter hanno prodotto interisti.org, i tempi bui della juve ju29.ro....

Straw61 ha detto...

Tra le altre cose il berlusca continua a sostenere pubblicamente (l'ultima volta la scorsa settimana)di essere il Presidente più vincente della storia del calcio e che Bernabeu ha vinto la metà di lui...

stero ha detto...

tifosi storici dell'Inter siano cantori del dolore (mal de vivre) come Vecchioni

ecco appunto. a parte che vecchioni sta a rimbaud come simona ventura a ellen de generis (mi si perdoni la similitudine pop)... ora non so dove viva tu, ma io che a milano ci ho abitato per 25 anni e lo stadio frequentato per dieci, ti posso assicurare che questa immagine baudleriana dell`interista e` artificiosa.
che poi sti marchettari del pensiero debole si facciano portavoce di una tifoseria intera si commenta per quel che e`. una cazzata.

Ho detto che agli Interisti piace così tanto l'Inter da erigerla a categoria sovrastante il calcio stesso.

questo si` invece.

che e` cosa ben diversa dal dire (parole tue) "Il tifoso interista (parliamo sempre della media) raggiunge l’apice del godimento non tanto nelle vittorie, ma nelle sconfitte cocenti e inaspettate"

questa frase, per quanto ben scritta, non si puo` proprio leggere...

jeremy ha detto...

Io penso solo una cosa, ovvero volere inserire in una sottocategoria umana un'intera macrocategoria umana è una roba da pensiero unico. E mi riferisco sia libeccio sia ai difensori della fede, che conoscono tutti i milioni di tifosi interisti sparsi per l'Italia. Come era la storia...se io ho due polli e tu ne hai zero, la media tra me e te è un pollo a testa.....

Niccolò ha detto...

Sinceramnte secondo me Libeccio ha descritto il tipo di interista più "pubblicizzato" (dai vari Severgnini & Co.) non certo quello più diffuso.
L'interista Milanese storico
è un vero "Bauscia" e non corrisponde
affatto alla descrizione fatta in questo articolo.

Nick ha detto...

Se vincerete la CL (cosa che vi auguro) anche quest'anno, vedrai che non sarà come quella del Bernabeu, ci puoi contare.
Andrea, se mi consenti non è vero neanche questo.
O meglio: può essere vero, ma dipende semmai dal tipo di percorso che ti ha portato a vincere e non certo dal fatto che "l'hai già vinta". Questo magari vale per altre squadre (non so, dico per dire) ma non certo per i tifosi interisti -a marcare ancora di più la distanza con quanto scritto nel pezzo-.

E te lo dico per esperienza: quell'esperienza fatta da chi non ha vinto uno scudetto per nemmenomiricordopiù quanti anni e poi ne ha vinto uno, e poi un altro, e così via...e ogni volta la gioia che ti portava a impazzire era sempre maggiore della precedente, altro che cazzi!

Una piccola soddisfazione per quello di calciopoli, una gioia immensa asfaltare tutta italia con cemento nero e blu l'anno successivo, perdi la voce a Parma l'anno dopo...poi un attimo di calma con il primo di Mourinho e poi, ancora, la gioia più grande di tutte le altre l'anno scorso (e non lo scrivo oggi: questo è il resoconto real time).

Quindi..."ci puoi contare" proprio no. Anzi, ti direi tranquillamente che dovessimo rivincerla (io non sono del gruppo di quelli che aspettano lo 0-4, ma tant'è) sei tu che puoi contare tranquillamente sul fatto che sarà una gioia immensa, come al Bernabeu. Questa è l'Inter, non quella descritta da Libeccio e Severgnini (senza voler paragonare i due, ovviamente).

E a proposito di quest'ultimo, libeccio, se lo citi per dire che "evidentemente qualche tifoso interista così c'è" ti rispondo che non ci siamo proprio capiti. Perchè fra chi si atteggia a Leopardi de' noantri per vendere qualche copia in più e il tifoso interista che a perdere NON CI STA neanche nelle annate più scure della storia la differenza è abissale.
Il tifoso interista è quello che quando gli dicono "non avete vinto un azzo per venti anni" tira fuori le tre Coppe UEFA e i quarant'anni di vuoto della Milano che retrocede, unita alla Serie B, alle coppecampioni farlocche dei grigi e compagnia cantante.
IO di tifosi interisti che godono disperatamente per quegli anni non ne conosco nè direttamente nè indirettamente, non ne ho mai visti e -ne sono certo- mai ne vedrò: perchè tifosi interisti così semplicemente non ne esistono, checchè voglia far credere una certa intellighenzia che si bea di battute scontate e facili sfottò.

Nick ha detto...

Sarei curioso di sapere, libeccio, quanti e quali sono questi interisti che tu conosci. Perchè io, davvero, ne ho avuto notizia solo dalle paginette di Severgnini.

Nè c'entra nulla l'autoironia che invece c'è, esiste, e viene orgogliosamente portata avanti: autoironia non è piacere della sconfitta. Non c'entra proprio niente con questo, l'autoironia.

Circa i riferimenti al 5 maggio di Nick, qualcuno ha anche detto che larga parte del popolo nerazzurro "sentiva" che sarebbe finita come del resto è poi finita.
Il che significa che ci sperava? Il che significa che ci ha goduto?
Ma per favore...

Pazza Inter? Ma cosa c'entra Pazza Inter?
La Pazza Inter è quella che è sotto 0-2 all'88' e va a vincerla 3-2, quella che -unica in 15 anni di Champions- ribalta uno 0-1 preso a domicilio dal Bayern Monaco, quella che spacciata al 20' nella bolgia del Nou Camp porta la partita a casa, quella delle rimonte incredibili e delle imprese impossibili (Palermo, Milan...solo negli ultimi due anni ve ne tiro fuori a grappoli)...questa è la "Pazza Inter", non certo quella che si diverte a prender cinque pappine dallo Schalke o dal Villareal di turno.

Che poi noi si porti COMUNQUE avanti la nostra Storia nel bene e nel male senza strappar via le pagine -a differenza di qualcuno che crede che la sua squadra sia nata 25 anni fa- è tutto un altro paio di maniche...ma da qui a trarre chissà che conclusioni il passo è grandicello.

Limitandoci al tifo su internet, i tempi bui dell'inter hanno prodotto interisti.org, i tempi bui della juve ju29.ro....
Ecco: autoironia sì, autoflagellazione no.

Nick ha detto...

In questo post è stato descritto quello che si scrive dei tifosi dell'Inter, non quello che realmente sono.
Perfetto. Non posso che quotare.


Fine
(cit! :D)

Italo Muti ha detto...

@Andrea F.

Concordo, l'attesa e l'immaginario non hanno confini, la realtà quando avvera il sogno, ne uccide la poesia. Che poi si goda in maniera forte, è un discorso che si pone su un piano differente.

E' la stessa differenza che esiste fra realtà e percezione, vince sempre la seconda che alla fine sembra pure reale (stracit.)

L'articolo è scritto in punta di fioretto, rispondere di sciabola non è consono alle regole, suvvia.

@Niccolò

Il vero Bauscia è sprezzante, aristocratico, poco incline a confondersi con il vulgo popolo.
Ho avuto la fortuna di conoscere Prisco, in lui c'era anche una classe infinita che non ritrovo più, quel guizzo improvviso che ne faceva un fuoriclasse.

Italo

Unknown ha detto...

Mamma quanti commenti stizziti.... Penso che il bel post fosse solo un elegante paradosso, con una verità di fondo: tanti anni di risultati deludenti ci hanno fatto scoprire la dignità nella sconfitta immeritata, l'accettazione nella sconfitta meritata, l'autoironia e tanta pazienza. Poi, è naturale che vincere è bellissimo, non ci si stanca mai, ed altrettanto bello è il ricordo delle vittorie, il tepore e la luce della sera di Madrid prima della partita non li dimenticherò mai. Sono anni fantastici per noi, qualche batosta ogni tanto non li renderà più amari, abbiamo passato ben altro e tutto lascia pensare che torneremo presto a vincere

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
libeccio ha detto...

Ragazzi, sposo in toto il post di Jeremy e lo dico senza enfasi e senza alcuna retorica per poi tacere fino al prossimo post. Voi siete i veri insuperabili protagonisti di questo blog. Perchè secondo me non esiste altro blog sul suolo patrio composto da calciofili (e non solo) competenti come voi. Di fronte a voi, quasi come un tifoso interista del terzo anello, quasi quasi voglio aver torto.... Vi saluto tutti con vero affetto. libeccio

Niccolò ha detto...

@ Italo Muti

Peppino Prisco è stato ed è tutt'ora il simbolo di tutti i tifosi interisti.
In camera ho appesa una sua foto
(Quella famosa con la berretta dell'inter in testa) e ogni volta che la guardo mi sento orgoglioso di essere interista come lui.

Tani ha detto...

"Perchè io, davvero, ne ho avuto notizia solo dalle paginette di Severgnini."

Ci si chiedeva chi legge Severgnini? ;-))

Andrea ha detto...

"Quindi..."ci puoi contare" proprio no. Anzi, ti direi tranquillamente che dovessimo rivincerla (io non sono del gruppo di quelli che aspettano lo 0-4, ma tant'è) sei tu che puoi contare tranquillamente sul fatto che sarà una gioia immensa, come al Bernabeu. Questa è l'Inter, non quella descritta da Libeccio e Severgnini "

Nick, può darsi, ti auguro di poterlo verificare di persona a maggio, ma io rimango della mia idea: le vittorie più belle sono le prime, quelle attese più a lungo. Poi è chiaro che sei felice comunque anche delle successive, ci mancherebbe, io non ho mai sostenuto il contrario. E il mio non è un discorso sugli interisti, ma sui tifosi in generale.

@ Italo: Prisco era proprio un fuoriclasse, Maradona+Pelè+Ronaldo del tifo. Mamma mia che nostalgia... uomini così, nel calcio, non ci saranno mai più.

Andrea F

Italo Muti ha detto...

@Andrea F.

vero, uomo e galantuomo. Le battute che faceva sui milanisti, le allargava anche sui comunisti. Quando parlava della ritirata di Russia sembrava di sentire ancora il freddo. Altri uomini e altra classe.

Italo

stero ha detto...

Quando parlava della ritirata di Russia sembrava di sentire ancora il freddo

bella immagine. davvero. vedi perche` poi leggo indiscreto...

Italo Muti ha detto...

@Stero

Oilà,

grazie sai noi nostalgici siamo sempre un pò pindarici....:)))

L'altro giorno ho avuto un contatto dall'australia per quanto riguarda il mio blog. Eri tu? Non avendo una tua mail sono costretto a chiedertelo qui. Chiedo Venia.

Italo

spillo ha detto...

ma il galantuomo prisco non è stato condannato in primo grado e in appello (5 anni) per il crack del banco ambrosiano?

stero ha detto...

@ figurati...

No it wasn`t me.
il tuo blog l`ho visitato altre volte pero`. a volte ti trovo un po` criptico. e` come se volessi mandare messaggi cifrati a chi di dovere...

cerco di informarmi il meno possibile. francamente la tristezza che mi mette il mio paese natio mi fa evitare di imbattermi in notizie che non riguardino la pedata... anche se a dire il vero di ruby e bunga bunga se ne parla pure qui.

vincenzo ha detto...

Diuscussione così bella, serrata e costruttiva che mi spinge ad intervenire, manifestando solidarietà agli interisti(!), che giustamente si sono incazzati vedendosi accostati a Severgnaus.
Gli interventi che ho letto dimostrano, come pensavo per esperienza personale, che l'interista vero è ben diverso da quello descritto da Severgnini, il quale peraltro, quando la Beneamata ha cominciato a vincere, ha usato le sue "produzioni" per scaricare addosso agli anti-interisti tutto il livore represso negli anni.
Purtroppo condivedere la squadra con gente come il succitato, Gino Strada, Gad Lerner o Michele Serra (ho citato i più "simpatici" della compagnia) porta a stereotipi che col tempo si cristallizzano, diventando odiosi per chi li deve sopportare.
Come se l'interista medio si identificasse esclusivamente in un radical-chic, discretamente impaccato di soldi, con il loft sulla Darsena e pronto a commuoversi solo al ricordo delle peggiori scoppole della sua vita di tifoso...per fortuna non è così!
Forse l'equivoco si è generato a causa dello spirito critico e dell'autoironia che, devo riconoscerlo, tanti interisti possiedono in grande quantità: doti, che manipolate in maniera sbagliata dalle persone sbagliate, appaiono difetti.
Tutto questo per dire che la morale è sempre quella: il tifoso medio, spesso (ma non sempre) è molto meglio di come appare, anche quando è un acerrimo avversario....

Lexo ha detto...

Posto che non entro nella discussione, ci mancherebbe altro (Gli juventini son tutti ladri, i milanisti tutti berlusconiani, i romanisti rosiconi...).
Però citare n volte l'innominabile alla vigilia di Gelsenkirchen è un colpo basso. Bassissimo.

Italo Muti ha detto...

@Spillo

Prisco fu condannato in primo grado a otto anni, poi assolto in appello.

@Vincenzo
Se la morale è sempre quella....mi dispiace la rima è un'altra :-)))

@Stero

a volte, ma di default è in funzione antiquerela. Mastro Olivari fu molto esplicito con me agli inizi.
In ogni caso, se vuoi mandarmi una mail, la mia è italomuti@yahoo.it.

Italo

spike ha detto...

Prisco era un'interista ed un alpino.

penso possa bastare :)

Dane ha detto...

Ragazzi, ma non la starete facendo un po' troppo lunga?! Quella di Libeccio era una provocazione, d'altra parte è dal calciomercato che gli interisti anche qua dentro si strappano i capelli urlando che "moriremo tutti".
Poi che Severgnini faccia incazzare il popolo interista in primis è verissimo, ma il tifoso bauscia come lo conosciamo a Milano (e come solo a Milano possiamo conoscerlo, abbiate pazienza) non esiste più: quindi se le generalizzazioni non valgono, non valgono neanche al contrario.....

p.s.: Italo, Prisco era un protipo di bauscia, definirlo galantuomo mi pare però un po' eccessivo....

Rudi ha detto...

Non condivido il pezzo, ma lo trovo molto bello.

Non esiste "l'interista" e nemmeno "l'interista-medio": quello che descrive Libeccio è semmai "l'interista fuori tempo massimo", quello pre-Calciopoli.

Andrebbero indagati i danni psicologici provocati da un decennio di "Non vincete mai", abbinati a una serie di errori catastrofici (cedere Pirlo, per fare un solo esempio).
Ma l'interista che ha vissuto questi ultimi 6-7 anni, credo assomigli solo a una persona viva e vegeta: Massimo Moratti.
Con i suoi difetti, ovvio, come il gesto dell'ombrello a Ronaldo e il disprezzo riversato su idoli come Vieri e Ibra.

Ma in questi 6-7 anni è nato un nuovo genere di interista, che ha qualche parentela con i bauscia degli anni Sessanta e prova un senso di inferiorità (da orfani) solo nei confronti di Mourinho.

Certo, da interista cinquantenne, dubito farò in tempo a vedere juventini o milanisti dotati di un decimo della nostra autoironia...

Rudi

Tani ha detto...

"Certo, da interista cinquantenne, dubito farò in tempo a vedere juventini o milanisti dotati di un decimo della nostra autoironia..."

e te pareva! Superiori anche in questo...:-))

Ivan.fab ha detto...

Beh partiamo dal presupposto che senza Inter il calcio in Italia non esisterebbe. Prima non vinceva mai e si parlava solo di Inter, poi ha vinto e si parlava solo di Inter. Infine ha stravinto e di che cazzo si parla? Di Inter. Esiste ancora una larga fetta di interisti piagnucolosi e nostalgici a prescindere ma oggi anche il partito Neo-Bauscia sta tornando in auge.

eltopo1971 ha detto...

pirlo non era da inter..

jeremy ha detto...

Tani, per carità: la loro autoironia gliela lascio volentieri. Anche perchè nel momento in cui uno si vanta di essere autoironico ('mmazza quanto so' autoironico.....) non lo è più. Al mio paese ha un altro nome.....

Nick ha detto...

@Tani sì, se lo chiedeva il Diretto mi pare…io uno l'ho letto! :D
(regalato, come d'esperienza diceva axel)

Come se l'interista medio si identificasse esclusivamente in un radical-chic, discretamente impaccato di soldi, con il loft sulla Darsena e pronto a commuoversi solo al ricordo delle peggiori scoppole della sua vita di tifoso
Esatto vincenzo! E magari comunista, aggiungo io!
Che poi storicamente è l'esatto contrario…

@Rudi, perfetto.
Mi fai tornare in mente fra l'altro uno dei ricordi più divertenti del periodo pre-calciopoli, per uno che evidentemente non l'ha mai pensata come certi venditori di libri.
Era Inter-Reggina a San Siro, con i calabresi che cantavano "non vincete mai" (!!) a più riprese.
Segnò Cannavaro dal balcone di casa sua, il risultato finale ve lo dice Jeremy (anche se lui ha abbandonato lo stadio senza vedere gli ultimi due gol).

longinus ha detto...

trovo l'articolo ben scritto,quindi lode a libeccio,e sono d'accordo anche con il contenuto.
che ci sia una parte di tifosi nerazzurri(si,si possono ricondurre al severgninismo)amanti della sfiga è indubbio.poi ovviamente ce ne saranno altri di indole opposta.

va detto che però,l'astinenza da vittoria in una strisciata provoca strani effetti.
alla Juventus sta avvenendo una sensibile provincializzazione,l'altra volta mi sono trovato a discutere con un gruppo di tifosi che non scambierebbero matri con fernando torres(si avete letto bene).

almeno l'interista una volta sotto l'ombrellone sognava,noi manco quello;siccome sappiamo che di giocatori che ci faranno sognare("da juve"quindi)non arriverà manco l'ombra,oramai ci siamo ridotti ad esaltare la generosità di pepe e la classe di aquilani.

Tani ha detto...

"almeno l'interista una volta sotto l'ombrellone sognava,noi manco quello"

longinus, vi sono superiori anche in questo :-))
vuoi mettere un sognatore bauscia' con uno grigio? Loro hanno i colori "del cielo e della notte" (cit.)..

MB ha detto...

Mah tutti a dire che c'è una "parte" di tifosi interisti che ama perdere (prima era l'interista medio, ora una parte, al prossimo giro quanti ne restano?)...io continuo a sostenere che queste chimere umane non esistano, se lo stesso Severgnini che dovrebbe essere il loro capofila quando siamo passati a vincere coppe e scudetti non mi pare che abbia scritto libri intitolati "Si stava meglio quando si stava peggio" ma ha gigioneggiato come tutti.
Ora, se vogliamo scherzare sull'isteria dell'interista medio ok, facciamoci due risate, abbiamo un sacco di storie divertenti su amici, gente del bar e vicini dello stadio che fa le peggio cose quando una partita si mette male, anche ora dopo anni di successi. Ma parliamo di cose vere, non di ipotetici interisti orfani di anni di sconfitte che semplicemente non esistono.
La stizza di molti commenti, inclusi i miei, penso derivi dal fatto che libeccio nel commentare la pessima settimana dell'Inter ha usato (come iperbole?) uno degli argomenti di punta dell'arsenale anti-interista del pre-calciopoli. L'archetipo dello juventino che ci metteva sotto ogni anno (perché rubavano loro o perché facevamo schifo noi, non entriamo nel merito qui) e poi infieriva dicendo "ma in fondo a voi piace perdere" è una specie di flashback intrusivo tipo prigione di Hanoi o stupro a Sing-sing che ancora perseguita il nostro inconscio collettivo.

Nick ha detto...

"Il nero e l'azzurro, sullo sfondo d'oro delle stelle" :)

skinn68 ha detto...

Post meraviglioso. Io sono interista, ma pur non riconoscendomici, devo ammettere che la descrizione calza per molti pseudotifosi nerazzurri.
Non per la maggior parte, ci mancherebbe, ma io ho inteso che Libeccio (che peraltro e' interista, a mio parere, e quindi sa benissimo di cosa scrive...) intendesse calcare la mano per rendere meglio il concetto. Un po' come fece Alberto Fortis quando canto'/scrisse di odiare TUTTI i romani...

spillo ha detto...

@italo
l'archivio del corriere dice che prisco fu condannato in appello a 5 anni. che fu assolto lo sostengono i siti interisti, tra l'altro tutti con un copia incolla delle stesse identiche frasi.

sergio.bocchini ha detto...

Questo pezzo dimostra solo la goduria che Libeccio ha dovuto seppellire per un quinquennio... Io come tutti gli interisti che conosco (e sono tanti) siamo contenti di vincere e non di cambiare allenatore.
Questa sembra solo la descrizione dell'interista visto da una televisione mediaset. Immagino che anche lei legga interistiorg.org e settore i due siti che descrivono meglio di tutti l'interismo contemporaneo.
Non sono riuscito a finire il pezzo dalla schifo suscitatomi e dire che sono un buon lettore di solito...

banshee ha detto...

Spillo, wikipedia donferma "condannato in primo grado a otto anni di reclusione per lo scandalo dell'Ambrosiano e fu poi assolto in appello"

Leo ha detto...

SergioBocchini addirittura? Per me o è coda di paglia o boh? Non riesco a capire questa acredine verso il post di un interista che confessa il suo essere così e ritiene così molti suoi compagni di tifo. Io, ad es, ne conosco tanti così, per primo mio zio e il mio migliore amico, che si stava stracciando le vesti a dicembre parlando di retrocessione, roba che nemmeno Campa nei suoi sogni più hot

kaggitanu ha detto...

Chi vuol salire sul carro si affretti,c'è ancora posto.

Mercoledì vinceremo con 4 gol di scarto,e i pessimisti di oggi dovranno vergognarsi della loro mancanza di fede...

MB ha detto...

Kaggitanu argh! Io sarò al cinema, ma comunque sarò ben lieto di fare ammenda se avessi ragione tu. Vado alla Pinetina a piedi, mi ci vorrà qualche ora ma lo faccio.

And86 ha detto...

Come qualcuno ha già scritto questo pezzo sa di stantio, di muffa. Questi discorsi non valevano nulla nè rappresentano la ""media"" del tifo 10 anni fa, figuriamoci quanto valgono adesso. E' una narrazione sulla narrazione che viene fatta dell'Inter da un giornalista di un giornale milanese, che vende gran parte delle sue copie in autogrill (bravo lui, comunque): il nulla, fondamentalmente.

Mi è piaciuto questo commento "Beh partiamo dal presupposto che senza Inter il calcio in Italia non esisterebbe. Prima non vinceva mai e si parlava solo di Inter, poi ha vinto e si parlava solo di Inter. Infine ha stravinto e di che cazzo si parla? Di Inter."

E' totalmente così. Ma d'altronde di cosa vuoi parlare? Di Allegri e Matri?

Silvano65 ha detto...

Apprezzo libeccio, nonostante sia chiaramente tifoso bislerone. Però credo sia difficile inquadrare in uno stereotipo qualche milione di persone, soprattutto oggi, in un mondo globalizzato e omologato. Esisteva (anzi credo esista ancora) lo stereotipo dell'interista che esce venti minuti prima della fine e del milanista che riempiva lo stadio anche per Milan - Cavese: sono, appunto, stereotipi. Intendiamoci: nel secondo campionato (1982/83) di B é vero che c'erano sessantamila persone per Milan - Genoa e le partite serali di Coppa Italia ebbero un discreto succcesso di pubblico. Però é passato un quarto di secolo, e la gente a mio parere era diversa. E parliamo, intendiamoci, di chi va allo stadio abitualmente: qualche decina di migliaia di persone, contrapposte ad un campione potenziale di qualche milione, alcune delle quali sono entrate in uno stadio vero poche volte. Forse in quegli anni davvero il tifoso cacciavite praticante era in qualche modo diverso, così come si diceva che quello interista fosse più competente e poco incline ad accettare scarponi mentre quello milanista fosse più generoso e pronto a sostenere anche giocatori mediocri con la stessa passione con la quale avrebbe sostenuto Platini o Falçao. Oggi mi leggo i post della Suora simoniaca amica di Nick ;-), cambio settimana e colore dominante allo stadio e tutto diventa uguale. Sono i tempi, del resto. Tempi televisivi.

skinn68 ha detto...

@Silvano, tu per fortuna citi gli episodi in modo oggettivo, benche' a mio avviso non corretto (e infatti ti si legge quasi sempre volentieri, malgrado tu sia un cuginastro), per cui non sto rispondendo a te con acredine, anzi...
Approfitto solo della tua citazione di Milan-Cavese per sfatare il mito di San Siro pieno anche in Serie B; proprio sapendo che NON avrebbero MAI riempito lo stadio nemmeno per meta', la societa' rossonera decise infatti di agevolare l'ingresso in mille modi, non ultimo quello di far entrare GRATIS tutti i ragazzi fino ai 14 anni. Compreso il sottoscritto e i suoi amici interisti, per quasi tutta la stagione...quindi si, San Siro pieno, ma non di soli milanisti... ;-)

Dane ha detto...

Solo per precisare che il mito del pubblico milanista in serie B non nasce dalle presenze allo stadio ma dal numero degli abbonati, non ricordo le cifre esatte ma una roba tipo 28.000 in A e 32.000 l'anno dopo in B.
Altra precisazione, sento dire spesso che la leggenda metropolitana vuole gli interisti di sinistra quando invece è vero il contrario oppure che prima erano di destra ed oggi di sinistra: la realtà è che non sono gli interisti ad aver cambiato indirizzo ma l'alta borghesia milanese (di cui l'Inter è sempre stata espressione), che una volta riteneva chic essere conservatrice di destra come Prisco ed oggi ritiene trendy esser radical chic come Moratti.
Poi si potrebbero precisare altri errori letti qua e là in questa pagina, in ogni caso oggi queste distinzioni (già di per sè generiche) non valgono più: non esistono più nè casciavit nè bauscia...

skinn68 ha detto...

@Dane, sul numero di abbonamenti il discorso diventa un misto di quanto detto: vale quello che ha scritto Silvano (era un altro calcio), quello che ho scritto io (gli incentivi suppongo non riguardassero solo gli ingressi gratuiti per under 14) e quello che sottolinei tu (in ogni caso, tanto di cappello a quei 32.000).
Per qunato riguarda casciavit e bauscia concordo, e comunque ci han pensato Moratti e Berlusca a confondere ancora di piu' le idee... :-)

Nick ha detto...

28.000 in A e 32.000 l'anno dopo in B.
Ovvio: si trovavano più a loro agio.

Concordo sul discorso politico, ma non credo sia un errore far notare che storicamente le posizioni "politiche" dei tifosi erano opposte, indipendentemente dai motivi per cui sono cambiate.

Ammesso e non concesso che siano realmente cambiate poi, perchè è vero che "l'intellighenzia" di Inter e Milan ha "cambiato sponda", ma è vero anche che il tifo organizzato non l'ha seguita affatto...

Comunque concordo soprattutto sul dire che queste distinzioni hanno sempre meno senso...

skinn68 ha detto...

Comunque Dane mi ha incuriosito...anche se finora ho trovato solo il dato di numero di spettatori medi per la stagione 1982-83 (35.111) che, per inciso, e' la piu' bassa media-spettatori del milan degli ultimi 30 anni. Giustamente, aggiungerei... :-)

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Dane, voglio ben sperare che non ci siano mai stati fratelli nerazzurri con l'abbonamento rossonero, ma quando parlavo di possibili incentivi mi riferivo piu' a "prezzi speciali"; se, per ipotesi, il costo dell'abbonamento era stato ridotto del 70% (dico per fare un esempio, non ne ho idea), il fatto che gli abbonati passino da 28.000 a 32.ooo e' meno sorprendente. Fermo restando che la tua distinzione fra abbonati e spettatori e' giusta, ma che io comunque mi riferivo al mito dello "stadio pieno anche in Serie B". Il tuo discorso sul numero di abbonati mi sta bene a prescindere da eventuali incentivi, quello dello stadio pieno per l'attaccamento alla bandiera, no.

Unknown ha detto...

Ehm...mi ero scordato di essermi scollegato, ma sono sempre skinn68 :-)

Dane ha detto...

@Skinn68: ma ovvio che era un altro calcio, anche i granata fecero l'abbonamento per tenere Lentini oggi se ne fregherebbero: i tifosi ormai son tutti uguali, se c'è al squadra bene se no stikazzi.
La mia era una precisazione alla tua teoria secondo cui i numeri delle presenze fossero "drogate" da interisti, perchè quelle degli abbonamenti certamente no (ammesso che siano quelle: come ho detto prendetele con le molle, perchè magari sono un falso mito anch'esse): incentivi o meno non credo ci sia stato qualche interista ad aver voluto fare l'abbonamento al Milan in B...

p.s.: inteso come posto-stadio ovviamente... :-D

@Nick: ma non è vero che le posizioni politiche sono cambiate o invertite: prima a spanne c'era una certa distinzione (con gli indirizzi citati), oggi c'è l'omogeneizzazione. L'unica differenza è che l'alta borghesia prima a maggioranza bulgara di destra oggi vede una larga fetta di radical chic...

p.s.: alla frecciata risponderanno i milanisti però, proseguendo il gioco, l'interista è sempre stato il tipo che parlava di calcio solo quando l'Inter vinceva... :-P

Dane ha detto...

"se, per ipotesi, il costo dell'abbonamento era stato ridotto del 70% (dico per fare un esempio, non ne ho idea), il fatto che gli abbonati passino da 28.000 a 32.ooo e' meno sorprendente."

Sì, ma devi anche considerare il salto di categoria. Ti faccio una battuta, sai quanti abbonamenti avrebbero fatto i bauscia nelle medesima situazione?! Tre...

"Fermo restando che la tua distinzione fra abbonati e spettatori e' giusta, ma che io comunque mi riferivo al mito dello "stadio pieno anche in Serie B"."

Il mito dello stadio pieno (che non c'era nemmeno in serie A, tranne che per le partite di cartelllo) è una errata descrizione della situazione che ho descritto...

"Il tuo discorso sul numero di abbonati mi sta bene a prescindere da eventuali incentivi, quello dello stadio pieno per l'attaccamento alla bandiera, no."

Stadio pieno ho già detto di no, attaccamento alla bandiera sì, come abbiamo detto erano altri tempi...

Silvano65 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvano65 ha detto...

Mi ricordo che l'anno della prima retrocessione l'abbonamento in famiglia lo facemmo lo stesso: le colpe erano state della dirigenza, in fondo, e ci sembrava giusto restare al fianco della squadra. Nel secondo campionato cadetto, invece, mio padre disse: "No, quest'anno a Milan Campobasso sto a casa". Facemmo una speculazione del cavolo incredibile che ci avrebbe dovuto permettere di non pagare comunque il prezzo intero del biglietto (mantenendo quindi il vantaggio economico dell'abbonamento) ma di andare a vedere solo le partite che ci interessavano: diventammo così soci dell'ex ENAL e spedivamo mia madre, casalinga, a prendere i biglietti ridotti alla sede (si vendevano solo in prevendita) durante la settimana (immaginatevi i pensieri cattivi della medesima, che non si interessava di calcio ed era anzi stata, in gioventù, una bislerona moderata). E, naturalmente, andammo a vedere Milan Campobasso ;-). Su quegli anni ho letto un libro che il Direttore aveva recensito: "Quando il Milan era un piccolo diavolo". Libro che pochi degli attuali Vips ospiti non paganti della Tribuna d'onore avranno letto e, soprattutto, vissuto sulla loro pelle. Erano gli anni però prima del 1986. A tale proposito ricordo che anni fa era stato fatto un documentario bellissimo a puntate in tv sul calcio milanese degli anni '50 e '60. Mi divorai la puntata sul Milan di Nordhal, Liedholm, Gren e Schiaffino e sull'Inter di Nacka, Nyers, Lorenzi e Foni, quella sulla Grande Inter, ma la terza puntata (quella sul Milan di Rocco, Viani, Rizzoli e Carraro, il Milan europeo e mondiale insomma) non andò mai in onda. Troppo pericooso far vedere che c'era un Milan che aveva vinto in bianco e nero.

spillo ha detto...

ma quali 32.000 abbonati in serie B? ma voi state vaneggiando!
e nel 1982/83 il genoa era in serie A, come faceva a giocare col milan che era in B?
queste sono leggende metropolitane