di Miky Pettene
Premessa: perdonate l'abuso di maiuscole, ma esistono cose che ci stanno più a cuore di altre. Lontani anni luce dai veleni che vediamo quotidianamente sputare in
qualsivoglia ambito pubblico, dalla politica al nostro caro amato Sport, in un periodo storico dove sembra essere sempre più difficile e
faticoso trovare un senso etico nella condivisione e nel virtuoso
sviluppo della Vita Pubblica, riteniamo fondamentale ripartire dal
nostro ruolo - spesso dimenticato - di protagonisti Civili per provare a
combattere quegli ostacoli tanto nascosti quanto profondamente radicati
che ostacolano il progredire della nostra Società. "Parlate della
mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però
parlatene". affermava Paolo Borsellino: quest'incontro vuole provarci,
sperando di continuare a farlo insieme a Voi.
Giovedì 17 Novembre alle ore 15.30, presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U7, Aula 7), verrà proposto a chiunque fosse interessato l'incontro dal titolo "Mafia ed Informazione - Legalità ed Informazione nella vita quotidiana", con ospiti il giornalista di Sky Sport Flavio Tranquillo, co-autore con il magistrato Mario Conte del libro "I Dieci Passi - Piccolo breviario sulla legalità", il pubblico ministero di Milano Alfredo Robledo ed il maresciallo della Guardia di Finanza Domenico Siravo.
Ma oltre alla mafia, da intendere - in accordo con l'eroica Rita Atria - con un concetto estremamente più ampio di quello tutto coppola e lupara cui ancora straordinariamente molti anche nel 2011 sembrano essere legati, ci teniamo a porre l'attenzione sul ruolo civico cui è chiamato ognuno. Tra i tanti esempi al riguardo ci piace citare le parole del premio Nobel indiano Amartya Sen che nel suo ultimo libro "L'idea di Giustizia" (2010, Mondadori) riprende ed amplia la concezione di responsabilità individuale connessa a quella civile: "Quando un aumento di capabilities implica un aumento di potere tale da influenzare le vite altrui, una persona può avere buone ragioni per usare queste accresciute capacità - l'aumentata libertà come azione- per migliorare le vite degli altri, anziché concentrarsi solo sul proprio ben-essere, sui propri vantaggi".
Una commovente e nonostante tutto incrollabile fiducia nell'Uomo Sociale Moderno molto simile a quella che abbiamo ritrovato nel libro di Tranquillo e Conte che sarà oggetto del dibattito di giovedì. Opera all'interno della quale si percepisce a chiare lettere quanto il rifiorimento delle nostre virtù morali ed etiche ed il nostro senso di responsabilità debbano essere associati a quegli strumenti di cui ci siamo dotati, che ci potrebbero consentire di “recuperare, in questo momento storico, il senso vero e genuino della politica. Quello cioè dell'essere polis, intesa come città, comunità. Anteponendo ai propri interessi quelli della collettività. L’idea è quella di porre le basi per un’antimafia che deve coinvolgere tutti nel nome della legalità, del senso del dovere e della responsabilità individuale, nella convinzione che coinvolgere tutti nella battaglia contro questa “malapianta” da estirpare sia l’unica maniera di fare non solo dieci, ma cento passi avanti”.
Ne vale la pena: un consiglio, un'esortazione rivolti non solo a tutte quelle persone che ci faranno l'onore di presenziare all'evento, ma anche e soprattutto a noi stessi, nel continuo tentativo di stimolare, ricordare e ricordarci come e per che cosa valga veramente la pena vivere. Oltre a Michelle Pfeiffer, il cioccolato e Kobe Bryant in campo aperto, ovviamente.
“Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.”
[John Fitzgerald Kennedy]
Miky Pettene, 16 novembre 2011
19 commenti:
Dov'è l'abuso delle maiuscole?
parlarne é bene, agire drasticamente sarebbe meglio, sul doppio fronte strada/connivenze politiche
Militarizzazione di almeno quattro regioni, totale ricambio degli amministratori con personale senza alcun legame col territorio (in sicilia un governatore del friuli), piano industriale comprendente la creazione di cooperative agricole e costruzione di centrali eoliche e solari
Questo per dieci anni, poi si vede
transumante, quello che hai detto fa parte del mio programma di governo. Sei quindi anche tu per l'abolizione delle elezioni a tempo indeterminato e per l'utilizzo di tutti i militari per recuperare la legalità sul territorio. Mi voti? ;-)
io vi voto
secono me l'esercito non serve a nulla, come più volte,peraltro dimostrato. Serve che funzionino in maniera regolare ed efficiente tutti quegli organi che rendono lo Stato tale: tribunali, commissariati, uffici del Comune, ma anche ospedali, poste e quant'altro. Serve che lo Stato si riapporpri di terre lasciate allo sbando, alla mercè del più forte. Serve, in questo senso, anche una nuova classe politica che abbia come primo requisito l'assenza di ogni legame, anche indiretto, con la malavita. Serve che ognuno torni o cominci a fare, il meglio che può (con i propri pregi e difetti) il lavoro per cui viene pagato.
lascia stare, l'esercito serve. ma serve un esercito serio e motivato, a livello talebani o kmer rossi per intenderci.
mi chiedo però, rispetto alle terre del nord, vergini e innocenti, come la mettiamo con l'infiltrazione mafiosa? cioè questi fanno affari con gli ingenui abitanti di quelle terre, si militarizza anche quelle?
ricca, l'esercito faceva solo il piantone agli edifici pubblici e un po' di presenza, ma non era attivo. Io parlo di azioni militari: rastrellamenti, blitz sui mercantili che approdano a Gioia Tauro (per ogni kg di coca che sequestrano, ce ne sono almeno 5 che escono dal porto senza problemi), utilizzo di mezzi di ricognizione e di offesa.
"La prima mafia da combattere è quella dentro di Noi."
[Rita Atria]
@Hytok: Si Sono Formattate
banshee, non è paragonabile la situazione tra Nord e Sud. Qui, ancora, la gente comune non ha il senso della criminalità organizzata che controlla tutto, la vedono più come un fatto legato agli affari, legali o illegali che siano. L'impatto sociale è ancora minimo e comunque relativo a zone circoscritte.
ci vogliono(meglio se contemporaneamente) sia la soluzione jeremy/transumante che quella ricca
ricca: se mandi l'esercito stronchi il reclutamento.
Un ragazzino di scampia non sa nulla dei referenti politici, vede solo i camorristi fare soldi facili e avere rispetto, chiaro che si arruoli.
Mafia e simili sono solo organi di controllo della societá nati spontaneamente, che spontaneamente muoiono se una nuovi agenti (lo stato), con mezzi maggiori, li sostituiscono
Concordo su tutta la linea.
Mi auguro però che il Bel Paese sia ancora in tempo.
Domenica scorsa ho postato alcune storielle su ciò che sta accadendo nella Liguria di Ponente.
Zero commenti.
Nemmeno uno che si chiedesse se fosse la realtà o uno scherzo...
Simone, io ovviamente ho letto. E ci credo. Perche' dovrei credere che siano balle frutto della tua mente ?
Dico solo che non trovo parole x commentare, ecco. E perche' sono conscio che succede un po' a tutte le latitudini italiane, e perche' francamente ne ho le balle piene.
Tanto che non abito piu' in Italia da ormai 4 anni anche per questi motivi.
Best regards.
Simo, si e' sempre in tempo, basta volerlo. A livello individuale prima e di Stato poi.
Le soluzioni sono piu o meno quelle che vengono fuori dagli interventi di qui sopra, ma anche se i media e l'informazione danno il risalto giusto alla cosa. Basta un decimo dello spazio che si da a Big Brother, alle Franzoni e alle Knox di questa terra, per aprire gli occhi anche a chi ingenuamente pensa che certi fenomeni nel Nord d'Italia sono casuali.
sul tema segnalo
questo
invitando i compatrioti settentrionali a non prendere sottogamba il fenomeno. Inizia così e si finisce come in certe zone del sud. Sta già accadendo sotto gli occhi distratti dei più.
@simo
l´ho letto e, visto da dove provengo, ne sono stato ovviamente interessato ed alcune fatti/aspetti da te raccontati non sono per me,purtroppo, nuovi. Solo avendolo letto non subito pensavo di essere fuori"tempo massimo"per postare
Il politico in questione,se ho capito bene(mister<>)é veramente l´imperatore del Ponente(zona che giá dai primi 80 ha giá il suo bel pedigree di politici locali con problemi con la giustizia)ma il partito che comanda ha il colore grigio del cemento(con le sue "non simpatiche"ramificazioni),sotto cui si trovano gli esponenti di tutti gli schieramenti con gli esempi di cemetificazione selvaggia(e relativa distruzione del territorio,tipo vado ligure)a tutto spiano
@Lorenzo Zanirato,Tani,Tiziamal:sono d'accordo con tutti e tre,difatti due di voi non scrivono dall'Italia(sic).
Il radicamento di certi legami è permesso da una cittadinanza distratta o menefreghista.
Il ras del Ponente non si sporca le mani per approfondire certe relazioni ma lo fanno uomini riconducibili alla sua rete.
Prima o poi la situazione arriverà,se non si interviene,al punto di non ritorno.
La cocaina è l'asset strategico,il resto sono investimenti strategici "puliti".
@Spike:interessante,nella lista ci sono i nomi che ho camuffato.
Posso aggiungere due cose sulle famiglie indicate da Varese.
I De Stefano cominciarono i primi affari liguri negli Ottanta.
Pesce-Bellocco,Morabito,Mazzaferro sono sbarcati anche in Piemonte.
Grande-Aracri sono i precursori in Emilia Romagna.
Il prossimo territorio da annettere...
Della situazione ligure avevo letto un articolo inquietante e interessante un annetto fa, poi io vivo in Brianza e qua non ci facciamo mancare niente come ben si sa.
@Simone
De Gaulle, Oas, il metodo giusto.
La giusta personalità e la volontà politica. Ziel
Italo
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