di Franco Casalini
“E così, sarai tu il mio assistente? Bene, non hai idea del culo che ti farai!”. E giù una risata sguaiata, come a dire: hai voluto la bicicletta? Pedala, adesso. Questo fu il mio primo impatto con il coach. Stava per dirigere il primo allenamento con la sua nuova squadra, ancora in giugno, appena arrivato da Bologna e reduce dalla finale persa contro la Mobilgirgi. Era un arrivo voluto, ma non all’unanimità. Infatti dopo l’ultimo risultato la stampa scriveva cose così: “A Milano arriva un perdente”.Da Bologna in treno, naturalmente: perché ‘’la mia macchinetta’’, come chiamava la sua preistorica 500 bianca con le portiere controvento, l'avrebbe portata a Milano in settembre: partenza al mattino, arrivo nel pomeriggio inoltrato. Non credo potesse superare i 60 all'ora.
Salvo poi lasciarla posteggiata davanti alla sede più o meno fino a fine stagione senza mai, ovviamente, usarla. Dan non amava molto guidare, avrei capito solo in seguito il perché: forse sono stato l'unico testimone oculare della sua abilità al volante. Qualche tempo dopo andammo a Treviso a visionare la squadra che dovevamo incontrare. Treno fino a Venezia, quindi macchina a noleggio in piazza Roma. Al momento del ritiro dell’automobile, non so per quale impulso, mentre sto per infilare la chiave, il coach mi fa: "Lascia Franco, guido io”. E via a duecento all'ora, senza pensare né a incroci, né a paesi, né soprattutto a scalare le marce. Arrivammo a Treviso in quindici minuti circa. All'ingresso del palazzetto “Le Piscine” (non c'era ancora il Palaverde), il malcapitato addetto ebbe la pessima idea di fermarci. Eravamo senza biglietto. Credo se lo sogni ancora adesso cosa gli disse il coach. Resta il fatto che, non so perché, in quella occasione, dei giochi di Treviso non capii nulla...Che sia stato il viaggio in auto? Mah…
Estratto di E VIA... VERSO UNA NUOVA AVVENTURA! - 1978-1990: la squadra della nostra vita.
Di Franco Casalini, con Mino Taveri.
Prefazione di Dino Meneghin,
postfazione di Mike D'Antoni.
Editore: Indiscreto. 220
pagine, 24 di foto d'epoca. In vendita a 19 euro a partire da giovedì 1
dicembre 2011.
E' possibile acquistarlo in libreria, online e fra pochi giorni anche in versione eBook.
Tutte le informazioni su coachcasalini.com
19 commenti:
Grande!! Ho già risolto un paio di regali di Natale... compreso il mio!! :D
Questo non me lo perdo! E lo regalo pure.
Ottimo, imperdibile per qualsiasi tifoso Olimpia, e non solo.
Direttore, non poteva proprio metterlo a 19,01 che almeno risparmiavo 5 euro di spedizione? ;-))
Il massimo del risparmio è l'eBook, che costa 4,99 euro (da sottolineare il cialtronismo, nostro, di non metterlo a 5). Per me non vale il libro di carta, ma ho anche 44 anni...
allora aspetterò che esca in ebook :-)
Direttore, giorni fa pensavo proprio a Lei: http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=5241
Tutto è ormai immateriale, soprattutto lo stipendio...del resto se vuoi essere in copertina su Wired devi comportarti così...
Bella mossa, Olivari!!!
Complimenti.
Bella iniziativa,strepitoso l'aneddoto raccontato da Casalini.
Due parole sull'Olimpia di oggi.
Blogger mi aveva rifiutato un post tecnico sulla contesa in Israele.
Squadra con pochi giocatori che attaccano il canestro,troppi atipici,un numero osceno di triple tentate e,last but not least,priva di intimidatori difensivi.
Vabbè,de gustibus.
Ma vederli a Tel Aviv in un nero Virtus è esteticamente raggelante.
Non penso che i Celtics indosseranno mai il gialloviola o,viceversa,i Lakers il biancoverde...
@Simone
concordo, i colori tradizonali hanno il loro perchè.....come se volessero inventare una mimetica a pois rosa.....
Italo
D'accordo con te, Simone. Il numero di triple tentate è assurdo, specialmente se poi si tira con le percentuali con cui tira Milano quest'anno... incredibile poi come l'Olimpia sbagli sistematicamente tutti i possessi importanti delle partite tirate... lasciando perdere il suicidio col Partizan e la prestazione ai confini dell'oscenità con l'Efes, la partita di ieri e quella di Tel Aviv sono esemplificative: non parlo del tiro che non entra, ma proprio del tiro che si va a costruire (sembra casuale nella maggior parte dei casi) e di chi se lo prende. In Israele ricordo palloni del potenziale pareggio (in una partita in cui sei sempre sotto pareggiare e mettere la testa avanti può dare letteralmente una svolta) giocati con tiri da 3 di Mancio e Bouroussis; ieri stesso discorso: forzatura di Mancinelli sul -2 a poco dalla fine, palla e partita persa.
Citando Tavcar ,Milano al momento è una squadra in cui non si sa chi beve e chi paga da bere... finché non si chiarisce non si va lontani, almeno in Europa.
direttore lo voglio l'avrò domani faccio l'ordine di 2 copie
lo trovo anche alla hoepli o solo online?
Il libro è di sicuro alla Hoepli e alla Libreria dello Sport, perché l'ho visto con i miei occhi, ma anche in tutte le altre librerie che lo hanno ordinato (c'è la stessa probilità di trovarlo alla Feltrinelli come dal cartolaio sotto casa, la distribuzione non ha vere regole)...quanto all'Armani, secondo me il problema in attacco non è solo il numero di tiri da tre tentati (non più osceno rispetto alla media del basket 2011), ma il fatto che la palla venga raramente occata da più di due giocatori ad azione...Nicholas da giocatore pulito che tirava solo in uscita dai blocchi è diventato un veneziano, Mancinelli è intrippato da questa storia del post basso (fra l'altro con il Real ha giocato bene), Fotsis è il 4 tiratore ideale per l'Eurolega di qualche anno (e qualche regola) fa, mentre adesso molti stanno tornando al doppio lungo e a giocate basso-alto che sembrano prese da un manuale per allenatori...in difesa c'è invece lo spirito giusto, sia nelle strutturazioni classiche che in quelle più creative...copiando qualche editoriale calcistico, possiamo dire che quella 2011-12 è una serie A al ribasso e che Siena rischia davvero...in Europa, invece, altra storia.
Mancinelli col Real ha giocato bene, però non è il giocatore da cui andrei a cercare un 1vs1 decisivo: se gli arriva un tiro pulito, magari non da fuori, che lo prenda pure e se lo sbaglia pazienza, ma non sarebbe la prima e neppure la seconda opzione.
Non sono completamente d'accordo sull'abbassamento di livello della A: Siena è indubbiamente più debole, sebbene sia ancora una buona squadra, e non dimentichiamo che può inserire ancora 1-2 pedine, mentre Milano e Cantù sono comunque migliori dello scorso anno. Poi l'Olimpia, al netto di un paio di buchi in rosa, evidenziati dall'inizio tremendo di Bouroussis e soprattutto Nicholas, paga al momento il fatto di essere una squadra nuova, mentre i canturini hanno un po' di alti e bassi dovuti al doppio impegno. A queste due poi si possono aggiungere tutta una serie di squadre di medio livello abbastanze intriganti (la mia preferita è probabilmente Pesaro).
Ovviamente il mio discorso è in relazione alle ultime stagioni, se invece il raffronto è con la Spaghetti League che fu non si inizia nemmeno per manifesta inferiorità attuale.
Fotsis 6 mesi fa vinceva l'EL da giocatore più utilizzato del Pana nelle F4
E' già passato di moda direttore? Certo se gioca 11 minuti...
Io guarderei anche alla panchina non solo al campo per capire il momento Olimpia...
preso il libro parecchio interessante ... molto meno monotono di un'autobiografia di un grande :)
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