Non abbiamo mai capito come si possa tifare per una macchina, parliamo ovviamente della Ferrari, e non invece per delle persone: sarà per questo che ci ha colpito, senza esagerare, il fatto che per la prima volta da 42 anni a questa parte in Formula Uno non ci saranno al via piloti italiani. Il team Caterham (la ex Lotus) ha infatti salutato Jarno Trulli per ingaggiare al suo posto il russo Vitaly Petrov, l’anno scorso alla Renault.
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13 commenti:
Mah, anche nelle moto si tifa Ducati... Eppoi, come dice giustamente lei, chissene. Non è che non guardo il Roland Garros perché non c'è Volandri.
Infatti, è pur sempre una squadra, no? Altro discorso è se bisogna tifare per un pilota solo perchè guida una determinata macchina: io ad esempio vorrei la Ferrari vincente tra le scuderie e per i piloti un bel duello Kimi - Schumi...Per quanto riguarda Trulli d'accordo con Leo: ottimo pilota che non ha avuto le occasioni giuste (molto meglio di Fisichella, per dire), ma alla fine chissene, in fondo se Petrov ha preso il suo posto è perchè Kovalainen l'anno scorso andava regolarmente più forte. L'unico vero problema (mancando anche Liuzzi) sarà l'aumento di interviste stile "Noio vulevan savuar" di Stella Bruno...
"Non abbiamo mai capito come si possa tifare per una macchina, parliamo ovviamente della Ferrari"
Direttore, a parte che si può benissimo scegliere, ma lei, nel calcio, tifa per un club ( e quindi per una bandiera, per un simbolo, una maglia etc etc) o tifa specificatamente solo per gli uomini (calciatori)che di volta in volta ne fanno parte??
cioè se l'inter si riempie di giocatori che non le piacciono ed il milan invece compra dei campioni, lei da domani incomincia a tifare Milan?
Lo chiedo senza nessun intento provocatorio.
Si tifa (almeno chi lo fa) Ferrari, non il singolo composto di lamiere verniciato di rosso che va in pista.
Sul resto, d'accordissimo.
ps: il punto più alto di Petrov è ad Abu Dhabi nel 2010 quando ha contribuito, LEGITTIMAMENTE, ad impedire la vittoria di Alonso nel Mondiale piloti.
La Ferrari non è secondo me assimilabile a una squadra di calcio, dove il tifo ha base geografica o identitaria ed è sempre in contrapposizione a qualcosa d'altro. La Ferrari è un simbolo, che si può amare o detestare, ma non è una 'squadra' perché non esistono altre 'squadre'. Si tifa Ferrari (quelli che lo fanno) come si può tifare per la Pellegrini, non è che ci sia tensione per il Superclasico con la McLaren. Può esistere il tifo senza avversari? Per me no.
se davvero si dovesse guardare alle cose buone di una volta, dovremmo tutti tifare per la Williams, l'ultima vera factory rimasta che si contrappone allo strapotere economico delle grandi case automobilistiche che hanno in teoria infiniti capitali.
Onore a Frank W., ultimo residuo della F1 di una volta che ci piaceva tanto.
ah dimenticavo: l'uscita di Montezemolo ("in italia bisogna tifare Ferrari") mi ha sinistramente ricordato quella del nano ("Un Milan vincente fa bene all'Italia")... abbasso tutte le squadre di regime, viva la libera scelta!
Si tifa rigorosamente contro alla Ferrai, per il fatto che tutti tifano a favore e ci dicono che dobbiamo tifare per lei.
Quoto Cydella, io tifo sempre per la rottura del motore, magari durante il giro di ricognizione...
La Ferrari non si discute, si ama.
I piloti passano, il Cavallino resta.
Pensatela come vi pare, ma la Ferrari é la storia dell'automobilismo sportivo italiano (e non solo)
P.S.: l'Inter fa veramente cagare.
quoto alla grande Guus, ps compreso :-DD
Mah, io non lo vedo un motivo di litigio. Semplicemente non capisco perché non si possa tifare per una macchina fatta in Italia e concepita in ITalia, così come per una moto, Ducati, Aprilia, anche se guidate da stranieri. Boh
Eppoi in Inghilterra si può tifare perché hanno Williams, Lotus e Red Bull?
tralasciando la Ferrari e tornando ai piloti italiani in F1 ricordo che negli anni 80 ci furono alcune stagioni con più di 10 piloti italiani...poi il meccanismo delle sponsorizzazioni (eufemismo) si è inceppato...e via via sempre meno. Io però non mi chiedo quando rivedremo un italiano in F1 ma quando ne rivedremo uno competitivo, il che non significa solo avere il piede ma anche sapersi costruire intorno l'ambiente giusto (dalla scelta del manager alla fiducia da parte della squadra alla capacità di attrarre sponsor veri). Nel motociclismo ci sono nell'automobilismo no.
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