di Alvaro Delmo
Settimana prossima ci sarà il Festival di Sanremo - anzi, il Festival della Canzone Italiana - e noi, in anticipo come un orologio, cominciamo a parlarne. Essendo fuori dal giro che conta (ma esiste ancora il giro che conta?) non abbiamo ancora potuto sentire i brani in gara, ma pensiamo che intanto sia utile dire due parole almeno sui partecipanti.
Una edizione, quella di quest'anno, finora dominata dalle polemiche legate alla presenza di Adriano Celentano in veste di ospite acchiappa-pubblico e sulle quali non riteniamo sia utile esprimerci più di tanto. Piuttosto confermiamo il nostro pensiero che la musica dovrebbe sempre rimanere al centro di una manifestazione giunta alla 62a edizione e sulla quale ormai da anni si riflette relativamente alla reale utilità per il mercato discografico. Ma veniamo ai 14 cantanti in gara. Noi siamo soprattutto curiosi di ascoltare il duetto inedito (e inaspettato) tra Gigi D'Alessio e Loredana Berté (Respirare), anticipato da interviste che hanno mostrato una Loredana in grande forma e più in palla rispetto alle ultime apparizioni infarcite di polemiche (l'ultima volta fu squalificata perché il brano presentato non era inedito). Vedremo quale sarà il risultato (sul podio?), ma siamo già contenti che ci sia. Continuando con i nomi storici, all'alba dei sessant'anni Eugenio Finardi torna sul palco dell'Ariston per la terza volta con una canzone (E tu lo chiami Dio) scritta da Roberta Di Lorenzo. E ancora si rivedono i Matia Bazar (Sei tu) che dopo la parentesi Roberta Faccani hanno di nuovo la voce di Silvia Mezzanotte a interpretare i propri brani. Sul fronte cantautori e possibile premio della critica c'è anche Samuele Bersani (Un pallone), classe 1970 e sempre in bilico tra Festival e premio Tenco.
Terza apparizione sanremese per Irene Fornaciari (Il mio grande mistero, scritta da Davide Van de Sfroos) che porta sul palco dell'Ariston un pezzo di storia del rock come Brian May in occasione della serata dedicata alle canzoni italiane nel mondo (novità di quest'anno). Ad affiancarla nella schiera di voci femminili in gara ci sono Dolcenera (Ci vediamo a casa), Emma Marrone (Non è l'inferno), Noemi (Sono solo parole) e Nina Zilli (Per sempre). Da Amici esce Pierdavide Carone (Nanì) del quale confessiamo di sapere molto poco anche per scarsa frequentazione dell'ex tubo catodico, mentre Chiara Civello (Al posto del mondo) dovrebbe dare quel tocco di jazz che piace molto alla critica e forse un po' meno al televoto. Stesso discorso per i Marlene Kuntz (Canzone per un figlio), fronte rock. Chiudiamo questa panoramica sanremese con Francesco Renga (La tua bellezza) e Arisa (La notte), fresca giudice di X-Factor. Dal 14 al 18 febbraio ne sapremo di più.
Alvaro Delmo, in esclusiva per Indiscreto (9 febbraio 2012)
40 commenti:
No, vabbè, il titolo è geniale, sto ridendo da un quarto d'ora...... :-D
Ma perché i Matia Bazar ci sono SEMPRE? Lo dico da fedelissimo del Festival... Il cast vuole intercettare diverse fasce di pubblico, anche quelle che Sanremo non lo guarderanno mai, e guadagnarsi qualche buona critica... per fare audience si spaccia per 'evento' la solita celentanata sul buco nell'ozono e i politici distanti dalle esigenze della gente...
ma abolirlo no eh ?!
a me pare che ormai, già da tempo, serva più alle (insopportabili) celentanate che ad altro.
stefano: rimane di culto l'anno di eminem featuring raffaella carra´, con l'esibizione in tuta e catenoni davanti ai megadirettoroni galattici, le megamogli dei megadirettoronii e la nonna sfiatata a seguire da casa
scusa alvaro, ma che curiosita´vuoi avere su la berte´e d'alessio. La prima e´una scoppiata, il secondo un untuoso Apicellide. Chissa´che verrebbe fuori se s'accoppiassero
io l'avrei abolito prima della prima edizione, ma sembra gratuito attaccare sanremo: una gara canora e´ ridicola come concetto, ma devo dire che almeno negli anni 90 si impegnavano un po'. giorgia >> l'ultimo uscito da amici.
A parità di squallore preferivo i vari Cutugno,Tozzi,Scialpi etc ai vari prodotti di Maria,erano più umani.
Ma forse, come dice il direttore, è solo il classico effetto "merendina di una volta"
@ricca.
come abolirlo???
se no come faccio a sentire ogni anno mia nonna dire che ci vorrebbe pippo baudo :-)
noooo Pippo baudo nooo per carità...basta!!! :-DDDD
Ascolterò con curiosità Bersani: Replay è stata la più grande canzone di tutti i festival (esclusa questa http://www.youtube.com/watch?v=EbJt0NAb5fM che è davvero troppa roba). Bersani: uno che poteva essere Baggio e invece è rimasto Morfeo.
Transu, avevo ricordato io tempo fa l'esibizione di Eminem con una ammirevole (devo ammetterlo...) Carrà a gestire la situazione di fronte alle mummie che hai citato tu che nemmeno avevano capito un cazzo di cosa stesse succedendo... :-D
Dane: ahh sembra king kong mostrato a teatro
http://www.youtube.com/watch?v=5Tjz8VkgAwU
I Matia Bazar non andavano a Sanremo da sette anni, per la verità. Il concetto di gara canora non è ridicolo, anche se negli ultimi anni al Festival è stato esasperato con un meccanismo severissimo di eliminazioni, ripescaggi, spareggi e ri - eliminazioni (che peraltro ha rilanciato la kermesse in termini di ascolti televisivi). Ma le gare canzonettistiche, dal dopoguerra fino agli anni Novanta, hanno dato una spinta considerevole allo sviluppo del mercato discografico italiano. E ancora oggi, una delle trasmissioni televisive di maggior audience a livello internazionale è l'Eurofestival, che è una competizione canora amatissima ovunque (tranne che da noi, anche se ora si cerca di rilanciarla). O sono tutti rintronati e i furbi sono gli altri, oppure queste rassegne non sono proprio delle stupidate senza senso. Basterebbe prenderle come un gioco, senza troppa seriosità e senza caricarle di significati che non hanno, perché ciò che conta alla fine è la vetrina, il passaggio tv, la promozione, più del piazzamento finale.
carlo: mi sembra scontato che quello che scriviamo sia la nostra opinione. Comunque riformulo: IMO il concetto di gara canora, o gara di pittura o scultura, e´ridicolo, nel senso che non e´la musica, la pittura o la scultura ad avere qualche rilevanza, ma la gara in se´.
Sappiamo tutti che serve come vetrina e ha grandi ascolti, ma non vedo cosa c'entri questo col discorso. Per me rimane un altro carrozzone buono per sistemare poltrone.
Non dico questo per dispregio della patria. Per me lady gaga e´la sorella sfigata di lorella cuccarini, non e´colpa mia se nessuno ha voluto produrre " the night flies" e fare i miliardi
@ transu: applausi! che poi quanto vendono realmente ora (50-40-30-20 e forse anche 10 anni fa era diverso) le canzoni di sanremo? non che del riscontro commerciale me ne importi granché... il punto è che le proposte del festival sono, a essere buoni, poco interessanti nella maggior parte dei casi anche dal punto di vista artistico.
vabbè... de gustibus...
Transu, a the Night Flies sono caduto dalla sedia dal ridere, la cosa irritante è che Lady gaga sa veramente suonare e potrebbe essere una musicista più seria (che è diverso da seriosa...).
Sul resto concordo, tra l'altro il concetto stesso di "Festival" dovrebbe escludere quello di "competizione", come succede ad esempio nel jazz.
Idem per le mostre del cinema: chiamalo "premio alla regia" ma non "premio per la miglior regia" (avete presente quello che succede nei premi del cinema, con tutto il corollario di amicizie e inimicizie incrociate?!...).
Tanto più che poi vince "Titanic".....
ci sono anche i marlene.
loro fanno bene ad andare, ma non c'entrano nulla con una baracconata come il festival
@ Spike: tutti gli anni ci sono 4-5 canzoni/musicisti di valore, a prescindere dai gusti personali (i Marlene quest'anno, Giovanardi lo scorso, gli Afterhours, Bersani, etc...). Il problema è che generalmente è gente che col festival c'entra un fico secco, mentre il livello di quelli che c'entrano è calato drammaticamente. L'esempio di Giorgia e della Pausini sono calzanti: a me non piacciono, mi annoiano a morte, così come mi annoia quasi tutto quel genere di pop italiano patinato, però non posso non notare che di fronte a loro Valerio Scanu, Giusy Ferreri, Marco Carta e tutto il becerume proveniente da Amici, X-Factor e (un)reality show assortiti siano dei nani da giardino, assolutamente privi di qualsivoglia spessore.
... gli esempi di Giorgia e...
sorry...
"Lady gaga sa veramente suonare e potrebbe essere una musicista più seria (che è diverso da seriosa...)."
sì ecco secondo me è molto sottovalutata artisticamente parlando.
E' anche vero che è lei stessa che, avendo capito come funziona l'odierno mercato musicale, punta più su sul "costume" che sulle sue qualità.
chad
concordo e ribadisco che dal loro punto di vista fanno benissimo ad andare per farsi conoscere un po' di più dal grande pubblico.
solo che non c'entrano nulla con l'ambiete circostante. tutto qua.
Ma siete così sicuri che Lady Gaga abbia tutta questa voce in capitolo su cosa fare e come farlo? Non è un artista indipendente, ha dei contratti firmati, con annessi e connessi...
@transumante: detto che considero la discografia di Loredana Berté ottima, anche quella recente, la curiosità nasce propio dalla storia diversa dei due personaggi. E comunque a priori preferisco non giudicare.
@Arthur: al di là dei gusti di ciascuno, il termine 'squallore' mi pare fuori luogo. Toto Cutugno ha la colpa di aver cantato quanto si sa e non si vuole ammettere (L'italiano è un piccolo capolavoro), e tra l'altro parliamo solo di una manciata di pezzi in una vasta discografia. Ma sull'argomento ne abbiamo discusso già qualche annetto fa (http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2009/10/italiano-vero.html) affrontando anche la sua storia di autore.
Umberto Tozzi ha poco a che vedere con Sanremo, pur avendoci partecipato alcune volte a partire dal 1987. In ogni caso la sua storia comincia negli anni '70 e a lui (insieme a Giancarlo Bigazzi scomparso di recente) si deve il merito di aver portato la musica italiana verso un pop di respiro internazionale.
Scialpi è un personaggio che non ha nulla da spartire con i due sopra, in termini di carriera e repertorio, ma ha comunque lasciato il segno con alcuni pezzi. A Sanremo poi ci è andato pochissimo...
@chad palomino: andare a Sanremo probabilmente conta soprattutto per concerti e serate che si possono fare a seguito della propria partecipazione. Ed è forse anche per quello che chi 'non c'entra nulla' comunque ci va... la promozione interessa a tutti. Del resto Roberto Vecchioni con la partecipazione (e la vittoria) dello scorso anno ha avuto una visibilità enorme.
e io non so ancora se i Gialappas quest'anno faranno il commento di Sanremo in diretta radiofonica che per me negli ultimi anni è stato appuntamento fisso.
Se qualcuno volesse incidere "the night flies" abbozzo un primo tentativo di traduzione del ritornello :-)
fly!,
with all your breath in throat,
you fall in love in darkness
somebedy will comfort you
the night is flying
@ Alvaro: ma io non contesto chi partecipa a Sanremo, o la scelta di partecipare, anzi ho sempre trovato stucchevoli e ridicoli gli attacchi ai musicisti "indipendenti" (prendere il termine con le pinze, please, non è inteso in senso letterale...), che partecipando avrebbero perso chissà quale verginità artistica (maddecheaò!?!?). Trovo sia giusto che uno che campa di musica ne approfitti per aumentare la sua visibilità al di fuori di chi lo ascolta di già: la discriminante è la qualità della proposta.
Il problema spesso è il resto del menù, che ne costituisce la gran parte purtroppo, e questo a prescindere dalla cretineria del concetto di gara applicata alla musica.
@paperhoga: La notte vola in inglese esiste già, si intitola Magic ed è cantata dalla stessa Lorella Cuccarini
@Chad:Non ho capito perchè il concetto di gara nell'ambito della musica sarebbe cretino,visto che esistono gare nell'ambito della letteratura,del cinema etc..
per ravvivare un po', propongo la variante "sanremo taboo"
le canzoni in gara non possono contenere le seguenti parole
"amore, sole, cuore, infinito, mare"
francesco: neanche gli organizzatori credono alla gara, altrimenti non esisterebbero i premi della critica
@transumante: guarda che quella regola esiste già... come spiegare altrimenti la bocciatura di Tre parole di Valeria Rossi nel 2001, poi vendutissimo brano dello stesso anno? ;-)
@ francesco: ma infatti non lo capisco granché neppure negli ambiti letterari, artistici o cinematografici...
@Alvaro:Quelli che ho citato erano i primi che mi sono venuti in mente e non entro nel merito della loro carriera,a parte Tozzi che non disprezzo,gli altri citati non li conosco molto.
Più che altro ho l'impressione che anche quelli che una ventina di anni fa erano di "serie B" erano musicalmente più completi rispetto a quelli da "semifinale di champions" attuali.
Poi dopo aver visto cosa è in grado di fare Zarrillo con una chitarra elettrica ne sono ancora più convinto.
http://www.youtube.com/watch?v=IfGnqs4KQjw
:D
@Arthur: non c'è problema, solo che la parola 'squallore' l'avrei riservata per altri :-) Su Zarrillo chitarrista sfondi una porta aperta... tipico esempio di artista sottovalutato che paga i tipici giudizi sommari che un po' tutti diamo senza aver approfondito meglio...
@Alvaro in effetti "squallore" è una parola esagerata....
Anche se almeno per quanto riguarda il look di Scialpi in questo video non è che mi vengano molti altri aggettivi :DDDDD
http://www.youtube.com/watch?v=hIN0dS0gzU8&feature=related
concordo con quanto detto, anche se di bravi chitarristi sara´pieno il mondo, e anche i paeselli. Uno scrive nenie e sonate per casalinghe, come dovremmo approfondire? piazzando cimici a casa sua?
non e´colpa di sanremo, e´che li´c'e´una maggior densita´di gente che usa termini come "svolta rock", che essenzialmente vuol dire che una donna inizia a vestirsi come una battona e urlare, mentre un uomo da´qualche manata su una chitarra elettrica e assume due turnisti capelloni per il basso
poi de gustibus come sempre
Panjisao "era un discorso generale" (scusa, non ho resistito! :-D), poi certo il manager, il sistema, l'entourage, i soldi, tutto quello che vuoi.....citavo Lady Gaga perchè a me quella roba fa vomitare, poi capito al suo concerto per lavoro ed ad un certo punto si mette al pianoforte a suonare un pezzo piano&voce e dico "cazzo, ma allora dentro alla battona urlante (cit. by Transumante) c'è una musicista?!..."
Lo stesso discorso vale per tanti altri, la Pausini è un'insopportabile urlatrice mentre Giorgia no, però solo con il progetto con Herbie Hancock abbiam potuto capirlo, idem Britti che è un chitarrista blues eccellente ma non tutti riesocno a percepirlo dalla mera intro di "7000 caffè"
Insomma, molti sono ottimi musicisti ma se per 1000 motivi decidono di incidere solo merda noi non possiamo che giudicarli da quello.
Come dice Transu non possiamo piazzare le cimici a casa loro, siamo ascoltatori del tempo libero non investigatori alla Sherlock Holmes.
Io sono snob, ma sentir parlar del Festival di Sanremo mi fa venir l'orchite. "Eh, va di moda criticarlo!", no, no, tranquilli: lo criticherei anche se non fosse di moda farlo. E vogliamo parlare del ricatto morale del "se non lo guardi non puoi criticarlo, se lo critichi non devi guardarlo..."
Ah rega', eh!...
p.s.: cioè, siamo qua a parlare di Scialpi, ma ci rendiamo conto?!...
@Dane
Certamente, sono perfettamente d'accordo col tuo discorso generale (:-D). Volevo solo far notare che spesso si criticano questi musicisti per le loro scelte artistiche (?), quando in realtà nelle loro scelte c'è ben poco di personale. E' il mercato della musica ad essere malato, nel momento in cui viene data più importanza ad un vestito di braciole che alla musica stessa. Anche sulle reali capacità musicali di questi personaggi posso essere d'accordo con te. Ma la domanda è: quanti musicisti sconosciuti, ben più bravi di Lady Gaga, ci sarebbero in giro per il mondo? Se Lady Germanotta avesse deciso di affermarsi solo grazie al suo talento musicale stava fresca. Voleva essere un'icona, non una musicista, così ha accettato di essere un pupazzo e non una musicista. Criticarla per privilegiare l'aspetto carnevalesco e provocatorio rispetto alla musica significa non aver capito il mestiere che fa.
"ed ad un certo punto si mette al pianoforte a suonare un pezzo piano&voce .."
Dane ma sai che pensavo esattamente a questo quando parlavo della sottovalutazione delle sue qualità artistiche. Ti riferisci per caso al concerto a Roma dello scorso autunno?
Ricca, no, io ho lavorato a quello di Lugano ma il concetto è quello... ;-)
Panjisao, siamo d'accordo su tutto ma infatti ho precisato che il mio non voleva essere un processo all'individuo. Il sistema è quello (quando avrò un po' più di tempo vi racconterò due o tre cose divertenti sull'establishment musicale...), dopodichè se l'individuo sceglie per soldi di farne parte non si lamenti se non lo prendiamo sul serio.
Discorso che vale per il singolo musicista come per manifestazioni come Sanremo. No, dico, Sanremo, ma ti rendi conto?! Dopo Pupo-Emanuele Filiberto poi ci mettiamo a fare le pulci a Porta a Porta o Buona Domenica?!...
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