Editori davvero per Caso


Come gran parte dei giornali italiani L'Unità non se la sta passando bene: si può tranquillamente dire che senza i contributi per l'editoria ed altri tipi di facilitazioni (validi per tutti gli editori che si appoggino ad un movimento politico, vero o creato ad hoc per fregare soldi allo Stato, ma anche per insospettabili tipo Sky) sarebbe già fallita da anni. Qualche giorno fa Jarvis Macchi di Italia Oggi ha pubblicato un articolo in cui si ipotizzava l'entrata nell'azionariato della famiglia Caso (Gian Gaetano il padre e Fabio il figlio), e attraverso l'Ansa Marialina Marcucci, presidente della casa editrice del giornale, ha ammesso i contatti spiegando che però non c'è ancora niente di formale, eccetera. Insomma, come dicono gli esperti di calciomercato quando vogliono sostenere le loro bufale, c'è tutto tranne la firma. Però questi Caso vengono presi sul serio per l'acquisto di quella che al di là delle idee politiche rimane comunque una testata storica. Ma lasciamo al suo destino l'Unità, che magari sarà acquistata da Moratti (un anno fa ci andò vicinissimo, poi la trattativa saltò: forse per un 5 dato a Recoba) o al limite dagli stessi Caso. E qui entra in scena il nostro amato giornalismo sportivo, visto che i caso attraverso la loro finanziaria Hopit ed insieme al famoso Alberto Donati (pezzo grosso della federazione editori, fra l'altro) altri non sono che i responsabili del fallimento editoriale del 2007, il quotidiano Dieci. Sì, proprio quello diretto da Ivan Zazzaroni e reclamizzato da Roberto Baggio ('Dieci...domande e risposte' lo slogan della campagna), che non decollò mai come vendite ma soprattutto non pagò quasi nessuno dei suoi collaboratori nei suoi tre mesi e rotti di esistenza in edicola. Persone in diversi casi anche molto valide, ritrovatesi in mezzo alla strada e che in qualche modo si stanno risollevando: in questo aiutati dall'ottimismo ispirato dalle performance di Zazzaroni a 'Ballando con le stelle', che qualche moralista idiota ha criticato senza capirne la vena polemica e di denuncia. Quel drammatico tango e quel sensuale merengue servivano a richiamare l'attenzione su questo scandalo, che i famosi 'colleghi' hanno bellamente ignorato. Per non parlare della mafiosetta stampa nazionale, in stile 'cane non mangia cane'. Fra i pochi giornalisti degni della definizione di giornalista c'è Marco Liguori, insigne hopitologo, che nel suo blog ha ospitato le reazioni di alcuni sedotti ed abbandonati da questi 'editori per caso', recidivi dopo l'esperienza del Globo, free press romana che non ha lasciato esattamente grandi ricordi presso i suoi creditori (fra i quali giornalisti e distributori di strada). E' incredibile che in un paese civile questa gente non solo non abbia pagato niente, ma addirittura venga ancora ritenuta credibile per il controllo di un giornale nazionale. In un paese civile, appunto.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Per stare al tema della stampa sportiva in Italia, io sento la mancanza di un giornale tipo il vecchio Guerin Sportivo. Quello che usciva in formato quotidiano il lunedì con l'Arcimatto nel paginone finale. Però, detto senza offesa per la tua categoria, dove trovare un altro Gianni Brera oggi. Ricordo anche le collaborazioni di Luciano Bianciardi con dei pezzi sul basket, che lui definiva "palla al corbello".

Anonimo ha detto...

Scusa, ho dimenticato di firmare il post precedente.
Kubinski

Stefano Olivari ha detto...

Quel Guerino ho fatto in tempo solo a sfiorarlo, ma anche quello anni Settanta nel formato simile a quello odierno non era male. Di sicuro manca un Brera capace di dare unitarietà e stile ad un progetto editoriale, al di là della scrittura (quasi mai i grandi giornalisti-scrittori sono grandi direttori). Bianciardi a tratti geniale, ho letto la recente raccolta dei suoi pezzi, ma per quanto riguarda lo sport da prendere in piccole dosi: l'intellettuale 'prestato' dopo un po' risulta insopportabile quanto il cronista ottuso.

Anonimo ha detto...

Direi che oggi, con lo strapotere televisivo in fatto di cronaca degli avvenimenti, credo che il giornalismo sportivo su carta dovrebbe puntare all'analisi, al commento critico dell'evento, magari condito con un po' di cultura e ironia. Insomma, come fai tu con la "Settimana spotiva".
Kubinski

Stefano Olivari ha detto...

Grazie per il complimento, Kubinski, ma questo taglio pur piacendo non ha mercato e non consente quindi di fare giornalismo 'vero', con inchieste eccetera, pagando i collaboratori. Alla fine converrebbe creare un prodotto solo per tifosi...

Giacomo Brunoro ha detto...

Il passo in cui parli di Zazza a Ballando con le stelle è un capolavoro: non riesco ancora a capire se sei serio o se si tratta di una splendida presa per il caulo...

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello sapere da dove sai che gli ex di Dieci si stanno risollevando? Siamo quasi tutti (anche e soprattutto i migliori) ancora a spasso o a fare lavori che nulla hanno a che fare col giornalismo, o collaboriamo per due lire in nero in periodici di merda!

Oltre ai Caso, sono molti gli editori e i direttori che se ne fottono dell'eccellenza e che lasciano a casa ottimi giornalisti (almeno 5-10 a Dieci) per tenersi i loro raccomandati.

E' passato un anno e per molti di noi il sogno di diventare dei VERI giornalisti sportivi ormai è morto!

Peccato che nessuno, né Zazzaroni né i colleghi come te che conoscevano Dieci, abbia mai spinto affinché venisse offerta una seconda chance ai diecini!

Un saluto dall'oltretomba giornalistico.

Ex di Dieci

Stefano Olivari ha detto...

GIACOMO: lo Zazza uomo non lo conosco, l'ho frequentato solo in qualche studio televisivo dove eravamo entrambi ospiti, quindi non lo posso giudicare. Lo Zazza giornalista mi sembra fumo e poco altro, al di là della vicenda Dieci. Meglio il ballerino, che almeno non si prende sul serio...

EX DI DIECI: purtroppo di offrire lavori non pagati sono capaci tutti. La condanna di chi vuol fare il giornalista in maniera seria, almeno in Italia, è che troverà la concorrenza sempre di qualcuno disposto a farlo gratis. Per questo esistono editori cialtroni a piede libero e ragazzi bravi che dovranno scegliersi un altro mestiere...

Anonimo ha detto...

Caro Stefano,

il problema è che gli editori non guardano alla qualità, ma ai costi. Quindi pseudogiornalisti "a gratis" sono meglio di professionisti da pagare.
Vedremo se anche il nuovo quotidiano di Padovan, se mai uscirà, premierà la qualità dei giornalisti o se sarà, anche lui, solo un ammasso di amici, amici degli amici, amici degli amici degli amici e figli d'arte...

Aspetto con ansia di leggere le firme sotto gli articoli del primo numero. Temo, però, di conoscerne già tante... e non si tratterà di giornalisti di valore, seppur giovani, ma solo di raccomandati scelti per simpatie!

Un altra ex diecina incazzata

Anonimo ha detto...

Caro Stefano, sono un'ex Diecina che ti conosce da lunga, lunghissima data. Penso che tu abbia capito chi sono, non ho voglia di firmare.

Non mi sono risollevata per niente, rialzarsi questa volta è durissima. Non sogno di diventare una giornalista sportiva. Lo sono, punto e basta (e, tanto per non farti sentire vecchio, mi ci hai quasi vista nascere :)). E proprio perché sono nel giro da tempo, più che sole non vedo...

Oliver, che mestiere del cavolo che ci siamo scelti. Ovviamente spero anch'io nelle novità del panorama editoriale, ma chi visse sperando... Sono in sospeso da mesi. Roba da gettare il mondo alle ortiche, va. Oppure da ballare. Ma non un tango, una bella break dance. Nel senso che spacco tutto.

L'amica di B&G :)

Stefano Olivari ha detto...

EX DIECINA: ben (ri)trovata! Capisco la rabbia, aumentata dalla scarsezza di molte persone con il posto garantito e dalle false promesse (il famoso 'da cosa nasce cosa': non nasce mai niente!) del volto televisivo di turno. Le strade sono tre: 1) Prendere il mitra, più o meno metaforicamente; 2) Finanziare il proprio giornalismo con un lavoro possibilmente paragiornalistico o sposando il figlio di Berlusconi; 3) Riprovarci partendo dall'alto e non più dal 'possibile', se si ha coscienza del proprio valore (e chi ha lavorato con te ti stima, lo so per certo): meglio un no del Corriere della Sera di un no di Televicolo.

Ciao!

Anonimo ha detto...

PER EX DIECINA. Magari ci spieghi chi sono i più bravi? Scommetto che tu appartieni alla categoria.
Le Chupa's erano una realtà a Dieci, certi evidenti squilibri pure. Forse i pareri che contano sono quelli di chi ti stava a fianco ogni giorno più di quelli del dio dai capelli bianchi.
Dopo la DOVEROSA PARENTESI per la rubrica "Chi ti credi di essere" torniamo abombna sui Caso Mi vergogno di essere italiano anche per questo: il 98% del patrimonio artistico mondiale non basta a riscattare lo schifo delle istituzioni e della giustizia in questo paese. Per non parlare della qualità umana: per fortuna a Dieci, almeno in questo, ci sono state anche delle eccezioni.

Anonimo ha detto...

L?ULTIMO POST NON ERA PER "EX DIECINA" MA PER UN ANONIMO. CAMBIA IL SOGGETTO, MA IL DISCORSO REGGE LO STESSO.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,

probabilmente il parere di un giornalista con trentanni d'esperienza valeva di più di quello di tanti ragazzini alle prime armi (e io mi considero una di loro), o no?

Anonimo ha detto...

P.S. quali erano questi evidenti squilibri? In quattro mesi non mi sono accorta di niente!

Anonimo ha detto...

Ragazzi,
che tristezza. E' passato un anno e siamo ancora qui a recriminare e a insultarci? Tanto, bravi o non bravi, simpatici o stronzi, paraculi o onesti... tutti con le pezze al culo siamo, come disse l'infame Conta. E, scusate il gioco di parole, è questo che conta.
Se, e ribadisco se, qualcuno di noi finirà da Padovan, ne sarò felicissimo. Che siano i bravi o i meno bravi, i leccaculo di professione o i cazzoni dell'aperitivo costante non mi importa. Sarà una seconda chance che tutti noi ci meritiamo.

Anonimo ha detto...

Emozioni, domande e risposte. Questo lo slogan di 10.

Stefano Olivari ha detto...

Avevo dimenticato le emozioni...comunque mi risulta che Baggio per il disturbo abbia avuto giusto quelle.

Anonimo ha detto...

Sono la seconda ex Diecina (L'amica di B&G, non l'altra del commento sopra al mio).

Dall'alto... ce sto a provà... mi si filano meno di quelli delle offerte gratuite :D

Love...