1. Quale sarà l’immagine che ci rimarrà più impressa in questa stagione di calcio inglese? Terry che può decidere una finale di Champions League e scivola sul rigore decisivo o la danza tribale di Kanu dopo il gol decisivo nella finale di FA Cup? L’incredibile percorso del Barnsley nella Coppa nazionale o il fallimento della nazionale dei Tre Leoni e del loro allenatore in particolare? Maggio comunque è il mese dei bilanci, delle promozioni e delle bocciatur: anche noi proviamo a riassumere quello che è successo restringendo per ora il campo alla sola Premier League.
2. Cosa ci è piaciuto: a) Manchester United: una stagione fantastica, non c’è che dire. Sappiamo bene quanto sia difficile oggigiorno aggiudicarsi sia il campionato che la Champions League. I Red Devils ci sono riusciti, superando sempre i rivali del Chelsea che hanno fallito entrambi gli obiettivi per un soffio. Cristiano Ronaldo ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei più forti giocatori del pianeta oltre che un goleador di tutto rispetto. Quando riuscirà a non irridere l’avversario o ad intestardirsi in inutili dribbling anche nei momenti topici di una partita, diventerà un campione completo. b) Portsmouth: ci sono piaciuti i Pompey, per i quali non possiamo negare una certa simpatia, e ovviamente un plauso va anche alle altre tre semifinaliste a sorpresa della FA Cup (West Brom, Barnsley e Cardiff City). I ragazzi di Redknapp tra l’altro sono riusciti a riconquistare la Coppa che mancava dal lontano 1939 e proprio nella stagione nella quale gli acerrimi rivali del Southampton hanno rischiato seriamente di sprofondare nella terza serie. Kanu è stato il mattatore di Coppa, ma da segnalare anche le prestazioni del redivivo David James, di Sol Campbell e di tutti gli altri che hanno portato il Portsmouth per la prima volta nelle coppe europee. c) Avram Grant: è vero, non ha vinto nulla alla fine, ma aveva l’ingrato compito di sostituire lo “Special One” 8al secolo Josè Mourinho) a stagione già iniziata. Il Chelsea è arrivato alla finale di Mosca ed è scivolato - è proprio il caso di dirlo - sull’ultimo rigore. Pare che Grant non sia particolarmente amato dallo spogliatoio, soprattutto da quegli uomini (vedi Drogba) che sono rimasti fedeli all’allenatore portoghese. Forse secondo i soliti beceri criteri verrà ricordato come un perdente, visto che oltre alla finale di Champions il Chelsea ha perso anche la finale con il Tottenham in Coppa di Lega, noi però gli facciamo lo stesso i complimenti. d) Everton: anche in questo caso promuoviamo una squadra che non ha vinto nulla e ha conquistato “solo” un posto in Coppa Uefa. I Toffees però ci hanno fatto divertire in varie occasioni quest’anno, soprattutto nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Uefa giocata a Goodison Park contro la Fiorentina.
3. Cosa non ci è piaciuto: a) L’infortunio di Eduardo: le immagini del tackle di Taylor su Eduardo Da Silva, durante la partita Birmingham City- Arsenal, hanno fatto il giro del mondo. Il difensore di casa voleva rovinare la carriera al brasiliano naturalizzato croato? Noi pensiamo di no. Certo qualche anno fa non ci aspettavamo di leggere nella biografia di Roy Keane che il suo intervento assassino contro il norvegese Haaland durante un derby di Manchester era stato fatto volontariamente e doveva vendicare un episodio che lo stesso Keane aveva subito in un derby precedente. Haaland qualche mese più tardi abbandonò il calcio. b) La festa di Natale del Manchester United: la solita festa prenatalizia britannica che finisce con una ragazza che dice di essere violentata da alcuni giocatori del Man U. Non è il primo caso e non sarà l’ultimo, purtroppo. Della vicenda ci preme sottolineare gli eccessi soprattutto alcolici dei giocatori da una parte e la volontà di vedere una storia interessante al Sun dall’altra. c) Manchester City: l’inizio degli uomini di Eriksson ci aveva illuso. Sapevamo che non potevano vincere la Premier League ma speravamo alla fine in qualcosa di meglio. Invece il solito campionato mediocre a metà classifica con, come ciliegina sulla torta, l’1 a 8 subito nell’ultima giornata in casa del Middlesbrough. d) Arsenal:anche in casa dei Gunners ogni anno è la stessa storia. Gli uomini di Wenger sono sempre i più spettacolari ma alla fine nessun trofeo è stato mostrato all’Emirates. Quest’anno l’Arsenal era riuscito ad eliminare anche il Milan in Champions, per poi fermarsi nel turno successivo contro il Liverpool. e) La 39esima partita: cioè l’idea avuta dal capo della Football Association Scudamore di aumentare le squadre all’interno delle Premier di una unità e giocare una giornata aggiuntiva con partite dislocate in posti esotici o in mercati calcisticamente emergenti. Noi ribadiamo l’idea che vedere un Aston Villa-Boro a Karachi non ci entusiasma particolarmente.
Luca Ferrato
ferratoluca@hotmail.com
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