Da quell’armata Brancaleone composta da emeriti sconosciuti ed infilata per alcuni mesi dentro la “caaaaasaaaaa” poteva uscire qualsiasi cosa, dal flop in termini di audience allo spernacchiamento a vita da parte dei conoscenti verso quella specie di pionieri del tubo catodico. Quel Grande Fratello fu davvero un esperimento, il primo e l’unico in cui si percepiva ancora un barlume di naivité tra i partecipanti senza essere ancora diventato quella sorta di ufficio di collocamento del sottobosco televisivo che è oggi.
Prima di allora se qualcuno fosse venuto a dirci che sarebbe nata una sorta di hall of fame dei partecipanti ai reality avremmo immediatamente chiamato un’ambulanza. Anche per i più inadeguati c’è stata una sorte di benedizione in termini di fama, destino che ha toccato, tra gli altri, Salvo il pizzaiolo capace di confondere Dante Alighieri con Santi Licheri, Rocco Casalino oggi conduttore sulla mitologica Betting Channel e capace di chiedere ad un suo collega, nonché nostro compagno di scuola al liceo (il nostro Saviano quando saremo morti), perché i tifosi interisti se la prendono con Balotelli per aver gettato a terra la loro maglia.
Ma l’Italia non è un Paese per parvenu, (tanto più se vieni dalla “plebaglia” che va al GF) e sa cucire addosso, qualunque cosa uno faccia, marchi d’infamia per ricordare le origini, una sorte taccata anche a Pietro Taricone che al contrario dei suoi coinquilini seppe sfruttare l’improvvisa fama, non per perdersi in comparsate in discoteca né nelle buone domeniche a baciare la pantofola di quel Costanzo, che prima moraleggiò come solo lui sa fare sui reality e che poi invece ne cavalcò l’onda per anni assieme al marito Maria De Filippi, ma per raggiungere il sogno di una carriera d’attore.
L’highlight che più ci ha colpito è stata la comparsata a sue spese nel film su Maradona di Marco Risi, poi diverse fiction per la tv e qualche incursione nel mondo del cinema, nel quale in tanti avranno storto il naso di fronte ad uno come Taricone, che oltre al percorso anomalo era anche sprovvisto di credenziali fondamentali come l’essere “impegnato” o l’essere imparentato con la famiglia Placido o De Sica, in una realtà che non è che il contraltare artistico di una delle tante corporazioni che ci portiamo dietro dal Medioevo. Probabilmente non perdiamo un grande attore e alla stessa televisione, masticando e sputando tutto e tutti, sarà persino più utile da morto. Siamo però sicuri che a chi gli ha voluto bene mancherà molto. Che la terra ti sia lieve, O’Guerriero.
14 commenti:
Concordo; pur facendo il sottoscritto parte di coloro che considera (da sempre) i reality roba per cerebrolesi, devo dire che provavo una certa simpatia per Taricone, forse semplicemente perché al tempo non aveva insistito più di tanto sulla mitizzazione della sua persona (incredibile ai tempi del GF, ricordo un'istant-book sulle sue "massime" in libreria) per provarsi invece nell'ambito in cui sperava di avere qualche talento (probabilmente non sufficente, ma questo è un altro discorso). Il fatto che qualche tg abbia annunciato la notizia parlando della morte "dell'attore Pietro Taricone" potrebbe essere un bell'epitaffio, se gli epitaffi valessero ancora qualcosa. Comunque, anche nell'ambito dei reality pare valga l'atavico detto che vuole i migliori andarsene per primi.
quoto tutto l'articolo e pure Marco qui sopra, fino alle virgole
poi, avendo un amico odiatore dei reality che in pratica è 2 giorni che esulta, mi chiedo se valga la pena farglielo leggere o abbozzare e basta
abbozza axel.. non ne vale la pena..
Solo per dire che ieri volevo scriverlo sul Muro del Cinema ma mi son dimenticato avendo avuto poco tempo per connettermi, ma ieri era il decennale dalla morte di De Sica.....
Era un bravo ragazzo, che ha rifiutato un certo tipo di televisione, dopo averla assaggiata. E soprattutto non era tipo da inginocchiarsi per chiedere ospitate che pure gli avrebbero concesso.
Per me l'umiltà è un segno di intelligenza, in alcuni ambienti. Sarà stato mediocre come attore, ma lo sapeva. E questo basta per turbarmi, visto che aveva la mia età e una figlia piccola, oltre a una compagna ugualmente giovane.
* Dane, visto che fai l'espertone anche di cinema. Ieri erano dieci anni dalla morte di Gassman. De Sica padre è morto negli anni Settanta.
@Andrea
Concordo, anche con la levietà del commento. Un bel passo felpato.
Cosa avrà pensato nel fare la manovra di atterraggio, rimarrà un mistero.
Italo
Pietro, non faccio l'espertone di niente (di cosa mai potrei mai farlo?!...) ed ovviamente hai ragione tu: era Gassman, ma dopo una giornata intera di lavoro a cui non sono abituato e un intera nottata a sciropparmi la maratona televisiva celebrativa fatalmente ho perso lucidità.
Meno male che ci siete tu, la tua piramide e Wikipedia.....
dane: ma dai, perché wikipedia, povero pietro? secondo te lui passa il tempo a "checkkare" su internet ogni cosa che tu dici? spero per lui di no
Su Taricone, io ricordo bene oltre al tifo da stadio all'università quando timbrò la tipa in diretta TV (vorrei vedere voi...), anche il fatto che fosse, soprendentemente, intelligente.
Me lo ricordo in un "uno contro tutti" da Costanzo in cui fu davvero stupefacente.
Poi il passare da considerazioni "alte" al monologo del maccarone secondo me non fa che aumentarne il merito.
Dane, forse dovresti scendere semplicemente dal piedistallo e smetterla di fare il "poseur", che hai un credibilità pari a quella di Gasparri quando parla di diritti e doveri del popolo. Bastava aprire un giornale, ieri, e avresti letto che era Gassman, così ti saresti evitato la snobberia di citare il "vero attore" di fronte al modesto attore.
Qui l'unico che ha la piramide sei tu. Te l'ho già detto: sei l'Irnerio di Indiscreto. Prendilo come un complimento. E non andare su Wikipedia, per aggiornare la tua ben nota "tuttologia".
il marito maria de filippi!! ah ah
Davvero un bel post, quoto anche io tutto l'articolo. Anche io odio i reality, seppure teoricamente, alla base possa esserci anche un minimo di esperimento sociale interessante, in pratica solo grande bufala televisiva.
Pietro Taricone era uno dei pochi palestrati che secondo me aveva un cervello. E' stato fortunato a partecipare alla prima edizione del grande fratello, che ancora poteva valersi di un minimo di originalità e imprevedibilità. Poi ha evitato buona domenica e co. è solo per questo merita la mia stima.
Quelle poche volte che ha partecipato ai dibattiti nel post grande fratello ha solo dimostrato di non essere un senza cervello.
Per il resto che dire, il vero dramma sono i giornali, i giornalisti e le tv, che santificano e laureano persone dello spettacolo in miti senza nessun pudore. Mi dispiace ma come al solito vedere il TG1 in prima serata, che sembra un telegiornale gossipparo anche in questo caso con la morte di Taricone, mi mette più tristezza della morte stessa.
"Dane, forse dovresti scendere semplicemente dal piedistallo e smetterla di fare il "poseur""
E' proprio grazie a quelli come te che mi si innalza il piedistallo. Io manco lo vorrei, figurati, ma è grazie ai fondi di bottiglia che anche gli zirconi passano per diamanti...
"che hai un credibilità pari a quella di Gasparri quando parla di diritti e doveri del popolo."
O quella d Pietro quando parla di Kakà.....
"Bastava aprire un giornale, ieri, e avresti letto che era Gassman"
Non avevo bisogno di legger nessun giornale, mi son sciroppato la maratona televisiva notturna come ho già detto. Poi se vuoi menarmela per un lapsus (diedi una tesi sui due, li confondo spesso, come ne confondo i film...) cosa vuoi che ti dica.....chupa!...
"così ti saresti evitato la snobberia di citare il "vero attore" di fronte al modesto attore."
Vedo che non hai capito un cazzo del mio discorso.....ma cosa c'entra il modesto attore?!...
"Qui l'unico che ha la piramide sei tu"
A me pare sia tu quello che interviene ogni volta come se gli bruciasse il culo per qualcosa. Comprati una sedia comoda, spalmati un po' di Fissan e lasciami in pace, frustarto.....
"Te l'ho già detto: sei l'Irnerio di Indiscreto. Prendilo come un complimento. E non andare su Wikipedia, per aggiornare la tua ben nota "tuttologia"."
Tu nvece fallo un giro su Wikipedia, ed anche su youube, epr capire che giocatore era Kakà, visto che lo descrivi come un Nicola Berti qualunque.....
p.s. eh, sta settimana mi mancava il malato di mente a cui rispondere.....e tutto epr un lapsus.....dai, vediamo quanti giorni andiamo avanti stavolta....
Ma dai...era lui quello del cavallone sgraziato?
No, no, quello era Jean Laffitte.....ma anche Pietro ha avuto modo di esibirsi adeguatamente: http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2010/06/per-vedere-giocare-kaka.html
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