di Stefano Olivari
Le partite senza calcoli sono iniziate con una clamorosa battaglia, che l'Uruguay alla fine ha vinto di puro fisico pur subendo nel secondo tempo gli assalti e gli inserimenti dei sudcoreani. Un quarto di finale guadagnato con il difensivismo intelligente di Tabarez, che ha tolto dagli ingredienti la provocazione e lasciato la garra, ma non perso da uno Hu Jung-Moo che ha schierato la formazione propositiva di sempre. 
Chiaro il modulo della Celeste, con cui si andrà fino alla fine (e la fine potrebbe essere una semifinale con il Brasile, come nel 1970): quattro difensori rispetto ai tre-cinque con cui si era iniziato il torneo, dei quali Lugano sembra più un libero che un centrale 'moderno', tre centrocampisti solidissimi e tre attaccanti che allargano il campo scambiandosi anche le posizioni. Un po' modificato rispetto al girone anche quello coreano, con Park Ji-Sung più centrale dietro a Park Chu-Young sperando nell'esplosione di Lee Chung-Yong a sinistra. La partita si apre subito, dopo un palo colpito su punizione da Park Chu-Young (prima volta in Sudafrica 2010 in cui si vede lo Jabulani scendere dopo una punizione calciata a giro, in maniera classica, sul primo palo) e grazie a un clamoroso errore di valutazione della difesa coreana ed in paricolare del portiere Jung Sung-Ryong: in nove contro due guardano passare un cross rasoterra di Forlan che taglia tutta l'area e viene messo dentro dal prontissimo Suarez. L'ennesima 'scoperta' di questo Mondiale, perché l'Ajax gioca a porte chiuse e lascia fuori dall'Arena le telecamere. Per tutto il primo tempo l'Uruguay rimane raccolto, quasi scherzando con una squadra che non azzecca una triangolazione e tira da 40 metri. Nel secondo tempo Tabarez sostituisce Godin con Victorino in mezzo alla difesa, ma il nipote del più noto Waldemar (l'attaccante del Mundialito e del Cagliari) combina un disastro dopo l'altro e si perde tutti gli avversari che si inseriscono dalla sua parte. Dopo un rigore non avuto per fallo di Cavani la Corea pareggia con Lee Chung-Young, pronto a mettere in rete di testa un pallone vagante sottoporta con qualche colpa di Muslera, e rischia più volte di segnare il due a uno, ma a dieci minuti dalla fine Suarez trova il gol più importante dela carriera rientrando da sinistra destra e centrando un palo-gol memorabile. Non è finita, l'assalto finale della Corea è disperato ma anche ordinato e su uno dei cinquanta tagli il subentrato Lee Dong-Gook si mangia il gol dei supplementari. Sono passati i più forti, forse anche i più meritevoli: bello comunque vedere due squadre con un'identità propria, senza importare dall'estero santoni (la Corea del Sud era stata al Mondiale anche prima di Hiddink, l'Uruguay a parte i poco memorabili Hohberg e Passarella non ha mai avuto allenatori stranieri) e rielaborando invece idee a disposizione di tutto il pianeta.
8 commenti:
bella partita tra due belle squadre.
lo spettacolo di questo mondiale sta migliorando
Non c'è solo chi si è accorto di Suárez ora, ma anche chi si è accorto dell'Uruguay solo in questi Mondiali.
Se poi penso che c'è gente che va in Uruguay e pesca Viudez e Cardacio e gente che pesca Lodeiro, Abel Hernández, Cavani, Suárez, Fucile, etc….
A proposito, Fucile miglior terzino mancino insieme a Fabio Coentrão, finora… secondo me.
i motivi dell'acquisto di Cardacio e Viudez non erano tecnici, tutto qui
che poi, nessuno di questi è saltato fuori oggi all'improvviso, Cavani è in Italia da 3 anni, Fucile al Porto da 4, Suarez all'Ajax da 3, diciamo allora che è il solito discorso, se sei una squadra di seconda fascia (o di una nazione di seconda fascia) è più facile aver pazienza coi giovani e dargli il tempo di maturare
stefano perdona l'asinità, ma hohberg allenatore non è lo stesso che aveva giocato il mondiale 54 coi reduci del maracanazo e abbadie?
non era uruguaiano?
Bellissima partita, mi ha riconciliato col calcio dopo lo scempio di Portogallo-Brasile.....
Hohberg giocò da uruguayano il Mondiale del 1954, ma era in tutto e per tutto argentino...nato a Cordoba, fino a 22 anni aveva giocato nel Rosario Central prima di passare al Penarol...
Hai ragione, axel… i motivi dei loro acquisti non erano tecnici… ed hai ragione anche sul discorso delle squadre di seconda fascia e sulla pazienza di far crescere i giovani, ma rimane il fatto che per quanto riguarda Cavani ed Hernández (per parlare dei due più vicini a noi) le loro potenzialità si erano viste immediatamente. Cavani in rete alla prima partita, per esempio. Se poi non è esploso quella stessa stagione (come poteva tranquillissimamente fare) era per la presenza di Amauri al Palermo. Stesso dicasi per quanto riguarda Hernández…
Insomma, se devi fare operazioni per tenere buono un procuratore e/o per occupare un posto da extracomunitario, almeno piglia giocatori buoni, ché magari ti trovi tra le mani un ottimo giocatore.
Vabbè che in ogni caso anche se fosse un buon giocatore non lo farebbero giocare per non rischiare che si dimostri effettivamente un buon giocatore, mandando così all'aria i loro piani. Vedi Adiyiah, che almeno qualche partita avrebbe meritato di farla.
@Pifa: mi sono spiegato male, i grandi club non possono avere pazienza coi titolari ma in una rosa di 25 certi giocatori ci stanno benissimo, altrochè (del resto nemmeno Balotelli è titolare nell'Inter ma ormai i campionati si vincono con 18-20 giocatori, mica con 14 come una volta)
tanto per fare un esempio, al posto del Favalli o Yepes di turno il Milan potrebbe dare una possibilità a un giovane, considerando che Nesta quest'anno ne fa 34 anche lui e dovrà essere sostituito prima che arrivi ai 40 anni di Maldini
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