di Stefano Olivari
Devoti non solo di Mourinho. Lo siamo anche di Nanni Moretti, che al contrario del mito fresco vincitore della Coppa di Spagna ha perso negli anni un po' di ispirazione ma ha acquistato quel mestiere 'medio' che da giovane gli faceva schifo vedere in un Monicelli (il loro faccia a faccia anni Settanta è un cult dell'archivio Rai) o in un Alberto Sordi, qualche giorno fa abbiamo visto Habemus Papam con tutto il carico di pregiudizi del caso. Siccome ci occupiamo di sport (come la Mariella Valentini presa a schiaffi in Palombella Rossa), cinque sottolineature ad uso e consumo di Indiscreto.
1) Il vaticanologo intervistato dal vero-finto Tg3 condotto dal vero Maurizio Mannoni, che non sa spiegarsi il ritardo nell'annuncio dell'elezione del nuovo Papa ma è costretto in quanto esperto a spiegarlo ai telespettatori. A un certo punto non ce la fa più e crolla: ''Scusate, non ci sto capendo niente. Sto improvvisando''. Nella realtà quasi mai il cialtrone crolla, conscio che dopo 5 minuti ci si è dimenticati di qualsiasi cosa abbia detto. Il Moretti smascheratore degli schemi della comunicazione ha dato il meglio però domenica sera da Fabio Fazio, quando gli ha ricordato che dice a tutti 'Sei il più grande, mi fai venire i brividi'.
2) Il torneo di pallavolo fra continenti, costringendo i poveri cardinali dell'Oceania a giocare in tre perché sono...tre. E' l'immancabile scena sportiva dei film di Moretti (nelle opere passate calcio, basket, atletica, ovviamente pallanuoto), con deriva grottesco-felliniana da musical sul pasticcere trotzkista, un po' lunga ma geniale nell'essere troncata. Il bambino vede sempre finire il suo gioco per immancabili ragioni 'serie': la cena, la partenza dei compagni, la sua stessa crescita, in questo caso i cardinali che devono riunirsi.
3) La guardia svizzera che deve far credere che la stanza del neo-Papa sia abitata e che vive lì da recluso di lusso, ingozzandosi e guardando la televisione: ottima la scelta di un torneo di biliardo su RaiSport, la summa della tristezza e dell'abbrutimento di chi sta sul divano a scanalare.
4) La citazione delle quote dei bookmaker: in tutte le situazioni in cui chi entra Papa esce cardinale il banco stravince. E in un Conclave quasi mai vince il favorito.
5) La scelta di un'icona degli anni Ottanta come Camillo Milli per interpretare uno dei cardinali più influenti: sì, è proprio il presidente Borlotti della Longobarda. Lo sappiamo noi, ma lo sa benissimo anche Moretti.
Giudizio sul film, fuori da letture politico-psicanalitiche che hanno visto il gran rifiuto del Papa come una rappresentazione di quello morettiano di diventare leader della sinistra dopo la stagione dei girotondi? Non è un'opera estrema, ma è abbastanza lontana dal gusto televisivo per poterla guardare senza pentirsene. Pur avendo conservato le proprie idee di base Moretti non crede più in un cambiamento della società, non è nemmeno tanto arrabbiato con chi non si pone problemi, più che in dinamiche di massa crede in scelte individuali e soprattutto in sè stesso. Manca un anno e rotti alla fine del mondo, inutile sbattersi più di tanto.
stefano@indiscreto.it
5 commenti:
Il film l'ho visto anche io, e ne ho tratto le medesime impressioni favorevoli. Moretti mi é apparso stavolta tutto sommato defilato, impegnato a lasciare la scena al personaggio più importante da una parte e a cercare però di ritagliarsi un ruolo da coprotagonista nell'altro. Sulle critiche e sulle reazioni, a mio parere ciò che ha infastidito di più le gerarchie cattoliche è stata la caricatura dell'informazione vaticana, con il portavoce che di fatto fa il Cardinale Camerlengo prendendo in giro, oltre ai fedeli (non può essere, la stampa vaticana racconta sempre la verità e mai prendere in giro miliardi di persone) anche tutti gli altri cardinali, compresi quelli più influenti. Esilarante la scena del portavoce che si perde il Papa nelle vie di Roma. Ad esserne ridicolizzato é il Vaticano, non certo il Papa che appare invece umano e profondamente cristiano (in fondo "Non sum dignus" lo disse un personaggio molto centrale del Vangelo) nei suoi dubbi e nelle sue debolezze. Solo che, questa cosa, non la vuole dire nessuno: tutti ad insorgere affermando che "il Papa non si tocca" Nella realtà, é il molto più terreno Vaticano, che non è protetto dai dogmi e dalle Sacre Scritture, che si pretende che non venga toccato.
mi è piaciuto, ma non come altri film di Moretti.
Francamente le critiche del mondo cattolico non le capisco. Il film tratteggia dei cardinali simpatici e persino umili (Signore fa non tocchi a me), il contrario di quello che è lo stereotipo sul Vaticano con lotte di potere e congiure a go go.
caro Stefano, Milli fu cardinale proprio per... Monicelli, ne "Il marchese del grillo"
Premetto che non so di cosa sto parlando (non ho visto il film)...ma potrebbe essere proprio quella "umanità" del Papa di cui parlate ad aver fatto incazzare il Vaticano, il Papa in borghese in giro per Roma e cose simili...il Papa è il Messagero di Dio, scelto direttamente dallo Spirito Santo.
La sua Fede non può vacillare, nè avere dubbi nella sua Missione (semmai sul "come" condurla, non certo sul "se").
Però appunto, ripeto, non conosco affatto il film...
Non condivido l'apprezzamento per Nanni Moretti, uno dei tanti miracolati dalla tessera. Un po' perchè è sempre stato un buon cantastorie ma pessimo nel metterle in scena, un po' perchè mi pare il classico tizio che usa la propria arte per sfogare rancori personali, un po' per il solito tono da intellettualoide comunista che "ti spiego io come stanno le cose, che tu non capisci un cazzo!", un po' per la vanità evidente di cui soffre nelle sue opere (un regista, uno vero, disse che i suoi film ti suscitano la tentazione di chiedegli di spostarsi, per poter vedere il film...), e un po' perchè tecnicamente è sempre stato scarso (poi certo, se a 50 anni lo definivano "un giovane regista" è chiaro e oggigiorno un po' di mestiere l'avrà acquisito per forza...).
L'ho visto l'altra sera, pensando di trovare finalmente un po' di simpatia per Nanni Moretti dopo un titolo del Giornale ("La benzina aumenta per colpa di Nanni Moretti") e dopo che in questa settimana difficile ho maturato un accresciuto odio per il Vaticano ma non vi ho trovato granchè di soddisfacente: la solita caricatura del Vaticano, però Cuore (se qualcuno si ricorda l'inserto) era più divertente...
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