Uno sport per americani

di Stefano Olivari
Migliaia di articoli spocchiosi sul soccer che non interessa negli Usa, a causa di non meglio identificati problemi ‘culturali’ (troppo o troppo poco intelligenti?), si scontrano con la realtà, mettendo da parte i facili confronti storici con il montezemoliano Mondiale del ’90 giocato in stadi semivuoti e con le odierne esultanze italiane davanti a quattro gatti e due cartelloni di pizzerie.
L’amico Paolo ci ha segnalato un’interessante inchiesta di Italia Oggi sui progetti di sviluppo della Major League Soccer: perché se a livello di pratica (soprattutto femminile) sono ormai decenni che gli Stati Uniti sono ai vertici nel mondo, le logiche professionistiche sono pur sempre un’altra cosa. In pratica la MLS ha varato un piano di sviluppo commerciale che ha come obbiettivo quello di finanziarsi con il merchandising e gli incassi da stadio, prima ancora che con diritti televisivi che scontano la concorrenza locale delle altre quattro grandi leghe pro (poi su Espn, Fox e Abc il calcio lo si vede, ma il potere contrattuale sta da altre parti). La stagione calcistica americana si sovrappone quasi perfettamente a quella del baseball, ma i maggiorenti della MLS pensano che in 5-6 anni club come i Red Bull di New York e i Los Angeles Galaxy possano generare ricavi commerciali superiori ai 100 (cento) milioni di dollari annui. Avere un progetto non significa che si realizzi, ma è già qualcosa. In pratica la lega tratterrà (e già trattiene) il 40% dei ricavi commerciali delle singole realtà, utilizzandoli per la promozione, mentre come sponsor a livello di lega sono presenti tutti i nomi che vengono in mente a noi professionisti dell'anticamera e del 'le faremo sapere' (che ci godiamo dalla parte sbagliata della scrivania), dalla Adidas alla Microsoft. Il risultato di tutto questo investimento in promozione e formazione di giocatori americani (i Beckham sono solo marketing, peraltro il migliore possibile) ha fatto sì che dalle 10 franchigie del 1996, primo campionato della MLS, si passasse alle attuali 18 con 2 che entreranno l’anno prossimo (una squadra di Montreal e una riedizione dei mitici New York Cosmos che furono l’emblema della NASL, tuttora presente nel cartridge del funzionante Intellivision che conserviamo come una reliquia) e altre che premono. Il calcio ha una sua forza intrinseca, se poi trovi chi lo sa organizzare può fare in prospettiva paura (diciamo dare fastidio, che è meglio) anche a NBA e NFL. Sostenere che la vecchia Europa si deve preoccupare è disfattistico, ma di sicuro in pochissimi anni la MLS avrà il potenziale economico e tecnico almeno di una Eredivisie.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Guerin Sportivo)

19 commenti:

Roberto Gotta ha detto...

Ottimo commento. E mi hai tolto la parola di bocca, anzi pur non sapendo nulla del pezzo di Italia Oggi volevo fare, una volta terminato un certo lavoro (...) una considerazione proprio sulla MLS.

Simone ha detto...

Articolo ineccepibile.
Vorrei aggiungere che lo sviluppo demografico degli States corre incontro al soccer.
Nei prossimi decenni,nello spettro della popolazione americana, aumenteranno gli ispanici.
Non penso che,nel corso degli anni,avranno difficoltà a lanciare l'Mls come fenomeno (inter)nazionale.
L'Nfl è intoccabile,l'Nba è fortissima nei grandi centri metropolitani e globalizzata,ma dietro c'è ampio margine di miglioramento.
Molti pallonari non comprendono che,tra non molto,il calcio troverà un nuovo centro di gravità permanente.
Verso est(Russia e Cina)e ovest(Usa e Brasile).
Il futuro del movimento italiano?
Simile a quello ungherese e austriaco.
Decadente.

Anonimo ha detto...

e te pareva che non eravamo decadenti........

Straw61 ha detto...

direi che di intoccabile c'e' anche l'MLB...non lo chiamano "national pastime" per nulla :-)

Simone ha detto...

@Ricca:
Un indice,il riempimento degli stadi.
Bundesliga.
Affluenza media,42883 spettatori(89,9%).
Premier League.
Affluenza media,34082 spettatori(91,9%).
Liga.
Affluenza media,28568 spettatori(76,2%).
...
Serie A.
Affluenza media,23877 spettatori(55,7%!).

Sono cifre tranquillamente alla portata delle quattro realtà che ho indicato nel primo post.
Il calcio e lo sport professionistico vanno dove ci sono le prebende.
La tradizione è un dettaglio.
E' un sistema,quello italiano,sovraesposto(per evidenti ragioni di cassetta)e sopravvalutato.
Genera debiti e basta.

Una percezione,la qualità del personale indigeno.
Le ultime leve sono del livello di quelle precedenti?
Leggendo Indiscreto direi che siamo in picchiata.
Qualitativa e quantitativa.
Non è nemmeno una questione di vittorie.
Fino ai Sessanta l'Ungheria esprimeva un movimento importantissimo,oggi è sparita dal calcio che conta.
Nello stesso periodo stava crescendo il foot dei Paesi Bassi.
In appena una generazione hanno edificato una scuola di altissimo livello.

@Straw61:fino a oggi si.
Però i sintomi di un certo tipo di declino popolare sono evidenti.
Fino a qualche decennio fa se la giocava con il football,oggi non c'è più competizione.

Straw61 ha detto...

@Simone: mah, io questo declino proprio non lo vedo...l'MLB mi sembra una lega in piena salute dopo gli anni di crisi dovuti allo sciopero del 1994. Culturalmente il baseball è l'equivalente del calcio qui da noi ed è l'unico sport che "vive" 12 mesi l'anno grazie alle infinite discussioni della "hot stove league", in sostanza il nostro calciomercato.
Nel 2010 l'MLB, dove si gioca tutti i giorni da aprile a ottobre, ha avuto oltre 73 milioni di spettatori negli stadi con la media di 30 mila spettatori a partita (ogni squadra ne gioca 162...media pazzesca direi).
Sappiamo bene cos'è l'NFL ma sappiamo anche che vive e muore in 4 mesi, dunque con picchi di attenzione elevatissimi. Oqni squadra gioca appena 16 partite e mi sembra normalissimo che nessuno si voglia perdere anche un solo down...

Simone ha detto...

@Straw61:c'è stato anche l'affaire steroidi a influire.
Il mio è un discorso di prospettive,se cresce il soccer il campo che più invaderà sarà quello del baseball.
Poi sull'immaginario(potentissimo)della Mlb concordo,è un pò come il calcio e il ciclismo da noi...
L'hype?
Succede anche per il rugby scientifico,con lo spring football e tutto il resto.
Nel sud degli States ci sono programmi radio,in piena astinenza primaverile,che si chiedono se Alabama con un nuovo tackle riuscirà a vincere il prossimo Bowl...
No comment.

Straw61 ha detto...

@Simone: ma io credo che se il soccer crescerà lo farà per conto suo, acquisendo tifosi che non per questo smetteranno di occuparsi di altri sport...come ben sai negli States l'appassionato segue tutto: è normale che il tifoso degli Yankees vada a vedersi i Jets e i Knicks. Vedo come un saqcrilegio il solo pensare che il soccer possa togliere spettatori al baseball, un po' come pensare che una nuova esplosione del volley ne possa togliere al calcio :-).
Riguardo alla questione steroidi è stata ormai metabolizzata anche se uno scossone l'ha dato...certo nell'NFL non stanno molto meglio.
Sull'offseason non mi trovi d'accordo: questi son quelli che hanno inventato il fantasy e nuotano nelle statistiche, di argomenti ce ne sono a bizzeffe e poi le migrazioni oceaniche verso Florida e Arizona (tipo agosto da noi) per seguire il mese di spring training della squadra del cuore ce le ha solo il baseball...Le offseason NBA e NFL sono assai più sonnacchiose, lo sono sempre state, almeno a livello nazionale. Poi come giustamente segnali sappiamo benissimo che ogni stato è un mondo a sè e dove regna il football, a livello locale, non si parla d'altro, anche d'estate...

Simone ha detto...

@Straw61:il mio riferimento al paragone baseball-soccer è etnico(..).
Se arriva il calcio,la parte latina degli States(che è in crescita demografica)si sposterà verso l'Mls.
Sulla cultura sportiva più onnivora non ci sono molti dubbi,ahinoi.

Sul d****g è un fatto percettivo.
L'Mlb ha gestito male i casi,l'Nfl(che è oltre i livelli di dopaggio del ciclismo e dell'atletica..)è stata mefistofelica.
L'hanno legalizzato in silenzio.
Potremmo sostenere la stessa cosa sulle partite truccate nell'Nba:Stern ha occultato e gestito la patata bollente con grande abilità.

Straw61 ha detto...

@Simone: tieni presente che è proprio dai latino-americani che il baseball ha tratto nuova linfa nell'ultimo decennio, vista soprattutto la quasi sparizione degli atleti afro-americani (questo sì un problema) sempre più attratti dai "soldi subito" di NBA e NFL...in Messico il calcio è molto forte ma il baseball è subito dietro, mentre in Venezuela, Cuba, Repubblica Dominicana e nel resto dell'America Centrale c'è solo il batti e corri.

Simone ha detto...

@Straw61:i agree with you.
Ma di quella percentuale,i messicani rappresentano la maggioranza relativa.
Mi auguro che l'Mlb abbia la possibilità di arginare il fenomeno,di sicuro ha altre(e più alte)prospettive rispetto alla boxe.
Un tempo popolarissima e che oggi ha perso lo zoccolo duro afroamericano e ispanico.
Di atleti e pubblico.

Tani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Tani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Tani ha detto...

Sto con Straw in questo bel dibattito. Penso anch'io che il soccer vive del suo humus e non "ruberà " fans al baseball.
Molto pero, io lo collego con la cultura scolastica che regna in nord america. Di solito si tende a seguire sport che abbiamo praticato da piccoli. E per fortuna, uno a scuola qui può praticare tutti gli sport. Un ragazzino già a dieci, dodici anni è esposto al baseball, soccer, basket, hockey, giocando in campionati veri e propri a livello scolastico, o fuori dalla scuola.
Non diventerà un atleta professionista, ma di sicuro seguirà i vari sport con interesse e passione, visto che ne conosce le fondamenta del gioco. E uno può seguire soccer, basket e baseball con la stessa passione, senza per forza scegliere uno sport a discapito del altro.

Concordo con quello che scrive Stefano e aggiungerei che quello che manca al soccer per avvicinarsi comercialmente ai big four, è il vero superstar. Non il Beckam o il Henry a fine carriera (che sono serviti fino adesso), ma i LBJ e gli ARod, gente che vende prodotti anche a chi di basket o baseball sa il minimo.
Nel momento in qui il calcio ha creato il suo zoccolo duro di tifosi permanenti, questo è l'ultimo ostacolo da superare.

Leo ha detto...

Secondo me nel giro di dieci anni il campionato più importante diventerà il brasiliano. Hanno una voglia matta di farsi i mondiali con uno zoccolo duro composto da brasiliani che giocano in Brasile. Torneremo ai tempi dei Pele che non avranno bisogno di venire in Europa...

angyair ha detto...

Molto probabilmente, visto il grande numero di praticanti femminili del calcio negli States, l'MLS potrà sfruttare proprio queste come bacino di nuovi tifosi, oltre ai latino-americani.

Andrea87 ha detto...

>>>Molto probabilmente, visto il grande numero di praticanti femminili del calcio negli States, l'MLS potrà sfruttare proprio queste come bacino di nuovi tifosi, oltre ai latino-americani.

già mi immagino gli articoli giornalistici americani dell'uomo che vuole uscire e la donna invece spaparacchiata sul divano con le amiche e una cassa di birra che vogliono guardarsi 22 idioti in calzoncini...

MB ha detto...

Ma i tifosi americani sono mono-sportivi o pluralisti? Cioè uno che segue il football e va allo stadio a seguire la sua squadra locale, nel frattempo segue anche il basket o il baseball (o il calcio)? O di solito hanno uno sport principale e basta?

Vi ha detto...

MB di solito la seconda, non a caso le stagioni sono fatte per sovrapporsi il meno possibile. Poi certo, in Texas vivono e muoiono di football e in Minnesota non si parla che di Hockey, ma sono eccezioni.