La politica di Gargamella

di Anna Laura
Al di la del "rituale" del taglio dello scudetto dalla maglia, ci sono molti aspetti della nuova o per meglio dire antichissima, piega degli eventi. Il coro a cui ha partecipato Gattuso, che deve essergli costato settimane di allenamento, è solo l'aspetto banale della vicenda. Cambiate personaggio, cambiate maglie e troverete analoghi episodi di ignoranza. Nei fatti e nei commenti sul caso specifico sono interessanti gli aspetti tribali. Questi sì gravi, gravissimi.
Strappare il cuore al nemico. Ci pensate? Berlusconi (la maiuscola è dovuta alla grammatica) e Galliani sembrano evocare il passato come faceva Gargamella, il mago cattivo dei Puffi, scatenando contro l'Inter tutto il mediame che controllano. Nessuno del Milan quindi vestirebbe mai la maglia dell'Inter, da Inzaghi a Seedorf al magazziniere, nessuno. Mai!!! Nello stesso filone rientrano i contratti a vita firmati in bianco, campioni che si autoriducono l'ingaggio (quando vanno al Real Madrid, squadra senza prestigio, invece l'ingaggio aumenta), la grande famiglia che vince sugli individualismi. Rituali da bassa magia. Forse non tutti sanno che in molti codici penali, ancora nel 2011, il reato di stregoneria è punito. Quindi tutto il mediame che circonda il Milan e che il Milan controlla ha paura a tal punto delle vittorie dell'Inter da mettere in atto queste pagliacciate. Ma c'è un problema: tutto quello che si tira addosso agli altri ritorna indietro, specialmente quando si è all'ultimo o penultimo giro. God bless Gargamella.

28 commenti:

Silvano65 ha detto...

Il problema é un altro, a mio parere. Vale a dire la presa nell'opinione pubblica di questa pagliacciate. Siamo davvero sicuri che la gente si indigni? Oppure la maggior parte degli spettatori si arrabbia semplicemente perché non é milanista e si augura, in un domani prossimo, di rifare le stesse scene pietose, come si immagina leggendo la chiusa presa pari pari dai proverbi della nonna (detto senza ironia, perché mai come ora servirebbe la saggezza delle persone di una volta)? Perché, come giustamete scritto ad inizio articolo, il becerume non ha confini di maglia e i limiti (aggiungo io), nella storia umana, sono fatti per essere superati. Il problema, a mio parere, é più profondo, e l'Inter non c'entra niente. L'unica colpa del popolo bislerone é il fatto che la squadra é stata Campione negli ultimi cinque anni. Se anziché loro ci fosse stato il Frosinone, la maglietta tagliata sarebbe stata quella del Frosinone. Il Milan, oggi, é uno strumento, uno dei tanti a disposizione di una cultura (?9 e di un modo di pensare, che non é neppure identificabile come di destra, perché la destra tradizionale, al netto di derive dittatoriali, é una cosa degna ed onesta. Quello che manca é la cultura della democrazia, dell'alternanza, dei contrappesi, delle regole da rispettare anche se ti hanno votato. Manca anche una sana cultura della sconfitta, intesa come la stretta di mano al vincitore e l'arrivederci all'anno prossimo, giusto per restare in ambito sportivo. Manca a Berlusconi, che non vede la propria sconfitta come frutto di una scelta democratica ma come l'inizio di un cataclisma. Di riflesso, manca a molti tifosi del Milan. Tuttavia, si deve ammettere che un movimento che contrapponga a questo modo di fare una cultura differente, una cultura sportiva sana, oggi é un pensiero superato. E chi, oggi, vorrebbe contrapporsi a questo modio di fare e pensare, viene criticato e deriso anche da quelli della sua fazione, politica o sportiva. Perché, cara Anna Maria, rimanendo in ambito calcistico, non si deve aspettare la futura vittoria dell'Inter (che potrebbe essere molto prossima, tra l'altro), ma già oggi si possono marcare le differenze tra chi è sportivo e chi no. Se mi raffronto educatamente ad un maleducato, sono sempre vincente. Se mi metto al suo stesso piano, non vinco di sicuro: se non altro perché probabilmente mi batterà con l'esperienza (cit.). Senza pretendere, ovviamente, di dire che lo sportivo indossa una maglietta specifica: perché, per fortuna, l'intelligenza e la cultura, così come il becerume e la stupidità, sono un movimento trasversale.

spike ha detto...

Silvano
ottimo come sempre

Stefano Olivari ha detto...

D'accordo con Silvano...nell'analisi del berlusconismo si mescolano vari piani (calcistico, economico, sociale, politico, antropologico), ognuno con i suoi tifosi pro o contro...la maggioranza di chi vota pro (o contro) Berlusconi ha meccanismi mentali simili a quelli del tifoso calcistico...o di quel 'ragazzo di seconda media' più volte citato da Berlusconi stesso...in questo senso Repubblica o il Giornale non sono diversi da Tuttosport...

jeremy ha detto...

Diretto, anche dall'altra parte però non è che si goda di ottima salute mentale: stamattina mi sono beccato del servo di Berlusconi (testuali parole, a cui si è aggiunto un "dobbiamo boicottarlo sempre e comunque". pensavo, visto che si parla di democrazia e che siamo in democrazia, bastasse non votarlo....)perchè ho Mediaset Premium per guardare le partite.

Ryan ha detto...

Silvano ha detto cose giustissime e condivisibili, ma fuori tema: l' articolo voleva chiaramente puntare il dito contro la gravità degli aspetti tribali del calcio, che per quanto riguarda il Milan sono esasperati a causa della natura del suo proprietario, il quale considera l' immagine e la comunicazione (settore in cui è davvero abilissimo come pochi altri) il vero fine.

Anonimo ha detto...

sarò ottuso o non informato io, ma non capisco il senso di questi articoli.
"il mediame intorno al milan..."
"i riti tribali gravissimi"
"la maglietta dell'inter tagliata"(addirittura, che atto empio.....)
Ma di che state a parlare!!??
Il Milan ha vinto lo scudetto e festeggia. Se non vi va bene spegnete la tv e non comprate i giornali....
o in realtà il problema vero è che non si sopporta la sola idea che Berlusconi possa festeggiare, qualsiasi cosa festeggi....?

MB ha detto...

@Silvano: hai ragione, ma secondo me la direzione del "contagio" è opposta, non è che in questi giorni vediamo i riflessi del berlusconismo sul calcio, è la mentalità del tifo da stadio che ha invaso la politica, tempo fa (e non solo tramite Berlusconi).
@Anna Laura: le stregonerie e i rituali "purificatori" me li ricordo anche ai tempi di calciopoli e del primo scudetto della serie dell'Inter che si è chiusa l'altroieri. Questi toni magico/religiosi probabilmente sono l'effetto della vittoria su menti tormentate da anni di sofferenza e di rituali scaramantici e propiziatori...

Dane ha detto...

"Berlusconi (la maiuscola è dovuta alla grammatica)"

Ah ah ah, geniale!!! Questa è l'Anna Laura che ricordavo io!... :-DDD
Per il resto non sono molto d'accordo, i cori beceri li hanno inaugurati i nerazzurri, quindi zitti e mosca! ;-)
O ci si da tutti una regolata opure si subisca in attesa del proprio turno. Inutile minacciare "tutto quello che si tira addosso agli altri ritorna indietro", perchè è già avvenuto: questi cori milanisti sono risposte a quelli interisti, lo scudetto sforbiciato è la risposta alla maglia rossonera bruciata, etc...
Per il resto han detto tutto Silvano e Ricca, facciamo i moralisti in attesa del nostro turno da Mostro di Dusseldorf...

p.s.: Gargamella era uno stregone, non un mago...

Neuro ha detto...

il medium è il messaggio, mi hanno insegnato qualche anno fa. e la teoria, per quanto abusata è ancora valida.
so che fa ridere i polli pensare che la televisione debba avere una funzione educativa stile maestro manzi. ma non ci vuole tanto a mantenere un minimo di decoro e di dignità, anche per rispetto agli psicolabili che spesso si abbeverano alla fonte ruiu per sentirsi up-to-date.

viviamo nello stesso paese in cui - mutatis mutandis - nessuna rete televisiva importante ha ancora spiegato che cos'è successo nel maghreb e per capirci qualcosa mi sono dovuto sintonizzare su al jazeera...

non è l'intangibilità della maglia interista che mi tocca. ma il senso di sfregio sportivo che non dovrebbe venire dai commentatori, i quali sarebbero tenuti ad un minimo di decenza professionale. secondo me ce ne sarebbe per un intervento dell'ordine (sì, certo...).
ma lo dico solo perché nonostante me ne freghi poco a parole, nei fatti mi dispiace che il mio essere giornalista possa essere accumunato a quel non meglio definito mestiere che consiste nel fare il bar sport in diretta.

io mi indigno anche quando, in situazioni ben più pesanti, si bruciano in piazza le bandiere di nazioni vissute come nemiche.

è proprio necessario abbassarsi a tanto?

Dane ha detto...

Assolutamente d'accordo Feyer, quella delle bandiere bruciate è una roba inconcepibile....come se ogni cittadino fosse colpevole degli (eventuali) scempi compiuti dai propri governanti o vertici militari.....d'accordo anche su tutto il resto, per questo dicevo che io fossi il presidente di una squadra punirei i miei giocatori prima che intervenga "l'ordine", perchè non accetterei una figura di merda tale........a me ha sempre dato fastidio persino quando mia madre elogia i suoi figli davanti agli altri, figurati.....

p.s.: per quanto riguarda la tua professione, ieri su TL sentivo due abituali talebani milanisti dire che si vergognavano di Gattuso al quale toglierebbero la possibilità per sempre di indossare la fascia di capitano e che punirebbero, prima ancora che intervenga Palazzi, non con una multa inutile (se non è di almeno 2 milioni di euro) ma iniziando subito col metterlo fuori rosa e negargli la possibilità di partecipare alla festa-scudetto e ai successivi festeggiamenti.
Ho dovuto alzare il volume della tv, perchè pensavo di non aver capito bene.....

Kim ha detto...

Io capisco niente di calcio. Quindi non posso dire se, in assoluto, il comportamento del Milan e dei milanisti sia corretto oppure no. Così, da ignorante, dico che non mi sembra corretto. Elegante non pretendo neppure che lo sia (ho appena visto che per l'anno prossimo hanno rispolverato il vecchio pigiama).

Ma io capisco poco.
Si vede che il Milan è veramente speciale. Anche i tifosi del Milan sono tifosi speciali. Mica come me.

Neuro ha detto...

dane
quanto influisce la certezza - da parte dei talebani milanisti - che gattuso non farà parte della rosa milan l'anno prossimo?

no perché almeno al milan pensionano le bandiere, quando sono da pensionare. all'inter le tengono pagate paccate di miliardi (in lire) per "fare gruppo"...

gli albertini, i pirlo, seedorf, costacurta vari sono stati o incentivati alla pensione o lasciati liberi (eufemismo) di finire la carriera altrove.

jeremy ha detto...

Nel momento in cui si fa butta tutto nel calderone e si distinguono le razze, si da "ragione" a Gattuso quando insulta l'avversario odiato, visto che non si fa diversamente da lui. Il coglione è Gattuso in quanto tale, non in quanto giocatore del Milan.

Andrea ha detto...

Mah... guardando l'articolo in modo neutrale mi pare un bello sfogo da rosicamento.
Certi riti (più o meno) tribali negli spogliatoi sono frequentissimi, si vede anche di peggio se si pratica un po' di sport di squadra e si ha la fortuna di vincere. Avrei un bel po' di aneddoti vissuti in prima persona...
Per quanto riguarda il coro di Gattuso, è un episodio brutto e stupido, secondo me. Ha fatto una bella figura Abate, che è stato zitto, a testimonianza che non è un episodio culturalmente diffuso, ma dipende piuttosto dall'intelligenza della persona.
In ogni caso, ci andrei piano con paragoni con la nostra sderenata Italia, con il cupo berlusconismo in particolare. Parliamo di tifo sportivo, becero e stupido per definizione: gli ultrà da curva non si laureano a Berkeley, c'è poco da fare, nè tantomeno i giocatori per cui fanno il tifo, dei quali Gattuso è un bel esemplare. è utopico pensare di sentire un coro del tipo "Leonardo antipatico professionista" cantato da una curva...

Andrea F

Anonimo ha detto...

@ Andrea
"Parliamo di tifo sportivo, becero e stupido per definizione: gli ultrà da curva non si laureano a Berkeley.."
ho visto dei rituali e dei festeggiamenti a Berkeley che noi ce li sogniamo la notte. Poi è vero certa violenza e certi cori non esistono.
per il resto d'accordissimo (soprattutto sul rosicamento, vero comune denominatore degli art. di Anna Laura)

Krug ha detto...

Che i fini dicitori della curva (di una qualsiasi curva s'Italia) diano della merda ad un loro ex idolo uno se lo può anche aspettare; che lo faccia un giocatore per me no, anche a costo di passare per moralista di bassa lega; e Gattuso, invece di glissare e di dire "Ho fatto 'na cretinata" è li che si arrampica sugli specchi lamentandosi per il baccano suscitato dalla "goliardata"; com'era? Un bel tacer non fu mai scritto...

Silvano65 ha detto...

Andrea, il tifo sportivo non é becero per definizione. C'é un tifo sportivo becero, e uno no. Il becerume andrebbe isolato e soffocato dalla cultura sportiva sana. Un conto é dire che una vittoria é stata ottenuta con un po' di fortuna, magari enfatizzando certi episodi, un conto é dire che non vale niente, come é stato fatto in questi anni da qualcuno parlando delle vittorie degli altri. E questa é una cosa nuova, figlia di una certa cultura non necessariamente legata allo sport. Il tifo é sfottò, polemiche, é una visione di parte, ma non é necessariamente becero. Il coro dell'altra sera è grave perché i professionisti devono asciugare l'acqua attorno a questi personaggi, non legittimarli. Vadano i giocatori a salutare la curva, al massimo, magari specificando che lo hanno fatto in quanto rappresentavano idealmente (molto idealmente) i tifosi sparsi nel resto del mondo. Ma finisca lì, per quanto li riguarda.

Dane ha detto...

Quoto Krug e Silvano: Gattuso s'è pentito del gesto solo per il clamore suscitato, nel momento in cui i giocatori salgono in curva gli ultras scendono in campo...

jeffbuckley ha detto...

"la maglietta dell'inter tagliata" (addirittura, che atto empio...) ..Il Milan ha vinto lo scudetto e festeggia. Se non vi va bene spegnete la tv e non comprate i giornali....o in realtà il problema vero è che non si sopporta la sola idea che Berlusconi possa festeggiare, qualsiasi cosa festeggi....?
Ricca, troppe sciocchezze in un post solo. la maglietta tagliata dai giocatori in campo è un atto empio, volgare e pericoloso. I tifosi festeggino come vogliono, facevano cose volgari anche prima delle tv e di Berlusconi e certe volgarità rientrano nel normale sfottò da campanile ma i giocatori e le società dovrebbero essere diversi (anche se mi rendo conto che quando si parla di uomini di sport è difficile pensare ai nostri eroi del mondo del calcio italiano..) e in ogni caso controllati e puniti (ma da chi...') Cosa vuol dire spegnere la TV o non comprare i giornali? Allora vale lo stesso per ogni troiata che vediamo e leggiamo? Minkia… Che sia la squadra di berlusconi qui non c’entra nulla, abbiamo criticato materazzi, abbiamo detto più volte che moretti spesso farebbe meglio a tacere, che a roma sono dei piagnoni e che totti è un protetto, che lo stile juve esiste solo nelle fantasie di alcuni tifosi e sulle lingue sporche di quello che leccano dei giornalisti etc… Qui davvero si gira la frittata per non far vedere che si è bruciata.

“Certi riti (più o meno) tribali negli spogliatoi sono frequentissimi, si vede anche di peggio ..” Andrea, ecco, al limite così mi sta bene, negli spogliatoi ci può stare, diciamo che alla fine “sono ragazzi…” (A: Galliani) ma in pubblico no.
Krug, quoto e ribadisco: Lombroso forse non aveva tutti i torti…

GuusTheWizard ha detto...

@Andrea & Ricca
Direi che a livello di giocatori, ci si fermi a qualche coro negli spogliatoi ed una sbronza nel post-partita. E poi che siamo a livello di College, cioè gente che ha al max 21-22 anni; Gattuso va quasi per i 35.

Anonimo ha detto...

allora non ci siamo capiti; l'ho ripetuto anche ieri mille volte nel post precedete. NON GIUSTIFICO IN ALCUN MODO GATTUSO!!!!Ha sbagliato alla grande. Nè sono qui a difendere uno stile milan piuttosto che di qualche altra squadra. Dico solo che, tolto gattuso, si stanno facendo un sacco di ragionamenti e riflessioni moralisteggianti veramente sul nulla: ci dobbiamo veramente accapigliare se qualcuno, NELLOS SPOGLIATOIO, ha tagliato lo scudo dalle maglie dell'inter? e' una cosi grave, inaudita, inesistente nel resto del mondo? ma fatemi il piacere....
io vedo solo tanti rosicamenti in giro mascherati da altro.
Poi sul becerismo nelle curve italiche e non solo possiamo essere d'accordo su tutto, ma per piacere un minimo di senso delle proporzioni via......

Andrea ha detto...

@ Silvano:
il tifo becero al quale mi riferisco è quello organizzato delle curve, che non significa violento. Mi riferisco al contenuto ed alla forma dei cori, per cui si da del figlio di a Materazzi (che ha perso la madre quando era una ragazzino) o della scimmia a Balotelli o del uomo di a Leonardo. Anche io come te lo disapprovo, ma in realtà il tifo da curva (almeno in Italia, a tutte le latitudini) è così, quindi non mi stupisco.

@jeff e guus:
sì il principio è quello, dovrebbero essere cose da spogliatoio, invece la tentazione di farlo davanti alle telecamere è troppo forte... d'altronde la maschera di Materazzi dell'anno scorso è sullo stesso piano, come dire che non dipende dal colore della maglia o da una presunta invidia accumulata. Resta soprattutto molto esibizionismo, secondo me, che con la stupidità mi pare caratterizzino e molto nostra certa cultura.

PS: che poi il problema vero del Milan è che ha un inno che fa cagare... nella stessa situazione, magari Gerrard avrebbe cantato you'll never walk alone con quelli della Cop... volete mettere :)

Andrea F

Ryan ha detto...

@Anna Laura
a proposito di rituali di bassa magia, quest' anno va pure di culo che gli "anni di successi" da celebrare (con di mezzo le elezioni) siano a cifra tonda ...

Silvano65 ha detto...

Questa sera, invece, per parlare di un Campione e di un gentiluomo, Zanetti festeggia mille partite da professionista. Gli auguro, senza ironia, di poterle festeggiare con un risultato differente da quello che apparve sul tabellone di San Siro dieci fa esatti.

Kim ha detto...

io non credo a una parola di quanto si dice. Non è possibile che nel 2011 ci siano ancora persone che guardano trasmissioni televisive in cui si parla del milan, dell'inter, della juventus...
Questa cosa non può essere vera.
Se è vera, comunque non dovrebbe esistere e quindi meglio non parlarne. Se dobbiamo parlare di cose che non dovrebbero esistere, allora parliamo piuttosto di derivati e futures.

Dane ha detto...

Silvano, ppppprrrrrrrrrrrr!!!!!!..... :-P

Nick ha detto...

No, scusate.
L'anomalia è a monte.

L'anomalia è in una persona che pensa di poter comprare i voti come si comprano i calciatori, al punto da unificare le due trattative (Ibrahimovic-Fini, ça va sans dire).
L'anomalia è in un individuo che neanche si vergogna più di dire che gli arbitri lo danneggiano perchè sono della parte politica avversa,
che spera che lo scudetto al Milan gli porti più voti,
che se vince le elezioni è merito del Milan,
che per vincere c'è bisogno dei milanisti.
Tutte frasi sue, specifichiamo.

L'anomalia è un carrozzone del genere tirato su scientemente a fini politici e di propaganda.
L'anomalia è una squadra di calcio usata come cartellone pubblicitario.
L'anomalia è fare di tutto per mischiare i due (e più) piani, al fine di intorbidire le acque:
portare il linguaggio del calcio nella politica prima,
le conseguenze della politica nel calcio poi,
i risultati del calcio nella politica in seguito,
la violenza della politica nel calcio ancora dopo
and so on, in un crescendo di putridume tale da far vomitare il peggiore dei dittatori.

Ma Franco e Mussolini si sono mai sognati di fare una dichiarazione ufficiale del Governo a favore di una squadra di calcio?
Lui sì, e ce l'ha sbattuta sul SITO UFFICIALE DEL GOVERNO ITALIANO.
Grazie a lui sappiamo che il Governo Italiano non fa pronostici sul campionato di calcio "anche per evidenti ragioni scaramantiche".

Ma quanto fa schifo tutto questo?
Ma quanto è vergognoso tutto questo?
Ma in che razza di paese di merda ci troviamo a vivere, se iniziamo a parlare di uno scudetto tagliato e finiamo per direttissima ai comunicati ufficiali della Presidenza del Consiglio dei Ministri?

Lui compra Ibrahimovic per avere i voti dei milanisti,
e gli interisti non lo votano per lo stesso motivo.

Perchè -e finalmente ci sono arrivato- attenzione: è questa la cosa grave. La cosa grave è che questo signore (e ringrazio la grammatica che mi risparmia la maiuscola) costringe tutti a scendere sul suo infimo livello.
Per poi batterli, va da sè, con l'esperienza.
E così Milly Moratti fa le campagne elettorali a lettere cubitali nere e blu, e dall'altra parte si sente rispondere che "i milanisti condividono gli stessi valori di Letizia".

Che cazzo è, una gara a chi ha più tifosi?
Avvertite Beretta, allora: che prendessero i risultati delle elezioni come benchmark per la divisione dei diritti televisivi.

Che sistema di merda è quello di un paese che costringe a scrivere commenti come questo, in cui il confine tra calcio e politica, ben lungi dal poter essere identificato, non si sa più neanche se esiste?

Simone ha detto...

Bravo Nick,il problema è a monte.
Calcio,televisione,cultura.
Una mostruosità,un abisso di volgarità e di menzogne senza soluzione di continuità.