di Dominique Antognoni
Giuseppe Rossi vive un dramma non indifferente, mentre Marotta parla come se fosse un dirigente del Real Madrid e non invece della Juventus. In tutto questo Sky e le tivù locali che si copiano l'una con l'altra superano di gran lunga il livello di guardia, annunciandoci in pompa magna, ogni santa volta, che è arrivata la settimana decisiva per Aguero. O per Rossi. O per Vucinic. Abbiamo perso il conto.
Ma andiamo con ordine. Per quasi tre mesi, da marzo fino a verso la fine della stagione, il Barcellona e Giuseppe Rossi sembravano ad un passo dalla firma. A dire il vero pareva un affare sensato per entrambe le parti: i blaugrana prendevano un attaccante veloce e intelligente, tecnico e abituato ad un tipo di gioco con tagli in profondità, mentre l’attaccante faceva un notevolissimo salto di qualità. Immaginatevi ora la depressione che regna in casa Rossi: niente Barca e la triste prospettiva di giocare in uno stadio vuoto, accanto a Ziegler e Iaquinta, Motta e Pazienza, Barzagli e Pepe, con l'obbiettivo del quinto posto. A 23 anni nessuno spera di fare un passo indietro di questa portata, con un un declassamento (rispetto al Barcellona sfiorato) così devastante.
Al di là di come finirà (che non è un dettaglio), fa tenerezza il tentativo dei grandi media (che devono fare grandi numeri e quindi lisciano il pelo alla Juve e a pochi altri club) di considerare l’eventuale arrivo a Torino come il sogno del giocatore. Quasi increduli ogni giorno ascoltiamo Luca Marchetti che annuncia la settimana decisiva per la trattativa Rossi-Juve: il ragazzo vede il trasferimento come una sfida, così avrà la possibilità di giocare in un club importante e di lottare per dei traguardi di primordine, per vincere campionato ed essere protagonisa nella Champions. Peccato che nella Champions giochi il Villarreal e non la Juve, peccato che la squadra spagnola sia appena stata semifinalista in Europa League, mentre i bianconeri sono arrivati al settimo posto in Italia.
E’ possibile stravolgere sempre i dati e i numeri in questo modo? Il Villarreal è sempre terzo o quarto in Spagna, la Juve è settima in Italia ma Rossi farebbe un passo avanti. Per fortuna che la Juve ha solo 13 milioni di tifosi, ne avesse il doppio si direbbe che Rossi piange ogni sera per l’emozione di essere semplicemente accostato alla maglia bianconera. E del povero Marotta che dire? Ogni santo giovedì i quotidiani più Sky più le tivù locali più i siti che si copiano in tempo reale annunciano il blitz decisivo. Prima per Aguero, ora per Rossi. Scusate, ma di che blitz si sta parlando? E' un'operazione dei marines? Al limite dell'impossibile? Un blitz lento, poi. Basta tirare fuori l’assegno e pagare, non serve un blitz, puoi andare anche con le infradito se hai i soldi. Che poi nessun calciatore di prima fascia voglia trasferirsi a Torino è un’altra storia. Non ci sono squadre simpatiche o antipatiche, per i calciatori e i loro agenti, ma solo club che danno una visibilità internazionale e altri che non la danno. Per questo l'anno scorso Ibrahimovic, uno che giustamente non sputa sui soldi, rinunciò al Manchester City nonostante un'offerta superiore e preferì il Milan.
L'aspetto più comico ancora sta nell'atteggiamento superiore dell’ex dirigente della Sampdoria: ha portato alla Juve gente che perfino nella squadra blucerchiata faticherebbe a trovare posto, ma ha avuto il coraggio di rispondere a Rummenigge, il quale si è limitato a dire che Vidal ha scelto il club peggiore fra i due, Bayern e Juve. Scusate, ma ora vogliamo discutere anche i piazzamenti del Bayern, oppure visto che giocano in Germania ed i loro tifosi non comprano i quotidiani in Italia vogliamo sostenere che Juve sia meglio perfino del Bayern? C’è un limite alla decenza? Rossi che alla Juve farebbe un passo avanti, i blitz, Aguero, Tevez: finirà mai la commedia? A Marotta qualcuno avrà il coraggio di dire che é lui a dover pagare quello che gli altri chiedono e non viceversa? Perché abbiamo perfino letto titoli pazzeschi del tipo "Marotta tuona: compriamo alle nostre condizioni". I giornalisti 'veri' risponderebbero che il lettore medio si merita questo.
Dominique Antognoni
(26 luglio 2011, in esclusiva per Indiscreto)
250 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 250 di 250Gobbo,io non capisco perchè se sto scrivendo a te,tu debba rimandare ad un altro o viceversa...
Io la domanda la faccio a te:non c'è più la strada e non ci sono più gli oratori,le scuole calcio non servono ad un cazzo come dici tu e quindi ti chiedo un'altra volta:in che modo creeresti tu i calciatori del futuro?
Da dove li prenderesti?
Mi ma Liedholm quante champions league ha vinto?
"Cazzarola,io ricordo ancora che compravo quel giornale con la copertina argentata dove c'era la rubrica con le lezioni di tecnica di liedholm"
Esempio perfetto! Vogliamo parlare di Tassotti, prodotto da laboratorio di Liedholm?! Lo svedese prese il peggior terzino destro della serie A e lo fece diventare il migliore o giù di lì (ci ricordiamo quanti gol faceva Van Basten su cross di Tassotti, sì?!...), ricordo quando Icardi mi raccontava cosa faceva fare Liedholm a Tassotti in allenamento, mitica una battuta dello svedese nei primi tempi: "Tassotti è bravissimo, deve solo imparare a giocare a pallone..."
"Perfetto Gobbo,chiudiamole queste cazzo di scuola calcio...
E come imparano a giocare a calcio?
Non dirmi in mezzo alla strada,perchè non ci va più nessuno in mezzo alla strada."
Questo è vero, ma la colpa anche qui è dei genitori: ai miei tempi vedevo mamme che dal balcone gridavano "Gigi, Andrea, Luca, tra un'ora è pronto da mangiare!...", oggi continuo a vedere mamme che al parco urlano "Màicol, Sciàgghi, Dìlan, non sudate!..."
Ma che cazzo vuol dire "non sudare"?!...ma perchè uno decide di sudare o meno?! Non so, oggi ho il pomeriggio libero, quasi quasi sudo un po'...
p.s.: in Sudamerica le scuole calcio per bambini come le intendiamo da noi non ci sono, eppure qualche campione riescono ancora a tirarlo fuori (ricordate il pezzo del Direttore sui portieri brasiliani?!...). Almeno credo, eh?!...
"Io ho conosciuto personalmente bambini che non han più voluto andare alla Scuola Calcio perchè dopo due settimane non gli avevano ancora fatto toccare il pallone (giuro!)...
Dane,scusami,ma per 15 giorni gli allenatori cosa hanno fatto in campo?Le seghe guardando le mamme dei bambini?
A parte la battuta,se uno in 15 giorni non fa toccare la palla,cosa fa?La preparazione atletica ai bambini di 8 anni?
Sto scoprendo cose a me sconosciute,davvero...
La prima regola è "Un pallone per bambino",poi tutto il resto...almeno,io sono stato abituato a fare così.
campa ho risposto cosi perchè volevo evitare di fare copia e incolla
ma ora lo faccio
"Un conto è far capire ai bambini che non ci si butta tutti sul pallone ("come quando giocano le femmine", dicevamo noi da bambini...), che ci si distribuisce sul campo ed ognuno ha un ruolo ed una posizione (mitica quella volta che assistetti ad una partita all'oratorio sotto casa e un bambino che giocava in difesa chiese alla panchina "Mister, osso andare a fare il gl?!..." :-D), un conto è infarcirgli la testa di schemi geometrici rubando tempo alla cura della tecnica.
Non dimentichiamo che la coordinazione oculo-manuale è una cosa che si acquisisce sempre meglio man mano che scendi con l'età (è per quello che nella ginnastica artistica gareggiano bambine sempre più giovani...), quindi i primi anni devono esser sfruttati al meglio per curare la tecnica, per gli schemi c'è tempo...
La differenza è tutta qui, in Italia si sta sbagliando è questo è ormai provato oltre ogni evidenza: guardate il parco attaccanti di Brasile e Argentina e poi confrontatelo con quello italiano. Oh, il numero 10 azzurro è (sarebbe) Cassano, eh?!...
"
(cit.)
Magarai fino a 12-13 anni gli insegniamo a giocare a pallone, per spiegargli come si gioca a calcio si può cominciare dai 14.
"Dane,scusami,ma per 15 giorni gli allenatori cosa hanno fatto in campo?Le seghe guardando le mamme dei bambini?
A parte la battuta,se uno in 15 giorni non fa toccare la palla,cosa fa?La preparazione atletica ai bambini di 8 anni?
Sto scoprendo cose a me sconosciute,davvero..."
Rispondo subito, perchè su sta cosa volevo fare un articolo (e non è detto che un giorno non lo faccia). 15 giorni, due settimane, 3 allenamenti alla settimana, 6 allenamenti in tutto.
Primo allenamento lezione sulle posizioni in campo: "...questo è il laterale, questo è il centrale (terzino e mediani non esistono più, N.d.R.), ecco tu mettiti lì che sei il centrale, tu vai là che sei il laterale. Se io ti chiedo di andare a metterti in posizione centrale dove devi andare?!..."
Bellissima la scena quando un bambino faticava a capire la differenza tra stopper e mediano ed ad un certo punto è sbottato: "Ma il centrale non era quello là?!..."
Un'ora così, poi tutti negli spogliatoi.
Secondo allenamento: suicidio (parti dalla porta, tocchi l'area e torni in dietro, riparti fino a metacampo e torni indietro, etc...) e poi esercizio di smarcamento: tutti in fila indiana, il primo parte e va verso l'allenatore poi all'ultimo deve far finta di andare da una parte per poi andare dall'altra a ricevere un teorico pallone (solo virtuale, ovvio).
Dopo un'ora, doccia.
Terzo allenamento: mezz'ora di slalom in corsa tra i birilli, con l'allenatore che ti dici di slalomeggiare ogni birillo, poi ogni due, poi ogni tre, etc...
Mezz'ora di gioco alla bandiera per allenare i riflessi: quando chiamano il tuo numero devi scattare e prendere il fazzoletto.
Dopo un'ora doccia.
Quarto allenamento finalmente il pallone, ma con le mani: esercizi di triangolazione a gruppi di tre. A e B corrono paralleli palla in mano, A la passa a B e va a mettersi dietro di lui, B la passa a C (che stava in fila dietro A e che avanza per ricevere in mano il pallone) e va a mettersi dietro di lui e così via.
Un'ora così con varie varianti nei movimenti, poi spogliatoio.
Quinto allenamento: senza palla, due squadre una di fronte all'altra, a turno una è in attacco e una in difesa. Quella in attacco deve raggiungere la linea di fondo, quella in difesa deve impedirglielo. Chi attacca non può toccare chi difende, per arrivare in fondo può solo aggirare il difensore girandoli attorno, al difensore basta arretrare mettendosi sempre tra l'attaccante e la linea di fondo per costringere l'attaccante a fermarsi e girare al largo.
Un'ora, spogliatoio...
Sesto allenamento sulle sovrapposizioni. Sempre palla in mano ci si mette a gruppi di tre, si passa la palla (con le mani, ovvio) al compagno avanti e poi gli si passa dietro la schiena per riceverlo indietro, e così via. Mezz'ora, poi esercizi di attacco degli spazi, l'allenatore lancia il pallone negli spazi vuoti e i bambini devono andare nello spazio vuoto per riceverlo.
Sempre con le mani, poi doccia.
Sei allenamenti e non si è ancora toccato il pallone coi piedi. Poi magari al settimo allenamento avrebbero provato le rovesciate da metacampo, ma al settimo allenamento la mia "fonte" non ci arrivò mai...
E' un esempio estremo, ma il trend qui al nord è generalmente questo. Al sud ancora ancora è diverso (difatti nelle categorie inferiori il livello tecnico al sud è più alto, poi in serie A non arrivano per altri motivi...), ma anche lì le cose son cambiate molto.
Continuo a pensare che il metodo sudamericano funzioni di più...
"La prima regola è "Un pallone per bambino",poi tutto il resto...almeno,io sono stato abituato a fare così."
Ma è quello che stiamo dicendo io e Gobbo! :-D
@Dane: fantastica questa scuola calcio. Il maestro indossa anche un camice tipo gli allenatori di Ivan Drago in Rocky?!?
@topic originario: leggo sul sito della gazzetta che la Juve rinuncia a Rossi (e nel mirino ora c'è Vucinic). Aguero no, Rossi no, magari al terzo tentativo ce la fanno...se no c'è sempre Amauri che è tornato alla base.
@Dane: grazie per questo resoconto dall'inferno, l'errore è cercare di applicare certi concetti di calcio totale a dei calciatori senza considerarne la bravura o l'età, vuol dire non aver capito che la grande Olanda e il Milan di Sacchi erano così perché prima di tutto avevano i fuoriclasse
@MB: non lo so, in effetti anch'io me lo sono immaginato al settimo allenamento col camice bianco sopra camicia nera e pantaloni da cavallerizzo dentro gli stivali mentre mostrava delle strane macchie nere su un foglio e chiedeva ai bambini "cosa ci vedete in questa immagine?!..."
In Brasile si comincia a giocare per le strade e poi per i bambini si passa al futsala (è lì che molti sviluppano i propri mezzi negli spazi stretti, i video di Dinho bambino li conoscete tutti...), in Argentina niente futsala ma cemento e campi in erba (per questo i difensori argentini si adattano meglio al calcio europeo, perchè arrivano con una maggior predisposizione al controllo degli spazi). I primi concetti sono semplici: il calcio si gioca col pallone quindi devi avere un buon rapporto con lui, il calcio è uno sport collettivo quindi quello che fai è sempre in relazione a tuoi compagni, una squadra è un corpo unico in cui il ruolo distingue posizione e competenze ma tutti sono giocatori di calcio e non ci si divide in funamboli e macellai.
Fino ai 12-13 anni questo è l'addestramento, poi man mano che il singolo si struttura si impostano ruoli, attitudini e organizzazione tattica.
In Italia non tutti sono come Campatelli (che alla fine la pensa più o meno come me e Gobbo, solo che non si è accorto di cosa succede nella maggior parte delle altre scuole calcio...), ed anche al netto dell'esempio estremo del lager che ho citato a deriva in atto da Sacchi in poi è considerevole.
I fatti dicono che il sistema italiano sta indiscutibilmente fallendo, quando il calcio italiano farà al fine del ciclismo su pista qualcuno ricorderà i miei discorsi da umarell.....
@Axel: l'esempio olandese è perfetto. La scuola olandese seguiva grosso modo gli esempi sudamericani che ho fatto, con una maggiore importanza data all'atletismo (caratteristica tipicamente nordeuropea, curiosità olandese è quella di far giocare i ragazzini coi più grandi per fargli fare le ossa) e all'aspetto tattico (ma in senso positivo: giocatori provati in tutti i ruoli per sviluppare l'eclettismo, per far conoscere le prerogative di ogni ruolo in campo, per favorire il senso del gioco...).
Da alcuni anni anche loro hanno diminuito l'impatto tecnico della formazione giovanile dando più spazio a fisico e tattica e dandosi al calciomercato terzomondista.
Sarà un caso, ma anche il calcio olandese ha via via visto diminuire quelle nidiate che sfornava prima e il Barça ha sostituito l'Ajax nell'immaginario collettivo...
@Dane:nella galleria degli orrori che hai scritto hai omesso l'età dei ragazzi...ho quasi paura a chiederlo...
Comunque ripeto,io nella mia società lavoro in un certo modo ed ho imparato anche guardando gli altri,oltre che attingendo a manuali,libri e cose di questo tipo.
Se ti attieni a quello che scrivono sui libri FIGC e metti in atto quanto proposto,le cose vengono fatte bene.
Girano un pò le scatole quando si sente scrivere "Le scuole calcio non servono ad un cazzo,meglio chiuderle"...
E' facile sparare nel mucchio e mandare tutto a puttane...magari bisognerebbe informarsi e si comprenderebbe che qualcuno che lavora in maniera seria c'è.
""Le scuole calcio non servono ad un cazzo,meglio chiuderle"..."
Campa,hai ragione ho generalizzato e quindi se ti sei sentito tirato in mezzo a sproposito e di conseguenza ti girano le palle ti chiedo scusa.
Però,come ti ha detto anche Dane,qui al nord le cose vanno in un certo modo e ti posso assicurare che 9 scuole calcio su 10 (facciamo 9 e mezzo vah) funzionano esclusivamente come macchine ciucciasoldi.
A sto punto io che non ho tanta pazienza e quindi mi stuferei a star li ad andare in giro a cercare quella che funziona farei cosi : radiamo al suolo tutte le scuole calcio e ripartiamo da zero. Ma riparte solo chi non viene a cianciare di distanze da mantenere e catene da tenere unite
La strada,gli oratori,le case della gioventù o il campetto all'angolo sarebbero la soluzione : bambini che giocano senza tante rotture di palle,genitori il più lontano possibile da loro.
Poi ,se ci pensi,i bambini si sanno organizzare benissimo da soli in campo. E' per questo che ti ho fatto l'esempio delle partitelle all'oratorio.
Certo, a 8 anni è un casino totale,coi bambini che corrono tutti dietro al pallone. Però cosi facendo capiscono da soli cosa devono fare per poter giocare il pallone,per portarlo via all'avversario,per dribblarlo.
Poi interviene l'adulto che corregge,aiuta,se ne ha le capacità insegna...
"@Dane:nella galleria degli orrori che hai scritto hai omesso l'età dei ragazzi...ho quasi paura a chiederlo..."
Mah, la mia "gola profonda" fa la quarta elementare, quindi l'anno scorso faceva la terza.....cos'è, 8 anni, giusto?!... :-O
"Comunque ripeto,io nella mia società lavoro in un certo modo ed ho imparato anche guardando gli altri,oltre che attingendo a manuali,libri e cose di questo tipo."
Ma infatti te l'ho detto che più o meno alla fine la pensiamo uguale...è che nelle società giovanili quelli come te son pochi... ;-)
"Se ti attieni a quello che scrivono sui libri FIGC e metti in atto quanto proposto,le cose vengono fatte bene."
Mah, non lo so......una volta ho assistito ad un convegno sul calcio giovanile a Coverciano e sono atterrito... :-P
"Girano un pò le scatole quando si sente scrivere "Le scuole calcio non servono ad un cazzo,meglio chiuderle"...
E' facile sparare nel mucchio e mandare tutto a puttane...magari bisognerebbe informarsi e si comprenderebbe che qualcuno che lavora in maniera seria c'è."
Campa, devi lavorare un po' sulle provocazioni, su! :-D
Già il fatto che dici "qualcuno che lavora in maniera seria c'è" è illuminante! :-P
E' che la media, come ho detto, è sconfortante, in questo senso viene istintivo pensare alle scuole calcio come dei lager da chiudere al più presto e ripartire da 0.
Poi è ovvio che il problema non è la struttura in sè ma la cultura media: nel momento in cui un genitore di un bambino delle elementari va a protestare dall'allenatore dicendogli "va bèh tutto, ma io vorrei che mio figlio facesse un po' di esercizio fisico, imparasse a socializzare e soprattutto che si divertisse un po'" e l'allenatore gli risponde "io non son qui per divertirmi o far divertire gli altri, io devo creare dei campioni" a me va il sangue al cervello.
Ma la cosa bella è che la maggior parte della gente queste cose non le sa o non ci fa caso, ma vi assicuro che di aneddoti così ("prima si imparano le teorie fondamentali, poi pian piano si arriva a giocare a calcio, esattamente come prima impari addizione&sottrazione e poi un giorno arriverai ad espressioni&equazioni...") ne potrei citare all'infinito.
Facile poi insultare Ranocchia o Abate dal terzo anello...
p.s.: io fossi stato il padre di quello de "ma il centrale non era quello là?!" gli avrei aumentato la paghetta... :-D
Gobbo,in base a quello che avete scritto sia tu che Dane,probabilmente ho scoperto qualcosa che non sapevo...ossia che al Nord i campetti delle scuole calcio sono pieni di frustrati che fanno quello che avete scritto voi...
Probabilmente,anzi sicuramente,queste cose accadono anche al Sud...magari un pochino meno,perchè magari c'è un filo di protagonismo in meno...
Di certo dove lavoro io non ho mai sentito parlare di catene e lucchetti...
Poi ovviamente sono d'accordo sul fatto che la strada sia la scuola calcio per eccellenza...ma i tempi sono purtroppo cambiati...
E' ovvio che nulla può essere meglio di 4-5 ore per strada,magari fatto per anni ed anni...ma ormai lo fanno in pochi,troppo pochi.
"Però,come ti ha detto anche Dane,qui al nord le cose vanno in un certo modo e ti posso assicurare che 9 scuole calcio su 10 (facciamo 9 e mezzo vah) funzionano esclusivamente come macchine ciucciasoldi."
Esatto...al Nord i lager e l'arrivismo (vogliamo parlare delle raccomandazioni?!...) che creano robot coi piedi quadrati, al Sud la mancanza di strutture che fa disperdere i talenti alla Cassano (ma sapete quante teste di minchia con piedi meravigliosi si perdono per strada al sud?!...)...
"Certo, a 8 anni è un casino totale,coi bambini che corrono tutti dietro al pallone. Però cosi facendo capiscono da soli cosa devono fare per poter giocare il pallone,per portarlo via all'avversario,per dribblarlo."
E ricordiamoci che i piedi sudamericani vengono proprio per la difficoltà di giocare in tanti in spazi stretti e magari difficoltosi come le spiagge, esattamente come nel nord Europa si sviluppa di più il fisico avendo immensi spazi verdi a disposizione.
Non dimentichiamo che la tattica fu inventata dagli europei per colmare il gap tecnico col Sudamerica: quindi è facile immaginare a seconda di come dosi i due ingredienti quale sapore potrà avere il cocktail che ne esce...
@ Dane: sul nord e l'attitudine al fisico piuttosto che alla tecnica ricordo anche un'intervista a mini jakobsen, che non aveva dei piedi malvagi per essere un norvegese: in sostanza all'intervistatore che gli chiedeva conto della maggiore fisicità e della tecnica comunque più approssimativa degli scandinavi rispose dicendo che in inverno, sotto la neve, col campo ghiacciato e -20°, l'importante era prenderla la palla, ovviamente cercando di non cadere, mentre l'indirizzarla dove volevi veniva in un secondo momento...
:DDD
Chad, chiaro poi che c'è caso e caso: Pritz era alto la metà di Kakà, Casiraghi giocava di testa meglio di Flo che invece prediligeva la palla a terra, Lympar aveva tecnica individuale superiore a quella di Amauri e Waddle aveva più genialità di Figo, etc...
Però ecco, che gli ampi spazi o i verdi prati europei creino più Shevchenko e gli stretti marciapiedi o le affollate spiagge del Sudamerica creino più Messi credo si possa dire, ecco... :-D
@Dane: ma guarda che io la penso come te... c'è anche una faccina... è solo che la risposta di jakobsen mi ha sempre fatto ridere e mi è tornata in mente leggendo la discussione...
Sì, sì, ma infatti la mia era solo un'integrazione perchè non volevo passare per ottusamente assolutista o brerianamente razzista, ecco... :-P
Poi il tuo aneddoto su Jacobsen (soprannominato "il campione tascabile"...) ci sta anche se rappresenta un caso un po' estremo collaterale al discorso, che in pratica è molto semplice: se hai ampi spazi a disposizione sei portato a correre, se hai spazi stretti sei portato ad ingegnarti. La differenza tra scuola britannica e scuola brasiliana in fondo è questa.. ;-)
Chris Waddle... che giocatore!
Posso dire che l'acquisto di Vucinic mi sembra azzeccato alquanto nell'ottica dell'attuale Juve? Dovesse davvero giocare con due ali forti e due attaccanti, Krasic-Matri-Quagliarella-Vucinic, con Pirlo a lanciarli e un corridore a far legna, è da terzo posto.
Jeremy, sventurato confratello, con tutto il cuore e la serenita' e l'assoluta onesta' ma anche e soprattutto con il massimo rispetto. Va cagare, va'.
Cordialita'.
Scuole calcio da radere al suolo. Ai miei tempi si andava a giocare in una squadra di calcio, non in una scuola.
Tattica pochissima, tecnica molta. La tattica era conseguenza naturale nella didattica e nell'apprendimento della disciplina calcistica.
No perchè? Vucinic non è male anzi ed è funzionale al gioco sulle ali. Cioè mi sembra almeno che si stia comprando con criterio. E aver ceduto Sissoko e Melo ha messo il mercato in segno positivo a prescindere. Poi da qui al Milan e all'Inter ce ne vuole, ma per il terzo posto ci siamo anche noi.
è già "attacco atomico"!
Vucinic a sinistra, Krasic a destra, Quaglia e Matri attaccanti e in difesa l'ottimo Chiellini. Forse si riesce a fare peggio del settimo posto.
Non riesco a capire questo pessimismo cosmico. Vucinic non è certamente scarso quindi non vedo perchè dobbiamo fare i tafazzi, come non lo sono gli altri citati da te. Qua si passa da "attacco atomico" del Tuttosport a "lotta per la retrocessione" della tifoseria. Ci vuole equilibrio, che diamine.
"Scuole calcio da radere al suolo. Ai miei tempi si andava a giocare in una squadra di calcio, non in una scuola"
Cissiboy,appurato che non siamo più "ai tuoi tempi" e che le scuole calcio sono tutte da radere al suolo ed atteso che non si gioca più in mezzo alla strada,come crei i calciatori del futuro?
Che soluzione proponi a parte quella delle ruspe?
Vucinic di punta assieme a matri, un esterno alto vero alla malouda, un forte difensore centrale con chiellini riportato a sinistra. Imho la juve con questo assetto troverebbe una buona quadratura, certo vidal è tutto fuorchè un centrocampista che fa legna in mezzo.
@jeremy: il problema non era/e' l'attacco..ma la difesa. Conte vuole che i difensori giochino la palla ma se hai Chiellini che la gioca sai gia' che e' una palla persa.
E cmq se uno dei 2 centrocampisti e' Pirlo o l'altro e' dotato di ubiquita' o coi 4 tenori davanti si soffre.
@campatelli: il problema e' l'Italia e una generazione di ragazzi cresciuti male e di genitori cui andrebbe tolta la custodia dei figli. Ripeto, il calcio non si insegna, ma si impara giocando e per giocare a calcio devi avere i fondamentali prima di tutto. Quelli che erano solo bravi a correre ma non sapevano passare la palla erano sempre relegati alla panca, mentre quelli che si impegnavano poco, non rientravano a coprire sul terzino che si sganciava, ma che quando avevano il pallone tra i piedi facevano la cosa giusta, stai sicuro che un posto in squadra da mezza o seconda punta lo trovavano. Al giorno d'oggi invece una marea di atleti capaci di correre 15km in 90 minuti e piedi come due elettrodomestici Akai. E guarda dov'e' finito il calcio italiano.
Poi, scusa, perche' mi chiedi una soluzione ? Io neanche vivo in Italia. Esprimo la mia opinione, cioe' che le scuole calcio sono un'aberrazione che ha portato il calcio italiano ad un impoverimento ai limiti della sopportazione.
Io non vedo perche' non si debba giocare in una strada chiusa o nel porticato di un condominio o in uno spiazzo di campo come si faceva 20 anni fa nei giorni in cui non si giocava con la squadra, o il campo da calcio/calcetto non si poteva utilizzare.
Forse perche' generazioni di pappemolli trovano piu' gratificante pes2011 sull'iphone.
Il problema in difesa è la posizione di Chiellini: se gioca centrale ha bisogno di altri compagni, se gioca a sinistra non ci sono problemi. Il resto della rosa difensiva è al livello delle altre del gruppetto per il terzo posto. Che Pirlo con 4 tenori sia un azzardo sono d'accordo ma dipende anche da come vuol far giocare i difensori, perchè se li blocca è un azzardo fino ad un certo punto, fermo restando che allo stesso tempo diventi abbastanza prevedibile. Resta che Vucinic è un giocatore che questa Juve al momento non aveva visto che è in grado di saltare l'uomo e di puntare la porta.
"Poi, scusa, perche' mi chiedi una soluzione ? Io neanche vivo in Italia. Esprimo la mia opinione, cioe' che le scuole calcio sono un'aberrazione che ha portato il calcio italiano ad un impoverimento ai limiti della sopportazione"
Cissiboy,scusami,ma nel momento in cui tu entri in una discussione e spari a zero su qualcosa,legittimamente per altro,chiederti cosa proponi in alternativa mi sembra il minimo dovuto...cosa c'entra il fatto che non vivi in Italia?
Mi sembra troppo semplicistica la posizione "No a quello,no a quell'altro,quell'altro fa schifo" e non proporre qualcosa di alternativo che secondo te andrebbe meglio.
Appurato che per strada non si gioca più, o si gioca molto poco e costantato che le scuole calcio per te sono una merda,tu hai qualcosa di alternativo da proporre?
No,perchè se domani di punto in bianco facciamo chiudere tutte le scuole calcio e ci affidiamo ai bambini che giocano per strada,secondo me nel Mondiale del Qatar del 2022 tra le 32 squadre l'Italia non la vedremo di sicuro...
Anzi non solo al Mondiale,ma nemmeno nei gironi di qualificazione...
Concordo con Cissiboy, La Juve col 4-2-4 fantasia fa la felicità degli avversari. Ricordiamoci che l'Udinese per larghi tratti ha giocato il calcio più bello del torneo e di fatto giocava col 3-5-2 con una linea mediana formata da Pinzi-Asamoah-Inler. Vucinic ottimo elemento, certo avendo un solo trofeo da disputare mi è parso più un acquisto per dire
Hei ci stiamo muovendo che per reale necessità. Lugano invece lo piglierei al volo, è un leader difensivo e può fare altre 2-3 stagioni alla grande. Potrebbe essere un'operazione alla Lucio.
a me l'acquisto di vucinic pare ottimo per i gobbi
ed un attacco con matri krasic e vucinic è ottimo in italia. pirlo è un ottimo valore aggiunto
se sistemano un po' la difesa secondo me possono ambire anche a più del terzo posto.
confido in qualche caz... di conte! :)
quanto alle scuole calcio (anhce al sud) le mie esperienze sono simili a quelle che ha raccontato dane... utili per fottere soldi a genitori ansiosi
tornare a giocare x strada sarebbe solo un bene, ma per questo bisognerebbe svuotare la testa della gente dalla paura (immotivata il più delle volte) che gli hanno inculcato negli ultimi 30 anni...(le città di oggi sono enormemente più sicure di come erano negli anni 80, ma si vive in perenne paura) quindi è sostanzialmente impossibile
@Campatelli, ti ho gia' risposto. E continuo a ripetere che posso anche esprimere un'opinione senza proporre una soluzione. E cmq la mia soluzione te l'ho gia' data.
"certo vidal è tutto fuorchè un centrocampista che fa legna in mezzo"
invece per me è proprio quello il suo ruolo
sul fatto che le città adesso siano più sicure che negli anni 80...mmm mi sembra una cazzata. Che la gente sia imbottita di paure immotivate d'accordo al 100%.
@Campatelli: premettendo che come ho detto è un problema culturale (se il "sacchiano fanatico" è tuo padre o invece che alla scuola calcio allena la squadra dell'oratorio la situazione non cambia granchè), il concetto è semplice: posto che il sistema delle scuole calcio in Italia ha inequivocabilmente fallito (e mi dispiace per le eccezioni positive come la tua) se per assurdo venissero chiuse i ragazzini non smetterebbero certo di giocare a calcio, visto che han voglia solo di quello come unica alternativa alla playstation da divano.
Pertanto sarebbero costretti a tornare a giocare per le strade o negli oratori, da cui di solito fuggono proprio perchè gli iperprotettivi genitori appena appreso i primi approcci col pallone li portano a ste cazzo di scuole calcio.
E' un po' una provocazione, com'è però una provocazione il tuo concetto del "visto ce in starda non si gcoa più, piuttosto che niente accontentiamoci di Ranocchia". Poi è chiaro che il sistema va rivisto alla base: perchè uno come Donadoni deve esser sprecato dal calcio italiano a fare l'allenatore qualunque invece fargli fare il Liedholm per i ragazzini?!...perchè Rivera deve avere un inutile quanto fumoso ruolo "per i giovani", quando la sua idea calcistica sarebbe ottima come Presidente di Federazione.
In ogni caso, di certo non c'è bisogno di "Scuole Calcio" per tirar fuori un Ranocchia o un Paloschi, su... ;-)
p.s.: ai miei tempi si chiamavano Scuole Calcio solo alcune società giovanili per ragazzi in età avanzata (diciamo dai 14-15 anni in sù) che più che insegnare a giocare a calcio insegnavano a diventare calciatori professionisti (con tutto il corredo di nozioni inerenti ad alimentazione, allenamento, condotta fuori dal campo, etc...). Erano più che altro società satellite di grandi squadre (quella in cui giocavo io era il vivaio di una delle due milanesi), prendevano i giocatori più promettenti che avanzavano dalle giovanili delle big (che non potevano certo fare tre squadre per ogni categoria) nell'età della maturazione per non perderli e seguirne gli sviluppi nel caso di una riacquisizione. Questo era il senso di "Scuola Calcio", di modo che se l'Inter o l'Atalanta si riprendevano un ragazzo della Berretti a 16-17 anni ("parcheggiato" anni prima) questi aveva già tutto il bagaglio di informazioni professionali che deve avere un ragazzo che si appresta a giocare il campionato primavera.
Sentire parlare di "Scuola Calcio" per far passare due ore di svago ad un bambino di 10 anni fa passare la voglia già solo dal nome...
@Jeremy: Vucinic è un fortissimo attaccante enormemente sottovalutato, per il campionato italiano è grasso che cola per qualsiasi delle prime 3 in classifica. Non bisogna però commettere l'errore di confondere la sua disponibilità umana con l'eclettismo tattico. E' e resta un centravanti, per quanto atipico, già a Roma han fatto di tutto per rovinarlo e perderne l'istinto del gol, metterlo all'ala significherebbe perderlo definitivamente.
Mi vengono in mente i vostri discorsi nella stagione passata sulla necessità di avere un attaccante da doppia cifra: volevate uno Stoichkov e adesso che ce l'avete gli fate fare il Luis Enrique?!...
"se per assurdo venissero chiuse i ragazzini non smetterebbero certo di giocare a calcio, visto che han voglia solo di quello come unica alternativa alla playstation da divano"
Dane,i tempi sono cambiati...
Proprio ieri mentre facevo un giretto in bici,ripensando al discorso fatto qui sul giocare in strada o per i cortili,ho notato una cosa a cui non avevo mai fatto caso:tra tutti i palazzi nuovi che stanno costruendo e sono tanti e parlo non di abitazioni isolate ma di interi quartieri nuovi,non ne ho visto uno con un cortile.
Non l'ho trovato.
Nella prima casa dove sono andato ad abitare io,costruita nel 1984,non c'era un cortile,c'era quasi un piccolo campo nell'abitazione...immenso.
In un'altra casa fatta a fine anni 80,dove abitava mio zio,cortile altrettanto smisurato.
Questo è il primo aspetto...
Il secondo:quanti rientri ed attività pomeridiane fanno sti benedetti bambini di oggi?
Tante...troppe...ai miei tempi andavo a scuola di pomeriggio solo quando era previsto,dovendo fare il doppio turno per carenza di aule (non sempre,a volte).
Oggi almeno 2 pomeriggi questi bambini tornano a scuola,quindi è tempo sottratto all'ipotetica strada.
Altro aspetto,le distrazioni:oggi regalano la play a bambini di 6-7 anni il che non fa altro che impigrirli.
Molti,non dico tutti,hanno internet...a 10 anni si iscrivono a facebook,a volte.
Se il quadro è questo,dubito fortemente che se chiudessero le scuole calcio,quei bambini continuerebbero a giocare a calcio...magari una parte si,ma penso davvero piccola.
Quando passo davanti alla scuola dove io ho giocato per anni da piccolo,sul marciapiede che era un bel rettangolo dove poter giocare,ci sono panchine che rendono impossibile ovviamente la partita e quindi i bambini non ci sono più.
Ripeto,sappiamo tutti che la soluzione per creare dei mostri,nel senso buono,a livello motorio e coordinativo, è far giocare un bambino dai 6 ai 12 anni per 5-6 al giorno,tutti i giorni,ma appurato che questo non si può più fare,si deve trovare una soluzione o no?
E' troppo semplice criticare solo come fa Cissiboy e poi dire "Eh,ma io posso criticare,ma anche non trovare una soluzione..."
Per soluzione propone "Il cortile"...beh grazie!
E' come se,in un discorso in cui si parla del problema energetico,io dicessi "No al nucleare,no all'eolico,no al solare,no al carbone"...e come soluazione propongo "Meglio tornare tutti a piedi o con il cavallo"....beh,grazie alla mazza...
Io dico che e non lo scrivo per difendere quello che faccio,se la scuola calcio viene fatta come si deve,con la gente preparata e con tanti accorgimenti che è inutile stare a dire,qualcosa di buono secondo me ne viene fuori...
Poi certo,di gente che non capisce nulla ne è pieno il mondo...
Ni, Dane. Nel senso che Vucinic ala non è, ma attaccante di movimento esterno si. Le giocate partendo dagli esterni sono il suo marchio (mi ricordo un golazo al Chelsea e una lezione di calcio alla difesa del Real un paio di anni fa, tutti partendo da sinistra). Salta l'uomo (cosa che fa anche Krasic)e punta la porta (cosa che Krasic non fa). Se poi Conte gli vuole far fare solo i crosse allora è chiaro che abbiano capito poco. Se Conte vira sul 4-3-3 Vucinic spacca.
Non si capisce come mai Vucinic abbia accettato la settima. Un cretino, c'era il Villareal pronto ad accoglierlo.
Ripeto, il calcio non si insegna, ma si impara giocando e per giocare a calcio devi avere i fondamentali prima di tutto. Quelli che erano solo bravi a correre ma non sapevano passare la palla erano sempre relegati alla panca, mentre quelli che si impegnavano poco, non rientravano a coprire sul terzino che si sganciava, ma che quando avevano il pallone tra i piedi facevano la cosa giusta, stai sicuro che un posto in squadra da mezza o seconda punta lo trovavano. Al giorno d'oggi invece una marea di atleti capaci di correre 15km in 90 minuti e piedi come due elettrodomestici Akai. E guarda dov'e' finito il calcio italiano.
Mi viene in mente De Silversti...
PS: se Conte facesse giocare Vucinic nel suo 424 rovina la squadra, non credo lo farà mai. Impostare una partita, di partenza, con tre punte vere più Pirlo e Krasic mi sembra un suicidio. L'unico tra gli attaccanti della Juve che può fare quel ruolo, in determinati momenti e in determinate partite, è Quagliarella, ma in ogni caso stabilmente a sinistra ci giocherà Marchisio o al massimo Ziegler con Deceglie dietro.
Per concludere mi pare di capire che Vucinic sia l'acquisto che sostituisce Aguero-Rossi, quindi giocherà punta accanto a Matri (Quagliarella l'hanno proposto a mezzo mondo). Per la sinistra Conte aspetta ancora qualcuno.
@Campatelli: appunto, "se la scuola calcio viene fatta come si deve": ecco, in Italia al scuola calcio non è fatta come si deve, punto. E non bastano poche eccezioni, quindi eliminandole i ragazzi stai pur sicuro che non rinuncerebbero a giocare a calcio (sono bombardati psicologicamente, non possono farne a meno! Gioca a calcio mio nipote, che del calcio non gliene fregava niente ed è il bambino più pigro dell'Universo ma non può farne a meno, così come non può fare a meno delle partite in pay-tv: i suoi compagni vivono solo di quello e senza ne sarebbe escluso...).
Vero tutto quello che dici su attività ricreative e play-station (l'ho scritto prima di te) e sugli spazi che mancano, ma è proprio questo il punto: è il sistema che va pensato, dalla base, nessuno chiede di chiudere le scuole calcio e basta. Quello è solo il primo passo, stante il loro acclarato fallimento, poi ci vuole un progetto più vasto ed un cambio culturale.
Ma restare aggrappati alle scuole calcio con l'unica motivazione del "altrimenti dove li prendiamo i ragazzi" non mi pare sto gran progetto lungimirante...
Spagna, Germania e Svizzera (LA SVIZZERA!!!...) stanno dominando i tornei giovanili grazie ad un progetto ad ampio raggio partito anni fa: quella è "scuola calcio"!
La Francia ha vinto un Mondiale coi figli degli immigrati che giocavano per strada mentre i figli della borghesia parigina iscritti alla scuola calcio son rimasti a casa a ciucciarsi l'alluce, perchè non potrebbe esser lo stesso per l'Italia?! Adesso son di corsa, appena ho un attimo vi racconto un altro aneddoto sulle giovanili...
p.s.: Le battaglie della vita non sempre le vincono i più forti o più veloci. Ma presto o tardi, a vincere sarà l'uomo che lo desidera di più.
(V.Lombardi)
Jeremy, nel momento in cui definsici Vcinic un attaccante di movimento significa che a Roma son riusciti a rovinarlo, soprattutto nell'immaginario collettivo.
Il meglio a livello di movimenti l'ha mostrato a Lecce o a Roma quando stava fuori Totti e poteva fare il centravanti (proprio agli inizi...).
E' un centravanti atipico, come lo erano anche Ronaldo (che nel Brasile partita dietro e largo per usare Romario come boa/sponda) o Abel Balbo (che nel 1994 fece addirittura il trequartista...), ma è una punta pura. I suoi movimenti derivano dal suo bagaglio tecnico, ma non c'entrano niente col ruolo che resta quello di attaccante che punta la porta. Come si è visto man mano a Roma, quando deve fare lo scudiero di un altro attaccante, perde forza ed efficacia.....
Dane, puo essere, ma quando è stato in forma e gli han fatto fare 5 partite di fila (come il suo illustre conterraneo....) il suo e bene lo ha fatto eccome, da attaccante di movimento. Che io centravanti nella Roma me lo ricordo, come dici tu, quando morivano i vari Totti, Toni e Borriello. Resta comunque un ottimo acquisto: meno di quello che dice il Genio sicuramente più di "è uno scarto della Roma".
Sono di fretta
Prometto che nel pomeriggio scrivo qualcosa sull'interessantissima discussione sulle scuole calcio.
Però nel frattempo volevo dire che ..cazzarola...se mettiamo Vucinic a fare l'ala siamo dei coglioni. Quello va messo il più possibile vicino alla porta
Si sacrifichi qualcun altro in fascia
Campa
apprezzo enormemente lo spirito che ci metti nel difendere le "scuole calcio". Probabilmente perchè, da quanto ho capito ,fai "l'istruttore" con passione e quindi difendi il tuo "lavoro" (notare le virgolette).
Ma il calcio ,almeno per i bambini,è un gioco. E non puoi insegnare ad un bambino a giocare. Gli devi dare delle regole,minime,dei confini,il più ampi possibili,e lasciarlo giocare il più liberamente possibile.Imparerà da solo
Solo così si potrà appassionare al gioco,ripeto gioco,del calcio.
Le abitudini di vita ,che come tu hai giustamente fatto notare, che cambiano per me sono un motivo in più per "abolire" le scuole calcio : cioè,già 'sti bambini qui hanno la playstation,il doposcuola,il centro estivo bla bla bla e dobbiamo oltretutto riempirgli la testa su come devono imparare a giocare a calcio?
p.s. fermo restando,ripeto,il rispetto e l'apprezzamento per quello che fai tu nella "tua" scuola calcio
Gobbo,guarda che io sono consapevole che per i bambini il calcio deve essere un gioco e tenendo sempre presente questo organizzo le lezioni.
Per i bambini piccoli piccoli,dai 5-6 agli 8 anni,tutto deve essere proposto come gioco...la soglia loro di attenzione è molto bassa e in una lezione di 1 ora e mezza,non puoi proporre per più di 15-20 minuti la stessa cosa.
In ogni caso nel gruppo che ho avuto io quest'anno,sono partiti da settembre che erano 22 e sono arrivati a giugno che erano 20.
Se l'attività non è gradita,la prima cosa che fanno è interromperla.
Sentire le mamme dire che i bambini da 2-3 ore prima della lezione iniziano a diventare irrequieti e se vedono la pioggia,iniziano a piangere,testimonia che l'attività fatta in quel modo piace.
E ti posso assicurare che la stragrande maggioranza,quasi tutti,hanno avuto miglioramenti nei 10 mesi.
E' ovvio che i miglioramenti ci sono perchè fisiologicamente il bambino cresce,ma vedere un tiro fatto di interno piede o collo invece che la punta,anche solo una volta,è segno che qualcosa l'hanno recepita.
Jeremy, nel periodo di massima forma puoi fare tutti i ruoli (vedi Leonardo terzino nel 1994): Kluivert nel periodo di massima forma fece pure il trequartista sostituendo benissimo Litmanen. A quel punto partono le minchiate tipo "è un eclettico, può ricoprire più ruoli", l'allenatore si da alla vivisezione e si rovinano i giocatori.
Vucinic non è un attaccante di movimento, è un attaccante che FA movimento. Di certo va messo più vicino possibile alla porta, poi è chiaro che in coppia con Matri sarà quest'ultimo a fare il centravanti boa punto di riferimento e Vucinic a girargli attorno (lo faceva pure Ibra con Trezeguet). ;-)
p.s.: il Genio può dire tutto quello che vuole!... :-D
"e la triste prospettiva di giocare in uno stadio vuoto, "
Sig. Antognoni, dopo aver assistito ieri a juve milan,( e prima ancora a juve parma e juve bologna) nello stadio "vuoto", se serve riaffermarlo...vada a scopare il mare.
Lei Olivari e Co. sapete solo sputare giudizi e sentenze senza nemmeno avere coscienza di che parlate, solo per il gusto di dare addosso..
oggi alla juve, ieri alla roma, domani al milane e così via.
La cosa dramamtica pè che vi pagano per farlo.
Voi sì che avete capito tutto!!!
"e la triste prospettiva di giocare in uno stadio vuoto, "
sì sì..è vero..ha proprio ragione
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