di Libeccio
Finalmente si è tornati a giocare partite vere. E già alcune
indicazioni possono essere tratte dai 90' appena trascorsi. Bene la Juve,
il Napoli, la Fiorentina e l’Udinese, benino il Milan e la Lazio, Male
l’Inter, malissimo la Roma. Speriamo di sbagliarci, ma all’Inter tira proprio questa brutta
aria e già c’è la prima di Champions in arrivo e la sfida con la Roma
nella prossima di campionato.
La notizia della prima di campionato è indubbiamente la sconfitta dell’Inter a Palermo, avvenuta in un clima societario che ha reso credibili le voci più incredibili, al punto da far sorgere il sospetto che la formazione fosse frutto di un ragionamento estemporaneo.
Pensate: Zanetti nella difesa a tre, Zarate titolare
dall’inizio al posto di Sneijder, Nagatomo a fare da finta ala e Cambiasso supportato solo da Stankovic. Risultato: Ranieri e almeno altri quattro allenatori che incombono. Ma Ranieri era disponibile quando è
stato scelto Gasperini, tanto valeva prenderlo da subito...Altrimenti una società seria difende Gasperini fino a quando non diventa
palesemente indifendibile e mette in conto che l’inizio può anche essere
non proprio brillante. Certo lui a Palermo ha fatto molto per
mettersi nei guai. A Palermo l’Inter è mancata sul piano del gioco, è
mancata sul piano della tenuta atletica visto che quelli del Palermo
arrivavano quasi sempre prima su ogni palla contesa, è mancata sul piano
della coesione. Rileviamo inoltre
che Julio Cesar ultimamente con troppa frequenza chiede scusa.
La Juve ha inaugurato il nuovo stadio l’8 settembre,
data in Italia non proprio bene augurante. Ancora meno di prestigio è stato l’avversario
della Juve, con tutto il rispetto per il legame storico (la maglia degli inglesi fu di ispirazione per la nascente Juventus) con il Notts County. In mancanza
del Manchester United meglio allora una vecchia rappresentativa di vecchie glorie
juventine. Una vecchia gloria è sembrato in tribuna il presidente della Figc Abete, per l'atteggiamento e i concetti (non) espressi.
Nel corso dell’ultimo anno i tifosi di calcio sono scesi dal 52 al
45% della popolazione e sarà un caso, ma sempre più di frequente
incontriamo persone che verso il calcio non hanno alcun interesse. Mai
nella storia si era registrato un trend negativo del genere,
che va unito al fatto che è sempre maggiore la quota di persone che
segue il calcio attraverso la scatola magica senza recarsi allo stadio.
Aumentano anche i duri della curva e quelli che hanno un team nemico
precisamente individuato in un’altra squadra di calcio (aumentati del
10%). L’Inter pare la squadra più antipatica e la Juve quella più amata
dai tifosi, anche se in questo caso seguita proprio dall’Inter. Concludendo? Meno gente che segue il calcio, ma più cattiva e incattivita.
Libeccio
(13 settembre 2011)
14 commenti:
Meno gente che segue il calcio, ma più cattiva e incattivita.
Io mi chiedo quanto possa contribuire a questa situazione il proliferare inarrestabile di giornalisti-tifosi, telecronisti-tifosi, canali tematici, siti gestiti da tifosi con contenuti beceri dove la propria squadra ha sempre ragione e le altre sono il nemico da combattere (ed abbattere...).
Oggi mi sono imbattuto in un delirante articolo dove si sosteneva che i giornalisti attaccano Conte senza criterio mentre difendono a spada tratta il lavoro di Gasperini. A corredo dell'articolo una foto di una sciarpa bianconera con la scritta "Inter ti odio".
A me sembrano tutti impazziti, ma dove vogliono che arriviamo? Alla guerra civile per motivi calcistici?
Parlare di calcio in modo competente é piuttosto complesso. Bisogna innanzitutto averci provato, per avere almeno un'idea di come funziona e magari apprezzare certi gesti atletici e soprattutto tecnici che noi, comuni mortali che ci siamo infatti realizzati in altre professioni, non siamo mai stati in grado di fare. Poi bisogna informarsi, leggere notizie del passato, andare almeno ogni tanto a vedere una partita dal vivo, magari accompagnati da una persona che ne capisca e ci spieghi i meccanismi più complessi di una partita di calcio, a parte il gol, il fallo di fondo ed il calcio d'angolo che sono tutto sommato accessibili già dalla prima volta ;-). Bisognerebbe avere l'umiltà di imparare da chi ne sa più di noi, giusto per dirne una. Insomma, un appassionato di calcio con un po' di competenza non si improvvisa, si costruisce dopo un buon periodo di frequentazione degli stadi, naturalmente non con le spalle voltate al campo per guidare i cori di scherno ai tifosi avversari. Serve anche un minimo di cultura sportiva e, per i più dotati, la capacità di saper utilizzare anche un filo d'ironia.
Tutte cose (soprattutto il leggere e l'informarsi) che costano impegno. Per fare un becero che va allo stadio o in un bar a mandare affanculo il tifoso avversario bastano cinque minuti. Essere buoni, nella Pedata come in tutte le cose del mondo, costa fatica ed impegno. E oggi di voglia di faticare ed impegnarsi ce n'é sempre di meno...
"è sempre maggiore la quota di persone che segue il calcio attraverso la scatola magica senza recarsi allo stadio"
Ovvio Libeccio, comincia a non valerne più la pena e i motivi sono tanti. In primis mettiamoci i costi elevati di biglietti e trasferte, poi gli orari sempre più assurdi e la tessera del tifoso. In definitiva hanno dato il colpo di grazia a quella fascia di tifosi in cui rientra il sottoscritto che prima, con grande sacrificio, riusciva a seguire la propria squadra un paio di volte l'anno.
Aggiungo che personalmente mi sono rifutato di fare la tdt perchè la ritengo una schedatura preventiva e la mia libertà personale viene prima di ogni altra cosa, anche della fede calcistica, per quanto grande possa essere.
Il bello è che molti duri e puri, che fanno i tifosi a tempo pieno e dovrebbero essere pregiudizialmente ostili alla Tdt l'hanno fatta o forse riescono a entrare negli stadi facendone a meno.
In definitiva se i soliti noti continuano ad frequentare gli stadi senza farsi problemi nè di prezzi nè di tdt, e il resto dei tifosi si allontana perchè penalizzato, è ovvio che "ci sia meno gente che segue il calcio, ma più cattiva e incattivita".
@pan: se la guerra civile per motivi calcistici non è scoppiata nel 97-98, credo sia ormai impossibile.
Meno gente allo stadio perché è una rottura di palle fare tutta la trafila per prendere il biglietto... domenica un mio amico col biglietto non poteva venire a vedere il Pergo, ma non ha potuto darlo a nessun altro!
Poi io un'altra carta di debito ricaricabile con chip annesso non la voglio mica.
pan
discorso che può tranquillamente esser allargato a faccende più serie
"Bene la Juve, il Napoli, la Fiorentina e l’Udinese, benino il Milan e la Lazio, Male l’Inter, malissimo la Roma."
già non sono molto d'accordo.
benino milan e lazio perchè?
perchè avevano di fronte lazio e milan.
bene juve?
bene pirlo (e qui mi devo rimangiare quello che ho detto qualche mese fa), ma secondo me la juve è ancora un aborto.
peggio l'inter della roma.
il cagliari è una squadra, il palermo no.
Bene Pirlo, sì ma contro una squadra venuta a fare l'agnello sacrificale... vediamo contro squadre serie che corrono se non verrà rullato come al solito.
si ma la juve ha comprato solo comprimari.
che corrano loro e che lascino giocare a calcio pirlo.
su tutto il resto dell'articolo.
penso che le cose stiano così:
chi va allo stadio è sempre più ignorante (e non solo calcisticamente), gli altri lo seguono distrattamente e senza vera passione.
Per Panjisao: concordo con te. Non c'è più un giornalista di cui non si capisca l'orientamento calcistico. Un grande direttore di giornale che ho conosciuto (all'epoca ero responsabile della funzione commerciale di quel giornale) un giorno mi disse: "quando assumo un nuovo redattore lo chiamo e gli dico che non mi interessano le sue idee politiche, ma che non accada mai che le scopra dai pezzi che scrive per il giornale....". Oggi, lo sai bene, accade proprio il contrario...
Vincenzo, la TDT ha posto una pietra tombale sul calcio inteso come tifo partecipato e passione sana. I violenti continuano ad agire indisturbati e i tifosi sinceri e pacifici rinunciano allo stadio perchè è diventato un percoso di guerra comprare un biglietto.
Ciao
per quanto riguarda la gente che va sempre di meno allo stadio. ieri 2 ore di permesso al lavoro, 2 ore di fila in banca per prendere un biglietto per novara-inter con tdt e documento alla mano. in 2 ore hanno fatto 7 biglietti, sistema in tilt perennemente perchè devono inserire dati su dati. dopo 2 ore ci hanno detto "scusate, ma dovete tornare domani". per la mia ragazza niente, essendo lombarda ma senza tdt non può farlo, mentre il resto degli italiani sì. per quanto riguarda i giornalisti-tifosi, leggete su corriere.it la nuova rubrica. pezzi vergognosi, come quello di bianconi (per altro giornalista che apprezzo) sui "continui torti arbitrali verso la roma", che nell'ultimo hanno ha avuto decine di rigori e decisioni a favore. meno male che almeno nei commenti l'hanno sbertucciato
errata corrige: ultimo ANNO naturalmente
3 su 3! il triplete all'incontrario! L'inter è pronta x una stagione di bassissimo profilo, pur indossando fino a dicembre la patacca dorata di club campione del mondo....non c'è limite allo stupore, sia x gli episodi positivi(poki), mediocri(diversi), e negativi (attuale)....a questo punto con CL compromessissima, il campionato deve essere raddrizzato x posizioni di metà classifica
Gasp e’ arrivato all’inter dopo una caterva di no da parte di altri tecnici al presidente. Le sue caratteristiche erano note, cosi’ come il carattere.
Perche’ deligittimarlo pubblicamente chiededo Pazzini ed il 4312? Non era meglio dirlo solo in privato?
Gia’, siamo tornati al Moratti tre. Il Moratti tre e’ come il Moratti uno, tutto nervi e poca testa.
Guarda caso, come allora, oggi la concorrenza e’ forte.
Facile essere all’altezza contro nessuno, piu’ difficile gestire le sconfitte e lo stress che ne deriva.
Ed allora...dagli al tecnico di turno.....
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