Poche sanzioni sportive sono state giuste come le otto giornate di squalifica a Luis Suarez, per gli insulti razzisti a Patrick Evra ripetuti sette, otto volte e tali da rendere ridicola qualsiasi linea difensiva basata sulla lettura del labiale o sulla parola di uno contro quella dell’altro (cioé il 99% dei casi, ma questo rientrava nel rimanente 1%). E il discorso per così dire culturale, quello secondo cui in Uruguay dare del negro (e non solo) è una cosa che si può fare, è durato pochi giorni prima di essere sommerso dalla sua improponibilità in un paese civile e nel torneo più televisto del mondo. Ma c’è un punto a favore dell’attaccante del Liverpool: ci ha risparmiato il teatrino delle scuse e della finta contrizione, rifutando la stretta di mano ad Evra sabato in Manchester United-Liverpool.
Link all'articolo
12 commenti:
mah.
suarez nè ha fatta un'altra peggiore della precedente. tenere una linea a tutti i costi non è un valore. ma forse ho capito male l'articolo
Mi associo a Spike.
Poi per me se uno ha sbagliato fa solo bene a chiedere scusa, a prescindere che ne sia intimamente convinto o meno.
Certe volte il gesto conta più della reale natura delle intenzioni che spingono a compierlo.
Altro è se un minuto dopo le scuse ricominciasse ad insultarlo pari pari: allora sì che il discorso dell'ipocrisia, secondo me, avrebbe senso.
Boh a me sembra una reazione molto umana di una persona che pensa di avere ragione (magari perchè non considera razziste le sue parole, anche solo per ignoranza personale) che è stata punita (sempre ingiustamente, per lui) e che non ha nessuna intenzione di avere dei buoni rapporti con Evra. Suarez pagherà questo gesto ed è legittimo che un mondo regolato dai buoni rapporti lo punisca. Ma è anche legittimo che Suarez non stringa mai più la mano ad Evra. Nasri non saluta Gallas, come Bridge non saluta Terry. Non essendoci il razzismo ma dell'acredine personale in mezzo nessuno si scandalizza. Il razzismo c'è stato, la stretta di mano negata è un'altra cosa. Senno non avrebbe stretto la mano agli altri giocatori neri del MU, anche solo per puro quieto vivere. Ma a Evra no, per Suarez non la merita nemmeno di facciata.
Se il regolamento impone di dare la mano, che venga nuovamente squalificato. Altrimenti, cazzi loro.
Se ci sono delle regole, che vadano rispettate, ma basta analisi psicologiche.
PS: leggendo i commenti sul sito del Guerin "Suarez ha chiuso in UK". Ma non diciamo cazzate. Alla gente non frega proprio niente di queste beghe tra giocatori, anzi al prossimo Liverpool-ManUtd i tifosi del Liverpool non vedono l'ora che Suarez derida Evra.
cyd, evidentemente non lo impone, senno Terry Bridge Gallas e Nasri sarebbero stati squalificati. E non mi risulta.
Tre piccole precisazioni:
1) Sì, culturalmente in Uruguay negro si può dire, lì la provocazione fa parte del gioco in senso reciproco e non è questione di razzismo: il fatto di aver giocatori di colore in squadra non impedì agli uruguagi di provocare "cabròn d'un negro" i brasiliani ad ogni contrasto nella famosa finale del '50...
2) Bisogna avere rapporti civili ma non è obbligatorio essere amici. A Evra non è andato giù l'insulto, a Suarez non è andato giù come vi abbia marciato il francese (abituale professore del trashtalking) da qui la mancata stretta di mano. Come dice Cydella, o c'è un regolamento o non c'è, in ogni caso comunque la mettiamo se fate le pulci alla mancata stretta di mano di Suarez allora medesime riserve bisognerebbe avere su Ferdinand, che si è dato alla rappresaglia in onore dell'amico della banda in pieno stile Sons of Anarchy...
3) Facciamo le pulci a Suarez ma l'esultanza smodata di Evra in faccia all'uruguagio è una pari provocazione che poteva avere ulteriori conseguenze. Se si deve dare un taglio a questa storia si intervenga dall'alto tirando le orecchie a tutti e chiusa lì.
Il resto l'ho spiegato sul Muro...
La cultura, anche quando è la 'nostra' (quindi non migliore, ma di sicuro nostra), non si può imporre mentre le sanzioni sì. Capisco il discorso di Dane, ma in Europa 'negro' ha un determinato significato ed è detto con un disprezzo particolare, non squalificare chi lo dice è come assolvere per furto chi appartiene a una certa etnia perché nella sua cultura la proprietà non esiste (in Italia è successo anche questo). Insomma, non mi verrebbe mai in mente di andare nello Yemen a offrire prosciutto e bottiglie di Glen Grant ai bambini... Quindi se Suarez urla ancora 'negro' in un contesto inglese che gli si diano 16 giornate di stop, ma questo circo del pentimento (che di solito piace di più nei paesi cattolici) è solo ipocrisia.
Suarez venga squalificato; se non vuole dare la mano, non la dia, dato che non è neanche obbligato dal regolamento; ma anche Evra venga squalificato perché ha rotto il cazzo pure lui a insultare sempre (poi piange, poverino), a fare le scenate e a provocare.
@Direttore: ma infatti io non intendevo minimamente difenere Suarez, portavo solo una testimonianza del parchè a certe persone vien facile un certo tipo d'insulto.
L'errore di Suarez semmai sta nell'epsortare tale "usanza", anche quando Maradona segnò con al mano in patria alcuni vecchi storsero il naso dicendo che era una roba da Superclasico ma sleale da usare in campo internazionale...
@Tani: ho rivisto la scena 10 volte, questa finta di Suarez non la vedo. E comunque se processi lui allora devi fare lo stesso per Ferdinand.....
@Cydella: oh, esatto, per quello facevo il parallelo con Chiellini o Materazzi-Zidane.....questa è la vera ipocrisia in campo.....
Stefano: sono d'accordo sulla gravitá dell'offesa, come giá spiegato ieri sul muro.
Quello che trovo assurdo é che debba essere crocefisso suarez, che é solo un'idiota, quando nessuno ha mai fiatato per espressioni razziste di politici, giornalisti, ecc, anche con incarichi istituzionali.
Posta un commento