di Stefano Olivari
C'è qualcuno che sogna di diventare un motore di ricerca migliore di
Google e un social network del livello di Facebook: bisogna apprezzare
chi sogna in grande, quindi per quel poco che abbiamo capito lodi a
Volunia e al suo creatore Massimo Marchiori. La versione beta del
progetto è stata presentata a Padova e in termini tecnici se ne è
parlato un po' in tutti i luoghi geek del web, con una punta di
delusione per quello che ancora non si è visto (soprattutto dal lato
search). Noi che siamo gente da Commodore 64 e ragioniamo solo da bolsi utilizzatori siamo invece più
interessati alla figura di questo professore di matematica e alle
potenzialità economiche di Volunia.
Marchiori viene presentato di solito come l'inventore
di Google. Non lo è stato in senso stretto, ma di sicuro è stato il
primo a introdurre una delle architravi del sistema di Page e Brin, cioé
la valutazione delle singole pagine non solo in base al numero di click
ma anche in relazione al resto del web. Traduzione grossolana: quella
pagina su Belen Rodriguez del vostro grande quotidiano di informazione
web non vale solo per chi la visita, ma anche in base a quanti la
linkano, la citano o la rilanciano. Il suo Hyper Search (anno 1997) non è
stato quindi il primo motore di ricerca del mondo, anzi non è stato
nemmeno un motore di ricerca. E' stato però il primo studio del mondo (questo l'abstract)
a dare ai link la giusta considerazione ed è stato correttamente citato
da Page e Brin l'anno successivo come una delle basi per il Google vero
e proprio (leggere per credere, non è la solita storia dell'italiano
che ha inventato tutto, questo è il documento
dei due ex ragazzi di Stanford). In attesa di vedere la versione
pubblica di Volunia, una considerazione sullo spazio che esiste sui due
mercati di riferimento. Quello search è ovviamente dominato da Google,
che nonostante i mille servizi collaterali che offre è riuscita nel
miracolo di non annacquare la mission originaria: lì non ci sarebbe
trippa per gatti, a prima vista, ma l'idea di mettere in contatto utenti
che in un determinato momento stanno eseguendo una data ricerca è
almeno in teoria una buona idea (in termini di privacy dovrebbe, a
regime, essere possibile 'schermarsi') e di sicuro qualcosa di diverso
rispetto a operazioni tipo Bing che nascono da un accordo aziendale (nel
caso Microsoft e Yahoo) e non da leadership di mercato o di idee. Dal
lato social chiunque ormai considera Facebook quasi come un elemento
naturale, tipo aria o acqua, facendo da complemento, mentre Volunia ci
sembra punti a scavalcarlo andando dritta sugli interessi delle persone e
connettendole più per affinità culturali che per meccanismi di
conoscenza dati dalla semplice interazione. Queste le primissime
impressioni, invitando a rendersi conto di persona di quello che sta
accadendo andando su Volunia.
Di sicuro la strada per arrivare al grande pubblico è ancora lunga, ma
anche il treno era visto male da chi era abituato alle carrozze a
cavalli.
Twitter @Stefano Olivari (pubblicato anche su Mediatech)
9 commenti:
2 brevi note:
1) bello che Marchiori abbia deciso di rimanere in Italia a fare il prof. per 2.000 euro al mese quando invece avrebbe potuto spuntare super ingaggi all'estero in quaclhe compagnia;
2) interessante l'idea di mettere i contatto i "cercatori" non solo, secondo me, a fini "sociali" quanto invece anche per la possibilità di scambiarsi dati che permettano di portare a termine la ricerca iniziata cliccando su Volunia.
Più che treno, per adesso, mi sembra una pintaiota e lo dico col massimo rispetto per chi ci sta lavorando...
con il massimo rispetto, ma e' seria sta roba ?
grafica da inizio anni 90, idea trita e ritrita in cui altri offrono gia' servizi con ben altre basi, video introduttivo che definire casereccio e' generoso..ammiro il fatto che ci mette la faccia e spero, per amor di patria, di sbagliarmi, ma mi sa che siamo da epicdoublefacepalm (mi si passi l'internettismo)
Poi io che in Italia non vivo e le notizie italiane non leggo ho scoperto la notizia qua a Villa Dane, non su engadget et similia. Qualcosa vorra' dire.
Uhm...Villa Dane mi piace!...spero che il Direttore non mi faccia pagare troppo d'affitto se no me ne resto nel mio appartamento di San Siro.
Peccato, perchè stavo quasi per quotare la critica anche se apprezzo il progetto ambizioso.....
Concordo sulla grafica tremenda, nemmeno abbastanza vecchia per essere considerata vintage... una delle idee di fondo (quella dell'interazione istantanea fra utenti uniti dai contenuti) può avere secondo me sviluppi nel B2B, ma credo che le masse siano attirate da altro...più concretamente penso che la presentazione di questa versione beta che più beta non poteva abbia due significati: 1) Rivendicare un diritto di primogenitura, rispetto a chi sta lavorando a idee analoghe; 2) Attirare finanziamenti grazie al marchio di italianità o al limite di 'europeità'...
@Stefano: ma la novità dov'è? sapere chi naviga con me su un sito è una possibilità che esiste dalla fine degli anni 90 (ricordo una vecchia chat che faceva camminare degli avatar sulla barra di stato a mo' di tamagochi e che indicavano gli altri utenti connessi e che visitavano quel sito); commenti condivisi si trovavano già su sidewiki di google e lo stesso google se sei connesso al suo account ti visualizza dei risultati in base alla cerchia dei tuoi amici su google+. Lascia perdere che non si possono visitare alcuni siti in iframe (facebook, google+, flickr, youtube) perchè è un problema di gioventù, ma la vera novità sarebbe dovuta essere la rappresentazione dei siti come mappa. Ora tralasciamo l'aspetto grafico, ma di una sitemap in treddì di un sito nemmeno organizzata per gerarchie che me ne faccio? Più senso avrebbe avuto un discorso di serendipità: tramite un motore di ricerca trovo quello che cerco (a volte nemmeno quello), ma è impossibile trovare contenuti interessanti per serendipità (almeno non in automatico); ci riesce Flickr con il suo "Explore" che in base ad un algoritmo brevettato e alle foto che tu e i tuoi amici avete valutato ti mostra delle foto che potrebbero interessarti, ci tenta Google+ tramite le "idee"; tutti pensavano che fosse proprio questo l'obbiettivo, invece no... lo dico con dispiacere perchè conosco chi ci lavora e so quanto siano in gamba, ma è un progetto nato morto e l'eccesso di aspettativa (quello che chiamano hype) lo sta stroncando al di là dei suoi effettivi demeriti.
Creare un motore di ricerca nuovo che possa avere successo è una sfida quasi impossibile. Ormai Google ha il monopolio di fatto. Chi bazzica il web dai suoi albori si ricorderà sicuramente di AltaVista, Lycos, Hotbot... tutti finiti nel dimenticatoio. Bing viene usato probabilmente da chi odia Google (o ama alla follia Microsoft) o se lo ritrova predefinito nel browser. Altro discorso se pensiamo al motore di ricerca come tecnologia che sta dentro una 'macchina' che macina e organizza i dati, ad esempio in un'azienda. Google ha ad esempio le sue appliance dedicate ma il suo business finora resta per la stragrande maggioranza generato dalla pubblicità veicolata sul web. Insomma c'è ancora un business tutto da costruire e diversi colossi del settore ci stanno investendo in modo massiccio... vediamo cosa succede.
ho visto che una closed beta ... la ricerca collaborativa sta anche al cuore della svolta +1 di google ...
per quanto riguarda volunia la closed beta che parla di power user la trovo un po' dilettantesca e ridicola
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