Aria di Crysis

di Stefano Olivari
Ogni appassionato di videogiochi ha una o più nicchie di maniacalità: non amando le vicende troppo complesse, le nostre sono gli sportivi (dopo un periodo snob siamo stati travolti da Fifa Street) e gli sparatutto, per gli amici shoot'em up. In questo secondo girone uno dei nostri preferiti è Crysis, il cui labile pretesto per parlarne è fornito dall'imminente uscita della terza versione con novità che valuteremo sul campo ma che già adesso possiamo definire parente ma non rimasticatura delle prime due conosciutissime puntate. Di cosa stiamo parlando? 
Nella prima (anno 2007) il protagonista, nome di battaglia Nomad, è un soldato della Delta Force che nel 2020 insieme a quattro altri deve liberare un gruppo di archeologi americani rapiti dalla Corea del Nord (ormai l'unico stato di cui si può parlare male, pur essendocene cento non meno canaglia) in un'isola al largo della Cina. Il nostro eroe, ipercorazzato e con differenti modalità, combatte contro tutti e sinceramente la sceneggiatura del gioco scompare (almeno per noi talebani dell'arcade) davanti alle battaglie con i nemici (è significativo che oltre ai nord-coreani i nemici siano gli alieni). Anche in Crysis 2, ambientato nel 2023, c'entrano gli alieni, con il protagonista (questa volta un marine, Alcatraz) che deve trovare e salvare un professore che sta indagando su un'epidemia diffusa dagli alieni (sempre loro!) a New York. Punto di contatto con il primo Crysis è Prophet, uno dei componenti della squadra di Nomad, che all'inizio del gioco dona la sua tuta ad Alcatraz. A nostro avviso Crysis 2 è più giocabile del primo, ma è più difficile gestirsi con l'energia: una considerazione profonda, che lasciamo cadere così. Qui i nemici sono i Cell, una specie di milizia privata (e ovviamente 'deviata' come nemmeno il Sismi e il Sisde) di una corporation e i Ceph, gli immancabili alieni. E veniamo alla terza versione del gioco (o sarà una experience?) della Elecronic Arts, di cui conosciamo solo la trama. Ambientato nel 2047, anche qui protagonista è Prophet (non è chiaro se nella versione Alcatraz o in quella Barnes), anche qui i nemici sono gli alieni. Di sicuro rimarrà uno dei migliori sparatutto in circolazione, con la costruzione di un nemico 'condiviso' che commercialmente è giusta ma culturalmente troppo furba. A un primo livello si può essere contenti che i nemici siano gli alieni, che tanto non esistono (o se esistono non si sono ancora palesati se non tramite Voyager), o le corporation che avvelenano silenziosamente le nostre vite (non siamo noi che siamo teste di cazzo, questo mai). Non è comunque gente che ti querela, come magari farebbe il vicedirettore di un quotidiano di provincia. A un secondo livello troviamo discutibile, anche in simulazioni di pura energia e destrezza come gli sparatutto che non necessiterebbero di sovrastrutture ideologiche, il dover dare una legittimazione culturale all'ammazzamento. Facendo così passare in secondo piano il bello dello sparatutto: uccidere o essere ucciso, senza cattiveria ma anche senza un vero perché, in un mondo sempre più veloce e minaccioso. L'ideologia di Space Invaders (non male questo link), che troviamo attualissima. Tornando a Crysis 3 e pensando a Sabrina Salerno, non ci interessa sapere se dentro alla nanotuta c'è di più: vogliamo solo sparare. 

Twitter @StefanoOlivari

18 commenti:

spike ha detto...

giocato ilprimo ed è fantastico. il motore grafico è eccellente

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Direttore giochi Crysis su PC o Console? Se sei un purista opterei per la prima ipotesi, se come me non puoi (o vuoi) comprare un PC nuovo ogni 18 mesi probabilmente usi la console (io ho comprato Crysis 2 per PS3 ed in 3D è uno spasso anche se gioco quasi tutto con XBox).

Panjisao ha detto...

35920 a Space Invaders. Riflessi un pò lenti, potevo fare di più...

Stefano Olivari ha detto...

@Spike: verissimo, bello anche il due. Il tre non mi incuriosisce più di tanto (visto che i giochi li compro faccio anche queste valiutazioni), anche se magari ci finirò dentro lo stesso... @Lizardking66: per giocare console (PS3) tutta la vita, sempre e comunque, anche se la prima serie l'ho scoperta grazie al PC. Sono incerto sull'XBox, nel senso che avevo quella originale e ho perso il treno della 360 (ci gioco a scrocco, però). Se è vero che quella nuova (ma nuova davvero) uscirà a inizio 2013... @Panjisao: ammorbante.

spike ha detto...

io Pc forever.

con crysis a volte perdevo tempo in inutili passeggiate sol per gustarmi i particolari della grafica.

Come sparatutto, Doom2 a parte, COD è il N°1. MW2 e COD5 (quello con lo sbarco in normandia)

Panjisao ha detto...

@Stefano

Il punteggio? O parlavi di me? :-DDD

Comunque è stato un tuffo al cuore. Space Invaders è stato il mio primo gioco in assoluto, trovato come cartuccia omaggio insieme al C64.

E mi rendo conto che conosco vita, morte e miracoli di (quasi) tutti i videogiochi di 15-20 anni fa, mentre a malapena conosco i titoli di quelli di oggi.

Anonimo ha detto...

"A un secondo livello troviamo discutibile, anche in simulazioni di pura energia e destrezza come gli sparatutto che non necessiterebbero di sovrastrutture ideologiche, il dover dare una legittimazione culturale all'ammazzamento. Facendo così passare in secondo piano il bello dello sparatutto: uccidere o essere ucciso, senza cattiveria ma anche senza un vero perché, in un mondo sempre più veloce e minaccioso."

Io infatti ho amato Modern Warfare 2 online. Devi semplicemente uccidere gli altri (che essendo comandati da altri umani possono essere fortissimi).

Stefano Olivari ha detto...

@Spike: mio sparatutto preferito, fra quelli 'moderni', pur rispettando Doom, è senza dubbio Call of Duty (tutta la serie). Trovo molto emozionante, più per la situazione che per la grafica, anche Painkiller. @Panjisao: ammorbante è il gioco! Quanto ai videogiochi di oggi, rimettersi in pari è facilissimo e soprattutto molto divertente... basta essere onesti con se stessi e stare nel proprio sottogenere (per dire, io detesto maghi, elfi, draghi, eccetera, oltre a tutto ciò che è in qualche modo 'manageriale')...

cydella ha detto...

Quanti anni avete? Tanto per sapere fino a quando andrò avanti anche io con i "giochini"... :D

Stefano Olivari ha detto...

44 e rotti, videogioco da quando ne avevo 10 (Ping-o-tronic)...

Nicola Rizzuti ha detto...

Certo che il Cryengine 3 èpazzesco

spike ha detto...

40 e gioco da ping-o-tronic anch'io.


L'unica cosa che non mi piace degli sparatutto è che non puoi fare il "cattivo".

Altri giochi culto che ogni tanto ripesco: il primo panzer general, quello con gli esagoni, e i primi football manager.

spike ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
banshee ha detto...

Carmageddon :D

Unknown ha detto...

Se il vostro genere è la fantascienza direi che tra Resistance e Dead Space (clamoroso) c'è di che divertirsi. Il mio sparatutto preferito resta però il primo Half Life, compresa la mitica espansione Opposing Force. Bei tempi!

PS Iniziato ora Mass Effect 2 (i giochi li compro usati, c'è crisi!), ha tutto per entrare nella mia top 3 personale.

spike ha detto...

mi hanno parlato della serie ME.dicono sia notevole.

in settimana prenderò il primo e vedrò.

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Direttore se giochi gli sparatutto online devi sapere che tra Xbox Live e PSN c'è un abisso, se invece giochi offline avanti con la PS3 almeno fino alle console Nextgen.

Stefano Olivari ha detto...

Offline, offline. Mi piace stare da solo...l'anno delle console Nextgen sarebbe dovuto essere questo...