La categoria di Morosini

di Anna Laura
Se mai avessimo il sospetto, avessimo la tentazione di appartenere ad un'altra dimensione, ci pensano i media a ricordarci la loro verità: siete di passaggio. La scelta di mostrare in maniera ripetuta, all'interno della stessa trasmissione, la morte sul campo di Piermario Morosini, va al di là del diritto (???) di cronaca. E' il diritto ad ammonire che il fato esiste e lotta insieme a noi, più spesso contro di noi. Una vera e propria induzione negativa, anzi emotiva. L'andazzo mediatico insiste con interviste dolorose e addolorate, con dovizia di particolari ed intervento dei professionisti del cordoglio con il ricordo già in canna. Se posso dirlo, sono nauseata.
Di una nausea indeterminata e indeterminabile, a cui non voglio partecipare. Che senso hanno tutti gli esami medici? Che valore ha la prevenzione? Se Morosini ha fatto, e sono certa che ha fatto, tutte le analisi del caso, allora abbiamo il coraggio di dire che questa pretesa assicurazione, questo certificato di salute, la diagnostica non può e non deve darla? Emozione significa operare una azione sul sangue, sulla sua composizione chimica, attraverso la produzione di pensieri e impressioni. Naturalmente "picchi" come questi, seguiti dalla sospensione dei campionati, sono un tutt'uno emotivo. Che, ripeto, potrebbero essere gestiti in maniera diversa per produrre conseguenze diverse. Ma non si fa, non so quanto involontariamente. Ad un tratto, per mezzo dell'induzione mediatica, l'ipnosi emulativa sta scatenando una serie di episodi simili sui nostri campi da gioco. E' il tentativo di emulazione, come avvenne anni fa con le schiere di lanciatori di sassi dai cavalcavia. Involontarietà, senso di identificazione, ma con il cinismo tipico dei nostri tempi e della nostra società. Protagonismo. La cosa bizzarra è che l'accorpamento avviene per "categorie", in una aberrazione sociale di identificazione del gruppo a cui si desidera appartenere, in questo caso i "calciatori". Morosini oltre che una persona sfortunata già in vita, basti pensare alla sua storia familiare, era e rimarrà per sempre 'un calciatore'. Come era prevedibile, questa pausa di riflessione è servita solo per cercare un colpevole (i ritmi imposti dalla tivù, l'atletismo del calcio di oggi, ovviamente gli immancabili 'ritardi nei soccorsi', eccetera), non per trovare un senso. Di sicuro tutti questi giornalisti collegati dai posti più diversi che con faccia di circostanza sostengono che la morte sia una brutta cosa, specie se rapportata alla persona (come se i 'buoni' fossero immortali), non aiutano.
Anna Laura, 15 aprile 2012

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho ufficialmente mollato filmati di qualsiasi tipo che riguardano la morte vista in maniera più o meno diretta. Perchè? Perchè vivo meglio così. Non voglio essere spettatore di una morte spettacolarizzata, non ho bisogno che ci sia la gallery di turno a ricordarmi quanto è brutta e crudele la vita.
Mi da fastidio che il diritto di cronaca venga visto sempre più come un fantomatico "dovere di cronaca".
Non voglio desensibilizzarmi su questioni così delicate e voglio ancora provare pietas nel momento in cui certe cose potrebbero accadermi sotto agli occhi senza andarmele necessariamente a cercare. Povero ragazzo.
Ps: a proposito di spettacolarizzazione della morte: vergognosa repubblica.it che tre giorni fa mette in testa come prima notizia il nuovo terremoto a Sumatra con tanto di annuncio di tsunami catastrofico, dirette streaming sulle spiagge con maggiori possibilità che potessero essere colpite etc e poi?
Poi arriva la notizia che non ci sarebbe stato nessuno tsunami, nessuna morte da vedere in diretta ed il terremoto scala dalla prima alla quinta posizione..Perchè un terremoto di magnitudo 8.5 non è abbastanza per poterne parlare se non c'è un'onda che noi possiamo vedere da casa nostra come qualche b-movie apocalittico di qualche anno fa.

Unknown ha detto...

Quanto al terremoto di Sumatra qua a Singapore eravamo in allerta perch' se ci fosse stato tsunami sarebbe arrivato alle 7.51am. Tweet da Aceh dicevano che il mare stava risucchiando le barche..etc etc

Non sminuiamo il fatto che e' stato l'11esimo terremoto piu' forte nella storia quindi meglio un po' di panico che il nulla.

sergio.bocchini ha detto...

Stavo appunto pernsando che non avrei trovato riferimenti a quel fatto su un sito intelligente come questo visto che considerazioni non ce ne sono da fare e per sapere tutto di quello che è successo ci sono già migliaglia di altri siti. Che dire? Le anna laura succedono

Anonimo ha detto...

@Sergio: velo pietoso sul tuo commento che aggiunge ad una discussione meno contenuti di quanti ne aggiungerebbe un rutto.
Ma almeno la punteggiatura cavolo. Perchè a leggerlo tutto d'un fiato si va in iperventilazione.
Poi se per te è fuori luogo trattare l'argomento socio-sportivo della settimana su un sito che al 98% si occupa di sport...

Anonimo ha detto...

@Lorenzo: infatti nessuno lo sminuisce, ho detto proprio il contrario. Proprio perchè si trattava di un terremoto potenzialmente catastrofico sarebbe stato necessario dargli il giusto risalto a prescindere da eventuali tsunami. Ma che la notizia scali in quinta pagina non appena si viene a sapere che le onde generate sarebbero state blande è abbastanza sintomatico.

sergio.bocchini ha detto...

Non aggiunge niente perché non c'è niente da aggiungere, la punteggiatura è infatti proporzionale al tempo che gli ho dedicato, mi spiace solo di essere passato a rileggere per curiosità anche il tuo commento

anna laura ha detto...

@sergio bocchini La prego, non sprechi il suo tempo e la sua intelligenza a leggere ciò che scrivo, è un insulto,lei è troppo intelligente per queste cose, cosi intelligente che non le coglie, che non riesce a comprendere ciò che è scritto. Lasci stare, non si mescoli con la plebe quale sono io, rischia e rischierebbe di non capire, e infatti non capisce...