di Alvaro Delmo
Manca circa un mese e mezzo alla finale dello Eurovision Song Contest di Baku (Azerbaigian). Con questo intervento, che sappiamo essere gradito a molti e in particolare all'amico Dane, inauguriamo un appuntamento fisso con il quale intendiamo analizzare alcuni dei protagonisti di quella che potrebbe essere una delle migliori edizioni della manifestazione da molti anni a questa parte. Almeno musicalmente parlando. E cominciamo alla grande, dal Regno Unito che ha spiazzato un po' tutti iscrivendo un vecchio leone del bel canto come Engelbert Humperdinck. Ai più questo nome (d'arte) suonerà pressoché sconosciuto eppure il signore in questione, classe 1936 e dal capello alla Little Tony (o meglio alla Elvis, del quale era anche amico), è da considerarsi una vera star con all'attivo, riportano le biografie, circa 150 milioni di dischi venduti nel mondo a partire dagli anni '60 del secolo scorso.
Non è poi così strano che la BBC abbia deciso di scegliere un personaggio che ha fatto la storia della musica britannica per cercare di riportare in patria un trofeo che le manca dal 1997 quando a vincere fu Katrina and the Waves ai danni, tra gli altri, dei nostri Jalisse. Del resto l'esibizione dei Blue dello scorso anno era stata disarmante e Londra questa volta sembra quindi aver scommesso su un professionista capace di calamitare l'attenzione del pubblico grazie a un grande carisma e una intonazione ancora poderosa. La canzone è intitolata Love will set you free ed è una ballata che calza a pennello sulla voce di Humperdinck, scritta e composta da due autori quotati come Martin Terefe e Sacha Skarbek, altro segno che il Regno Unito quest'anno sta facendo sul serio senza puntare comunque su facili fuochi d'artificio sonori e visivi.
Non è poi così strano che la BBC abbia deciso di scegliere un personaggio che ha fatto la storia della musica britannica per cercare di riportare in patria un trofeo che le manca dal 1997 quando a vincere fu Katrina and the Waves ai danni, tra gli altri, dei nostri Jalisse. Del resto l'esibizione dei Blue dello scorso anno era stata disarmante e Londra questa volta sembra quindi aver scommesso su un professionista capace di calamitare l'attenzione del pubblico grazie a un grande carisma e una intonazione ancora poderosa. La canzone è intitolata Love will set you free ed è una ballata che calza a pennello sulla voce di Humperdinck, scritta e composta da due autori quotati come Martin Terefe e Sacha Skarbek, altro segno che il Regno Unito quest'anno sta facendo sul serio senza puntare comunque su facili fuochi d'artificio sonori e visivi.
La grossa incognita, dando per scontato l'apprezzamento delle giurie, a questo punto è rappresentata dalla quota a carico del televoto, di norma dominio dei più giovani che potrebbero storcere il naso (o meglio le orecchie) di fronte a qualcosa di diverso rispetto al deleterio flat pop che tende a dominare gli auricolari in questi anni. Per ora i commenti sono molto discordanti e il fatto di esibirsi per primo nella finale non aiuterà Humperdinck, ma noi confidiamo sempre in una inversione di tendenza che, a dire il vero, potrebbe giungere proprio quest'anno. Questo il video di Love will set you free che, se fosse in italiano, vedremmo ben interpetata da Massimo Ranieri (due partecipazioni all'ESC, 1971 e 1973).
Alvaro Delmo, 5 aprile 2012
7 commenti:
devo dire che conosco Humperdinck per un solo motivo. Mio cugino (mio cuggino mio cugginoooo, direbbero gli Elio) fino a un paio di anni fa si guadagnava la vita suonando la batteria in un complessino su uno di quei mitologici ferry che attraversano il Baltico, tra Stoccolma, Helskinki e Tallinn. Traghetti anche soprannominati "Trombonavi" da qualche viaggiatore italiano (mai appurato se il nome fosse azzeccato... di sicuro lo era per mio cugggino, ma lui sulla nave in pratica ci viveva, quindi non conta). Sta di fatto che una volta mi ha fatto un CD con il loro repertorio, a base di musica veramente ma veramente cheesy, roba che al confronto le orchestrine della sagra delle piadine sembrano avanguardia musicale. Oltre a tonnellate di Abba, alcuni pezzi forti erano di Humperdinck. Tra di queste la simpatica "The Last Waltz"...
Conosco Humperdink solo xche' negli ultimi 2 in cui ci vivo, il soggetto in questione fa un concerto da $488 a persona al Marina Bay Sands di Singapore
Un mito assoluto! Nelle Filippine, il paese di mia moglie, è uno dei cantanti più conosciuti, e la sua canzone di maggior successo "release me", oltre a essere la preferita di mio cognato, è anche una delle più gettonate nella gare di karaoke, che laggiù sono una questione di vita o di morte (nel senso letterale del termine: le sfide più accese molto spesso si concludono nel sangue!). Devo dire che una volta è capitato anche a me di cantare lo zuccherosissimo brano, fra gli applausi dei parenti che hanno sorvolato molto sul fatto che sono stonato come una campana!
Accetto il sarcasmo Alvaro, un po' meno la scelta della BBC, che da ragione ai molti che considerano manifestazioni come Sanremo o lo stesso Eurovision una sagra per vecchiette da Sala Bingo.
L'Italia, con gli ultimi rappresentanti come Gualazzi e la Zilli, in confronto fa la figura dell'avanguardia...
@Dane: Dire che Humperdinck è da sala bingo mi sembra un po' esagerato tenuto conto della valenza del personaggio. Alla fine penso sia anche una provocazione, meglio certamente dei Blue dello scorso anno... non c'è dubbio che poi dal Regno Unito potrebbero anche proporre qualcosa di più moderno...
Alvaro, non è Humperdinck da sala bingo ma il suo pubblico (il post di Jack Torrance è illuminante), in ogni caso ho riportato una provocazione non mia, però il parallelo con gli italiani quale potrebbe essere appunto?! Ranieri & Bobby Solo li hai citati tu, magari il tuo amato Toto Cutugno...non so, in ogni caso mi pare una scelta un po' patetica.....l'avrei detto anche di Tom Jones (che comunque con Sex Bomb ebbe la forza di farsi largo a gomitate tra il popolo di MTV...), figuriamoci di Humperdinck...
Non sta scritto da nessuna parte che l'Eurovision debba proporre "giovani" (che significa poi?! Boh...), però insomma......vedo dei paralleli col prossimo Europeo di calcio: mezza Italia vorrebbe una nazionale basata sui Balotelli, gli El Shaarawy e i Borini per costruire qualcosa per il futuro, mentre il CT cova un progetto Totti-Cassano perchè "bisogna cercare di vincere e quindi serve esperienza..."
Sono d'accordo sul non cedere alla dittatura del flat-pop (per quello gli MTV Awards & Co. riempiono già ogni spazio...), ma occhio a non commettere l'errore contrario di creare un mondo virtuale fatto di generi fini a sè stessi totalmente acronistici: Sanremo in fondo è stato ucciso così...
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