di Andrea Ferrari
Lo sciopero dei calciatori ci ha privato di una prima giornata ai limiti del ridicolo, se pensiamo a quante squadre di Serie A siano ancora incomplete o con giocatori appena arrivati. Ancora adesso si hanno serie difficoltà a capire il reale valore di molti club essendo diventati quasi tutti ostaggi del “colpo” last minute.
Da intendersi sia in entrata che in uscita, vedi la spada di Damocle della cessione di Maxi Lopez sul Catania, tra le squadre di fascia alta e media solo Milan e Napoli paiono non esser ancora in attesa del salvatore della patria (e pur non essendoci un nesso di causalità, i nostri 2 cent sul prossimo scudetto li mettiamo su di loro). Nei puzzle delle rose a mancare poi non sono certo dei dettagli: il Genoa è ancora in attesa di sapere se sarà Gilardino il suo prossimo centravanti (le ultime dicono di no) così come Gasperini al di là di Forlan e Poli non sa ancora se dovrà inventarsi qualcosa per Sneijder.
Il continuo allungamento della finestra di mercato, che ormai supera l’inizio stesso del campionato, sta avendo conseguenze sempre più nefaste per quasi tutti gli stakeholder del prodotto calcio (citazione in managerialese cialtrone di un'espressione straletta in questi giorni in cui la maggior parte dei giornalisti si è espressa contro lo sciopero dei calciatori) ed è una di quelle novità, come è successo al golden goal, che andrebbero già cassate per manifesta stupidità pur essendo relativamente nuove.
Danneggia i tifosi, ad esempio quelli che vogliono sottoscrivere un abbonamento e non sanno ancora che giocatori vedranno con la maglia della propria squadra, danneggia ancor di più gli allenatori che rischiano sia di buttare all’aria quasi un mese e mezzo di lavoro svolto fin lì (sì, stiamo pensando ancora al povero Gasperini). Distorce poi in modo perverso anche il mondo del giornalismo rendendo difficile se non impossibile la vita di coloro che provano ad a esercitare un minimo di analisi su di una Serie A che mai come in questa stagione si ritrova con un saldo negativo così evidente (persi un top player come Eto’o, ma soprattutto gente in ascesa come Sanchez, Pastore, Menez) mentre incentiva ancor di più il cialtronismo dei sedicenti esperti di calciomercato che approfittano saprofiticamente di questa situazione. Insomma c’è modo e modo anche di vivere il declino di quello che alcuni ancora definiscono, con temerario sprezzo del ridicolo, “Il campionato più bello del mondo”. Per fortuna fra poco questa 'finestra' (praticamente un portone) di mercato termina, da dopodomani le firme che mancano saranno rimandate a gennaio.
Andrea Ferrari, 30 agosto 2011
11 commenti:
Purtroppo ci si assuefà al peggio, basta guardare cosa si riesce a sopportare e metabolizzare nella vita quotidiana. Che il campionato inizi prima della fine del calciomercato è assurdo, ma ormai non ci fa caso più nessuno. Due proposte che mi piacerebbe uscissero rispettivamente dalle bocche di Abete (si ... va beh) e Platini. 1) Riduzione a sedici delle squadre in Serie A (con otto giornate in meno si potrebbe partire a mercato chiuso senza turni infrasettimanali ... ma le PayTv non sarebbero d'accordo). 2) Abolizione della "finestra" di mercato di gennaio.
Le 16 squadre assolutamente, visto il livello pietoso, ma con 3 retrocessioni, così almeno si scannano un po'. Ciò vuol dire che 100 giocatori finirebbero in B, alzandone un po' il livello e così via a catena.
concordo su tutta la linea
Bel post, concordo totalmente.
Il mercato inifinito è come il mercato libero buono ed efficiente...balla. Il mercato libero è duro, bastardo e senza pietà, con morti, feriti e dispersi. Questi cialtroni vogliono fare il palazzo di Hammurabi senza pagare dazio e, ciò, non è possibile. 16 squadre è tutto ciò che ci possiamo concedere, forse.
Italo
la definizione di "colpo last minute" piace...
http://www.gazzetta.it/primapagina/images/prima_pagina_grande.png
@Andrea
Vuoi far valere l'essere arrivato prima?
Se vuoi andiamo insieme armati di de bello gallico e mp5....qualcosa succede
:DDDD
Italo
Lo sciopero dei calciatori ci ha privato di una prima giornata ai limiti del ridicolo, se pensiamo a quante squadre di Serie A siano ancora incomplete o con giocatori appena arrivati.
Il continuo allungamento della finestra di mercato.. sta avendo conseguenze sempre più nefaste per … i tifosi, ad esempio quelli che vogliono sottoscrivere un abbonamento e non sanno ancora che giocatori vedranno con la maglia della propria squadra, … gli allenatori che rischiano sia di buttare all’aria quasi un mese e mezzo di lavoro svolto fin lì
Vangelo.
E vogliamo parlare delle 12 partite sulle prime 14 in notturna? Della SCI a Pechino? Dell’amichevole con la Spagna a Ferragosto? Della sosta per le amichevoli della nazionale alla seconda di campionato? Tutto già detto lo so ma in periodo di vertenze sindacali con i calciatori ogni tanto fa bene ripetere tutte le stupidate che ci dobbiamo sorbire.
Quoto Jeff in tutto. Su questi punti mi pare ci sia unanimità totale.
Però va detto che la questione del mercato aperto è ancora più ridicola in altri campionati, anche ben più seri del nostro.
Vogliamo commentare per esempio le polemiche per le convocazioni di Nasri all'Arsenal? o sempre rimanendo ai Gunners, la formazione schierata contro lo United?
Quindi è un problema molto più ampio.
Probabilmente la soluzione più semplice sarebbe di racchiudere il periodo di calciomercato esclusivamente a giugno (tanto più che tutti aspettano gli ultimi giorni comunque, quindi 1 o 3 mesi non farebbe grande differenza).
Ma poi che scriverebbero i giornali a Luglio? delle amichevoli estive contro la rappresentativa del Ciocco?
Andrea F
@Andrea F: infatti il problema non è solo italiano...
Sul farlo finire a giugno non sarei così tranchant, basterebbe che terminasse i primi di agosto in modo da dare 2-3 settimane di tempo all'allenatore per lavorare con la rosa definitiva.
sui giornali: le notizie ci sono, basta avere il coraggio di scriverle e comunque non mi sembra una buona ragione per tenere in vita questo baraccone.
Concordo, metà luglio - primi di agosto sarebbe già sufficiente. E aggiungo che non mi piace nemmeno un mercato di gennaio dove volendo si rifà completamente la squadra. Capisco il discorso del mercato "di riparazione" (una volta si chiamava così) ma fisserei un massimo di due acquisti. Oggi in teoria Inter e Milan potrebbero scambiarsi tutta la rosa....
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