Il Muro dello Sport

Alle solite due regole dei nostri forum se ne aggiunge una terza: vietato parlare di calcio. Non per snobismo, ma solo perché almeno qui non vorremmo sentirne parlare...

4.375 commenti:

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Simone ha detto...

@Jeremy:ho la tua stessa idea.
Il Federer,prima d'oggi,era il più forte...terraiolo a non aver mai vinto a Parigi.
Nadal deve cambiare programmazione ed evolversi tecnicamente:a 23 anni ha già avuto troppi problemi fisici.
Se non vuole diventare un altro Jim Courier...
A Wimbledon ci divertiremo un sacco.

jeremy ha detto...

Dane, ndo cazzo stai?! Comunque oggi leggendo il corriere in Agenzia delle Entrate ho visto una pagina intera sullo scatto fisso e sul sito milanofixed. Hai corrotto qualcuno?!? Bell'articolo comunque.

Dane ha detto...

Jeremy, un insieme di beghe di lavoro, problemi personali e il periodico Aventino quando il talebanismo comincia a far venire strane irritazioni sui polpastrelli al Videla che è in me...
Per quanto riguarda non ho visto il pezzo, ma testimonia la deriva modiaola che sta prendendo lo scatto fisso. La Chaingang che ha rivoluzionato il traffico cittadino è ormai morta, e ormai ci restano solo i neo-paninari con cerchi ad alto profilo e bici-bomboniera al posto di Tibebrland e Moncler.
Per questo conservo con Milanofixed una non troppo velata polemica personale, che mi ha portato anche a disertare il Giro...

Leo ha detto...

Tra l'altro le 20 semifinali consecutive negli slam sono un record talmente mostruoso dal non avere spiegazioni papabili. Forse soltanto in una tecnica perfetta che non prevede nessun carico particolare su nessun muscolo e che quindi non procura dolori a spalle, caviglie, ecc. Inoltre mi sembrava di ricordare che Federer, da fine 2008, lamentasse un doloretto alla schiena. Adesso non lo dice più. Che fosse stato quello il problema al servizio? Mah. Semplicemente è di un altro pianeta. Fossi i classe 87-88-89 bestemmierei in turco, dato che aveva detto di voler giocare fino a Londra 2012...

Simone ha detto...

@Leo:hai centrato il vantaggio di Federer sul resto della truppa.
Il suo stile,così fluido e naturale,evita i classici traumi del power tennis contemporaneo.
Il movimento in battuta fine 2008,inizio 2009 era leggermente diverso:caricava meno con le gambe.
E' comunque la sua cartina tornasole:ieri 16 ace e l'84% di punti vinti con la prima.

Simone ha detto...

ZERO A SEI
S'apre(chiudendosi?)la serie finale.
L'impressione è di un'opportunità clamorosa sprecata dalla banda Howard;che cicca con Lee un paio di matchpoint:sorvolando, sull'ultimo lay up,la chiara interferenza a canestro dell'eccellente Gasol...
La partita a scacchi è vinta da Van Gundy,che intasa la propria area per impedire lo stradominio "kobesco" e ribaltare il computo rimbalzi.
Missione compiuta.
I Lacustri sbandano paurosamente in alcuni momenti difensivi del secondo tempo,ma la mira infelice dei Magic non li affonda.
Tatticamente è il ticket Lewis-Turkoglu a dominare garadue, peccato per l'apporto offensivo(scarso e inconsistente)di Alston,Pietrus e Nelson.
E' il destino di Orlando:dipendere in dosi omeopatiche dal tiro da tre.
Sulla sponda losangelina il salvatore della patria è un Odom da parata(..),che copre gli orrori di Bynum,la scarsa vena del pino e la mancanza d'ispirazione collettiva di El-Ei.
Primo tempo ciapanò,alla faccia della sfida tra due mega attacchi; seconda frazione durissima e appassionante.
La sensazione è che,emotivamente,sia già tutto concluso.
Ma sarebbe interessante collaudare il serbatoio delle energie dei Bryanteers:sta iniziando a mancare la benza,vedremo in Florida.
Black Mamba lo sa e per la terza puntata andrà per la giugulare.
La storia si ripete sempre.
Quei due tiri sbagliati dal rookie sembrano il deja vu dei quattro liberi "mattonati" da Nick Anderson contro i Razzi.
Le incompiute sembrano la specialità di casa Magic,ma vorrei sottolineare le differenze.
Nel 1995 la gang di Penny pescò una squadra tremenda:un'insalata mista di veterani affamati(il grande Clyde,Mario Elie) e giovani leoni da urlo (Sam I Am,Bob Horry).
Con il "piccolo" aiuto di un Hakeem inarrivabile,roba da cineteca del basket.
Questi Lakers non sembrano altrettanto irresistibili:i vuoti di sceneggiatura persistono e la mancanza di killer instinct d'Orlando è particolarmente grave.
E' già tempo d'abbassare la saracinesca?

Simone ha detto...

NATIONAL HOPE LEAGUE

E' tempo di Minnie,alligatori e pensionati.
Garatre in Florida è il miglior episodio di queste stranissime finali,finisce punto a punto e rivela paesaggi inconsueti per questa edizione dei playoffs.

STATS,LIES AND BASKETBALL
I Magic sparano dal campo un incredibile 62,5% e rischiano comunque di perdere.
Il fattore rimbalzi,con quelle percentuali,salta completamente ed influisce pochissimo sul destino della partita.
Pesano invece,come lottatori di sumo ingrassati,i tiri liberi.
Della serie il mondo al contrario, Howard li esegue meglio di Bryant:in quel 61,5 collettivo dalla linea della carità c è il segreto della sconfitta gialloviola.
Malgrado un insufficiente 5 su 14 da tre di Orlando.

"RAFER! SOLID AND SIMPLE!"
E' il mantra di un preoccupato Van Gundy al suo curioso playmaker.
Escluso dalla rotazione il deludente Alston,ecco lo scintillante Skip to My Lou...
Apre in due la contesa con almeno tre magate stile Rucker e massacra di finte e arcobaleni il caro vecchio Fisher.
Se fosse sempre così,allarme rosso a Hollywood.

C'EST LA VIE
Sbarca alle finali,finalmente,anche Air France Pietrus:il migliore sesto uomo della lega.
Una sorta di Michael Cooper della nuova era,peccato per i Lacustri l'inevitabile nemesi,decisamente nostalgica.

TICKET TO RIDE
Giratela come volete,ma il duo Lewis-Turkoglu è la spina dorsale della franchigia.
Il turco opera,con bisturi e guanti,nell'agitata difesa Lakers.
Rashard inietta il veleno.
La prospettiva più spaventosa,per Phil Jackson,è che nulla si possa fare per fermare le loro combinazioni:dipende solamente dalla strana coppia.
S'aggiungono anche due considerazioni tecniche:l'ex Sonics non è Chris Webber(..),ma passa la gonfia a Superman con tempi tecnici incantevoli,perchè lo pesca in ricezione dinamica.
Brother Hedo non è un gran difensore,ma negli ultimi minuti sembra leggere alla perfezione la mancanza d'ispirazione altrui...e improvvisa la giocata decisiva.

KOBIADE,IL VANGELO SECONDO PAU
Il KB del primo quarto va oltre il jordanesco;aggredisce la partita con una cattiveria spaventosa, sbranando gli avversari.
Poi,quando s'attende il colpo del kappao nell'ultimo parziale, s'intestardisce in giocate illogiche e dannose.
Soprattutto per l'ego degli ottimi Ariza e Gasol.
Il Gesù iberico dispensa pallacanestro celestiale,su entrambi i lati del campo.
Il Q.I.cestistico è altissimo:se procediamo a confronti europei,in alcuni momenti pare Cosic con i piedi di Volkov.

LAMAROMETRO
Osserva quale Lamar scende sul parquet,capirai il meteo della banda Mamba.
Tre quarti di nulla,bloccato da quattro falli,e poi il rientro Lakers firmato dal debordante mancino.
E' un autentico cubo di Rubik per i Magic:modifica,difensivamente e offensivamente,lo scenario della sfida.
E poi evita a coach Jax l'impiego del bamboccione Andrew.

SETTE A ZERO
Il basket non è una scienza esatta,per fortuna.
Talvolta entrano canestri improbabili ed escono tiri perfetti.
Quindi il merito della prima vittoria(di sempre!)nelle Finals va anche attribuito a una bimba di sette anni.
Statisticamente,quando Gina Marie Incandela canta l'inno,Orlando è imbattuta.
Non difenderà come Courtney Lee,ma tatticamente è insostituibile:Stan allungherà la rotazione?

Abbiamo avuto due partite appassionanti,ma se volete una serie,per adesso,rivolgetevi alla Stanley Cup.

cydella ha detto...

Ma che culo i Lakers!!! Mi sembrano il Milan di Champions: le vanno tutte bene. Infortuni, squadre avversarie,...
Non mi ricordo squadre così scarse vincere il titolo. Anche gara4 regalata dai Magic.
Lewis mi sembra l'erede di Wallace: o tutto o niente.
Attendo giudizi più tecnici.

Straw61 ha detto...

nemmeno nella Bronze League del campionato UISP, sopra di 3 a 5 secondi dalla fine concedi un tiro aperto come quello preso da Fischer dietro l'arco...appena riceve il pallone gli sono addosso e gli sego un braccio mentre palleggia e lo mando in lunetta...

axel shut ha detto...

aspetto il commento di gente più esperta ma i miei two cents sono:
Pietrus non deve giocare la prossima partita (almeno)
se ciò non succederà vuol dire che il basket non è proprio un gioco per me (e che non ne capirò mai i regolamenti)

Dane ha detto...

Cosa vuoi Cydella....i playoff sono una lotteria decisa dagli episodi.....i veri valori sono sanciti dalla regular season.... :-D

cydella ha detto...

@dane: con i Rockets si infortuna Yao, i Celtics perdono Garnett, i Magic battono i Celtics e Orlando batte i Cavs che avevano fatto una squadra per battere i Celtics e così arriva in finale una squadra molto inesperta. Se non è culo sto qua.
Le 2 finaliste mi sembrano di una pochezza imbarazzante. A mio parere, bastavano gli Spurs o i Pistons di 3/4 anni fa per rifilare un bel cappotto a queste 2 squadre.

Simone ha detto...

@Cydella:è la squadra "anellata" di Jax più scarsa di sempre.
@Straw 61:evidentemente tutto sto scouting fa dimenticare le regole più elementari del gioco.

Simone ha detto...

THE FISH THAT SAVED LOS ANGELES

IL CULO DI JACKSON
Garaquattro bissa,ma in modo più atroce,l'andamento della seconda puntata.
Per la prima volta,infatti,i Magic assumono il totale controllo tecnico e agonistico della serie.
Accade nel secondo quarto,quando uno stillicidio di personali e di "mattonate" affondano i Lakers.
Ma,a metà terzo parziale,il giocattolo di Van Gundy va in cortocircuito:basta il quarto fallo del turco,dopo una fesseria di Lee,a proporre la risalita di LA.
Con Ariza,il Pippen dei senzatetto,sugli scudi.
Nel finale dei regolamentari,la Van Gundy Band completa la frittata con un maestoso seppuku, esemplificato perfettamente dalla difesa distratta(..)di Nelson sull'improbabile tripla di Fisher.
Non c è che dire:se ti salvi con Mbenga e Powell,puoi anche vendere la sabbia ai tuareg...

O SUPERMAN
Il fenomenale Dwight Howard è a metà del suo sviluppo da dominatore della lega:uno specifico fisico al di fuori della realtà,un pò come furono Wilt e Shaq.
La sua kryptonite?
Non ha un vero movimento in post,senza ricezione dinamica è in difficoltà.
Il piede perno balla,alcune volte non legge il raddoppio.
E non parliamo dei tiri liberi,vero?
Ecco,valutando tutto questo,il conto della serata fa 16,21 rodmans e 9 banane.
Superman,se lima i difetti elencati,si comprerà(tra non molto)l'intera Nba.
Vedremo.

GAME,SET AND MATCH?
C è aria di vacanza in Sternville, il titolo Lacustre appare vicinissimo.
Son curioso di vedere la reazione di Orlando,dopo questa sconfitta che fa malissimo al cuore.
Sono pure interessato all'atteggiamento dei Bryanteers: più di una volta,nell'ultimo biennio,hanno sbracato incomprensibilmente.
S'attende il Lewis delle due partite di mezzo,dopo l'esibizione del suo ologramma nella quarta.
Anche perchè abbiamo rovinato lo score vergine(ops)del frugolotto Incandela.
Sono dell'idea che se Stan l'avesse schierata,su quella rimessa,avrebbe difeso meglio dello sciagurato Jameer.

"That's all,folks!"

Calvin ha detto...

simone, commentino sulla gestione delle due PG? si puo' togliere l'Alston visto in gara 3 senza che qualcuno si chieda perché? ho come l'impressione che SVG ci tenga a dimostrare il proprio genio tattico ma anche le scarse capacità a gestire il gruppo. cmq gara 5 sarà azzurra, LA non si ammazzerà di fatica con due match point in casa a meno che non inizino ad entrargli anche gli asciugamani...

Simone ha detto...

@Vincenzo:si,la previsione d'Obama(sic)si sta avverando.
Però ricordiamoci che i Magic non hanno ancora realizzato gli exploit da tre delle precedenti serie..
La gestione delle point è stata farraginosa:io sarei andato con Skip to My Lou tutta la vita.
Stan è un grande tecnico,ma alcune volte si dimentica della continuità del gioco:è l'unica caratteristica rileyiana che non ha carpito dal suo "maestro".
Il grande Pat cavalcava fino alla noia i suoi cavalli vincenti..non puoi guastare il loro ego ipertrofico.

Calvin ha detto...

cavolo l'ho appena scritto su playit che faranno un favore ad obama :)

comunque tanto di cappello a SVG per come gioca Orlando, ma mi pare abbia grossi problemi di carisma: in tutti gli angoli "WIRED" o nelle riprese dagli spogliatoi non si vede mai un Tony D'Amato, ma sempre un ragionier Filini pieno di grinta.

mi dà fastidio che LA sia riuscita a vincere senza nemmeno la prestazione monstre del 24 a nobilitare le Finals. anzi, a sfregio l'MVP lo darei ora come ora al catalano, vero regista dell'attacco losangelino, che in difesa su DH è stato semplicemente monumentale, togliendosi quella patina di morbidezza affibbiatagli dopo le finals dello scorso anno.

Simone ha detto...

@Vincenzo:l'Mvp delle finali sovente è un premio scenico.
Ho qualche dubbio che Phil Jackson si ripresenti l'anno prossimo; comunque vada,le fortune future dei Lakers dipenderanno dalla crescita di Blazers e Rockets. L'Ovest,in prospettiva 2010,sembra meno competitivo dell'Est.
E' una fase simile a quella degli anni settanta:molte belle squadre,nessuna dominatrice.

jeremy ha detto...

GLi ultimi giri della MotoGp oggi sono stati il manifesto allo sport e allo spettacolo.

cydella ha detto...

@jeremy: ma stai scherzando? Vuoi mettere la Formula 1?! Zzzzzzzzzzzzz... zzzzzzzzzzzz...
Potrebbero chiederne i diritti come sonnifero. Non conosco una persona che non si addormenti dopo i primi 5 giri.

Leo ha detto...

Cydella, un po' in ritardo, per dirti che Pistons di tre-quattro anni fa son stati una squadra difficilmente ripetibile: Billups-Hamilton-Prince-Wallace-(cazzo non mi ricordo il centro!!). Probabilmente la squadra più equilibrata della stria della lega Nba. Ultima cosa, mettere sullo stesso piano Lewis e Sheed è un po' come paragonare Simone a Savicevic.

cydella ha detto...

@leo: l'altro centro era Ben Wallace. L'arbitraggio della finale persa con San Antonio non mi fa ancora dormire la notte... si vede che sono dell'Inter?
Comunque anche in queste finali, nei momenti topici, tutti i fischi sono andati a favore di Bryant.

IL TEG ha detto...

Non è il caso di montare polemiche su questo titolo...la possibilità di vedere una serie combattuta l'ha buttata via van Gundy con la complicità dei suoi (inesperti) giocatori.

Kobe non si prende chiamate diverse dalle altre star della lega, o almeno è ad anni luce dalle passeggiate consentite all'osannato da tutto il mondo Lebron James (che non riesco a non detestare).

cydella ha detto...

@il teg: è il culo dei Lakers quello di beccare sempre avversari non all'altezza. Comunque non mi ricordo a memoria una squadra più scarsa ad aver vinto il titolo.

Franco Lampada ha detto...

Finali deludenti e in generale stagione NBA di transizione.

Ad Ovest ci si aspettava il salto di qualità di New Orleans e Utah, ma per diversi motivi, sono naufragate insieme ai loro giocatori migliori: D-Will e CP.

Sarebbe stata la classica stagione da back to back per i Celtics che però in contumacia Garnett non hanno reso.

Alla fine giusta la vittoria dei Lakers (che però hanno sofferto troppo contro I Rockets senza Yao e Tmac!!), ma Orlando ha avuto le sue occasioni per far girare la serie e le ha fallite.

Nulla da dire, se non che i Lakers spazzati via lo scorso anno da Boston sono campioni Nba.

Odom, Gasol, Fisher non hanno nulla da spartire con i secondi e terzi violini delle recenti squadre che si sono laureate campioni.

Grande Kobe, ma non diventerà mai il numero 1 nel suo ruolo.

Finale con scarso appeal simile ai vari SAS-NJ LA-NJ di qualche anno fa..

La NBA ha bisogno di storie, di sfide, di rivalità (da questo punto di vista è simile alla wwe..): Boston vs La è Ok, Lebron vs Kobe sarebbe stata ok, Orlando-Lakers è entusiasmante quanto un due di picche..

Simone ha detto...

LA IS MY LADY

Finisce con lo champagne alla O-rena,l'Mvp al 24 redento e l'impressione di non essere mai usciti dal finale di garaquattro.
Orlando,ricalcando fedelmente la sua storia di eterna incompiuta,si produce in una quinta da eiaculazione precoce.
Va avanti nel primo parziale e poi collassa con uno 0-16,nel secondo quarto,che liofilizza la pratica losangelina.
TRIPLE THREAT
Significativo il dato statistico che conduce al break:zero triple Magic.
Con questa tendenza,e lo stile difensivo dei Lacustri,è impossibile vincere la contesa.
L'Nba odierna vive sul mantra degli adattamenti:se al posto di Ilgauskas c è Gasol,e si affrontano gli Odom e gli Ariza, saltano le certezze dell'eurogioco vangundiano.
Poi,inevitabile,c è il destino:le esecuzioni da tre di Lewis e Turkoglu,che minarono le certezze Cavs,vanno sottobraccio con il lay up mancato di Lee e la fesseria di Nelson contro Da Fish.
L'efficace difesa Lakers,valida sotto le plance e negli aiuti contro i triplisti,sanguinerebbe di fronte a un attacco più bilanciato nel tiro dalla media distanza e meno legato alla velocità e al timing delle esecuzioni.
Praticamente l'identikit di Cleveland...
LA DECIMA DI JACKSON
Nella musica classica la nona è la sinfonia stregata per eccellenza: ma Phil ci potrebbe rispondere che lui è solamente(!)un direttore d'orchestra.
Quel cappellaccio che indossava sul palco,con il dieci romano(x)in evidenza,pareva il target perfetto per la mira dei suoi detrattori delusi.
Nel suo caso l'adagio "tanti nemici,tanto onore" è perfetto.
E' il suggello a una carriera incredibile,ottenuto con un gruppo talentuoso ma incompleto.
Una squadra che vive su equilibri sottilissimi,capace di alternare momenti di autentica ispirazione ad amnesie inspiegabili.
Un collettivo futuribile ma precario:i 58 milioni di dollari a un fantasma promettente,ovvero Bimbo Bynum,potrebbero minare i rinnovi contrattuali di Cobra Ariza e Lamar Odom.
Anche la quinta ha dimostrato che l'all around del Queens è tatticamente insostituibile:da lì passa la possibilità di un clamoroso back-to-back.
MISSING
Detto degli imbarazzi del centro titolare in gialloviola,la finalissima ha mostrato un Jameer Nelson dannoso per i ritmi della banda Howard.
L'aria di smobilitazione è evidente;il combo ha ormai una dimensione da seria contender,ma potrebbe anche fare il bis dell'era Penny-Shaq.
Il turco si è aggiunto al Lewis di garaquattro nell'osservazione dal campo(..)della partita stessa:i voli pindarici di questi Magic dipendono dalle lune del duo caffèlatte.
Anche fin troppo.
MADE IN EUROPE
Nel 2001 Sergio Scariolo dichiarò,senza alcun imbarazzo,che Pau Gasol era tatticamente il giocatore più dominante mai apparso nel Vecchio Continente.
La serie strepitosa contro Superman Dwight è la consacrazione di un fuoriclasse all'apice della carriera.
Ed è il primissimo anello da superstar di un lungo europeo.
Autentico Mvp ombra.
GO WEST
Sull'arrivo del catalano in California c è ancora la firma di Jerry West.
L'unico esempio vivente di un grandissimo atleta che è stato altrettanto abile come dirigente: un fuoriclasse al quadrato.
Il titolo 2004,per dirla tutta,arriva da lontanissimo.
Era lo storico draft 1996 e Mister Clutch derubò l'incauta concorrenza con una rapina doppia.
Al tredici,per Divac,si fece girare da Charlotte la scelta di un promettente liceale.
Tale Kobe Bryant.
Alla ventiquattro pescò un ninnolo da Arkansas,un certo Derek Fisher.
Poi si sparla delle differenze tra noi e loro:questa è fondamentale.
Se becchi Lorenzen Wright al settimo pick assoluto puoi solo fare il manager a Los Angeles.
Sponda Clippers,of course.
FROM 8 TO 24
Sembra scontato essere Kobe.
Un ego esagerato imprigionato in un giocatore oltre l'esagerazione.
La mia idea è che il 24,un tempo 8,sconti una colpa gravissima:ha ridimensionato l'aurea mistica,la presunta unicità,di Michael Jordan.
Imperdonabile...


"Thank you boys"

Simone ha detto...

Errata corrige:
"Il titolo 2009,per dirla tutta...".

cydella ha detto...

@simone: il 24 in queste finali, due o tre palloni a fine partita se li è palleggiati sui piedi e persi come un principiante. Il 24 ha vinto le finali quando c'era Shaq e la squadra era ben altra. Contro Detroit e Boston era stato spazzato via. Il 23 era ben altra roba.

Franco Lampada ha detto...

No dai non bestemmiamo...MJ e Kobe nella stessa frase non ci possono stare..Per carità Bryant è un grandissimo, ma "His Airness" era tutt'altra cosa per carisma, difesa, aggressività, mentalità, intelligenza..

Perchè sennò anche Wade un paio di anni fa ha trascinato gli insospettabili Heat all'anello, ma nessuno ha osato fare raffronti..

Inoltre sul 24 "pesano" un paio di finali perse di troppo, e perse male sia a livello personale che di squadra..

transumante ha detto...

Il cammino dei lakers è stato molto agevole: l'unico avversario di rilievo che nella sua carriera aveva vinto un titolo era billups, ormai in fase calante. Davvero, è un nba di transizione.

Poi mi si deve spiegare perchè sul +3 palla in mano gli altri, gli americani preferiscano farsi rimontare che spendere fallo e chiudere la partita (cito a memoria: gara 2 lakers-pistons 2004, l'anno scorso spurs-suns e gara 4 a orlando)

Simone ha detto...

@Cydella e Franco Lampada:io non vedo molte differenze tecniche tra Kobe e MJ.
Tra le squadre dei due,sì.
Il figlio di Jellybean evolve in una lega dal tasso tecnico più annacquato,con regole difensive molto differenti.
Per esempio,una volta non si poteva "zonare",o almeno si doveva truccare l'utilizzo di quella mossa.
Un bel vantaggio per chi è forte in isolamento e in uno-contro-uno.
La finale persa nel 2003 fu la fine del Ko-Shaq:il grande O'Neal, sui pick and roll Billups-Wallace, pareva il Bynum d'oggi...
Il Bryant vinse quasi da solo una partita,poi abdicò allo strapotere dei Pistoni.
Sulle ultime edizioni Lacustri: come possono essere paragonate,come personale,ai Bulls 1996-98?
Era un'altra Nba...
Presi singolarmente,il 23 e il 24 mi sembrano della stessa specie tecnica:anch'io preferisco Jordan,però il paragone non mi sembra blasfemo...anzi.

cydella ha detto...

@simone: a me sembra che Kobe sia tornato a vincere quando ha incontrato... nessuno. Togli gli Spurs, i Celtics, Rockets mezzi rotti, Cleveland si suicida, poi rivince.
Comunque mi sembra una NBA piuttosto scadente, se i vincitori vengono decisi dalla sequenza con cui si sfidano le squadre: LA perderebbe con Cleveland, Cleveland batterebbe i Celtics ma non è adatta ai Magic. Avete visto il roster di LA? C'è da piangere se questi sono i campioni.

Calvin ha detto...

simone, differenze tecniche, come vederne? il giovane liceale di cui sopra è il piu' grande collezionista dei video del 23 originale, ha passato l'infanzia a ripetere le movenze di Michelino, ha candidamente ammesso che alla gara delle schiacciate ha partecipato solo per emularlo, e si potrebbe andare avanti ore. pero' le differenze si fermano alla tecnica. mentalmente, MJ era un'altra cosa, io a KB ho visto fare tante buone giocate, ma non gli ho mai visto rubare un pallone ad uno poi finito nella Hall of Fame per poi andare a chiudere la partita con un azione personale. questo per il ricordo piu' nitido. ma il primo ricordo è legato ad un uomo volante con la maglia Blazers soffocato difensivamente dal 23 in maglia rossonera, che poi nell'altra metà campo fece 35 di media. insomma, l'idea di dominio assoluto che ti dava quelloli' quando giocava KB non la dà, anche perché gli manca ancora (secondo me) la capacità di leggere la partita.

Simone ha detto...

@Cydella:a me sembra tutto normale.
E' l'era globale,post-espansione.
Il talento viene diluito in trenta squadre:le squadre da anello hanno meno consistenza tecnica di quelle di vent'anni fa.
Perchè manca profondità a quasi tutti i roster:i Lakers del 1982 avevano McAdoo,Cooper e Brewer dalla panca.
Uno come Mike McGee,che a Desio in Serie A ne fece 59,non toccava quasi il campo.
Magic aveva a fianco un califfo come Nixon:le due finaliste 2009 vantano point guard che non potrebbero nemmeno allacciar le scarpe a Norm the Storm...
Il livello d'oggi è lo stesso degli ultimi anni:l'Avery Johnson'99 non è più forte di Skip To My Lou.
Tutto ciò non impedisce campionati incerti e divertenti:almeno due serie di playoffs sono state favolose,mi riferisco a C's-Tori e Cavs-Magic.
Come già detto,è un periodo di transizione;lo scenario muterà rapidamente...

Simone ha detto...

@Vincenzo:perfetto.
Ma anche Kobe risolse situazioni difficilissime,già da "infante":per esempio l'improbabile vittoria sui Blazers nel 2000.
E il celeberrimo OT contro i Pacers nelle finali dello stesso anno.
Potremmo andare avanti all'infinito:ricordi chi ha messo i canestri della staffa a Pechino contro la Spagna?
Che poi il paragone sia ad altezze siderali è innegabile:è il bello del bar sport...

Simone ha detto...

DEDICATO A LORENZO FIGNONI
L'inimitabile,antipatico, Campionissimo con l'asterisco.

I casi della vita,ahinoi:son vent'anni da quel Tour incredibile,fondamentale.
Settimana scorsa pensavo a una retrospettiva da scrivere su Indiscreto e poi arriva la mazzata.
La malattia di Lorenzo Fignoni,nipote di romagnoli emigrati in Francia,nemmeno 49 anni e un destino implacabile.
Un eroe omerico delle pedivelle,impossibile da ignorare, odiamato come pochi.
Non mi rimane altro che un confuso,crudele,coccodrillo sull'ultimo dei mohicani.

LAURENT LE MAGNIFIQUE
E' una rassegna parziale e caotica,ma un concetto mi sembra chiaro:Fignon fu l'ultimissimo a competere per tutto lo scibile del ciclismo.
Immaginarsi oggi un Menchov correre un Fiandre contro Boonen pare fantascienza;il Laurent si sciroppò tutte le grandi classiche e i Grandi Giri,magari pure le corsette di paese.
Il biondino fu sinonimo di classe pura,nonchè personaggio fortissimo,con un carisma e un alone di mistero che divise in due le schiere d'appassionati.
Mai banale,colto,originale;quindi lontano dallo stereotipo del ciclista poverocristo e ignorante.
Il cittadino di Parigi,studente fuoricorso,mai s'adeguò all'enfasi precotta di certa stampa ed entrò nel club(capeggiato dal leggendario Jacquot)di super ammirati ma mai troppo amati.

L'ENFANT
La più grande generazione allevata da un diesse,il venerabile maestro Cyrille Guimard,e da una squadra,la mitica Renault.
Madiot,Mottet,Jules,Lemond...
Fignon divenne adulto da..bambino.
Il primo Tour,a 23 primavere da compiere,fu inaspettato e clamoroso.
La matricola vinse un'edizione terribile:mancava il capitano,il Tasso,e accadde l'incredibile.
Pavè,cronofiume,Pirenei,il Puy de Dome,l'Alpe,Morzine e Digione.
Un massacro.
Saltarono quasi tutti:nonno Zoet al pisciatoio,Kuiper per lutto,Kelly sull'Aubisque,VDV in una scarpata.
L'eroe tragico,Pascal Simon in giallo,si frantumò prendendo il sacchetto del rifornimento.
Rimasero due poppanti:il torero di Segovia,Perico Delgado,e il bimbo da Saint Mandè.
Pedro si perse sulla Madaleine,pappandosi 25 minuti, decretando la vittoria dell'occhialuto parigino.
1983,ai Campi Elisi s'annunciò il futuro.

LE DOPPIETTE CON L'ASTERISCO
Il Fignoni,con un pò di fantasia e molto senso della giustizia,potrebbe vantarsi di due Double.
Nell'84 fu scippato della rosa da un ambiente,quello italiano,degno dei peggiori stereotipi mafiosi e complottisti.
Un Giro irregolare tecnicamente e agonisticamente:il percorso,già piatto,fu privato dello Stelvio per favorire il Moser,idolo nazionalpopolare del momento.
Fignon fece un numero devastante nell'unica tappa selettiva a disposizione,sulle Dolomiti.
Ad Arabba indossò un rosa intenso,poi scippato dalla crono veronese del Cecco.
Il trentino,naturalmente con la bici speciale;gli altri con i mezzi tradizionali...
Al Tour massacrò la concorrenza, compreso l'ex capitano Bernard Hinault.
La pantera gialla umiliò tutti,merckxianamente:trattasi del più irresistibile campione visto nell'era moderna della Grand Boucle.
Cinque tappe e distacchi d'altri tempi.
Poi l'importantissimo 1989,un altro Fignon.
Dopo un'operazione alla caviglia che mise in serio dubbio la sua carriera.
Meno strapotente,più scaltro e coraggioso.
Un concentrato di Grande Ciclismo:fece il bis alla Sanremo, corse da protagonista al Nord e si riprese il maltolto al Giro.
Potrei occupare l'intero blog a descrivere quel Tour,ma mi limito a una considerazione pratica.
Perse per otto secondi una corsa strameritata,da attaccante di razza.
Ancora contro i mulini a vento della tecnologia.
Un duello tra sopravvissuti ed ex compagni di squadra.
Fignon,l'atleta che correva da Marzo a Ottobre;Lemond,il programmatore sparagnino che programmava due gare all'anno.
Due mentalità antitetiche:vinsero per un centinaio di metri,molto casualmente,i metodi che ci avrebbero consegnato l'osceno Robosport degli anni novanta.

(continua)

Simone ha detto...

DEDICATO A LORENZO FIGNONI

LA CLASSE
1987,Tour dolceamaro per un Laurent salito su un frenetico rollercoaster.
Ma il talento si scorge anche nei particolari apparentemente più insignificanti.
Riluttante luogotenente di un Mottet bardato di giallo,verso Blagnac scrutò il cielo,annusò il vento e ordinò ai compagni d'indossare le mantelline da pioggia.
Dopo qualche perplessità,e lo sguardo ironico di alcuni colleghi,si scatenò una bufera d'acqua che consentì ai Systeme U di filar via,mentre mezzo plotone si fermò per infilare l'impermeabile!
Il risultato? Un minuto al traguardo sugli incauti rivali e la dimostrazione che i watt contano,ma solo fino a un certo punto...

PARIS-ROUBAIX
Non riuscì mai a vincerla,malgrado i numerosi tentativi.
A dispetto dei suoi 63 chili e la struttura fisica esile,il Lorenzo s'esaltò sul pavè.
Nel 1988 una beffa:solo una fuga bidone impedì la sua affermazione.
Tre anni dopo cadde,forò cinque volte(!) ma lottò come un leone e quando entrò nel velodromo ci fu un'ovazione infinita.

1993
Salutò il gruppo al sorgere della leggendaria Epolandia,l'ultima vittoria(l'anno prima)al Tour;con la grinta di un campione che(ri)catturò,per qualche ora,l'attimo fuggente.
Si sfilò sul Restefond,in mezzo agli ultimissimi,osservando la corsa da dietro.
Lui che passò la carriera nel gruppo di quelli davanti.
Un momento soave,un gesto diverso da un atleta speciale,che fuggiva le consuetudini:cominciando da quel codino aristocratico e gli occhiali da professore.

LE PRESIDENT
Affronta il cancro con fierezza.
"Sono malato,ho un tumore all'apparato digerente...Ho fatto una bella vita,combatterò fino alla fine."
La stessa dignità che mostrò rifiutando sempre di esibire l'intimità della sua famiglia agli obiettivi dei fotografi.
Negò a chiunque anche la visione della lettera scritta personalmente dal presidente Francois Mitterrand,il dì dell'atroce conclusione del Tour 1989.
Il Fignoni quel messaggio epistolare lo conserva più gelosamente di una maglia gialla qualsiasi;fedele alla regola che i sentimenti veri non si possono mettere in vendita.

Merci et chapeau,Laurent.

Dane ha detto...

http://www.milanofixed.com/wp-content/uploads/2009/06/velodromo.jpeg

Dotto', po' esse che il velodromo è venuto un po' troppo grande.....che faccio, lascio?!....

Simone ha detto...

TWO WEEKS ON THE GREEN

Or dunque eccoci.
E' il momento più sacro della stagione tennistica:nel tempio che Giorgio Bassani definì il Vaticano dei gesti bianchi.
S'arriva a Wimbledon con un prologo estenuante,tra il Federer finalmente parigino e lo psicodramma nadaliano,praticamente paradiso e inferno a confronto.

ROGER VS ANDY
Non ci vuole un esperto per definire l'elvetico il favorito del torneo.
Però solamente uno sprovveduto potrebbe parlare di marcia trionfale:il ritiro di Nadal e soprattutto il sorteggio(parecchio "calcistico")hanno disegnato un Wimbledon a due velocità.
Dalla parte di Federer i pretendenti più scomodi,da quella di Murray un bel corridoio semivuoto.
Il settore del cinque volte vincitore è insidioso:si nascondono mine vaganti come Haas e Soderling,bombardieri stile Karlovic e Cilic.
Il più inquietante potrebbe essere Cassius Tsonga,ancora più pericoloso dell'enigmatico Djokovic di questi tempi.
Il Mago Merlino deve giocare con una certa attenzione:logico che tutto dipenda dalle sue lune.
Il servizio esibito al Roland Garros assicurerebbe il gioiello numero quindici.
Dall'altra parte,contro l'eroe britannico(scozzese nei dì sfortunati)c è pochissimo: autentici mostri d'inconsistenza come il deludente Gulbis e "Potrei ma non voglio" Berdych;lo scavigliato Roddick e il promettente bimbo Dimitrov.
Son curioso d'osservare l'adattabilità alla semierba del pericoloso Del Potro,ormai a un passo dall'empireo definitivo.
Tutto sommato l'avversario più insidioso,dopo il Federerissimo, si chiama Mister Pressure;un cliente che alcune volte trasforma un giovane leone in un Signor Braccino qualunque.

ERBA BATTUTA
Il fenomeno dell'omologazione delle superfici ha colpito anche la cattedrale.
Quelli di "..never on Sunday" hanno aggiunto il tetto all'erba battuta degli ultimi anni.
Un fenomeno che potrebbe portare all'uniformità assoluta:il tennis come un'enorme rappresentazione scenica,con i colori del campo unica distinzione di un gioco monocorde.
La rasatura dei prati,con il manto sempre più basso,permette scambi da fondocampo impensabili fino a sei,sette anni fa.
E' una sorta di rivoluzione totale:anche a Wimby il serve and volley diventa rischioso e improduttivo.
Una sola variabile impazzita da verificare:l'inedito microclima che si creerà alla prima chiusura del Centrale...

NADA
Già dal 1000 madrileno giungevano voci inquietanti sullo stato di salute del numero uno del mondo.
Le ultime settimane hanno confermato le teorie meno rassicuranti:a 23 anni Rafa Nadal ha problemi cronici ad entrambe le ginocchia.
Nell'ambiente il gossip è di quelli a tinte fosche;diciamo che l'iberico potrebbe rappresentare l'ennesimo esempio del Robosport contemporaneo.
Un caso d'ingordigia famelica e programmazione sciagurata: evitando,per decenza,il discorso farmacologico.
Solo la futura stagione americana (sul cemento..)chiarirà la vicenda;per adesso rimane valido l'accostamento al Jim Courier che si spense,agonisticamente,a soli 24 anni.
Ennesimo tema di discussione di una stagione mutevole come il cielo londinese...

dag_nasty ha detto...

Simone: grazie per i pezzi su Fignon, davvero un campione meraviglioso. Spero possa cavarsela.

Io ho sempre avuto un debole per i corridori francesi e a tal proposito ti vorrei chiedere un piccolo affresco dei tuoi (siamo arrivati al juke-box ormai!) su Laurent Jalabert.
L'aggancio con l'attualità è la fresca nomina a selezionatore della nazionale francese. Proprio ieri "Jaja" era a pochi chilometri da casa mia a provare il durissimo percorso di Mendrisio (solo Lugano e Duitama erano altrettanto impegnativi).
Rivedendo la sua foto e leggendo la sua intervista su un giornale locale, ho ripensato a quanta classe aveva Jaja, corridore abbastanza atipico che io amavo alla follia, con quel suo particolare stile, l'espressione impassibile... nato velocista e trasformatosi in cacciatore di classiche e persino di grandi giri.
Certo, va pur detto che i suoi anni coincisero con quelli dei disastri di Epolandia, ma al netto degli "addittivi", a mio avviso, era coumnque un artista del pedale.

Simone ha detto...

@Dag Nasty:mi fa piacere che apprezzi Fignon,un campione diverso.
Molto "francese" nella sua unicità.
Sull'altro Lorenzo vedo di tirare fuori un'insalata mista:è stato l'ultimo vero fuoriclasse transalpino.
Oggi avremmo un bisogno disperato di un galletto di talento.
Citando i mondiali vado con Sallanches 1980,l'apice del Tasso Hinault.
Il percorso,ai piedi del Monte Bianco,era un autentico massacro:arrivarono al traguardo in quindici!

dag_nasty ha detto...

ah... preciso che io parlavo dei mondiali che ho potuto vedere coi miei occhi, quindi da Colorado Springs in poi...
Ho ricordi annebbiati, comunque mi sembra che anche Agrigento fosse abbastanza duro.

Simone ha detto...

@Dag Nasty:confermo.
Il mondiale siciliano fu bello selettivo;d'altronde il podio (Leblanc,Chiappucci e Virenque)pareva l'arrivo di una frazione pirenaica.

Simone ha detto...

JAJA

Dura essere fuoriclasse in terra di Francia:prima di te,con quella etichetta,son stati catalogati "divi" come Henri Pelissier,Louison Bobet,Jacques Anquetil,Bernard Hinault,Laurent Fignon...
Il paragone è improponibile,soprattutto se sei un campione polivalente piombato nel bel mezzo di Robosport,fautore della specializzazione più feroce.
Laurent Jalabert,effiggiato come il Che su una rivista francese,è stato rivoluzionario.
Fu il primo galletto "hors categorie" a non essere uomo da maglia gialla a Parigi.
Ha insegnato,a una platea ammalata di Tour,un ciclismo meno monotematico e più improvvisato.
Buono per tutte le stagioni,vincente da Febbraio a Ottobre,stravagante nella sua evoluzione tecnica.

Quattro date,qualche asterisco, per definire la sua parabola esemplare.

6 SETTEMBRE 1992
A Benidorm,è a un Bugno di distanza dall'iride.
Il monzese,sul rettilineo finale,lo uccise con un rapportone impossibile.
Strano il rapporto di Jaja con i mondiali:nei suoi anni migliori vide gli improbabili trionfi di Leblanc e Brochard,compagni di nazionale infinitamente più scarsi e molto più fortunati.
Proprio nel 1997 dell'altro Laurent,un'originale affermazione nella prova a cronometro...

3 LUGLIO 1994
Ad Armienteres,prima tappa del Tour,sprint di gruppo.
Jalabert è in piena evoluzione agonistica;il velocista atipico sta diventando molto più forte in salita e sul passo.
Ad Aprile,alla Vuelta,stupì tutti vincendo a Lagos de Covadonga,il Pordoi di Spagna.
Ma il vizio della volata di gruppo lo coinvolge ancora.
La caduta è spaventosa:l'alfiere Once si sbrana il viso sull'asfalto ruvido.
Una maschera di sangue e di dolore;per mesi sarà rincorso,terrorizzato,dal rumore del trapano del dentista.
Ricordo incancellabile delle estenuanti sedute di ricostruzione della dentatura "regalata" a quella frazione della Grand Boucle.

10 APRILE 1998
E' il campione della banda Sainz,i metodi d'alta Epolandia li immaginiamo senza troppa fantasia..
E' anche il capobranco di un gruppo affamato.
Ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi,l'eroe di Mazamet s'appresta a vincere la corsa.
Prima di lui,nella crono,quello sgobbone di Inigo Cuesta,infaticabile gregario di Jaja.
Piove,la strada è pericolosa,ma gli intermedi annunciano il trionfo Once.
A un chilometro dal traguardo,con la classifica in tasca,Lorenzo rallenta scientificamente.
Il giusto per farsi superare dal luogotenente fidato:al quale regalò la corsa della vita con un gesto meraviglioso,da autentico fuoriclasse gentiluomo.

21 AGOSTO 2002
Fresca maglia a pois del Tour,agli sgoccioli di una carriera bellissima.
Alla Agostoni,la classica estiva italiana più massacrante,improvvisa un esaltante Baracchi col compagno di fuga Faresin.
Sessanta chilometri di dominio assoluto,con quella pedalata inconfondibile,fluida ed elegante.
La volata è una pura formalità,sul podio si gode un trionfo che sa di polvere di stelle.
Gli appassionati fanno la fila per una foto o un autografo:ha il viso disteso e tranquillo di un uomo in pace con se stesso e il mondo.
Missione compiuta.

dag_nasty ha detto...

"ha il viso disteso e tranquillo di un uomo in pace con se stesso e il mondo."

è proprio vero, era ciò che mi colpiva di Jaja...

Grazie Simone mi hai fatto riaffiorare dei ricordi bellissimi di questo atipico campione, per cui provo una sorta di adorazione.

aggiungerei un altro paio di episodi:

tappa di montagna della Vuelta del 1995 (da lui dominata), raggiunge Dietz, in fuga da molto tempo, e lo fa vincere. Gesto bellissimo, anche perchè non erano nemmeno co-equipiers...

Sempre 1995, Tur de France: fuga a lunga gittata (con i compagni Mauri e Stephens) verso l'altipiano di Mende. Uno dei pochissimi episodi che misero in ansia Miguelon nella sua cinquina gialla. Tappa epica conquistata proprio il 14 luglio... che giornata!

http://www.youtube.com/watch?v=rhQAAm8fOc8

Simone ha detto...

@Dag Nasty:effettivamente il gesto con Dietz fu memorabile.
La tappa di Mende,tecnicamente,fa il paio con la Sanremo dello stesso anno:il dì che consacrò Jaja fuoriclasse.

transumante ha detto...

simone: visti gli imminenti mondiali, spendiamo due parole sul nuoto italiano. Dal terzo mondo all'elite in pochi anni, sfornando campioni e gregari con regolarità: l'ultima è la scarcella, che farà parte della prima categoria

jeremy ha detto...

Transumante, secondo me sono un bell'esempio di come un organizzazione seria possa dare frutti a lungo termine: creato un gruppo forte (quello che si esaltò a Sidney con Fioravanti e Rosolino)hai creato un movimento che male che vada manterrà l'Italia competitiva per molti anni, anche senza la Pellegrini recordwoman di turno. A quando un approccio simile nell'atletica? Questo mi chiedo. Certo, i mondiali partono malissimo con i noti problemi giudiziari affiorati ultimamente.

Leo ha detto...

E sarei curioso di vedere cosa farebbero i nostri, che sono sempre i meno ipermuscolati (doping o no è così, e a volte non riesco a trovare spiegazione), se si ritornasse alla mutanda. Ho notato solo io che Magnini ha vinto l'ultimo mondiale pur essendo l'unico con il fisico da anni '90?

jeremy ha detto...

Leo, non si tornerà alla mutanda: i produttori fanno troppa pressione su costumi che costano una cifra contro la mutanda, che con 5 euri ci riempi il cassone dell'apino (cit.).

Leo ha detto...

Mah... Non credo sia per il prezzo. Che senso ha comprarsi un costume intero (che costano dai 200 euro in su) se non gareggi ma vai a fare un po' di moto due o tre volte la settimana?

jeremy ha detto...

Per lo stesso procedimento mentale per cui c'è gente che spende 150 euro per le scarpe da calcetto con cui gioca una volta la settimana (quando va bene: io ne conosco una decina) o quelli che vanno in palestra firmati dalla testa ai piedi. Il target lo si trova sempre. Quindi anche il tizio che deve fare il superfigo in piscina e si va a comprare il costume intero da 200 euro. Moltiplica questo soggetto in qualche centinaio di migliaia, aggiungici piccoli e grandi agonisti sparsi per il mondo e avrai un business niente male.

Simone ha detto...

@Transumante:pardòn per il ritardo nella risposta.
Paiono mondiali costruiti(..) in vasca molto bene,parecchio ambigui dal punto di vista regolamentare,maledettamente "italiani" organizzativamente.
Il post,tenendo conto delle vicende ricordate da Giuliano(..), potrebbe riservare scenari inediti;una sorta di Piscinopoli (voglio il copyright per la definizione!).
L'ultima edizione romana(1994)fu caratterizzata da Popov,Pancratov,Van Almsick...ma soprattutto da una serie impressionante di fenomeni da baraccone Made in China.
Stavolta vedremo.

Dane ha detto...

Leo, la mia bella su bici olandese sabato pomeriggio superava allegramente minchioni vestiti da uomo ragno che pedalavano su telai in carbonio da 5000 euro.....

jeremy ha detto...

Il post sarà tutto un programma, Simone. Con la tua Piscinopoli in rampa di lancio: qualche magistrato con manie di grandezza lo si trova sempre. Perchè è così: per aver giustizia, dobbiamo appellarci alla vanità del singolo o alla banda avversaria. Viva l'Italia!

Simone ha detto...

SUMMERTIME ROLLS

Siamo al TOUR,finalmente.
Come di consueto s'intravede il profilo dell'ennesimo scandalo(?) estivo;epicentro belga-olandese, con ramificazioni toscane.
Chi sopravviverà vedrà.
Intanto si dovrebbero sottolineare le vittorie nei campionati nazionali,a cronometro e in linea,di atleti preparati "ecologicamente":un bel segnale per l'ambiente,purtroppo occupato giornalisticamente dai beppeconti di questo mondo.
Allora,invece di dare la prima pagina all'Ingegnere Pinotti,si cantano i ritorni di nani giganti come Riccò e Sella.
Scrivere di nuove metodologie,meno esasperate,di un Omar Beltran, dell'esperimento BioGiro,non è ancora chic.
S'annuncia un Tour infuocato,che gira attorno a due squadroni(l'Astana e la Saxo Bank)e con dinamiche affascinanti:il percorso,che non è demenziale come il recente Giro,potrebbe rendere incerta la contesa fino all'ultimo;cioè la frazione del Ventoux.
Sempre che il Contador,per scacciare l'ombra texana,non bastoni subito la concorrenza.

Un omaggio a una campionessa dal fascino maledetto.
La STAHURSKAIA fu iridata,a Plouay,nove anni fa.
Quella gara,corsa sotto una bufera d'acqua,la dominò da fuoriclasse autentica:vinse tanto,mostrando doti rare nel ciclismo rosa.
Purtroppo fu attorniata da personaggi squallidi che la consigliarono malissimo...
La bionda è morta qualche giorno fa:s'allenava dietro macchina,a Minsk,ed è stata ammazzata da una jeep contromano.
Una scena raccapricciante,una fine orribile.
Si dovrebbe fare più rumore sulla strage quotidiana di ciclisti: fragile testimonianza di pelle e ossa,minacciata dall'arroganza di quattro ruote sempre più aggressive.

Fuochi artificiali in NBA,dodici mesi prima dell'anno zero.
Si muovono in tanti e in poche ore si modificano i rapporti di forza.
Tre super da Hall of Fame vogliono il quinto anello.
A Cleveland,dopo la Caporetto in Florida,si gioca la carta del "do or die".
L'acquisizione di Shaq ha un sottotitolo preciso:titolo o tritolo.
Un solo precedente incoraggiante,proprio la Miami rileyana dell'ultimo Diesel convincente,e tanti fallimenti clamorosi.
Il meno simpatico,per i Cavs,fu la titanesca versione 2003 dei Lakers:ancora protagonista l'O'Neal,assolutamente deficitario sui pick and pop di quella Detroit che spazzò via LA.
Sette anni dopo verrà nuovamente testato sull'argomento:immagino l'entusiasmo di coach Brown,che inoltre dovrà gestire una pressione pazzesca...
Molto più logica la mossa degli Speroni:l'arrivo di Richard Jefferson innalza notevolmente il tasso tecnico e atletico della banda Popovich.
Un lusso che potrebbe portare dividendi molto alti,a patto che Duncan e Ginobili siano nuovamente al cento per cento.
L'ultima volta che gli Spurs ebbero,nel ruolo,un giocatore del livello dell'ex Nets,l'inquieto Steph Jackson,finì con una parata a Giugno.
Intanto Orlando cambia vestito:l'arrivo di Carter prova a compensare la sicura partenza di Turkoglu.
Van Gundy attacca il cartello "lavori in corso",io la vedo complicata senza il turco...
Se si conferma il gossip,il 2010 avrà un altro potenziale candidato all'Mvp:trattasi di Amar'e Stoudemire cronometrato,in un sistema nelsoniano,sui 25+12 ogni dannata serata.
A Phoenix il cartellone "vendesi" è esposto orgogliosamente:il prossimo sarà Captain Canada Nash.
Siccome rimangono almeno dieci-dodici free agent "pesanti" da sistemare,l'evoluzione è tutta da seguire.
Il sistema bolscevico(?) offre opportunità a chiunque,pensate ai Warriors con un Amar'e e,magari,un Turkoglu nel motore: passerebbero in un minuto dallo status di barzelletta a quello di pretendente al gonfalone.
Una bella differenza con lo schifo europeo di queste settimane:il riferimento non è solo al calcio.

Sei sfide e Wimbledon sarà storia.
Rule Britannia non fa sconti e consegna la semifinale al talentuoso Vampiro scozzese:il tabellone della zona Murray pareva certe estrazioni del lotto baresi.
Una messa in scena.
Contenti loro,contenti tutti.

Leo ha detto...

Ho appena finito di vedere Roddick battere Murray, e raggiungere in finale Federer. Sembra che di colpo siamo tornati a 4-5 anni fa. e mi va di fare una riflessione. Proprio prima di Parigi sono stati annunciati controlli severi (eufemismo) anche nel tennis. E tutt'a un tratto a Nadal non reggono più le ginocchia, Djokovic e Murray tornano ad essere giocatori normali, e gli ultimi due slam vedono in semifinale soltanto un giocatore su quattro della nuovelle vague (Del Potro a PArigi e Murray qui). E, di nuovo, tutt'a un tratto gli scarsi, i vassalli di Federer, quelli che hanno creato il vuoto dove lo svizzero si sarebbe inserito, per intendersi i classe 79,80,81,82,83,84, tornano a vincere, per lo meno con i giovincelli. Che sta succedendo?

Simone ha detto...

@Leo:ottima riflessione.
Penso che sia vero:però il Roddick 2009 è un altro giocatore rispetto a quello che vinse,tra le polemiche,lo Us Open 2003.
Meno strapotente ma migliorato di rovescio e con(finalmente!)un back più affidabile.
Alcuni hanno giustificato il dominio federeriano 2004-07 con la mediocrità della concorrenza:qualitativamente Safin e Nalbandian,quantitativamente Roddick e Hewitt mi sembrano campioni d'alto livello.
Hanno semplicemente affrontato un mostro all'apice della carriera.
Oggi,in una sfida vintage tra rovesci a una mano con Haas,il Mago Merlino sul suo servizio ha concesso 11 punti(!)in tre set.
Tecnicamente il buon Roger non c'entra NULLA con la storia del suo gioco;siamo anche a 21 semifinali Slam consecutive...
Vampiro Murray un dì farà risuonare "God save the queen" nella cattedrale,ma quest'anno non meritava la finale.
Non si era mai visto un numero 3 del tabellone con un'autostrada del genere davanti.
Il primo vero ostacolo,in semifinale,lo ha ridimensionato.

Leo ha detto...

Simone penso che a fine carriera riterremo tutti Safin, Hewitt, Roddick e Nalbandian un quartetto di tutto rispetto, con la stranezza di un palmares, per talento, alla rovescia. Mi sembra che Federer ad inizio carriera soffrisse Nalbandian perchè da junior lo batteva spesso... E, sempre di quella leva, cito Malisse, uno che poteva essere tutto e non è stato niente

Simone ha detto...

Ho rivisto Malisse,contro Schuettler,una settimana fa.
Braccio favoloso,gambe rivedibili e un'inquietante pancia da birraiolo belga.
Quanto talento sprecato...
La Nalba,ormai prossima al ritiro, avrebbe potuto essere il terzo uomo dopo il duo Roger-Rafa.
Quando è al top,mi riferisco alla fine del 2007,è quasi ingiocabile.
Un osso duro per Federer,un enigma irrisolvibile per Nadal.
L'iberico,anche quest'anno,è stato preso a pallate:la profondità,gli angoli e la pesantezza dei colpi di David sono notevoli.
Quando s'alza(va) col piede giusto...

Unknown ha detto...

Non mi sembra eresia affermare che molte volte Nalbandian è stato ingiocabile x chiunque. Una classe, una perfezione tennistica e un estro che forse solo i genii mancini possono avere. Detto ciò la differenza tra un fuoriclasse e uno che ha riscritto la storia del tennis la fanno i numeri impressionanti di Rogerio. La classe, la qualità e l'impressione di usare solo un centesimo dell'infinito talento che ha lo renderanno inarrivabile x tanto tempo ancora. Della diatriba da fanboys Nadal-Federer non mi interesso: ritengo il maiorchino un fenomeno e chi dice che il suo è solo strapotere fisico non l'ha mai visto giocare e ritengo il suo tipo di gioco particolarmente adatto a mettere in grave difficoltà Federer. Sulla presunta scarsità dei vassalli di federer ci sono sufficienti numeri e statistiche che affermano nettamente il contrario..
Murray molto molto deludente. Al pari dell'altro presunto fenomeno Djokovic..

Unknown ha detto...

Dimenticavo, sulla diatriba Federer vs Nadal: se il confronto tra tennisti si basasse sugli scontri diretti (attualmente l'unico appiglio dei nadaliani) allora anche Canas è + forte di Federer..
Onore ad un giocatore intelligente, e mai apprezzato x quanto invece si meritasse, come Andy Roddick. Mai avversario fu + meritevole di darmi la soddisfazione di zittire una nazione che da sempre è troppo impegnata a idolatrare i suoi presunti idoli..Il centrale di Wimbledon in questi giorni sembrava un qualsiasi circolo tennis italiano quando il 24enne di belle speranze italiane si trova di fronte la testa di serie n.1 del torneo..becerissimo !

spike ha detto...

A fine anno a Nalbandian servono i soldi per organizzare la sua mitica pesca al tiburon, e allora si mette a giocare. Una volta raggiunto lo scopo, ritorna nel letargo

Stefano Olivari ha detto...

Non sono d'accordo con i giudizi sul pubblico inglese: a fine partita Roddick è stato applaudito tanto quanto Murray (che ha giocato un torneo straordinario, da evoluzione moderna e potente di Gattone Mecir), e durante nessuno ha disturbato il gioco. Borg-Panatta del Foro Italico 1978 non terminò esattamente nello stesso modo, per non parlare di quanto avviene in almeno metà del mondo in Coppa Davis...

Simone ha detto...

Sono d'accordo con il Direttore sul pubblico inglese:son antipatici ma si comportano comunque meglio del resto del mondo.
Murray,tra non molto,vincerà Wimbledon ma dovrebbe cambiare attitudine tattica.
In ottica erbivora è ancora troppo ancorato a fondo campo;avrebbe anche la mano per volleare un pò di più.
E' una malattia "generazionale"...

Leo ha detto...

Boh, si è rimpostato un gioco per vincere di più, con il risultato, per ora, di vincere sempre le partite in cui è superiore ma di non poter far nulla contro un avversario forte in giornata. Infatti ha perso, per ora, da Verdasco, Gonzales (mi sembra), Roddick, tutta gente che lascia andare il braccio. Non è né carne e né pesce e giocando così rischia di perdere punti sulla superficie che preferisce, il cemento rapido. Vedremoma non può e non devefare il Nadal, non ne ha le caratteristiche

Simone ha detto...

"LUGLIO COL BENE CHE TI VOGLIO..."

Per lo sport è il periodo migliore dell'anno:a Luglio s'incrociano due idee mistiche,monumentali, d'intendere lo sport.
Una coppia d'assi,Wimbledon e il Tour,che sperimentano,talvolta con risultati inquietanti,la commistione tra sacro e profano.
La tradizione va in tandem con il marketing estremo.
Grand Boucle tecnicamente di medio livello,agonisticamente interessantissima.
Se non fosse per il Ventoso,al penultimo dì,ricorda l'edizione 1990.
Un anno di transizione tra i massacri disegnati da Levitan,i Tour più duri della storia,e la creatura in mondovisione forgiata da Leblanc.
Fu la corsa della fuga bidone di Chiappucci e Pensec,dominata da squadroni(Reynolds e Pdm)che puntarono sul cavallo sbagliato(Delgado e Alcala),spompando quello giusto(Indurain e Breukink).
Alla fine la spuntò Greg Lemond,il più intelligente della contesa.
Tracciato,quello 2009,che potrebbe favorire identici scenari:regali del gruppo a corridori sottovalutati,magari nei giorni dell'importantissima cronosquadre.
E se c'è un favorito d'obbligo,il buon Contador,non ci sono i profili altimetrici per esaltarlo: considerando Verbier un arrivo panoramico o poco più,rimangono come traguardi all'insù Arcalis e Ventoux.
Amarcord immediato:era il 1997 e si vide un fenomeno verso Andorra,mi riferisco all'Ullrich strepitoso di quel giorno; pensammo,in molti,che era arrivato il nuovo mammasantissima.
Malgrado il talento da superdotato,o forse proprio per quello,ci sbagliammo.
Idem con patate per Jeff Bernard,1987,il Tour più spaventoso di sempre.
Stravinse la crono del Ventoux e indossò un giallo sfolgorante.
La tappa seguente,verso le Alpi,agguato della concorrenza in combutta:Jean Francois rimase senza mutande e...senza maglia.
La corsa di Luglio,senza amici nel plotone,non si può vincere.
Bernard fu una meteora luminosissima e sfortunata: pedalava lieve e fluido,un autentico artista della pedivella.
Quest'anno saranno fondamentali le squadre,s'annuncia uno scontro Astana-Saxo Bank per il dominio assoluto,con alcuni "isolati" a giocar di sponda(Evans,Sastre,Van de Velde,Gesink,Kreuziger,etc).
Il fronte italiano vive sulla coppia Liquigas Pellizotti-Nibali: spero in un Vincenzino da top ten,le doti per emergere le ha tutte...
Buon divertimento e "Vive le Tour"!

dag_nasty ha detto...

grazie Simone, sempre un piacere leggerti.
Certo Contador non ha molti arrivi in salita per fare la differenza, ma va forte pure a cronometro... sarà durissima per gli altri.

Simone ha detto...

@Dag Nasty:è fondamentale per il madrileno che non si verifichi un contesto stile Le Vie Claire 1986.
Mi sembra il cavallo vincente,ma deve temere le tappe di media montagna;oltre che certe trappole tattiche.

E' un gran bel Roddick,quello di 'sto pomeriggio londinese...

jeremy ha detto...

Simo sto sentendo alla radio la partita: dovrebbero fare un monumento a Roddick, qualsiasi sia il risultato finale.

jeremy ha detto...

E sono 6! E sono 15! Semplicemente Federer. Ovazione per Roddick, un gigante. Ma questo è il giardino di Roger.

Nick ha detto...

Straordinario Roddick, appena sufficiente RF tenuto a galla solo da un servizio decisamente fuori dai suoi standard. Sembrava si fossero scambiati i nomi.
Ma alla fine il nome nell'Albo è sempre lo stesso.

Calvin ha detto...

anche per me oggi meritava Roddick. il suo rovescio bimane e' stato semplicemente devastante, mentre Federer secondo me continua la sua fase di calo... Il Federer del 2004 sinceramente era un'altra cosa. Il problema è che il livello di partenza era cosi' alto che anche in calo rimane uno dei migliori del circuito. Mi spiace per Roddick cmq.

Simone ha detto...

ROGER 15

Metti un pomeriggio londinese,il pubblico delle grandi occasioni e un appuntamento con la storia.
Ne esce fuori una contesa durissima e crudele,soprattutto per Andy Roddick:l'americano gioca la partita della vita,praticamente perfetto alla battuta.
Riesce a colmare il gap tecnico con lo svizzero aggredendolo; Federer perde per strada il rovescio e s'aggrappa al suo fenomenale servizio.
Il risultato è che Roger vince senza meritare:non ha la risposta che esibì con Karlovic,nemmeno il chip and charge mostrato nella semifinale contro Haas.
Ma è anche l'ennesima dimostrazione di classe e magnanimità di lombi del recordman elvetico.
L'incontro gira su due colpi fatali:primo set,sull'ennesimo breakpoint per il basilese un diritto federeriano fuori di un'unghia,corretto dal "falco",innesta la gran partita di Andy.
Tie break del secondo,sul quarto(!)setpoint Roddick cicca una comoda volèe alta di rovescio.
E' il momento che avrebbe chiuso la partita a favore dell'americano.
I 50 aces di Fed son un primato per una finale dello Slam,così come i 77 giochi complessivi.
Una partita che entra nella storia,in tutte le maniere possibili e immaginabili.
Da oggi lo svizzero finisce la sua missione tra i contemporanei:ogni nuova vittoria aggiornerà la sua leggenda.
Il discorso su chi sia il più grande di sempre è pura lana caprina;quando il Mago Merlino lascerà il palcoscenico il suo mito s'ingigantirà,fornendo un confronto impossibile per i suoi eredi.
Trovo demenziale fare le pulci al più grande sportivo d'inizio secolo,perchè una sola cosa è certa:uno come lui,non sto parlando solo dei mille record, non lo vedremo mai più.
Good night and good luck.

"Teach the gifted children
teach them to have mercy
teach them about sunset
teach them about moonrise
teach them about anger..."
(Lou Reed)

transumante ha detto...

personalmente al tour non riesco ad appassionarmi: perchè mancano riccò, birillo e valv-piti, mentre si disegna la corsa per A.C. e armstrong?

Vincenzo: roddick per me non ha meritato, pechè ha avuto l'occasione per andare 2-0 e l'ha fallita: è rimasto in partita giocando onestamente su buoni livelli, mostrando carattere, ma graziato da un'inguardabile svizzero (che però quando occasionalmente colpisce senza pensare, mostra le 10 categorie di differenza fra i due). Partita tecnicamente bruttissima.

Interessante il discorso su i giocatori monodimensionali: credo sia una precisa scelta dei formatori/allenatori, ma è un peccato non vedere gente andare a rete con convinzione

Simone ha detto...

@Transumante:facciamo un giochetto sulle iniziali.
Op,op,op.
Si parla sempre degli stessi,ma se un giudice scartabellasse troverebbe sigle più inquietanti.
La spina dorsale delle furie rosse campeon d'Eurolandia.
O per esempio il fresco numero due del mondo di un gioco molto popolare.
Pensa che nella città eterna correva voce di un controllo a sorpresa,ma veramente a sorpresa.
Il fenomenale frullatore sarebbe risultato positivo a una sostanza che solitamente non si cerca.
Ma l'Associazione lo ha salvato in Korda,pardòn in corner.
Tenuto sott'occhio si è sgonfiato miracolosamente e nel frattempo ha sofferto una debacle tendinea piuttosto preoccupante.
Le sue giunture scricchiolanti sono il risultato di un abuso di tutto:risultato poco esaltante per un giovanotto così robusto e atletico.
Adesso sta fuori per ricaricarsi e sparare le cartuccie rimaste:nell'ambiente alcuni giurano che rientrerà alla grande,altri sostengono che sarà abbattuto sul campo come un cavallo zoppo.
Ai poster l'ardua sentenza.
Anche perchè i pennivendoli,pur sapendo bene la storiella,fingono una verginità ammirevole.
Come le pornostar,ma forse con meno dignità.
Op op op.
Op.

Simone ha detto...

LE VIE CLAIRE 2009?

Seconda frazione in linea del Tour verso La Grande Motte e,come volevasi dimostrare,tutti a lamentarsi della tappa sonnolenta:ma che belli i tempi quando il plotone pareva un Tgv impazzito,eponostalgici.
Poi,all'improvviso,un'imboscata della Columbia;s'alza un perfido vento laterale e un gruppetto se ne va.
Davanti,i Cavendish boys,Spartacus Cancellara,Hushovd e Braccioforte con due compari.
Dietro,nella rete dei merluzzi,tutti gli altri;compreso uno scettico Contador e una fila di sbadati(Evans,Sastre,la Liquigas,i Rabobank).
Al traguardo,dopo l'ennesimo sprint stravincente di Mark Sanremo,s'impongono doverose riflessioni.
1. Metà gruppo non sa entrare in un ventaglio.
Molti tappisti insigni curano watt e posizione aerodinamica,ma non hanno mai corso una Classica del Nord.
Quindi non sanno come comportarsi di fronte a tale evenienza:infatti lo strappo decisivo l'ha dato Geronimo Hincapie,uno che conosce bene Fiandre e Roubaix.
E una Gand-Wevelgem l'ha pure vinta.
Non son più i tempi di Hinault e Kuiper...
2. In casa Astana comincia a delinearsi una situazione "liquida"(cfr. Baumann).
Fondamentale che non si verifichino le scene de La Vie Claire metà ottanta,mitico all star team prezzolato dal poetico(..)Tapie.
Nel 1985 Lemond fu fermato,sui pirenei,per non inquietare Hinault.
L'anno dopo fu un'autentica soap: la lite post cronosquadre,il golpe del Tasso verso Pau,una magata che valse un primato quasi definitivo.
Il dì seguente,il grande Bernard esagerò e si autoimpallinò in fuga;Lemond,verso Superbagneres, lo mollò al suo destino.
Poi l'americano in giallo a Briancon e il leggendario Baracchi del dinamico duo verso L'Alpe d'Huez.
Quella scenata mano nella mano fu puro teatro;in verità la squadra era spaccata in due.
Gli internazionali con Greg,i francesi con il bretone.
Un esempio illuminante:verso Saint Etienne si spacca il plotoncino dei migliori,Hinault incoraggia il compagno Bauer a tirare,malgrado un Lemond staccato.
"Fuck you!" fu la risposta del canadese.
Dopo l'ultima crono,dietro il palco,lo yankee scoppiò a piangere.
L'emozione per il primo Tour vinto?
No,il dispiacere per essersi fermato per cambiare una ruota; montata male da un meccanico malandrino...
Vedremo se Bruyneel sarà capace di evitare una faida come quella.
I prodromi per una corsa intrigante ci sono tutti:abbiamo già visto le prime prove di alleanze incrociate...

Simone ha detto...

Errata corrige:.."liquida"(cfr. Bauman)..

Leo ha detto...

Simo due domande:
1) che ne pensi di Turkoglu a Toronto? Secondo me può farfare il salto di qualità, dato che mancava un pensatorein campo.
2) Quanto hai goduto al sapere che il caro Lance non ce l'ha fatta a indossare la maglia gialla per 22 centesimi? Io non ho una scala appropriata che me lo quantifichi...

jeremy ha detto...

Leo è una piccola soddisfazione. Ma l'americano sta tenendo e la cosa non ci fa piacere...

Simone ha detto...

@Leo:la firma di Turkoglu è un segnale importante per Toronto.
E' un messaggio chiaro a tutti:i Raptors non hanno intenzione di smobilitare.
La scelta di Hedo è molto europea, privilegia la possibilità di giocare in un sistema "amico"(con una grande comunità turca),rispetto alla prospettiva di evolvere in uno squadrone da titolo.
Perchè Portland,con l'ex Kings a coadiuvare Roy,sarebbe diventata l'avversaria occidentale numero uno per i Bryanteers.
Tatticamente,se starà bene,è il giocatore perfetto per "nutrire" Bargnani e Bosh.
Soprattutto il romano.

Sul texano non ho molto da scrivere:osservo.
Due dì fa erano evidenti le alleanze trasversali;il cowboy ha molti amici nel plotone e li usa benissimo.
La situazione dell'Astana è potenzialmente da Le Vie Claire 2009: Contador è il più forte,ma se parte la fuga "giusta" lo fregano.
Sta a lui,verso Arcalis,chiarire le forze in campo.
La missione di LA è già compiuta: se vince,o ci arriva vicino,farà la figura del fenomeno.
Se fa il coequiper del madrileno sarà elogiato per l'altruismo.
Ha rilanciato nel mondo il suo brand...

transumante ha detto...

Sui raptors: a questo punto servono un play di riserva (dovrebbe arrivare dooling in cambio di humpries) e una guardia titolare (magari attraverso sign and trade coinvolgendo marion). Probabile che ormai non si riesca a scambiare bosh e si lasci scadere il contratto: con quei milioni il prox anno si dovrà cercare un centro difensivo e un sesto uomo affidabile

Tour: ho notato una genuflessione talebana di bulbarelli verso armstrong. Stizzito oltremodo quando mura faceva notare che al 99% in salita non varrà i primi dieci. Mi associo al godimento per la mancata maglia gialla di lance, che sarebbe stata ottenuta grazie alla ridicola crono squadre. Sarei curioso di vedere le immagini sull'intero tracciato della saxo: ho il sospetto che cancellara sia SEMPRE stato in testa, pensando che sia meglio lui stanco che i compagni freschi

Simone ha detto...

@Transumante:il Bulba è lo stesso che,nel 2002,intervistò il dottor Ferrari sulle metodologie di lavoro del texano.
Trenta minuti,in diretta,durante una tappa alpina:inginocchiato di fronte a un tale luminare si dimenticò di chiedergli del processo nel quale era coinvolto.
Della truppa Rai l'unica "vera" è la De Stefano che al Tour 2004,il dì del gesto esemplare(...)contro Simeoni,disse la verità.
Gli scappò un memorabile:"Armstrong non è un campione".
Naturalmente fu cazziata dagli altri.

Simone ha detto...

SIGN OF THE TIMES

Metti un pomeriggio verso Arcalis ad attendere una tappa che non si sblocca.
In testa,su quella strada,le vicende di dodici anni fa.
L'Ullrich pareva una moto,il Virenque e il Panta che si guardavano male,Rijs scoppiatissimo.
Finisce invece,al solito,in controtendenza rispetto ai Tour passati:quando si "dormiva"(a 45 di media...)nelle prime frazioni e la corsa esplodeva all'esordio con le salitone.
Se quest'anno la cosiddetta pianura è stata appassionante,l'inizio pirenaico è apparso deludente e sottotono.
La fuga di desperados arriva a compimento,per la gioia del fenicottero transalpino Brice Feillu e dell'ex fulgida speranza Rinaldo Nocentini.
Il toscano indossa,per una manciata di secondi,un bel giallo provvisorio:la memoria casca ai mondiali juniores 1995,a San Marino;una tripla d'azzurrini(China,Basso e il Noce)assicurarono il bottino pieno.
Sapendo delle vicende dell'Ivan varesino,mi chiedo dove siano il Valentino iridato(un must per spiegare il talento usurato)e il quarto di quel dì,il basco Mayo, ennesimo reprobo di una lista chilometrica.
Nel gruppo di quelli che contano comanda l'Astana,che disegna progetti di podio parigino monocolore.
La rasoiata di Contador,a tre dall'arrivo,è dimostrativa ma non risolve il problema dei ruoli all'interno della squadra.
Addirittura li amplifica, costringendo i kazaki(?)allo scomodo ruolo di controllori del traffico nel fine settimana.
Potrebbero anche accadere,nei prossimi giorni,cose strane.
Intanto registriamo il rendimento del promettente Tony Martin e la sorprendente tenuta del levriero Wiggins.
Gli sconfitti sono il deludente Kreuziger e l'enigmatico Gerdemann.
Oggi,nel plotoncino della generale,erano una dozzina;nel 1997 arrivarono uno dietro l'altro,manco fosse una cronometro...un segno dei tempi?

Molto meglio lo spettacolo del Giro rosa.
A Castel del Monte duello tedesco tra l'emergente Hausler e l'esperta Arndt:s'impone la rampante Claudia,che rafforza il primato in classifica.
La sfida è incertissima,soprattutto perchè la Columbia(il team dell'ex iridata Judith)può utilizzare l'arma della Abbott,terza ad appena cinquanta secondi.
Tra due giorni conosceremo il finale della vicenda.

Per il Tour penso che aspetteremo a lungo,quasi in zona Cesarini.
Anche se in questo caso dovrei scrivere zona Petrarca...

jeremy ha detto...

Ma davvero erano nove anni che un italiano non indossava la maglia gialla?!? Pazzesco....Parliamone pero: mi sembra una cosa fuori dal mondo. Andrebbe analizzata, soprattutto alla luce della struttura dell'andamento del Tour.

jeremy ha detto...

Simo, tu che spiegazione dai?

Simone ha detto...

@Jeremy:ci sono tre tipi di giallo.
Quello provvisorio,come il Nocentini odierno.
Promettente,il Moser del 1975.
Definitivo,l'ultimo fu il Pantani a Les Deux Alpes nel 1998.
Per indossare una maillot jaune nei primi giorni devi essere,a scelta,un gran cronoman o un bel velocista con la corsa bloccata.
C'è la terza via della fuga sottovalutata.
In Italia non abbiamo carne da prologo(...)da almeno trent'anni.
I migliori sprinter,per poco,l'hanno indossata:Ciclone Bontempi e Cipo.
Non è poi un segno distintivo così particolare:il Bugno,per tacere di un Poulidor o di un Rominger,non l'hanno mai portata.
Perchè a loro interessava l'ultima,quella all'ombra della Torre Eiffel.

jeremy ha detto...

Ottima spiegazione, ma fa strano lo stesso.

dag_nasty ha detto...

E l'ultimo era stato il mitico Alberto Elli, di cui ero un grande tifoso! (per la serie chissenefrega...)
Del brianzolo amo ricordare il tour del '94 chiuso al settimo posto, con due giorni da protagonista sulle Alpi, in particolare sull'Alpe d'Huez, nel giorno di gloria di Conti.

Simone ha detto...

QUARANT'ANNI FA,15 LUGLIO 1969,IL MERCKXISMO.
Si era al Tour,sui Pirenei,a contemplare una corsa già ammazzata sulle Alpi.
Quel dì,la Luchon-Mourenx fu sbranata dal giovane Cannibale;nei giorni dell'allunaggio americano,il ciclismo cominciò ufficialmente un'era.
Il termine merckxismo,neologismo fortunatissimo coniato da Ormezzano,significò la conferma di una dittatura dispotica già intuibile dal Giro dell'anno prima.
E soprattutto l'imporsi definitivo,nel mondo delle pedivelle,di un atleta totale,assoluto,bellissimo.
L'inizio della fine per gli sfregaselle scorfani,fino a quel momento classico stereotipo del ciclista fachiro.
Un Eddy che avrebbe potuto eccellere ovunque:dalle testimonianze dei calciatori dell'Anderlecht che lo videro tirare in porta(alla Bonhof!)da quaranta metri in una partitella,per tornare alla sua vittoria,da adolescente,in un torneo giovanile di boxe...
Un supereroe borghese,senza bisogno di fame atavica per giustificare il suo frenetico,bulimico,bisogno di vittorie.
Lasciò,per almeno sei anni,le briciole agli avversari;mandando curiosamente in crisi il ciclismo italiano e quello francese.
Gli sponsor scappavano,i corridori di medio livello smettevano:da Febbraio a Ottobre,Eddy tolse suspence e imprevedibilità all'intero calendario.
E pensare che quella macchina umana imbattibile,con le regole d'oggi,non avrebbe potuto correre:Peracino,il medico della Faema,accertò un piccolo infarto subito(al Giro'68)da quel prodigioso bradicardico.
Se il Tour'75 fu la casuale fine dell'impero,con l'epilogo romantico alla Sanremo'76,l'unico colpo di stato lo osò Luis Ocana.
L'iberico,molto più del nostro Gimondi,fu il vero avversario dell'orco in orbita Grandi Giri.
La batosta di Orcieres Merlette(1971) fu l'unica,durissima,sconfitta del Campionissimo belga all'apice della carriera.
Quell'affronto fu cancellato dalla tremenda caduta di Luis nella discesa alluvionata del Mente,un crudele segno del destino per un uomo ossessionato dal confronto col Cannibale.
Un Eddy che imbarazzò tanti,anche i cantori di Coppi;convintissimi di coltivare nel grande Fausto un confronto impossibile per gli altri fuoriclasse:in verità il Merckx maciullò ogni record,ponendo il limite così in alto da costruire una mostruosità.
Oltre Stenmark negli slalom e Moses sui 400 ostacoli.
La centrale elettrica di un'epopea belga irripetibile,un dominio surreale di un paio di generazioni di corridori fiamminghi:un pò come lo jugobasket di fine anni settanta e gli aussie nel tennis di late fifties.
De Vlaeminck,Godefroot,Pintens,Leman, Van Springel,Verbeeck,Dierickx.
Poi Maertens,Bruyere,Van Impe,Demeyer,Van Linden,Planckaert,Pollentier,De Muynck.
Rivalità cruente,certificate da episodi assurdi e sfide feroci:l'epicentro fu naturalmente lui,il boss,il mammasantissima.
Basta vederlo,in uno dei mille esempi proponibili,ad una Parigi-Bruxelles del 1973:sul pavè,a poco dall'arrivo,si leva tutti di dosso.
Prende a calci la bici e per un attimo pare una motocicletta del seguito.
Ha qualcosa di soprannaturale e di animalesco,fa veramente paura.
Una cattiveria cosmica.
Lo stesso comune mortale che, durante l'inverno,andava al parco con moglie e pargoletto.
Axel con la biciclettina sfidava il celebre papà staccandolo.
Ma una volta nei pressi dell'ipotetico(!)traguardo,l'Eddy rimontava e batteva lo sbigottito figlio.
Claudine inorridiva di fronte alla scena e il Merckx senior si giustificava imbarazzato.
"Mi spiace ma non ce la faccio a lasciarlo vincere:non voglio perdere. Mai!".
Proprio come quel pomeriggio di quarant'anni fa sul Tourmalet,a 140 chilometri da Mourenx.

Simone ha detto...

VENERDI'17 E IL MERCATO OMBRA

Se si cerca nei magazzini della Garmin troveremmo una serie di nuovissime biciclette su misura.
Alcune da strada,altre da crono,con il nome "Alberto"sul telaio,fresco di marchiatura.
Un mese fa CONTADOR era già un compagno di squadra di Wiggins,Millar e Farrar:poi l'accordo è saltato all'ultimo momento.
Questione di soldi e di penali da pagare.
Tutto ciò per testimoniare il clima plumbeo all'interno dello squadrone Astana:praticamente separati in casa o quasi.
La situazione potrebbe favorire colpi di teatro inediti,proposti soprattutto da una frazione come quella di Venerdì 17.
Il terreno verso Colmar è adatto agli agguati;basterebbe un Kloden in una fuga a lunga gittata e il Tour imboccherebbe la strada del non ritorno.
Giorni di accordi sotterranei:vedremo,all'atto pratico,i risultati delle varie trame.
Come disse Vito Taccone "..la vittoria è una rapina".

Nba,due acquisizioni importanti passate nella clandestinità:Anthony Parker ai CAVS,Paul Millsap ai Blazers.
L'ex Mvp dell'Eurolega è un autentico furto di Danny Ferry;dalla panca si tramuterà nel migliore back up orientale delle guardie.
Aggiunge ai Lebroners versatilità,difesa e intelligenza tattica.
Un lusso che potrebbe portare,prima della prossima estate,materiale prezioso sulle dita del Prescelto.
Anche Millsap è l'ingrediente giusto che mancava ai giovani Blazers.
Un rimbalzista dagli istinti rodmaniani,in esaltante progressione tecnica,che ogni anno aggiunge qualcosa al suo repertorio.
La sua determinazione,nel frontcourt di Portland,regala quella fisicità che difetta ai vari Aldridge e Oden.
Siamo a pochissimo da ritenerli gli sfidanti ufficiali dei Lakers.
A proposito:Lamar firma o se ne va?
Trattasi dello snodo decisivo a Ovest.
Senza Odom il back-to-back diventa arduo..

Ataru ha detto...

Anche io ho scritto una mia personale riflessione su questo Tour, l'ho postata sul mio blog, già che ci sono la copio qui:

20 agosto 2004, un caldo venerdi sera e lo stadio olimpico di Atene acceso a festa per le prime finali di atletica.
La gara del giorno è i 10000 metri maschili, fari puntati su due etiopi: il vecchio Haile Gebrselassie e il giovane Kenissa Bekele.
Il primo corre per la storia; vuole essere il primo uomo a vincere per tre volte di fila l'oro olimpico nei 10 mila, ma un infortunio gli ha impedito di allenarsi nelle ultime settimane. Il secondo corre contro il mito, ma arriva con il record mondiale ritoccato appena 2 mesi prima e i favori del pronostico.
Tra di loro l'altro etiope Sileshi Sihine e la solita pattuglia di africani vari.
La gara parte tranquilla, tattica ed è chiaro come gli etiopi siano i più forti, aiutano il loro eroe a non staccarsi dai primi, vorrebbero portarlo con loro sul podio.
Il ritmo scandito da Bekele è ideale; il vecchio Gebre resta con i primi, la volontà della tripletta sul podio e l'intero mondo ai loro piedi sembra possibile, vogliono fare la storia.
Gli altri però non si staccano, Gebre fatica sempre più e allora a malincuore Bekele aumenta il ritmo e si libera degli avversari; il solo Sihine resterà con lui.
Ai 600 metri dal traguardo Sihine è in testa, Bekele immediatamente alle sue spalle e gli altri lontani e inoffensivi.
A quel punto il giovane Bekele capisce che non si tratta solo di vincere l'oro, sta sfilando la gloria al suo eroe, all'atleta che sognava di diventare.
Non basta vincere, bisogna impressionare, mettere il silenziatore a chi oserà dire "ma come il giovane Gebre...", far capire di meritarsi tale gloria, come quando Kurtz si lasciò deporre da Marlow.
Ed allora ai 600 metri Kennisa semplicemente parte, affianca Sihine e sembra quasi che gli dica "ci vediamo all'arrivo". Quasi non tocca terra per quanto fila veloce, in poco più di un giro di pista scaverà un solco tanto profondo quanto può essere deprimente vederselo sfilare a quella velocità dopo oltre 9 chilometri corsi alla morte.
Per l'Etiopia sarà solo doppietta, Gebre chiuderà al quinto posto ed è l'addio alle gare in pista, ma sa di avere lasciato lo scettro nelle mani giuste e a Pechino la doppietta 5000-10000 è una scontata conferma.

In questi giorni un altro grandissimo si prepara forse a passare definitivamente il testimone: Lance Armstrong.
Il suo ritorno alle gare ha tante ragioni, ma un solo appuntamento: domenica 26 luglio, Parigi e i Campi Elisi; nella sua squadra c'è però uno spagnolo che tutti ormai considerano il più forte, che il Tour lo ha già vinto nel 2007 e solo il niet degli organizzatori gli ha impedito di bissare l'impresa nel 2008: Alberto Contador
Tutto lasciava pensare che il passaggio morbido da una dittatura all'altra fosse ormai stato metabolizzato, ma il ritorno alle corse del vecchio re ha rimesso tutto in gioco.
Le analogie tra le due storie si sprecano, ma le differenze non sono da meno.
Contador in gara sembra frenato, come se avesse paura di rompere delicati equilibri interni.
La strada per ora dice che è più forte, ma il cronometro gli concede solo 2 secondi di vantaggio sull'americano, troppo poco per chiudere definitivamente la porta alla storia.
Solo pochi giorni fa sui Pirenei nell'ascesa ad Arcalis Contador ha mostrato al mondo quale forza cela nelle gambe. Sono bastati pochi chilometri ed una rasoiata che ha fatto più male nel morale degli avversari di quanto i 21 secondi di vantaggio possono lasciar pensare.
Una progressione inarrestabile, peccato però che fosse troppo vicina al traguardo.
Contador è il nuovo re, ma non esercita il suo potere; siamo in Francia e pensare a Luigi XIII che affida le sorti del suo regno a Richelieu è quasi automatico; triste per uno sport che ha sempre vissuto nel bene e nel male di uomini soli e inattacabili in cima alle montagne.

Simone ha detto...

@Ataru:bella la similitudine tra Bekele e Contador.
Però Gebre è a un livello superiore rispetto al texano, classico esempio di campione monotematico e mefistofelico.

Ataru ha detto...

@Simone,
Moralmente tra Gebre e Armstrong non c'è gara, però il texano in gruppo era davvero il sovrano.
Un sovrano reazionario e spietato, temuto e non amato, ma uno che poteva permettersi tutto o quasi; vedasi la vicenda Simeoni.

Contador è il più forte e questi ultimi 2 anni l'hanno ampiamente dimostrato, ma non ha (ancora?) il carisma dell'altro.
Nel ciclismo ci sono più giochi sporchi, accordi sotteranei e lotte intestine di quanti ce ne possano essere nell'atletica, ma se Contador sulle Alpi partisse per uccidere il Tour sarebbe bellissimo e di Armstrong forse si inizierebbe solo a parlare al passato.
Ne ha, si vede, è giusto che scriva il suo nome con l'inchiostro indelebile.

Simone ha detto...

IL GIORNO DEL PREGIUDIZIO

Venerdì 17 Luglio,tredicesima tappa,Vittel-Colmar.
La partita di poker finisce qui, finalmente si dovranno scoprire le carte a disposizione.
Forse niente di definitivo,magari la montagna partorirà un topolino, ma avremo almeno la visione completa della sceneggiata.
Sul Platzerwasel è probabile una grigliata mista,il piatto più prelibato sarà pollo allo spiedo.
Molti,osservando i movimenti carsici della corsa,pensano possa essere pollame iberico.
In un Tour dal profilo esile si espandono le amicizie all'interno del plotone.
Il texano ci lavora da tempo,anche il Giro è servito alla causa.
La Livestrong Nike,nel 2010,conterà almeno 25-30 corridori: alcuni sono già della partita,altri ci tengono molto a farsi notare.
Money talks.
Contador,nella Astana,è quasi un isolato degli anni venti; mancano solamente il palmer a tracolla e gli occhialoni da motociclista...
Amici di Lenz:i suoi(sic!),la Columbia del vecchio compare Hincapie,l'Ag2r del Noce con la gialla prestata.
Persino qualche Garmin,sicuramente un paio di Katjusha in approdo futuro da Bruyneel.
E il moro di Madrid?
La Cervelo con l'amico Sastre,un pò di sponde spagnole e,forse,i Garmin ancora convinti del suo prossimo arrivo.
La voce della costituzione di un Team Santander(cortesia di Fernando Alonso)ha fatto più male che bene al consolidarsi di alcune amicizie.
Rimangono quelli alla finestra,in particolare la temutissima Saxo Bank,vero ago della bilancia nella vicenda.
Bambi Schleck deve provarci da lontano;con lui una serie di sfortunati attori non protagonisti (Evans,Menchov,Kreuziger,etc)che vorrebbero almeno caratterizzare l'ultima parte di Tour.
Perchè senza compari difficilmente si vince.
E' la storia della strada:chiedete a Poulidor,che nel 1966 cascò in un tranello ordito dal sulfureo Anquetil.
Le corse non si perdono:si vendono.
Hinault,con l'aiuto di Tapie, ammorbidì gli spettacolari exploit in salita dell'Herrera 1985.
Nel 1991,verso Gap,fu un'offerta generosa del diesse Echavarri a salvare il primato di Indurain.
L'unità delle squadre spagnole permise di annullare la pericolosissima fuga di Bugno,Chiappucci e Fignon.
Potrei andare avanti all'infinito con gli esempi,magari citando anche il Giro:vi ricordate il blitz di Roche,verso Sappada,contro il compagno Visentini in rosa?
Domani comunque ci si divertirà, anche perchè comincia la settimana cruciale.
Magari chi è amico sul Firstplan, diventerà nemico sul Ventoux.
Non so se il ciclismo è una rappresentazione della vita,ma son certo che l'esistenza imiti lo svolgimento di una corsa a tappe.

Dane ha detto...

Magari Braccio di ferro ha bisogno di un po' di pubblicità per la propria carriera politica, magari ha intenzione di costruire uno squadrone, magari il Torero potrebbe farne parte, magari al Torero toccherà pagare una tassa d'iscrizione, magari...

cydella ha detto...

@simone: continua a scrivere di NBA. In pochi replicano (me compreso) perché pochi sono in grado, non per altro. Te continua però.

Calvin ha detto...

beh cyd il campionato e' fermo e negli USA non han bisogno del "basketmercato" per accontentare il pubblico a corto di sport: in questo momento si sta svolgendo la stagione del passatempo nazionale :)

va cmq detto che quest'anno il mercato è veramente frenetico, tra le cose principali: Shaq a Cleveland; Vince Carter a Orlando; Artest ai Lakers; Turkoglu ai Raptors. Situazioni interessanti: Boozer e Odom. Cmq oggi iniziano i mondiali di nuoto che mi sembrano più interessanti :)

Simone ha detto...

@Cydella:ok,soprattutto se ci saranno spunti interessanti.
Per fortuna il mercato Nba non è unidirezionale come i nostri di calcio e basket.

@Vincenzo:sul mondiale natatorio forse ci si salva in corner con Eurosport;la televisione statale offre sempre il peggio di sè in questi casi.
Nazionalismo da coatti ed enfasi ai massimi livelli.
Già la presentazione sui media è stata ambigua:una sfilata di costumi e di pin up con le spalline di carne.
Vabbè che è lo sport meno televisivo di tutti,però ci dovrebbe essere un limite.

Ataru ha detto...

A vederla sembra la classica tappa dove ad avere coraggio e gambe si può vincere un Tour, ma le squadre sono ancora sufficientemente fresche.
Solo un'alleanza trasversale può far saltare l'Astana, nessuno sembra avere le gambe per attaccare a oltre 70 km dal traguardo.

Io non credo alla guerra oggi, tutti sembrano voler prendere tempo e non sarà certo Armstrong (la maglia gialla di fatto) ad accendere la miccia, a meno che la squadra non abbandoni Contador al suo destino...

A quota interessante mi giocherei perfino un Nocentini ancora in giallo alla partenza di domani

Leo ha detto...

Scusate io non vedo un problema Armstrong per Contador. E non capisco che gliene dovrebbe fregare allo spagnolo di attaccarlo su Alpi e Pirenei. Ha già dimostrato che può staccare il texano quando vuole, sta solo aspettando l'ultima crono per dare due minuti a tutti e chiudere il Tour. Con queste montagne si sapeva che per Contador sarebbe stata un gita turistica.

Simone ha detto...

@Leo:infatti la frazione di oggi,imbalsamata e inconcludente, avvicina Contador alla vittoria finale.
Oggi era l'ideale per chi si sente inferiore in un tete a tete in salita;il terreno perfetto per un agguato.
Ma è stata l'ennesima conferma,nel Tour degli auricolari,della mancanza di coraggio e fantasia dei "tappisti".
Il ciclismo più divertente,ormai da un decennio,è quello delle classiche.
Non è un caso che,verso Colmar,il numero l'abbia fatto Haussler, grande protagonista in primavera alla Sanremo e al Fiandre.

alenar ha detto...

Spero di non gufare: oggi ho visto all'opera il più grande talento dello sport italiano degli ultimi anni. Un ragazzino di 16 anni di nome Manassero...

Simone ha detto...

@Alenar:quindi ci diamo al golf...
Lo conosco di nome,spiega a un neofita la possibile evoluzione del bambino prodigio.

alenar ha detto...

SIMONE: a 16 anni, che nel golf valgono forse i 10 o 12 in altri sport, questo ha superato il taglio del British Open...Una cosa pazzesca! Per azzardare un paragone, come se un ragazzino delle medie giocasse il tabellone principale di Wimbledon con Federer, Nadal e Roddick...Manassero lo scorso mese ha vinto il British Amateur, cosa mai successa ad un dilettante di questa età. Tiger Woods ci è arrivato a 18 anni, ed era già un predestinato bambino prodigio...Così si è qualificato per il British Open, ed al primo impatto con i più grandi è stato fantastico. Si è trovato a giocare con due vecchie volpi come Watson e Garcia e si è comportato con una naturalezza pazzesca. Ieri alla fine del primo giro era 1 sopra il par dopo due bogey finali ed è uscito dal green deluso(...) nonostante gli applausi del pubblico e le pacche sulle spalle di un superbo e paterno Tom Watson. Oggi ha fatto ancora meglio girando in par su un campo difficilissimo tra raffiche di vento e links illeggibili che hanno messo in crisi persino Tiger, clamorosamente tagliato fuori nonostante una rimonta finale. Vedremo cosa succederà nel week end, ma a prescindere dal risultato finale ci troviamo di fronte ad un talento unico, dalla personalità fortissima, che andrà gestito come un tesoro. Da notare che spesso ci sono stati nel golf giovani promettentissimi che hanno faticato a raggiungere stabilmente l'eccellenza (Justine Rose, lo stesso Sergio Garcia), ma nessuno a 16 anni dava l'idea di essere già un giocatore così completo. Per tornare alla metafora tennistica, mi viene in mente il Becker 17 enne che vinse da qualificato Wimbledon...

Simone ha detto...

@Alenar:ho curiosato su Sky ed ho visto un quarto d'ora del British Open.
Mi auguro che non si bruci,gli esempi in altri sport sono innumerevoli:non sempre la precocità consente una carriera piena di allori.
Nel tennis mi viene in mente Aaron Krickstein.
Comunque,il Manassero potrebbe essere il Becker del golf italiano,sdoganandolo definitivamente e avvicinando più persone alla pratica.
Vedremo.

alenar ha detto...

Simone: assolutamente vero, comunque sto cercando di fare mente locale e non riesco a trovare esempi di precocità calzanti col nostro piccolo campioncino. Il problema è che le peculiarità del golf sono tali che al talento va aggiunta una "testa" pazzesca non dico per emergere ma anche semplicemente per restare nel gruppo dei migliori. Cambiando discorso: come sai non vedo un fotogramma dei grandi giri da diverso tempo, volevo chiederti com'è questo Contador. Più che la rivalità con Armstrong, mi colpisce che dai risultati sembra fortissimo a cronometro quando dal fisico mi sembrava un potenziale scalatore capace di reggere bene contro il tempo.

Simone ha detto...

@Alenar:ogni gioco e/o sport ha peculiarità diverse.
Se si guarda all'età gli esempi più classici sono forniti dalla ginnastica e dal nuoto.
Però,facendo le dovute proporzioni,l'Anquetil che stravinse il Nazioni a 19 anni è ancora più incredibile...
Un bel nome da spendere,recentemente "ospitata" su Indiscreto,è la Seles:otto Slam fino alla coltellata di Amburgo.

Il Contador è un predestinato,malgrado un grave incidente che mise in forse vita e carriera del madrileno.
Svezzato dal sulfureo Manolo Sainz(...),si sta imponendo come il migliore talento di questi anni per le corse a tappe.
E' uno scalatore con un irresistibile cambio di velocità,un cronoman d'alto livello sui percorsi vallonati.
Quest'anno ci farà capire anche quanto regge la pressione di un grande avvenimento come il Tour.
Mi auguro che qualcuno gli faccia notare le sue potenzialità in alcune classiche in linea.
Penso che le sue variazioni di ritmo possano aiutarlo anche in gare come Amstel,Freccia,Liegi e Lombardia.
Gradirei vederlo impegnato nei cosiddetti "monumenti":il ciclismo,per un campione del suo livello,dovrebbe andare oltre i Grandi Giri.

Copparoni ha detto...

@Simone: intanto i Jazz hanno pareggiato l'offerta dei Blazers per Millsap..Dunque cancella pure tutto il tuo panegirico sui Trail Blazers...Almeno la differenza tra restricted e unrestricted free agent..Però Booz ci lascia...

Simone ha detto...

@Fred Perry:lo volevo scrivere,ma il tempo è tiranno(frase fatta meravigliosa...Cecco,segnala.).
Se i Jazz tengono Millsap fanno un affare:Boozer ha già dato...

Leo ha detto...

Io ci metterei anche Bolt nei 200 metri sotto ai venti secondi mi pare addirittura prima dei vent'anni. Infatti poi cos'ha combinato dopo...

Simone ha detto...

Bastano sei chilometri verso Verbier e il TOUR 2009 si spappola.
Un fenomeno preannunciato,ma non di queste proporzioni.
Dopo giorni di corsa bloccata bastano due eventi scontati:il forcing(bestiale)della Saxo a inizio salita e una rasoiata di Contador.
Il torero sconquassa la tappa e dimostra di essere adattissimo alle balconate di non eccessiva pendenza;su quel tipo di terreno è formidabile a rilanciare l'azione, proponendo una sorta di cronoscalata in apnea.
Dietro l'irraggiungibile iberico,vi risparmio l'inquietante discorso sul VAM,arriva Bambi Schleck,l'unico che ha provato a seguirlo.
Per il resto della truppa,segnali confortanti per due:Levriero Wiggins,che intravede il podio parigino,e Squalo Nibali,terzo al traguardo e sempre più convincente come uomo da Grandi Giri.
Da italiani abbiamo un bisogno disperato del messinese:è infatti l'unico azzurro d'alto livello della generazione che si sta pappando il Tour.
Il cambio della guardia è ormai ufficializzato.
Intendo invece eclissarmi di fronte alla prospettiva della quarta Grand Boucle consecutiva vinta da un iberico.
Adelante,adelante!

Ieri sera imperdibile inaugurazione dei mondiali di nuoto romani.
Ad un certo punto è entrato in scena il pianista Stephen Schlaks,con in testa una curiosa parrucca di riccioli,e si è messo a imitare,maluccio,il Keith Jarrett del "Koln concert".
Boh,non era meglio Richard Clayderman?
E' pure biondo come la PELLEGRINI...

Per rispondere a Leo ricordo lo stupore quando,qualche anno fa, lessi dei tempi del Bolt diciassettenne.
Per reazione(?) al tema dibattuto, oggi si è arrivati a pochissimo dal trionfo di un sessantenne in un Major di golf.
Il riferimento è al grande Tom WATSON,impallinato nello spareggio dal connazionale Stewart Cink al British Open.
Alenar,dica la sua.

Con l'arrivo di Marquis Daniels, atipico tuttofare reduce da un'ottima annata ai Pacers, CLEVELAND completa il puzzle.
Il personale adesso è il migliore dell'Nba,rimane da vedere se riusciranno a gestire le attese.
Vi ricordate i Blazers del 2000?
LeBron e compagni,per tutta la prossima stagione,saranno rincorsi da un motivetto ossessivo.
La frase di basso di John Deacon,le voci di Bowie e Mercury.
"Under pressure".

Ataru ha detto...

Oggi si aspettava un segnale, dimostrare che le tante attese non erano vane ed il segnale è finalmente arrivato.
Oggi il terzo posto di Nibali è la prima prova di reale consistenza della sua carriera.
Finora la bilancia tra i 2 giovanotti Liquigas ha sempre peso dal lato di Kreuziger, ma questo risultato può dare una diversa fiducia al messinese e alla squadra messa a tirare come non si vedeva dai tempi della Mercatone alle pendici dell'Alpe d'Huez.
Nibali ha una grande chance, il podio è possibile.
Da oggi molti pensano che si corra solo per la tappa e il podio della generale, ma se qualcuno ha coraggio potrebbe provarci martedi, i 2 San Bernardo sembrano un palcoscenico ideale per un attacco da molto lontano, magari dello Schleck più vecchio in coppia con Sastre?
Vecchi compagni di squadra che si ritrovano alleati per un giorno?

O forse nessuno ha più il coraggio e l'improvvisazione del vecchio Chiappuci...

alenar ha detto...

Dico la mia, Simone: la favola del nonno e del nipotino è stata tanto bella e surreale da lasciare a bocca aperta e solo apparentemente a mani vuote gli aficionados del golf. Nonno Tom col suo sorriso stampato su un viso intagliato in una vecchia sequoia ha stupito tutti, reggendo in testa per 71 buche tra i dossi ed il vento della costa scozzese. Ad ogni buca, standing ovation di un pubblico ammirato di fronte al vecchio campione capace di reggere il peso degli anni e di adattarsi con strategia da manuale agli anonimi interpreti di un power golf dispersi tra bunker, folate trasversali e giungle da Vietnam. Alla resa dei conti mancava l'occasione l'elegante Westwood e quando il baldo sessantenne si apprestava a riscrivere la storia del golf ecco la pressione divorarlo come un ragazzino: Watson ciccava due put semplici semplici alla 18 regalando a Cink il play off più amaro e meno applaudito del British Open. Intanto il nipotino era già in sala stampa, accolto come il baby prodigio da silver medal, destando ancor più sorpresa dell'anziano campione. Manassero non si è accontentato del passaggio del taglio, ha disegnato un quarto giro aggressivo quanto sfortunato, al punto che il suo saggio allenatore ha rivelato che sino alla buca 16 lo riteneva ancora in corsa per la vittoria...Abbiamo ricoperto di moccoli lo schermo per quei due put che hanno sbordato la buca alla 9 e alla 12, abbiamo strabuzzato gli occhi nel vedere il suo nome oscillare tra i primi dieci della classifica, sino a quei bogey finali da tensione e stanchezza. Alla fine 13simo, assieme ad un Molinari da applausi. Va benissimo così. E ora il buon Matteo dichiara che aspetterà tre anni per passare al professionismo, che la scuola è troppo importante. Insomma non si monta la testa, a quanto pare. Grazie a lui e a Watson per averci regalato un week end da favola. Che abbia vinto Cink, simpatico come una dichiarazione di Moratti o un editoriale di Severgnini, conta poco o nulla, forse è servito a ricordarci che la realtà è più cruda delle fiabe e che immancabilmente domani è lunedì, giorno in cui tutti ci sentiamo dei modesti travet del fairway della tangenziale. Lontani dal raggiungere vittorie alla Cink, ci accontenteremmo di avere una briciola di saggezza del nonno ed un pizzico dell'entusiasmo e del talento del nipotino.

Simone ha detto...

@Alenar:mooolto ben scritto.
Ho trovato insopportabili le pause "scientifiche" prese da Cink nel playoff,classico stratagemma per cuocere mentalmente il Watson, già deluso dall'opportunità mancata.
Vedremo se Manassero diventerà il prossimo mammasantissima...knock on wood.

@Ataru:il finale della tappa di Martedì sarebbe perfetto per le evoluzioni discesistiche del buon Vincenzo.
Sull'attacco da lontano:qualcuno ci proverà,soprattutto nella frazione de Le Grand Bornand.
Il problema è che l'unico tappista(...) capace di far quel tipo di exploit è il Contador(vedi Paris-Nice di questa primavera).
Vorrei ricordare che il texano,nei sette Tour vinti,non ha MAI lasciato la compagnia prima dell'ultima salita.
E' un ciclismo basato sull'alta velocità,il ritmo e...gli auricolari.
Ben venga una nuova generazione, meno telecomandata e più coraggiosa.

Leo ha detto...

Ma nessuno ha trovato patetico il lavoro di Kloden? MA che si prenda le sue soddisfazioni il buon tedesco, senza portare su un capitano bis, quando il tuo vero capitano sta facendo vedere a tutti, come già sapevamo (tranne i telecronisti Rai), che è il più forte. Senza Kloden Armstrong si pigliava un minuto in più e arrivava con Nocentini!

alenar ha detto...

Simone: l'atteggiamento di Cink rappresenta purtroppo l'aspetto meno nobile del golf: ricordi Goldfinger contro James Bond? Pare che i campi nostrani siano pieni di furbate simili...Direi però che Watson ha perso per ubriacatura da applausi all'arrivo della 18, dove è stato accolto da trionfatore e non ha retto l'emozione e la pressione. Più in generale: incredibile come negli ultimi anni i major siano diventati un terno al lotto con 50 o 60 candidati possibili alla vittoria. Il faro Tiger ha messo in crisi i campioni del recente passato (Mickelson, Singh) e le nuove leve annaspano per mancanza di personalità. Così sbucano grandi vecchi (l'anno scorso toccò a Norman), oscuri carneadi e buoni giocatori senza le stimmate o il carisma del fuoriclasse come Cink. Sul tour, visto l'esito della tappa, mi sembra chiaro il dominio di Contador. Però Armstrong non è stato da de profundiis, anzi, non è che lo vedremo sul podio anche stavolta? Le delusioni sono altre, soprattutto Evans, mi pare. Di Nibali che mi dici? Solo un ottimo piazzato o le prospettive possono essere altre?

Calvin ha detto...

Simone:

Con l'arrivo di Marquis Daniels, atipico tuttofare reduce da un'ottima annata ai Pacers, CLEVELAND completa il puzzle.

Daniels va a Boston mi pare, come primo cambio di PP e di Allen. Buona aggiunta visto che gli overtime plurimi della serie con CHI hanno dimostrato che non regge in attacco e in difesa per 48'. In compenso CLE si prenderà probabilmente Jamario Moon, cambio di quantità per quando James è in panchina o per quando si vuole varare il quintetto piccolo con LBJ in ala grande.

Il quintetto titolare continua a dirmi poco, MoWill-West-LBJ-Ilga-Shaq non mi sembrano proprio i Celtics dell'86, pero' in panchina cominciano ad avere soluzioni interessanti, con Parker, Varejao, Gibson e Moon. Un quintetto da corsa con MoWill, Parker, Moon, LBJ e Varejao puo' essere una valida alternativa, basta non far portare palla al prescelto...

I Celtici invece sono a un buon backup in regia dall'avere fatto la squadra. Rondo-Allen-Pierce-Garnett-Sheed sono un quintetto da incubo (per gli avversari), con Eddie House a far rifiatare Allen, Daniels per Pierce e Perkins come cambio dei lunghi siamo quasi a posto. A volerla dire tutta pero' bisognerebbe rifirmare Powe e prendere il backup per Rondo...

Ataru ha detto...

@Leo,
Kloden ha scelto di fare il gregario di lusso, come garanzia ha avuto un posto nella futura squadra di Armstrong, ma rinuncia al podio.
Sarebbe potuto essere il capitano altrove ed invece sceglie un ruolo defilato.
Certo che lasciar scandire il ritmo dietro con un compagno in fuga non si vede spesso

Simone ha detto...

@Vincenzo:hai ragione,chiedo venia.
A Est meglio così,si dovrebbe avere una finale di conference da resa dei conti.
Il problema è a Ovest:se i Lacustri rifirmano Odom,non vedo molta suspence.

@Leo:Kloden,non un corridore qualsiasi,evidentemente è pagato mooolto bene dal padrone della ferriera.
Ieri era palese l'isolamento di Contador,il moro si è pure tolto l'auricolare.
Diciamo che Bruyneel ci ha provato,ma avrebbe avuto bisogno di un percorso stile Giro d'Italia 1985.

@Alenar:ho l'impressione che il buon Cadel abbia mancato la ghiotta opportunità negli ultimi due anni.
L'anno scorso ha pagato una caduta e,soprattutto,una Lotto troppo scarsa per supportarlo adeguatamente.
Vincenzino è l'unico tappista italiano under 30;gli è stata evitata la(pericolosa) tiritera da Under 23.
Ha ancora margini di miglioramento e può puntare alle corse a tappe dei prossimi anni.
Ti risparmio cosa scrissero certi soloni confrontandolo al Riccò del Giro 2008...

dag_nasty ha detto...

Il fatto che Contador corra da solo contro tutti (Astana in primis) si è palesato nell'esultanza rabbiosa sul palco, davvero anomala nel ciclismo. Poi il lavoro di Kloden alcuni lo giustificavano perchè c'era di mezzo Schleck, vabbè va crediamoci...

Leo ha detto...

Ataru, Simone il gregario si fa al capitano, non alla vecchia gloria. Se ha accettato perchè sicuro del posto nel nuovo Armstrong team peggio per lui, continua a barattare una carriera che poteva essere grande con gregariaggio di bassa lega. Per tutti, a parti invertite, con Contador in crisi, cos'avrebbe fatto Kloden?

Simone ha detto...

@Leo:con il torero in crisi, Kloden avrebbe continuato a fare lo Schepers del texano:ti ricordi Sappada 1987?
L'Andreas ha sempre avuto mezzi super ma coadiuvati da una testolina parecchio simile al suo amico Giovannino Ullrich.
Dopo i primi exploit(la Paris-Nice,i Paesi Baschi,il bronzo olimpico)si "riposò" per qualche tempo.
Una volta,mi raccontò anni fa un fotografo tedesco,si presentò al primo raduno talmente fuori forma che la Telekom dovette riservargli un medico-preparatore tutto per lui.

transumante ha detto...

Kloden è sempre stato così. Basta ricordare la prova in linea di sidney 2000. Provo piacere nell'aver pronosticato con successo un armstrong inadeguato in salita. Senza protezioni e aiuti fa fatica a stare nei 10.

simone: riapriamo la rubrica "DDR who?". Osservando i risultati del tour, delle ultime competizioni di ciclismo su pista, di altri sport come calcio e nuoto...a te la sentenza

Leo ha detto...

Su Kloden d'accordo, ma dà lo stesso fastidio evidenziare la situazione Astana. Su Sappada racconta, io avevo solo cinque anni!

Simone ha detto...

@Transumante e Leo:verso fine pomeriggio scrivo qualcosa sui due temi.
Soprattutto Sappada potrebbe occupare un libro intero.
La madre di tutte le tresche del ciclismo professionistico.
Avete notato in sede di presentazione dei mondiali di nuoto,sui quotidiani,la quasi sparizione della parolina che comincia con la d e finisce con la g?

Leo ha detto...

Transumante ieri, mi pare alla Rai, hanno detto pure che una spagnola sabato aveva vinto la gara di tuffi piattaforma da 10 metri (in realtà era messicana ma la sindrome Spagna si sente eccome).

Dane ha detto...

L'idea di una vittoria dell'Astana mi mette il vomito, però se proprio dev'essere meglio Contador che Shitstrong. Contador mi ricorda l'Alonso isolato all'interno del box McLaren, con tutta la squadra (e non solo: memorabile la gru a fine curva...) per Hamilton, quella volta dovetti accontentarmi della mancata vittoria dell'inglese (fino al primo scandalo poi, come Ben Johnson, tornerebbe giamaicano...) stavolta si corre il rischio di vedere l'esultanza del rivale interno.
Non male, pur continuando a sperare nella famiglia lussemburghese...

jeremy ha detto...

Dane, conta una sola cosa: non deve salire sul podio. Assolutamente. Ho avuto la sfortuna di sentire la telecronaca di Golden Auro e di quella cricca di commentatori (quanti cazzo sono?! 4, 5?!?!): tra il rancore verso tutti e l'estasi verso Armstronz. Ma perche non gli organizzano un Tour personale e solitario, cosi dicono che è sempre primo?!?!?

Simone ha detto...

SAPPADA 1987,LA MADRE DI TUTTI LE TRESCHE

La vicenda necessiterebbe di un romanzo a tema,era l'87 e in Italia esisteva solamente una squadra di livello internazionale:la Carrera di Davide Boifava.
Un ciclismo italico appena uscito dal duopolio Cecco-Beppe,che imposero all'intero movimento una dieta ferrea di corse bloccate e percorsi "leggeri".
Al Giro lo squadrone bresciano si presentò con due capitani:il Visentini,vincitore l'anno prima, e il Roche,reduce da un 1986 pieno d'infortuni.
Subito la convivenza parve difficile;si paragonavano due concetti opposti di ciclista campione:i modi bruschi(e onesti) di Roberto,pecora nera del gruppo,autentico bastian contrario dell'ambiente.
Un seganervi.
La malizia e la maniacalità nella cura dell'immagine dello scafatissimo Stephen.
Un paraculo.
Uno era un benestante che divenne sfregaselle perchè troppo dotato di talento,l'altro un emigrante irlandese che volle ferocemente diventare un ras del plotone.
Quel Giro fu dominato dai due,con la partecipazione attiva(in seconda fila)della Panasonic:il team olandese rivelò un grande talento,Breukink,e vantò uno scalatore di vaglia,Millar.
Si arrivò alla cronometro di San Marino con Roche in rosa e Visentini a 25 secondi.
Verso l'erta del Titano il biondino fece un numero da fuoriclasse;quando scendeva col piede giusto,il Roby era semplicemente il corridore italiano più forte di quel periodo.
Classe e stile da cineteca,"una porcellana preziosa"(cfr.Alfredo Martini).
Roche beccò quasi tre minuti e per tutti il suo Giro da capitano finì lì.
Previsione errata.
Due dì dopo,Lido di Jesolo-Sappada,prima tappa di montagna;il Roche andò subito in fuga con Salvador.
Alla mattina aveva chiesto ai compagni un'andatura lenta perchè non si sentiva bene.
Il buon(?)Stephen finse di non comprendere le domande di un inquieto Boifava;dietro,nel gruppo,non tirava nessuno.
Aria d'intrigo(e sorrisi ironici) tra gli stranieri,allora la Carrera si mise a girare,con l'eccezione di Schepers,delfino dell'irlandese.
Per farla breve,la Carrera perse i pezzi,Visentini la testa e il Giro.
Quando la maglia rosa cedette Argentin piazzò la botta decisiva,memore di una incauta(e sincera)dichiarazione del bresciano("Argentin? Con tutte 'ste salite si becca un'ora").
Apro una parentesi,mi piacerebbe che qualcuno via mail stuzzicasse il Magrini(attuale commentatore tecnico su Eurosport)sui fatti del giorno dopo,verso Canazei,quando si prese quasi a cazzotti con l'allora campione del mondo...
Il piano,orchestrato dal meccanico di fiducia Valcke,funzionò alla grande:Roche,per il resto del Giro,contò sull'aiuto della Fagor e della Panasonic,entrambe in trattativa per metterlo sotto contratto.
E naturalmente della Carrera.
L'episodio rimase unico nella storia del ciclismo moderno:la maglia rosa attaccata da un compagno,con l'aiuto di molti amici conniventi.
D'altronde,nella sesta tappa verso il Terminillo,Schepers coadiuvò la vittoria di Bagot della Fagor.
E Millar,re della montagna,non provò mai a mettere in difficoltà l'avversario(?)irlandese.
Morale della favola,nel 1988 la Fagor firmò il Roche reduce dalla tripletta Giro-Tour-Mondiale.
Direttore sportivo Patrick Valcke.
In squadra,tra gli altri, Schepers,Millar e Bagot.
Come dichiarò il grande Jacquot Anquetil "..le corse non si perdono,si vendono!".

Simone ha detto...

A grande richiesta qualche pensiero sparso sulla farmacia sportiva imperante.
Nell'inchiesta di Padova titoloni per il Rebellin,come sparare a un morto,e poca enfasi sulla notizia più interessante.
Una sedicenne,promessa del nuoto tricolore,veniva "trattata" da un medico con un metodo avanguardistico.
Ispirata dal lungimirante padre(sic),si era già sottoposta a sedici terapie in due mesi.
Trattasi d'ossigenazione mediante l'immissione d'ozono nel sangue;un passo glorioso verso il raddoppio delle molecole d'ossigeno nell'emoglobina.
La notizia va di pari passo con i controlli antidoping poco convinti dei mondiali di nuoto.
Una farsa come a Pechino?

Il VAM,ovvero Valore Ascensionale Medio,è un coefficiente che misura la capacità di andare in salita.
Il Contador di ieri ha fatto sui 1800:significa che con quella media,in un'ora,avrebbe potuto salire di quasi duemila metri in altitudine.
Una teleferica incazzata.
A ridimensionare la performance c'è la relativa brevità(soli 8,4 chilometri)della scalata di Verbier.
Gli altri comunque sono sembrati molto più umani:l'ET targato Astana ha prodotto 6,9 watt di consumo energetico ogni chilo di peso corporeo.
E' fisiologicamente quasi inumano.
Per ulteriori delucidazioni,fatevi un tour su SportPro.

Nell'ambiente che fu dei gesti bianchi il gossip è in piena era nadaliana.
S'adegua ai tempi,muscolosi e aggressivi.
Nel nostro piccolo anche gli italiani si danno da fare:molti,per un sospirato posto nei primi 150(?)dell'Atp, ingurgitano di tutto.
Qualsiasi schifezza val bene una mitologica eliminazione contro il Gonzalez di turno.
Poi,per fregare i controlli,ci si inventa le malattie più strane,tanto per giustificare l'uso terapeutico della "roba".

Vi lascio con un mantra da recitare nei momenti di sconforto:
"Tanto nel nostro sport il doping non serve".

transumante ha detto...

no, ragazzi, nei miei pensieri c'erano i sudditi di un'altra sua maestà, in particolare quel pistard che batte gli scalatori in salita, dopo una vita ad identificare il proprio tour con il prologo

simone: ma magari ci fossero quelle imboscate, almeno ci divertiremmo di più...armstrong avrebbe tutti gli appoggi per fare una cosa del genere, ma poi avrebbe paura di rovinarsi l'aura e la carriera politica

Simone ha detto...

@Transumante:Wiggins è un enigma che si risolverà tra pochi giorni.
Il motore è notevole,la trasformazione ancora di più.
Al Giro fece settantesimo a due ore e mezzo da Menchov.
Il cowboy aveva la tappa giusta per realizzare il golpe:era quella di Colmar.
Adesso deve temere il ritorno di quelli dietro.
E osservare costantemente la spia della benzina.

Ivan.fab ha detto...

Nibali lo seguo da qualche anno e sta avendo una crescita costante e credibile. Spero di non ritrovarmelo "scalatore puro perchè ha cambiato preparazione" fra 3 anni...

jeremy ha detto...

Io vi dico una cosa: saro italiota, saro antiarmstronz, sara che Contador non mi entusiasma ma è un bel ciclista, ma secondo me Birillo se lo sarebbe mangiato questo Tour. Il prossimo anno puo fare il colpo?

transumante ha detto...

jeremy: a birillo hanno tolto 2-3 tour già vinti primi di iniziare. Il grosso errore l'ha fatto confessando, o forse è stato costretto da un'indagine del filone italiano, una volta ogni tanto capita, più seria rispetto altri paesi. Quest anno al giro l'ho visto molto legnoso: ma quando mai il vero basso si faceva staccare da di luca e menchov?
Certo gli roderà non poco vedere il suo gregario sastre che vince il tour e poi A.C. e valv-piti scorrazzare liberi e felici

Simone ha detto...

@Jeremy e Transumante:la mitica Operacion Puerto ha rovinato la carriera dei due più grandi talenti del movimento ciclistico tedesco e italiano.
L'Ullrich si sarebbe pappato il Tour 2006,il Basso i due successivi.
Invece la Spagna,nello stesso periodo,ha trionfato ovunque.
Calcio,tennis,ciclismo,basket.
Una presa per i fondelli galattica.

@Ivan.fab:il Nibali,come il Basso nuova edizione,è uno dei corridori meno sulfurei del giro che conta.
L'anno scorso,sul periodico di ciclismo più letto,un celeberrimo santone lo spernacchiò,esaltando invece le doti del razzente Riccò.
No comment.

Dane ha detto...

@Jeremy: "Dane, conta una sola cosa: non deve salire sul podio. Assolutamente."

E lo dici a me?! Oggi mi son sentito insultare su un forum ciclistico perchè mi son permesso di dire che il cowboy è un ciclista che gode di salvacondotti e di mafie agli altri negati. Mi è stato detto che non capisco nulla, che sparo sentenze senza prove, che mi affido ai luoghicomuni e alle banalità.
Preso dallo sconforto non ho saputo cosa rispondere, qui o mi viene in aiuto Simone facendomi da ghostwrither con un riassuntino esplicativo o mi toccherà soccombere...

Simone ha detto...

@Dane:se hai pazienza arrivo.
Stanotte o domani sera;devo recuperare i risultati dei test ematici postumi del Tour 1999.
Basta quella Grand Boucle per definire il metodo del gruppo Bruyneel...

Dane ha detto...

Per carità, la mia era una battuta ma se mi vieni in aiuto mi faresti un favore. Sono un po' stufo ogni volta di dover spiegare come percepire certe sfumature.
Niente, ti dicono "lui faceva quello che fanno gli altri" e chiudono le palpebre delle orecchie.
Oggi non son riuscito a spiegarmi nemmeno raccontando come dopo la malattia è andato avanti due anni a steroidi ed anabolizzanti per "finire di guarire" (sti cazzi che convalescenza!...): pensa tutti quegli ingenui morti aspettando i miracoli della chemioterapia...

Simone ha detto...

Andiamo sul pezzo,senza citare libri,testimonianze,le frequentazioni con Del Moral e Ferrari.

Tour de France 1999.
4/7/1999 1a tappa Montaigu-Challans.
Lance Armstrong positivo ai glucocorticoidi.
Tracce di un corticoide di sintesi ad azione ritardante,anche coprente.
L'Uci giustifica l'atleta accettando la tesi che la sostanza fosse in una pomata per il soprassella.
La ricetta fu retrodatata(!)per venire incontro alla tesi.
P.s. Si era a meno di un mese da Madonna di Campiglio.
2004
I laboratori di ricerca francesi testano un nuovo metodo per rintracciare l'epo.
Lo provano efficacemente sui campioni d'urina del Tour 1999.
Lance Armstrong risulta positivo sei volte:
3/7/1999 Prologo Le Puy de Fou
4/7/1999 1a tappa Montaigu-Challans
13/7/1999 9a tappa Le Grand Bornand-Sestriere
14/7/1999 10a tappa Sestriere-L'Alpe d'Huez
16/7/1999 12a tappa St Galmier-St Flour
18/7/1999 14a tappa Castres-St Gaudens
In tutte queste tappe è evidente l'uso di eritropoietina.
Non tutti i campioni dei corridori risultarono positivi:Alex Zulle,secondo nella generale,non lo risultò mai.

E mi fermo qui:perchè potrei proseguire...

Dane ha detto...

Prosegui, prosegui. Con calma (anche a puntate o a fascicoli...) ma prosegui. Io raccolgo tutto come Cecco. Anzi, vorrei scrivere un tomo: "Io odio Lenzàrmstron".....

Simone ha detto...

@Dane:me la sbologno così.
Dal 2001 in poi.

IL METODO
Un pò spagnolo,dove ha vissuto nei mesi europei,coadiuvato dall'esperienza Once di Johaan Bruyneel,testimone della gestione Sainz.
Un pò italiano,frutto della sua collaborazione con il dott.Michele Ferrari,autentico luminare della preparazione sportiva(e farmacologica).
Per l'esclusiva de "il mitico",oltre ai regali come un Rolex d'oro,negli anni ruggenti si separò di 500000 dollari all'anno.

LE MODALITA'
Dopo l'Aranesp,parente evoluto dell'epo,arrivano le trasfusioni di sangue trattato.
Modalità testata anche da Fuentes.
Si preleva il sangue dell'atleta in allenamento durante il primo picco di forma.
Lo si ossigena in laboratorio con gli ultimi prodotti all'avanguardia e si restituisce allo sportivo.
Solitamente in piena competizione,trasportando le sacche di plasma con ingegno e furbizia.
L'operazione in sè è veloce e indolore:si coinvolge,a turno,l'intero team di campioni.
La leggenda narra che una volta,avendo saputo della firma con un altra squadra,un gregario fu sabotato.
La sua sacca fu svuotata nel gabinetto di un albergo.

I REPROBI
Quel corridore,due anni dopo,avrebbe vinto il Tour...per una settimana.
La lista di positivi provenienti dalla US Postal è sorprendente.
Il metodo s'impara,difficile scordarlo,ma è soprattutto arduo da completare se non si hanno gli agganci altissimi della banda Bruyneel.
Ogni discepolo fu trovato positivo per una singola parte del lavoro.
Già accennata la stupidità del Landis al testosterone,nel dì che pareva Hinault a Sallanches.
Ci fu anche la primizia di Hamilton beccato per trasfusione di sangue alla Vuelta 2004.
Memorabile anche l'epo ricombinata di Robertino Heras:che poi cantò e portò i magistrati da Fuentes.

E adesso basta,perchè non vorrei danneggiare l'Indiscreto.
Gli avvocati costano.

Leo ha detto...

Ragazzi la cosa migliore è non parlarne. Perme è una casella vuota in classifica. Le dichiarazioni da paraculo una volta strabattuto in soli 5 km sono da Top

transumante ha detto...

ma la cosa piu' divertente era l'esaltazione del campione che gia' in inverno provava il percorso!!! Invece gli altri sono dei burini, e non hanno la lungimiranza del nostro (oddio, forse ulrich preferiva veramente stare sul divano a mangiare wurstel)

landis fu divertentissimo e impressionante davvero, cosi' come ricco', cosi' come il piepoli che si riscopre a 38 anni, hamilton che si fa 100 km di fuga da solo, e sella, kohl, riis...

ma secondo voi, uno pulito davvero, dove puo' piazzarsi in una grande corsa a tappe? primi 50?

Simone ha detto...

@Leo:concordo.
Bisognerebbe evitare la massima warholiana.

@Transumante:ci furono corridori che le grandi corse a tappe le vinsero a pane e acqua.
Poi bisognerebbe intendersi sulla pulizia degli atleti:alcuni prodotti di recupero evitano serie complicazioni all'organismo.
Epolandia ha posto il limite dell'asticella molto più in alto.
Gli inarrivabili anni novanta.
Ti ricordi l'Evans targato Mapei al Giro 2002?
Quello fu un esperimento,fece l'intera corsa a stecchetto.
Arrivò all'ultima salita in rosa e poi crollò.

Simone ha detto...

Ah,se Ullrich avesse avuto una cabeza normale(impossibile...)il texano forse avrebbe vinto un Tour.
Forse.
Però Giovannino ci ammorbava di più così;molto più umano e un pò maudit.

Simone ha detto...

Santuccione mon amour.
In Abruzzo non sta piovendo:è la pipì degli angeli.

jeremy ha detto...

Simo, un altro membro dell'Associazione "Amici delle api"....

axel shut ha detto...

vedo solo ora che è stato beccato l'ennesimo beniamino italiano (e l'ennesimo vincitore del Giro d'Italia), non farebbero prima a dirci chi è pulito?
a parte gli scherzi, è vero che almeno noi in Italia li cerchiamo (in Spagna neanche quello) ma loro non ci deludono mai, dopo uno ce n'è sempre un altro pronto a prenderne il posto (in tutti i sensi)
sarò qualunquista ma per quanto mi riguarda il ciclismo è finito con Pantani (nel bene e nel male)

Simone ha detto...

@Axel Shut:il caso Pantani tutt'al più svelò i retroscena a chi non aveva ancora capito la solfa.
Penso fosse Ottobre 2008 e postai i miei pensieri su Di Luca,quel dì vincitore all'Emilia.
Non capisco perchè ci si debba sorprendere;il personaggio è sempre stato così...
Oggi è un gran bel giorno per il ciclismo italiano.
Se poi i pennivendoli cantano i Riccò è solo un problema loro.
Cosa c'è di scandaloso nel ciclismo odierno?
L'approssimazione delle federazioni,l'ambiguità dell'Uci, la mentalità di alcune persone(leggi le intercettazioni su Sella "cantante"...).
Era meglio il 1996?
Atleti senza macchia e paura con l'ematocrito a sessanta,che facevano un rabbocco di epo e gh al giorno?
Ma allora il problema è culturale: meglio far finta di niente,così gli sponsor son felici e contenti.
Si fa come il calcio,il tennis o il rugby:tutti a sparlare del fenomeno da baraccone,a narrare le gesta improbabili di sportivi intoccabili.
Poi un bel silenzio omertoso, magari scroccando dindi grazie alla complicità esibita.
Ti sei mai chiesto perchè nella Coppa del Mondo di calcio l'unico(!) positivo della storia è stato Maradona?

axel shut ha detto...

è che io non ho mai seguito molto il ciclismo e mi ci ero avvicinato da profano solo tramite il "mito" Pantani (come chissà quanti altri) poi è ovvio che chi truffa non deve fare sport e Pantani truffava (come tanti altri)
quello che mi ha schifato della vicenda è stato l'accanimento anche in ambito non sportivo (mi sembra fu imputato in tipo 7 processi a un certo punto) per poi vedere Lenzarmstrong intoccabile, venerato e riverito
ripeto, il ciclismo in sè non mi appassiona e vedere palesemente due pesi e due misure mi ha fatto passare anche la poca voglia (atteggiamento assolutamente personale, non pretendo di essere nel giusto)
sul calcio invece riesco a sopportare perchè il gioco mi piace troppo in sè, pur volendo sapere tutte le magagne che gli stanno dietro
ripeto, è come io l'ho vissuta, non pretendo che tutti facciano come me

P.S.: io spero sempre che qualcuno mi spieghi come faceva Vallanzasca in prigione a sapere che Pantani non avrebbe finito quel Giro d'Italia ma sono giovane e ho tempo

Simone ha detto...

@Axel Shut:comprendo il tuo punto di vista.
Il Pantadattilo era un campione di quella epoca,pensò d'essere diventato intoccabile e cadde rovinosamente.
Truffava come gli altri della sua (de)generazione;se entri in un sistema che ti rende ricco e famosissimo sei ricattabile.
Prima accennavi alla lettura di "Todo modo" di Sciascia,pensa a quel ritiro spirituale(?)come a una metafora perfetta della contemporaneità.
Sperando che non finisca come nel film di Petri...
Da un ex appassionato di calcio:dimmi che ne pensi di Maradona unico "dopato" nella storia dei mondiali.

IL TEG ha detto...

Simone, si può domandare com'è che hai tutte queste informazioni da "insider" sul mondo del ciclismo?
(è un sacco di tempo che non scrivo per mancanza di tempo, ma bene o male ho sempre seguito il muro dello sport)

Simone ha detto...

Ola IL TEG,
corsi da ragazzo(fino agli allievi),poi provai a scriverne.
Ho conservato qualche rapporto con il mondo dei pro e gli amatori.
E' difficile che qualcuno dell'ambiente si apra,se sa di aver davanti uno dei media ufficiali.
Con un appassionato che potrebbe fare il tecnico(sic)è più semplice.
Mi spiace di aver perso i contatti con il mondo under 23:devo basarmi su informazioni di seconda e terza mano.
Malgrado tutto,se posso,mi appassiono ancora.
Non è accaduta la stessa cosa con lo sci nordico:ai tempi ero molto dentro,oggi non lo seguo più...

IL TEG ha detto...

Ho capito, più o meno allo stesso modo un mio ex compagno di università si è fatto una foto con Armstrong a maggio, quando il giro è passato da Grado. A quanto pare è più facile per ambienti dilettantistici essere a contatto con i "pro", mi viene da pensare che i tesserati siano piuttosto pochi...

Approfittando delle tue conoscenze allora ti chiedo: ad un controllo antidoping, un dopato viene trovato in maniera sistematica o c'è una qualche legge probabilistica su cui questi giocano??...perchè altrimenti non mi spiego come i corridori continuino a prendere questo CERA, se ne hanno presi già tanti.
Non sto dicendo come Burbarelli ad ogni telecronaca "non saranno mica così ingenui da prenderlo ancora che sanno di essere trovati", quello che penso io è che i ciclisti che lo usano sono la maggioranza ed esistono metodi per nascondere la cosa...solo che ogni tanto non funzionano, salta fuori qualcuno e quasi sempre è un italiano...

chi sono i big puliti in circolazione?non è che il nibali di turno fa la fine di basso(uno che mi ispirava fiducia come pochi prima del 2006)?

Simone ha detto...

@IL TEG:aiuto,ci provo.
L'eritropoietina viene prodotta naturalmente dall'essere umano.
Questi tipi di test ricercano la stimolazione esogena:un prodotto come il Cera semplifica(sic) l'utilizzo per adulterare la prestazione sportiva.
In sintesi,bastano pochi richiami per garantire un beneficio pari alla vecchia epo,che necessitava di un uso quasi continuo.
Il soggetto in questione potrebbe aver sbagliato i tempi dell'operazione.
Tieni conto che lo screening talvolta non può decretare la positività al cento per cento.
Ma i valori modificati rimangono evidenti e sospetti,pur non incappando nella sanzione.
Il Nibali,come il Cunego degli ultimi anni,appare decisamente affidabile.
Parlo dei giochetti con il sangue.
Se poi deciderà di saltare nel fuoco,per compiere l'ultimo passo,non lo so.
C'è da scegliere se morire come un Millar o un Rebellin.
Per citare due casi di percorsi inversi.

axel shut ha detto...

volevo precisare che il mio affetto per Pantani veniva anche da una più o meno imperscrutabile simpatia personale ("l'amicizia non è meno misteriosa dell'amore" diceva Borges), aumentata anche dalla circostanze della sua morte più o meno violenta più o meno auto-indotta (lo sai anche tu che è come per le rockstar, da morto diventi una leggenda ma se osi arrivare ai 60 anni o sei un venerato maestro o sei il solito rompicoglioni)
sul mondo ciclismo so molto poco e parecchio di ciò che so lo sto imparando qui (anche da te) quindi esprimevo solo un'opinione da vero profano, prendetela per quei two cents che sono
su Maradona nel 94 la penso come mio padre che per lui ha/aveva una vera adorazione: glielo hanno messo nel culo per motivi geopolitici del calcio (certo Diego poteva evitarsi quell'esultanza con la Grecia, una immagine troppo spesso vale più di mille parole) ma non è stata la più grande porcata mai vista a un mondiale di calcio: in un'edizione (Videla, tanto per capirci) una finalista rischiava di non tornare viva nel suo paese se avesse osato vincere, in un'altra molti anni prima (24) una squadra ne ha battuta un'altra molto più forte per poi avere una settimana dopo tutti la febbre a 40° (sarà stata la malaria delle paludi svizzere)

P.S.: comunque io sono davvero curioso di sapere qualcosa di più sulla storia di Vallanzasca, millantava solo o c'era della ciccia nella sua storia? chi sa parli

Simone ha detto...

@Axel Shut:sul Panta mi incuriosiva l'adorazione della gente.
Fu anche un fenomeno di costume.
La sera che morì ero al ristorante con amici;un quarto d'ora prima che ci annunciassero la sua morte si parlò di lui.
"Speriamo che non finisca come Jimenez".
La mattina dopo la passai al telefono con il presidente di un suo antico fanclub:piangeva come un bambino e tentai di consolarlo.
La stessa persona che avvisai per primo,onde evitare la cattiveria e l'invidia altrui,quel fatidico 5 Giugno 1999.
Il Giro del fattaccio fu un'esperienza spaventosa,quasi bipolare.
Folla ovunque,un successo mediatico pazzesco.
Nel plotone,e sulle ammiraglie,una tensione insopportabile.
Il primo giorno il futuro vincitore(?)fece segnare 49,9 dai vampiri.
Rissa continua tra Uci,Coni e Gruppi Sportivi:la Mapei isolata dai ras del gruppo.
I Mercatone che insultarono Tafi a un raduno di partenza.
Le voci del salvataggio,il secondo,di un big ad un controllo in Aprile.
Sul Fauniera parlai con uno dell'ambiente:qui beccano uno importante,questi son matti,vanno in giro con le centrifughe ematiche...
A Madonna di Campiglio furono una serie di circostanze a provocare il patatrac.
Nel team di Pantani vigeva il fai da te;Rempi c'entrava poco.
Ai tempi,controllando il valore dell'ematocrito,si usava l'Emagel per abbassarlo temporaneamente.
Ci potrebbe essere stato un errore nella somministrazione.
Rimango dell'idea che il buon Marco avrebbe dovuto allontanarsi da certi personaggi che gonfiavano il suo ego.
Se avesse firmato con Squinzi,l'estate prima,non sarebbe mai accaduto.
La Mapei l'avrebbe controllato e protetto.

Rensenbrink,la solita questione di centimetri.
Fosse entrato quel pallone...non avrei voluto essere Gonnella.

Un mondiale val bene un'epatite virale collettiva!

Dane ha detto...

@Axel: "in un'edizione (Videla, tanto per capirci) una finalista rischiava di non tornare viva nel suo paese se avesse osato vincere"

BOOM!!!.....

@Simone: nei Mondiali di calcio no c'è mai uno beccato per doping perchè non vogliono che ci sia per non rovinare lo spettacolo. Un po' come la ripetizione delle partite, che rovina il calendario e quindi la si evita con la falsificaizon dei referti.
Maradona fu beccato perchè, dopo avergli concesso un salvacondotto per portarlo ai Mondiali (Blatter aveva bisogno dell'uomo copertina per esportare il Football nel paese del soccer...), qualcuno si accorse che la creatura gli si sarebbe rivoltata contro come il Frankestein di Mel Brooks rischiando di rovinare la sceneggiatura Italo-Brasiliana.
Un po' come le armi di distruzione di massa di Saddam: chi nutrì l'Idra?!.....

jeremy ha detto...

Effettivamente: al massimo non sarebbe tornato a casa Gonnella....Su Marco ho vissuto la stessa esperienza di Simone: quel 14 febbraio lui fu tradito dalla sua gente che nel momento del bisogno lo abbandonò. Non mi leverò mai l'idea che fu ucciso da un ambiente che lo aveva idolatrato come non si faceva dai tempi di Coppi e Bartali e che ci mise un attimo a farne il mostro per tutti i gusti.

Dane ha detto...

Jeremy, però chi frequenta quell'ambiente lo deve sapere che l'ambiente non accetterà mai di essere trascinato nel baratro: lo sai benissimo che se ti beccheranno, l'ambiente griderà all'untore.
E' un po' come nei film di spionaggio: "E si ricordi: se verrà scoperto, noi non potremo far nulla per aiutarla e rinnegheremo ogni coinvolgimento..."

Simone ha detto...

@Dane:ricordo l'attacco "atomico" di quella squadra.

Però,almeno fingere di fare un controllo!
Che ne so,beccare un africano con un anabolizzante ed esporlo alla pubblica indignazione.
Gli articoli sconcertanti(...)con le ferme prese di posizione contro il doping.
"Nel calcio i farmaci non servono".
"Per fortuna la Federazione controlla seriamente gli azzurri, che notoriamente sono tra i più puliti d'Europa".
"Deve allarmare tutti,ma è un caso isolato. Un incosciente,una pecora nera".
"E' il gioco più bello del mondo".
Mi immagino gli sforzi dei massaggiatori per eludere i controllori:una maglietta con l'autografo e la pipì da analizzare diventa quella di un accompagnatore.
Solitamente lo scelgono perchè:
1. E'incontinente.
2. Beve come Bukowski.
Tra l'altro non gli danno nemmeno la soddisfazione d'analizzarla; casomai avesse la cirrosi epatica...
Ai laboratori gli analisti sono distratti da gentili escort pagate dalla Fifa.
Che vengono selezionate con un questionario:la più richiesta è una modella russa esperta in sado maso,un metro e venti di gambe.
Una festa di sport.

Stiamo infrangendo la regola del Muro,'azz.

Dane ha detto...

Simone, di atomici ce n'eran tanti in quel Mondiale, anche nel centrocampo azzurro (e mi fermo qua...). Di quel Mondiale ricordo la solita battuta di Enrique (il calciatore più esilarante della storia, la sua battuta dell'86 la più bella della storia...): appena spedita a casa la Colombia, il turno successivo è tornata a casa pure la Seleciòn...

Anassagora ha detto...

Per sbaglio ho cliccato in alto leggermente sulla sinistra "blog successico"... bhè la tipa dice che il prossimo anno il nacional di montevideo vince la libertadores... :rotfl

K

Simone ha detto...

@Jeremy:la vicenda del Pirata è un emblema feroce dello sport moderno.
Può vantare tutte le dinamiche che hanno trasfigurato l'essenza stessa del giocattolo.
Dovrebbe servire come monito,per ripartire da un concetto diverso di pratica agonistica.
Invece si continua a ciurlare nel manico,enfatizzando gli aspetti più deteriori del circo.
Dagli anni novanta in poi tutto lo sport,professionistico e amatoriale,è sembrato implodere.
La responsabilità culturale è soprattutto delle classi dirigenti e dei media.
Il messaggio che portava è stato modificato per favorire la commercializzazione più estrema.
L'atleta è un simulacro,nonchè un manichino.
Non mostra se stesso,ma vende suo malgrado uno stile di vita.
O meglio una rappresentazione della stessa:una sfilata di marchi,tendenze,atteggiamenti.
Simula un bisogno disperato di pseudoeroismo.
La mia domanda è:quanti Marco Pantani dovranno ancora morire o ferirsi perchè ci sia un reale cambiamento?
E se fossimo alla polverizzazione dello sport che abbiamo conosciuto nel Novecento?

Simone ha detto...

@Dane:quoti la battuta di Enrique, please.

Dane ha detto...

@Simone: ma l'ho già detta: "appena spedita a casa la Colombia, il turno successivo è tornata a casa pure la Seleciòn..."

Simone ha detto...

@Dane:
"It's not the side-effects of the cocaine/I'm thinking that It must be love"
(David Bowie 1976)

Grande canzone...

Dane ha detto...

Ah, sì sì, al di là della coca era un attacco atomico veramente e qualcuno ne ebbe paura...

jeremy ha detto...

Ho visto l'"umilizion" di Lebron con l'universitario. Credo che siamo al ridicolo: questa è censura preventiva idiota. Vabbe essere piu realisti del re ma dove starebbe l'umiliazione del Prescelto?! Quello schiaccia a due mani con Lebron che tenta in ritardissimo di bloccarlo di lato. Non è che gli sia saltato in testa in un uno contro uno. Veramente ridicola la censura.

Calvin ha detto...

Vista ieri sera sto ridendo da allora, rifacendo la scena di Ace Ventura in cui urla PERDENTIIII pensando a LBJ! Qualcuno salvi questo ragazzo da se stesso, stiamo sfiorando il patetico.

jeremy ha detto...

Vincenzo, a te è parsa una cosa cosi umiliante quella schiacciata? A me no e concordo sul patetico per la censura. Lebron ha fatto la figura del vero pirla.

Eric ha detto...

Secondo me li LBJ non c'entra niente, è direttamente la nike (magari insieme all'agente) che ha agito automaticamente per censurare l'accaduto. Concordo sulla pagliacciata, è una roba imbarazzante davvero.
Una piccola e veloce considerazione: nel mio essere cinico e irrispettoso dico che se un uomo non è in grado di sopportare la pressione o la celebrità o i momenti di down che ogni sportivo ha verso fine carriera...beh allora c'è l'Anas che cerca sempre tanti operai per tagliare le aiuole nelle autostrade, li di pressione non ne senti.
La colpa è stata sua e basta. I media, gli amici, la gente attorno, gli sportivi, l'etica sportiva...non c'entrano niente.

jeremy ha detto...

Stai parlando di Pantani vero? Beh non è una questione di sopportare la pressione e il calo di fine carriera. E' una questione di essere idolatrato prima, come nessun altro nel ciclismo moderno, e poi trattato come un appestato dalla stessa gente che ti aveva messo su un piedistallo.

cydella ha detto...

Postate un link, please.

jeremy ha detto...

Vai su Gazzetta.it e lo trovi in homepage.

Eric ha detto...

@jeremy: boh, io credo che un piccolo uomo non può essere un grande uomo di sport, ergo per me ivan gotti valeva pantani eppure non ha rischiato di andare da muccioli. Cioè stiamo parlando di idolatrare uno che in pratica deve la sua leggenda a un anno dove ha vinto il giro di italia e il tour (un tour dove i suoi rivali erano uhrlich e virenque, un tossico e uno che perderebbe anche con lo scooter).

jeremy ha detto...

Pantani non è solo Tour e Giro 98 (vinto contro un grandissimo e uno dei piu forti scalatori degli ultimi 20 anni....). Ed era idolatrato, a ragione o no, ma lo era. Questa è stata la sua rovina: nel momento in cui gli hanno voltato tutti le spalle per farne il capro espiatorio della situazione. E non ha retto. Moltissimi lo avrebbero fatto, lui no.

Eric ha detto...

@jeremy: urhlich un grandissimo...di statura!! dai è stato uno dei più grossi perdenti della storia dello sport, ad un certo punto ho anche pensato che sarebbe diventato il nostro nuovo centroavanti :)
Virenque se non ricordo male quel tour lo corse con la squadra squalificata o una roba del genere, mi sembra che la sua squadra fu fermata, ora non ricordo dovrei andare a vedere

Straw61 ha detto...

veramente patetici, sia Lebron che la Nike...se pensiamo a tutte le leggende nate al Rucker per schiaccioni in testa a Connie Hawkins o Wilt Chamberlain, senza che questi battessero ciglio (salvo poi fartela pagare in campo con gli interessi), si ha l'esatta percezione dell'infighettamento delle star odierne. Nel 1978 ero a Philadelphia ad un'esibizione di 1 vs 1 tra Doctor J ed un ragazzotto universitario locale (sponsorizzata Converse)...palazzetto pieno, prima azione il Doc fa una virata e va per un morbido finger roll, il ragazzo gli stampa uno stoppone che manda la palla fuori dal campo...inutile dire che le seguenti 15 azioni sono state tutte schiacciate di Julius sul testone del malcapitato... alla fine però grandi sorrisi, un abbraccio e pacca sulla spalla, con il ragazzo che ha messo in saccoccia qualcosa da raccontare a figli e nipoti ed il Doctor che uscito dal palazzetto probabilmente si era già dimenticato della cosa.

jeremy ha detto...

Ulrich è stato un grandissimo e ha vinto solo un Tour (arrivando non so quante volte secondo)non certo per mancanza di talento o di spirito agonistico.....Quindi la digitura perdente gli si addice abbastanza poco.

axel shut ha detto...

da sportivo chi imbroglia deve pagare e possibilmente uscire dal mondo dello sport, da essere umano però non posso non provare grande pietas per Pantani, è anche una cosa affettiva insomma, tutto qui
@Dane: magari ho esagerato nell'espressione ma due settimane fa nell'articolo su Rensenbrink dicevamo la stessa cosa (Passarella:"Se quel pallone fosse entrato sono sicuro che Gonnella l'avrebbe annullato"), quel mondiale era già assegnato prima di cominciare, altro che il 98 o il 2002!

jeremy ha detto...

Concordo axel: il Pantani sportivo non doveva essere assolto solo perche era Pantani. Ma il comportamento nei suoi confronti è stato uno dei punti piu bassi del circo mediatico sportivo. Pantani è stato il capro espiatorio, ben oltre le sue stesse colpe.

jeffbuckley ha detto...

frequentando cesenatico (si va beh, il mare non è un granchè ma st. tropez mi costa troppo) io so di un pantani regolare sfascatore di auto, consumatore abituale di sostanz proibite e persona con qualche problema relazionale anche prima dell'inizio della parabola discendente. questo per dire che indubbiamente la sua fine è stata accelerata (o agevolata, se volete) dall'ipocrisia dell'ambiente, dallo schema "prima ti metto sul piedistallo così mi diverto di più quando cadi etc.. ma la persona era comunque quella che era (intendo in senso buono, non un crimale ma non un genio insomma). a napoli hanno giocato centinaia di giocatori ma non tutti hanno fatto la fine di maradona.

Unknown ha detto...

il giro 98? é quello in cui pantani arrivò terzo alla cronometro mendrsio-lugano? il commentatore della tsi (mitico ceroni) era talmente imbarazzato da quel risultato che se non ricordo male evitò quasi il commento (tappa quasi di pianura, sicuramente non adatta a uno scalatore di 50-60kg)

jeremy ha detto...

Jeff, giustissimo. Su una base già debole, ci hai messo il carico da 11. Un altro avrebbe subito ma si sarebbe ripreso, prima o poi. Questo non lo metto certo in dubbio. Ma non puo lavare la coscienza di moltissimi.

jeremy ha detto...

Vero Claude ma non so quanti minuti prese da Zuelle. Comunque non si discutono le sue prestazioni e vittorie, purtroppo sotto il piu che legittimo sospetto di doping.

paperogha ha detto...

Simone, ti pongo una domanda. E' possibile che sulla falsariga di quanto fa la FIFA per i mondiali di calcio, si possa ipotizzare che gli organizzatori delle grandi corse facciano di tutto per preservare i personaggi?
Mi pare di ricordare che qualche tempo fa l'Equipe denunciò il doping di Armstrong che ora è tranquillamente in corsa come se niente fosse, e non riesco a trovare una spiegazione logica a questo atteggiamento. Se non che il Tour con Armstrong vale economicamente molto più che senza di lui

transumante ha detto...

Ho scoperto che pantani vale un gotti e ulrich non era un campione...aspetto che si dica che maradona vale ibrahimovic e poi si può chiudere tutto

Pantani era un fuoriclasse per il modo di interpretare la corsa, non per il numero di trofei, che sappiamo dipendono da tante cose. Le prove del suo uso di doping, che non contesto, sono tante quante quelle su contador e meno di quelle su armstrong. Con le protezioni del texano e qualche incidente assurdo in meno avrebbe vinto anche lui 3-4 giri e altrettanti tour, e scommetto che nessuno adesso lo paragonerebbe a...gotti.

Solita tiritera sugli avversari scarsi: a 24 anni si mise dietro indurain al giro, ma di che si sta parlando? Gli avversari di armstrong furono beloki e ulrich più vecchio e grasso

Dell'uomo non so nulla , ma le modalità del suo decesso mi fanno pensare che qualunque sia stata la sua colpa, l'abbia espiata in pieno. O no?

jeffbuckley ha detto...

jeremy, ti spiace togliere quella orrenda foto dai tuoi post...? :-(

jeremy ha detto...

Jeff, sorry: la colpa è di eltopo che ha quella cosa come foto e non la vuole togliere....E' una guerra di posizione.... :-))

Simone ha detto...

@Paperogha:è già successo tante volte.
Non solo al Tour o al Giro,anche al Roland Garros.
Per esempio quest'anno.
Il mio riferimento sul texano è stato postato un giorno e mezzo fa.
Basta assicurarsi che il fenomenale passista(terraiolo,centravanti,centometrista,etc)non perseveri nell'errore.
Uomo avvisato...

@Eric:lo sport,come la vita,è talvolta dominato da piccoli uomini.
Anche se il Cristiano Ronaldo di turno pesa novanta chili.
Giovannino Ullrich fu un perdente di successo,il più grande talento dell'ultimo ventennio.
Come un temporale,sapevi che sarebbe arrivato,ma mai nel momento giusto.
Le Olimpiadi di Sydney,un Giro dell'Emilia,una Vuelta.
Quando era al top per gli altri era notte fonda.
Diede il venti per cento del potenziale(forse!)ma fece capire a tutti la differenza tra L'Oro del Reno e gli ZZ Top.

@Axel Shut e Jeff Buckley:il Panta era sì un vitellone(nella terra di Fellini...),ma di quelli inquietanti.
Se fosse nato a Palù di Giovo avrebbe vinto 5 Giri d'Italia.

@Claude:son stufo di parlare del soggetto,ma quella crono di Lugano fu il motivo scatenante del caos di Madonna di Campiglio.
Il 5 Giugno fu una nemesi.
You know what I mean.

@Vincenzo e Straw61:una volta Julius Erving fu introdotto alla pratica del golf.
Sul green prese la prima lezione da un maestro.
Quando provò il primo colpo l'insegnante si meravigliò:una coordinazione e uno stile da pro.
Per dire che il Doc,dentro e fuori il parquet,è sempre stato sinonimo di classe.
Anche come persona,un autentico signore.
Il paragone di Straw è bellissimo.
Il numero sei dei Sixers è un uomo.
Il risultato fortunato di un certo tipo di cultura afroamericana di quel periodo.
LBJ lo è di questi tempi volgari.
All'età che il Doc evolveva,con l'afro,a UMass il James era già una superstar Nba.
C'è troppa differenza:se Julius era naturale,LeBron è un fenomeno di marketing.
Per farla breve,il 23 dei Cavs non potrebbe portare nemmeno la valigia all'antico eroe dell'Aba.

@Jeremy:per rinnovare ciò che ho scritto stanotte,sulla polverizzazione di tutto lo sport.
Negli anni settanta,o negli ottanta,si muovevano sette procure per la positività di un ciclista in maglia rosa?

transumante ha detto...

simone: siete troppo severi sui giocatori nba odierni...lebron sarà ricordato come il più grande di sempre, il giocatore di basket totale e "ultimate"...

Simone ha detto...

@Transumante:non sto facendo un discorso tecnico.
Il Prescelto forse batterà tutti i record.
Ma ricordo le parole di un grandissimo,Al Oerter,sul divismo di certi atleti professionisti.
Sono isolati dal mondo,circondati da un cordone sanitario(?)di yesman e puttanieri.
Martedì la Nfl dovrà discutere di Michael Vick,forse il caso più estremo di mancanza di realtà e intelligenza da parte di una superstar sportiva.
La realtà,ahinoi,è questa.

Leo ha detto...

Transumante l'hai sparata bella. Uno dei più grandi forse, ma insomma, non di più

transumante ha detto...

leo: al di là dei titoli che vincerà, ha stabilito un nuovo paradigma per il giocatore di basket. Bryant è un fenomeno, ma è figlio di jordan, duncan lo è dei grandi centri tecnici del passato, etc...mi ricorda quando un bambino gioca col papà e gli dice: "hai tirato troppo forte, non vale", ecco, in un campo da basket non vale essere così

Straw61 ha detto...

sul Lebron giocatore la penso come transumante, il mio era un appunto sulla persona e sulla gestione della persona...pur avendo una devozione assoluta per la old school, da Frazier ad Archibald, da Pistol Pete a Gervin, da Doctor J a Magic, via via fino a Jordan, non posso non vedere in Lebron James un qualcosa di nuovo, mai visto prima, una sorta di "Magic Jordan Chamberlain" per quello che è il suo strapotere fisico, la sua capacità di dominare portando la palla a canestro, ma soprattutto la capacità di dominare la partita "alla Magic", fiondando palloni dal palleggio a compagni liberi in ogni zona del campo, ed è proprio la sua visione di gioco da play, che lo separa a mio parere, almeno potenzialmente, da MJ...poi arriverà il tempo "to put up or shut up" dove alle parole dovranno seguire gli anelli o il trono di MJ rimarrà inattaccabile.

Simone ha detto...

Evvai con il giudizio estetico sul Prescelto.
Alùra,convergo sul merito della questione:è la nuova specie.
Darwinianamente è l'ultima catena dello sviluppo.
Maurice Stokes,versatilità;Gus Johnson,fisicità;George McGinnis,superiorità atletica.
Naturalmente Big O e Magic.
Sembra il risultato genetico di cinquant'anni di gioco.
Non penso che debba per forza diventare un closer alla MJ,anzi...
Il meglio di questi anni l'ha dato quando distribuiva la gonfia a tutti.
Secondo me facendo la big guard non oltrepasserà la frontiera:i suoi ruoli sono quelli della point-forward,oggi,e del quattro "tattico",domani.
Da power-forward piccola,in un gioco meno conservatore di quello dei Cavs attuali,potrebbe modificare per sempre i destini del basket moderno.
I record individuali potrebbe batterli quasi tutti.
Forse solo i punti totali rimarranno un tabù,ma è meglio così.
Almeno una statistica che ricordi il meglio di sempre,almeno nel mio giudizio:Kareem.

alenar ha detto...

SIMONE: volevo scriverti due cosine su Di Luca, ma credo tu sappia già molto. Volevo anche chiederti se per te Contador non dovrebbe prendere almeno 2 o 3 minuti a crono dal Cancellara di turno. A quanto pare se lo sono chiesto in molti. Permettimi un distinguo sulla tua "filosofia" sul doping: secondo me il problema del ciclismo, al pari dell'atletica, è aver affronta di peso il problema negli ultimi 10-15 anni senza però riuscire a ridare un barlume di credibilità all'intero movimento. E' inutile dire che il doping avvelena tanti altri sport, dove regna assoluta ipocrisia. Quando ogni anno bisogna riscrivere le classifiche delle manifestazioni più importanti, dal Tour alle Olimpiadi, e quando ogni commento parte con la premessa "speriamo che Nibali sia pulito etc. etc." siamo alla frutta e forse oltre. Insomma, preferisco altre fiction, gestite con più furbizia ed oculatezza.

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