1. Back to Square One, come si dice in inglese. Soprattutto quando si tratta di giochi, tipo quello dell’Oca, quando sbagliando mossa si torna al punto di partenza. Sarà quello che dovrà fare anche la Nazionale inglese, che nelle qualificazioni per i Mondiali di Sudafrica 2010 si ritroverà di fronte quella Croazia dalla quale è stata strapazzata recentemente a Wembley. Che il nuovo tecnico sia Mourinho, Klinsmann oppure Fabio Capello, l’Inghilterra dovrà ripartire in queste qualificazioni con un piglio ben diverso da quello avuto nelle eliminatorie per Euro 2008, quando i Leoni già dopo i primi turni si erano fermati in casa con la Macedonia ed erano stati battuti per 2 a 0 a Zagabria. A completare il girone 6 l’Ucraina, la Bielorussia - ed è storia recente che l’Inghilterra soffra tantissimo le trasferte nell’Est Europa - la “gloriosa Nazione del Kazakistan” (Borat docet) e la solita Andorra. Tre squadre su sei componevano il gruppo inglese nelle qualificazioni europee appena concluse. E’ andata sicuramente peggio alla Scozia, finita nel raggruppamento con Olanda, Norvegia, Macedonia e Islanda. Soprattutto lo scontro con gli uomini di Van Basten rievoca agli scozzesi la partita del Mondiale di Argentina 78. Inutile 3 a 2 per gli uomini in maglia blu che nelle partite precedenti avevano ceduto ai peruviani e pareggiato 1 a 1 con lo sconosciuto Iran. L’Irlanda del Nord nel Gruppo 3 ha di fronte due scogli apparentemente insormontabili (Repubblica Ceca e Polonia) mentre il Galles nel Girone 4 se la vedrà con Germania e Russia, che verosimilmente si giocheranno il primato, con la Finlandia e non i Diavoli Rossi come possibile sorpresa.
2. Quando si passa dalle Nazionali agli incontri delle Coppe Europee le cose per le squadre britanniche migliorano sensibilmente. Fior di stranieri arricchiscono le rose e le paure sembrano scomparire, anche se il “cosiddetto “gioco all’inglese” sembra scomparso a livello di club. Nel proprio girone il Manchester United ha ottenuto cinque vittorie su cinque, capeggia il gruppo davanti alla Roma e si pone come una delle principali contendenti per la vittoria finale in Champions League. Stesso discorso per il Chelsea di Avram Grant. Un pareggio casalingo con il Rosenborg (la partita d’addio di Mourinho) e poi quattro vittorie consecutive. Sicuramente più balbettanti l’Arsenal, sconfitto a Siviglia per 3 a 1 nell’ultimo turno, ma comunque qualificato anche se rischia di non arrivare primo nel girone, e il Liverpool che dopo aver steccato nei primi tre turni ha iniziato una clamorosa rimonta che dovrà essere completata l’11 dicembre prossimo a Marsiglia. In Scozia, Celtic e Rangers si trovano a un passo da una doppia qualificazione. Ad entrambe basterà pareggiare nel prossimo turno per raggiungere gli ottavi di finale. Proprio la classica situazione che gli scozzesi non reggono: quando il più sembra fatto, tirano fuori il peggio……
3. Gli inglesi sembrano prendere seriamente anche la Coppa Uefa. L’Everton ha vinto le prime due partite del girone, mentre il pericolante Tottenham dopo aver perso in casa con il Getafe all’esordio ha inanellato due vittorie consecutive, fuori casa contro l’Hapoel Tel Aviv e in casa e in rimonta contro i danesi dell’Aalborg. Il Bolton fa storia a sé. Capace di andare all’Allianz Arena ad imporre il pareggio al Bayern, nell’ultimo turno si è fatto bloccare sul pareggio (gol inglese di Giannakoupolos al 93’) a domicilio dai modesti greci dell’Aris Salonicco. Anche in Uefa si respira aria di vecchia Scozia. L’Aberdeen - non più quello del 1983, purtroppo, cioè quello capace di battere in finale di Coppa delle Coppe nientemeno che il Real Madrid - dopo qualche stentato pareggio si è fatto battere nella capitale spagnola dall’Atletico per 2 a 0. La qualificazione al momento sembra un miraggio.
4. Forse lo si era già capito, ma siamo dei vecchi - anche anagraficamente- appassionati di Subbuteo. Da questa settimana è disponibile, tradotto in italiano dalla Casa Editrice ISBN, il “capolavoro” di Daniel Tatarsky “Subbuteo, storia illustrata della nostalgia” (Flick to Kick, il titolo originale inglese). Un libro assolutamente imperdibile, per tutti quelli che vogliono fare un tuffo negli anni ’70 e ’80 e che sfogliandolo possono così rivivere le emozioni che provavamo da ragazzini attorno a quel campo verde di tessuto. Il libro ripercorre la storia del gioco attraverso gli anni e lo fa con tantissime fotografie e illustrazioni. Sezione finale dedicata a tutto ciò che era Subbuteo ma non era calcio, quindi rugby, cricket, hockey, fino ad arrivare a un “Subbuteo Fishing” e ad una speciale e introvabile scatola dedicata ai Beatles, valutata dai collezionisti qualcosa come 20000 sterline. Per chi ha perso l’edizione inglese non è il caso di perdere quella italiana...
Luca Ferrato
ferratoluca@hotmail.com
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