La nostra Martina

1. Mentre in Italia lo sport preferito dei dietrologi sembra essere quello di vaneggiare sui reali motivi alla base del divorzio tra coach Piatti e la Federazione, la stagione 2008 del tennis giovanile entra nel vivo. Le prime pallide luci dei risultati baluginano dai luoghi più disparati del globo, illuminando il palcoscenico deserto delle ferie natalizie, quando il ritmo della giornata di lavoro rallenta, gli impiegati rubano lunghe pause pranzo alle aziende, i tavolini dei bar si riempiono di turisti e i mendicanti reclamano con cenni delle mani le monetine che tintinnano nelle tasche dei passanti. In molti ci avete chiesto pronostici sul 2008 degli italiani. Sono domande di routine che, tuttavia, interpretiamo positivamente come un segnale di rinnovato interesse verso i tennisti italiani. Un interesse che nasconde anche una certa inquietudine. I praticanti e, soprattutto, i giovani agonisti, hanno bisogno di sapere che “uno di loro”, magari cresciuto in circolo di provincia con pochi mezzi e tanta passione, ce l’abbia fatta. L’incidenza del “fattore Federazione” sul successo di un giovane riteniamo sia una questione da addetti ai lavori, che seduce poco il popolo dei praticanti. Vero è, d’altra parte, che se la Federazione svolge al meglio la sua nobile missione di evangelizzazione dei giovanissimi, sempre più bombardati dall’artiglieria pesante dell’industria calcistica, è più facile che venga fuori un campione. E’ tuttavia errato, oltre che inutile, scaricare sulla Federazione la responsabilità della mancata esplosione dei nostri giovani talenti. Il successo sportivo non può prescindere da una mentalità vincente e dall’attitudine al sacrificio. Se i ragazzi non ci credono fino in fondo o sono poco inclini alle rinunce, anche la Federazione più illuminata potrebbe fare ben poco.
2. Si sa, sbilanciarsi in un pronostico sportivo è un’operazione estremamente delicata e fallace, ma non possiamo sottrarci all’arduo compito. A livello Under-18 maschile è molto difficile far meglio del 2007, stagione conclusa con due italiani tra i top 10 del ranking Itf (Trevisan terzo e Fabbiano settimo). Il tennista di punta è “SuperJack” Miccini (n.28 del ranking Itf), che è anche il più giovane del drappello degli Under 18 (5 luglio del 1992). Giacomo ha iniziato la stagione con l’ottimo risultato della Semi raggiunta alla Copa Casablanca (torneo di Grado A), seguito dal mezzo passo falso alla Copa del Café (battuto agli ottavi dallo statunitense Van Overbeek), parzialmente giustificato da un virus contratto proprio in Messico che ha debilitato il marchigiano. Nella prima parte della stagione potrebbe mancargli un po’ di continuità, ma siamo convinti che Giacomo abbia tutte le carte in regola per chiudere la stagione tra i top 10. Il banco di prova sarà Wimbledon, dove uno col suo servizio devastante può arrivare fino in fondo. In ogni caso, siamo in attesa di un suo acuto in uno Slam.
3. Speriamo di essere smentiti, ma abbiamo qualche dubbio sulle possibilità dei ragazzi del ’90 di imporsi a livelli elevati; se avessimo ragione sarebbe un vero peccato, poiché il potenziale non manca. La sorpresa potrebbe essere rappresentata da un ritorno di Davide Della Tommasina, che la settimana scorsa in Costa Rica ha ottenuto una bella vittoria contro lo statunitense Tennys Sandgren ed è attualmente impegnato a Caracas (Copa Gatorade 2008). In ribasso le quotazioni di Lorenzo Papasidero, che ha iniziato la trasferta australiana con una sconfitta al primo turno subita a Traralgon (4-6 5-7 contro l’australiano Clifford Marsland), in Australia, nel torneo vinto da Roger Federer nel 1998 e da Richard Gasquet nel 2002. Avvio col freno a mano tirato anche per Erik Crepaldi, che, se sta bene ed è in fiducia, a nostro avviso non può perdere da Niki Moser (2-6 5-7 al primo turno a Traralgon). Tra i ’91 Marco Bortolotti e Andrea Paciello sembrano i più in forma, mentre Stucchi può e deve fare di più. Ci piacciono molto, invece, i ragazzi del ’92: in particolare Alessandro Colella potrebbe essere protagonista di una grande stagione.
4. Tra le ragazze, Giovine (quarti a Traralgon), Grymalska (ottavi a Traralgon), Burnett e Vierin (ottavi a Traralgon, con vittoria più importante della sua carriera sull’australiana Tyra Calderwood, n.38 del ranking Itf) sono buone giocatrici più o meno sugli stessi livelli (dovendo scegliere prendiamo le ultime due), ma il vero astro nascente del tennis italiano femminile è Martina Trevisan (sorella di Matteo), mancina, classe ’93, classifica FIT 2.3; da lei ci aspettiamo grandi risultati, soprattutto sulla terra, ma Martina (nella foto, premiata a Montecatini) può giocare bene su tutte le superfici, come ha dimostrato la settimana scorsa in Svezia, al Salk Open, arrendendosi soltanto in semifinale alla più esperta Anna Brazhnikova. Il 2008 sarà anche l’anno decisivo per Camila Giorgi, mentre non sottovalutiamo le potenzialità di Di Giuseppe, Confalonieri e Caregaro, tre ragazze giovanissime con ampi margini di miglioramento.
5. Nella categoria Under-16 maschile le nostre preferenze cadono sul ’92 Fabrizio Ornago (Tc Gorgonzola) e su tre ’93 molto promettenti: il lombardo Andrea Dell’Asta, il piemontese Edoardo Eremin e il siciliano Alberto Cammarata. Tra le Under 16 in gonnella ci piacciono molto la pordenonese Elena Bertoia (classe ’93, classifica FIT 2.7), la comasca Giulia Sussarello (classe ’92, classifica FIT 2.5) e la sanremese Michelle Pansecchi (classe ’92 e classifica FIT 2.6). Tra le “big hope” Under 14, due nomi su tutti: l'italiano d'america Gianluigi Quinzi, che a 11 anni (compirà 12 anni il primo febbraio) è gia un 3.5, e la “piccola grande” Francesca Palmigiano (classe ’94 e classifica FIT 3.2), la Patty Schnyder de’ noantri, che a 13 anni, esile come un giunco, è gia in grado di battere avversarie di seconda categoria (2.7 o 2.8) quattro o cinque anni più anziane di lei. Entrambi potrebbero recitare il ruolo di outsider di lusso nel prestigioso torneo Les Petits As, in programma a Tarbes, in Francia, a fine gennaio. Tra i migliori U-14 vale la pena di segnalare: Matteo Donati, Stefano Napolitano, Giacomo Tartarini, Cristiano Compagnone, Silvia Albano, Giulia Mastellone e Giada Clerici.

Paolo Pemulis
pemurama@yahoo.it

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