Ormai il deficit di competenze nel paese pare tale che le opinioni di chicchessia valgono quanto la realtà dei fatti. Provo a rispiegarmi su un paio di punti, sperando che non si debba arrivare a fare dei disegnini.
SKY NON E' LA TELEVISIONE DI MURDOCH. La Televisione di Murdoch si chiama Fox. Sky è la scatola inventata per l’italia in mancanza di un operatore satellitare affidabile e credibile. sSe Murdoch fosse concorrente di Mediaset gli basterebbe ad esempio non vendere i diritti del dottor House a Canale Cinqueaus ed automaticamente l’ammiraglia di casa Silvio perderebbe ventidue prime serate all’anno che conti alla mano valgono ben più dell’Iva che Tremonti farà pagare a Sky. Se Murdoch ed il digitale terrestre fossero in concorrenza non si spiegherebbero le tre serie Fox che Mediaset Premium ha attualmente in anteprima esclusiva sui suoi canali Joy e Steel. Sky, digitale terrestre e tivvù in chiaro sono semplicemente i tre modi con cui Murdoch fa i soldi. Rivendendo la stessa roba, tutta sua.
IL DIGITALE TERRESTRE NON E' CONCORRENTE DEL SATELLITE - Il digitale terrestre è un banale passaggio tecnologico che solo l’anomalia televisiva italiana, aggiunta al deficit di competenze di cui sopra, ha consentito di trasformare in un nuovo prodotto [è come se Enel cambiasse il materiale dei cavi dell'alta tensione e ve la vendesse come una nuova forma di energia]. Si tratta di una tecnologia ormai trasparente all’utente, che sarà entro cinque anni nelle case di ogni italiano incorporata al televisore. E le tesserine per i programmi in pay-per-view si distribuiranno nelle edicole allegate a Sorrisi e Canzoni. Una tecnologia destinata a diventare egemone. E quand’anche Sky chiudesse, Murdoch risparmierebbe un bel po’ di soldi [ora per farla sopravvivere gli tocca pagare miliardi per diritti sportivi di cui farebbe volentieri a meno], SkyTg24 diventerebbe, chessò, SkyNewsItalia, e tutto ciò che ora va su Sky verrebbe semplicemente venduto al digitale terrestre e da lì agli italiani. Si sta andando verso uno scenario in cui smetterà di essere importante il come la tivù ci arriva in casa: che sia una antenna, un modem o la trasmissione del pensiero. Ed in tale scenario è il prodotto che conta [il dottor House così come il Grande Fratello]. E' questo semmai il piano su cui Murdoch e Berlusconi potranno un giorno essere concorrenti.
Cristiano Valli
(per gentile concessione dell'autore, fonte: Cose Rosse)
SKY NON E' LA TELEVISIONE DI MURDOCH. La Televisione di Murdoch si chiama Fox. Sky è la scatola inventata per l’italia in mancanza di un operatore satellitare affidabile e credibile. sSe Murdoch fosse concorrente di Mediaset gli basterebbe ad esempio non vendere i diritti del dottor House a Canale Cinqueaus ed automaticamente l’ammiraglia di casa Silvio perderebbe ventidue prime serate all’anno che conti alla mano valgono ben più dell’Iva che Tremonti farà pagare a Sky. Se Murdoch ed il digitale terrestre fossero in concorrenza non si spiegherebbero le tre serie Fox che Mediaset Premium ha attualmente in anteprima esclusiva sui suoi canali Joy e Steel. Sky, digitale terrestre e tivvù in chiaro sono semplicemente i tre modi con cui Murdoch fa i soldi. Rivendendo la stessa roba, tutta sua.
IL DIGITALE TERRESTRE NON E' CONCORRENTE DEL SATELLITE - Il digitale terrestre è un banale passaggio tecnologico che solo l’anomalia televisiva italiana, aggiunta al deficit di competenze di cui sopra, ha consentito di trasformare in un nuovo prodotto [è come se Enel cambiasse il materiale dei cavi dell'alta tensione e ve la vendesse come una nuova forma di energia]. Si tratta di una tecnologia ormai trasparente all’utente, che sarà entro cinque anni nelle case di ogni italiano incorporata al televisore. E le tesserine per i programmi in pay-per-view si distribuiranno nelle edicole allegate a Sorrisi e Canzoni. Una tecnologia destinata a diventare egemone. E quand’anche Sky chiudesse, Murdoch risparmierebbe un bel po’ di soldi [ora per farla sopravvivere gli tocca pagare miliardi per diritti sportivi di cui farebbe volentieri a meno], SkyTg24 diventerebbe, chessò, SkyNewsItalia, e tutto ciò che ora va su Sky verrebbe semplicemente venduto al digitale terrestre e da lì agli italiani. Si sta andando verso uno scenario in cui smetterà di essere importante il come la tivù ci arriva in casa: che sia una antenna, un modem o la trasmissione del pensiero. Ed in tale scenario è il prodotto che conta [il dottor House così come il Grande Fratello]. E' questo semmai il piano su cui Murdoch e Berlusconi potranno un giorno essere concorrenti.
Cristiano Valli
(per gentile concessione dell'autore, fonte: Cose Rosse)
18 commenti:
Ma quante castronerie vai raccontando?!
>SKY NON E' LA TELEVISIONE DI MURDOCH. La Televisione di Murdoch si chiama Fox. Sky è la scatola inventata per l’italia in mancanza di un operatore satellitare affidabile e credibile.
E allora? Ciò non toglie che il proprietario di SKY sia Murdoch. Cioè, tu dici che, attenzione ragazzi, non confondetevi, SKY non è la tv di Murdoch...e poi però parli di altro non dicendo di chi è questa benedetta SKY. Più che il contenuto, mi sorprende la forma, ovvero la leggerezza con la quale si affermano tali baggianate.
>IL DIGITALE TERRESTRE NON E' CONCORRENTE DEL SATELLITE
Questa poi...Un'affermazione così generale sempbrerebbe esatta ad una prima lettura e devo dire che la spiegazione sul futuro della televisione in Italia è corretta. Ti dimentichi però di analizzare la situazione italiana che è un po' particolare. E' vero che non è il mezzo l'oggetto del contendere (che sia analogico, satellite o telepatia) e che la concorrenza la si fa sui contenuti. Infatti Berlusconi con il digitale e Murdoch con il satellite trasmettono entrambi partite di calcio ed è lì che avviene la concorrenza. Se SKY non guadagnasse con le partite e se lo stesso fosse per Berlusconi (viste le spese per i diritti a cui ti riferisci) non credo che le trasmetterebbero, stanne certo.
www.preti.blogspot.com
Non concordo con alcuni aspetti dell'articolo. In primo luogo, mi pare ovvio che oggi non conta tanto se si trasmette con l'analogico, il digitale terrestre o satellitare, ma il fatto che la gente ti veda, perchè poi tutte e tre le tecnologie si collegano ad uno schermo TV. Inoltre credo che il digitale terrrestre non soppianterà in toto il digitale satellitare per una serie di motivi. Anzitutto il terrestre ha frequenze limitate rispetto al satellite. Non a caso per trasmettere le partite (e nemmeno tutte insieme), Mediaset e La7 spezzano il segnale in sottocanali, perdendo però contenuti e qualità... Inoltre, il costo per mantenere i ripetitori è altissimo rispetto al segnale satellitare e non si riesce mai a coprire l'intero territorio nazionale (almeno così ho letto in diversi interventi di tecnici delle telecomunicazioni). Per non parlare del fatto che il satellite ti fa arrivare in mezzo mondo (io scommetterei in futuro su canali televisivi tematici e visibili in varie nazioni, con diversi audio linguistici). Insomma Murdoch oggi è per metà concorrente e per metà alleato di Berlusconi, in attesa che l'evoluzione tecnologica lo porti a diventare solo concorrente.... alcune leggine atttuali servono proprio a rimandere tale scontro, magari permettendo alle TV italiane (cioé 2...) di colmare i nostri soliti atavici ritardi ...
In tutta franchezza trovo tanta sicumera del tutto fuori luogo, vista la stravagante tesi del post: forse prima di suggerire l'utilizzo di disegnini non farebbe male all'autore usufruirne.
In merito alla questione della denominazione Fox/Sky non ripeto quanto già osservato nei commenti precedenti, su cui concordo.
Sulla non concorrenzialità Mediaset - Sky, però, oltrepassiamo il limite della logica e, detto per inciso, anche quello della competenza cui si richiama l'autore. Vero è, infatti, che il gruppo Mediaset trasmette le medesime serie televisive programmate su Sky, comprese quelle prodotte da Fox. Peccato che le stagioni trasmesse sulle reti Mediaset siano in genere indietro di mesi rispetto alla programmazione Sky. Che Murdoch venda a Mediaset un prodotto dal suo punto di vista già vecchio perchè lo ha trasmesso in anteprima sulle proprie reti non ne fa un alleato di Berlusconi, ma uno che dalla propria biblioteca programmi trae il massimo profitto non solo senza riceverne alcun danno ma anche senza necessità alcuna di alleanze. Mica male, come sfondone, per uno che pontifica sull'assenza di competenze altrui (anzi, per essere più preciso, sulla "badilata di cazzate", come l'autore le definisce con maggiore franchezza e una raffinata immagine sul proprio sito).
L'apice dell'incompetenza, comunque, è raggiunto dalla frase "il digitale terrestre è destinato a soppiantare il satellite": mica male, come performance, per una tecnologia (il DTT) nata vecchia, con inevitabili - e insormontabili - problemi di emissione dovuti al percorso del segnale, incolmabli lacune di copertura causate dall'orografia del nostro paese (ma lo hanno detto, all'autore, che siamo in Italia e non nella pampa argentina?), costi di manutenzione elevati, numero limitato di frequenze e un'intrinseca scarsità qualitativa rispetto al segnale satellitare.
Detto questo, dopo un doveroso invito all'autore a smontare dalla cattedra su cui si è arbitrariamente issato (a proposito, ma è lo stesso Cristiano Valli di RadioPop? Se si, rimpiango ancor più amaramente i bei tempi di Scaramucci...), poichè nel post trovo anche un espresso richiamo alla realtà, mi vien da osservare, direttore, che sarebbe consigliabile una qualche attenzione in più ai post che fanno passare come tale le opinioni, comprese quelle più stravaganti. Che sono, va da sè, legittime, ma restano opinioni, ed è bene non confonderle con i fatti.
Per inciso: che Fox molli qualche anteprima a Mediaset non cambia il fatto che le serie davvero di punta, quelle che davvero valgono commercialmente, sono regolarmente in anteprima su Sky. Strano, no?
sorri per tutti. ma la percezione che avete della concorrenza è fuori logica. concorrenza è quando una azienda è in concorrenza con una altra azienda [banalizzando "quella società mi fa perdere dei soldi? allora è concorrente"].
la concorrenza di cui parlate voi è quella percepita dall'utente [io vado allo stadio e quindi non guardo la partita su sky, lo stadio è concorrente di sky]. ma questa è una baggianata. come il sostenere che le edicole ed i supermercati sono in concorrenza da quando questi ultimi vendono il giornale. i concorrenti sono i giornali, fra di loro, mica i posti dove li si vende. questi ultimi semplicemente si modificano nel tempo.
continuate a confondere veicoli e contenitori [digitale terrestre, satellite, iptv] con i contenuti. i soldi si fanno con questi ultimi e ce li si leva di bocca con quelli. la concorrenza televisiva in italia, ora, è fra endemol e magnolia. i veicoli non fanno che dividersi la torta.
se poi vogliamo proprio entrare nel dettaglio, l'intero pacchetto di canali sky, come raccolta pubblicitaria, non vale la7. dove sta la concorrenza?
dopodiché ognuno è libero di pensarla come crede, ci mancherebbe. dico solo che conoscendo approfonditamente per il mio lavoro le realtà in questione, e dall'interno, se fossero concorrenti lo saprebbero e si comporterebbero di conseguenza. cosa che non fanno in nessuna maniera.
@roberto
1) il fatto che il dtt faccia schifo è irrilevante. diventerà egemone per legge. è lo standard che ha vinto. fa schifo. vero. mbeh?
2) le serie davvero di punta di cui parli tu sono quasi equamente divise [quattro sky, quattro mediaset, cinque rai. ma tanto la rai non sa fare i palinsesti]. ma di queste, nove sono della fox.
per finire. mi scuso per il titolo ed il tono dei post. in questo contesto stridono, nel mio sito no.
in futuro cercherò di riadattare il tono al contesto [il tono ovviamente, sui contenuti sono fermo come una roccia].
A me ancora non hai convinto, anche se dici di parlare conoscendo l'argomento dall'interno.
Non mi hai convinto perchè è un fatto che sia mediaset che sky mandano in onda le partite di serie A in diretta.
Non mi hai convinto perchè sky è di Murdoch è perchè è vero, mi pare, che come è stato detto sopra le serie che mandano su sky sono recenti, mentre quelle che vanno su mediaset e rai no (penso ad esempio a southpark, che io guardo online tra l'altro).
Poi non sono convinto poichè il digitale terrestre avrebbe già dovuto essere l'unico mezzo di trasmissione, secondo la legge Mediase...volevo dire Gasparri.
Infine mi pare che, oltre al pacchetto pubblicitario (che pende in modo scandaloso dalla parte di Mediaset, sempre grazie alla Gasparri) sky si finanzi anche con gli abbonamenti.
Comunque grazie per le risposte.
Scusa Luigi...ma il Corriere della Sera è concorrente di Rai1 perchè entrambi danno le notizie?
non si discute per convincere. si fanno circolare punti di vista. io racconto solo quel che vedo. poi se volete fra cinque anni ci si ritrova nei commenti di questo post per vedere come è andata a finire. e magari avrò visto solo stupidate.
sulle serie tivì.
saufparc in italia va in anteprima in chiaro, su mtv.
in anteprima sky ha desperate housewife, grace anatomy, lost, csi. mediaset ha house, life, i simpsons, heroes [che è di punta ma non la sanno né vendere né programmare]
poi se si va sulle serie secondarie, la tivì in chiaro vince tipo 31 anteprime a 13
E' chiaro che la spartizione italiana segua logiche diverse da quello che si potrebbe pensare: ovvero FoxUSA=FoxITA. In realtà credo che il discorso sulle serie TV sia abbastanza complesso. Il pubblico della Tv in chiaro è diverso da quello delle Pay. Non è assolutamente detto che il passaggio in chiaro (sia replica che inedito) sia deleterio per una TV pay. Fox trasmette con costanza repliche del dottor House, serie che senza il passaggio in chiaro non avrebbe mai goduto di tal successo.
Non sono troppo convinto che la TV in chiaro trasmetta più esclusive del pacchetto Sky. A parte un genere di nicchia come la sci-fi che di fatto esiste solo a pagamento e quando provano a metterla in chiaro è un flop costante (Terminator ultimo esempio) posso citare un sacco di serie di vario genere trasmesse in anteprima su Sky o addirittura mai viste in chiaro.
@ivan
se vuoi nel week-end recupero l'elenco completo e te lo giro via mail. ma basta qui, che sennò annoiamo come nemmeno le squadre di capello sanno fare.
però davvero non c'è proporzione. ce ne sono anche a decine di fatto bloccate dalla tv in chiaro che le compra ma non sa dove metterle. e sky non le può trasmettere finché non vanno in chiaro. gran parte di quelle che tu vedi in apparente anteprima su sky sono andate in onda su raidue d'estate, attorno alle due di notte.
Ma non s'è capito cosa debba succedere fra cinque anni. Sappiamo benissimo che rimarrà il digitale (dove abito io c'è già solo il digitale).
Va bene per le serie tv (io tra l'altro l'elettrodomestico tv non lo uso proprio), ma è un fatto che per il calcio in diretta ci sono sia mediaset che sky, ergo sono in concorrenza per il calcio (scusa, ma credo sia il motivo per cui la maggior parte degli acquirenti ne fa uso, almeno quelli che conosco io).
Tra l'altro, per dirla tutta, se non fossero stati in concorrenza non credo avrebbero aumentato l'Iva, a meno che c'è sempre qualcuno che la sa più lunga.
A me sembra molto semplice.
Oltre alle serie tv, rispondi sulle altre cose se hai tempo e voglia.
Il calcio in diretta è anche su H3G e su Alice, oltre che allo stadio...tutti in concorrenza?
@Nick
Non fare tanto il saggio, sia il digitaleche il satellite vanno entrambi in televisione.
Sottoscrivo praticamente in toto gli appunti di Luigi e Roberto all'articolo, del quale condivido l'sssunto di partenza: oltre a deficit di competenze, sono certi sillogismi da avvocato che si barcamena tra i cavilli a tramutare opinioni in fatti che distorcono la realtà, quasi a livelli di psichedelia pura. Inutile secondo me scontrarsi sulle anomalie di fondo del nostro settore televisivo. I punti salienti sono questi: uno scontro tra monopolisti di fatto sarebbe inconcepibile in qualsiasi paese occidentale basato sul mercato e sul liberalismo. Il problema delle emittenti e dello scambio di produzioni è paradossalmente secondario: si dimentica che il nucleo economico è fondato sulla pubblicità e la cassaforte Mediaset si chiama Pubblitalia. I numeri di bilanci e quote di mercato dovrebbero imporre qualche riflessione sia a livello etico, per quanto possibile in un mondo di squali, sia a livello di controlli e di tetti, risibilmente aggirati dai vari codicilli (Gasparri docet). In questo sito si sottolinea periodicamente la disastrosa situazione della carta stampata e delle difficoltà della rete a livello di raccolta pubblicitaria, dimenticandosi quali siano le ragioni economiche e strutturali di questa situazione. Proviamo a fare un giochino paradossale, perdonatemi il volo pindarico: immaginiamo per ipotesi di anticipare di una decina d'anni il fenomeno di Tangentopoli e Mani Pulite in Italia. Datiamolo magari nel fatidico 1982 del mundial spagnolo: sotto i colpi della magistratura crolla il pentapartito, la Dc si scioglie come neve al sole, Berlusconi si sta ancora facendo le ossa a Milano 2, Fini è semplicemente il delfino di Almirante, lontano dall'essere sdoganato, Bossi sta studiando alla Scuola Radio Elettra. Chi può contrapporsi ai comunisti di Berlinguer? Ci vuole una personalità carismatica e credibile, un imprenditore famoso, odiato e amato al tempo stesso: facciamo scendere in campo Gianni Agnelli. L'avvocato entra nell'agone politico, spaccando in due l'Italia. Fonda la F.I.A.T. (forza italia avanti tutta!), propugna l'anticomunismo, sfrutta tutto il suo potere economico e mediatico. Si accaparra, oltre alla Stampa, anche il Corriere della Sera, mentre il fratello Umberto assume la proprietà del Giornale di Montanelli. Acquista quote di mercato delle principali aziende italiane, dalla Montedison alla Olivetti, tramite manager lobbisti e finanzieri di fiducia. Nei capannoni del Lingotto fonda Tele Mirafiori. Magari all'inizio nessuno lo prende sul serio, le prime trasmissioni sembrano ridicole, con innocue gag di Macario e Sbirulino. Ma grazie ai soldi porta via dalla Rai i principali intrattenitori, da Baudo alla Carrà, e fior di giornalisti come Fede, Vespa ed il giovane Mentana per le news. Accusa la Rai di fare uso criminale del servizio pubblico e scredita come pericolosi bolscevici Biagi, Zavoli e persino Paolo Frajese. Alla fine, grazie all'intercessione di Boniek presso papa Woytila, ottiene fiducia e voti dal Vaticano e dal mondo cattolico e vince le elezioni. Da grande conoscitore del nostro paese, tratta gli italiani come vogliono e come meritano: iniezioni di ottimismo, debito pubblico,statalismo corrotto e mafie varie vengono nascosti sotto il tappeto, si dipinge il paese del bengodi. Eccellenti i risultati in politica estera: nella sua villa in Sardegna si firmano i trattati tra Reagan e Gorbaciov che pongono fine alla guerra fredda. Memorabili alcune foto dei paparazzi che ritraggono gli statisti nell'atto di celebrare l'accordo: Agnelli ammicca goliardico e nasconde sotto una bandana la voglia di coca cola di Gorbaciov, mentre il presidente Usa si esiibisce in un improvvisato rodeo con i caddhos sardi, ricordando l'epoca dei suoi film western. Certo, non sono tutte rose e fiori: l'opposizione critica alcune cosiddette leggi ad personam, tra le quali l'acquisizione a costo zero di tutti i marchi automobilistici italiani (Lancia e Alfa) da parte della Fiat, la privatizzazione della montagna del Sestriere, la cancellazione del falso in bilancio e del diritto di sciopero dei metalmeccanici. Ancor di più fanno storcere il naso alcune nomine decisamente trasgressive: Claudio Cecchetto ministro per la gioventù, Umberto Samila dopo i successi di Colpo Grosso si insedia ai beni culturali. Stuzzicano pruriti da Novella 2000 soprattutto alcuni nomi femminili nel consiglio dei ministri: Maria Giovana Elmi all'istruzione, Eleonora Giorgi alla giustizia, Serena Grandi all'agricoltura. Ci si chiede quali siano le loro competenze in materia. Più seriamente, Moggi Matarrese e Carraro si spartiscono ogni 6 mesi le poltrone di presidente della Lega Calcio e della FIGC. Ma il successo del governo cresce in ogni sondaggio. Così, dopo una ventina d'anni di lavaggio del cervello, non ci si stupisce più di nulla, e si arriva ad attaccare il monopolista straniero Rupert MurdoC LAREN che ha osato acquistare la casa automobilistica Ferrari (non il prestigioso marchio del cavallino rampante, passato sulle linee delle utilitarie Fiat..) e si permette di protestare perchè il governo si è permesso di aumentare le accise sulla benzina solo alle automobili di lusso, che pagheranno la benzina due euro al litro. Ma cosa si era messo in testa? Di fare concorrenza alle berline italiane, tutte targate Torino? Di togliere spazio alla Panda, alla Punto, alla Multipla DigitaleTerrestre? Tutte macchine che piacciono al popolo, che si indebita coscienziosamente per comprarle, dopo aver visto la pubblicità sulle tv del presidente del consiglio che ne è anche il costruttore? Meglio fare subito un decreto legge che lo costringa a farsi da parte, questo MurdoC LAREN, che in Italia di imprenditori liberi, capaci e politicamente corretti ne abbiamo storicamente abbastanza.
Alenar, cambiando i nomi e restando nell'ombra, non è che Agnelli abbia fatto cose molto diverse da quelle da te immaginate... ;-)
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