La fetta più piccola

di Stefano Olivari
Il nostro paese è pieno di scommettitori professionisti: non certo il vicino di scrivania che asserisce di vincere sempre, rivelando però le sue giocate sempre ‘dopo’, ma personaggi con grossi capitali e spesso rapporti diretti con i protagonisti degli eventi. Un primario bookmaker londinese stima in un miliardo e mezzo (!) di euro il volume di puntate sullo sport (ippica esclusa) in Italia ogni mese. Per questo non è una buona notizia che a poco dalla sua introduzione legale il poker sportivo online abbia già da noi superato come movimento le scommesse web sul calcio e sulle altre discipline: la versione telematica del poker sta viaggiando a 142 milioni di euro al mese, contro i 105 delle puntate sportive. In totale, considerando anche il gioco in agenzia, lo sport muove sui 380 milioni di euro al mese (dati di febbraio) e quindi la differenza con il famoso miliardo e mezzo va tutta a bookmaker internazionali legali e meno legali, quando non direttamente ad organizzazioni malavitose: in ogni caso sono soldi fuori dal controllo dello Stato italiano. Rispettando la legge noi proseguiamo sulla strada delle singole, ripartendo da meno 54,4 euro. Oggi pomeriggio interessante l’Everton a 1,45 sullo Stoke City, mentre in serata ottimo l’1,80 del Valencia sul Recreativo Huelva. Nella solita logica ‘value’, che non significa vincere di sicuro ma almeno non dare vantaggi di partenza al banco, domani la terza banconota da 10 va sull’Atalanta a 2,10 sul Torino. Sapendo che anche tutti insieme siamo una goccia nel mare.
(Pubblicato sul Giornale di oggi)

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