Non dimentichiamoli May

di Flavio Suardi
Il passato remoto ci porta a Galeazzo Dondi Dall’Orologio. Nato a Frattamaggiore il 19 marzo del 1915 e scomparso nel novembre 2004, avrebbe compiuto oggi 94 anni. Dondi fu un personaggio chiave nella storia della Virtus Bologna del dopoguerra. Con le Vu Nere vince due scudetti consecutivi dal 1945 al 1947. Aveva esordito in Nazionale il 3 maggio del 1936 (totalizzerà 14 presenze con 21 punti) in una gara contro l’Austria, giocando nello stesso anno anche le Olimpiadi di Berlino. Dopo lo scudetto del 1946-47, Dondi diventa capoallenatore della Virtus per una stagione prima di entrare nei quadri dirigenziali e ricoprire la carica di presidente dal 1961 al 1966. Dal passato remoto, al passato più recente. Compie oggi 55 anni Scott May. Scelto al numero 2 nel draft del 1976 dai Chicago Bulls, gioca in Nba sette stagioni divise tra Chicago, Milwakee e Detroit, prima di approdare nel nostro paese. Sbarca a Brescia nel 1982 alla corte di Riccardo Sales per sostituire Tom Abernethy nelle ultime 11 partite di campionato. Per Brescia arriva un decimo posto assoluto, per May l’occasione di mostrare a tutti le sue doti di realizzatore (quasi 24 di media in quell’ultimo scorcio di stagione) e rimbalzista (8 carambole a gara). Passa l’anno successivo a Torino e in tre stagioni consecutive contribuisce alle tre semifinali disputate dalla Berloni di Guerrieri. Nel 1984 fuori 2-0 dalla Granarolo poi campione, quindi per due anni consecutivi l’eliminazione per opera della Simac Milano poi scudettata. Si trasferisce quindi a Roma, per fare nuovamente coppia con Mike Bantom e seguire le direttive di Guerrieri dalla panchina. Il cammino capitolino si ferma però ai quarti di finale contro Pesaro. Veste la sua ultima casacca italiana nella stagione 1987-88, chiudendo agli ottavi di finale il cammino con l’Enichem Livorno. Per May anche l’oro olimpico a Montreal nel 1976 e l’eredità raccolta dal figlio Sean, scelto anch’egli al primo giro del draft 2005 da Charlotte. Giunto alla sua quarta stagione con la maglia dei Bobcats, May jr ha una media di 8.7 punti in una ventina di minuti di impiego nelle 78 partite Nba fin qui disputate. La sua miglior stagione è stata certamente la seconda, conclusa a 11.9 punti e 6.7 rimbalzi di media in una carriera comunque funestata da diversi problemi fisici.
flavio.suardi@gmail.com
(in esclusiva per Indiscreto)

1 commento:

Straw61 ha detto...

Scott May, grande giocatore da college, molto meno da NBA...basso, grosso, lento e poco atletico non erano (e non sono)certo le caratteristiche migliori per un ala NBA...grande intelligenza e tecnica sono bastate a tenerlo a galla fino a che gli infortni lo hanno messo alla porta...brutta scelta di Chicago (2a assoluta) in un draft comunque mediocre.