1. Qualcuno a Brescia, Catania e Vicenza ricorderà sicuramente il gigante danese Marc Nygaard, uno dei tanti misteri del nostro calcio. Arrivò in Italia dal Roda Kerkrade, e coloro che seguivano con buona continuità il campionato olandese non poterono fare a meno di chiedersi cosa c’entrasse con la Serie A italiana un attaccante che non era mai riuscito a chiudere in doppia cifra nemmeno una delle tante stagioni trascorse in Olanda (oltre che nel club del Limburgo, aveva giocato nell’Heerenveen, nell’Mvv Maastricht e nell’Excelsior). E infatti non fu propriamente un affare per nessuna delle tre squadre italiane nelle quali militò.
2. Oggi, a 32 anni di età e dopo aver archiviato un’altra non felicissima esperienza all’estero con il Queens Park Rangers, Nygaard sta vivendo in patria con la maglia dell’Fc Randers la miglior stagione della propria carriera. E’ lui infatti l’attuale capocannoniere della SAS Liga danese grazie alle 13 reti realizzate in 29 incontri. Numeri non certo da capogiro, che confermano come il campionato danese stia vivendo, in termini di produttività realizzativa, una delle sue peggiori stagioni degli ultimi vent’anni. L’anno scorso si è laureato capocannoniere con 17 centri l’eterna promessa del calcio danese Jeppe Lund Curth, visto quest’anno in Champions League e in Uefa con l’Aalborg, un tornado nelle selezioni giovanili poi progressivamente normalizzatosi una volta entrato tra i “grandi” (flop al Feyenoord incluso). Quest’anno difficilmente Nygaard, con ancora cinque turni da giocare, potrà riuscire a invertire il trend negativo, così come un exploit finale non sembra essere nemmeno alla portata dei suoi diretti inseguitori, lo stagionato Frank Kristensen (Midtjylland) e l’esterno Morten Nordstrand (Køpenaghen). Sempre più lontani sono i tempi di Ebbe Sand, capocannoniere del campionato 97/98 nel Brøndby con 28 reti.
3. Il successo di Nygaard nasconde però un mezzo trucco, ovvero l’uscita dalla corsa del miglior attaccante visto sui campi danesi in tutto il 2008. Si tratta del senegalese Baye Djiby Fall, che l’Odense ha ceduto a campionato in corsa al Lokomotiv Mosca. Prima punta fisica ma per niente rude nell’approccio alla palla, l’etichetta di potenziale nuovo Drogba quale biglietto di presentazione, Fall, classe 85, aveva fatto sfracelli proprio nell’Fc Randers prima di concedersi una puntata in Medio Oriente per giocare nell’Al Ain. Lo ha riportato in Danimarca l’Odense, e lui è stato eletto miglior giocatore del campionato 2007/2008. Era a quota 10 centri quando ha preso il volo per la Russia.
3. Il successo di Nygaard nasconde però un mezzo trucco, ovvero l’uscita dalla corsa del miglior attaccante visto sui campi danesi in tutto il 2008. Si tratta del senegalese Baye Djiby Fall, che l’Odense ha ceduto a campionato in corsa al Lokomotiv Mosca. Prima punta fisica ma per niente rude nell’approccio alla palla, l’etichetta di potenziale nuovo Drogba quale biglietto di presentazione, Fall, classe 85, aveva fatto sfracelli proprio nell’Fc Randers prima di concedersi una puntata in Medio Oriente per giocare nell’Al Ain. Lo ha riportato in Danimarca l’Odense, e lui è stato eletto miglior giocatore del campionato 2007/2008. Era a quota 10 centri quando ha preso il volo per la Russia.
4. Potrebbe sostituirlo a breve sui taccuini degli osservatori dell’area danese il gambiano classe 88 Ousmane Jallow, anche se si tratta di un giocatore completamente diverso da Fall. Jallow è una seconda punta agile e veloce, che può funzionare da esterno in un tridente oppure in appoggio ad un attaccante di peso. Problemi con il permesso di lavoro gli hanno impedito di finire nell’Academy dell’Arsenal. Anche lui arriva dall’Al Ain, ed è uno dei protagonisti di un Brøndby tornato competitivo in chiave titolo nazionale. Il secondo club al mondo dopo il Barcellona ad essere sponsorizzato dall’Unicef si è infatti messo alle spalle un’annata spesa quasi interamente a flirtare con la zona retrocessione (unico lampo, la vittoria della coppa nazionale) e si trova a soli due punti dalla ben più ricca e potente capolista Køpenaghen. In Danimarca quindi la lotta resta apertissima.
(in esclusiva per Indiscreto)
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