Quando regalavano Zorzi e Lucchetta
Quasi vent'anni fa fuori da un supermercato di periferia c'erano ragazzi con maglietta Mediolanum che distribuivano biglietti gratis per una partita del campionato di volley: in pochi minuti ne regalarono circa 500 a gente nel 99% dei casi poco interessata all'avvenimento, signore cariche di pummarola presa con il tre per due e signori con il borsello (non era ancora arrivato Beckham a sdoganarlo) un po' scocciati. Eppure la squadra all'epoca berlusconiana (Capello era tornato da poco ad allenare il Milan e la polisportiva sarebbe crollata rovinosamente, una volta esaurito il suo compito, solo qualche anno più tardi), che era partita dalla A1 comprando i diritti di Mantova era formidabile: Zorzi, Lucchetta, Galli, Stork, Cvrtlik, eccetera. Il piccolo Palalido (4500 posti) però veniva riempito solo con il doping degli omaggi, a dimostrazione di molte cose: prima fra tutte la mancanza di cultura sportiva. Adesso la Fifa ha scoperto che il sudafricano medio appassionato di calcio è mediamente povero, e quando non indigente non così interessato alla materia da svenarsi per partite fra stranieri. Tanto per fare dei confronti, però, si deve osservare che la media di spettatori a partita (33mila e rotti) è di 4mila persone inferiore a quella di 4 anni fa in Germania ma anche di 3mila superiore a quella francese del 2003. Sia come sia, Blatter ha impartito l'ordine di distribuire a tappeto biglietti per la Confederations Cup, con l'eccezione della già esaurita Italia-Brasile di lunedì e con modalità tutte da definire: l'obbiettivo è dare un bel colpo d'occhio televisivo, possibilmente con meno tristezza di quella dei militari Steaua dei bei tempi del mercoledì di coppa. Il problema, al di là dei giudizi di valore sempre discutibili (ognuno è convinto che il suo sport sia il più bello del mondo) è che se non c'è una richiesta dal basso nessun prodotto può essere imposto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
12 commenti:
sì comunque meglio i militari sugli spalti che queste fastidiosissime trombette; sembra di essere tornati indietro alle finali di intercontinentale a tokyo negli anni '90... INSOPPORTABILI!!!
non ho capito che fastidio ti danno, mica sei in campo...se proprio non le sopporti, togli l'audio così ti eviti pure il commento, una volta tanto.
ma poi, ho sentito bene e sono vere le trombette? no perché quelle di tokyo erano effetti sonori messi dalla regia televisiva
Io non ho mai capito una cosa. Perchè la polisportiva Mediolanum è stata lasciata colare a picco dal Berlusca? Quanto gli costava annualmente mantenere hockey, rugby e pallavolo? Come uno stipendio mensile (in nero?!) dei 3 olandesi? O ci sono altri motivi?
comunque Stork è arrivato dopo.
Il primo palleggiatore dell'era del boom è stato Dustin Dvorak... il campionato 1990-91 fu incredibile, con il Re che chiuse all'87% in ricezione...
Carlo ho notato anch'io l'imprecisione sui primi due americani di origine polacca (Dvorak un fenomeno, Cvrtlik il più simpatico già dall'impronunciabile cognome...), ma non credo cambi il senso del discorso... ;-)
Perchè la polisportiva Mediolanum è stata lasciata colare a picco dal Berlusca?
Suppongo per solita la ragione che spinge un imprenditore ad investire solo sul calcio: hai minimi risultati di immagine con altri sport, perché non appaiono in tv.
Purtroppo in Italia uno sport esiste solo se è visto in chiaro, come ha dimostrato l'avanzata del rugby anno dopo anno di esposizione o il motomondiale in epoca pre-Valentino. Dall'anno prossimo con i diritti a Sky il rugby scomparira lentamente.
Bisogna sperare nel dtt con reti solo sportive in chiaro (Raisport e Sportitalia)
la polisportiva mediolanum ha fatto tanto di quel male agli sport minori che neanche vi immaginate. Iniezione di droga (tanti soldi, tanti campioni) per un paio d'anni, poi abbandono improvviso con conseguente crisi di astinenza. impatto disastroso con ritorno indietro a 20-30 anni prima (pensate all'hockey)
Quando Capello era già tornato al Milan, parliamo quindi della stagione 1991-92 (quella a cui faccio riferimento nel pezzo, visto che parlo di Capello al passato), gli stranieri della Mediolanum volley erano Jeff Stork e Bob Ctvrtlik.
Allora chiedo scusa, la frase "era partita dalla A1 comprando i diritti di Mantova" mi aveva confuso...
Bob Ctvrtlik, il re del "mani e fuori", grandissimo. Non credo di avergli mai visto mettere una schiacciata a terra. In compenso, vacca eva, non cannava una ricezione che fosse una...
Lorenzo sei ingeneroso, redimiti!... :-D
Posta un commento