I dodici che mancavano a Recalcati

Una stella assoluta della Nba, protagonista in una squadra da anello (Pau Gasol). Un emergente vero, uno di quelli che per atletismo e personalità danno fastidio ai fratelli (Rudy Fernandez). Uno che avrebbe potuto entrare a 19 anni dalla porta principale, ma che per non dover giocare gratis dovrà stare due anni parcheggiato, pensate un po', al Barcellona (Ricky Rubio). Due che dopo avercela fatta hanno detto 'no, grazie' (Garbajosa, Navarro). Questo era il quintetto di partenza della Spagna ieri sera alla Spodek Arena di Katowice, in una finale europea che non ha avuto storia fin dal primo quarto e non certo per demerito della giovanissima (l'età media più bassa fra le 16 partecipanti) Serbia di Ivkovic. Tutto per non parlare di Marc Gasol, attore protagonista ai Grizzlies, Raul Lopez arrivato ai Jazz nel momento sbagliato (rottura del crociato), e gente di enorme consistenza europea come Reyes, Mumbru e Cabezas, più scelte da primo (Victor Claver) e secondo giro (Llull) del draft. Bravissimo Scariolo nel tenere unito un gruppo di stelle o aspiranti tali, dopo l'inizio disastroso che ha costretto alla drammatica vittoria contro la Lituania (in vantaggio 24 a 15 alla fine del primo quarto) nel secondo girone. Quarti, semifinali e finale sono stati affrontati con spirito da Dream Team in senso positivo, triturando potenze come Francia e Grecia, e terminati con punteggi coerenti. Tutto questo era per dire che Recalcati sarà anche al capolinea, ma anche che delle sue due teoriche stelle una si è presentata in ritiro in sovrappeso e l'altra ha avuto un atteggiamento irritante al di là del rendimento (scadente). Confermato dall'incredibile intervista dei giorni scorsi a Sky, in cui ha in pratica spiegato di non avere personalità e di sentire il bisogno di un allenatore che lo guidi con forza. Onore quindi a Scariolo, perchè è vero che questo gruppo è al vertice dal 2001 (bronzo all'europeo turco: c'erano già Pau Gasol, Garbajosa, Navarro, Reyes e Lopez) e che è campione del mondo in carica, ma il primo oro continentale è arrivato con lui e in un modo che più netto non si poteva.

18 commenti:

iacopo ha detto...

e ci sono anche Sergio Rodriguez e Calderon, rimasti a casa

Manuel Beck ha detto...

Volevo segnalare la chiusura di Dream Team, mensile di basket nato 5 anni fa... Non so i motivi, ma sono tempi duri per l'editoria cestistica, ammesso che ce ne siano mai stati di facili (ricordo un Magic Basket di Tullio Lauro chiuso dopo pochi numeri, per non parlare di Black Jesus di Gianmaria Vacirca che ebbe 3 uscite).

Stefano Olivari ha detto...

Me ne sono accorto continuando a vedere in edicola il numero di luglio...non è solo una questione di basket, perché nella patria del calcio parlato ci sono solo tre (fra poco due) mensili nazionali di calcio...è che la pubblicità è di fatto scomparsa, e sono poche le realtà che vivono solo grazie ai lettori...certo, poi Dream Team aveva comunque più lettori del Foglio o di tutta la stampa che vive di assistenzialismo, ma questo è un altro discorso...

Krug ha detto...

Chi sta per chiudere e chi rimane fra i settimanali sportivi?

jeremy ha detto...

Diretto, l'intervista di Bargnani lascia di stucco. Ma pensava di screditare Recalcati dicendo "io non ho le palle, me le devono dare gli altri"?! Cioè questo è un professionista NBA....

jeremy ha detto...

Comunque ho deciso di contribuire ai settimanali sportivi: oggi vado a comprare il Guerino e domani American Superbasket. Quanto costano?

Stefano Olivari ha detto...

Premesso che leggo e seguo pochissimo di extra calcio-basket-tennis-atletica, mi sembra che i pochissimi settimanali sportivi esistenti reggano meglio rispetto ai mensili. Dicono che il Guerino, fra tagli e artifici vari, sopravviverà (anche perché dietro ha un editore potente) o alla peggio diventerà un magazine del Corsport, mentre SuperBasket mi sembra rinato (anche perchè ha appena cambiato editore): fra l'altro l'idea dell'anticipazione web al lunedì, per gli abbonati, del numero del martedì, potrebbe indicare una strada. A occhio, sentendo vari chieditori di soldi del mondo pubblicitario, vanno molto male i motori: troppe riviste, oltretutto quasi solo di marchette.

mascalzonepadano ha detto...

Premesso che non ho visto praticamente niente di questi europei, giusto riconoscere il valore della Spagna, giunta probabilmente all'apice di rendimento per questa incredibile infornata di talenti. Sottolinerei anche il mostruoso livellamento al vertice che continua inesorabile. Ormai siamo a una decina di squadre che puntano al podio e che possono battersi fra loro senza più stupire.
Spero solo che il pezzo non sottointendesse "certo che se Scariolo lo avevamo noi..." perchè su questa strada direttore non la seguo.

jeremy ha detto...

Qualcuno si ricorda dei titoli su Gallinari Belinelli e Bargnani in rampa di lancio per stupire a Londra 2012?

Simone ha detto...

La Spagna 2009,quella delle partite ad eliminazione diretta,è la squadra europea più vicina alla Jugoslavia 1990-1991;forse la compagine continentale con più margine di superiorità rispetto alla concorrenza.

transumante ha detto...

stefano: siamo alle solite..nessuno chiedeva a recalcati di stravincere l'europeo, ma di non perdere contro ungheria, bulgaria e finlandia. Se conosci un altro tecnico che conserva il posto dopo 5 anni di fallimenti clamorosi, conditi con rinnovi contrattuali con tanto di aumento, fammelo sapere.

jeremy: Bargnani ha detto quello che pensavano tutti i suoi compagni. Non ha scaricato responsabilita', ma ha solo fatto notare che per dare il meglio ha bisogno di una precisa guida tecnica, perche' si rende conto di non essere in grado di improvvisare. La cosa migliore che sa fare e' il pick and pop: in nazionale, non ho MAI visto chiamare questo tipo di schema per lui; come avere toni centravanti e non fargli un cross in due anni.

Dane ha detto...

Simone, da ignorante in materia mi viene appunto da attirare l'attenzione sulla superiorità sulle avversarie: escludendo il Dream Team, ricordi una tale superiorità sull'avversario sconfitto in una finale qualsiasi di questo livello in questo sport?!...
Tutto merito della programmazione tecnica o i mirabolanti risultati dello sport spagnolo (fra un po' vinceranno anche nello slittino e nello sci di fondo...) hanno un'altra Fuentes d'ispirazione?!...

Stefano Olivari ha detto...

Il ciclo di Recalcati è finitissimo da almeno due anni (il Mondiale 2006 fu invece un'occasione persa, anche perchè ci si andò con la wild card che mendicheremo anche per Turchia 2010), con l'aggravante di un contratto da quasi 500mila lordi annui che quasi nessuno ha nemmeno a livello di serie A: credo sia d'accordo anche Recalcati, a parte la difesa dell'orticello. Ma considerando la latitanza di Crosariol e la dimensione provinciale di Cusin, a Bargnani si chiedeva di fare la differenza più vicino a canestro: del resto ha giocato da '5' anche ai Raptors, per quasi due mesi. Con le debite proporzioni avrebbe dovuto essere il nostro Pau Gasol: dopo le prime partite pessime, Scariolo ha accorciato la rotazione e fatto fuori Marc, tenendo Pau stabile come centro con Garbajosa 4 in senso europeo. L'idea di Recalcati, come si è vagamente intuito dalle 4 squallide esibizioni di agosto, più che il pick and pop era di creargli situazioni di isolamento in post basso. Non la situazione ideale di Bargnani, ma in ogni caso con la sua fluidità e il suo talento (perchè i 10 milioni sono marketing, ma nella Nba non ci è capitato per caso) avrebbe potuto fare molto di più.

Simone ha detto...

@Dane:premessa lapalissiana,quella Jugo era superiore a questa Spagna.
Drazen Petrovic,Dino Radja,Vlade Divac,Toni Kukoc,Predrag Danilovic,etc..
E a Roma,1991,il Diavolo di Sebenico non c'era nemmeno.
Ma la superiorità iberica è simile:sembrano disporre degli avversari a piacimento.
Pau Gasol(tra qualche anno) diventerà una figura mitologica,una sorta di Cosic dei nostri tempi.
Rimanendo in argomento,ricordo anche l'Unione Sovietica 1985:un carroarmato spaventoso con il Sabonis preinfortunio.
Per quanto riguarda il doping,nella celeberrima Operacion Puerto c'era anche il file basket.
Ma il giudice Serrano ha agito da perfetto sesto uomo...

jeremy ha detto...

Transumante, ma da lui ci si dovrebbe aspettare molta più personalità e non dichiarazioni come questa:"se non ho qualcuno dietro, come può essere l'allenatore, che ha una presenza forte, sicuramente sono un po' smarrito".

Marattroni ha detto...

a me Pau Gasol sembra sempre una point guard a cui hanno legato le braccia e le gambe a quattro camion che sono partiti sgommando. L'MVP reale delle finals 2009 è stato lui, senza nulla togliere a Kobe.

transumante ha detto...

jeremy: bargnani ha dato molto poco alla nazionale, non c'e' dubbio. Ma non possiamo scoprire adesso che e' un giocatore di sistema: se il sistema non c'e', bargnani affonda. Se invece c'e' organizzazione, allora diventa un'arma importantissima. E' un tiratore eccezionale, ha grande freddezza nei momenti chiave della partita, ma se non vuoi o non riesci a dargli 15-20 tiri a partita, nelle sue situazioni preferite, lascialo a casa

stefano: non può fare il centro, neanche in A2. E' nato come 3, poi diventato 4, ingrossato per farlo diventare 5. Ma non può fare il gasol, perchè non ha mezzo movimento spalle a canestro, e non sa difendere in aiuto. L'equivoco tattico con bosh sarà risolto con la trade o con la scadenza del contratto del texano.

Il Bobone Nazionale ha detto...

@ dane: a dire il vero c'è stato un tale Johann Muehlegg che ha fatto vincere qualche medaglia d'oro allo sci di fondo spagnolo! Peccato che il nostro fondista tedesco naturalizzato spagnolo venne in seguito pizzicato all'antidoping. A suo modo un precursore dell'epo-pea spagnola, tanto simile all'epo-pea Made in (Con)Coni degli Azzurri anni '90, che a sua volta era tanto simile ai mitici atleti della ex DDR anni 70-80!