di Stefano Olivari
1. Qualunque appassionato di basket ha visto decine di volte Shimon (chiamato Moni, come molti Shimon) Fanan, sempre seduto sulla panchina del Maccabi Tel Aviv per sedici anni di buona attività ma anche di gloria assoluta (le euroleghe 2004 e 2005, l'ingiustamente sottovalutata Suproleague 2001). Più di un team manager: amico e consigliere di molti giocatori, oltre che gestore dei loro investimenti. Secondo la stampa israeliana proprio un crack finanziario (con molti giocatori o ex giocatori semi-rovinati), unito alla depressione dopo avere lasciato la squadra l'anno scorso, lo ha portato due giorni fa al suicidio impiccandosi nel bagno. Ieri i funerali con migliaia di tifosi, ma non la squadra che è di rientro dalla burrascosa tournée americana: dopo lo show di Pini Gershon con i Knicks (espulso nel terzo quarto, per quasi dieci minuti l'allenatore si è rifiutato di lasciare il campo) la scorsa notte la squadra ha perso anche con i Clippers di Blake Griffin.
2. Fra l'altro il Maccabi non giocherà in questa settimana di Eurolega, avendo già esordito con l'Olimpia Lubiana. La prima italiana a scendere in campo è oggi la Montepaschi (18 e 30 a Zagabria con il Cibona, diretta su Sportitalia2), in un'edizione della competizione in cui il divario fra le corazzate e la classe media sembra aumentato. La squadra più completa ed equilibrata, l'unica fra le grandi a poter vincere con cattive percentuali da tre, è come al solito il Panathinaikos di Obradovic. Sulla carta di valore simile il morattiano (aggiorniamoci: pereziano) Olympiacos, con tre giocatori che hanno frequentato la NBA non da agitatori di asciugamani ma ai confini del quintetto base: allo strapagato Childress si sono infatti aggiunti Von Wafer (l'anno scorso ai Rockets) e Linas Kleiza (Nuggets). Un gradino sotto il Real di Messina e il Barcellona, un gradino e mezzo il CSKA Mosca e Siena che però finendo nel quarto giusto sarebbero di sicuro da Final Four. Il resto è formato da comprimari con realistiche ambizioni di superamento del girone iniziale (di questo gruppo fanno parte Milano e la più futuribile Roma) e mine vaganti la cui stagione può essere cambiata da un dettaglio o da un episodio. Di queste squadre la più intrigante è il Fenerbahce di Boscia Tanjevic, mix di esterni star (gli ultimi arrivati Greer, proprio l'ex napoletano, e Kinsey si sono aggiunti a Solomon e Giricek) e di giovani lunghi turchi con enormi prospettive come Semih Erden e Omer Asik.
3. Mentre scriviamo queste righe non c'è ancora l'ufficialità, ma sembra che la NBA possa iniziare la stagione regolare con i suoi arbitri veri e non con i loro sostituti. Sarebbe infatti stato trovato un accordo fra la lega e i rappresentanti dei fischietti, su questa base: stipendi 2009-2010 allo stesso livello del passato con lieve aumento la stagione successiva, ma soprattutto taglio con il machete delle spese di viaggio e di tutte quelle collaterali (diarie, rimborsi vari, eccetera). Il New York Times entra in dettagli anche sull'integrazione delle pensioni degli arbitri e su quella che secondo noi è (sarebbe) la vera vittoria di Stern: la possibilità di usare nei primi tre mesi di stagione regolare, fino a tre quarti delle designazioni totali, arbitri della D-League e della WNBA per fargli fare esperienze a livello più alto rispetto pre-season. In altre parole, l'obbiettivo è di facilitare il ricambio e ridurre il protagonismo di molti arbitri. Protagonismo sgradito ovviamente ai giocatori da vetrina: un passo in più e qualche Collina in meno, così i conti tornano.
stefano@indiscreto.it
11 commenti:
Io sono curioso di vedere anche questo Efes. Ottimi esterni con punta di diamante Rakocevic. A supporto anche le vecchie conoscenze Smith e Shumpert. Non male anche sotto canestro con Peker e il mio rimpianto Nachbar.
Per quanto riguarda Siena, come ha detto lei direttore, se ha il culo di non trovare le top greche nei quarti, si gioca tranquillamente l'accesso alle F4 anche contro le 2 spagnole.
Penso anche io che sotto canestro l'Efes sia competitivo con le grandi: più che Santiago, che mi sembra in declino, decisivo può essere Kasun. E' una squadra interessante, ma forse il Fenerbahce in una partita secca ha più margine per almeno sperare di battere il Pana della situazione. Per fortuna stiamo per iniziare...
2. Penso che un Wafer potrebbe rivelarsi,in maniera a dir poco schizofrenica,il giocatore che ti porta definitivamente nella terra promessa o un Qyntel Woods,cioè una specie di malattia terminale dello spogliatoio.
3. Direttò,qualcuno mi spieghi perchè,sulla Gazza per esempio, danno spazio alla preseason Nba.
Tutti sappiamo che è un'autentica gita fuoriporta.
E' nella stessa categoria delle amichevoli estive pallonare,le esibizioni esotiche dei tennisti e dei circuiti ciclistici post Tour.
Lo so,ci sono i tre "paisà",ma tra poco si riazzera tutto e si fa sul serio.
Siena ha brutalizzato il Cibona...
Il vernissage(?)di stasera è stato indecoroso,il primo tempo di Cibona-Siena si candida come miglior ciapanò della nuova stagione.
Il Fenerbahce contro il Barca non l'avrebbe messa in una vasca da bagno:la statistica dei tiri liberi è raggelante.
Rimango anch'io dell'idea che i turchi,con meno ruggine addosso,potrebbero diventare una squadra temibile.
Promettente l'asse Rubio-Mickeal, anche se occorrono test più probanti...
Era da tanto che non si vedeva Rubio così presente e centrato...sicurezza doppia rispetto a quella degli Europei, pure vinti...Siena ferocissima, il ressing a tutto campo sul più trenta faceva impressione, al di là della pochezza (anche al tiro!) del Cibona...
@Stefano Olivari:sul ritmo lento, quasi da Nba inoltrata delle partite da lotteria(sic),sembra di un altro pianeta rispetto agli altri.
Visti almeno due passaggi no look di una naturalezza infinita...
Siena è una macchina da guerra:come scritto nell'articolo, dipenderà dall'eventuale accoppiamento nei quarti.
@ Simone: la preseason NBA è una farsa, infatti.
@Roberto Gotta:lo dovrebbero capire anche quelli di Sky,che scrivono i risultati(con tanto di top scorer)sul banner del canale sportivo delle notizie.
Misteri della promozione creativa..
Simone, in Italia si rischiano i linciaggi se perdi il Moretti o il Tim. La logica è sempre quella: ciurlare nel manico. Tralaltro rischiando una figura da peracottaro alla prima partita di Regular Season, dove si cambia musica a 180 gradi.
@Jeremy:l'elegia pallonara estiva è quasi commovente.
Penso dipenda dal fatto che è il momento perfetto per vendere un sogno.
In quel periodo tutti vincono lo scudetto,gli acquisti sono i prossimi Di Stefano e Keegan del futuro e il presidente pensa di essere Dio.
E naturalmente Dio non pensa di essere il presidente di una squadra di Serie A...
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