L'illusione delle favorite in trasferta

di Stefano Olivari
Il manuale del bookmaker prudente consiglia di indurre la massa degli scommettitori ad una ripartizione proporzionale delle giocate, in modo che il banco non tema alcun risultato.
Esempio: la settimana scorsa l’Inter a Parma era data a 1,75, con il pari a 3,40 e la vittoria della squadra di Guidolin a 4,75. Significa che si sono modulate le quote in modo che (teoricamente) sugli uomini di Mourinho confluisse il 57,1% (100 diviso 1,75) del gioco, sul pari il 29,4% (100 diviso 3,40) e sul Parma il 21% (100 diviso 4,75). La somma delle tre percentuali dà 107,5: l’aggio del banco era quindi del 7,5 ed è quindi all’interno di questo margine che potevano avvenire gli scostamenti fra i volumi senza rischio che il banco saltasse. Infatti non è saltato, nemmeno con il 'sorprendente' pareggio.
La pratica dice invece che i comportamenti del pubblico sono imprevedibili e che inevitabilmente le quote devono essere in grado di fronteggiare il peggio (il peggio dal punto di vista del bookmaker). Nel suo ‘Freakonomics’ Steven Levitt ha analizzato le statistiche personali di oltre ventimila giocatori su scommesse del tipo vittoria-sconfitta (anche calcistiche, ma espresse con l’handicap), notando che quando la squadra di casa viene data per favorita convergono su di lei il 56,1% delle giocate, mentre la squadra in trasferta con i favori del pronostico attira il 68,2% del denaro in campo. La conclusione è che quindi il bookmaker si tenga un maggior margine di sicurezza per l’Inter in trasferta che per l’Inter in casa: in altre parole, considerazioni solo sportive avrebbero portato i nerazzurri intorno all’1,90. Attenzione quindi a non far dipendere le nostre valutazioni tecniche da quelle del bookmaker, che vuole solo annullare il rischio.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale)

21 commenti:

Zanza23 ha detto...

Ciao Stefano, non centra niente con l'articolo, ma un pezzo sullo scandaloso ladrocinio che ha dovuto subire la Fiorentina mercoledì non poteva essere fatto?

Stefano Olivari ha detto...

Sicuro! Ma cosa avrei potuto aggiungere a quanto già scritto sui giornali o sul nostro stesso muro, quasi all'unanimità? Prima di scrivere, mi faccio sempre questa domanda...

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Direttore non ti sottovalutare e poi non tutti leggono il Muro anche per mancanza di tempo! Comunque mi stai facendo venir voglia di fare qualche scommessa....

GuusTheWizard ha detto...

@Direttore,
effettivamente la Liturgia di Indiscreto richiede che la sua Guida Spirituale codifichi in maniera definitiva il pensiero degli adepti, in modo da poter tramandare il tutto ai posteri in maniera tale da non ammettere errori di intepretazione.

Dane ha detto...

Quoto Guus, che Messa è senza Sacerdote?!...vedo comunque che siamo arrivati alle commissioni dirette, Direttore la mia lista:
1) 5 anni all'omicida senza patente che ha ucciso due fidanzatini che attraversavno sulle strisce: rifiutato il volontario, solo colposo...
2) Ennesima raccolte di firme contro la caccia rifiutata dal parlamento nel silenzio generale dei media.
3) Il lippiano Ranocchia passato all'Inter...
4) Un calzone kebab e una media rossa...

Grazie!...

Stefano Olivari ha detto...

Detto fra noi, ma che rimanga fra noi, pur occupandomi di calcio 8 ore al giorno non so di Inter più di chi segue quasi solo l'Inter o di Roma più di chi segue solo la Roma...per questo, al netto della finta modestia e del paraculismo, sul muro si leggono cose del livello di un giornale (non è un complimento!)...dovrei iper-specializzarmi, nella prossima vita ma forse anche in questa farò un mio Tuttosport...

Stefano Olivari ha detto...

Buona l'idea di Dane sul giornalismo on demand...ne parlavo l'altro giorno con una insospettabile firma di Indiscreto...ma l'eventuale answer presuppone un payment, e qui casca sempre il donkey...almeno sul web...

GuusTheWizard ha detto...

Direttore,
può anche non entrare troppo nel dettaglio. Magari anche soltanto una semplice parabola, tipo buon samaritano oppure granello di senape.

Dane ha detto...

Direttore, ormai col pay-pall si fa tutto.....

Stefano Olivari ha detto...

Prometto che le omelie torneranno, adesso purtroppo mi sto occupando di calcio austriaco...

Dane ha detto...

Come purtroppo?! Da asburgico esigo rispetto, di grazia!...

GuusTheWizard ha detto...

Direttore,
spero almeno sia calcio austriaco degli anni '30 o al limite di un'opera antologica su Bruno Pezzey, altrimenti la vedo malissimo ...

Stefano Olivari ha detto...

Purtroppo Rapid Vienna 2009-2010: in difesa ci sono i prestigiosi Dober (mio preferito), Katzer, Patocka (il poderoso Patocka, direbbe Pizzul) e Soma...

Dane ha detto...

Ragazzi, se non la smettete con questo sarcasmo posto la marcia di Radetsky, nota per nota!...

Pierfrancesco ha detto...

finalmente mi sono ficcato in capoccia il concetto di aggio :)

Italo Muti ha detto...

@Guus
E Hans Krankl lo lasciamo a terra?
Ti ricordi il goal che fece alla Germania nel 1978 in Argentina nel girone di semifinale?
Italo

GuusTheWizard ha detto...

@Italo
No, l'ho visto adesso su YouTube:
gran gol (penso tu parlassi di quello al volo).
Ma l'Austria usa ancora la maglia rossa ?? Io me la ricordo sempre bianca.
http://www.youtube.com/watch?v=5wOSL6ySDkU&feature=related

Pierfrancesco ha detto...

da qualche tempo l'Austria ha invertito le maglie, scegliendo la rossa come prima e la bianca come maglia di riserva, ma storicamente è sempre stato il contrario (in quella partita la maglia bianca si sarebbe confusa con quella dell'Argentina padrona di casa).
Dei mondiali 78 ricordo anche (si fa per dire, avevo due anni e mezzo) una Francia in maglia a strisce verticali biancoverdi contro l'Ungheria... le maglie di un club locale (sia francesi che ungheresi avevano portato allo stadio solo maglie bianche). Oggi non potrebbe succedere mai.

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Bèh, non ci giurerei....pochi anni fa il Perugia arrivò a San Siro senza pantaloncini e il magazziniere uscì da San Siro per comprarne sulle bancarelle......... :-D

p.s.: hanno invertito maglie perchè stufi di essere ricordati come i fratelli sfigati della Germania, cosa che subiscono anche a livello sociale...... ;-)

Pierfrancesco ha detto...

nei campionati nazionali ancora è possibile (più una dimenticanza del magazziniere che una confusione fra le maglie delle squadre, il Perugia comunque non andfrebbe mai in maglia rossa a San Siro contro il MIlan), ai Mondiali proprio no: le maglie da gioco vengono stabilite dalla FIFA ben prima dell'incontro, Francia ed Ungheria non si presenterebbero mai ad affrontarsi in un mondiale entrambe in maglia bianca.
E l'incaricato che si si scorda le mute da gioco dell'Italia in albergo e fa giocare gli Azzurri con la divisa del Johannesbourg nella partita contro il Paraguay non ce lo vedo proprio......