Questione di maturità

di Stefano Olivari 
La tessera di de Rossi, il diploma di Moratti, la demagogia finanziaria e l'addio di Ronaldo.


1. Un giornalista della Gazzetta dello Sport, Alessandro Catapano, è nel mirino di qualche ultrà della Roma che non ha gradito i suoi articoli (di cronaca, peraltro). Uno dei quali, volto notissimo e amico dei soliti noti, è stato giustamente denunciato. Però secondo Daniele De Rossi, in attesa di andare al Real Madrid, ci vorrebbe la tessera del poliziotto e non quella del tifoso. Messa così, decontestualizzata, sembrerebbe la frase di un cretino. Invece il ragionamento di Capitan Futuro (futuro con Mourinho, però) non è banale, visto che distingue fra schedatura preventiva e reale punizione dei delinquenti dopo aver commesso un crimine. Insomma, la discussione sulla tessera del tifoso sembra una discussione da...tifosi (noi lo saremmo dei poliziotti, eventualmente) che prescinde dall'effettiva utilità di questo strumento. La realtà dice che pur con tutti gli osservatori anti-violenza del mondo nell'ultima giornata di campionato a Siena e a Verona sono stati fatti entrare migliaia di interisti e di romanisti arrivati lì senza biglietto. Cosa schediamo a fare?
2. La Champions League fa scoprire amici dimenticati, come quelli che (forse) Massimo Moratti ha a San Demetrio Corone. Il locale Inter Club ha infatti invitato il presidente nerazzurro a festeggiare la conquista della Champions. Ricordando che presso il locale liceo classico Moratti, che all'epoca stava facendo il servizio militare a Cosenza, nel 1967 sostenne e superò gli esami di maturità classica (a 22 anni, tipo Chicco Lazzaretti). Ma perchè un milanese benestante va a prendersi il diploma di maturità in Calabria? Da ricordare che Moratti si è poi laureato in scienze politiche alla Luiss di Roma. Tutti attestati che valgono meno di Madrid. A proposito di viaggi, ma chi sono i proprietari della Jakala?
3. Domani a Nyon l'esecutivo Uefa (13 membri, nessuno italiano) comincerà la discussione che porterà all'assegnazione dell'Europeo 2016, per la gioia di chi non solo in Italia sogna lo stadio sì di proprietà ma costruito con finanziamenti pubblici. Il teorema Fiat e di tutte quelle aziende che professori a gettone e politici che vogliuono fare i moderni definiscono 'risorsa per il paese' (D'Alema arrivò a dirlo anche di Mediaset): privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite. In attesa di sapere se avremo qualche altra Termini Imerese del calcio (venerdì alle 13 l'annuncio), ci sembra interessante anche la discussione su quel fair play finanziario che dei programmi di Platini è sempre stato un'architrave. Troppo morbida la sua entrata in vigore (dalla stagione 2012-2013, quindi avremo ancora due mercati no limits), troppo vaghe le sanzioni per chi non rispetta i parametri, un po' semplicistico il dogma secondo cui i costi non devono superare i ricavi. Prima di tutto perchè i ricavi possono essere gonfiati con la connivenza di aziende terze in qualche modo collegate al club (basta una sponsorizzazione farlocca, senza grandi trovate finanziarie) e poi perchè si tenderebbe così a cristallizzare per l'eternità la situazione attuale. La Dinamo Zagabria non arriverà mai ai livelli di fatturato di Real Madrid, Manchester United o anche solo Inter. Più onesto sarebbe un salary cap durissimo e purissimo, del tipo 'il monte salari lordo dei giocatori non può superare i 100 milioni annui': in questo modo un Abramovich dell'Albinoleffe potrebbe realisticamente pensare in grande. Il resto è demagogia, al di là delle differenze fiscali fra vari paesi che vengono sottolineate dagli ex scienziati del nero.
4. Ronaldo sta per smettere, a quasi 34 anni, lo ha in pratica annunciato durante una comparsata commerciale a Rio. ''Il mio corpo vuole che mi fermi', ha detto il Fenomeno che sente di non potere essere utile al Corinthians e tantomeno ad un Brasile che non lo ha convocato per il Mondiale. Per fare la riserva di Luis Fabiano meglio Grafite, deve avere pensato Dunga. A volere essere buoni, perchè poi i mediocri ma anche i medi sono sempre invidiosi di chi ha o ha avuto talento. Certo è che Ronaldo meritava un'altra uscita di scena, anche se molti dei suoi guai fisici non sono dipesi solo dalla sfortuna. Una realtà che per i calciatori troppo spesso si nega, schiavi della retorica del 'se non ci avessero penalizzato gli infortuni'. Pensando ai trattamenti per così dire 'medici' di Eindhoven, causa primaria dei suoi problemi tendinei, alla scarsa propensione alla fatica in allenamento tranne che nei periodi drammatici delle varie rieducazioni, alla vita fuori dal campo, si può dire che solo Ronaldo sia riuscito a limitare Ronaldo.

46 commenti:

Hellas ha detto...
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Hellas ha detto...

Tutti molto interessanti i punti, in particolare il terzo: gli stadi privati costruti con soldi pubblici temo diverranno presto una realtà, europeo o non europeo. E a lamentarsi saranno in pochi...

Manca però il punto 5: Cagliari- inter di coppa italia. Vero che il silenzio è la miglior forma di censura, ma altrettanto vero che non è una nota di merito.

Ivan.fab ha detto...

1. Non ho un'idea specifica della questione, frequentato troppo poco gli stadi. Certo De Rossi ce l'ha scritto in faccia che vuole andare però "Roma è Roma" e allora va bene così. 2. Parafrasando un "galantuomo" Massimo Moratti non sembra "un grande intelligente", ci siamo spiegati... 3. La soluzione all'americana è inattuabile però gestioni "alla Gallipoli" si possono combattere anche senza Platini. 4. E' un fatto che molti dei giocatori pluri-infortunati hanno avuto uno stile di vita particolare. Quindi, si, basta con la retorica degli infortuni.

Copparoni ha detto...

Mi aspetto a breve un post sulla scandalosa esibizione di Roberto Mancini al processo di Napoli. Roba da dar ragione a chi dice che erano solo argomentazioni da bar..

Una risposta caro Stefano.
Grazie.

Pierfrancesco ha detto...

Per chiarezza, Massimo Moratti si è diplomato in un liceo classico di San Demetrio Corone, o al B. Telesio di Cosenza? :D

Gabriele ha detto...

(a 22 anni, tipo Chicco Lazzaretti)

Grandissima citazione, una reminiscenza delle cultissime visioni anni '80!

Unknown ha detto...

cavolo e io pirla che mi ero illuso che le dichiarazioni di De Rossi tipo "scudetto meritato" o i calcioni non dati, unico tra i suoi, nella finale di coppaitalia, fossero un preludio all'approdo di Gabidan fuduro all'inter. E invece lui voleva solo tenersi buono Mourinho, mica l'Inter, accidenti.
Sono proprio un pivellino...

PS: mi spiegate di Cagliari Inter?
PPS: mi dite di chi è Jakala?

Krs ha detto...

>Manca però il punto 5: Cagliari- inter di coppa italia. Vero che il silenzio è la miglior forma di censura, ma altrettanto vero che non è una nota di merito. <

Forse perché soprattutto fatto da chi difende i Gobbi da facciamo Liverpool Juve ad oggi, hai un po' sfranculiato il cazzo a parlare di Cagliari Inter di Coppa Italia ogni scoreggia di vento

Ovvio che per reazione a quel punto diventi muto anche un logorroico in overdose di PCP...

Rendo?

Arturo ha detto...

In merito alle dichiarazioni a favore moggi di mancini c'è chi parla di marchetta pro juve a futura memoria, non sia mai andasse male sia a lui al city che a del neri a torino. Con certe dichiarazioni in teoria si sarebbe giocato anche un'eventuale ritorno all'inter, senonchè l'imminente ingaggio di capello conferma che a via durini regnano gli smemoratti

MB ha detto...

Ma sta storia di Cagliari-Inter è ancora l'intercettazione di Facchetti di un mese fa o è uscito qualcosa di nuovo nel frattempo e non me ne sono accorto? (scusate, stavamo vincendo tutto nel frattempo) (che boria!)
Comunque nel caso venissero accertate irregolarità in quel torneo sono per la linea dura: revoca della coppa italia 2004/05 all'Inter e non assegnazione della supercoppa 2005 per squalifica delle due finaliste Inter e Juve. Vergogna, vergogna, vergogna.

Silvano65 ha detto...

Questa storia dell schedatura preventiva inizia a rompere. Perché nessuno si lamenta di dover dare i propri dati quando sale su un aereo? O di doverli dare in altre occasioni, magari quando partecipa ad un concorso a premi con probabilità di vincere pari allo 0,0001 per cento? Chissà perché a lamentarsi non sono i tifosi tranquilli ( ci vogliono cinque minuti per fare la tessera del tifoso), ma i soliti noti delle curve, quelli che poi le Società coccolano con biglietti, riproduzioni di trofei, assegnazione del servizio d'ordine nei ritiri e altre amenità. De Rossi parla di tessera del poliziotto? Fa bene. Se ne ricordi se un domani dovesse smettere di andare d'accordo con i soliti noti e se ne trovasse dieci sotto casa intenti a sfasciargli la macchina. Chissà se chiamando il 113 al telefono chiederà solo poliziotti con la tessera.

Arturo ha detto...

Comunque dal nuovo filone di calciopoli emerge imponente la figura del consulente-trascrittore a volte dislessico-ispettore antidoping-intimo fazione agnellianaumbertiana Penta, cazzo a pensar male e a fare 1+1 con un certo processo tenutosi a torino ce ne sarebbero di cosucce da dire.

Silvano65 ha detto...

Sulle intercettazioni spezzo una lancia a favore dei trascrittori. Non avete idea di cosa voglia dire stare lì a sbobinare ore e ore di stupidate allucinanti, che vanno dai commenti sulle ragazze viste per strada al suggerimento di link porno e altre cose al di là del bene e del male e scoprire dopo ore che le uniche cose che interessano sono cinque minuti. Il monte ore di ascolti di quell'indagine era sterminato, e un conto sono le cose penalmente rilevanti, un altro quelle interessanti magari per il gossip e i dietrologi ma non per i giudici

mario ha detto...

ascoltatevi l'intercettazione Rosetti-Bergamo su lazio-fiorentina, quella della parata di zauri.
Quella dove i cupolari-moggiano-viola erano incaricati di far salvare Della Valle.
Quella dove ci si aspetterebbe quindi che Bergamo "cazzi" Rosetti per non aver favorito i sodali, e invece si sente il designatore dare piena ragione all'arbitro.

oppure ascoltatevi Bertini che informa il designatore di aver ricevuto pressioni da un dirigente pochi minuti prima della partita.

piaccia o non piaccia, era tutto rilevante

spike ha detto...

concordo con chi ha stigmatizzato la deposizione del mancio. veramente una pessiam figura.

mario ha detto...

Arturo, dicci pure tutte le cosucce che sai.

cydella ha detto...

@silvano65: il discorso di De Rossi, e di molti altri qua dentro, è molto semplice. Il problema è fare rispettare le regole! Se la cultura generale fa si che non vengano mai rispettate, puoi aggiungere tutte le norme che vuoi, ma tanto siamo sempre al punto di partenza. Con la tessera del tifoso, scassano ulteriormente il cazzo (si può dire ulteriormente?") a me e mio papà, che non abbiamo fatto mai casino, mentre chi ha sempre fatto casino, continua imperterrito.

PS: da normale cittadino, hai mai avuto a che fare con le forze del (dis)ordine italiane, magari allo stadio? Hai mai visto come si comportano i poliziotti all'estero? Perchè qua sembra sempre che siamo prevenuti, ma a me quelli italiani sembrano una massa di impreparati (e non è colpa loro), ma esaltati ignoranti e arroganti (quello sì, però).

otero82 ha detto...

ascoltatevi l'intercettazione Rosetti-Bergamo su lazio-fiorentina, quella della parata di zauri.
Quella dove i cupolari-moggiano-viola erano incaricati di far salvare Della Valle.
Quella dove ci si aspetterebbe quindi che Bergamo "cazzi" Rosetti per non aver favorito i sodali, e invece si sente il designatore dare piena ragione all'arbitro.


ascoltala bene tu perchè Bergamo gli fa il cazziatone.. ora non trovo il link ma ne ho ascoltate due propio ieri..

mario ha detto...

otero, a me sembra la telefonata di un designatore preoccupato per le polemiche di un errore macroscopico.

«È il peggiore errore dell'anno Roby. Qui ci crocifiggono tutti»

Bergamo: «Roby...» Rosetti: «Uè...».
Bergamo:«Ma che casino ragazzi! È incredibile...guarda. Ma dio santo ragazzi...ma vai a parlare con Giannichedda? Uno ti fa un fallo e te vai a parlare con quell'altro...eri talmente imbambolato che io non ti riconoscevo nemmeno... credimi. C'è questo episodio, te fai qualche passo e poi vai a parlare con Giannichedda? Io non lo so ragazzi a volte...boh».
Rosetti: «Che ti devo dire...».
Bergamo: «Non lo so dimmelo te... se non me lo dici te».
Rosetti: «Eh...non l'ho visto...non l'ho visto».
Bergamo: «Dio santo... mai hai tutti che ti protestano e un dubbio ti potrà venire...no?».
Rosetti: «Eh si... infatti mi viene il dubbio e guardo subito Pisacreta (uno dei due assistenti, n.d.r.), questo faccio...».
Bergamo: «E lui non l'ha vista, Pisacreta...evidentemente».
Rosetti: «È clamoroso?».
Bergamo: «È clamoroso, questo è il peggiore errore dell'anno che ti devo dire: quello è rigore e anche espulsione. Questo (Zauri, n.d.r.) va col braccio aperto e lo tira fuori è incredibile...».
Rosetti: «Ufff...ma V********O va...».

Andrea ha detto...

@cydella.

grazie al cielo ormai frequento gli stadi - anche e soprattutto esteri - praticamente solo per concerti.

però capisco a cosa ti riferisci.

gli italiani (in larga parte per nulla esterofili come me) che erano a vedere springsteen con me all'emirates sono rimasti tutti stupiti dal deflusso ordinato di 60.000 spettatori in un amen. direte: ma al concerto tifavate tutti per bruce...

dopo arsenal - milan i poliziotti tenevano buono il pubblico parlando della traversa di adebayor (probabilmente avvertiti via radio ché di sicuro mica avevano visto l'azione al novantesimo) o di quanto è forte maldini. il tutto con un atteggiamento che emanava calma e sicurezza. i bambini (sì, c'erano pure loro) potevano accarezzare e fare la foto alle forze dell'ordine a cavallo.

un'organizzazione simile (ovviamente coordinata con i trasporti pubblici, il quartiere e tutto il resto) richiede programmazione e risorse, ma funziona.

da noi, senza andare agli episodi di violenza, provate a chiedere le indicazioni stradali ad un vigile o ad un poliziotto dopo una partita...

kalz ha detto...

Più passa il tempo e più mi convinco che negli stadi anndrebbe abolito qualsiasi tipo di pubblico. Quello che ci va per il calcio e quello che ci va per i cosiddetti "concerti" di quelli che Saviane chiamava "i chitarrosi". Uno peggio dell'altro.

Silvano65 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvano65 ha detto...

@ cydella: la tessera del tifoso é ancora in gran parte inattuata. A me personalmente non disturba più di tanto, e se può essere qualche cosa che serve ad una migliore fruizione degli stadi, ci assoggettiamo volentieri io e mio padre che ha 72 anni, e che si siede ancora sui gradini del Tempio per la funzione. A mio parere di tecnico é una cosa che potrebbe funzionare, a patto di fare rispettare le regole. I curvaioli fanno disastri perché godono di anonimato e conseguentemente di impunità: creiamo la fattispecie di reato speciale di associazione per delinquere a scopo di perturbazione di manifestazione sportiva, stabiliamo pene certe detentive per i promotori e facciamo capire di essere in grado di applicarle. Certo, un Parlamento che legifera contro le intercettazini telefoniche pone problemi non indifferenti, ma qua si apre un altro discorso e la cosa diventa troppo lunga da spiegare in questo contesto, e difficilmente comprensibile a chi non é addetto ai lavori.
Sulla polizia all'estero... anche io ho visto partite all'estero, e ho girato abbastanza anche extra calcio. Ti posso garantire che l'atteggiamento della Polizia é proporzionale a quello dei cittadini che si trovano di fronte. All'estero utilizzano mezzi di contenzione ben più pesanti, dalle pistole elettriche agli spray urticanti; l'uso dei cavalli in ordine pubblico (memorabile a Bruxelles un poliziotto a cavallo che ha quasi ammazzato una tizia che a piedi era passata con il rosso e in una situazione di tranquillità) avviene sovente, così come quello di idranti. In Sudamerica davati ai colleghi cileni e boliviani mi sentivo un po' agitato anche io, e pur parlando correntemente lo spagnolo mi sono augurato di non dovermi trovare a gestire un misundestanding. A pelle, perchè tutti erano gentilissimi. La situazione è spesso più tranquilla per una questione di cultura da parte della popolazione, che difficilmente se la prende con il personale in divisa: se lo facesse, rischierebbe grosso. Da noi, un incensurato che picchia un poliziotto alle volte non viene neppure arrestato e, se accade, il giorno dopo é fuori. Andate a farlo in Inghilterra. Sulla formazione dei poliziotti sfondi una porta aperta, ma anche qua il discorso è complesso e impossibile da trattare in poche righe qua dentro. A titolo di esempio ti posso solo portare alcuni sprechi che vengono fatti a livello organizzativo e di formazione, come per esempio tenere aperti un centro di addestramento alpino per ogni Forza di Polizia quando, per formare sciatori e rocciatori, bastrebbe la cara, vecchia SMALP di Aosta.
Se il direttore me lo permetterà, farò magari dei post specifici nei quali proverò a spiegarvi un po' la partita vista sotto una casco da O.P., e le sensazioni di vita di un uomo in divisa. Qualche cosa scriverò anche sul blog che ho appena aperto. Il tutto anche se, da anni ormai, mi occupo di tutt'altro, anche se sempre con una divisa addosso.

jeffbuckley ha detto...

Silvano, mio padre era in polizia e puoi immaginare come la penso. I tuoi post, ancorchè spesso chilometrici, sono sempre interessanti, tranne quando parli del Milan :-D, ma in questo caso potevi limitarti alla frase "A mio parere di tecnico é una cosa che potrebbe funzionare, a patto di fare rispettare le regole." che poi è quello che, credo, intendesse dire Cydella. E se le regole fosero rispettate non ci sarebbe bisogno della schedatura.

clinter ha detto...

Mi sfugge un particolare sulle testimonianze al processo di Napoli: vengono ascoltati Ancelotti e Mancini, avversari della squadra di Moggi, e non viene ascoltato Capello, che con lui collaborava nella conduzione della Juve.
Cosa avrebbe potuto dire Mancini di diverso dal riportare sensazioni personali ed opinioni di parte sul comportamento arbitrale? Come avrebbe potuto portare elementi probatori? Boh!
In teoria dovrebbe saperne di più Capello, anche se è illusorio pensare che possa mai ammetterlo.
In ogni caso, che sapesse o meno,
troverei molto contradditorio che Moratti lo assumesse.

Silvano65 ha detto...

Le regole le fai rispettare solo in presenza di certezza della pena. La certezza della pena ce l'hai identificando gli autori delle violazioni. La tessera del tifoso è un sistema per provare a farlo. Certo che nel mondo ideale tutti vanno allo stadio, tifano correttamente, incitano la loro squadra e a fine partita applaudono vinti e vincitori e tornano a casa usando i mezzi pubblici con il cartoccio dei rifiuti sotto il braccio che poi smaltiscono nella differenziata, ma così non é. Quindi, dobbiamo per forza di cose ragionare diversamente e in termini di controllo degli accessi. E, magari, con qualche strumento normativo in più e più efficace in termini di deterrenza.

Silvano65 ha detto...

@ clinter: ti ho contagiato ;-) La realtà é che spero che arrivi all'Inter un allenatore inesperto che vi possa far perdere in Coppa e campionato per appagare il mio antibisleronismo viscerale :-D
A parte gli scherzi: credo ci siano dei limiti con Capello dal puntio di vista etico e dell'opportunità, e in giro ci sono allenatori bravi in grado di gestire un gruppo al quale si potrebbe provare a dare, magari, fiducia in quanto a livello di maturità raggiunto. Mica ci vuole sempre il sergente della Legione Straniera.

Nick ha detto...

Silvano, lo spazio per quei post te lo darei molto volentieri anche io.
Certo, se non ti disturba scrivere anche su un blog con i colori del cielo e della notte! :)

Sul serio, se ti va...molto volentieri.

jeffbuckley ha detto...

"La certezza della pena ce l'hai identificando gli autori delle violazioni...... Quindi, dobbiamo per forza di cose ragionare diversamente e in termini di controllo degli accessi." Silvano, evitando di perdere tempo sul discorso del mondo ideale, che nessuno fa perchè non siamo così stupidi, è questa conseguenzialità sulla quale non sono d'accordo. In UK gli stewards intervengono anche solo quando uno si alza dal proprio posto per protestare. Hanno introdotto il biglietto nominativo ma nessuno si siede al posto giusto, basta che arrivino 100 scalmanati e li fanno entrare anche senza biglietto.. " La tessera del tifoso è un sistema per provare a farlo..." ?

Andrea ha detto...

@kalz

beh, un concerto senza pubblico in uno stadio perde un po' (ma solo uno zinzinello) di fascino...

l'unica cosa che trovo davvero incivile nei concerti è la suburra all'apertura dei cancelli e il mito (invero solo nei paesi mediterranei) della prima fila da raggiungere a tutti i costi.

fortunatamente nei grandi tour la cosa si è risolta con l'introduzione del pit (area sottopalco con acceso solo ai possessori dell'apposito braccialetto, solitamente distribuito in mattinata) o, in manera classista alla rolling stones, dividendo anche il prato in fasce di prezzo.

Leo ha detto...

Silvano giudica te, io ti descrivo solo la scena:
Sono le due di notte di sabato sera e in macchina mi accingo a parcheggiare per far scendere un mio amico e la sua ragazza di macchina e fargli raggiungere la loro, parcheggiata anch'essa. Faccio per ripartire, tirando su il finestrino ed arriva un poliziotto che sbatte due volte il pugno, violentemente, sul vetro sinistro della mia auto. Mi incazzo (auto nuova) e quello mi tira fuori, mi sbatte sulla sua macchina del cazzo e mi perquisisce, eppoi mi chiede i documenti.
Unica mia colpa: al pub c'era stata una rissa (della quale non eravamo a conoscenza perché tornavamo al parcheggio del pub da un altro posto) e la polizia era stata chiamata per quello.
PS: mentre perquisiva me, incazzato nero per la seccatura inutile e per i modi, c'era gente che scappava a piedi (forse faceva footing?). Glielo faccio notare (potevo stare zitto ma non riesco a tenere a freno la lingua) e quello s'incazza ancora più con me.

Penso sia questo che intende Cyd quando parla di arroganza ed esaltazione...
Purtroppo questa è la media... senza offesa

clinter ha detto...

Contagiato? Non credo, il mio antimilanismo è inferiore solo al tuo interismo. Sulla questione forze dell'ordine, quel che sarebbe interessante sapere è come vengono reclutati gli operatori.
Uno nasce con il sacro fuoco di voler svolgere un lavoro, o professsione, al servizio della comunità o invece si riduce a tentare questa via lavorativa non potento aspirare a qualcosa di meglio. E ancora, le posizioni di responsabilità vengono assegnate in base ad oggettivi, per quanto possibile, criteri di professionalità o in base alla rispodenza ad un profilo di un certo tipo? Nella mia logica, per contrastare, antropologicamente parlando, individui che hanno con la violenza un rapporto differente dalla norma, non è scandaloso utilizzare persone che abbiano con essa un rapporto altrettanto differente dalla norma.
Ma la domanda che mi pongo è: questi ultimi vengono addestrati ad incalanare la loro 'attitudine' dentro regole democratiche? A volte mi vengono dei dubbi.

gareth ha detto...

Leo, io credo che certi comportamenti da parte di alcuni poliziotti (perlopiù giovani) dipendano dalla comprensibile paura di chi si trova ad affrontare situazioni pericolose senza un'adeguata preparazione. Finché non investiremo adeguate somme di denaro per addestrare le forze dell'ordine, pagarle adeguatamente (pretendendo una professionalità corrispondente) e mandarle in numero congruo e con equipaggiamento adeguato, il problema non verrà risolto: l'inadeguatezza genera paura, la paura genera arroganza e violenza. Magari utilizzare il magro bilancio della Difesa per fare questo, anziché imbarcarsi in avventure inutili, dannose e pericolose tipo Iraq e Afghanistan, potrebbe aiutare.

Nick ha detto...

Gareth, allora sparare.
Licenza di sparare.

Più protezione = minore paura = maggiore tranquillità nella gestione di certe situazioni

gareth ha detto...

Essere più preparati ed equipaggiati serve proprio a non dover sparare

Krug ha detto...

"Messa così, decontestualizzata, sembrerebbe la frase di un cretino. Invece il ragionamento di Capitan Futuro (futuro con Mourinho, però) non è banale"
Stefano, De Rossi avrebbe dichiarato, tra le altre cose "La tessera del tifoso? Non è quella la via per evitare scontri. Il calcio italiano è ostaggio di tante cose, una di queste possono essere anche gli ultrà. Ma il calcio italiano è ostaggio pure delle televisioni e degli sponsor. Io penso che l'ultrà sia una parte positiva del calcio. Almeno parlo per quelli della Roma"; no, effettivamente non è banale... E' la classica paraculata alla propria tifoseria e "ai migliori tifosi del mondo".
Riguardo al resto credo che il problema sia semplice; c'è un problema di ordine pubblico negli stadi? Se c'è lo si combatte IN MANIERA DECISA; si fanno degli stadi A NORMA E SICURI con il contributo, perchè no, IN PARTE dello Stato (per il resto li sborsano le società); non si fanno nel tempo prestabilito? La squadra gioca a porte chiuse, si chiami Milan, Taranto (è successo per quasi un anno) o Itala San Marco; uno commette dei crimini in una manifestazione sportiva? Non entra più in nessuno stadio. Per entrare allo stadio devi essere identificato e ti devi sedere al tuo posto; non lo fai? Non entri più allo stadio.
Il problema è sempre quello, che in Italia si fanno regole alla cazzo (stupendo quella della sospensione della partita per cori razzisti o per la rimozione degli striscioni offensivi) e le regole si fanno applicare solamente ai più deboli; chissà perchè il vecchietto che entra allo stadio non può portare dentro l'accendino o il tappo della bottiglietta mentre gli ultras portano dentro botti che nemmeno a Napoli per Capodanno (vedi tifosi della Juve nelle ultime giornate di campionato)...

cydella ha detto...

"creiamo la fattispecie di reato speciale di associazione per delinquere a scopo di perturbazione di manifestazione sportiva"...

No! Non inventiamo niente. Le leggi ci sono e "basta" farle applicare. Se non sai applicarle, puoi anche aggiungerne di più aspre che non cambia niente.

Io, in linea di massima, non ho nessun problema a fornire i miei dati; però mi sono un po' rotto di dover sempre fornire ulteriori "prove", quando non ho mai fatto casino. Qui stiamo passando dalla "presunzione di innocenza" a "presunzione di colpevolezza".

Krug ha detto...

Io onestamente mi sono rotto di fare file abnormi anche quando allo stadio siamo in quattro gatti per prendere il biglietto e per entrare allo stadio, di non poter portare l'ombrello, di non potermi portare nemmeno una bottiglietta d'acqua se non stappata e poi vedere che in un'altra zona dello stadio ci sono altre persone (quelle per cui teoricamente vengono presi certi provvedimenti) che continuano a fare quello che vogliono...

jeffbuckley ha detto...

Eccheccazzo....

mizio71 ha detto...

Non ho ancora ben capito come funziona la tessera del tifoso. Secondo me serve solo a far tirare fuori di tasca altri soldini. Perchè se lo scopo è quello di fare in modo che in trasferta vadano solo tifosi "schedati" e quindi consociuti, l'effetto è che solo gli ultras o giù di lì faranno la famosa tessera (da rinnovare ogni anno a pagamento?). Questo porterà ad allontanare dallo stadio sempre più il tifoso non ultras .... Quanto alla polizia e forze (forse) dell'ordine ... io una divisa l'ho indossata e posso assicurare che se non c'è equilibrio mentale, l'abuso è dietro l'angolo. con una divisa addosso, armati e incazzati, si può fare di tutto, anche perchè esiste grande compattezza nel nascondere l'abuso ... come se la classica mela marcia infangasse tutti, quindi meglio non far sapere. Sino a quando sarà questa la mentalità di certi ambienti, difficile cambiare le cose. Io preferivo viver diversamente, anche se avevo un certo potere come ufficialetto ...

cydella ha detto...

E se fai la tessera del tifoso dell'Inter non puoi comprare i biglietti per vedere il Milan. A meno che tu non faccia anche la tessera del Milan. Sempre pagando. E sempre che te la facciano fare per 2 squadre.
Resto in attesa della tessera per La Scala, Giuseppe Verdi, Al Pacino, gli U2,...

MB ha detto...

Mizio al momento è come dici tu, sono tot euri (10 o 15, ok, ma se uno deve spenderli per andare a vedere una partita in un anno...)in più che uno deve sborsare per poter accedere a certe partite. Che io sappia l'inter l'ha chiesta qualche volta quest'anno in coppa italia e credo in campionato di fatto impedendo l'ingresso ai non abbonati: per esempio un mio amico di Pavia voleva venire a san siro a vedere inter-juve e non ha potuto.
Finchè l'obbligo non verrà esteso a tutte le partite in tutti gli stadi, non avrà nessun senso. Dopo chissà, anche se continuo ad avere qualche dubbio.

Leo ha detto...

Io, in linea di massima, non ho nessun problema a fornire i miei dati; però mi sono un po' rotto di dover sempre fornire ulteriori "prove", quando non ho mai fatto casino. Qui stiamo passando dalla "presunzione di innocenza" a "presunzione di colpevolezza".

Cyd ti straquoto. A me rompe i coglioni anche uno che mi chiede i documenti, se non ho fatto niente, Ma che cazzo vuoi? Chi ti da diritto a sapere come mi chiamo e soprattutto cosa faccio in una piazza/strada?

Gareth purtroppo manca l'educazione, la prima regola per convivere civilmente...

Nick, quindi a me avrebbero direttamente sparato? Dato che mi trovavo nel posto sbagliato...
Il diritto di sparare solo a chi è armato è un caposaldo dello stato di diritto

nerossineneri ha detto...

la "tessera del tifoso" è una schedatura, ed è il primo passo verso la creazione di stadi moderni, all'avanguardia, dove sono tutti seduti e i biglietti di "costano" 40 euro. I biglietti nominativi (italia caso unico al mondo) non hanno risolto nulla, gli scontri ci sono sempre, se non all'esterno degli stadi, sulle autostrade. La tessera del tifoso non risolverà il problema della violenza, tanta gente andrà in trasferta acquistando i biglietti del settore di casa. E po vedremo..
Io spero con tutto il cuore che gli Europei 2016 non vengano assegnati all' Italia e ho firmato l'apposita petizione online. Italia 90 insegna e dopo 26 anni non siamo cambiati. E , se per quel che riguarda ancora l'ordine pubblico, ogni domenica vengono giocate a porte chiuse anche partite di dilettanti ed interregionali, come pensiamo di poter gestire inglesi, tedeschi, olandesi, croati..??
la "tessera del poliziotto" è una provocazione ma neanche piu' di tanto. In molti paese i "celerini" hanno il numero di riconoscimento su caschi e divise. Credo che una cosa del genere in Italia eviterebbe, ed avrebbe evitato molti abusi. L'anonimato , se è garante di impunità, lo è per tutti.

buran ha detto...

Io non ho problemi a fare la tessera del tifoso, vado allo stadio a vedere la partita e a fare il tifo e non a fare a cazzotti o a sprangate. Mi domando, però, se effettivamente serva o sia solo un appesantimento burocratico che, sommato ad altre cose, scoraggerà non tanto le mitiche "famiglie", ma i tifosi normali dall'andare a vedersi la partita dal vivo. Per identificare la persona, non c'è già il biglietto nominale col documento di identità? Qual è lo scopo, allora, di questo altro particolare documento identificativo? Boh, ancora non l'ho capito. In pratica tutto questo si va ad aggiungere alla coda da fare alla cancellata che delimita l'area di rispetto (c'è la porta larga ma gli steward ti fanno passare da un pertugio non si capisce perchè), ai tizi che ti scandagliano col metal detector (che ti piazzano sulle palle anche se si sa che fa male)levando anche gli ombrelli ai vecchini di 80 anni o contestandomi il binocolo o l'accendino, anche se il campo è lontano 50m. Poi il tornello che quando piove funziona male e poi ancora i documenti. Fate voi, ma a me questa ulteriore e indispensabile tessera mi pare solo una imposizione esosa. Quanto al discorso di Sergio sui poliziotti lo condivido, anzi direi che il numero di identificazione sta cominciando a diventare la norma. Fra l'altro nell'Amministrazione pubblica in cui lavoro chi sta allo sportello ha il tesserino col numero di matricola attaccato al bavero, non è la stessa cosa?

bulgaro ha detto...

Non mi sembra molto attendibile la fonte per la quale De Rossi stia dintentado capitano del Real Madrid...forse sarebbe meglio correggere il tiro no?