Poco pane e niente acqua

di Sam Martin
Il meeting dei novemila euro per Howe, la grande stagione di Gibilisco, il discorso per gli spacciatori e il maestro di Chechi.

1. Quanto costerà una ventina di bottigliette d'acqua? Cinque euro, più o meno. La domanda e la risposta ci sono venute in mente durante l’ultima Notturna di Milano, notando che i saltatori con l’asta erano rimasti a secco. Infatti nessuno aveva provveduto, come in tutti i meeting (anche di medio-basso livello), a mettere un frigo con qualche bottiglietta d’acqua per gli atleti (riscaldamento iniziato alle 20, gara conclusa alle 23). E così il volenteroso di turno è andato con le monetine a comprarne un po’ per l’intero gruppo. Un risparmio che non capiamo, visto che un banalissimo 200 metri di Howe, contro nessuno, è stato pagato 9.000 euro dagli organizzatori.
2. Passiamo agli atleti veri. Ovvero al nostro Giuseppe Gibilisco che, nell’ordine, dopo il meeting di Londra (quello di 'Pisciando fuori dall’asse') ha vinto Berlino con 5.71 e Milano con 5.70. Due fior di risultati con in mezzo un 5.55 a Bruxelles, un viaggio a vuoto a Budapest per una riunione di salti in piazza (annullata per la pioggia e il freddo) e un buon 5.66 (secondo posto dietro Miles) sempre in piazza, a Chiari. Adesso Beppe è atteso da un lungo inverno di allenamenti. Primo obbiettivo: l’Europeo indoor a Parigi (4-6 marzo 2011) in casa dell’antipaticissimo Lavillenie. Tutti lo vogliono battere. Non saluta, si sente un padreterno. E sbaglia a tenere questo atteggiamento da velocista spocchioso, perché quei pazzi dell’asta sono tutti amici tra loro: in questa specialità l'autoironia e gli scherzi sono importanti come una medaglia olimpica.
3. A Milano, per esempio, Gibilisco a fine gara ha preso in mano il microfono dello speaker e ha dedicato la vittoria al grande tedesco (personale di 5.85) Richard Spiegelburg, all'ultima gara in carriera. Peccato che gli altoparlanti fossero indirizzati verso l’esterno. In tribuna non si sentiva nulla, all’esterno tutto: per la gioia degli spacciatori che stavano operando nel parco, forse fra di loro c'era qualche appassionato di salto con l'asta (nel Maghreb Spiegelburg è popolarissimo).
4. Ma torniamo a Gibilisco. Che per cercare di battere Lavillenie a ottobre passerà qualche settimana a Varese da Bruno Franceschetti, lo storico allenatore di Chechi.
Il maestro, con le sue competenze, affiancherà i tecnici Zamperin, Pilori e Margesin andando a completare la squadra italiana dell’asta. Alla quale dovrebbe aggiungersi anche lo junior Marcello Palazzo, il più bel prospetto dell’asta azzurra. La pensa diversamente la Isimbayeva che ha dichiarato che Stecchi arriverà presto a 6 metri (un allenatore azzurro leggendo sulla Gazza questa dichiarazione si è messo a ridere). Aspettando Palazzo o i 6 metri di Stecchi, godiamoci questo Gibilisco.
Sam Martin
(in esclusiva per Indiscreto)

8 commenti:

jeremy ha detto...

Grazie per quest'articolo di atletica (diciamo più di salto con l'asta), molto sintetico ma veramente interessante. Una precisazione: si potrebbe cogliere del sarcasmo sui risultati di Gibilisco (5.70, 5.71, 5.55, 5.60 sembrerebbero delle robe da allenamento in infradito.) Poi pero il bronzo europeo è arrivato a 5.75 e allora il sarcasmo e l'ironia, almeno per me, si tramutano in nostalgia. Ma magari questi sono risultati "veri", quelli di 10 anni fa erano robe da laboratorio.

Stefano Olivari ha detto...

Di sicuro non erano da laboratorio quelli di Gibilisco, visto che sta durando da un decennio (almeno da Sydeney 2000) più o meno con le stesse misure...

jeremy ha detto...

Diretto, si certo. Intendevo in generale. Gibilisco mi pare abbia come migliore prestazione un 5.90, tipo 5-6 anni fa. Per carità, 20 cm sono tanta roba, ma anche 6 anni in meno.

Stefano Olivari ha detto...

L'asta si è abbastanza stabilizzata, nemmeno Lavillenie è un mostro imbattibile...il vero tumore dell'atletica è che in molti paesi (quelli in cui si può entrare solo con il visto) i controlli antidoping a sorpresa sono una barzelletta...però gli astisti vengono quasi tutti da nazioni, consentiteci la scorrettezza, civili...

mizio71 ha detto...

diciamo che più lo sport è povero e maggiori sono i controlli e l'asta non è sport da milionari ...

Dane ha detto...

"Peccato che gli altoparlanti fossero indirizzati verso l’esterno. In tribuna non si sentiva nulla, all’esterno tutto: per la gioia degli spacciatori che stavano operando nel parco, forse fra di loro c'era qualche appassionato di salto con l'asta (nel Maghreb Spiegelburg è popolarissimo)."

Meravigliosamente politically uncorrect!... :-DDD

p.s.: ringrazio anch'io per l'articolo ed il tema, una ventata d'aria fresca (sperando che l'atletica non sia troppo poco televisiva per il pubblico di Indiscreto...), anche se da ignorante fatico a capire cosa possa dare Bruno Franceschetti a Gibilisco.....

Stefano Olivari ha detto...

Per migliorare la fase di svincolo molti astisti usano esercizi tipici dei ginnasti (e anche dei paracadutisti)...

Dane ha detto...

Ah ok, da ignorante in materia mi sfuggiva il nesso... ;-)

p.s.: un po' come ai tempi della Valanga Azzurra, quando portavano gli atleti in piscina per imparare l'equilibrio...