di Oscar Eleni
La passione di Obama, gli aperitivi che hanno fatto la storia e gli scudetti lontani.
Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti, finisce all’ospedale per farsi dare dei punti di sutura dopo un colpo preso sul labbro durante una partita di basket fra amici. Sì, amici, perché succede giocando. Woody Allen fugge dalla presentazione del suo ultimo film perché deve correre a casa a vedere una partita di basket in televisione: è il suo alimento in vecchiaia, lo sport televisivo. Un’indagine ci fa sapere che la disciplina dove si verificano più infortuni è proprio il basket. Vedete dunque che la passionaccia che abbiamo ci trova un po’ come quei matti di San Colombano che non erano tutti in manicomio, ma sparsi per il mondo.
Lo diciamo perché molte volte ci si sente soli nella passione e oggi chi non sarà a Masnago per un classico, ehi gente Varese-Virtus 73-73 dopo anni di battaglie storiche, dovrà, magari, litigare con il figlio calciofilo perché Cimberio-Canadian si gioca, più o meno, alle stessa ora di Inter-Parma. Fino all’anno scorso prendevano in giro gli aperitivi del basket, senza sapere che nel tempo erano proprio le partite del mattino, alle 11, palestra dei pompieri a Varese, centro Siemens a Milano, palestre e tramezzini, a tenere insieme il popolo che poi smaniava aspettando i risultati della prima serie. Smaniava sempre e non sempre aveva le informazioni cercate, proprio come oggi dove chi non ha il basket da trasmettere lo ignora, lo confina al dopo mezzanotte.
Aspettando altra neve guardiamo dentro Masnago per una classica che una volta era tutto o quasi, ma oggi è qualcosa che confonde troppe cose perché a Varese e Bologna le squadre di basket sono state costruite per ridare vita a pianeti dove un tempo si parlava soltanto di scudetto e adesso si deve parlare, soprattutto, di bilanci, di progetti, di piani triennali che hanno bisogno di essere innaffiati da vittorie importanati come quelle che spariglieranno il conto fra Varese e Bologna.
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