Ossigeno nel riformatorio

di Simone Basso
La quarta parte della biografia di Drazen Petrovic. Una sola stagione in Acb e l'Nba escape verso la terra promessa: malgrado lo scetticismo yankee, dopo il primo impatto durissimo, ebbe successo anche in quella Sternville. Almeno sette anni prima dell'espansione totale che ne avrebbe diluito il talento complessivo, ma elevato le entrate milionarie.

I due astronauti che colonizzarono il sole dell'intero sistema basket furono le guardie che, l'anno precedente a Seul, si contesero l'oro olimpico che concluse la dittatura americana.  Se Petro si ritrovò in un'armata da anello a Portland, quarto-quinto elemento in un backcourt impossibile (Drexler, Porter, Ainge, etc.), Sarunas Marciulonis fece mirabilie nella nellieball più bella di sempre. Tarzan, condividendo minuti e responsabilità con califfi del calibro di Chris Mullin, Mitch Richmond, Tim Hardaway, Latrell Sprewell, mostrò un'adattabilità superiore rispetto al fuoriclasse di Sebenico.  Fu già un osservatore acuto come mister Sandro Gamba, in tempi non sospetti, a far notare lo stile bionico (afrolituano!) del grande Saras.

Petrovic invece, malgrado un'Nba Finals da panchinaro, dovette aspettare l'occasione giusta; ma nessun europeo, prima e dopo di lui, vantò la determinazione e l'etica lavorativa del Mozart dei canestri. Ci volle il suo ego smisurato per sopportare il sacrificio di quel periodo; in un ambiente diffidente, ipercompetitivo, impietoso verso una matricola venticinquenne forestiera. Arrivò l'opportunità di New Jersey, nel 1990, e Drazen non se la fece scappare: iniziò piano piano a guadagnare spazio e fiducia all'interno di un combo (?) che passò alla storia. Il Turmoil Team.

Prendete il primo passo da ghepardo del newyorchese Kenny Anderson, capitato dalla parte sbagliata del tunnel, circondato dalla posse di parenti e amici. La pigrizia molesta di Chris Morris, potenzialmente (nei cinque minuti buoni) un'iradiddio contemplabile solamente in quella lega. Una guardia-ala con le mani alla Pearl Monroe e le braccia alla Reed che gli consentivano un atletismo alieno. Lo stesso che, trasformatosi in Mister Hyde, rese impossibile qualsiasi sogno da contender dei Nets; aggiungiamo all'insalata mista il Club des Hashishins di Benoit Benjamin e Dwayne Schintzius.

Infine il capotribù, Derrick Coleman, Geronimo allucinato del legno: più grande talento dei lunghi negli ultimi trent'anni, un quattro con l'ingombro volumetrico e la fisicità a rimbalzo e in difesa di un cinque. Ala grande provvista di partenza dal palleggio e agilità di un tre, mano baciata dallo Spirito Santo per tirare e passare la gonfia. Ingovernabile caratterialmente, un mutante anarcoide che deflagrò la franchigia riducendola a una barzelletta itinerante. Mai visto in forma, sempre tendente alla pinguedine, una volta (in preseason) si presentò dal giemme Willis Reed con un libretto degli assegni già compilato: spiegò al glorioso ex pivot dei Knicks, scandalizzato, che avrebbe pianificato una serie di assenze dagli allenamenti... E vi risparmiamo, nel bestiario di DC, i particolari di una denuncia per aver urinato nelle piantine di un albergo très chic e altre storielle da principe della generazione X.

In quel riformatorio Petro, uno stakanovista dai polpastrelli fatati, rappresentò ossigeno puro per gli allenatori; con Bill Fitch prima e Chuck Daly poi divenne uno specialista offensivo letale.
Girando tra i blocchi o creandosi un tiro dal palleggio, sempre più qualitativo ed essenziale nell'azione. L'uso magistrale del piede perno, raffinatissimo, ne ampliava a dismisura l'arsenale di fuoco. Il caricamento e l'esecuzione velocissimi e implacabili, il rilascio compatto e mortifero; senza più l'obbligo di monopolizzare la scena, interpretava al meglio la partita e la sua lettura. Nella specialità, in un ruolo scomodo a causa della concorrenza infinita, entrò nei ranghi nobiliari dell'empireo.

Lasciando stare gli scherzi della natura (Jordan, Drexler e Richmond) si collocò assieme a Joe Dumars e Steve Smith nell'eccellenza del tiratore di striscia. Ovvero la mano calda che viene cavalcata dal playmaker per celebrare un parziale spezzapartita; Drazen meglio di un Reggie Miller o un Dale Ellis, meno abili nel crearsi da soli l'area vitale (con il passo d'arretramento) per la conclusione. Un esempio straordinario lo fornì una sera di Gennaio del 1993, quando contro Houston esplose nel career high di 44 punti: era un Petro dieci volte più forte di quello che ammirammo nelle coppe continentali, più maturo e chirurgico. Nel 1993, malgrado la convocazione mancata all'All Star Game, fu premiato con il terzo quintetto assoluto: fu naturalmente il primo europeo a fregiarsi di tale onore e quell'inclusione (a posteriori) ci indica il rispetto guadagnato negli States. (fine quarta parte - continua)

Simone Basso
(in esclusiva per Indiscreto)

Per leggere questa biografia dall'inizio

65 commenti:

Simone ha detto...

DRAZEN PETROVIC 44 pts VS Houston Rockets [1993]

Se osservate Petro,vi accorgerete del miglioramento fisico e tecnico.
Un particolare che emerge dalla primissima azione(contro Hakeem..).
Aveva imparato a rallentare le movenze.
Trattasi della pietra filosofale del gioco individuale offensivo:si innesta una marcia inferiore per togliere il tempo al difensore.
Era diventato un mago nell'azione specifica.
Come farà,qualche anno dopo,il "cugino" Dejan Bodiroga.
Il più grande a frenare la velocità in assolo?
Oscar Robertson.
Un punto di contatto che lega i tre è il controllo assoluto del palleggio.
Oggi l'interprete più sopraffino della specialità è Paul Pierce.

Dane ha detto...

Ma quali rallentamenti e movenze, quell'azione è solo la dimostrazione più banale del perchè Drazen è stato il più forte extra-americano di sempre: il primo a giocare contro gli americani alla pari, il primo a batterli, il primo a rifiutare di accontentarsi del ruolo di gregario, il primo a rifiutare il 18 nell'Università del Basket, ma soprattutto il primo e fin'ora l'unico a prenderli per il culo: "Hey Hakeem, c'ho qua un palllone, cosa faccio?!...te lo metto qui, te lo metto là?!....te lo metto qui sul comodino, te lo metto giù?!...cià, dai!...te lo metto qui dietro il culo, così magari lo ritrovi.....ma no, guarda, c'ho ripensato...quasi quasi lo scarico a canestro....ciuff!...."

Dai, lasciamo perdere.....

Simone ha detto...

Con questa summa di analisi tecnica,direi che il migliore extra-americano di sempre è Gigi La Trottola.

Dane ha detto...

Simone, cosa vuoi......non tutti siamo all'altezza delle tue analisi tecniche, quindi ci accontentiamo di sdrammatizzare ogni tanto con una battuta campanilistica.....

Italo Muti ha detto...

@All

Ma ci si può scazzare su quest'argomento?

Io non amavo Drazen, la scelta l'avevo fatta scegliendo Mirza Delibasic anni prima. Incompatibili, pur sapendo chi fosse Drazen.
Mica mi vorrete sfidare a duello no?

Italo

Simone ha detto...

@Italo,Dane:un duello suggestivo era quello suggerito sovente dallo zio Fester ne "La Famiglia Adams".
Proponeva all'avversario di girarsi di spalle per centrarlo meglio con la sua doppietta...

C'era anche e soprattutto un problema politico,non solo tecnico,che impedì l'arrivo di giocatori extra-americani nell'Nba.
Prima del 1989,se avessero firmato un contratto professionistico(perchè i "nostri" erano considerati dilettanti..),avrebbero perso lo status Fiba.
Quindi niente nazionale e l'iscrizione al club come stranieri.
Conveniva pochissimo perchè si rischiava troppo,pure economicamente.
Il primo del Vecchio Continente a essere scelto(all'undicesimo giro!)fu Dino Meneghin nel 1970.
Fu Marty Blake,allora caposcout degli Atlanta Hawks,a segnalarlo.
Il fuoriclasse friulano fece anche una prova con i New York Knicks.
Cresimir Cosic,All America a BYU,fu selezionato dai Lakers al quinto round nel 1973.
Ne parlai anche con un allenatore bravino(..)di quel tempo:Creso non avrebbe avuto troppi problemi ad adattarsi,anche in quella Nba tremenda.
Ma era un'epoca diversa.

Dane ha detto...

"Ma ci si può scazzare su quest'argomento? Io non amavo Drazen..."

Ma certo che si può Italo, ci mancherebbe. Nel frattempo se vuoi girarti, intanto che carico la doppietta.....

"C'era anche e soprattutto un problema politico,non solo tecnico,che impedì l'arrivo di giocatori extra-americani nell'Nba."

Ma certo, ma chissenefrega.....la storia bacia sempre i più fortunati, poi bisogna avere le spalle per reggere il ruolo. E fare l'apripista è sempre più difficile.....

"Ne parlai anche con un allenatore bravino(..)di quel tempo:Creso non avrebbe avuto troppi problemi ad adattarsi,anche in quella Nba tremenda.
Ma era un'epoca diversa."

Ma certo che tecnicamente ce n'eran tanti che "avrebbero" potuto, però Drazen è stato, punto. Oh, sto qua mette la palla dietro il culo di Hakeem (no, dico: HAKEEM!...)! Quella risata del telecronista pesa nella storia del basket quanto Poitiers o Hiroshima nella storia politico-militare...

p.s.: ricordo un McDonalds open in cui la solita franchigia americana venne a testare l'Olimpia Milano. Tutti curiosi di vedere Meneghin confrontarsi con gli americanos. Prima azione, palla in profondità per la star ammeregana che riceve oltre il tabellone, ad un centimetro dalla linea. Meneghin lo pressa, allargando le sue manone come un paracadute.
Il pennellone d'ebano finta, poi da fermo salta sgusciando davanti al tabellone e schiaccia a due mani: good night and good luck!...

jeremy ha detto...

Simo, Gigi La Trottola è stato solo il precursore di una razza di campioni che ha lasciato il segno con l'univo vero extra-americano a livello NBA: Kaede Rukawa.

Krug ha detto...

"Il fuoriclasse friulano fece anche una prova con i New York Knicks."
FRIUL...CHE?!?!?!?!? Se parliamo di Meneghin è nato ad Alano di Piave, provincia di Belluno, Veneto. Non scherziamo, eh...

"p.s.: ricordo un McDonalds open in cui la solita franchigia americana venne a testare l'Olimpia Milano. Tutti curiosi di vedere Meneghin confrontarsi con gli americanos. Prima azione, palla in profondità per la star ammeregana che riceve oltre il tabellone, ad un centimetro dalla linea. Meneghin lo pressa, allargando le sue manone come un paracadute.
Il pennellone d'ebano finta, poi da fermo salta sgusciando davanti al tabellone e schiaccia a due mani: good night and good luck!..."

No, beh, chiaro... Stiamo parlando del McDonald Open del 1987, Meneghin aveva 37 (trentasette, tre-sette) anni... Non mi spiego come mai non abbia preso la palla sotto il suo canestro, sia partito in palleggio, abbia staccato a metà campo e dopo un quadruplo triplo-carpiato non abbia schiacciato a due mani mostrando il culo al pubblico. Dane lascia perdere che è meglio...

cydella ha detto...

Siete esilaranti... ahahahahah!!!

Italo Muti ha detto...

@Dane

Drazen grandissimo, chi lo nega, ma non era il mio alfiere. Ignis Varese e Delibasic, poi Magic.
Dane, la doppietta, mi avanza ancora un pò di plastico....

Guarda che ti mando la dentona esperta di supernalotto :-))))

Italo

jeremy ha detto...

Beh Italo, a parte il fatto del multiproprietario e dell'eccessivo kilometraggio, non sarebbe male come compagnia.....magari ti mette nei guai, ma ci saranno sicuramente dei lati moooolto positivi....;-)

transumante ha detto...

Eh be, meneghin timorato dei nigga non e' male...

tra l'altro non ho capito l'esempio: petrovic era un telepass in difesa...

Simone ha detto...

@Jeremy:si potrebbe fare uno Zander Hollander specifico.

Kappei Sakamoto 3'4"/100 cm

Una delle glorie della pallacanestro nipponica...Malgrado la statura,è una point-guard irresistibile nel palleggio e nelle conclusioni in avvicinamento...Devastante il suo arcobaleno mentre approccia il canestro...Ego smisurato,ama la giocata d'effetto per entusiasmare la platea...Tempestuosi i suoi rapporti con l'allenatrice Kaori Natsu...Non difenderebbe nemmeno contro un paracarro...Collezionista di mutandine femminili...In molti mettono in dubbio la sua voglia di vincere e l'equilibrio mentale:è stato visto discutere diverse volte con un cane...

@Dane:fu il primo Open ufficiale ed eravamo già nel 1987.
Tra l'altro l'allora Tracer giocò a viso aperto e senza molte paure.
McAdoo sentiva quella partita in maniera speciale.
Quei Bucks avevano il miglior backcourt dell'Nba,se avessero avuto un lungo di qualità nel primetime avrebbero potuto vincere un anello.
Cosic,venti e dieci in Ncaa,"riposa" nello stesso cimitero zagrebino di Petrovic.

@Krug:chiedo venia,sarà stato l'orario e il sovrapporsi,nella mia calotta cranica,del Meneghin con un altro Dino leggendario.
Zoff,naturalmente.

@Cydella:mai quanto certe dinamiche eterne dell'eurobasket.
Cibona-Zalgiris in loop.
Con buona pace dello sgarbismo dei Tavcar.
Ieri sera a Milano,l'Olimpia contro il Pana.
I greci sono fortissimi e potenti:hanno la grana,l'allenatore e i campioni.
Diamantidis è un fuoriclasse assoluto.
Vedremo se i tre grigi,con quelle zufolate,faranno carriera...

Dane ha detto...
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transumante ha detto...

jeremy: si deve dire che le squadre del liceo in slam dunk sono costruite in modo piu' sennato di alcune franchigie nba: play, guardia tiratrice, ala tecnica e atletica come rukawa, hanamichi a fare il rodman e un negrone cattivo come centro. Avevano pure il sesto uomo, il secchione, a dare punti e difesa dalla panchina :)

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

@Krug&Transumante: no, allora chiedo scusa perchè evidentemente ricordo male io. Non era il McDonalds open, anche perchè non erano i Bucks e Meneghin era ben più giovane. A sto punto non garantisco sulle nozioni (ma mi rimase ben impressa l'azione...), io ero solo un bimbetto alle elementari...

"Drazen grandissimo, chi lo nega, ma non era il mio alfiere."

Italo, tranquillo: la mia era una battuta, e so che ALMENO tra noi due possiamo permettercelo... ;-)

"Dane lascia perdere che è meglio..."

Krug, se sei convinto che Meneghin all'età di Drazen avrebbe fatto le cose che hai citato o anche solo quanto fatto da Drazen, quello che dovrebbe lasciar perdere sei tu. Solo che io non mi permetto di dirlo, a parte quando si scherza...

"Eh be, meneghin timorato dei nigga non e' male..."

Timorato dei nigga non l'ho mai detto, è già partito il campionato delle strumentalizzazioni?!...

"tra l'altro non ho capito l'esempio: petrovic era un telepass in difesa..."

Sono tante le cose che non capisci, si parlava di pianeti differenti...

p.s.: comunque siete forti, dopo settimane in cui s'è detto di tutto di Drazen (una specie di sgorbio che insultava i casertani, ovviamente glissando su cosa scatenò quell'atteggiamento....sai, "gli italiani brava gente", la "simpatica cenerentola" e bla bla bla...) vengo processato per una "dichiarata" battuta campanilistica ed invitato a lasciar perdere.....azz, non dovevo permettermi di invadere il campo altrui.....non mi permetterò più giuro, vi lascio tra voi competenti tecnici...

Italo Muti ha detto...

@Dane

Lo so che scherzavi, infatti non faccio parte dei probiviri di indiscreto. Il mio materiale è ancora lì...eh, eh, eh, :-P

Italo

Krug ha detto...

No, Dane, mi sono spiegato male (o meglio, non mi sono spiegato affatto).
Personalmente dentro di me considero Meneghin piuttosto sopravvalutato; se non lo dichiaro con certezza è perchè l'ho visto giocare solamente negli anni '80, quindi quando aveva già passato la fase ascendente della carriera; non credo sarebbe potuto diventare un giocatore di spicco nell'NBA, forse non sarebbe potuto diventare nemmeno un giocatore dell'NBA; Petrovic è diventato un giocatore dell'NBA ed è pure diventato un signor giocatore dell'NBA, e qui mi fermo, anche perchè per le caratteristiche di Petrovic era più facile diventare il giocatore di spicco dei Nets, squadra non trascendentale, piuttosto che un giocatore importante di una squadra da titolo come Portland; il mio "lascia perdere" era dovuto alla tua valutazione dell'impatto che avrebbe potuto avere Meneghin nell'NBA in base alla valutazione di un'azione di una partita di un Meneghin 37 enne; lo so, non era così però dal post di prima sembrava così... Dopodichè sbaglierò, traviato dai miei scarsissimi ed indegni trascorsi da pivot (conclusi miseramente a 14 anni, capirai che ci ho capito...), ma per un pivot europeo è molto più difficile imporsi (leggi diventare giocatore fondamentale) nell'NBA rispetto ad una guardia...

Krug ha detto...

Simone non ti perdono... Ma solo perchè con quei due nomi mi hai ricordato i due eventi sportivi più esaltanti della mia fanciullezza (e quindi della mia vita): i Mondiali di calcio del 1982 e gli Europei di basket del 1983: Italia - Brasile 3-2 ed Italia - Jugoslavia 91-76, Martellini e Giordani...
Nostalgia canaglia...

Dane ha detto...

Tranquillo Krug, avevo capito benissimo e la mia era una battuta. Da anni dico che non sono abbastanza competente sul bakset per permettermi diatribe dialettiche come su calcio, rugby o ciclismo.
Poi io, più che dire da anni di essere schifosamente di parte su Petrovic e di buttarla quindi appositamente sull'ironia di campanile, non so che fare... ;-)

Simone ha detto...

@Krug:sono ricordi generazionali che condividiamo.
Aggiungo i 200 olimpici di Mennea a Mockba'80 e una Roubaix di Moser l'anno prima.
Dovrei anche citare il parallelo che assegnò la Coppa del Mondo,la quarta,a Thoeni(1976)..
L'ultimo urlo vero,lo scrissi tempo fa,lo utilizzai per la Belmondo a Salt Lake City..

Menego avrebbe fatto lo specialista di lusso laggiù:ma economicamente non conveniva.
E ai tanti infortuni della sua carriera non sarebbero stati di aiuto le ottantadue partite di stagione regolare.
Un corrispettivo yankee di Dino?
Charles Oakley...

Olympic Games L.A. 1984: Italy vs Yugoslavia

L'Italia di Gamba alla fine del ciclo aureo e la Jugo di Novosel durante il passaggio del testimone tra Dalipagic e Petrovic.
Una classica tra due squadre che si odiavano a morte.
In pieno spirito decoubertiano:botte,provocazioni,spinte,simulazioni.
Sangre e baloncesto.
Il missaggio è imbarazzante...

transumante ha detto...

dane: meno male, ti sei accorto anche tu che il tuo primo post era ridicolo e l'hai buttata in caciare.

Dane ha detto...

Transu, quando diventerai grande imparerai la differenza tra ridicolo ed ironico.....

zoleddu ha detto...

Transu ti consiglio di diventare grande il più tardi possibile, potresti non accorgerti del passaggio dal (presunto)simpatico al ridicolo..

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

Tranquillo "Personaggio", che qua nessuno ha intenzione di sembrare simpatico.......al massimo arrampicatore di specchi.....

transumante ha detto...

Spero di imparare tanto cose, per adesso mi accontento di riconoscere gli affannosi salvataggi in corner

Dane ha detto...

Ma quale salvataggio in corner?!...è dai tempi dell'Indiscreto arancione che faccio sempre le stesse battute su Drazen (basterebbe sfogliarsi gli articoli passati di Simone) e l'ho dichiarato a più riprese, esattamente come stavolta in cui ho fatto una battuta su un discorso di Simone che peraltro condividevo (ma non mi basta, perchè il gioco è quello: se Simone scrivesse che Drazen è il più grande extra-americano, io ribatterei che è il più forte dell'Universo Mondo, più di Jordan e Chamberlain.....posso fare il talebano io ogni tanto?! Almeno io lo faccio per gioco senza prendermi troppo sul serio...).
Poi è ovvio che è più facile ribattere con canagliate (ne conto almeno 3 solo in questa pagina) piuttosto che chiarire l'equivoco di una battuta venuta male (per quello ci vorrebbe almeno un Krug) o maleinterpretata (minkia, fra un po' tocca metter le faccine anche su barzellette.com, altrimenti nessuno ride...).
Poi certo, i post ridicoli son sempre quelli degli altri, soprattutto quando non li si capisce. Opinioni, io trovo ridicolo che ad ogni battuta arrivi una pletora di maestrini a fare la lezione di tattica alla lavagna.
Poi certo, Meneghin nell'NBA avrebbe fatto meglio di Petrovic, la palla dietro il culo di Olajuwon sarebbe capace di mettercela pure Transumante (o il Neurone col Nuraghe Intorno che l'accompagna con le launeddas...) e nel calcio moderno è sparito il ruolo del centravanti.
Nick, com'era quella dei pericoli nel disinteresse di una disciplina?!...

Nick ha detto...

Guarda, sto ammirando lo spettacolo da spettatore e stavo pensando esattamente a quello!!
(ma qui ci va la faccina o no?)

Dane ha detto...

Tu mettila, prima che lo Sbattitore di Porte ti dia del pararigori o il Neurone col Nuraghe Intorno ti accusi di arrampicarti sugli specchi.....

Straw61 ha detto...

il Menego avrebbe potuto giocare tranquillamente nell'NBA degli anni 70...aveva la cattiveria necessaria e 10 volte il talento di tanti centroni che si mangiavano minuti importanti in quegli anni. Marcarlo sarebbe stato un problema, grande varietà di movimenti sul piede perno, mano morbida dai 4 metri e partenza bruciante nell' 1 vs 1.

@Simone...hai menzionato lo Zander Hollander e mi sono subito messo alla ricerca. Alla fine ne ho trovati 4 in cantina e spero di averne qualcun altro in giro ! La miglior guida di sempre, anni avanti !! Assolutamente fantastica, ironica e pungente...

transumante ha detto...

Ma chissenefrega dei tuoi vecchi post e delle tue battute, appena qualcuno ti nomina gigi la trottola, ti inalberi e rispondi malmostoso. Poi
la metti come al solito sulla rissa piuttosto che sui contenuti. Forse meglio cosi', per parlare del meneghin giocatore in quel modo....

Eh si, la spensieratezza dei talebani di se stessi, perche' sappiamo che tu non sei fan di petrovic, ma solo e unicamente di Xerox

Per tornare in tema, sai mica il nome del centro titolare dei lakers (lakers, non cibona zagabria o vattelapescavic) nelle finali 91? Quello preso per sostituire jabbar?

Te lo dico io cosi' impari qualcosa: vlade divac. Egli stava in campo da protagonista in una finale nba, quando per te petrovic era il Colombo del basket che pigliava per il culo olajuwon (pensa, una guardia piu' agile di un centro! e' un fenomeno! )

La chiave del successo nba di petrovic , e del successo di tutti gli international, sta sempre e solo nell'adattarsi alla pesantezza della stagione e a trovare continuita'.

longinus ha detto...

@transumante:verissimo,le squadre di quel manga erano costruite benissimo e la cosa fantastica era che i giocatori non miglioravano nel giro di 10 secondi o nascevano gia fenomeni(a parte alcuni"eletti")ma lo facevano attraverso l'allenamento: hanamichi all'inizio sembrava solo un thabeet giapponese e verso la fine tirava il piazzato dai 4 metri in automatica!!!(dopo l'allenamento die 20000 tiri ovviamente:)

Stefano Olivari ha detto...

Sono in disaccordo a metà con Straw, il Meneghin anni Settanta era un ottimo atleta (e che passatore!) ma nella NBA superviolenta di quell'epoca non credo sarebbe stato protagonista...anche in Europa preferiva affrontare fenomeni tecnici (da trentaseienne diede una mini-lezione a Sabonis) che grezzi fisicati...memorabile un'amichevole fra l'Italia (allenatore Primo) e l'università di St. John's, quando Mel Davis (poi visto a Novara e all'Isolabella, ora si occupa dei sussidi NBA) gli spaccò la faccia...

campatelli ha detto...

"Con questa summa di analisi tecnica,direi che il migliore extra-americano di sempre è Gigi La Trottola. "

:DDDDDD
Questa battuta è semplicemente meravigliosa....

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...
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Dane ha detto...

"Ma chissenefrega dei tuoi vecchi post e delle tue battute"

Giusto, perchè sforzarsi di capire il pregresso, molto più comodo recitare sempre la parte.....

"appena qualcuno ti nomina gigi la trottola, ti inalberi e rispondi malmostoso."

Ah, io sono il malmostoso?! Personalmente ho ritenuto anch'io come Campatelli geniale la battuta di Simone, ed ho abbastanza compiacenza per ridere della mia incompetenza cestistica. In italiano mi pare si chiami autoironia, che è una cosa che permette di evitare di prendersi troppo sul serio e di sopportare anche i "taci tu che non capisci un cazzo!"........

"Poi la metti come al solito sulla rissa piuttosto che sui contenuti."

Sulla rissa?! Io?! Per una battuta?! Sei tu che ti sei aggrappato ai maroni e non molli la presa solo perchè non hai capito (nonostante il reiterato bugiardino) che per me Petrovic è una questione affettiva che fa passare il lato tecnico in secondo piano.....

"Eh si, la spensieratezza dei talebani di se stessi, perche' sappiamo che tu non sei fan di petrovic, ma solo e unicamente di Xerox"

Guarda, non ti rispondo cosa penso di te perchè non vorrei provocarti l'ennesima finta-fuga con figura di merda annessa.....

"Per tornare in tema, sai mica il nome del centro titolare dei lakers (lakers, non cibona zagabria o vattelapescavic) nelle finali 91? Quello preso per sostituire jabbar?"

Io sì, tu?!...

"Te lo dico io cosi' impari qualcosa: vlade divac. Egli stava in campo da protagonista in una finale nba,"

Scusa, quali parole esattamente non hai capito di "VI LASCIO TRA VOI COMPETENTI TECNICI" e "SU PETROVIC SONO SCHIFOSAMENTE DI PARTE E QUINDI LA BUTTO SULL'IRONIA DI CAMPANILE"?!...

"quando per te petrovic era il Colombo del basket che pigliava per il culo olajuwon (pensa, una guardia piu' agile di un centro! e' un fenomeno! )"

Lo dicevo io che si arrivava al fatto che chiunque è in grado di mettere il pallone dietro il culo di Olajuwon........

"La chiave del successo nba di petrovic , e del successo di tutti gli international, sta sempre e solo nell'adattarsi alla pesantezza della stagione e a trovare continuita'."

Azz, ce l'hanno raccontato come il paradiso del basket e invece si scopre che basta allenarsi.....

p.s.: fammi sapere "quali" argomenti, "quando" e "come" posso commentare... ;-)

transumante ha detto...

Con le solite modalita' puoi commentare qualsiasi cosa, forse sarebbe meglio fare cosi' che almeno leggiamo qualcosa di sensato.

figura di merda per la finta fuga? Ahahah

Ma davvero credi di sfottermi tirando fuori sta storia? Ma davvero credi che siano tutti degli ossessi del blog come te?

La verita' e' che utilizzi la stessa tattica di Papi e i suoi figliocci: cazzata->caciara con annesso appello all'ironia/era una battuta/sono solo un ragazzo/mi avete strumentalizzato

(perche' non hai la primarie a milano? o a Mar del Plata? o a maribor? o a palermo? )

Dane ha detto...

"Con le solite modalita' puoi commentare qualsiasi cosa, forse sarebbe meglio fare cosi' che almeno leggiamo qualcosa di sensato. "

E quali sarebbero "le solite modalità", di grazia?!...

"Ma davvero credi che siano tutti degli ossessi del blog come te?"

Veramente da una settimana mi concedo un paio di battute al giorno e poco più.....giusto per rispondere a qualche sucaminchia con poco senso dell'umorismo...

"La verita' e' che utilizzi la stessa tattica di Papi e i suoi figliocci"

Tu invece utilizzi quella della sinistra, continuando a recitare la parte l'incazzato duro e puro anche quando ti spiegano che era tutto uno scherzo che non avevi capito...

"(perche' non hai la primarie a milano? o a Mar del Plata? o a maribor? o a palermo? )"

"Zingaro di merda" è già stato detto?!....no, perchè dopo il "vattelapescavic" volendo...

transumante ha detto...

dai che le sai modalita', monellaccio

non ti do' dello zingaro, al massimo del topo nel barile, ma un topo di citta', con conoscenze importanti, non uno di campagna che squittisce tra i pomodori

Dane ha detto...

"dai che le sai modalita', monellaccio"

No, no, davvero....non le so e a sto punto da pantegana (o ratòn, o miš, o Maus.....a seconda della location delle primarie...) attendo il Vangelo secondo Transumante, perchè veramente comincio ad essere un po' confuso.....leggo sta pagina, leggo l'ultimo pezzo di Libeccio e davvero mi manca la terra sotto i piedi.....ormai qua dentro siamo ai Lunghiorecchi e Cortiorecchi.....

transumante ha detto...

le modalita' sono riassumibili in ctrl+c e dopo ctrl+v

che lagnoso, tra un po' mi fai diventare antipatico petrovic

saluti annoiati

Simone ha detto...

@Straw61:è stata la forma più artistica e divertente di scouting di tutte le leghe americane.
Era temuto dai giocatori come una sorta di giudizio divino.
Non risparmiava nessuno.

@Stefano Olivari:i remember.
Il Menego è stato veramente il primo indigeno a spostare,ad alto livello,in difesa.
Spostamenti laterali,uno contro uno,negli aiuti,al tagliafuori.
In attacco,oltre alle doti che citavate,ci si scorda di un dato tecnico importante:i blocchi che portava.
Davano mezzo secondo in più al tiratore,che magari si chiamava Morse...

Un'ultima cosa.
In pochi citano Anatoly Miskhin,ne accennai nel pezzo su Sabonis,forse l'europeo pre open più adatto all'America.
Lo ricordo al Palazzone contro la Simac.
Era un afrosovietico...Braccia infinite,le gambe da fenicottero,una fantasia inconsueta nell'inventare canestri.

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Cazzo Transu, avevi fatto la battuta!....scrivo cose interessanti solo quando cito le parole altrui, ma che cabarettista!...dovrei imparare da te a far le battute...

Sì, Transu, sono lagnoso.....ed anche malmostoso....io....

p.s.: ma sono in buona compagnia, con me ci sono Italo Muti, Libeccio e tanti altri.....chiaro dal vostro piedistallo voi notabili del blog non possiate apprezzarci.....

transumante ha detto...

rispondo qua, anche se stai tentando di inquinare anche il topic su ronaldo (non cambi mai)

gia', vattelapesca e' un termine spregiativo nei confronti degli italiani

esistera' una cura? dobbiamo organizzare un indiscrethon?

simone: continuerei a discutere, ma per lo slalom tra lo spam servirebbe un Atleta Campione, mentre io sono come la mancuso... grazie della precisazione

Anonimo ha detto...

Ma si può accapigliarsi in un post su Petrovic? Bah!
Dane per favore inizia a mettere le faccine se e quando fai le battute, perchè onestamente anche a me, i tuoi primi interventi erano sembrati pervasi da una certa acidità...
E comunque il post è andato in vacca nel momento in cui a Meneghin è stato avvicinato l'aggettivo sopravvalutato.... Brrrrrr

P.S.
Cercare di fare un confronto tra Meneghin e Petrovic, giocatori che hanno segnato epoche completamente differenti (la svolta epocale del tiro da 3 cit.) in ruoli completamente diversi, in contesti completamente diversi è come fare un confronto tra Clint Eastwood e Rocco Siffredi.....

Dane ha detto...

@Francesco74: di battute così ne ho fatte a decine, e le avevo pure spiegate (tra l'altro in questo caso la mia battuta era una finta contestazione che in realtà sottolineava il discorso di Simone sul rallentamento dell'azione, ma vabbè diciamo che m'è uscita male...). Ripeto, se andate a pescare i vari post in cui si parlava di Petrovic lo noterete. Pensavo di aver a suo tempo già chiarito l'equivoco con Simone la prima volta che parlammo di Petrovic io e lui, ma evidentemente mi sbagliavo. Poi se ti ruga il fatto di non potermi dare anche stavolta del Galliani è un'altro discorso.
Per quanto riguarda l'accapiglarsi su Petrovic la risposta è: sì, si può. Perchè qui non conta di cosa si parla o cosa si scrive (poi, eventualmente sul Meneghin sopravvalutato ti risponderà l'autore della valutazione), ma chi scrive.
Ho letto qua dentro opinioni e toni che se fossero stati usati (non dico da un ragazzaccio come Dane) anche solo da un Libeccio o un Italo Muti avrebbero proovcato una rivolta.
"Loro" invece possono.....

p.s.: e comunque Meneghin non l'ho tirato fuori io, tantomeno ho fatto un paragone con Petrovic. Anche perchè non ne sarei in grado...

@Transumante: se io inquino tu sei puro petrolio, lo dimostra che il tuo primo post era dello stesso tono di quello di Krug, poi chissà perchè con lui s'è chiarito tutto in un attimo, tu invece hai un personaggio da recitare e vabbè.....

Krug ha detto...

Francesco l'aggettivo sopravvalutato l'ho usato io ed ho anche precisato che il mio giudizio era incompleto in quanto i miei ricordi "Meneghiniani" partono dagli anni Ottanta. Il confronto cmq non era fra Petrovic e Meneghin bensì fra la possibilità per Meneghin di avere lo stesso impatto del Mozart dei canestri nell'Nba... Un po' diverso...

Dane ha detto...

Krug, la prossima volta usa la faccina per le distinzioni (non so qual'è, ma una ci sarà immagino...) altrimenti rischi di fare la figura (e soprattutto la fine...) di un Dane qualunque... :-D

transumante ha detto...

francesco: no, avevi interpretato bene, quei post erano seri. Poi si e' messa in moto la solita manfrina

dane: no no, adesso rispondi senza svicolare; che cosa avrebbe di offensivo il termine "vattelapescavic"?

La storia del topo e' partita dalla tua enciclica sui pomodori. Si, lo so che sono piu' incisivo di te, ma il mondo e' crudele e non siamo tutti uguali

Italo muti e' divertente, lo leggo sempre, e io, uno dei mammasantissima, i "loro" del forum (faccina che si rotola dal ridere), lo autorizzo a dire quel che vuole, salvo poi aspettarsi repliche

Dane ha detto...

Sì, Transu, continua pure a pensarla come vuoi.....come se non avessi ripetuto 20mila altre volte le medesime battute......semmai il tono acido può essere uscito DOPO le reazioni alla mia battuta, vista la risposta "taci tu che non capisci un cazzo!" (mascherata da una divertente battuta, certo...) che mi son preso da chi il sapore delle mie battute lo conosceva da tempo, visto che se n'era già parlato e discusso.
Avesse scritto una risposta del genere Italo Muti (a cui rompono i coglioni per molto meno...) ci sarebbe stata la rivolta.....perchè se Dane scrive che per lui Drazen ha un valore sentimentale e quindi "deve" per forza dire che è il più grande di sempre è un ignorante che la butta in vacca perchè capisce di aver fatto la figura di merda, se Libeccio scrive che Ibra è il migliore al mondo viene spernacchiato, se Italo fa una battuta sugli omosessuali si chiama Amnesty International, mentre invece "seguo poco il calcio ma da quel poco che ho visto nel calcio moderno sono spariti i centravanti" si può dire.....

p.s.: se ti può consolare ho riletto i miei post, ed in effetti devo dire che letti "nudi e crudi" sono un po' equivoci. Cosa vuoi che ti dica, mi dispiace, poi se vuoi andare avanti con le tue Inquisizioni fallo. Non me ne frega nulla, anche ripensandoci, anche avessi scritto tutto seriamente non vedo quale santo avrei offeso, trattandosi di una materia opinabile come lo sport...
Opinabile per noi peones, ovviamente, chiaro che per gli evangelisti da "chiunque con 10 anni di esperienza può fare il libero per 5 partite di un Mondiale" il loro sia sempre il Verbo.....

p.p.s.: no, dai, non dovrò mica spiegarti anche Vattelapescovic?!...su!....

Dane ha detto...

Poi se uno avesse voglia di rileggersi i commenti, può verificare che tra le pugnette ogni tanto ci sono anche i fatti: http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2010/08/il-secondo-piu-forte.html

transumante ha detto...

Dane: bene, per vattelapesca non hai risposto (e come potresti? volevi solo fare fumo)

buona domenica, continua pure a squittire sul muro del calcio o da altre parti, che il gatto ha da fare

Dane ha detto...

Transumante, cosa caratterizza l'espressione che hai usato lo si capisce benissimo (più per il tono che per le parole in sè...). Di due pianeti differenti avevo parlato io per primo, ma derubricarne uno a mero asteroide non ben identificato è cosa un po' diversa.
Che poi "offensivo" è un termine che hai usato tu, io al massimo definirei l'espressione un po' sprezzante. Ma non mi sono offeso, tant'è che l'ho usato "di là" perchè ritenevo che nel mio post rendesse bene l'idea.....

p.s.: poi se anche questo ti fa incazzare non so più che dirti, ti incazzi qualsiasi cosa io scriva. Ma il malmostoso sono io.....

transumante ha detto...

e' chiaro a tutti che vattelapescavic sta per squadra slava a caso, perche' non cambiava nulla nel discordo dire jugoplastika o cibona o partizan. Non c'e' nulla di sprezzante

ci vado io sull'asteroide, non ti preoccupare

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Bèh, certo, "è chiaro a tutti"....invece di NON ritenere un giocatore il migliore SOLO perchè mette il pallone dietro il culo di un avversario bisogna specificarlo per bene chiaro e tondo, altrimenti si finisce in manicomio in un amen senza nemmeno perizia psichiarica, eh!...
Stai utilizzando "la stessa tattica di Papi e i suoi figliocci, quella del 'mi avete strumentalizzato', mettendo in moto la solita manfrina"...
A parte le battute (la faccina non la metto a sto punto, foss'anche solo una questione di principio...), "Squadra slava a caso" è eloquente, chiarisce perfettamente cosa intendessi io coi "toni".
Comunque appunto, una squadra del cazzo a caso che comunque non vale certo i Lakers, più o meno quello che intendevo dire io per Savicevic: ci sarà differenza tra vincere una Coppa Campioni col Milan e vincerla con la Crvena Zvijezda?!...
Non ho capito perchè tu Vattelapescovic lo puoi usare ed io no. Anzi no, l'ho capito.....

Anonimo ha detto...

Ok Krug,scusa. E' che le parole Meneghin e sopravvalutato messe così una vicina all'altra m'avevano mandato il cervello in cortocircuito....
Piuttosto, facendo un discorso più generale, ma è così importante rapportare il valore di un cestista alla sua carriera NBA?
Mi spiego:secondo me Djordevic e Jasikevicius (ma anche Navarro per certiaspetti) sono stati campioni straordinari a prescindere dal fatto che negli Usa hanno recitato il ruolo di comparse e li reputo più forti di cestisti che nella Nba hanno giocato per anni con ruoli e statistiche decisamente migliori delle loro. Mio parere personale ovvio, ma secondo me a volte si rischia di essere eccesivamante nbacentrici

Simone ha detto...

@Francesco74:no,soprattutto oggi che assistiamo ad un'idiosincrasia regolamentare tra le due realtà.
I tre secondi difensivi Nba,la tripla Uleb,le interpretazioni arbitrali differenti(i passi in America,i blocchi in Europa..).
L'adattamento dei giocatori Fiba a Sternville è soprattutto questione di contesto.
Jasi?
Se fosse capitato a Phoenix negli anni giusti,un'opinione personalissima,avrebbe fatto la differenza qualitativa nei momenti clou.
Come back up e spalla di Steve Nash sarebbe stato un pò meglio di un Barbosa...
Comunque,Bodiroga docet,i canestri sono alti tre e cinque ovunque.
I super "nostrani" di oggi che non faranno un minuto dall'altra parte dell'Oceano?
Papaloukas e Diamantidis.
Del resto è anche una questione di epoche.
Per farti un esempio italiano,Giulio Iellini era mooolto meglio tecnicamente di uno Spanoulis qualsiasi.

Italo Muti ha detto...

@Simone

Concordo in maniera esponenziale su Iellini, e ti dirò un altro nome, Sacchetti, il Meo Nazionale.

Italo

Simone ha detto...

@Italo:Sacchetti,in quanto a chassis,era avanti almeno tre lustri rispetto a quel periodo.
Una combinazione atletica e tecnica con pochi rivali:un jolly,sia offensivo che difensivo.