Quelli che tradiscono la Ferrari

di Stefano Olivari
Nel mondo del tifo esiste qualcosa di più stupido e ipocrita del ‘dobbiamo tifare per le italiane quando giocano in Europa’? Sì, esiste. E’ il tifo obbligatorio ed incondizionato per la Ferrari, come se Alonso ci rappresentasse più di Vettel o Stefano Domenicali fosse più simpatico di Chris Horner. Nel 1983 a Imola ci fu una becera esultanza sulle tribune per l'incidente a Riccardo Patrese (Brabham), che lasciò la testa al ferrarista Tambay, ma a quasi trent’anni di distanza troviamo sempre inconcepibile questo dogma del tifo obbligatorio per le macchine di Maranello.


O tifi Italia o sei un traditore, come se Prandelli (o Lippi, o Bearzot, o Pozzo) fosse stato eletto dal popolo: idea discutibile, ma stiamo comunque pur sempre parlando di un’entità che si chiama Italia. Invece la Ferrari non è l’Italia, ma un’azienda che fa più o meno bene il suo lavoro e che per mille motivi (non ultimo il falllimento o l’inglobamento nel gruppo Fiat delle sue concorrenti) è rimasta l’unica scuderia italiana. Che oltretutto si è arrogata il diritto di rappresentare nel mondo una certa idea di Italia. Quella molto provinciale delle ‘eccellenze’: poca energia elettrica ma molti vini doc, in estrema sintesi.

Pensieri profondi, che solo un degno italiano come Montezemolo poteva ispirarci, criticando il sindaco di Lesmo (Marco Desiderati, Lega) perché aveva osato confessare il suo tifo per la McLaren. Fra l’altro contro i suoi stessi interessi, visto l’indotto che può generare per Monza e dintorni una Ferrari vincente. ”Uno scandalo che un italiano tifi McLaren”, ha detto Montezemolo senza prendersi pernacchie. Non si stava discutendo di Formula Uno, ma di trasporto ferroviario, però questa idea del ferrarismo obbligatorio è ormai indiscutibile: le telecronache tifose, che tanto ci fanno indignare quando si parla di calcio (quando il tifo non è per la ‘nostra’ squadra, ovviamente), nell’automobilismo sono considerate una manifestazione di amor patrio.

(pubblicato sul Guerin Sportivo)

88 commenti:

jeremy ha detto...

Diretto, il problema è che non abbiamo mai avuto un pilota davvero forte (un italiano non vince il Mondiale da 60 anni). Pensiamo al motomondiale dove della Ducati e dell'Aprilia ci importa relativamente ma sbraitiamo a turno per il Dottor Rossi, il ragionier Biaggi, il matto Simoncelli, l'eterno perdente (con 3 titoli mondiali) Capirossi e prima ancora tutta la pletora di fenomeni italiani passati (remoti e prossimi)che hanno popolato il motomondiale. Quindi nell'immaginario popolare l'italiano mediamente si è fatto trascinare al tifo Ferrari, perche non aveva i personaggi da idolatrare. Ed infatti il pensiero di Montezemolo non è molto lontano da quello dei tifosi ferraristi italiani. Per non dire che al confronto di Alonso Schumi e Raikkonen sono due cabarettisti di primo piano....

GuusTheWizard ha detto...

Sono pienamente in disaccordo a metà col Direttore.
In qualità di credente (anche se non praticante) nonchè integralista e nativo dei luoghi sacri, mi associo al commento del nostro Esimio ed Illustrissimo Presidente Sua Maestosità LCDM: in Italia si DEVE tifare Ferrari.
Non mi è ben chiaro il discorso dell' "eccellenza provinciale".

Dane ha detto...

Guus, il discorso dell'eccellenza provinciale significa che prima di tirarcela perchè abbiamo l'auto più costosa al mondo bisognerebbe occuparsi di far funzionare le fognature.
Per il resto, da antiferrarista talebano (anche se una vittoria di Alonso non mi dispiacerebbe...) non posso che applaudire al pezzo del Direttore.....

jeremy ha detto...

Del tipo: meglio la VW che fattura 300 miliardi, impiega un milione di persone e vende 5 milioni di autovetture che una piccola società della miserrima provincia emiliana che vende a qualche migliaio di parvenu auto inetulizzabili e inutilizzate per 300 giorni all'anno.

Stefano Olivari ha detto...

Non so quasi niente di Formula Uno, ma mi ricordo che nel 1985 Alboreto (su Ferrari) non arrivò poi molto lontano da Prost...e il Mondiale piloti è stato vinto a volte anche da piloti normali su grandi macchine, tipo Damon Hill...sulle eccellenze intendevo dire che se alla Russia non diamo il Brunello o le Ferrari loro possono trovare qualcosa d'altro, mentre non so se noi si possa dire la stessa cosa con il gas...

GuusTheWizard ha detto...

@Direttore
Alla fine ognuno ci mette quello che ha: i Russi il gas, gli Arabi il petrolio è noi 2000 chili d'acciaio.

@Dane & Jeremy
.. vi aspetto fuori .....

jeremy ha detto...

acciaio prodotto in Belgio o in Germania....noi al massimo ci mettiamo due fette di culatello e un bicchiere di quello buono.......Ma infatti la sfida di questo millennio è far passare milioni di musulmani al culto del Maiale (rigorosamente con la m maiuscola)!

Dane ha detto...

"acciaio prodotto in Belgio o in Germania...."

Sì, vabbèh, fra un po' arriviamo alla pizza che è fatta col pomodoro che in realtà arriva dalle Americhe.....

"sulle eccellenze intendevo dire che se alla Russia non diamo il Brunello o le Ferrari loro possono trovare qualcosa d'altro, mentre non so se noi si possa dire la stessa cosa con il gas..."

Bèh, non è che nascere col culo sopra gas o petrolio sia un merito, in quel senso allora ho più rispetto per l'eccellenza di un prodotto artigianale (vale per la Ferrari come per la Campagnolo, recentemente acquisita dalla Shimano...).
Il problema è che bisognerebbe darsi da fare e invece spesso l'eccellenza ha fatto da specchietto per le allodole o da fumogeno: non ho mai capito cosa cazzo ci faccia l'Italia nel G8, visto che il Made in Italy è una bufala...

"@Dane & Jeremy
.. vi aspetto fuori ....."

Sì, ma presentati da solo...

GuusTheWizard ha detto...

@Dane
Tranquillo, siamo solo io ed il mio ferro 5 Titleist ....

jeremy ha detto...

E certo: Ferrari, Vascello Scientifico, harem di trans....vuoi che non giocasse a golf?! Violento!

GuusTheWizard ha detto...

In realtà sono talmente scarso che, per avere qualche minima soddisfazione, sto cercando bersagli alternativi per l'attrezzatura ...

Dane ha detto...

Aaaaaahhhhh, la Tauromachia......

transumante ha detto...

Jeremy e Stefano: sull'eccellenza provinciale avete ragione a meta'

Avete torto perche' noi siamo costretti a puntare sulla qualita' e sull'originalita' per mancanza di risorse: la gioconda sara' un po' meglio di diecimila stampe per tovaglie o no?

La ferrari e' piu' di un prodotto industriale e non ha senso paragonarla con la golf, come non ha senso paragonare un vestito di armani con le felpe della standa

Avete ragione nel l senso che sarebbe meglio avere eccellenze in campi strategici come ricerca e sviluppo...ma che ve lo dico a fare, siamo indietro di cento anni

Dane ha detto...

"come non ha senso paragonare un vestito di armani con le felpe della standa"

Sì, dopodichè quando Armani ti vende la t-shirt della Standa ma te la fa pagare 10 volte perchè c'è su l'aquilotto un po' ti girano.
Assolutamente d'accordo sul resto del discorso, che è quello che intendevo dire io in qualche modo.....

GuusTheWizard ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
GuusTheWizard ha detto...

@jeremy
E comunque 'miserrima' mi sembra leggermente esagerato (Wolfsburg è in Bassa Sassonia).

Urlo ha detto...

Allora se noi senza gas non andiamo avanti non si può comunque tifare Ferrari? Non è che bisogna parlare dei massimi sistemi sempre per forza.

Se si vuole esprimere il proprio giudizio negativo nei confronti di Monteprezzemolo che pretende si tifi Ferrari è un conto, ma d'altronde l'uomo è anche il presidente dell'azienda, cosa ci si aspetta che dica?

Non mi pare oggi si esulti per le disgrazie altrui quando ci sono conflitti di interesse tra italiani (anche perchè non ci sono italiani contro, al momento). Però c'è anche da notare che non mi è parso di sentire esultare contro la Ducati o Rossi per partito preso, ad esempio.

Magari il discorso sulla Ferrari è diverso, visto che ha una tradizione ed una storia che ne fa imporre la presenza scenica.

E comunque è ovvio che ognuno tifi per chi vuole, però non lamentiamoci se nel calcio quando l'Inter gioca le coppe gli Juventini tifano l'altra squadra straniera. Perchè mi pare di ricordare che in questi casi si pontifica sul provincialismo dei tifosi italiani che godono delle sconfitte altrui.

E infine sì, checchè se ne dica, la Ferrari rappresenta un'eccellenza italiana nel mondo poichè non è solo un'auto bella e costosa, ma il frutto di tecnologia, sviluppo, ricerca, innovazione e intelligenza. Parole alle quali anche qui spesso si ricorre per segnalarne la scomparsa.

Italo Muti ha detto...

@Jeremy

il pensiero di Montezemolo? Perchè pensa oltra ada rraffare e ad accumulare cariche? Ma se non è riuscito a tenersi La Fenech?

"Luca è andata a letto, è distrutto"Edwige ai giornalisti dopo la partita persa con l'Argentina a Italia 90....distrutto da cosa?

Italo Muti ha detto...

@All

oltre che da Gazprom, prendiamo gas anche dall'illuminato Gheddafi, non disperate

Italo

Un gobbo ha detto...

Il tifo è tifo,e non ha niente di logico.

Perchè dovrei tifare inter nelle coppe europee?
Perchè devo tifare per la Ferrari?

Detto questo,non sopporterei vedere Montezemolo vantarsi un altra volta.

Ecco,magari mi spiacerebbe per quegli italiani che lavorano in Ferrari e che magari ci credono veramente. Ma ciò non toglie che se perde la Ferrari sarò contento

Nick ha detto...

1) Discorso tifo: imbarazzante. Il problema è che si "tifa" sempre per il più forte o per chi vince. E quindi in Formula1 si "tifa" Ferrari e sticazzi di FisichellaTrulliLiuzziecompagnia, nelle moto invece si "tifa" Rossi e sticazzi di Ducatiapriliagileraeviadicendo.
No, il tifo è un'altra cosa.

2) Discorso industriale: il problema è lo "specchietto delle allodole" citato da Dane e Transumante, mica il fatto che esista l'eccellezza. E' che invece di essere sventolata dovrebbe essere presa ad esempio.

jeremy ha detto...

transumante, sono d'accordissimo con te. Anche perche almeno dalla nostra abbiamo 1000 piccole eccellenze che fanno anche vantaggio competitivo e strategico a livello sistema. Figurati io ci ho fatto pure la tesi su PMI e localismo, esaltando il fatto che il nostro localismo, per quanto lontano da logiche economiche piu "alte", ci ha fatto restare in piedi. Il problema è che al fianco di questa miriadi di aziende numero uno al mondo nella loro nicchia, non ci sono le grandi che ti fanno da traino. E le nostre PMI fanno il culo a mezzo mondo a livello di innovazione. Il problema è che tutto resta in dimensioni troppo piccole per poter esplodere a livello macro. E che come detto da te e come chiaro a tutti manchiamo moltissimo nei settori strategici, pur avendo una signora azienda come l'ENI. Poi c'è anche il discorso di Dane sull'aquilotto alla Standa venduto a 10 volte il suo reale valore. Ma vivaddio i brand italiani sono ancora riconoscibilissimi e sinonimo di premiun price accettato. Il giorno che Armani non potrà più vendere le T-shirt Fruit of the Loom a 50 euro saran cazzi amari.

Stefano Olivari ha detto...

Ma è più provinciale tifare per qualcuno solo perchè della tua nazione/città o tifare contro perché è di una nazione/città antipatica? Secondo me è provinciale farsi questa domanda...essendo provinciale, tifo per il tifo contro: è di gran lunga più divertente e meno retorico di quello pro...

Dane ha detto...

"Se si vuole esprimere il proprio giudizio negativo nei confronti di Monteprezzemolo che pretende si tifi Ferrari è un conto, ma d'altronde l'uomo è anche il presidente dell'azienda, cosa ci si aspetta che dica?"

No, dico, ma stai scherzando?! Siccome è il Presidente allora è lecito che pretenda che tutto il paese tifi per la sua azienda?! Allora ogni ristoratore può pretender che si vada a mangiare solo nella sua pizzeria, e così via.....

"Non mi pare oggi si esulti per le disgrazie altrui quando ci sono conflitti di interesse tra italiani (anche perchè non ci sono italiani contro, al momento). Però c'è anche da notare che non mi è parso di sentire esultare contro la Ducati o Rossi per partito preso, ad esempio."

Per partito preso?! Forse perchè la Ducati e Rossi (in parte) non hanno rotto i coglioni quanto Ferrari, Montezemolo e Fiat. Io comunque tifo sempre per il guasto alla partenza.....

spike ha detto...

ho iniziato a tifare ferrari,anzi villeneuve, prima di tifare inter.quando rivedo digione mi emoziono,ma” quello" é riuscito a rendermela indifferente.
Ps stefano sicuro che tifare italia sia considerato un dovere? A me sembra faccia più figo il contrario,soprattutto lassù da voi
Pps jer per me il localismo é la nostra palla al piede.gli altri fanno sistema noi ci becchiamo a vicenda

Tani ha detto...

"Pps jer per me il localismo é la nostra palla al piede.gli altri fanno sistema noi ci becchiamo a vicenda."

Perfetto, Spike. Perfetto!

jeremy ha detto...

spike localismo inteso come fare sistema in piccolo. I distretti sono ancora oggi studiati come una forma di rete d'impresa molto positiva. Le scuole-impresa sono un altro punto di forza del nostro localismo. Il localismo invece inteso come provincialismo e inutile competizione tra campanili fa parte di tutti i lati negativi della mentalità impreditoriale italiana, frutto anche di uno sviluppo poco aiutato delle aziende familiari, spesso morte o collassate alla morte del fondatore. Questo perche l'impersonificazione del titolare dell'azienda con l'azienda stessa ne ha confuso e combaciato l'identità.

GuusTheWizard ha detto...

@spike
Più che il "localismo" la nostra palla al piede è l' "italianismo".
Gilles per me resta intoccabile: avesse cambiato squadra probabilmente avrei tifato per lui (e comunque l'anno che vinse Jacques, all'ultima tifai per lui).

Urlo ha detto...

@Stefano Olivari: Anche per me è provinciale porsi la domanda, infatti facevo semplicemente e solamente notare la contraddizione del post.

@Dane: Veramente sua altezza non ha preteso un bel nulla, ha solo espresso un'opinione. D'altronde non può battere ogni casa d'Italia per costringere con una pistola puntata di tifare Ferrari al pantofolato di turno. Quello che pretende che Monteprezzomolo non esprima un'opinione sei tu, Dane.

Il grado di rottura di coglioni al quale ti riferisci credo vari a seconda di chi lo subisce, quindi penso sia soggettivo. Magari in molti godono come ricci solo a sentir parlare di Ferrari.

A mio parere, come già detto, il grado di attenzione nei confronti della Ferrari dipende poi da molti fattori e in particolare dalla sua lunga e gloriosa storia, dall'importanza che il mondo delle corse e delle auto ha nell'economia, dal movimento di quattrini che genera ecc.

Poi guarda, parli con uno che da anni non sopporta l'idolatria che gira intorno a Valentino Rossi, ma non per colpa del semplice pilota (poichè questo è, nulla più), per di più evasore, bensì di coloro che appunto lo innalzano puntualmente a dio in terra ad ogni minima scorreggia.

jeremy ha detto...

Me, il tifo per la Ferrari è paragonabile al tifo per una squadra di club: ognuno si sceglie il preferito. E non che in Italia ci siano milioni di tifosi della McLaren o della Renault. Ci sono delle sparute minoranze tra gli appassionati di F1. La bocca si storce quando Montezemolo parla di dovere di tifo. Come se Galliani avesse parlato di dovere di tifare Milan in Coppa dei Campioni quando andavano solo i campioni nazionali. Ma il livello di arruffianamento i tutta la F1 parte dall'inno nazionale alla "macchina". Perche? E posso capire la Ferrari, che almeno ha una connotazione davvero precisa. Ma quando la Mclaren montava il motore Mercedes suonavano 2 inni?! Io non lo ricordo. Qualcuno si?

Dane ha detto...

"Veramente sua altezza non ha preteso un bel nulla, ha solo espresso un'opinione. D'altronde non può battere ogni casa d'Italia per costringere con una pistola puntata di tifare Ferrari al pantofolato di turno. Quello che pretende che Monteprezzomolo non esprima un'opinione sei tu, Dane."

Opinione?! Ma di quale cazzo di opinione stai parlando?!... Anche Mussolini esprimeva delle opinioni, oh mi raccoando: adesso che il Berlusca va al G20 tutti pronti ad applaudirlo se fa la sua solita figura di merda, mi raccomando. Difendere il Made in Italy......

"dall'importanza che il mondo delle corse e delle auto ha nell'economia"

Questa starebbe sulla lavagna dei pregi?! No, per capire.....

p.s.: Spike, d'accordissimo su Gilles (che esula da qualsiasi tifo) la cui morte peraltro ritengo parzialmente responsabilità (anzi, irresponsabilità...) del Drake (per un mio ragionamento un po' contorto, lo ammetto...). Poi certo, la fiction tv ti racconta che Enzo Ferrari aveva a cuore la salute dei suoi piloti. Ma andate a cagare......

ceccotoccami ha detto...

Io non guardo le partite di calcio dell'italia, non guardo ma tifo contro le italiane in europa, sempre nel calcio, guardo e tifo italia nel rugby, pallavolo, basket ecc., tifo ducati e non rossi (conflitto d'interessi il prox anno, ma in italia non è un problema), e tifo ferari. tutto minuscolo.

jeremy ha detto...

cecco, il concetto è quello: ognuno è libero di tifare per chi gli pare (diciamo che sul lato Italia/Nazionale si potrebbe parlare di "dovere", ma in senso lato). Che poi davvero: ma in Italia, tra quelli che seguono la F1, che percentuale di tifosi non Ferrari ci sono? Sicuramente non passerebbero lo sbarramento del porcellum.....

Italo Muti ha detto...

@Jeremy Spike

Avete ragione tutti e due, il localismo permette eccellenza proprio perchè è piccolo, con cura estrema dei dettagli.
A sua volta è anche un problema, propio perchè piccolo e non riesce ad internazionalizzarsi.

Italo

jeremy ha detto...

Italo, come tu ben sai, spesso, quasi sempre, il problema è stato nella gestione della crescita. Ovviamente certi business non possono ingrandirsi proprio perche peculiari della piccola dimensione. Che non significa non potersi internazionalizzare, pero. Il problema resta la dimensione. E li entrano in gioco fattori non dipendenti dal business, ma dalla gestione del business. Anche dall'esterno. Pensa a quante eccellenze con potenziale di crescita sono state abbandonate e spesso letteralmente saccheggiate da predoni senza scrupoli. Io pero la colpa principale la do sempre agli imprenditori, troppo gelosi delle proprie creature e della propria indipendenza per poter puntare ad ingrandirsi e far entrare nuovi investitori.

Urlo ha detto...

@Dane: non so perchè continuo a risponderti visto che la maleducazione con la quale ti esprimi ti permette di ragionare solo nel modo grossolano con il quale ti sei mostrato, lo faccio solo per dovere di giustizia.

Mussolini, a differenza di Monteprezzemolo, costringeva con la violenza a pensare in un certo modo. L'uomo con il foulard a pois invece esprime un'opinione e non costringe nessuno a far nulla, visto tra l'altro che non è nei suoi poteri farlo.

Il fatto che l'auto giochi un ruolo importante nell'economia non è un pregio della Ferrari, è semolicemente un fatto che determina l'intensità dell'attenzione dei media su questo argomento.

Ma la mia idea era già chiara nel commento precedente, solo tu, tra tutti, non hai capito.

spike ha detto...

grazie tani

Jer mi riferivo sia ai campanili,sia proprio alla dimensione delle imprese che danno flessibilità, ma sono drammaticamente sottocapitalizzate e piccole per reggere quando viene la tempesta.poi ovvio che ci sono le eccellenze

Italo Muti ha detto...

@Spike

Concordo, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. C'è da preoccuparsi...per te....eh, eh

Italo

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

"@Dane: non so perchè continuo a risponderti visto che la maleducazione con la quale ti esprimi ti permette di ragionare solo nel modo grossolano con il quale ti sei mostrato, lo faccio solo per dovere di giustizia.
Mussolini, a differenza di Monteprezzemolo, costringeva con la violenza a pensare in un certo modo."

E quelli che non capiscono le provocazioni e i paradossi meritano risposta oppure no?! No, giusto per sapermi regolare....

"L'uomo con il foulard a pois invece esprime un'opinione e non costringe nessuno a far nulla, visto tra l'altro che non è nei suoi poteri farlo.
Il fatto che l'auto giochi un ruolo importante nell'economia non è un pregio della Ferrari, è semolicemente un fatto che determina l'intensità dell'attenzione dei media su questo argomento.
Ma la mia idea era già chiara nel commento precedente, solo tu, tra tutti, non hai capito."

Me, cosa vuoi che ti dica...nel web purtroppo ti tocca aver a che fare anche coi maleducati così cretini da non riuscire a capire come tu possa definire "opinione" la pretesa di obbligare moralmente tutti a tifare per LUI oppure che non capiscono cosa cazzo c'entri la Scuderia Ferrari con l'importanza dell'auto nell'economia nazionale (ma almeno qui una risata me la son concessa).....

Tani ha detto...

Non c'entra niente con l'articolo di Stefano, ma visto che in qualche modo stiamo parlando di "prodotti" italiani e visto che e' una notizia fresca, fresca ve lo posto:

http://www.thestar.com/news/canada/article/888894--mafia-godfather-nicolo-rizzuto-shot-and-killed-in-his-home

Simone ha detto...

Siamo il Bel paese dei Comuni e delle Contrade.
L'unicità italiana ne rappresenta anche la maledizione:una varietà culturale e "linguistica" che ci rende fragili di fronte alle sfide della programmazione(perchè significano concertazione tra mille soggetti differenti..).
L'eccellenza dell'artigianato e della piccola imprenditoria è stata messa in difficoltà dalla velocità di crociera della globalizzazione moderna.
Ne ha esposto le fragilità più evidenti:se da una parte si è delocalizzato selvaggiamente,dall'altra le strutture economiche sviluppate(relativamente bonsai)hanno perso il treno della ricerca e dell'innovazione;ormai ad appannaggio solamente,per i costi ingenti,delle grandi multinazionali.

Sullo spaesamento collettivo delle comunità e il ripiegamento alla dimensione locale,consiglio "Modus vivendi" di Bauman.

zoleddu ha detto...

"L'unicità italiana ne rappresenta anche la maledizione:una varietà culturale e "linguistica" che ci rende fragili di fronte alle sfide della programmazione(perchè significano concertazione tra mille soggetti differenti..)"

Hai centrato il punto Simò.

un'altra (piccola) conseguenza negativa della varietà culturale italiana di cui parli riguarda per esempio i diversi contesti culturali (ovvio io posso parlare solo di quello sardo) che prevedono sempre e solo la difesa ad oltranza del proprio identitarismo (musica tradizionale, folkore, teatro in dialetto, manifestazioni a sfondo etnico/gastronomico/religioso, etc.) che precludono qualsiasi tipo di finanziamento/aiuto/incentivo ad altre attività (chiamiamole sperimentali) che non riguardano i campi sopra citati...ponendoci, culturalmente parlando, a un livello inferiore di molti stati in Europa (almeno quelli in cui son stato) e USA

Simone ha detto...

@Zoleddu:si,mi riferivo anche a queste dinamiche sociali.
Si è impermeabili e diffidenti di fronte alle proposte esterne.
Una contraddizione beffarda per un territorio che è sempre vissuto sulla contaminazione.
Penso dipenda pure dall'immaginario ristretto della comunicazione orale autoctona.
Il sottoscritto ha vissuto per anni in un paese del Piemonte meridionale;tremilacinquecento anime,dislocato su quattro borghi,vanta(va?)quasi tre dialetti diversi...

Tani ha detto...

Zoleddu, dal nick mi sembri sardo.

Se lo sei, semplicemente per dirti che la Sardegna e' una terra che adoro.

Tani ha detto...

@Vampiro del Piemonte: finito da qualche tempo "Correre". Bellissimo!

Un'ottima scelta da parte tua.

Thank you.

jeremy ha detto...

spike, il problema non è la dimensione in se (se produci eccellenza e non pretendi di entrare in competizione con i grandi volumi) ma l'assoluta mancanza di grandi imprese a fare da traino e l'assoluta mancanza di strategia nei processi di crescita delle aziende con potenziale non solo nelle nicchie. E' una miopia collettiva che adesso stiamo pagando a caro prezzo. Ma lo sviluppo nel e dal localismo era la nostra strada e ci abbiamo costruito una nazione bene o male moderna ed economicamente avanzata. Il problema è che si siamo fermati li. Per motivazioni culturali (delle imprese) e socio-politiche (banche, mondo del lavoro, politica nazionale).

cydella ha detto...

Io non capisco neanche il "bisogna tifare l'Italia". E' un sentimento, o ce l'hai o non ce l'hai, o ti piace o non ti piace.
Io "odio" la Ferrari, forse perché la amano tutti e te la propinano in tutte le salse. Penso sia anche rigetto.
Poi se a guidarla mettono dei simpaticoni tipo Schumacher...

Secondo me, le eccellenze sono per forza di piccole dimensioni. Penso ad esempio agli Stradivari. Cosa si pretende? Che li producessero su scala industriale?

Dane ha detto...

Sì, Cydella, appunto, è un sentimento. Che ci si aspetterebbe accomunasse una.......comunità, ecco. Poi non è obbligatorio per vari motivi che abbiamo già citato (la Nazionale ci rappresenta, ma il singolo potrebbe anche non sentirsene rappresentato, vedi caso Lippi...). E se vale per la nazionale figurati se non vale per un entità privata come la Ferrari (quoto il discorso sul rigetto), per questo ritengo non un opinione ma un pensiero semplicemente demenziale quella di Montezemolo secondo cui tutti gli italiani dovrebbero tifare per la Ferrari......
Sono d'accordo anche sul discorso delle eccellenze e degli Stradivari, anche se il discorso mio e del Direttore è stato leggermente deviato. E' vero che l'eccellenza è più facile ritrovarla nel "piccolo" la forza dell'Italia è sempre stata nell'artigianato e nella piccola industria (le guarniture Campagnolo degli anni 70 sono meglio di quelle di oggi...), quando gli italiani han "giocato alle multinazionali" han quasi sempre fallito (vedi FIAT.....).
Quello però che si cercava di dire è che gli italiani si cullano sugli allori (vedi com'è finito "il campionato più bello del mondo), usando come specchietto per le allodole primati acquisiti ma non mantenuti per pigrizia (i giornali non lo scrivono, ma il 70% delle aziende della "Capitale della Moda" è in amministrazione controllata...) e crogiolandosi per primati che spostano poco a livello sociale (che cazzo gliene frega agli italiani che tutti gli sceicchi comprano la Ferrari che non attraversa mai crisi?!...non sarebbe il caso di risollevare settori più indispensabili e strategici?!...).
Poi ti vengono a dire che la gente segue la Ferrari per l'importanza che il comparto auto ha nell'economia (italiana?!....) e una pernacchia ti sorge spontanea......

Nick ha detto...

Ragazzi, ma la soluzione è tutta in quelle quattro paroline: "specchietto per le allodole".

L'eccellenza, piccola, localizzata, specializzata è assolutamente da ammirare e da rispettare, è portatrice di tecnologia, innovazione e "brand reputation" (il famoso "made in italy" è tutto lì, eh). E' assurdo trattarla come un problema o come se fosse un qualcosa di negativo.
Lunga vita e tutti gli onori del caso alle Scuderia Ferrari, alle Ducati, ai Valentino e via dicendo (anche ai Giorgio Armani, perchè no). Lunga vita ai distretti industriali, a Murano, ad Amalfi.

Il problema nasce quando l'eccellenza anzichè essere presa a esempio o essere utilizzata come traino, viene semplicemente sbandierata per dire "guardate quanto siamo bravi".
E' lì il ridicolo.

Dane ha detto...

Esatto, come quando in risposta alle critiche al calcio italiano si risponde "ma abbiamo la squadra campione d'Europa, solo 4 anni fa il Milan ha vinto la Champions e la nazionale i penultimi Mondiali!...."
E vabbè.....

ceccotoccami ha detto...

Ufficiale, Dane sei anche un rizzacazzi....

Dane ha detto...

Cos'è che sono?!... :-O

ceccotoccami ha detto...

"Cos'è che sono?!... :-O"
Cos'è che sono.. ANCHE (per la precisione)!!

http://utenti.multimania.it/comix_2/vocabolario.htm

"rizzacazzi" prima di "rizzati le ciocce" e dopo "ripicchiato"

Dane ha detto...

Vabbè, ma la provocazione l'aveva lanciata il Direttore... :-D

mizio71 ha detto...

in un Paese con pochi eroi e pochi simboli positivi, se ci togliete anche la Ferrari ci resta solo ... Garibaldi. e le mignotte, scusate escort, altro orgoglio nazionale che sta sparendo causa prodotti a coscia lunga di importazione ...

Dane ha detto...

Bèh, la Ferrari non mi pare nè un eroe nè un mito positivo, e le Escort le fa la Ford..... :-D

ceccotoccami ha detto...

Dane lascia stare il direttore... la tua era a chiamata diretta :-)

zoleddu ha detto...

@Tani

neanche a Toronto si deve star poi così male...

proprio ieri notte verso le 2/3 passava su Rai storia un documentario a puntate di Flaiano "Oceano Canada".
veramente ben fatto. incredibile come negli anni settanta la Rai facesse cose di questo livello e pensare a come è ridotta oggi.
una tristezza infinita
(fine ot)

Simone ha detto...

@Tani:prego!
Ci mancherebbe altro...

@Zoleddu:

"...
In un secondo tempo occorrerà:
a) acquisire alcuni settimanali da battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso un'agenzia localizzata;
c) coordinare molte tv via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
d) dissolvere la Rai Tv in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit.
..."

Licio Gelli,Piano di Rinascita Nazionale(1982)

Missione compiuta.

Tani ha detto...

Simo, 1816 è stato un semplice ariete?

Zoleddu, no, no, a Toronto si sta da Dio e non lo cambierei per niente al mondo, ma i tre mesi passati in terra sarda li ricordo sempre con grande piacere. Gente magnifica.

Italo Muti ha detto...

@Tani

stai bene? per forza sei il Boss a Toronto, che sforzo.

Italo

Tani ha detto...

Italo, io non sono il boss di un caxxo, e te lo sai. :-))

Italo Muti ha detto...

Boss Tani.....sounds good. it's real :-P

Italo

Simone ha detto...

@Tani:si,un prescelto per cause di forza maggiore..

Italo Muti ha detto...

@Simone

e per clamorosi errori altrui, ma visto che in molte cose erano conniventi....

Italo

Urlo ha detto...

"Poi ti vengono a dire che la gente segue la Ferrari per l'importanza che il comparto auto ha nell'economia (italiana?!....) e una pernacchia ti sorge spontanea......"

Vedi Dane, non solo sei maleducato e grossolano, ma anche intellettualmente disonesto. Non ho assolutamente detto ciò che tu hai scritto, anche se è in parte vero.

Ho detto invece che l'attenzione nei confronti delle corse (non il fatto che la gente segue le corse) è tale e tanta per l'importanza del settore auto, e non solo in Italia, ma nel mondo. E l'attenzione non è solo la gente che segue, ma necessariamente i media che creano l'evento. Altrimenti non ci spiegheremmo i circuiti con le tribune vuote in mezzo ai deserti.

Ma queste per te sono finezze, mi pare.

E comunque mi vuoi dire che in Italia il settore auto non è importante (sul piano economico, storico, sociale)?

Un po' di modestia non ti guasterebbe.

Simone ha detto...

@Italo:c'era anche un altro come candidato (im)probabile.
Il cognome di Anna Maria,l'attrice.
Ma non è/era biondo con un bel seno.

Dane ha detto...

"Vedi Dane, non solo sei maleducato e grossolano, ma anche intellettualmente disonesto. Non ho assolutamente detto ciò che tu hai scritto, anche se è in parte vero."

Magari dovresti imparare a scrivere meglio.....no, perchè finchè definisci "opinione" una pretesa demenziale non è mica facile seguire il filo del tuo discorso, sai?!....si parlava del tifo pro-Ferrari e te ne vieni fuori col peso economico del settore auto.....che in Italia c'è tanto interesse per 22 smutandati sui prati verdi perchè l'Italia ha pur smepre un retaggio agricolo è già stato detto?!...

"Ho detto invece che l'attenzione nei confronti delle corse (non il fatto che la gente segue le corse) è tale e tanta per l'importanza del settore auto, e non solo in Italia, ma nel mondo."

Certo, infatti per lo stesso motivo i media (soprattutto quelli siciliani) seguono la battaglia delle arance di Ivrea.....

"E comunque mi vuoi dire che in Italia il settore auto non è importante (sul piano economico, storico, sociale)?"

Nel senso più drammatico del termine sì (visto che l'unica azienda d'auto italiana è fallita 30 anni e da allora è mantenuta dallo Stato...), poi fortunatamente non siamo tutti autosauri. Guardo sempre con tenerezza tutta quella carne in scatola in coda sulla circonvalla.....

p.s.: continui a delirare di modestia però pretendi di farmi la lezioncina....convinto tu.....

delgiu ha detto...

L'imposizione del ferrarismo ha come effetto collaterale l'obnubilazione collettiva dei sedicenti "esperti di motori" (eh?). Da anni l'auto è di gran lunga prioritaria rispetto al pilota e il gregge a ripetere "eh, ma il titolo costruttori conta poco". Enzo Ferrari lo riteneva superiore a quello piloti, ma tanto la Red Bull non ha i motori Ferrari...(in caso contrario: eeeehh, la qualità dei motori italiani). Red Bull che oltretutto, entrata da poco nella F1, ha ottenuto un risultato davvero eccellente, a mio avviso. Poi: le avversarie della Ferrari hanno dovuto gestire due piloti di alto livello, tutti bene o male in corsa per il successo finale; la "nostra" scuderia invece gli anni scorsi ha segato Raikkonen per dare via libera a Massa, inferiore al suo avversario, e quest'anno l'ordine dall'alto è dagli a Massa, ché vorrebbe essere trattato come il compagno, pensa te...d'altronde, non tutti hanno istituti di credito spagnoli come sponsor. Con due Ferrari a giocarsi il titolo sarebbe stato un fiorire di "i valori dello sport", "il bello della competizione" etc.; ora, invece, alla Red Bull sono tonti perché "fanno gioco di squadra".

Il tifo alla vettura mi lascia perplesso rispetto a quello, comprensibilissimo, per il pilota. Dice : "rappresenta l'Italia". Allora se il settore vinicolo ha uno scatto di produttività facciamo una sfilata?
Dimenticavo: in caso di titolo alla Ferrari, via allo spostamento dell'azienda fallita da 30 anni, magari in Brasile-dove si è corso l'ultima volta (Marchionne l'ultima sparata l'ha fatta prima di quella gara). Li sento già, quelli che elogeranno mister Italia futura, stracciarsi le vesti perché "non si tutela il lavoro in Italia".
Poi un'eventuale vittoria di Alonso sarà meritata, ovviamente. Però la gestione mediatica di quest'anno è stata ancor più irritante del solito.

Urlo ha detto...

Non riesci proprio a cogliere il legame tra il business e lo sport (chi produce auto, gli sponsor ecc.), non te lo posso imporre all'infinito, o capisci o no.

Poi per favore finiscila di fare paragoni fuori luogo, che non siamo alla fiera dell'approssimazione, anche perchè se poi ti faccio notare che quelli che fai sono ragionamenti assurdi e controproducenti poi mi dici che tali erano e come tali andavano presi (peccato che li usi come argomenti fondamentali dei tuoi ragionamenti però).

Infine, lo ripeto per l'ultima volta: Montezemolo non ha preteso nulla, ha espresso un'opinione, se ti senti che la sua opinione possa avere un effetto sul tuo modo di essere, il problema è tuo.

Le vostre clamorose rivelazioni sul fatto che la Fiat "è fallita da trent'anni" non servono.

paperogha ha detto...

" è scandaloso non tifare Ferrari" è sicuramente un'opinione.
Ma è un'opinione totalitaria, di uno che nel suo sistema di valori ritiene che sia inconcepibile che ad un italiano possa non battere il cuore per la scuderia nazionale. Uno che si augura maggioranze di gente che non pensa ma a cui viene suggerito come pensare.
Certo, lui non impone con le armi questa sua convinzione ( e ci mancherebbe altro), ma la megalomania e il disprezzo che traspaiono da quest'opinione me lo rende più antipatico e indigesto di quanto non fosse prima.

p.s.: l'ultimo pilota Ferrari per cui ho tifato è stato Alesi. Per il resto non è che mi appassioni particolarmente ai piloti. Non mi dispiaceva Raikkonen per il suo non assecondare il circo dei media. E poi anche io ho tifato per il figlio di Jacques, puro sentimento in ricordo del padre, ma anche lui come personaggio mi stava simpatico

Nick ha detto...

A questo punto però al di là di Villeneuve, per cui a quanto pare abbiamo tifato tutti, sento il bisogno di fare uno scandaloso outing, a costo di attirarmi gli insulti di mezzo blog.

Il mio problema è che ad una scarsa simpatia (eufemismo) per la Ferrari e Sua Prezzemolità LCDM, fa da contraltare una grande ammirazione -tifo vero e proprio- per, nell'ordine, Schumacher, Raikkonen e Alonso. Tifo che iniziava prima della loro esperienza in Ferrari e che veniva accompagnato da malsopportazione dei vari Montoya e Hamilton (l'inglese lo sto rivalutando solo ora, ma manco troppo).
In compenso mi sta sulle balle Massa, se la cosa può servire a riabilitarmi.

Ma ritenevo i tre succitati i piloti più veloci del lotto subito prima e durante la loro esperienza in Ferrari.

Sembra che LCDM sia lì a fare di tutto per tirarmi dalla sua parte, insomma.

paperogha ha detto...

njck, a questo punto fatti assumere per sostituire Domenicali :-)

Nick ha detto...

ahahah...pap, può essere un'idea! Se prendono anche Vettel gli giro il curriculum! :D

Leo ha detto...

La penso esattamente come Delgiu. Inoltre, pur essendo Alonso un campionissimo, troverei insopportabile, nonché una sconfitta morale per la scuderia, vincere il titolo piloti perché la Ferrari tratta Massa da galoppino mentre di là l'hanno perso perché se le son date, sportivamente, di santa ragione! Insomma comunque vada oggi, la Red Bull, e vale anche per l'anno scorso, anche se non vinse niente, ne uscirà come l'assuluta leader della formula uno.

Nick ha detto...

Leo, veramente Webber ha passato una stagione intera a dire che non ha mai avuto le stesse opportunità concesse a Vettel...

paperogha ha detto...

se avessero trattato webber come Vettel , probabilmente il mondiale piloti l'avrebbero vinto da almeno due o tre gran premi.
Per il resto è buffo che un pilota vada in testa alla classifica del mondiale per la prima volta in carriera all'ultima gara del campionato.
Nick, manda il curriculum anche per suggerire le tattiche di gara alla Ferrari, Domenicali al muretto non ne azzecca una

GuusTheWizard ha detto...

Ed alla fine un caloroso ringraziamento per l'ex Responsabile Risorse Umane della Gestione Sportiva, sperando che il muretto il prossimo anno se lo veda soltanto in TV ....

Ce li meritiamo il Tonno Callipo e la Bresaola della Valtellina, eccome se ce li meritiamo ......

Nick ha detto...

Imbarazzanti, sì.

Vettel merita questo e altro, al di là dei discorsi finto-moralisti di chi si scandalizza per le tattiche di squadra

Dane ha detto...

Me, se vuoi andare avanti a sparare cazzate fallo pure. Ma la questione è semplice e ti inviterei a rileggerti i post nell'ordine cronologico.
Hai definito quella di Montezemolo un'opinione (magari è un opinione anche voler imporre l'islamismo al mondo o considerare gli ebrei una razza inferiore, non lo so...), evidentemente non capendo nè la situazione nè il senso dell'articolo. Dopodichè siccome te l'ho fatto notare hai replicato imboccando un biivio: uno quello della lezione sulla maleducazione (perchè ho replicato?!....mah...) ed uno quello dell'importanza del businness dell'auto (che conosco meglio di te, purtroppo: forse mi consoci poco, che non è una colpa, ed hai letto poco i miei 10 anni di post...).
E continui a dar lezioni da saputone.....vai vai, va'......brruuuuummmmm bbbrrruuummmmm!!!!!!......

Silvano65 ha detto...

Il tifo per la macchina é come quello per la squadra di fùtbol: quando ho iniziato ad interessarmi di scatolette di latta (Copyright Dane ;-) )ero un bambino e vidi Regazzoni perdere da Fittipaldi un Mondiale all'ultima corsa (1974). Mi informai dal Vecchio e seppi che la scuderia per la quale tifavo non vinceva il Mondiale dai tempi di John Surtees. Quindi non fu innamoramento per quelli che vincono ma, almeno dal mio punto di vista, l'approdo normale di uno che aveva sangue modenese e mantovano nelle vene e un nonno che aveva il fisico di Nuvolari. Montezemolo non mi é simpatico, Italo lo sa ;-) , come del resto SB: però il tifo va oltre i personaggi, che del resto passano, mentre l'oggetto delle tue passioni rimane. Sulla popolarità dell'automobilismo (inteso come Formula 1) ho sempre trovato che sia stato una precisa scelta editoriale caldeggiata dalla Fiat che si trovava pagine e pagine e pagine di pubblicità gratuita tutti i lunedì (Copyright H.Ford), tanto é vero che anche altri aspetti mitici di questo sport (cfr le gare Endurance con la 24H di Le Mans) trovano poco spazio da noi.
Di sicuro non mi piace molto questa F1: quando mi sono avvicinato a questa disciplina l'unica tattica era andare più forte degli altri, e i sorpassi si facevano in pista. Infatti tutti gli appassionati si ricordano di Villeneuve e Arnoux ma difficilmente rimarranno nella storia e nei ricordi certe grandi vittorie ottenute con i sorpassi in corsia box.

Nick ha detto...

Beh, una vittoria ottenuta ai box è passata sicuramente alla storia: quella di Schumi a Silverstone nel 98! :D

Silvano65 ha detto...

Grandissimo cialtrone il tedesco, ieri non l'avrebbero fregato secondo me ;-)

Dane ha detto...

"Sulla popolarità dell'automobilismo (inteso come Formula 1) ho sempre trovato che sia stato una precisa scelta editoriale caldeggiata dalla Fiat che si trovava pagine e pagine e pagine di pubblicità gratuita tutti i lunedì (Copyright H.Ford), tanto é vero che anche altri aspetti mitici di questo sport (cfr le gare Endurance con la 24H di Le Mans) trovano poco spazio da noi."

Eh........

"Di sicuro non mi piace molto questa F1: quando mi sono avvicinato a questa disciplina l'unica tattica era andare più forte degli altri, e i sorpassi si facevano in pista. Infatti tutti gli appassionati si ricordano di Villeneuve e Arnoux ma difficilmente rimarranno nella storia e nei ricordi certe grandi vittorie ottenute con i sorpassi in corsia box."

Esatto, prima di dire di dire che il Mascellone al posto di Alonso avrebbe vinto, bisognerebbe informarsi sul diveros carico aerodinamico che hanno le macchine di oggi e l'iter allucinante che seguono le progettazioni dei circuiti odierni (quello di ieri è semplicemente demenziale).

Urlo ha detto...

Non ti sopravvalutare, di certo non ho passato gli ultimi dieci anni a leggere le tue poco logiche argomentazioni, e poi di sicuro hai più tempo da perdere di quanto ne abbia io (non uno straccio di spiegazione finora, ti sei solo limitato a dire: "non è così, è come dico io")

Per quanto riguarda la maleducazione, usare male parole per aggredire l'interlocutore per me è maleducazione, poi regolati tu.

Sappi solo che proverò a non risponderti più, conversare con te non mi lascia proprio nulla.

Leo ha detto...

Nick le macchine sono le stesse. La Red bull strizzava semplicemente l'occhio a quello che si è sempre dimostrato, anche ieri, il pilota migliore oltre che il più veloce (per quello bastino le pole). E' un po' diverso da ordinare sorpassi, come ha sempre fatto la Ferrari...

Nick ha detto...

Leo, che le macchine erano le stesse dovresti spiegarlo a Webber, che per una stagione intera ha sostenuto il contrario...:)