Il giacimento dei favoriti

di Stefano Olivari
Il gioco più onesto dal punto di vista statistico è la roulette francese, quella con uno zero solo, che nel lungo periodo assicura ai sistemisti una perdita di soltanto il 3% di quanto giocato. Pura accademia, visto che nessuno si metterebbe a scommettere per anni con la certezza di andare in perdita (sia pure lieve), ma utile a stabilire un termine di paragone per tutte le strategie centrate sulla quota usando i dati della stagione 2010-11 riferiti a tutti i campionati di calcio europei. I nostri numeri confermano il luogo comune: scommettere sulle favorite conviene, nel senso che si perde ma di meno rispetto al gioco creativo sui risultati meno probabili. Nonostante l’allibraggio, cioè l’abbassamento della quota proporzionale all’aumento delle giocate su di essa, quest’anno giocare sulle strafavorite in casa ha pagato più che nel passato: un capitale di 100 euro investito a colpi di 10 euro fissi su ogni squadra data favorita in casa a meno di 1,50 (quindi con 2 probabilità su 3, secondo il mercato, di vincere: 100 diviso 1,50 uguale 66,6) avrebbe in questa stagione fatto ritornare alla base 92,8 euro: con una perdita del 7,2%, inferiore a quelle derivanti da tutte le altre strategie. Altro giacimento di occasioni è il gioco sulla favorita in trasferta a 2,00 o meno, che nel 2010-11 pur andando meno bene ha sfiorato una perdita del 10%. Profondo rosso invece per tutti gli altri range di scommessa, con una conclusione chiara: tutti i giochi ‘ciechi’ sono perdenti, anche quello sul Barcellona in casa, ma le occasioni è più facile trovarle negli ambiti indicati dalla statistica.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di ieri)

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