Moggi e il giornalismo verosimile

Il vero problema delle notizie-pesce d'aprile è che sembrano uguali a quelle degli altri 364 giorni dell'anno. Forse aveva ragione quel tale che diceva che bisogna limitarsi a regalare emozioni...

Nostro articolo pubblicato stamattina sul Guerin Sportivo web:
MOGGI AL MILAN, GALLIANI HA DETTO SI'
Luciano Moggi da luglio lavorerà per il Milan alla luce del sole, non appena quindi saranno scaduti i cinque anni di squalifica per i fatti di Calciopoli. Non è certo una notizia inaspettata, visto che da quando l’amico Raiola opera in orbita rossonera Moggi è diventato una sorta di consulente esterno del club. Non è certo una notizia ufficiale, né potrebbe esserlo vista la squalifica dell’ex re del mercato.
La novità degli ultimi giorni, precisamente di martedì, è che Adriano Galliani si è convinto (o meglio, fra le mille grane giudiziarie e politiche è stato Berlusconi a convincerlo) a tornare al vertice della Lega calcio non appena Maurizio Beretta saluterà definitivamente per andare a Unicredit. Il suo doppio ruolo, lega e Milan, non sarebbe più effettivo come qualche anno fa ma sarebbe puramente virtuale. In questo nuovo assetto politico Galliani guiderebbe una Lega ormai spaccata fra A e B in attesa di diventarlo anche amministrativamente, mentre del Milan diventerebbe presidente onorario.
Manager calcistico della società rossonera diventerebbe così Moggi, che nonostante gli ottimi rapporti con Andrea Agnelli non è mai stato davvero in corsa per tornare alla Juventus.
Sembra una notizia vecchia di 6 anni, perchè in quel famoso incontro a Palazzo Grazioli fra lui e il premier si era parlato anche di calcio, ma nonostante l’età dei protagonisti fa parte del presente. E anche del futuro rossonero, sul quale Moggi ha idee chiare e per niente in contrasto con quelle di Galliani (che quindi diventerà una sorta di supervisore).
Queste le linee guida del progetto Moggi, ovviamente approvato da Berlusconi: 1) Tenere Ibrahimovic a ogni prezzo, anche se il Barcellona non farà sconti sui 24 milioni di euro ancora dovuti, a costo di sacrificare altre pedine importanti; 2) Non fare alcuno sforzo per riscattare Robinho, alla luce anche delle note vicende la società toglierà dal mercato Pato; 3) Puntare su pochi acquisti di qualità indiscutibile: Chiellini da affiancare a Thiago Silva (Nesta è orientato verso il ritiro) in difesa, Bale come terzino d’attacco o più verosimilmente come esterno sinistro in un centrocampo a 4, realisticamente Palombo per rinforzare il pacchetto degli incontristi e una punta di riserva più affidabile di Cassano (in settimana personaggi vicini a Moggi hanno parlato di Pellissier). Gli altri saranno tutti giovani futuribili e con quotazioni non ancora esplose, in puro stile Moggi: pochi movimenti, ma per fare la differenza. Poco fantamercato (oggi è il primo di aprile è un bel ‘Messi al Milan’ qualcuno lo sparerà di certo) e tanto realismo. Tutto da decifrare il futuro della panchina: Allegri negli ultimi due mesi non è piaciuto né a Moggi né tantomeno a Berlusconi: più per la rotazione degli uomini e le poche occasioni da gol che per il lavoro (molto buono) svolto in generale. Il suo futuro è chiaramente leggibile: con lo scudetto in tasca rimarrà, senza sarà in bilico e sostituibile dai tanti allenatori moggiani in circolazione: primo fra tutti Gasperini, visto che le voci su Lippi sembrano inventate. La certezza è che il Milan riparte da Moggi: non è poco, né per il Milan né per Moggi.

Nostro articolo del pomeriggio.
Come quasi tutti i lettori del Guerino hanno almeno intuito, abbiamo pubblicato un articolo sull futuro al Milan di Luciano Moggi solo in omaggio al fatto che è il primo di aprile. D’accordo con il direttore Matteo Marani non abbiamo però voluto sparare la solita bufala, tipo Messi all’Inter o Cristiano Ronaldo alla Juventus (dite che le avete lette anche in altri giorni dell’anno su giornali considerati seri? Avete ragione…), ma proporre uno spunto di riflessione sul giornalismo sportivo.
Premessa: nessuno ci ha assicurato che Moggi lavorerà per la società rossonera, anche se qualche voce autorevole l’abbiamo raccolta davvero.
L’articolo è frutto soltanto della logica e di nostre elucubrazioni da bar. Eppure…eppure anche molti colleghi lo hanno ritenuto se non vero almeno verosimile, uno scenario con discrete probabilità di concretizzarsi visto che tutto quello che abbiamo scritto è fondato (dalla stima di Berlusconi per l’ex direttore generale della Juventus alle sue mire sul Milan, passando per il futuro ruolo in Lega di Galliani).
L’amaro insegnamento è che se avessimo fatto mille telefonate alle varie fonti, più o meno credibili,
e avessimo speso tutta una giornata in controlli e verifiche (incredibile ma vero, a volte proviamo a fare del giornalismo), non avremmo scritto un articolo molto diverso da questo che abbiamo scritto in dieci minuti senza nemmeno alzare la cornetta. La morale? Quello sportivo in generale e quello calcistico in particolare non è il giornalismo del vero, ma nella maggior parte dei casi solo del verosimile. E molte ricostruzioni, scenari, gossip, non sono altro che frutto della fantasia del giornalista.
Tutti ne devono essere consapevoli, perchè non è che ogni giorno si possano riempire venti pagine di calcio solo scrivendo verità inconfutabili.
Il nostro pesce d’aprile si riduce quindi alla fine a una considerazione: visto che il prodotto finale non è molto differente, distinguere il serio dal cialtrone è difficile anche per un lettore esperto. Una sfida in più per chi scrive, forse l’ultima rimasta.

Considerazione per Indiscreto: del giornalismo abbiamo un'idea che non condividiamo, parafrasando la famosa vignetta di Altan sul razzismo. Speriamo quindi di continuare a fare intrattenimento di serie B, da onesti Albinoleffe, crepando fra qualche anno davanti al computer (è probabile, come del resto Moggi al Milan).


Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

8 commenti:

struzzo.tv ha detto...

Game. Set. Match.

Da italiano mi vergogno delle Gazzette, dei Corrieri (dello sport anche se quelli della Sera non scherzano).

E Tuttoscherzo non li cito nemmeno.

Per oggi non mi lamento dei fantacalcisti, dei giocatori di videopallone, degli ultras "la curva è la mia vita".

Sono già in pre-ritiro derby.

Eppure mi son già vergognato dei miei colleghi interisti. Da cinque anni a questa parte.

Panjisao ha detto...

Il miglior pesce d'aprile lo ha fatto Mario Balotelli:

"Faccio il bravo, promesso!"

spike ha detto...

applausi

spike ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
clinter ha detto...

Cioè, struzzo è un giornalista che si vergogna dei colleghi interisti o è un tifoso interista che si vergogna dei suoi cotifosi?
E poi, è lui in ritiro pre-derby o le Gazzette e i fantacalcisti?
O sono ottuso io?

eltopo1971 ha detto...

clinter

se può consolarti, nemmeno io ci ho capito un cazzo..

Italo Muti ha detto...

Direttore, James Hillman ti fa un baffo.

Applauso convinto.

Italo

axel shut ha detto...

sul giornalismo inverosimile, oggi su Sportweek: articolo sui brasiliani nel derby e via di Gilberto giocatore di calcetto raccomandato da Ronaldo e Serginho che in un derby segna bevendosi Rivas
manco Wikipedia sanno usare questi