Quarta linea

di Igor Lario Novo
La rubrica dedicata all'hockey ghiaccio parte a pochi giorni dal Mondiale in Slovacchia con la storia recente della squadra più affascinante, quella Russia che sotto la gestione di Slava Bykov è tornata ai fasti dell'era sovietica...


In questa rubrica tenteremo l'impossibile: accontentare sia gli appassionati che gli spettatori superficiali dell'hockey su ghiaccio, due mondi che al contrario di quanto accade in altri sport si incontrano raramente. Cominceremo ovviamente con il Mondiale, che si giocherà in Slovacchia (Bratislava e Košice) tra il 29 aprile e il 15 maggio. Il match inaugurale è venerdì alle 16:15 a Bratislava (per quell'ora il matrimonio reale dovrebbe essere terminato, quindi non ci sono scuse). Apriranno Germania e Russia. Vediamo quel che è successo negli ultimi anni, prima di introdurre brevemente questo torneo.
Dopo la disgregazione dell'Unione Sovietica, la nazionale russa vive anni bui.
Di vincere non se ne parla proprio più. I giocatori (molti dei quali trasferitisi nel campionato nordamericano della NHL) sono accusati di mollezza. Eccessivo attaccamento al denaro (invece che alla maglia). Dopo i Giochi di Torino 2006 la federazione russa nomina Vyacheslav Bykov (4 mondiali e 2 olimpiadi vinte) capo allenatore della nazionale. Uno che non ride se proprio non c'è un buon motivo. E un buon motivo non c'è quasi mai. Uno che il talento l'ha sempre messo a disposizione della squadra. Senza mai risparmiarsi (mitici i suoi anni a Friburgo con Andrei Khomutov). Al Mondiale 2006 in Lettonia la Russia farà ancora una magra figura (eliminata ai quarti dalla Cechia). Nel 2007, in casa, le cose sembrano finalmente essere tornate al loro posto. La sbornaya gioca in maniera convincente. Sarà la scostante lentezza di Sergei Gonchar a spegnere in semifinale con la Finlandia l'entusiasmo di compagni e tifosi spianando la strada a Jukka Hentunen per il più facile dei gol. La faccia incredula di Alexander Ovechkin, in quel momento a riposo, è tutta un programma. Quell'edizione sarà poi vinta dal Canada piuttosto facilmente sulla Finlandia, appunto. Canada che vince il mondiale in Russia, quindi, nel 2007.
Nel 2008 a ruoli invertiti la Russia di Slava Bykov si prende la rivincita (Sergei Gonchar non c'è). Una finale memorabile, quella di Québec City. Slava tiene i suoi uomini più rapidi (Alexander Ovechkin e Ilya Kovalchuk) a riposo il più possibile (19 cambi e 17 minuti di ghiaccio il primo, 18 cambi e 16 minuti il secondo). All'inizio del terzo periodo è ancora 4 a 2 Canada. Il 4 a 3 arriverà con Alexei Ovechkin sul ghiaccio. Il 4 a 4, invece, a 5 minuti dal termine, ad opera proprio di Ilya Kovalchuk, fino a quel momento pressoché invisibile. I canadesi si scuotono ma non c'è nulla da fare. Hanno dato tutto. Ilya Kovalchuk al contrario è fresco di gambe e di testa. La partita è girata. Rick Nash si prende una penalità per un errore banale all'inizio del supplementare. Disco direttamente in tribuna, delaying the game, 2 minuti. Il 71 russo sfrutta subito la libertà concessagli nel power play. Arriva a rimorchio sulla sinistra. Entra nel terzo e infila il gol vittoria con un tiro di polso che s'insacca (manuale) nel sette sul lato del bastone dell'incolpevole Cam Ward. Lo sconforto questa volta è dipinto sul volto del povero Rick Nash (un grandissimo tradito dalla stanchezza).
Nel 2009 sarà ancora Russia-Canada in finale a Berna. E sarà ancora la Russia a uscire vincitrice (Sergei Gonchar non c'è nemmeno stavolta). L'anno scorso in Germania sono tutti pronti a godersi il tris russo. La Russia elimina il Canada ai quarti con un sonoro 5 a 2. La Svezia fa fuori facile la Danimarca. Tutto sembra dire: finale Russia-Svezia (la finale che vorremo sempre vedere!). È invece la Repubblica Ceca che non t'aspetti a qualificarsi per l'ultimo atto. E che compie quello che sarà soprannominato "Il miracolo di Colonia" vincendo l'oro 2 a 1 (meritatamente, ma non senza l'aiuto di Sergei Gonchar, che questa volta c'era).
Guardando alle prossime settimane, la formula del torneo slovacco è quella ormai collaudata.
4 gruppi di 4 squadre in un girone eliminatorio. Vanno avanti le prime 3 di ogni gruppo per il cosiddetto torneo di qualificazione (un torneo intermedio che porta ai quarti di finale). Le ultime di ogni gruppo vanno a giocarsi il girone di relegazione (quello che porta alla retrocessione in 1a divisione - in serie B insomma). Da tenere sott'occhio ovviamente i padroni di casa. Che ci metteranno tutto quello che hanno. Hanno vinto il Mondiale una sola volta nel 2002 e questo è il loro debutto tra le mura amiche. Poi c'è la Svizzera. Che si presenta con il nuovo allenatore Sean Simpson, che promette di avere inculcato in quest'anno di lavoro una mentalità nuova nella nazionale rossocrociata. Dovrebbe essere interessante anche la Norvegia, che negli ultimi anni ha fatto sempre meglio. Anno di transizione ancora per Finlandia e Svezia. Stati Uniti da verificare dopo il bruttissimo tonfo dell'anno scorso (non qualificati hanno giocato il torneo contro la relegazione). Non crediamo, infine, che la Repubblica Ceca possa riconfermarsi. Ma magari l'idea del derby con i fratelli slovacchi... Vedremo. Qualsiasi cosa succeda sarà comunque un bel Mondiale. Per noi lo è sempre, a dire il vero.
Chiudiamo con curiosità sparse, in chiave divulgativa (astenersi esperti con la puzza sotto il naso). La pista (the ice rink) è divisa in zone fatte di 3 terzi e 2 fasce di "liberazione vietata" (lo spazio dietro la gabbia del portiere fino alla balaustra). Si distinguono le misure usate dalla IIHF (International Ice Hockey Federation) e quelle usate nei campionati nordamericani (la più nota ovviamente è la National Hockey League, NHL). Per la IIFH: 200 piedi (lunghezza) x 100 piedi (larghezza). 58 piedi per ciascuno dei 3 terzi. 13 piedi per la zona di "liberazione vietata". Per i nordamericani: 200 piedi (lunghezza) x 85 piedi (larghezza). I 2 terzi di difesa sono di 64 piedi. 50 piedi il terzo neutro (che non è più quindi un terzo). La zona di liberazione vietata è di 11 piedi. In Nordamerica le piste risultano quindi più strette (ci si deve muovere con più rapidità) e i terzi di difesa/attacco più grandi (i giocatori sono molto più sotto pressione, perché le transizioni dentro e fuori la zona sono più rapide).
Il disco (the puck) ha 3 pollici di diametro, 1 di spessore, pesa tra i 156 e i 170 grammi ed è fatto di gomma vulcanizzata. Di solito nera.
Il nazionale slovacco Zdeno Chára
(206cm, 115kg) detiene il record di velocità del puck. Durante la classica gara dell'All Star americano, all'inizio di quest'anno, il difensore dei Boston Bruins ha scoccato un tiro a 105.9 m/h (170.4 km/h).
La partita di apertura del mondiale di Germania 2010
si è giocata alla Veltins Arena a Gelsenkirchen (proprio quella dello Schalke 04) di fronte a un pubblico record di 77.803 persone. Nella stessa partita si è segnato un altro evento storico. Per la prima (pare rimarrà l'unica) volta si è utilizzato un disco di colore non nero (era verde, per una campagna antidoping della IIHF). La campagna continua quest'anno. Il disco verde verrà utilizzato durante il riscaldamento pre gara delle squadre.
Igor Lario Novo

(in esclusiva per Indiscreto)

123 commenti:

Kim ha detto...

Qui si vede l'imperante monocultura italiota tutta incentrata sul calcio e per nulla attenta alle vicende che riguardano altri sport.

Questo sito non fa eccezione.

Igor scrive (forse) una virgola storta sull'Inter di Leonardo ed ecco che a decine si scagliano contro di lui, reclamando il diritto ad informazione chiara e precisa, lasciando intendere di essere dei veri professoroni della lingua (pardon, linguisti poliglotti) altro che ciciaroni clarensi quale il sottoscritto.

Poi, Igor scrive un pezzo sull'hockey su ghiaccio in cui vi è un macroscopico errore (probabilmente voluto) e i professoroni se ne stanno tutti zitti zitti...

Mah, mi sorge il dubbio che forse non sono poi così colti e raffinati i vari dane, nick, gobbi e gobboni, feyerabend, stero & company....

Haben sie nichts zu sagen, wenn es sich um Eishockey handelte?

jeremy ha detto...

Kim, scusa, ma se tu conosci l'hockey perchè non hai fatto un commento in merito al post di Igor invece di scaricare livore su chi non lo conosce e giustamente non commenta?

Panjisao ha detto...

@ Kim
Polemica sterile la tua...
se uno scrive di uno sport di nicchia non può pretendere centinaia di commenti...
Se Igor avesse scritto per l'Indiscreto canadese probabilmente sarebbe andato deserto il post sull'Inter, perché scandalizzarsi?

cydella ha detto...

@kim: io non sono in grado di scrivere di hockey. Commenta il post, sottolineando gli errori presenti. Più che leggervi, non posso fare in questo caso.

Un gobbo ha detto...

Al primo articolo sulla pallanuoto giuro che faccio un culo cosi a tutti
:-)

Nick ha detto...

Chiedo scusa a tutti, faccio ammenda e mi cospargo il capo di cenere: di hockey non so nulla.
Oltre al danno, poi, la beffa: neanche me ne frega un cazzo, dell'hockey.

Ho letto l'articolo, ma più di quello non posso (nè so, nè evidentemente voglio) fare.

Non sono fra quelli che ritengono così strettamente necessario avere un'opinione su tutto e, ahimè, non sono fra quelle menti così brillanti che possono permettersi di scrivere (di scrivere cazzate, a quanto sostiene Kim) su qualsiasi argomento.

Ah, aggravo ancora di più la mia posizione: neanche di tedesco capisco una ceppa.

Ma credo sia un merito non intervenire quando non si conosce l'argomento, piuttosto anzichenò.

Quindi, ripensandoci, non chiedo scusa non faccio ammenda e non cospargo il capo di una beata minchia.

Cordialità.

Stefano Olivari ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefano Olivari ha detto...

Sarò un illuso, ma penso che zero commenti non siano indice di scarso interesse...è solo che non è obbligatorio avere un'opinione o un'esperienza su tutto...

Krug ha detto...

Haben sie nichts zu sagen, wenn es sich um Eishockey handelte?

Il mio tedesco scolastico mi fa tradurre il tutto con:

Non hanno niente da dire quando (se) si tratta (parla) di Hockey su Ghiaccio

P.S. Non sapevo che per scrivere su Indiscreto si dovesse essere dei tuttologi sportivi...

Nick ha detto...

Ah beh, se la traduzione è quella confermo in pieno: non ho niente da dire quando si parla di Hockey su ghiaccio.
Ma anche quando si parla di tante altre cose, aggiungerei tanto per aggravare la mia già pessima situazione.

Anche se non vedo la colpa.

(dopodichè, il Diretto potrà appunto confrontare i numeri ottenuti dai diversi post. Chi gestisce un blog sa che è il numero di lettori quello che conta, e sa anche che il numero di lettori è enormemente maggior del numero di scrittori. Attendo con ansia una approssimativa stima di Kim su questo "enormemente", oltre che un breve trattato sull'argomento. E che, non sarà mica uno di quelli che scrive solo di ciò che conosce?)

jeremy ha detto...

Diretto, è un illuso. E infatti è il Diretto di Indiscreto e non della Gazzetta.....

Nicola Rizzuti ha detto...

Ma guarda un po', "Kim" è un profilo creato giusto in Aprile di quest'anno per commentare un post di hockey con errore voluto (sic), che il buon Igor Lario Novo si sia sentito trascurato e si commenti da solo? A pensare male si fa peccato, ma spesso... :D

Panjisao ha detto...

Non è dal numero dei commenti che si valuta l'interesse su di un argomento (altrimenti Calciopoli sarebbe l'argomento più interessante dell'intero Web...) però è assurdo il paragone stizzito "per l'Inter commentavate, per l'hockey no..." che fa un pò sindrome di Calimero (sono piccolo e nero e nessuno mi considera...) e un pò atteggiamento iper-snobistico (io sì che sono colto e raffinato - cit. - perché seguo l'hockey, mica come la massa di ignoranti a cui piace il calcio...).

Panjisao ha detto...

Tra l'altro il buon Kim con il suo commento ha fatto certamente lievitare il numero di interventi al post...
peccato che in nessuno di questi si parli di hockey...

Silvano65 ha detto...

Caro Kim, ho letto l'articolo e l'ho trovato interessante, fermo restando che l'unica domanda che mi sentivo di fare (a questo punto la faccio) a Igor (che scrive bene, anche e soprattutto quando parla di Inter: mi sento teneramente accomunato nell'avversione ;-) ) riguardava (considerato che sono passati quasi vent'anni dal 1993, anno della scissione) chi ci ha perso e chi ci ha guadagnato dalla dissoluzione della Cecoslovacchia, visto che ai bei tempi della CSSR la Nazionale di quel Paese era tra le più forti del mondo. Mi creavo qualche problema però perché riconosco di essere un profano di questo sport (conosco solo le regole dal momento che ho assistito a delle partite di serie cadetta in Val Gardena perchè ai tempi mia moglie, che era medico del Soccorso Alpino, andava a fare servizio al Palaghiaccio di Selva) e quindi in grosse difficoltà a reggere una discussione in tal senso e a confutare, magari, la risposta. Come dice il Direttore, non si é obbligati ad avere risposte per tutto, e la persona a mio parere intelligente é quella che applica quando serve, e cioé quando non ha nulla da dire, il detto "il più bel tacer non fu mai scritto"
Tutto ciò premesso, credo sia piuttosto cialtrone, come insinui, il voler misurare la cultura sportiva di una persona dal numero di sport che si segue: conosco delle teste vuote da curva che seguono un mucchio di sport in televisione ma che non hanno un briciolo di cultura sportiva. La quale, se permetti, é una cosa un tantinello differente. Riguardo all'uso del tedesco, credo che si tratti di semplice maleducazione: Och "dålig stil att tala ett språk som är okänt för främlingar bara för att visa kunskap. So che ci sono delle imprecisioni, ti prego di scusarmi, visto che sarai sicuramente in grado di individuarle e di spiegarle a tutti.

Cordialità.

Silvano65 ha detto...

A proposito di cultura sportiva:

http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_27/cavalli_genitori-ultras-r4ischio-daspo_5fbb629c-7093-11e0-8d74-1cfa48373a9c.shtml

Scommetto metà stipendio che questi qua hanno tutti l'abbonamento a Sky o a Mediaset premium, sanno a memoria le formazioni della loro squadra del cuore degli ultimi vent'anni, e magari qualcuno di loro si vanta pure di essere sintonizzato sui fusi orari statunitensi di questo periodo per seguire i play off dell'NBA trasmessi in HD, per far vedere che mica segue solo il calcio... però, appare evidente che hanno scarsa cultura sportiva. Il bello di tutto questo, da addetto ai lavori, che a seguire queste partite di solito non c'é un contingente del Primo o del Secondo Reparto Mobile (che qua é competente), ma la Volante del Commissariato locale. Che, viste le proporzioni numeriche, rischia di fare la fine dei Carabinieri di Grosseto. Fermo restando che, rimanendo in tema di hockey, mia moglie che era a bordo campo a fine partita rimaneva sempre sconvolta dalla durezza degli scontri, anche negli spogliatoi... Ma quella, tutto sommato, ci sta, e credo che anche Igor che ne capisce sarebbe d'accordo ;-)

Kim ha detto...

Oh, finalmente un po' di sana bagarre, in perfetto stile NHL!
Bravi, allora ci siete ancora.

Qualcuno sostiene con umiltà di non sentirsi sufficientemente competente in materia per inserire commenti. Guardate che l'hockey è lo sport più semplice del mondo. Basta guardarlo e giocare... vi garantisco che non sopporterete più la noia mortale di una partita di calcio.

@silvano65
non serve essere esperti di hockey per parlarne con cognizione. Basta guardare (e tu lo hai fatto) e tutto è molto chiaro. Se conosci le regole sai tutto quello che serve sapere. Le regole non credo di conoscerle tutte nemmeno io...
Ammiro quello che hai fatto in Val Gardena, sostieni questo sport. L'Italia ha battuto 4:3 l'Ungheria e torna nella topclass dell'hockey! Grande portiere (Bellissimo) e superbo Pat Iannone! Sostieni l'hockey.
Sulla questione cultura sportiva misurata in base al numero di sport, hai ragione. Ma io non ho mai fatto questo ragionamento. Però è auspicabile seguire più sport, magari in modo meno approfondito, e non arrabbiarsi per una virgola storta se si parla di quel delinquente di Moggi. Non mi pare questo sia il tuo caso e quindi anche di questo ti rendo merito e ti presento le mie scuse.
Scusa per l'uso del tedesco, che serviva solo per stimolare alcuni poliglotti che frequentano questo blog. Io non sono tra questi, visto che parlo solo italiano (male) e tedesco (malissimo) e altre lingue che ci insegnano a scuola. Non so nulla (o quasi) di svedese. Per cui ti chiedo gentilmente di tradurre. Io avevo scritto "non avete niente da dire quando si tratta di hockey su ghiaccio?" - qualcuno ci ha già pensato a tradurre.

W l'hockey su ghiaccio.

PS: secondo me con la dissoluzione della mitica CSSR dal punto di vista hockeyistico hanno perso tutti, ceki e slovacchi. Anche se entrambi hanno avuto il loro momento di gloria. Per gli slovacchi è molto più difficile, non si tratta di una lotta ad armi pari....

Poi arrivano decine di commenti su una questione molto meno rilevante dell'hockey... interessante. Però avete ragione, siete simpatici e umili e posso darvi atto che non siete per nulla r

Krug ha detto...

"Qualcuno sostiene con umiltà di non sentirsi sufficientemente competente in materia per inserire commenti. Guardate che l'hockey è lo sport più semplice del mondo. Basta guardarlo e giocare"

Ma non potrebbe essere che non ce ne frega niente? A Trieste c'è una squadra di pallamano che ha vinto 17 scudetti, ero contentissimo quando vinceva, ho contribuito nel mio piccolo quando avevano bisogno di soldi e fu lanciata una colletta a livello cittadino ma personalmente la pallamano non mi piace e non l'ho mai seguita! Che non si può? Idem with potatos per l'hockey; contentissimo che l'Italia sia tornata nel gruppo A (almeno 'na volta si chiamava così, se non erro, ai tempi di Topatigh il falco dell'Altipiano, Chitarroni e compagnia cantante) ma potrò essere libero di dire che l'hockey su ghiaccio a me non piace senza essere tacciato di essere un buzzurro?
P.S. Dopodichè spererei pure che nella Nazionale ci siano italiani (massì, anche di lingua tedesca che magari giocherebbero più volentieri per l'Austria) e non solo, come una volta, oriundi americani o canadesi che l'Italia non sanno manco dove si trova sulla carta geografica...

jeremy ha detto...

Non ho capito il concetto di semplicità con l'avere cognizione di causa di uno sport che si è mai seguito.....

spike ha detto...

l'hockey mi piace guardarlo per le mega risse, null'altro.

Da mediterraneo mai capito quei tizi tutti bardati che giocano su una lastra di ghiacchio a -10° (parlo dei ragazzi che praticano l'hockey all'aperto)

paperogha ha detto...

mi è capitato di seguire l'hockey nell'età adolescente,quella in cui si ha il tempo di essere onnivori, non perdendosi nemmeno una partita di coppa europea calcistica, nè una tappa di Giro e Tour e neppure tennis, football e basket (quando li trasmettevano in chiaro). Una volta ricordo di aver guardato anche un partita della coppa del mondo di cricket incuriosito da un articolo del Guerin Sportivo.
L'hockey faticavo a seguirlo perchè spesso mi perdevo il disco e quindi seguivo a fatica le azioni.
Comunque dal post di Igor mi pare di aver capito che Gonchar porta sfiga :-)

Leo ha detto...

Fatemi un fischio quando si parla di hockey pista!!!

Kim ha detto...

@krug

è normale che se uno segue le mode e le gazzette imperanti, dell'hockey non potrà mai interessarsi. Io tendo ad escludere che uno a cui piace il calcio possa fare schifo l'hockey (il calcio è troppo più lento, approssimativo, noioso, confuso...).

Ma rispetto la tua idea. Mi viene solo da chiederti come mai eri contentissimo delle vittorie di una squadra che non seguivi per uno sport che non ti piace? Solo perché era una squadra di Trieste?

cydella ha detto...

L'hockey è inguardabile alla tv. Manco si vede il disco, un po' come il ping pong.

Kim ha detto...

@cydella

non devi ostinarti a voler vedere il disco sempre e a tutti i costi.
Va anche detto che le riprese delle partite di hockey che ogni tanto si vedono su RaiSport sono davvero pessime. Però alle olimpiadi invernali di Torino hanno fatto delle ottime partite, in ottime cornici di ambiente e pubblico. Ai mondiali in Slovacchia la qualità delle riprese è garantita!

Anonimo ha detto...

@kim
errori nel mio articolo non ce n'è.

Anonimo ha detto...

@cydella
come ebbi a dire tempo fa al direttore, non è importante vedere il disco. è importante sapere dov'è.

Tani ha detto...

Se lo scopo dell'articolo era "vendicarsi" del "thrash"/"thresh", direi che si è partiti con il piede sbagliato.
Il commento di Kim poi... Tranquillo che Dane adesso sta consultando tutto il possibile trovabile sul web, e arriva a farti un culo cosi...:-))

Io seguo hockey da pochi anni. Mi piace per la sua velocità e per il suo ritmo, ma me né strabatto se nell'articolo ci sono degli errori, voluti o meno. Un giornalista ha l'obbligo di conoscere statistiche e albi d'oro. Un tifoso no. Metterei hockey nelle mie preferenze dopo calcio, baseball, basket, football. Forse colpa di quelli perdenti di Maple Leafs, forse la mai sopportata (da me) tradizione degli "hockey fights". Ma è vero che guardare una partita di hockey è bellissimo. Se in un'arena, ancora meglio.

P.S. In nord america, negli ultimi anni, il mondiale di hockey (giocato in pieno NHL PO season), ha lo stesso fascino che ha in Italia la "Coppa dell'Amicizia"

P.S.S.Cydella: hockey è godibile anche in TV. Non c'e bisogni di vedere il disco, sai già dov'e'...


@Straw: a quanto una rubrica sui The Boys of Summer?

Nick ha detto...

che scrive bene, anche e soprattutto quando parla di Inter: mi sento teneramente accomunato nell'avversione
Silvano, fidati, tu sei di un altro pianeta.

Qualcuno sostiene con umiltà di non sentirsi sufficientemente competente in materia per inserire commenti. Guardate che l'hockey è lo sport più semplice del mondo.
L'ipotesi che non siamo competenti perchè non ce ne frega un cazzo non ti sfiora?
Dobbiamo esser per forza stupidi, immagino...

Però è auspicabile seguire più sport, magari in modo meno approfondito
E perchè?
E soprattutto, perchè fra questi "più sport" dovrebbe "auspicabilmente" esserci l'hockey?
No, chiedo..

l'hockey mi piace guardarlo per le mega risse, null'altro.
Ah, la cultura sportiva di chi segue l'hockey! :D

Krug ha detto...

Sicuramente perchè era una squadra di Trieste (che ci vuoi fare, il barbaro germe del campanilismo aleggia in me), poi perchè era composta da atleti semi-professionisti o dilettanti che si facevano il mazzo conciliando lavoro, famiglia e passione sportiva; penso di aver già raccontato su questo blog che una domenica presi l'autobus per andare allo stadio a vedere i miei prodi milionari in mutande confrontarsi nel prestigioso campionato di C2 e trovai alla guida del mezzo il pivot della squadra di pallamano reduce da una trasferta il giorno precedente in quel di Enna... Inutile dire che davanti ad una prestazione svogliata dei miei beniamini pallonari la tentazione ad invitarli ad andare a guadagnarsi la pagnotta in un'altra maniera fu forte...

Panjisao ha detto...

@ Kim
è normale che se uno segue le mode e le gazzette imperanti, dell'hockey non potrà mai interessarsi

Scusa Kim, dovresti spiegarmi in che modo uno nato a sud di Trento potrebbe appassionarsi ad uno sport che vede l'80% delle squadre della massima serie concentrate nella zona di Bolzano.
Non è che in Italia si segue il calcio invece dell'hockey perché la gazzetta è cattiva e dice di far così.
Se anche avessimo snobisticamente rifiutato di giocare ed appassionarci al calcio, prima dell'hockey ci sarebbero stati basket, pallavolo (che ho praticato), tennis, pallamano, tresette, briscola e scopa, pallaavvelenata e zapping feroce, solo per dirne alcuni.
L'hockey in Italia è sport di nicchia perché le condizioni ambientali per la sua diffusione sono purtroppo per voi appasionati concentrate sull'arco alpino, e l'Italia si stende un bel pò a sud di questo...

Anonimo ha detto...

@silvano
la tua questione sulla cssr è interessante.
io l'ho sempre vista solo in termini di chi c'ha perso.
e bisogna stare ai fatti.
gli slovacchi, da un punto di vista puramente sportivo, c'hanno perso.
basta guardare i numeri.
nell'hockey il campionato del mondo si gioca ogni anno.
quindi anche statisticamente ci sono dati sufficienti per sostenere un'opinione di questo tipo.
guadagnato forse c'ha guadagnato il movimento mondiale in generale.
se può competere ad alto livello la piccola slovacchia, può farlo chiunque.
imbarazzante, per esempio in questo confronto, il livello della svizzera.

ps:
io ho ancora negli occhi la festa per l'oro ai mondiali dell'85 (l'oro si assegnava ancora ai punti, non con partite a eliminazione). una nazione intera (la cecoslovacchia) con la propria squadra. la cecoslovacchia aveva battuto l'unione sovietica 2 a 1 (partitone!) e il canada 5 a 3.

Anonimo ha detto...

@tani
in nord america il campionato del mondo si gioca in pieni play off nhl perché la nhl non vuole organizzarsi (come il resto del mondo) in modo da fare finire il campionato per tempo.

e il campionato del mondo ha lo stesso fascino della coppa dell'amicizia quando il canada perde (ma non sono sicuro al 100% neanche di questo. guardare la faccia di rick nash dopo il gol di ilya kovalchuk).

t'assicuro che quando il canada vince ai canadesi il mondiale interessa eccome.

ai canadesi interessa tutto.

ricordo wayne gretzky telefonare all'organizzazione della coppa spengler a davos dal canada per lamentarsi del fatto che il team canada (loro, siccome non gli interessa, porta una selezione nazionale anche alla spengler) aveva giocato la sera prima della finale, mentre i russi avevano giocato al pomeriggio.

ma di questo avremo da dire...

spike ha detto...

Nick
l'hockey è un po' come il demolition derby, vince chi pesta di più ;)

Ps:
da provinciale, invece ho ancora negli occhi la festa dopo il 3-1 alla Germania Ovest, che ha seguito un 2-1 all'Argentina campione del mondo e un 3-2 al brasile delle meraviglie. Un intero paese dietro una squadra. Bossi e i suoi veleni ancora non c'erano. Che tempi!

Kim ha detto...

@tani
Quando Dane avrà terminato la sua fase di studio e verrà a farmi il culo ci sarà qualcuno a darmi una mano oppure mi lasciate tutto solo alla mercé di quel cattivone?
Ma ditegli che io non sono uno importante, sono uno che commenta ogni tanto e basta. Un clarense ciciarone...


@nick
"L'ipotesi che non siamo competenti perchè non ce ne frega un cazzo non ti sfiora?"

No, non mi sfiora perché conosco la celebre favola di Esopo "la volpe e l'uva". Però esorto tutti voi, te compreso, a rimediare.

Sul perché sia auspicabile uscire dalla monocultura calcistica italiota non voglio aggiungere argomenti. Se non ne percepisci l'utilità allora forse per te è troppo tardi.

@panjisao
Non pretendo che siano i siciliani e calabresi a sostenere l'hockey italiano, ma almeno fino a Toscana/Emilia Romagna direi che lo sforzo si può fare. Inverni sottozero arrivano anche da loro.
Ti ricordo che nella NHL ci sono squadre di hockey su ghiaccio residenti a Miami, Dallas... non propriamente luoghi in cui il gelo regna sovrano...

Oldboy ha detto...

@spike
"Un intero paese dietro una squadra. Bossi e i suoi veleni ancora non c'erano. Che tempi!"

Be', è successo anche nel 2006 nonostante Bossi...
I problemi dell'Italia, anche quella del calcio, mi pare siano ben altri.

Anonimo ha detto...

@paperoga
segei gonchar sta alla nazionale russa come javier zanetti all'inter. quando è disponibile deve giocare per forza. ma è lento come la fame. lascia dei buchi enormi. ma i gol presi non sono mai colpa sua (eppure basterebbe guardare).

con tutta la stima che ho per slava bykov. non ho mai capito perché lo convoca. la sua squadra (gli ottawa senators) non si è qualificata per i playoff (sono addirittura arrivati dietro i leafs). ssto aspettando l'ufficializzaione dei roster per vedere se bykov lo convoca o no.

comunque sì.

porta una sfiga della madonna!

:-)

Dane ha detto...

Ogni qualvolta su Indiscreto appare un argomento fuori dai consueti canoni applaudo, così come applaudo quando occasionalmente per l'intervento di un tifoso di passaggio la discussione si discosta dalle solite strisciate e vira su squadre meno trattate (la mia nostalgia va sempre al vecchio Nestiforum, dove lo zoccolo duro leccese monopolizzava le discussioni a colpi di "il ruolo di Bojinov" e "le prospettive di Ledesma"...).
Allo stesso modo vedendo questo pezzo i giorni scorsi avrei voluto applaudire per l'iniziativa di trattare di un (purtroppo) cosiddetto sport minore (Dio solo sa quanto mi fa incazzare quest'espressione!...), sport che mi ha sempre incuriosito e avrei voluto seguire di più (ma la giornata è di 24 ore per tutti...) e iniziativa che mi ha suscitato la nostalgia per la vecchia Armata Rossa col disco sempre attaccato alla mazza (sembravano avessero la carta moschicida avvolta attorno alla base della mazza, mai più rivista una tecnica simile...).
Purtroppo visto il periodo complicato (come alcuni sanno) che ho passato recentemente ho ritenuto di risparmiar tempo, anche perchè il mio sarebbe stato un commento che nulla avrebbe avuto di tecnico (vista la mia ignoranza in materia, nonostante i tentativi di catechizzazione di due compagni di liceo che si scannavano per Devils e Saima...) e che pertanto nulla avrebbe aggiunto alla discussione che immaginavo frequentata dagli sparuti appassionati di Hockey di Indiscreto (che ci sono).
Avendo un attimo di tempo per ripassar di qua scopro invece come la mia ignavia sia stata bollata come sintomo di scarsa raffinatezza, denunciata peraltro in una forma ("forse non sono poi così colti e raffinati i vari dane") che suggerirebbe al contrario una presunta dichiarata velleità (che significa "Non sono poi così colti e raffinati"?! "Così" come?! Dove sarebbe stata autoassegnata questa raffinatezza, di grazia?!...)
Se parlo più di una lingua (ed una peggio dell'altra, non a caso) è perchè sono uno sporco zingaro semmai (come mi viene ricordato ogni tanto), se non parlo di uno sport che conosco poco è perchè non saprei cosa dire.
Questa classifica di "cultura&raffinatezza" basata sulla conoscenza degli sport di nicchia (che poi è tutto relativo: vai da un pakistano a dirgli che criquet e hockey su prato sono sport di nicchia!...) mi giunge nuova.
L'iniziativa trova però il mio plauso e assenso (neanche uno snob come il sottoscritto era mai arrivato a pensare a tale medaglia da vantare...), però a sto punto chiedo al Direttore di pubblicare ufficialmente regolamento e punteggi dimodochè io possa valutare quanto ce l'ho lungo vantando ignoranza assoluta sull'hockey ma potendo in compenso vantare autorevolezza quando si tratta di rugby, ciclismo su pista, free-climbing, Skateboard, etc... Poi per la gara a chi ce l'ha più lungo sono pronto ad esondare su bonsai&piante carnivore (ammesso che fukinagashi e dionea muscipula interessino a qualcuno), musica jazz (io suono solo inversioni di 6/9, perchè i normali rivolti li trovo limitati) o cinematografia in pellicola (problemi con telecinema e conversione in digitale?...).
In attesa che il Direttore inauguri il Muro del Ciclismo, mi affidi una rubrica sul rugby oppure apra uno spazio per i video più spettacolari di sport metropolitani, mi accontento di confrontarmi in una pagina qualsiasi.
A quel punto però qualsiasi solone che non sappia illustrare come si "attacchi una linea", che non mi sappia descrivere le geometrie di un telaio pursuit, che non mi sappia recitare a memoria il significato di bouldering o non mi sappia eseguire un perfetto ollie flip shove-it 360° in posizione di switchstance sarà tenuto a zerbinarsi sotto la mia scrivania per farmi da poggiapiede consentendomi di declamare in posizione comoda e innalzando uno scotch invecchiato 6 secoli: "Aaahhh, la Tauromachia!!!..."

Dane ha detto...

p.s.: curioso che la semirissa scatenata da tale pelosa polemica ha ottenuto il risultato di far salire i commenti ma con una mossa da Brogiesso o QSVS qualsiasi. Il tutto a scapito di Igor e del suo articolo, che fino a quel momento (volendola mettere sullo snobismo) stava ottenendo il raro record di ricevere meno commenti dei pezzi del sottoscritto. Capita, quando si è più realisti del Re...

Oldboy ha detto...

Mi pare comunque utopistico sperare che gli italiani (o italioti, se preferisci) si convertano all'hockey.

Ci sarà pure un motivo se i paesi innamorati del calcio sono rimasti quasi gli stessi da un secolo a questa parte.
E così i paesi che nel calcio la fanno da padroni (Brasile, Argentina, Germania, Inghilterra, Italia e pochi altri).

Sono dinamiche di lungo periodo, che dipendono da fattori culturali che sarebbe puerile voler rivoluzionare, e forse anche cambiare.

Nick ha detto...

No, non mi sfiora perché conosco la celebre favola di Esopo "la volpe e l'uva". Però esorto tutti voi, te compreso, a rimediare.
Cioè? Siamo troppo stupidi anche per capire uno sport così semplice, ma impegnandoci possiamo "rimediare"?
No, fammi capire bene sta storia de la volpe e l'uva...

Sul perché sia auspicabile uscire dalla monocultura calcistica italiota non voglio aggiungere argomenti.
Peggio per me.
Ma la domanda era: perchè dovremmo uscirne con l'hockey su ghiaccio e non -per esempio- col tennis, col basket, con il ciclismo, con la pallavolo, con la briscola o col tressette?

jeremy ha detto...

Kim, stai generalizzando visto che su queste pagine siamo tutti mediamente appassionati di calcio, ma anche di altri sport (parlo per me: ciclismo, tennis, football americano, basket, nuoto, sci alpino, di cui non mi sento un luminare ma un discreto conoscitore sicuramente sia degli sport in se che dei protagonisti). E magari mi appassionerei all'hockey se lo seguissi. Ti ricordo che le uniche "dirette indiscrete" sono state delle notturne per il Superbowl e delle albe per il Mondiale di Ciclismo.

Nick ha detto...

la mia nostalgia va sempre al vecchio Nestiforum, dove lo zoccolo duro leccese monopolizzava le discussioni a colpi di "il ruolo di Bojinov" e "le prospettive di Ledesma"..
Ho passato stagioni intere e intere partite a PcCalcio sognando una coppia d'attacco Vucinic-Bojinov nell'Inter. Dannato Salento12! :D

Tani ha detto...

Igor, io parlo dei tifosi, visto che i commenti erano centrati sul tifo. Ai canadesi interessa molto di più il World Junior e le Olimpiadi. Ripeto, di una manifestazione annuale dove il 80% dei migliori giocatori del pianeta non partecipa, ai tifosi canadesi non frega un cazzo. Che a Gretzky piace vincerla (come a Galliani piace vincere "La Coppa del Mondo"), è un altro discorso.

Kim, capisco il tuo discorso (giusto tralaltro), ma seguire hockey vuol dire conoscerlo. Conoscerlo vuol dire averlo praticato. Averlo praticato vuol dire avere delle arene adate. Quanti ice ring ci sono in Italia da Milano in giù?
Che gli Anaheim, i Dallas, i Tampa hanno vinto una Stanley, non può significare che un bimbo di Caserta deve conoscere Sid the Kid, peggio ancora, che può spendere 3000 euro l'anno per praticare uno sport che non sa nemmeno il nome. E non credo e' solo questione di cultura sportiva, ma sopratutto di possibilita' economiche. Praticare l'hockey costa.

Leo ha detto...

Eppoi da Milano in giù c'è l'hockey pista, anche se purtroppo sta scomparendo

Kim ha detto...

@dane

chapeau!
La tensione al silenzio rotta dalla mia scellerata invettiva viene ristabilita dalla tua sapiente retorica. E' un piacere leggerti e non trovo nemmeno umiliante dirti che non ho capito quasi nulla dei termini tecnici e delle raffinatezze retoriche di cui fai largo uso. Ma resta un piacere leggerti. Sarà per via del suono. E' musica anche quella. Io suonavo il basso nei Supermammuth! Grana grossa, nessuna raffinatezza...

Kim ha detto...

@tane

hai ragione, praticare l'hockey in modo "completo" costa. Ma noi, da ragazzini, giocavamo a hockey semplicamente con un bastone e una pallina da tennis. D'accordo, nulla a che vedere con l'hockey in perfetto stile (che effettivamente costa e richiede strutture che in Italia scarseggiano), ma ti garantisco che con pochi franchetti ci si attrezzava. Siamo arrivati addirittura a costruire bastoni da portiere usando pezzi di legno e quattro chiodi. Solo chi poteva aveva il mitico TITAN rosso. Io mi sono accaparrato un un KOHO bianco che conservo ancora oggi gelosamente. Eravamo dei proletari squattrinati con il mito della sbornaja sovietica e dei ceki di Ivan Hlinka. Messi tutti assieme facevamo quattro franchi. Ma era l'hockey a farci palpitare il cuore, d'inverno... Il primo passo è guardare. Il resto è gioia!

Anonimo ha detto...

@tani
"l'80% dei migliori giocatori non partecipa".

la solita presunzione canadese. quelli che giocano in nhl sono solo i più pagati. non sono necessariamente i migliori.

la nhl non è il miglior campionato di hockey del mondo (non giocherebbero sulle piste per i bambini se no). è solo il più pubblicizzato e il più trasmesso.

devo ricordarti io che l'ultima victoria cup l'ha vinta una squadra svizzera, stracciando quella della nhl, venuta con la puzza sotto il naso e tornata con la coda tra le gambe?

Panjisao ha detto...

@ Kim
hai tanta passione per questo sport, e ciò è ammirevole.
La gioia di cui parli però è la stessa qualunque sia lo sport che ci appassiona.
Io a 30 anni suonati mi sento ancora un bambino tutte le volte che posso correre dietro al pallone e ti assicuro che in quei momenti l'ultima cosa che uno pensa è quanti soldi e quanto malaffare girano nel mondo del calcio. Proprio adesso mi hanno comunicato che la settimanale partitella del mercoledì è saltata e non sai quanto mi dispiace (mi sarei perso il clasico di Champions in Tv, ma sarei stato certamente più felice...).
Insomma, si gioca e ci si diverte come bambini, proprio come un qualunque appassionato di hockey...

Anonimo ha detto...

@kim
per l'hockey a livello amatoriale, anche giocato sul ghiaccio, bastano una paio di pattini e un bastone. è vietato alzare il disco, sono vietati i check e gli slap. quindi serve davvero poco.

ci sono tornei divertentissimi, nei quali ci si fa un culo (e un fisico) così. si esce senza fiato dopo il proprio turno di ghiaccio.

anche giocare 2 contro 2 o 3 contro 3 è un godimento incredibile. si gioca a mezza pista in orizzontale (con le nostre misure, quindi circa 30 metri).

da ammazzarsi!

certo. serve sapere pattinare. è uno sport (a differenza del calcio) quindi bisogna imparare un gesto tecnico prima di potere giocare.

forse al di là di questioni geografiche, temperature, arene, impianti, ecc., è questo ciò che impedisce all'hockey di svilupparsi in italia. bisogna fare uno sforzo prima per potere giocare poi. non necessariamente nell'indole italica.

i.

Anonimo ha detto...

@kim

ps:
io ho un montreal. ancora in legno. con quelli nuovi in carbonio non riesco a giocare. io non sollevo 150 chili con un braccio, come i professionisti. il carbonio non riesco a piegarlo. il mio legno invece flette che è un piacere. partono dei dischi solo col polso che sono un godimento unico.

il mio vecchio cooper s'è consumato sull'asfalto :-(

Anonimo ha detto...

@dane
io non sono riuscito a leggere il tuo post. quello che hai scritto. davvero troppo. però, ecco, possiamo già fare un piccolo passo avanti. si chiama "bastone". la "mazza" è un'altra cosa.
:-)

Tani ha detto...

Igor, guarda che, come detto qualche post più sopra, a me dell'hockey frega giusto poco, poco. Ancora meno frega se sono migliori i nord americani o gli europei. Seguo in modo tiepido NHL, figurati l'hockey europeo (non per "presunzione ma proprio perché non mi interessa), perciò ti credo sulla parola sulla bravura degli europei. Sta di fatto che l'hockey in Canada è l'equivalente del calcio in Italia moltiplicato per dieci. "This Is Our Game" è il loro (nostro) credo. Presunzione o no, la realtà è questa. Basta vedere i giornali più importanti per capire l'importanza che danno alla manifestazione IIHF oggi. Ha più importanza e fascino per loro l'Olimpiade.
Tu immagina una Coppa del Mondo di calcio, giocata ogni anno, tra Aprile e Maggio, con i giocatori del Real, Barca, Man U, Chelsea, Arsenal, Inter, Milan, Bayern, Ajax, impegnati nella Champions League, e chiedi quanti Italiani seguiranno con passione questa manifestazione? Prova a spiegare loro che in fondo i talenti veri, quelli che giocano il Joga Bonito vengono dai campionati di Brasile e Argentina. Teoricamente avresti anche ragione, ma ho dei seri dubbi che accenderesti egualmente la loro passione per il suddetto torneo...

Nick ha detto...

Premetto che è un piacere leggere questa discussione, da quando si parla di hockey.

Però a leggere (inutili e fini a sè stesse, a questo punto) frecciatine come questa
è uno sport (a differenza del calcio) quindi bisogna imparare un gesto tecnico prima di potere giocare
viene il sospetto che quelli che non hanno rispetto per la cultura degli altri sport -e che non abbiano neanche una vaga idea di cosa sia il football- stanno dall'altra parte.

jeremy ha detto...

Nick, è proprio il concetto che a calcio "non ci vogliono le basi tecniche" che vediamo certi scempi con i piedi da professionisti affermati.... E di conseguenza certi commenti.....che ci vuole a controllare un pallone in corsa che rimbalza su una superficie irregolare?!

Kim ha detto...

@Panjisao

assolutamente d'accordo con te. Io faccio un po' di propaganda/provocazione perché sono sicuro che la maggior parte delle persone in Italia snobbano l'hockey per una sorta di preconcetto. Alcuni lo considerano uno sport violento. Ti assicuro che ci si fa molto più male giocando a calcio (almeno, così è stato per me). Quello che trovo splendido nell'hockey è il fatto di poter girare in una qualsiasi arena europea indossando una maglia russa e fraternizzare con tifosi canadesi, svedesi, finnici... Mai visto violenza o altre schifezze del genere.
In Italia, se voglio andare a vedere una partita, devo avere tessere e tesserine, entrare nei tornelli, farmi perquisire ed evitare con cura di entrare in contatto con un mio simile di altra fede calcistica. Magari devo anche stare attento a non indossare in giro la maglia dell'Inter...

Però hai ragione, quello che dico vale anche per tanti altri sport.
Purtroppo in Italia il calcio ha ammazzato tutto. Si preferisce parlare dell'eventuale ritorno di Mourinho all'Inter che far vedere immagini delle partite di hockey (o pallavolo, o pallamano, o altro...)


@igor

Anche da noi si va sul ghiaccio ogni tanto a incrociare i bastoni. Regole ovviamente identiche. No slap, no dischi e bastoni alti. Parastinchi e ginocchi d'obbligo. Meglio anche paragomito. No casco. Pattinaggio stile "Pospisil" e presidio della zona difensiva in caso di ammanco d'ossigeno...

Hockey è essere al posto giusto al momento giusto. Il momento giusto dura un attimo. Il posto giusto lo si vede con attimi di anticipo. Qualcuno lo ha nel sangue, come Bykov. A volte godo di più a ricevere un passaggio (tu sai cosa intendo dire...) che a infilare in porta.

Italo Muti ha detto...

@Dane

io il tuo post l'ho letto e anche capito. Jerome è con te.

@Igor

Chi ha conosciuto e amato la K-L-M, difficilmente si potrà emozionare per un'altra linea. Contro il mito ci vuole tempo.

Io amo il biathlon e il suo silenzio lisergico...fondo, tiro e Odino, ma saremo sempre in pochi. Destino ingrato.

Un saluto

Italo

Anonimo ha detto...

@tani
non sei canadese ma hanno già deviato anche te.

le squadre di hockey della nhl non sono l'equivalente di real, barça, man u, ... del calcio europeo. e la nhl non è la champions league dell'hockey.

se agli italiani proponi un torneo tecnicamente e agonisticamente valido, un torneo nel quale sai già che dovrai vedertela con germania, inghilterra, argentina e brasile...beh io dico che agli italiani piacerebbe, anche se cr7 non c'è.

chiedi agli italiani di costruire una nazionale di calcio. secondo me con i calciatori bravi che ci sono in italia riesci a farne almeno 2 (se non 3).

proviamo e vediamo?

noi abbiamo jonas hiller in nhl. ma ai mondiali ci portiamo leonardo genoni. se hiller preferisce farsi dire se può o no rispondere a una convocazione della sua nazionale dalla sua franchigia nhl, se ne stia bello tranquillo in nhl. a noi non manca! genoni è bravo uguale.

Tani ha detto...

Italo, guarda che Igor ha preso il suo nick proprio da quella L della mitica linea...;-)

Nick ha detto...

@jeremy, probabilmente perchè passavano i loro pomeriggi a giocare a hockey anzichè a (tentare di) giocare a calcetto su un campo di terra e sassolini con un size 5 o un super santos...:D

Dopodichè io non gliene faccio certo una colpa, ognuno si diverte come gli pare.
Libertà che invece, a quanto pare, loro non tollerano.

Straw61 ha detto...

@Tani
fratello, tengo famiglia, non vorrei essere lapidato :-)

Italo Muti ha detto...

@Tani

Boss, stavo parlando in generale. Pensi che non conosca Larionov, anche se il mio preferito era Makarov?

Italo

Dane ha detto...

@Kim: se non hai capito i termini tecnici che ho (provocatoriamente) usato dovresti aver capito cosa intendevo dire...

p.s.: da bambini io e mio fratello giocavamo ad hockey nella cameretta, usando come mazza (pardòn, bastone...) una riga da architettura, inclinando il goniometro di 30° e giocando a piedi nudi con le calze di lana sul parquet per far scivolare i piedi a terra e simulare la pattinata su giaccio...

@Igor: non hai letto o hai letto (faccio violenza sulla mia mano per non scrivere "come al solito"...) solo ciò che ti faceva comodo?! Se non sei riuscito a leggere il mio post come fai a sapere che ho scritto mazza in luogo di bastone?!...
Sofismi a parte, da (dichiarato) ignorante in materia dico mazza come ho sempre sentito dire ai miei conoscenti che praticavano hockey, in particolare i miei citati compagni di liceo (di cui uno giocava nelle giovanili dei Devils).
Ignoranza degli stessi praticanti?! Può darsi, in fondo è il problema che suggerivo tra le righe: il Direttore si chiede spesso come fa in questo paese un bambino senza il padre fanatico ad aver voglia di prendere in mano una racchetta se non vede mai un match di tennis in tv.
Medesimo problema riguarda l'hockey, di cui son riuscito a vedere qualche incontro solo perchè l'allenatore del mio compagno di scuola era il portiere di riserva della prima squadra e ci passava i biglietti: non so se è un record, ma l'hockey è uno sport di cui ho visto più incontri dal vivo che in tv.
Per tutti questi motivi in un paese come questo è difficile farsi una cultura ed un pratica di tali sport, almeno ad un livello sufficiente per poterne disquisire sul web. Ecco il perchè di pochi commenti "tecnici" su siti "generalisti" (Direttore è un modo di dire, non si offenda...).
Con tutto il rispetto per chi invece tratta l'argomento e propone articoli...

p.s.: ho praticato l'hockey su asfalto, quando scoppiò la moda degli in-line skates. Una roba però molto metropolitana, senza il fascino dell'hockey su ghiaccio. Jari Kurri e Wayne Gretsky erano un'altra cosa...

Anonimo ha detto...

@kim
hanno aspettato fino al 2008 per mettere igor "the professor" larionov nella hall of fame (per me, va da sé, istituzione del tutto inutile).

e stiamo parlando di colui che è considerato il miglior assist man della storia dell'hockey.

figuriamo la spocchia di questi canadesi. cosa vuoi che sappiano?

cos'è un disco messo nel posto giusto al momento giusto igor lo sapeva benissimo. se si togliesse dalle sue vigne e tornasse ad indossare i pattini si farebbe beffe di crosby, staal e soci ancora oggi. col doppio degli anni.

Anonimo ha detto...

@dane
col mio lavoro ho imparato a leggere "in diagonale" i testi lunghi.

Neuro ha detto...

"Mah, mi sorge il dubbio che forse non sono poi così colti e raffinati i vari dane, nick, gobbi e gobboni, feyerabend, stero & company...."

che bello. un po' di sano livore rigorosamente dietro le spalle. qualificante, non c'è che dire. ne ignoro il motivo ma lo rispetto.

Anonimo ha detto...

@nick
si chiama "federazione italiana giuoco calcio". non l'ho inventato io.

Dane ha detto...

"Quello che trovo splendido nell'hockey è il fatto di poter girare in una qualsiasi arena europea indossando una maglia russa e fraternizzare con tifosi canadesi, svedesi, finnici... Mai visto violenza o altre schifezze del genere."

Sì, questo te lo raccontano anche i tifosi di Rugby come di qualsiasi altro sport che non sia di massa. Poi parli con gli amici che seguono l'hockey e ti raccontano di guerriglie pazzesche da Varese in sù. Finchè continuiamo a credere che la colpa sia nella forma di pallone usato o nel tipo di caschetto indossato non ne usciremo mai...

p.s.: a proposito di campane di vetro...

"chiedi agli italiani di costruire una nazionale di calcio. secondo me con i calciatori bravi che ci sono in italia riesci a farne almeno 2 (se non 3)."

Pensa che io son talmente di bocca buona che fatico ad individuarne 11.....

p.s.: giocatori, non nazionali...

Tani ha detto...

Per lo meno, finalmente si sta parlando di sport e non beghe da terza elementare.

@Straw: li puoi sempre fare firmare da Trip...

@Italo: I know, my man, that you loved KLM...:-))

@Igor: provo a reclutare un paio di amici canadesi puri, poi vedrai che te la raccontano loro la storia giusta.
Il problema è che se dico che si sta parlando di hockey su un blog europeo mi guarderanno schifati...:-))

P.S. Certo che come toccava palla quel Maradona li, oggi nessuno è capace di farlo...

Kim ha detto...

@Italo

Sei un raffinato. Makarov è stato un grandissimo giocatore. Non dico il più grande di tutti i tempi solo perché qualche anno prima di lui nella nazionale CCCP ha giocato un certo Valerij Kharlamov. Un altro genio assoluto. Due fenomeni assoluti. Altro che Gretzky & compagnia....

paperogha ha detto...

il Super Santos! (sgorga la lacrimuccia).
Quando possedere un Tango portava con se il massimo rispetto di tutti gli altri ragazzini :-)

Igor, non hai parlato di denominazioni ma di dover imparare un gesto tecnico. Perché dici che nel calcio non è necessario? Perché nell'hockey bisogna saper pattinare e usare un bastone mentre nel calcio non c'è bisogno di questa "preparazione preliminare"? Il salto con l'asta è uno sport mentre i 100 metri piani non lo sono?

Anonimo ha detto...

@Italo Muti
il biathlon è sport per gente seria. ammazzarsi con gli sci, arrivare con gambe, braccia e polmoni a pezzi e poi riuscire a sparare...tanto di cappello!

io quando sono stanco, alzo il bastone e esco in panca a riposare.

il biathlon non fa per me.

:-)

paperogha ha detto...

Italo che dichiara di apprezzare qualcosa di sovietico, questo è un miracolo :-)))))
(perdona la battuta Italo, ma non ho resistito)

Tani ha detto...

Ma come? Siamo partiti con un siamo tifosi di una classe superiore, e poi cominciamo con: "è meglio Maradona o Pele'"? Ah pero...

@Kim: hai appena bestemiato. Il tuo IP e' stato segnalato alla sezione "crimini gravi" della RCMP. Mo son cazzi tuoi...


P.S. Faccina...

Roberto Gotta ha detto...

Esprimo ammirazione per l'hockey, chi lo pratica e chi lo segue. Tutti gli sport hanno uguale dignità ma non suscitano uguale interesse, a me l'hockey invece piace e stamattina, alzatomi presto per lavorare, ho ammirato il finale e l'OT di Canucks-Blackhawks, esaltante. Non sono certo un esperto, ma mi è sempre piaciuto, e l'appuntamento natalizio con la Coppa Spengler sulla tv svizzera italiana era imperdibile, in senso letterale (e infatti non lo perdevo). Vi faccio ridere: al liceo (al liceo, non alle elementari, notate!) al subbuteo affiancavo il Puckmaster, fenomenale gioco da tavolo (lo vedete qui: http://cgi.ebay.com/Vintage-Pola-400-Puck-Master-Table-Top-Hockey-Game-/250803686020. oggi darei non so cosa per sapere dov'è finita la mia scatola). Avevo dipinto una squadra Bolzano Despar e l'altra Cortina Doria. Poi si chiedono come mai uno non maturi mai...

Anonimo ha detto...

@tani
sarebbe una bella cosa da fare. recluta i tuoi amici. prima però ricordagli che noi ricordiamo il 2 settembre 1972. tu magari non sai di cosa sto parlando. ma loro vedrai che lo sanno :-)))

tu recluta (con l'inglese non abbiamo problemi, col francese nemmeno, col québécois mmm...).

oh...gente con lo spirito giusto, eh? gente che ha voglia di prendersi un po' in giro...

Italo Muti ha detto...

@Paperogha

vai tranquillo, la KLM è un amore assoluto, anche se sovietica.
Dada tracta est (stracit.)

Italo

Roberto Gotta ha detto...

@Dane "Finchè continuiamo a credere che la colpa sia nella forma di pallone usato o nel tipo di caschetto indossato non ne usciremo mai..."

Concordo.

Anonimo ha detto...

@Roberto Gotta
anch'io seguo la spengler. preferisco però andare direttamente a davos. l'ambiente è eccezionale. pattinare sul laghetto la sera è una goduria unica. ovviamente, prima della bistecca e del vino, che se no rischia che ti rimangano un po' sullo stomaco.

se vuoi unirti al gruppo...

avviso però che per vezzo noi si torna sempre a casa la sera del 30. la finale del 31 si guarda alla tv.

è invitato anche il direttore! così magari dopo 10 anni ci vediamo :-)))

Kim ha detto...

@dane

quello che dici è vero, succede a Varese, ma anche in Ticino. I derby tra Ambrì e Lugano sono partite a rischio, come pure altre partite in cui sussistono antiche ruggini "locali"...

Nelle competizioni internazionali non ho mai visto succedere nulla che non sia cordialità e gioviali sbevazzate di birra (stile rugby, immagino).

La colpa ovviamente non sta nella forma di pallone o tipologia di sport. Però io temo che le cose che purtroppo succedono in Italia siano dovute all'esasperazione che gira attorno al mondo del calcio.
Esempio: http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2011/04/27/calcio_violento_fidene_spintoni.html

Tani ha detto...

@Igor:

http://www.youtube.com/watch?v=3i5df3NhEgA&feature=player_embedded#at=24

Ti lasciamo l'onore della birra da scegliere

Roberto: pazzesca la serie tra Vancouver e Chicago. Dopo un 3-0, avere passato in OT, in Gara 7, e' robba per cuori forti...

Dane ha detto...

Gotta, a proposito......c'è una mail alla quale possa porti un quesito da ignorante in materia di Toccaggìù?! Qui su Indiscreto non c'è manco una pagina adatta.....

p.s.: su sto sito non poi così raffinato piuttosto si pubblica un articolo su Has Fidanken o Pallummella...

Dane ha detto...

Certo Kim.....basta osservare la gara a chi ce l'ha più lungo che s'è già scatenata qua dentro parlando di Hockey.....

Anonimo ha detto...

@tani
allora fai finta di non sapere :-)))

una nazione nello sconforto. si devono riprendere ancora adesso. trebbiati 7 a 3 da una compagine amatoriale... trebbiati con trebbiatrici sovietiche. quindi molto pesanti :-)))

io bevo stout o real ale.
quindi guinness o samuel smith.

per la serie "li hanno fatti neri"...direi guinness!

tu?

Roberto Gotta ha detto...

@Igor: grande. Purtroppo io quando seguivo la Spengler non avevo l'età, e in seguito, finché ho potuto, ho viaggiato per assecondare il lavoro strettamente utile e già quello mi ha portato via tutto il tempo (e altro, che puoi immaginare). Due mesi fa ero a Selva di Val Gardena e sono andato a vedere una partita di playoff contro Torino, idem ogni volta che potevo, negli USA (per una partita dei Florida Panthers mi sono quasi congelato nonostante le precauzioni), ma ribadisco che sarei un cialtrone se dicessi di essere esperto. E ti sembrerà una boiata ma uno degli obiettivi che mi rimangono (e rimarranno, temo...) è vedere una partita casalinga degli Edmonton Oilers. Perché? Non lo so nemmeno io...
@tani: fino a stamattina alle 6 non avrei saputo dirti neppure se i Canucks erano ai playoff, sai che sono "lievemente" impegnato. Ho imparato tutti in quei minuti. "Oh Canada" cantato da tutti è una cosa splendida, tra l'altro.

Stefano Olivari ha detto...

85 commenti, nemmeno un blog di Vancouver...domani ci proviamo con il dressage...

Roberto Gotta ha detto...

@Dane: ma certo! L'email il capo ce l'ha e te la darà, anche perché mi sta rispondendo URGENTEMENTE su una questione importante!

Tani ha detto...

@igor : vado per il piu' "elegante". "Any" Pale Lager is good.

@Dane, Roberto ha un suo blog

http://vecchio23.blogspot.com/

puo darsi trovi la' cio' che cerchi

Anonimo ha detto...

@Roberto Gotta
quando ti decidi per gli oilers...chiama! magari quando giocano contro i leafs. così viene anche tani... :-)))

Italo Muti ha detto...

@All

il direttore è grande e noi siamo i suoi profeti...discepoli?

Direttore la vedo sempre più come Gordon :)))))))))))

Italo

Tani ha detto...

Ragazzi vi lascio, che devo andare ad "insegnare" calcio a delle ragazzine viziate.

See you later!

jeremy ha detto...

Diretto, ma qualche suo amico intellettuale scomodo esperto di specialità 5 birilli non riesce a farci un pezzo su Belluta e Gustavo Zito?!?

Nick ha detto...

@Igor
ieri sera ho mangiato una carbonara fantastica (che non c'entra un cazzo uguale ma almeno richiama bei pensieri, a differenza della FIGC).

jeremy ha detto...

Nick, ma ci hai messo il guanciale o la pancetta?

Anonimo ha detto...

tani è messo adirittura meglio di quello con la baby sitter in barca a vela :-)))

ps:
poi vogliamo un pronostico per il titolo nhl, eh...penserai mica di cavartela così!

paperogha ha detto...

Jer, e Vitale Nocerino, il "killer dei birilli" ce lo vogliamo dimenticare?
:-)

Roberto Gotta ha detto...

@igor: appena trovo un sito web che offra voli gratis, auto a noleggio gratis e hotel gratis... :-(

Dane ha detto...

@Direttore: no, il dressage no, su.....proprio Lei, poi...

p.s.: provi con questo: http://vimeo.com/9970489
Ha già scatenato putiferi altrove...

@Gotta: denghiu, anche se il Direttore a furia di girarmi mail di colleghi comincerà a sentirsi un'entraineuse...

@Tani: già visto, l'ho girato un quarto d'ora alla ricerca della mail prima di farmi prendere da una crisi di nervi....

@Jeremy: questo è un sito di sport&atleti, non di religioni&divinità: cosa cazzo c'entra Zito?!...

@Nick: quest'estate in piscina, bagnino che riprende ragazzini molesti: "...bla, bla, bla questo non è il calcio, che è un gioco...Federazione Italiana Giuoco Calcio.....il nuoto è una disciplina, serve disciplina....."

p.s.: e qui ci sarebbe da disquisire due settimane sull'uso disinvolto dei termini "disciplina" e Giuoco", roba che in confronto trash e trebbiare ci hanno regalato un telegramma....

Kim ha detto...

Il bello dell'hockey è che i miracoli succedono. Non mi riferisco a Lake Placid '80 (quello non è stato un miracolo ma un furto in perfetto stile Moggi). Ma alla vittoria ceka dell'anno scorso. Il tutto originato da un favoloso pareggio di Rachunek a 8 secondi dalla fine. Ruzicka, che si stava dimenando come un leone in gabbia da almeno 10 minuti osservando la sua squadra che metteva alle strette gli svedesi esplose in un grido di gioia. A quel punto ho capito che i ceki avrebbero vinto il mondiale...

Kim ha detto...

@all
E con questo arrivo a 100!

avete visto, basta pochissimo.

Panjisao ha detto...

@ Dane
bello il video... ad un certo punto si capisce anche perché ai cani stanno sul cazzo i ciclisti... ;-)

p.s.: ma il gessato è divisa ufficiale?

Dane ha detto...

E viceversa Panjisao: il putiferio su un altro forum s'è scatenato proprio per questo, pensa te....

Anonimo ha detto...

@Roberto Gotta
capito. ce la guardiamo magari in streaming su nhl tv, eh? :-)))

Straw61 ha detto...

@Roberto Gotta
fantastico il Puck Master, ce l'aveva un mio amico...io avevo una versione un po' più grande con i giocatori piatti e gli stickers da attaccare fronte-retro con le maglie dei Boston Bruins e dei New York Rangers...meraviglioso, l'ho letteralmente consumato e non me ne sono mai separato (quel che resta ce l'ho in cantina)...

Anonimo ha detto...

kim è il più grande polemista di indiscreto

Kim ha detto...

@gas031

non merito tanta considerazione. In realta' questo e' un blog con frequentatori molto bravi e competenti. Ho solo stimolato una discussione usando mezzucci che dane ha giustamente qualificato "da prociesso di biscardi" per far discutere di hockey su ghiaccio che e' il mio sport preferito...
Massimo rispetto a tutti.
Guardate il mondiale IIHF, gia' il fatto che si gioca in Slovacchia e' una cosa meravigliosa. La Slovacchia merita la massima considerazione e rispetto. W Satan, Slovensko do toho!

GuusTheWizard ha detto...

Riguardo agli hockey
Su ghiaccio: visto solo in TV, ma altamente frustrante in quanto per il novanta per cento del tempo non riesco a vedere il disco.
A rotelle: giocato un paio d'anni da piccolo (10-12) anni. Molto divertente.

Simone ha detto...

Iniziativa interessante...
La data scelta per i mondiali,con la contemporaneità dei playoffs Nhl,è come al solito demenziale.
Da,ricordo benissimo quella meravigliosa Unione Sovietica ma,bimbetto,la mia ammirazione andava agli arcirivali cecoslovacchi.
Volete mettere Jiri Holecek?

Tani ha detto...

Igor, ma cosa avevi capito?!
"Alleno" la squadra maschile e femminile della scuola di mio figlio, visto che i due insegnanti incaricati sanno appena, appena che il calcio si gioca con i piedi...;-)). D'altronde sono sei anni che lo faccio, e con il curriculum che ho, sono molto richiesto...
Nick e Jeremy ne sanno qualcosa dei miei inegabili ed inarrivabili successi come The Coach!

Tornando seri, i pronostici lasciano il tempo che trovano. Vorrei che il vincitore fosse uno tra Vancouver Canucks e Washington Capitals. Il kiddo che ho a casa, pero, è uno sfegatato degli Habs. Ed essere un tifoso dei Canadiens a Toronto, vuol dire avere fegato...

Tani ha detto...

http://video.nhl.com/videocenter/console?hdpid=77&id=110630

Simone ha detto...

@Tani:la segnatura di Ryan l'hanno riproposta ossessivamente nei notiziari sportivi americani.
E hanno fatto benissimo...
Direi che è l'highlight di questo mese di playoffs Nba/Nhl con un passaggio di tocco,una fucilata a una mano,di Chris Paul.

Tani ha detto...

Simo, il video e' per coloro che pensano che certi slalom li puo fare solo Messi...;-))

Kim ha detto...

La partita di jeri sera tra Real Madrid e Barcelona è la dimostrazione della superiorità dell'hockey su ghiaccio rispetto al calcio. Nell'hockey se decidi di non giocare ne prendi una carettata. Se non stai al ritmo affondi in poco tempo. Non si fanno sceneggiate perché non c'è tempo per farle. Se proprio ci si vuole prendere a randellate ci si dedica esclusivamente a quello per qualche minuto e poi si prosegue. Non esiste che una squadra debba restare in inferiorità numerica per il resto della partita a causa di una sceneggiata vergognosa. Il coach può gridare e sbraitare quello che vuole e non viene allontanato da arbitri permalosi....

Nick ha detto...

@Dane, capisco (è che come Kim sa bene son stupido, le cose dovete spiegarmele per filo e per segno).
Ma a parte il fatto che Igor parlava di sport...resta il punto di fondo: dire che per giocare a calcio non c'è bisogno di saper fare gesti tecnici è una puttanata.
Una puttanata snobistica.
Una puttanata snobistica completamente priva della minima cultura sportiva.

il putiferio su un altro forum s'è scatenato proprio per questo
Non ho capito: per il gessato o per il cane?
E soprattutto: perchè ai cani stanno sul cazzo i ciclisti o perchè ai ciclisti stanno sul cazzo i cani?

Ho solo stimolato una discussione usando mezzucci che dane ha giustamente qualificato "da prociesso di biscardi" per far discutere di hockey su ghiaccio
E per esempio, discutere direttamente di hockey su ghiaccio entrando nel merito dell'articolo era troppo difficile?
Guarda che è uno sport semplice, eh...
(oh: a quanto mi dicono, per carità)

Nell'hockey se decidi di non giocare ne prendi una carettata.
Caro, fidati: l'unica dimostrazione di qualcosa, qui, è la dimostrazione del fatto che non hai la minima idea di cosa sia il calcio.

Il che, ripeto, non è una colpa. Ma menarla a chi ha interessi diversi dai tuoi invece sì.

Se proprio ci si vuole prendere a randellate ci si dedica esclusivamente a quello per qualche minuto e poi si prosegue
Ah, la dimostrazione della superiorità dell'hockey!
Ah, la cultura sportiva!

Kim ha detto...

@Nick

ciao.
Parlando semplicemente di hockey non avrei stimolato nessun interesse. Invece così facendo ho fatto arrivare a 100 i commenti sull'articolo di Igor. Secondo me funziona meglio così. Sono tecniche che in Italia vanno alla grande. La polemica sterile, il battibecco, la provocazione funzionano molto meglio della dotta dissertazione. Purtroppo è così. Me ne dolgo. Non vorrei, ma funziona meglio così.
L'hockey è uno sport molto semplice, poche regole e chiare, possibilità di utilizzare mezzi tecnici per decidere se un gol è regolare o meno, tempo effettivo di gioco (come nel basket), molte meno discussioni, schemi da eseguire con perfezione assoluta (la leggenda dice che Tikhonov facesse sessioni di allenamento con in mano l'interruttore dell'illuminazione della pista e ogni tanto spegneva le luci... voleva sentire ancora il disco sui bastoni dei giocatori per almeno 3-4 passaggi successivi).
Del calcio so poco, è vero. Ho seguito solo l'Inter di Milano negli ultimi 10 anni e ho goduto molto l'anno scorso. Però in generale del mondo del calcio so poco.

Sulle randellate: io penso sia meglio darsele di santa ragione per un minuto e poi giocare, piuttosto che continuare a menarsela per tutta la durata di un incontro. Mia opinione. Chiaro che meglio ancora sarebbe giocare senza darsi botte. Ma questa, forse, è utopia.

Guardati una partita dei prossimi mondiali (es. mercoledì prox. alle 20:15 Finlandia - Rep. Ceka) e poi ne riparliamo...

Nick ha detto...

Parlando semplicemente di hockey non avrei stimolato nessun interesse
Avresti stimolato l'interesse di chi voleva parlare di hockey, anzichè stimolare l'ennesima inutile polemica.

Invece così facendo ho fatto arrivare a 100 i commenti sull'articolo di Igor
Ah, beh: se è diventata una gara a chi ha più commenti sotto il post non lo sapevo...

Sono tecniche che in Italia vanno alla grande. La polemica sterile, il battibecco, la provocazione funzionano molto meglio della dotta dissertazione.
"Funzionano" per far cosa?
Dipende dagli obiettivi.
Funzionano per far polemica, non certo per parlare di hockey.

Non è che in ufficio mi metto a mandare affanculo tutti perchè "funziona meglio".

L'hockey è uno sport molto semplice
Lo abbiamo capito tutti.
Ora, ci piacerebbe che tu capissi che l'hockey è uno sport molto semplice di cui a qualcuno non frega un cazzo.
Si può, o è vietato dalla Costituzione?
E' contro le regole di Indiscreto?
Non so, basta che lo dite....

Ho seguito solo l'Inter di Milano negli ultimi 10 anni e ho goduto molto l'anno scorso
Questo fa di te una persona molto saggia e nobile, per esempio.
Molto di più della tua passione per l'hockey! :D

Sulle randellate: io penso sia meglio darsele di santa ragione per un minuto e poi giocare,
Opinioni. Per me, per esempio, è meglio non darsele affatto, come scrivi anche tu.
Di certo non mi sembra questa una base solida per parlare di cultura sportiva e superiorità...

Guardati una partita dei prossimi mondiali
No, guarda. Dobbiamo fare qualcosa affinchè entrambi capiamo a fondo il significato della frase "non me ne frega un cazzo", perchè sennò non ci capiremo mai...

Davvero, io vorrei tanto essere onnisciente, interessato a tutto e in grado di parlare di tutto.
Ma non ho tempo.
Sono stato costretto -mio malgrado- a suddividere in 24 ore il tempo per fare le cose che più mi interessano. E l'hockey su ghiaccio è rimasto fuori.
Credi di poterlo accettare?

Kim ha detto...

@Nick

ok, va bene. Hai ragione.
Non ti faccio perdere dell'altro tempo, allora. Ma il mio era solo un semplice invito, forse un'esortazione, ma certamente non un obbligo! E' anche possibile fregarsene dell'hockey su ghiaccio, ci mancherebbe! Se non piace, non si è mica obbligati.

Ciao.

Dane ha detto...

@Nick: "Ma a parte il fatto che Igor parlava di sport..."

Infatti ho citato l'episodio del bagnino per riderne, visto che trovavo pretestuoso l'interpretazione di certi termini. Niente di nuovo insomma...

"dire che per giocare a calcio non c'è bisogno di saper fare gesti tecnici è una puttanata."

http://www.youtube.com/watch?v=2LbpdUIbgWA

p.s.: eh lo so, torno sempre lì.....

"Una puttanata snobistica completamente priva della minima cultura sportiva."

Sul discorso della cultura sportiva siamo ovviamente d'accordo: qualche cretino potrebbe rispondere che l'Hockey è un gioco stupido, dove i giocatori non hanno ruolo, corrono come pazzi avanti indietro, sparando il disco quà e là a casaccio (a volte addirittura contro la sponda invece che al compagno...), etc...
Pensavo il discorso vertesse sul fatto che una persona dimostra cultura sportiva seguendo varie discipline senza farsi ubriacare dal mainstream per il popolo bue, invece tutta la cultura sportiva si risolve nel fatto che l'hockey è raffinato mentre il calcio fa schifo e puzza.
Aaahhh, la Tauromachia!!!.....

"Non ho capito: per il gessato o per il cane?
E soprattutto: perchè ai cani stanno sul cazzo i ciclisti o perchè ai ciclisti stanno sul cazzo i cani?"

Per il cane. Alla pubblicazione di quel video un amico ha fatto una battuta sul fatto che il cane non sarebbe più tornato lì a farla, io da animalista ho istintivamente espresso solidarietà al povero cane dicendo amaramente che probabilmente ne aveva già fatta abbastanza in quel momento.
Il solito mountain-biker cretino ha preso i due commenti come uno sghignazzare sulla pelle del malcapitato cane, tirando fuori un pippone sul fatto che sti cazzo di ciclisti in città non devono rompere i maroni ed invadere spazi altrui (invece devastare una montagna per una gara di MTB lasciando uno scempio di carte e lattine è ecologico...) e addirittura si divertono a vedere un cane investito (!!!).
Tralasciando il prosieguo della discussione (che come potrai facilmente immaginare è presto degenerata...), la questione cani/ciclisti è semplice: i cani odiano i ciclisti perchè ne vengono spaventati quando gli sfrecciano affianco (evidentemente preferiscono le auto che li stirano quando attraversano la strada, che ti devo dire...), i ciclisti odiano i cani non tanto per tutela dei proprio polpacci quanto perchè ad esempio in Sudamerica (e qui mi ricollego al video) non esiste il concetto di cane al guinzaglio o nel cortile di casa. I cani sono assolutamente liberi di andare e di fare quel cazzo che vogliono, tornando a casa solo per mangiare e dormire ("..questa casa non è un albergo!...").
Lodevole dal punto di vista animalistico, il problema è che non si contano gli incidenti causati dal tentativo di evitare un cane. Un amico del forum, ad esempio, che abita in Chile da qualche anno per colpa di un cane che gli ha tagliato improvvisamente la strada s'è rotto denti, costole e clavicola (oltre ad un Reynolds in carbonio da 3000€...) nel tentativo di evitarlo.
Nel caso specifico del video il mio non era nè un commento a favore del ciclista o della manifestazione (se organizzi una gara devi prevenire anche certi inconvenienti) nè del cane o relativo padrone (non ce la si può prendere col cane, ma di certo lì un cane non ci doveva essere...)...

francesco74 ha detto...

ma alla fine, si puo` sapere qual'era st'errore nell'articolo?

Kim ha detto...

@whom it may concern...

Se non vi frega niente dell'hockey su ghiaccio e/o non volete sottrarre tempo prezioso al calcio non leggete oltre

@francesco74

Non c'è nessun errore.
Come ho già avuto modo di dire il mio era un metodo meschino, degno della peggior puntata del "brociesso di biscardi" (come giustamente osservato da dane) per scatenare un po' di discussione attorno al mio sport preferito.
Visto che di solito attorno agli articoli di igor si scatenano a decine alla caccia di errori, omissioni, virgole storte, accenti mal calibrati, traduzioni arbitrarie e interpretazioni personali, ecc.. ho pensato che in questo modo qualcuno avrebbe iniziato a verificare dati, numeri e nomi per cercare di inchiodare nuovamente igor al suo ruolo di martire.

Prometto che non farò più uso di questi mezzucci infami.
Oggi iniziano i mondiali in Slovacchia.
Se si giudica l'hockey su ghiaccio per come lo si vede trasmettere e commentare in Italia (siano partite del campionato italiano o immagini delle piste-corridoio della NHL) capisco che sia poco attraente.
Io ti invito a guardare (se puoi) le immagini che arriveranno dalla Slovacchia.

Montreal, Sept. 2, 1972....tutto fu subito chiaro.

Leo ha detto...

Bravo Guus, viva l'hockey a rotelle! Dove giocavi? Io nel PRato

GuusTheWizard ha detto...

@Leo
Nei giovanissimi della Villa d'Oro, gloriosa società sportiva della mia città, che vanta al suo attivo anche ben tre scudetti di Pallavolo Maschile.

Leo ha detto...

Mai incontrati. Ma Villa d'oro Modena? Io ricordo il La mela