Ha vinto Zeman

di Stefano Olivari
I tremila tifosi del Pescara che hanno accolto Zdenek Zeman in occasione della sua presentazione sapevano e sanno benissimo che il presidente Giuseppe De Cecco non ha ingaggiato né Mourinho né Guardiola.
Difficile, visto che si è subito parlato di giovani da far crescere, che con il 64enne boemo si lotti per quella serie A che in prospettiva è l’obbiettivo naturale per la squadra abruzzese. Tremila persone, più che allo stadio in certe partite dello stesso Pescara. E allora? Erano tutti anti-moggiani? Erano tutti fan del 4-3-3? Erano tutti felici di candidarsi come peggior difesa del campionato? Di sicuro non erano poveracci che vivono la loro vita attraverso il web, come noi e i tanti difensori del moggismo prima ancora che di Moggi, ma persone che non hanno perso la capacità di sognare e di vedere il calcio come qualcosa di migliore della vita e non una sua semplice replica parodiata. Non è un caso che i nostri recenti post su Zeman abbiano riscosso tanto successo, nel senso di critiche e insulti (la spinta a scrivere è quasi sempre di tipo ‘contro’, quindi ce lo aspettavamo): perché questi sudaticci cultori del ‘tutti ladri’ se la prendono con un anziano allenatore che in carriera ha vinto poco e che è sempre stato fuori dai giri che contano? Uno che fra l’altro oltre che Moggi ha accusato il calcio italiano in generale, quello stesso calcio che nel 1999 impose a Franco Sensi di cacciarlo con la morte, dopo un quinto posto, nel cuore e con parole che Zeman non dimenticherà: ”Mi dispiace, ma mi hanno detto che finché ci sei tu non ci faranno vincere mai”. L’anno dopo arrivò Capello, il vincente Capello, che arrivò…sesto. Quello dopo ancora Batistuta, le spese folli la cui onda lunga ha portato a DiBenedetto e altre situazioni particolarissime (non ultima un cambio di regole in corsa che penalizzò la Juventus di Moggi), portarono a uno scudetto che Zeman in vita sua non vincerà mai. Quello dell’etica sportiva è però suo, anche se nel calcio italiano non è che ci siano concorrenti temibili. Per questo il solo citare Zeman fa impazzire in positivo e in negativo. Al punto che in alcuni commenti sul Guerino abbiamo letto che ‘A Pescara non è che ci sia tutto questo entusiasmo’. Tremila in piazza De Cecco li porterà ancora solo comprando Messi. Quanto al 'Tutti ladri', vero mantra dei ladri, il rischio è che la probabile revoca dello scudetto 2005-2006 all'Inter renda questa porcheria un dogma. Se esiste anche solo una squadra o una persona che si è comportata secondo le regole dello sport, questa deve essere premiata. Ecco, sbandierate e credete ai vostri colpi di mercato, ma non chiedeteci più cosa ci piaccia di Zeman.


stefano@indiscreto.it
(attualizzazione di un articolo già pubblicato sul Guerin Sportivo)

8 commenti:

nico_qsr ha detto...

Direttore, se non ci fosse lei...

ceccotoccami ha detto...

Il "tutti ladri" col conseguente nessun ladro piace più a molti interisti che a chi da 5 anni dice che calciopoli è stata una schifezza perchè lasciata a mezzo.
PERCHE' LASCIATA A MEZZO.
E' la maggioranza degli interisti che la buttano sul "tutti ladri" tranne noi perchè la loro squadra, oggi anche a detta di Palazzi, è in quel mezzo che le truppe guidate dal g. provolone, per motivi ancora misteriosi, tralasciarono di trascrivere nelle loro informative.
Se Google Analytics deve essere, che Google Analytics sia.

Italo Muti ha detto...

@Direttore

forma euclidea, in senso breriano...Concordo con il sneso del post, anche se comportarsi bene dovrebbe essere la norma e non l'eccezione che vine premiata. L'entusiasmo lo leggo come genuino, nel segni di un sogno, per il resto la tabula rasa è una bella soluzione, forse utopica, ma visti i tempi non tanto.

Italo

marcopress ha detto...

continuo a non capire il senso dei peana, chiaramente colpa mia. Dopo di che, oggi, è depistaggio puro:)

4-3-3 ha detto...

Stefano, sono stato testimone privilegiato dell'arrivo del Messia Boemo nel 2004. Il Lecce veniva da una stagione strepitosa con Delio Rossi (terzo posto in classifica nel girone di ritorno), ma la squadra venne smantellata (via Chevanton, Franceschini, Bolano etc.) e Zeman era la classica pezza a colore della società per evitare investimenti e giustificare alcune cessioni.
Eppure, alla presentazione c'era un entusiasmo smisurato, mai più raggiunto. Secondo la mia impressione, la reputazione di onesto tra i ladri era solo una motivazione di quella follia collettiva, pure tra le più piccole.
Prova ne sia che al suo ritorno nel 2006 (letteralmente riportato in Salento dal furore del popolo tifoso), l'entusiasmo era ancora maggiore, nonostante si fosse in b e risultassero chiaramente visibili i segni del ridimensionamento dimensionale voluto dalla presidenza (i Semeraro volevano fare gli Agnelli dei poveri e costringere la società all'autogestione).
La motivazione più ricorrente delle persone che si abbonavano era: con Zeman ho visto un calcio nuovo e ora mi voglio nuovamente divertire.
Chi ha guardato le sue squadre dal vivo (in tv è completamente diverso) ha scoperto un modo di intendere il pallone radicalmente diverso dal 99% del resto del mondo del football.
Può piacere o meno, ma quando le squadre del boemo giocano di buzzo buono, ti rendi conto che le differenze tecniche tra grandi e piccole si possono limare.

Sergio Bibbò ha detto...

quoto tutto

Leo ha detto...

Mi scusi direttore ma io ricordo bene la posizione di questo blog dopo la recusatoria di Palazzi, ed anche quella, schifata, dopo la riduzione delle pene. Detto che condividevo la posizione, ma non ho mai condiviso cosa è stato fatto emergere da calciopoli, mi aspettavo la stessa verve oggi, a distanza di 5 anni. Ho trovato invece un articolo totalmente tifoso e senza senso. Così come, a distanza di anni, senza senso l'attacco di Moratti a Palazzi, degno del peggior Berlusconi.

eros ha detto...

stefano, sono zemaniano perche sono gaberiano,perche mi piacciono le persone normali,perche l'estetica è un valore, perche essere onesti occorre esserlo sempre piu,perche ho parlato con suoi ex giocatori ed è una persona con cui si parla di tutto..ecceccc
Ma quando parte il "tutti ladri" come anche a me forse è capitato di far intendere (non scrivere) non è che si dica che non esistono gli onesti:io intendo solo che il sistema ha passato il punto di non ritorno,e ora è impossibile (e a meno di forti scosse) ristabilibire il minimo sindacale di credibilità.Difendere le rare-dico-rare persone come zeman è come diceva GG," in una giornata d'inverno farsi addosso una pisciatina per sentire un po' di teporino".
viva zeman ,stefano ,ma putroppo il freddo aumenta sempre, e non solo in italia.
in bocca al lupo stefano