Paura delle donne

di Sonia Fusco
Il Mondiale femminile di calcio è considerato un evento importante in quasi tutto il mondo, a meno che i giornali mandino i loro inviati in trasferta a caso. A seconda dei paesi lo spazio mediatico (basta confrontare i siti dei principali quotidiani) cambia, ma in nessuno è pari a zero come in Italia.
In Germania, paese dove non mancano i successi del calcio maschile, c'è stata una media di 14,1 milioni di telespettatori sintonizzati per la partita di apertura della nazione ospitante. Significa quasi il 20 per cento della popolazione tedesca e quasi il 60 per cento di tutti quelli che stavano guardando la televisione durante il gioco. Le nazionali arrivate alla fase finale sono le seguenti: Australia, Brasile, Canada, Colombia, Inghilterra, Francia, Germania, Guinea Equatoriale, Giappone, Corea Sud, Messico, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Svezia, Stati Uniti. Notato niente? Esatto, manca la nazionale Italiana: è per questo che, con qualche eccezione, quest'anno non si sono letti nemmeno quei trafiletti copiati dalle notizie d'agenzia. Anche solo per dire due cose del Canada di Carolina Morace o della fenomenale brasiliana Marta.Vabbé, sbufferà il milaninterjuventino che segue solo Calciopoli e calciomercato, qualcuno va a vedere la Germania per nazionalismo ma del resto importa poco. Sbagliato: il 75% dei biglietti è stato venduto prima dell'inizio dell'evento ed anche la quasi totalità del resto è stata piazzata. A gente vera, non a sponsor che poi li regalano a clienti che poi li stracciano. E per la cerimonia inaugurale a Francoforte c'era il governo tedesco al completo. 
La Panini non ha voluto mancare all'evento e ha creato un album per il calcio femminile e il suo Mondiale. In poche settimane sono andati esauriti i quasi 5 milioni e mezzo di bustine delle sedici nazionali di calcio femminile partecipanti. L'album ha 40 pagine e 17 atlete per squadra, per un prezzo di 2 euro. Peccato che le figurine si possano trovare solo in Germania, paese che ha un forte tessuto di appassionate, di strutture, di atlete con evidentemente una federazione che crede nel calcio femminile, che investe nel calcio femminile, nel settore giovanile, visto che la Germania oltre ad essere stata campione d'Europa e del Mondo domina anche fra le ragazze. Ha dominato (8 a 1 alla Norvegia in finale!), fra l'altro gli Europei Under 19 giocati proprio in Italia a giugno e ovviamente snobbatissimi dai media italiani, come il calcio femminile in media.
In Italia si potrebbe partire da una frase: ciò di cui non parli, non esiste. In Italia il calcio femminile sembra che si faccia di tutto perchè non esista. Come mai Carolina Morace è dovuta emigrare all'estero per poter allenare? A marzo si è svolta la Cyprus Cup, torneo a tre gironi: Italia al nono posto su dodici partecipanti, vittoria del Canada. Il calcio femminile professionistico non esiste, è sotto la Lega Nazionale Dilettanti. Anzi, di una parte: la Divisione calcio femminile, adesso commissariata da quel Tavecchio che aveva cercato proprio quest'anno di trasformarla in dipartimenti senza riuscirci. Pensare che la serie A, dove si giocano scudetti e qualificazioni alla Champions League, è un campionato dilettantistico...
In Italia si è ancora attaccati ad un retaggio culturale maschile per cui il calcio può e deve essere 'roba da uomini'. 
Il genere maschile non vuole perdere questa che pretende e sente essere solo una sua prerogativa rifiutando il confronto, forse avendo paura che dando la possibilità di esprimersi si possa essere superati. Non come valore fisico-tecnico, ma come interesse del pubblico: come reagirebbe una serie B con i suoi quattro gatti in tribuna a una serie A femminile che possa coinvolgere la maggioranza del pubblico femminile?  Visto che la base del successo del calcio è l'identificazione, una bambina avrebbe più facilità ad identificarsi in una campionessa che in un campione. A meno che in Germania, Stati Uniti, eccetera, siano tutti cretini e gli intelligenti risiedano solo nei nostri media (e nelle nostre case). Siccome non crediamo ci sia un complotto contro il calcio femminile, ma solo ignoranza, è probabile che una Lega piccola e ben strutturata possa in pochi anni raggiungere l'interesse generato da una serie B. Qualcuno ci proverà mai?

Sonia Fusco
(in esclusiva per Indiscreto)

14 commenti:

sergio.bocchini ha detto...

In realtà non seguo molto neanche il calcio maschile ma se non è supportato dalle stesse donne (e fino a prova contraria non vedo tutto questo entusiasmo nonostante ci siano diverse squadre di calcio femminile per città) credo che il calcio femminile in italia potrebbe sfondare solo se giocassero in bikini come (forse provocatoriamente) voleva fare una formazione dell'est europeo.

Anassagora ha detto...

Io ho seguito spesso il calcio femminile in quanto seguivo una delle più vecchie squadre della federazione.. il rivignano.

Certo è che quando le abbiamo viste giocare un amichevole con delle americane ci sembrava che queste ultime giocassero uno sport diverso.

In Germania (così mi hanno detto dei tedeschi) sono molto seguiti in quanto vengono svolti lì... nelle edizioni precedenti (pur essendo la germania una nazionale fortissima) non erano certamente così seguiti..

K

transumante ha detto...

Io penso che una selezione di utenti indiscreto batta agevolmente una squadra femminile di serie a

Sono dilettanti nella forma e nella sostanza, senza offesa. Il calcio e´gia´noioso di suo, figurarsi quando giocato al rallentatore

In italia non c'e´alcuna paura delle donne, e´ che hanno un ruolo marginale nella societa´, quindi anche nello sport

cydella ha detto...

Io piuttosto di dover vedere ancora una partita di calcio femminile, mi vado a guardare i miei amici in 3° categoria... pietà misericordiosa allo stato puro.

Anonimo ha detto...

allora:
ora di ginnastica del liceo.
le ragazze non è che non giocano a calcio, la maggior parte non si cambia neanche, per scelta.
visto qualche partita femminile (nazionale, quindi livello top).
aspetto fisico: non sono solo peggio degli uomini, ma si vede che tutta la preparazione atletica(se cosi si può definire) è precaria.
aspetto tecnico: oscillante tra giovanissimi regionali e allievi provinciali.
due scelte possibili: buttarla sul sesso, che va sempre bene; fare una bella quota rosa nelle squadre di calcio maschili (pardon, unisex), questo altrettanto di moda e subito avvallato dalla Finocchiaro di turno.
sinceramente io ho molta paura delle donne, in generale, ma nel calcio proprio no.
con simpatia ;-)

marcopress ha detto...

Sì, le donne non esaltano:) Andrea, a Rivignano meglio andare Al Ferarut.

Stefano Olivari ha detto...

Il successo o l'insuccesso di una simile lega sarebbe decretato dal pubblico femminile, credo, più che da quello maschile (per il guardone puro meglio volley o tennis)...la domanda è: le donne italiane che seguono il calcio sono interessate al personaggio (Totti potrebbe valere Raoul Bova, Nesta Garko, eccetera) o al gioco? Domanda retorica...

carloblacksun ha detto...

perfettamente d'accordo con transumante: perchè guardare uno sport in cui la prima cosa che mi viene in mente è "io e i miei amici batteremmo queste qui 6-0"?

MB ha detto...

Il commento del direttore trasuda sessismo ma è anche molto vero.
Non ho mai visto una partita di calcio femminile, ma il livello è così imbarazzante? Non sarà così inguardabile se in Germania per i mondiali c'è stato tutto questo seguito (immagino in gran parte sovrapponibile al seguito del calcio maschile) (stavo scrivendo del calcio vero ma mi sono corretto).

Anonimo ha detto...

Che l'Italia sia un Paese ipermaschilista non ci piove; ma che per misurare la civiltà di un popolo, sotto il profilo del rapporto uomo-donna, si debba anche controllare quanta gente guarda le pallosissime partite di un mondiale di calcio femminile francamente mi pare una cavolata (quando poi le prime a non guardarle sono proprio le donne stesse).
Ammetto, senza per questo sentirmi maschilista (o intimidito dalle donne), che tra un trofeo tim il 10 agosto e la finale dei Mondiali femminili mi guarderei integralmente il primo 100 volte su 100 senza neanche pensarci, (disastrosi)intermezzi musicali compresi :-)

Anassagora ha detto...

Marcopress... io preferisco "Al Diaul" comunque al ferarut ci facevamo sempre capodanno... il proprietario ci teneva la salettasotto...

Comunque una volta trasferta a pasian di prato le stavamo prendendo causa insulti all'ala destra avversaria (la verità è che semplicemente era molto più forte delle altre).

K

poggy ha detto...

Direttore, sono confusa: stando alla sua logica, io Indiscreto non lo dovrei nemmeno leggere, anzi, non dovrei proprio sapere che esiste, visto che non ci sono nemmeno le foto! già percepisco il continuum spaziotemporale che si incrina a causa questo inconcepibile paradosso... Sempre bello sentirsi le benvenute comunque: ovviamente vien proprio voglia di partecipare invece di restare a lurkare e risparmiarsi qualche mal di stomaco, no?

Pierfrancesco ha detto...

il raffronto tra il nostro calcio femminile e quello dei paesi all'avanguardia è imbarazzante. Avete presente la nazionale di rugby quando affronta i Maori e prende diciotto mete? Ecco.
Da una parte c'è l'extraterrestre Marta, controllo di palla da serie A maschile, la formidabile nazionale tedesca, eccetera.
Dall'altra le nostre: a qualunque livello, che si parli di serie A o campionati regionali, sono identiche, soprattutto nella difficoltà di trascinare in avanti il pallone per dieci metri, come se pesasse venti chili...

lorenzozanirato ha detto...

@Pierfrancesco Azz gliel'hai chiamata proprio a Brasile e Germania..