Articoletto autocelebrativo, sborone e spocchioso, perché la classe non è acqua (per noi devoti di Sharon Zampetti e Chicco Lazzaretti è One O One) ma soprattutto perché abbiamo scoperto che scrivere in un libro che molti giornalisti sono in malafede poi ti espone al rischio di non avere recensioni sulle testate in cui questi giornalisti lavorano. In un mondo ridicolo e con pochi interessi come il calcio, figurarsi nell'economia o in altri settori pesanti...
Dalla parte giusta della barricata, quella in cui si scrive di aria fritta, siamo stati più volte (sempre?) sia noi che l'autore del Teppista: il semplice essere giornalisti apre porte che di solito agli outsider veri sono sbarrate, del resto se fossimo eversori del sistema non avremmo pagato le bollette di casa negli ultimi vent'anni mettendo l'ovvio (dei popoli) in bella copia. Venendo alle vendite, il semplice passaparola ci ha già fatto scollinare le 2mila copie di vendita più altre 3mila prenotate dai vari anelli della distribuzione. Cifre incredibili, per chi ha una minima conoscenza dell'editoria sportiva italiana (anche se questo non è un libro sportivo, ma basta che ci siano tre pagine di calcio per essere relegati in questo ghetto per non lettori) e dell'editoria in generale dove al di fuori degli autori che vediamo nelle classifiche di solito il libro te lo comprano per pietà solo gli amici non scrocconi. Inutile ricordare che le vendite non sono né un indicatore di qualità né uno di non qualità, sono solo numeri. Mentre stiamo scrivendo queste righe siamo quinti nella classifica Hoepli e sesti in quella italiana assoluta di vendita degli eBook. Davanti, nella graduatoria 'fisica', a Camilleri (Sellerio), Benedetta Parodi (Rizzoli), Baricco (quindicesimo, Feltrinelli), Rampini (sedicesimo, Mondadori), Umberto Eco (venticinquesimo, Bompiani), solo per citare gente a cui non manca il traino televisivo nè la recensione dei circoli giusti (tranne che nel caso della Parodi, nostro mito). Dove vogliamo arrivare? Non certo a sostenere che le recensioni non contano, altrimenti non ci sarebbe la coda per presentare la propria 'ultima fatica' da Fabio Fazio o anche a una trasmissione sui funghi. Quel poco che arriverà ci riempirà comunque di gioia, visto che siamo cresciuti con la carta stampata e con lei moriremo. Finora siamo stati presi in considerazioni dalle fanzine di alcune curve e dal sito di un bravissimo tatuatore di Carugate. E ne siamo orgogliosi, significa per una volta nella vita che abbiamo scritto qualcosa di vero e che sia andato oltre il compitino. Risentirete parlare di noi per 'Ferrari, un sogno italiano', 'Moratti, cuore nerazzurro' o 'Quanto ci mancano Coppi e Pantani', per questi titoli la segnalazione del 'collega' non ci verrà di sicuro negata.
Twitter @StefanoOlivari
12 commenti:
su anobii (oscuro social network basato sui libri, ma ottimo anche solo come archivio on line della propria biblioteca), a poche ore dalla creazione della scheda, già 7 utenti affermavano di possedere "il teppista".
c'è anche una mia recensione, che spero nel suo piccolo possa contribuire al passaparola.
ancora complimenti all'autore e all'editore.
(misterioso davvero il destino dei libri di narrativa a carattere sportivo: a quando carofiglio nel reparto di giurisprudenza?)
Quoto tutto, poi bisognerebbe vedere se pesa di più aver scritto che i giornalisti sono in malafede o il fatto di non appartenere semplicemente ai circoli giusti (non è che per il libro su Ronaldo o per i vari Cialtronia abbia visto in giro chissà quali recensioni...).
Certo i risultati sono eclatanti, anche se precedere la Parodi è un po' come battere la Sangiuseppese (che aveva corrotto l'arbitro, per carità...).
Anche se anch'io lo considero un mito, almeno da quando assunta al tg di Italia 1 dichiarò "dimostrerò le mie capacità..." (a parte il fatto che infatti poi è finita dietro i fornelli, perchè la stessa possibilità non è stata concessa alla Sciura Pina?!...).
Poi vederla cucinare supplì e focacce con su quei trampoli da pornostar non ha prezzo...
@Andrea: grazie! Ma come funziona Anobii? Adesso vado a vedere...Posto che la tua recensione è vera, come vengono selezionate le persone 'vere' per differenziarle dai tarocchi che qualche casa editrice di sicuro tenterà di proporre attraverso finti lettori? E' un discorso che mi interessa molto, in quanto super-acquirente di libri di betting su Amazon, i cui criteri di rating mi sfuggono... @Dane: della Parodi adoro la velocità e il modo in cui prende in giro i grandi chef, quando ostenta l'uso del brodo granulare o di surgelati...fa secondo me troppi fritti, sia pure con la scusa che ai bambini la verdura fa schifo...mi esaltava, ai tempi di Italia Uno, l'occhio di odio (tipo Mark Lenders) con cui le colleghe lanciavano il suo spazio...
@ Stefano: Anobii, molto ben fatto e non così oscuro come dice Andrea :), è un social network un po' sulla falsariga di last.fm per la musica. semplificando un po' ognuno può mettere la lista dei propri libri, o di quelli letti e, se vuole, recensirli o commentarli. non essendo comunque un fenomeno di massa alla facebook, non si trova spam. per quel che riguarda le recensioni farlocche, potrebbero essercene (non sono molto attivo ultimamente), ma non credo spostino grandissimi numeri, quindi non vedo una grande convenienza nel proporle in maniera sistematica.
@Chad: forse Andrea si riferiva al fatto che non è bene indicizzato nei motori di ricerca (infatti io, pur avendolo sentito nominare, non c'ero mai capitato). Non sottovaluterei il pericolo di recensioni farlocche, non tanto per grandi interessi in campo (se noi con pochi libri siamo davanti a mezza editoria italiana significa che il libro non è un grande affare) quanto per la vanagloria dell'autore...
infatti...
io, tra le recensioni dei libri della mia lista, ho individuato senza dubbio due autori che si sono auto-attribuiti cinque stelle.
piccolo indizio, ma mi fermo qui: una è la biografia, scritta veramente male, di un cantautore - mio idolo adolescenziale - di medio successo, l'altra rece riguarda una raccolta di racconti di un "giovane" (come lo si è in italia) autore emergente.
comunque, ripeto, oltre alla curiosità di vedere cosa leggono gli amici e qualche buon consiglio scovato qua e là, trovo ottima l'archiviazione con il semplice inserimento del codice ISBN.
il sito permette poi di esportare il tutto in un file excel (che uso regolarmente per dare un ordine agli scaffali di casa: per nazionalità? per genere letterario? per periodo storico? per casa editrice?)
Con tutta onesta' ti dico che e' improbabile che legga il libro, soprattutto perche' e' un argomento che non mi interessa. Detto questo, vivissimi e sinceri complimenti Direttore. Il lavoro e la passione pagano (detto senza retorica, lo penso davvero).
Non sentirti "in colpa" se una volta ogni quattrocento post ti autoincensi un po'.
Essere davanti a Eco e Camilleri ti fa onore, che tu stia davanti alla Parodi fa onore all'italiano medio.
@Jack: complimenti! io sono un fanatico del completismo, specie in ambito editoriale. l'edicolante di fiducia (categoria pericolosissima) sui miei acquisti seriali ha costruito una fortuna e garantito già la pensione integrativa per i tre figli: continuo a comprare riviste di cui non mi interessa nulla (e che ovviamente nemmeno sfoglio) solo perché ho iniziato dal numero 1 e temo nel veder interrotta la collezione.
vorrei fare lo stesso con la indiscreto editore, ma per ora marco visita con "la giovane italia 2011". rimane la curiosità per l'estratto riguardante f. carraro, dato che la madre lavorava nella stessa mia azienda e qualche malelingua sostiene essersi dimessa perché certa del riscatto economico garantito dalla luminosa carriera prospettata al pargolo...
Sono stato molto tentato dal libro, ovviamente mi è piaciuta la tua recensione e ovviamente conosco bene qual è la tua opinione sul fenomeno ultras. Però ho deciso che è ora di finirla di leggere (e foraggiare) storie di persone che nemmeno sanno che cosa significa farsi un culo così tutto il giorno tartassati da qualche raccomandato incapace o sorpassati dal solito coglione e nonostante questo continuare a pagare le tasse, a pagare le multe (quelle pochissime prese), a fare il proprio dovere. Chiudo subito il mio telepippone da sfigato e ti auguro comunque tutte le fortune che tu meriti davvero.
Credo che il successo del libro sia il giusto premio per chi da tanto tempo ci regala (nel vero senso della parola)un grande spazio come indiscreto!
@Direttore il successo di Il Teppista è ovviamente figlio dell'ottimo lavoro (che per lei è un hobby) svolto con Indiscreto, un blog che combina la capacità di saper scrivere a quella di critica (e mi riferisco a - quasi - tutti gli autori del blog), qualità che normalmente fanno guadagnare in credibilità, anche quando si scrive di temi a noi poco noti. Di libri su Football & Texas penso che sia pieno il mondo, ma a molti lettori di Indiscreto è venuta voglia di leggerne solo uno...
Le rinnovo la mia stima e le faccio i complimenti per il successo editoriale
@Lizardking Sto finendo di leggere il libro di Diamond che avevi consigliato qualche post fa, molto interessante (anche se a volte ripete gli stessi concetti all?infinito). Grazie per il suggerimento. Ora passerò a Football&Texas...
@ Andrea... cvd! vabbè... probabilmente non ci faccio troppo caso alle recensioni farlocche perché in rete, se non so da chi vengano pareri, feedback, etc... tendo a scartare a priori le lodi sperticate.
confermo in ogni caso che anobii è veramente ottimo e poi, direttore, se la indiscreto è davanti a gran parte dell'editoria italiana sicuramente c'entrano i piccoli numeri della stessa, ma anche la qualità dei libri pubblicati e il buon lavoro fatto per promuoverli.
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