Dieci per cento di sincerità


Non ce n'è: come interesse l'autobiografia batte quasi sempre la biografia, anche quella che vorrebbe essere critica o addirittura di denuncia. E 'Dico tutto', il libro che Antonio Cassano ha scritto (con i piedi) insieme a Pierluigi Pardo, non dovrebbe fare eccezione. Almeno stando alle anticipazioni, perché sarà in libreria solo da mercoledì prossimo...L'Under 21? Una squadra per sfigati e rimbambiti. Del Neri? Non si capiva un cazzo di quello che diceva. Capello? A Madrid davanti a tutti gli ho dato dell'uomo di merda, più falso dei soldi del Monopoli. Spalletti? Uno da Udinese. Totti? Quando siamo andati dalla De Filippi s'è preso quasi tutto il compenso. Donne? Ne ho avute fra le sei e le settecento, di cui venti del mondo dello spettacolo. Trigoria? Facevo entrare in camera mia chi volevo. La patente? L'ho comprata. Quando si parla in prima persona la versione è sempre di parte, pettinatissima e volta a far sembrare stupidi o disonesti tutti tranne il protagonista. Però quel dieci per cento di sincerità vale la lettura di opere spesso scadenti (Gattuso, Materazzi, Moggi, Baggio, Paolo Rossi, incombe anche un Buffon, l'elenco sarebbe infinito), ma che confrontate a quelle dei terzi da copia & incolla (mercato di riferimento: il tifoso coglione finché è caldo, entro una settimana da una grande vittoria) sembrano la Recherche. Poi in Italia le rivelazioni pesanti latitano anche nella autobiografie, perché sembra che vendere i libri non interessi nemmeno all'editore, ma questo è un altro discorso. Così come il giudizio su Cassano, la cui sincerità in questo libro forse supera il dieci per cento.

stefano@indiscreto.it

9 commenti:

Unknown ha detto...

la cosa che più fa effetto di questo libro ad averne lette le bozze, non è tanto quel che fa e dice cassano. ma che emerga in tutta evidenza che il peggiore del calcio italiano, il meno intelligente, il più ingestibile, quello da trattare colle molle più grosse che ci sono, tutto quello che fa, non lo fa da solo e non lo fa solo lui.

sono tutte cose che fanno pure i suoi colleghi. che evidentemente godono di migliore stampa. ed altrettanto evidentemente non hanno mai fatto qualche sgarbo a totti.

Nick ha detto...

Per le anticipazioni lette, una biografia da far leggere a qualsiasi genitore per fargli abbandonare il "sogno" di vedere suo figlio su un campo di calcio

Felix ha detto...

A mio avviso se si vuole avere un quadro verosimile e realistico del mondo del calcio (o della parte che tutti gli addetti ai lavori sanno ma che non oserebbero mai raccontare in veste ufficiale e mettendoci la faccia) e della vita di un calciatore, il noto libro "nel fango del dio pallone" di Petrini dovrebbe costituire la pietra miliare, dopodichè anche il libro di Cassano puo' andare bene

spike ha detto...

quello che mi fa rabbia è vedere quanto talento sprecato.Raul ha di recente dichiarato che il giocatore con più talento col quale abbia mai giocato è Cassano. E Raul ha giocato praticamente coi migliori fuoriclasse degli ultimi 10 anni..,

alenar ha detto...

Il miliardario ex potenziale delinquente mi fa storcere il naso, per non dire incazzare. Spreco di talento. Ed anche probabilmente, di risorse editoriali: hanno un senso queste biografie di giocatori nel pieno della loro carriera, che inevitabilmente non possono essere del tutto sinceri, o addirittura reticenti? Che filosofia è questa degli instant book, hanno un vero ritorno economico o alla fine sono operazioni prive di senso?

Stefano Olivari ha detto...

Alenar, sul fatto che le autobiografie con carriera in corso siano spazzatura hai ragione, ma trovo che qualche sprazzo di verità venga sempre fuori. Più che nelle biografie celebrative fatte con i ritagli di giornale, cioé la via italiana alla biografia...

Ivan.fab ha detto...

Io trovo il personaggio in questione patetico. Sparo a zero su tutti... quelli di cui non ha più bisogno. La patente comprata causa analfabetismo non la farei passare come vanto (ohohoh e dai di gomito compiacente). Ci son fiori di giocatori che han vinto tutto pur avendo una vita dissennata. Questo nella storia del calcio è fra Stroppa e Maiellaro.

cydella ha detto...

Talento de che?! La sua dimensione è la Sampdoria. Appena si alza la pressione, il nostro scompare sempre.

gareth ha detto...

Cassano non ha sprecato un bel niente: se voi aveste una minima idea dell'ambiente da cui viene, non potreste fare a meno di aver un po' di rispetto per questo ragazzo che si è aggrappato al suo immenso talento come all'unica cosa che avrebbe potuto salvargli la vita. Io qualche familiare di Cassano di vista lo conosco bene: non so se emergerà davvero un 10% di quelle che sono le sue vere origini nell'autobiografia, se così fosse ne uscirebbe una lettura terribile.