Il banco vince quasi sempre e quando perde, quindi raramente, perde poco. Esempio fresco: secondo la Snai il 95% del gioco di Inter-Panathinaikos era sui nerazzurri, mediamente dati a 1,35. Percentuale simile a quella di Matchpoint, a cui risulta che solo l’1% delle puntate fosse sulla squadra di Ten Cate (a 8,50). Volumi sbilanciati, allibraggio forse non perfetto, ma di certo nessun banco ha rischiato di saltare anche se il 44% del gioco italiano sulla Champions (stime Better) era sulla partita di San Siro. Se Mourinho avesse vinto i bookmaker avrebbero infatti dovuto pagare solo il 12,4% (il 35% del 95% di 44, meno il 5% di 44 messo su Pana e pari) del volume delle giocate sulla Champions, ma prima di parlare di perdita ricordiamo che nella serata c’erano altre sette partite con il 56% delle puntate, distribuite in maniera diversa. Detto dell’ipotesi peggiore, ecco la realtà: con il successo greco i bookmaker hanno incamerato secco il 40,2 % (99% di 44, meno il 750% dell’1% di 44) del totale delle puntate, sorvolando sugli altri match. L’esempio fa capire perché chi tiene il banco soffra poco quando si verificano sorprese, a meno di ‘tarocchi’ noti a mezzo mondo (ma nel caso verrebbero sospese le giocate), e non ami gli scommettitori-ragionieri. Chiudiamo con le tre scommesse ‘value’ della settimana, secondo i soliti criteri: oggi pomeriggio il Bari in casa con l’Albinoleffe a 1,80 ed il Villa contro il Fulham a 1,65, domani l’Athletic Bilbao con il Numancia a 1,80. Che vinca pure il banco, ma almeno lo faccia soffrendo.
Stefano Olivari
(pubblicato sul Giornale di oggi)
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