1. Forse nemmeno Kakà sa in quale squadra giocherà fra una settimana, ma dal punto vista mediatico la scelta del Milan è già chiara: cominciamo a far credere ai tifosi che il calciatore è un mercenario, che è attaccato ai soldi (invece nel 2003 lasciò il San Paolo perché Carnago è più affascinante) e che a 120 milioni non si può rinunciare perché la crisi ha colpito anche Mediaset, la Mondadori, eccetera. Nel caso poi rimanga in rossonero, visto che Berlusconi sta studiando un sondaggio flash commissionato per valutare l'impatto dell'operazione su quel popolo che con varie gradazioni lo ammira e che sta passando in massa alla Lega, è già pronta la via d'uscita: Kakà è un ragazzo ingenuo, il cattivo è il padre che lo manovra. Film vistissimi in ogni società, anche in quelle che non hanno indirettamente a libro paga dei giornalisti. Persone informate, cioé i soliti 'camicia bianca' da ristorante milanese di riciclatori, danno la cessione per fatta. Noi da scommettitori scommettiamo su Kakà che rimane giurando amore eterno e riservandosi di decidere a giugno sperando nella megaofferta di una società ugualmente ricca ma più prestigiosa del City: magari lo stesso Milan. Una società di calcio-entertainment, che dallo stadio ricava solo il 10% del fatturato, deve avere almeno un volto conosciuto in tutto il mondo. E che possibilmente sia ancora un calciatore.
2. Nel gruppo molti avrebbero voluto e vorrebbero picchiare il Lance Armstrong versione cannibale (sia pure solo tre settimane all'anno, mentre il cannibale originale correva per nove mesi), Chad Gerlach l'ha fatto. Nel 1996, alle Olimpiadi di Atlanta: per questo fu licenziato dalla US Postal, che di lì a poco avrebbe perso anche Armstrong a causa del tumore. Da lì Gerlach cadde in depressione, iniziò a drogarsi (crack) e ne uscì grazie anche ad un reality televisivo americano, 'Intervention', centrato sulla disintossicazione di persone con dipendenze di vario tipo. Adesso Gerlach prova con il reality all'italiana: tesserato dall'Amore & Vita, le telecamere filmeranno minuto per minuto le sue gesta in un team diventato famoso per la lotta (o almeno le dichiarazioni del suo proprietario, Ivano Fanini) antidoping. La tivù sarà comunque sempre americana, la A&E: da noi si potrà vedere tutto sul sito o su You Tube. Molte le idee, prima fra tutte quella di un Giro d'Italia parallelo a quello per così dire vero. Cioé quello a cui parteciperà Armstrong, in attesa di un editoriale di Cannavò che spieghi come mai a 38 anni sia nato questo amore per l'Italia: forse il Giro è diventato più importante del Tour, ma nessuno se n'era accorto.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
2. Nel gruppo molti avrebbero voluto e vorrebbero picchiare il Lance Armstrong versione cannibale (sia pure solo tre settimane all'anno, mentre il cannibale originale correva per nove mesi), Chad Gerlach l'ha fatto. Nel 1996, alle Olimpiadi di Atlanta: per questo fu licenziato dalla US Postal, che di lì a poco avrebbe perso anche Armstrong a causa del tumore. Da lì Gerlach cadde in depressione, iniziò a drogarsi (crack) e ne uscì grazie anche ad un reality televisivo americano, 'Intervention', centrato sulla disintossicazione di persone con dipendenze di vario tipo. Adesso Gerlach prova con il reality all'italiana: tesserato dall'Amore & Vita, le telecamere filmeranno minuto per minuto le sue gesta in un team diventato famoso per la lotta (o almeno le dichiarazioni del suo proprietario, Ivano Fanini) antidoping. La tivù sarà comunque sempre americana, la A&E: da noi si potrà vedere tutto sul sito o su You Tube. Molte le idee, prima fra tutte quella di un Giro d'Italia parallelo a quello per così dire vero. Cioé quello a cui parteciperà Armstrong, in attesa di un editoriale di Cannavò che spieghi come mai a 38 anni sia nato questo amore per l'Italia: forse il Giro è diventato più importante del Tour, ma nessuno se n'era accorto.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
43 commenti:
Straordinario svegliarino. Meno male che esiste, in questo periodaccio malsano. Capitolo Kaka: ogni versione può diventare buona per i media servi, anche io mi giocherei la sua permanenza a Milano in attesa di offerte da club più prestigiosi del City, magari spingendo la società verso progetti più seri a livello tecnico. Comunque vacillare di fronte a simili offerte non è una colpa nè per il club nè per il giocatore: con quei soldi si potrebbe rifare una squadra intera (vedi esempio Zidane-Juve). Ci vorrebeb un Moggi a gestire la situazione...Armstrong seminerà zizzania, questo è certo, spaccando il gruppo e provocando qualche bell'articolo di Cannavò. Mi spiace per Zomegnan che dovrà arrampicarsi sugli specchi per dare credibilità ad un giro d'Italia al quale manca solo la signora Beckham come madrina ed un paio di reduci dalla Talpa per trasformarsi definitivamente in reality sportivo. A proposito di ciclismo: durante le vacanze natalizie ho letto Giallo Tour di Mura, ricordo che tempo fa lo avevi recensito o sbaglio? Potresti ribadire il tuo commento?
La cosa che mi dà fastidio in situazioni tipo Kakà è che si pretenderebbero da un atleta comportamenti che non chiederemmo mai a noi stessi, con la piazza (almeno quella manovrabile) scatenata contro il giocatore. Le sassate di quei gruppuscoli interisti a Ronaldo rientrano nello stesso filone...Giallo Tour l'aveva recensito Francesco Vergani sulla versione defunta della Settimana Sportiva, io ho letto di recente La Fiamma Rossa: è una raccolta di articoli dal Tour, già quasi tutti letti su Repubblica ma che reggono benissimo al tempo. Certo, deve piacere la materia.
direttore hai ragione, ma anche i calciatori sanno che non possono pretendere dai tifosi certi comportamenti razionali..
lo sanno anche prima di iniziare la carriera di atleti professionisti..
Interessante "Fiamma Rossa", vedrò di cercarlo.
Mura e il ciclismo mi hanno sempre interessato.
Su Kakà e chi fa la morale ho scritto qualcosa di quello che penso sul mio blog, inserisco solo solo il link anche per evitare il commento-fiume.
hai ragione eltopo, infatti il Kakà di turno non si scandalizza più di tanto se questi buzzurri gli danno del traditore e lo insultano. I Calciatori sanno perfettamente da chi sono circondati quando giocano e secondo me li disprezzano profondamente, salvo poi inneggiare al 12esimo uomo davanti ai microfoni. Ma non li biasimo: lo farei anch'io per il quieto vivere.
@ STEFANO: concordo col tuo pensiero in assoluto, ma la mia sensazione è che i tifosi del Milan siano al momento pro Kakà e contro la società...
stefano, sei il numero uno...
qualche notizia in più su questo misterioso sondaggio-lampo?
Kakà verrà venduto anche perché non rientra perfettamente nell'Hollywwod Team da esportazione che Galliani più che Berlusconi sta costruendo per fare breccia nei mercati difficili (U.S.A in primis). La Fiamma Rossa l'ho recensita su Indiscreto (http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2008/11/il-solito-mura.html), dove dico tutto quello che penso. Cioè che Mura è Mura.
Alenar, non capisco la scommessa tua e del Direttore sul fatto che Kakà resti per decidere a giugno: con tutto quel che può succedere, un Kakà in partenza a gennaio sarebbe troppo anche per questo Galliani. In ogni caso non son d'accordo con il parallelo Kakà-Zidane: col mercato di oggi (i buoni giocatori costano un botto, chi ce li ha non li vende e non ci sono colossi come Tanzi e Cragnotti costretti a smantellare...) con 100 milioni compri al massimo 3 buoni giocatori: ma'ndo cazzo vai?!...
Detto questo, lancio anch'io la mia scommessa: fin'ora il Milan ha fatto muro ma se adesso comincia a tentennare, per Kakà si aprono tante porte. Ad esempio quelle della Ciudad Deportiva, visto che, con le dimissioni di Calderòn, Perez non mancherà di rilanciare. E a parità di centello...
p.s.: comunque son contento così: a parità di condizione, Kakà è il miglior giocatore al mondo (col secondo che parte dal terzo posto...) e capisco benissimo il suo atteggiamento. Non è nato tifoso del Milan ma tifoso del Sao Paulo, se per i soldi ha rinunciato al Sao Paulo può benissimo per soldi rinunciare al Milan. Soprattutto per approdare a palcoscenici più importanti.
Per quale motivo la donna più bella del mondo dovrebbe restare la pupa di un gangster che, non avendo più bisogno di farsi bello al night, non le paga più nemmeno la messa in piega?!...
Lasci questo paese di provincialotti Kakà, l'Italia non lo merita...
@alenar: se ti piacciono i mafiosi...
Comunque, a sentire le dichiarazioni dell'allenatore e le voci uscite dallo spogliatoio (anche se non siamo così pirla da credere alle lacrime del giocatore...) forse Kakà è già stato venduto...
Non tanto la partenza di Kakà in sé, ma il suo approdo verso lidi tutt'altro che di prestigio (stiamo parlando del Manchester in biancoceleste, in quello in maglia rossodiavolo) dà la misura di dove stia sprofondando il calcio italiano, incapace di reggere economicamente l'urto della Premier, dove le squadre galleggiano sui soldoni televisivi e sono appetibili da sceicchi che con centoventi milioni di euro ci fanno la spesa il sabato al discount, figurarsi cosa gli costa spenderli per Kakà.
Certo, poverino questo Kakà...è dura andare a fare la spesa ai mercati rionali guadagnando adesso, solo di ingaggio, 10 milioni netti all'anno...20 miliardi, deve essere proprio una vita infernale la sua...
Bisogna trovare il modo di guadagnare di più perchè con 20 miliardi l'anno, non è vita...
Meglio 30 ...così di sicuro qualcosa da parte potrà metterla...
Ho provato nausea e ribrezzo nel leggere quella notizia,comunque da verificare, per cui Kakà avrebbe chiesto di aumentare del 20% l'ingaggio di 550 euro settimanali proposti dal City...il tutto perchè non farà una Champions per 2 anni (come se quest'anno la giocasse).
E qui si è tristi perchè una persona del genere vuole andare via...
E' un mondo assurdamente ingiusto: tra un pò, se per opera Divina un tale con la faccia da tardone che fa il centravanti nell'altra squadra di Milano, segnerà un gol al Manchester, andrà dal suo sceicco milanese e gli dirà"La vita con 24 miliardi di lire l'anno sta diventando dura...me ne da altri 6"?E c'è da scommettere che l'elemento in questione lo accontenterà.
Kakà il classico brasiliano irriconoscente e mercenario...con l'aggravante che si cela dietro la maschera da bravo ragazzo da "DU IU RINGU" o vergine(dice lui)sino al matrimonio.
Ma Kakà non è ancora felice...perchè vorrebbe la moglie ubriaca e la botte piena:ossia gradirebbe che quei 20 milioni l'anno gleli offrisse il Real...in modo da non andare a morire calcisticamente in un club senza senso...
Ma sono 4 anni che non fa che dire che gli piacerebbe il Real...ed oggi ha detto pure Manchester ed Arsenal...
Ma vendetelo e subito un elemento del genere...
Campatelli, sono d'accordo col disocrso generale che fai sui mercenari che giocano al rialzo ma non col ritratto che fai di Kakà. Mi sa che vi state perdendo la notizia e cioè che è stato il Milan(diversamente dal passato) ad accettare una trattativa e ad informarlo: come dire "ci hanno fatto un offerta, quasi quasi ti vendiamo".
Chiaro che a quel punto Kakà cerchi la soluzione migliore, che sia il Real o il risarcimento "No Champions - No Party". Come dice quel d.j. in "The harder they come": "This is show-businness: no businness, no show..."
E' il mercato, bellezza...
Il Milan fa bene a venderlo se ha intenzione di reinvestire in giocatori come Torres, Gerrard, Fabregas, Diarra (o Yaya Toure) e un paio di centrali difensivi di livello:ecco, il problema è che prima di venderlo dovrebbe avere la garanzia di portare a casa almeno tre o quattro di quelli sopra citati..
Il discorso sui mercenari mi lascia sempre perplesso: il 90% degli uomini per un congruo aumento di ingaggio cambierebbe azienda o società..
Eppoi il City con Kakà e un allenatore vero sarebbe già da oggi da prime quattro in premiership (Elano, Robinho, Jo, Ireland, Richards, Kompany e Wright Phillips sono una discreta base da cui partire) e non penso che questi qui a giugno se ne staranno a guardare...
Non resta che constatare con un pò di amarezza come i tempi siano cambiati, se anche il Milan inizia a vendere per soldi..(l'affare sheva era diverso perchè il meglio, come si è visto, lo aveva già dato)
Anche il Chelsea fino a 10 anni fa era un club "senza senso": eppure negli ultimi 6 anni non ha fatto malissimo in Europa e in campionato!
Franco, sti dirigenti non son riusciti ad reinvestire i soldi di Sheva figurati se riescono a sostituire Kakà. Poi con 100 milioni prendi tre buoni giocatori, i fenomeni che citi costano poco meno di Kakà.
Sul Chelsea hai centrato il punto, infatti mi metto a ridere quando sento dire che il City non ha blasone: chissenefrega del blasone oggi?! Ormai la Francia ha vinto il Mondiale, il Chelsea va in finale di Champions e quando Berlusconi prese il Milan la squadra veniva da 5-6 anni in cui faticava a qualificarsi per la coppa Uefa.
Con quella squadra, più Kakà, un bel difensore più qualcos'altro (ho sentito parlare addirittura di Modric, stufo del Tottenahm...con Modric-Kakà a centrocampo già mi vengono i brividi...) il City è da corsa, poche palle!...
Stefano, le dichiarazioni odierne di berlusconi fanno davvero credere che si voglia far passare kakà come quello che vuol partire. in realtà, stando a quello che si sa, lui non ha chiesto al milan di pareggiare l'offerta del man city.
piuttosto di fare il "fratello maggior", sarebbe stato più onesto dire che i 120-150 servono alle casse della società.
vendere kakà vuol dire considerare finita questa stagione (o meglio, un posto ai preliminari di cl è l'ambizione massima) e per le prossime si capirà dagli investimenti se la cessione del brasiliano è un'eccezione dovuta a un'offerta monstre o l'inizio di un ridimensionamento.
Massimo, secondo me il Milan faticherebbe a qualificarsi per la Champions anche con Kakà, figuriamoci senza. Anche perchè il Pasticciere di Cydella senza Kakà non è in grado di spalmarsi nemmeno due fette di Nutella.
A proposito, vado a spalmarne un po' sul panettone...
al Milan servono soldi per sanare il bilancio, secondo me, e questa offerta del City, irripetibile, cade a proposito. Scordatevi che vengano reinvestiti in 3-4 fuoriclasse, anche perché oggi con 105 milioni di compri un fuoriclasse e col resto che ti danno prendi sì e no 3-4 buoni giocatori.
Che non arriveranno. Il Milan di domani sarà Agger - Mattioni.
E Van Basten perchè non l'hanno venduto al Barcellona?! Anche allora il bilancio era in rosso.........
campa, Ibra fa quello che hai detto ogni anno e senza segnare al Manchester. Può non piacere ma è il calcio moderno. Per quale motivo un professionista che tra l'altro non è nemmeno milanista di nascita (alla Totti) (che poi anche in quel caso si potrebbe discutere sui veri perchè lui sia rimasto a Roma) dovrebbe rinunciare a quei soldi? per riconoscenza? Maddai!Ovviamente la domanda vale anche per la società, a maggior ragione se il suo presidente è anche presidente del consiglio e molto attento ai sondaggi: col PIL che scende del 2% non sarebbe molto popolare spendere centinaia di milioni per il Milan.Ovviamente se le cifre dette sono vere, perchè ancora non credo che ci sia qualcuno disposto a spendere tanti soldi per un calciatore, sia pure bravo come Kakà.
Alla fine per gennaio resta, poi andrà al Real a giugno come biglietto da visita del candidato vincente alla presidenza del Real
Spike, Totti aveva già la valigia pronta per Milano, poi lo sputo ha fatto saltare tutto.
In ongi caso il tuo discorso sulla riconoscenza fila ma dovrebbe valere anche al contrario: questo qua ha regalato da solo una Champions ad una squadra che da 3 anni lo prende per il culo promettendogli una squadra di livello e rifilandogli bufale (Dinho è l'ultimo giocatore che Kakà avrebbe voluto trovarsi a Milanello...).
In ogni caso anche i giornali inglesi cominciano a confermare le voci che avevo citato io l'altro giorno, e cioè di un Kakà sfogatosi coi compagni e rimasto deluso e disorientato dalla scelta della società di accettare la trattativa e valutare l'offerta. Anche Kakà potrebbe dare degli irriconoscenti ad una squadra che lo ha tenuto imprigionato quando lo reclamava il Real e adesso perchè il Capo non ha più bisogno del giocattolino (tanto ormai gli italiani si son rincoglioniti irrecuperabilmente...) lo rifila al Feroce Saladino!
Poi, magari è tutta una manovra del Berlusca per far vedere che alla fine si tiene Kakà e resiste ai cattivi sceicchi, comunque Ancelotti ha parlato come nemmeno parlava di Sheva quando già tutti sapevano da mesi che se ne sarebbe andato....
Ma se il Milan vende Kaka adesso come pensano di tamponare la sua assenza da qui a Maggio? Non mi sembra che ci siano prezzi grossi da prendere nel giro di 15 giorni.
Senza di lui la vedo dura arrivare in zona Champions (sarebbe curioso fare una statistica dei risultati di quest'anno del Milan senza Kaka in campo) dopodichè valli a convincere i big a farsi un'altro anno di UEFA (adesso che ci penso forse potrebbe essere una strategia per puntare a vincere la prima edizione della Europa League)
Il City è una squadra dalle enormi potenzialità economiche e con alcuni ottimi giocatori (da Ireland a -soprattutto- Robinho), non sono le garanzie tecniche che mancheranno a kakà ma altro... resta da vedere se l'ingaggio faraonico lo ripagherà dalla mancata dispita della champion's anche per l'anno prossimo e dall'indossare una maglia non proprio prestigiosissima...
@Gargaroz: semplice: non tamponeranno niente! E' finalmente riuscito il golpe al Pasticcere, che nel frattempo, sfregandosi le mani soddisfatto, anche stasera è riuscito a collezionare l'ennesima partita da 3 in pagella.....
@Pierfrancesco: io infatti credo che la delusione di Kakà stia proprio nel fatto di esser stato venduto al City. Che tra l'altro ha offerto al Milan la stessa cifra che offriva il Real.....
p.s.: prima che anche il Muro si faccia ubriacare dai media italiani, comunque, consiglierei di sfogliare qualche giornale inglese con relative dichiarazioni. Ad esempio quelle di Scolari.....
dane è esattamente quello che dico. Società e giocatori non si devono riconoscenza. Pagano e sono pagati per far bene in quella stagione. L'eventuale affare economico è tale per tutti, Milan compreso. Che poi i giornali asserviti scrivano certe cose, purtroppo è lo standard da noi.
Stefano, leggo la ricostruzione di Laudisa sulla Gazzetta on line: "Una ricostruzione accurata dei fatti dimostra come il Manchester City abbia avvicinato il padre di Kakà già in occasione della trasferta rossonera a Portsmouth. E quella principesca offerta ha indotto il papà-agente del brasiliano a far presente al Milan l'esigenza di un nuovo ritocco dell'ingaggio di Kakà: vale a dire ciò che era avvenuto negli ultimi tre anni sulla spinta delle ricche lusinghe del Real Madrid. Stavolta, però, il Milan non ha ritenuto di entrare di nuovo in questa perversa spirale, anche per non dover dare aumenti pure alle altre stelle rossonere. Si spiega così la scelta di aprire le porte allo sceicco Mansour. E di girare il pallino alla famiglia Kakà. Che ora deve fare una scelta di campo importante...".
Direi che calza perfettamente con gli scenari da te ipotizzati: finora di richieste di ritocco di ingaggio non se ne è parlato (e darebbe un senso alle parole di ieri di Berlusconi), quindi il "cattivo" della storia diventa il giocatore stesso o il padre.
Di contro, questa ricostruzione, così come le parole di Berlusconi, lasciano aperta una porta aperta alla permanenza del giocatore.
PS ma perchè i tifosi del Milan se la prendono con Galliani e non con Berlusconi?
Spike, ma infatti io quotavo il tuo discorso, non lo contestavo mica. Poi sulla riconoscenza c'è caso e caso, secondo me più che altro si dovrebbe discutere sull'adamantinità di certi comportamenti (vedi il caso Galliani-Crespo...).
Ad esempio, vedere Galliani dire ieri sera in TV che lui è tifoso del Milan ma è anche l'A.D. e deve pensare ai bilanci (dopo 19 bilanci in rosso su 20...)sinceramente mi ha fatto vomitare.
Insisto: a giugno 2008 Berlusconi disse che era impossibile portargli via Kakà, Galliani giurò che sulla sua lapide avrebbero scritto "l'uomo che non vendette Kakà".
Cos'è cambiato in 6 mesi?!... Che a Galliani è arrivato, da Berlusconi, il messaggio che Agnelli spedì a Moggi-Giraudo (e in confronto ai rossoneri la Juve fa un figurone): altro che Kakà mercenario!
Berlusconi ha tutto il diritto di non spender più, ma allora lo dica chiaramente e non prenda per il culo il pubblico!
In ogni caso non avrei mai pensato di vedere il Diavolo vender l'anima ad Allah...
p.s.: tra l'altro oggi il City smentisce la cifra citata dai giornali, non si sa se per rimediare alla reazioni scandalizzate degli inglesi o se per tirare sul prezzo vista la fretta del Milan nel vendere il brasiliano. E così rispunta il Real, che invece il centone è disposto a tirarlo fuori davvero (tra l'altro a Madrid dicono che l'ultima volta fu Galliani ad offrire Kakà al Real...mah...).
Insomma, ci sarà da divertirsi ma una cosa è certa: per il Milan sarà figura di merda comunque, mediaservi sì mediaservi no...
Stefano, anche Franco Ordine racconta il retroscena del ritocco chiesto da papà Bosco...
Emilio Fede che dice?!.....
dane la storia della lapide l'avevo dimenticata. sto ancora ridendo!
Capisco l'indignazione dei tifosi milanisti, soprattutto per la mancanza di coerenza della società: come ha sottolineato Dane, alla fine l'offerta del City è sì principesca ma tutto sommato non lontanissima da quelle vere o presunte registrate in passato da parte di Chelsea e Real. Stucchevole invece andar dietro alle ricostruzioni giornalistiche per capire se c'è un cattivo tra società, giocatore e papà di Kaka. Un affare del genere si fa con la volontà di tutte le parti. L'aspetto più duro da digerire per la tifoseria rossonera è che in passato (anche recentemente) non solo i campionissimi ma anche i campioni che vestivano la maglia del Milan erano blindati a prescindere, con contratti allungati ben oltre l'età pensionabile, come atto di riconoscenza. Comunque vada a finire, è il segno di un cambiamento a via Turati in atto da tempo. Curioso come ormai le partite casalinghe del Milan siano ormai da considerare la parentesi di struggenti fiction, dalle presentazioni di Dinho e Beckham al presunto addio di Kaka. Al quale crederò solo a firme avvenute: mi rimane sempre il dubbio che quei furbastri dei berlusconiani stiano sondando gli umori della piazza: se qualche sondaggista palesa al presidentissimo che l'addio di Kaka costa in termini di voti più di un litigio con Fini o di uno sproloquio di Veltroni, l'affare può sfumare, almeno sino a qquesta estate.
Per Dane: se parti dal presupposto tecnico che Kaka è il migliore al mondo con ampio vantaggio, tutto il resto è relativo e la cessione diventa ancor più deleteria. Per me è un giocatore fantastico che se la gioca con altri tre o quattro (Messi su tutti in questo momento, ieri sera altra magia assoluta il suo primo gol al Deportivo). Ha caratteristiche uniche, insostituibili, ma se vogliamo essere cinici negli ultimi due campionati e mezzo il suo rendimento è stato a corrente alternata ed il Milan (non certo per colpa sua) ha fatto 60 punti in meno dell'inter, una trentina meno della Roma, è stato superato dalla Viola l'anno scorso e dalla Juve delle 4M (Marchisio Molinaro Manninger Marchionni) sinora quest'anno. Ricostruire e voltare pagina si può: con quei soldi puoi comprare ottimi giocatori a iosa (l'inter ha speso molto meno per i suoi titolari più importanti) e rimettere in sesto una rosa slabbrata e incompleta. E' chiaro che il precedente Sheva-Oliveira non induce all'ottimismo, ma se ci fosse un direttore sportivo capace in via Turati con 120 milioni di euro ne fai di strada. Il paragone col caso Zidane alla Juve secondo me ci può stare: anche il francese era reduce da annate non proprio brillanti in campionato, è chiaro che devi prendere i Buffon Thuram Nedved per superare il trauma.
@Dane: in questa vicenda ci sono 3 componenti:Il Milan,Kakà e lo sceicco...ognuna ha le sue colpe ed in parte le sue ragioni.
Il più colpevole è di certo lo sceicco...perchè è come un tifone che si sta abbattendo sul mondo del calcio...ieri mi pare di aver sentito da qualche parte che possiede circa 33 miliardi di dollari o giù di lì.
Ora, traduciamolo in lire che suona sempre meglio:questo ha 60.000 miliardi di lire.
Se un elemento del genere decide di giocare a fare il Presidente(si dice che comunque sia un appassionato di calcio) entra in gioco con risorse che nessuno al mondo , o meglio, nel mondo del calcio ,ora possiede.
Ha semplicemente individuato (non è che ci voglia tanto), i migliori calciatori in giro, facendo offerte pazzesche. Si è partiti dai 75 milioni per Buffon (offerta di certo mai formalizzata) per arrivare ai 120 per Kakà. Per tutti è una cifra da vomito,ma per lui anche offrire 250al Milan e 40 al giocatore è esattamente lo stesso...tanto il patrimonio economico è pressochè infinito.
Ora, quando entra nel panorama un "mostro" del genere, manda tutto a...
Io non credo proprio che Galliani sia andato in giro per il mondo tentando di piazzare Kakà.
La vicenda non si sa come andrà a finire, ma una cosa è certa:se andrà via, nè il Milan, nè Kakà, vorranno prendersi la "colpa" del fatto...ma è difficile avere un comportamento chiaro...
Kakà dice di amare il Milan?Di voler invecchiare lì?Benissimo, allora rifiuti i 15 milioni di euro e lo dica chiaramente...
Di fronte ad una dichiarazione del tipo "City?No grazie," lo società non potrebbe fare nulla...
Per contro, se, come sostieni tu, è il Milan che vuole venderlo, nulla vieterebbe a Kakà di "impuntarsi" e dire "no, io resto"...mica potrebbero metterlo a giocare con la Primavera?
Da giugno ad oggi, in merito alle dichiarazioni che hai citato su Berlusconi e Galliani, è cambiato lo scenario...ossia è subentrato questo mostro finanziario che prima non c'era...
E per comcludere...negli anni come mai non si è quasi mai parlato di cose del genere per esempio per Maldini?Era perchè non aveva acquirenti (cosa remotissima) o forse perchè da sempre aveva dimostrato con i suoi comportamenti di avere intenzione di essere una bandiera per sempre della squadra?
Kakà è stato molto scaltro...non ha mai detto "resterò per sempre"...ha sempre abusato della frase "se la società vuole vendermi"...mi sembra troppo di comodo...
Se la società vuole venderti, tu ti impunti e resti, se lo desideri,caro Kakà.
Campatelli: non ho le prove, ma sono convinto che Kaka non abbia fatto il furbo nella vicenda. Chiedere ritocchi di ingaggio ogni anno, a fronte di prestazioni sportive eccellenti e offerte di mercato importanti, è purtroppo una prassi consolidata. Lo fanno calciatori di livello certamente diverso rispetto a Kaka, che rientra tra l'altro in quella schiera ristretta di campioni che hanno introiti potenziali supeiori all'ingaggio tramite i diritti di immagine. Io credo che sia realmente affezionato al Milan e di andare in una squadra di blasone nettamente inferiore non gli faccia piacere. Poi il professionismo, i soldi e tutto il resto sono da mettere sul piatto della bilancia e vivrà benissimo anche a Manchester con un stipendio raddoppiato. D'accordo con te sull'effetto devastante degli sceicchi paperoni, ne abbiamo parlato anche in passato, ma non riesco a provare rabbia o a indignarmi per il discorso economico: le sperequazioni esistevano anche in passato. Rimane il pericolo di dare il calcio in mano ad avventurieri che possono stufarsi del giocattolo e rompere tutto da un giorno all'altro, ma questa è una cosa già successa dalle nostri parti in termini diversi solo l'altro ieri: pensa al disastro dei vari Tanzi, Cragnotti, Cecchi Gori e alle dirigenze che hanno portato il Torino al fallimento...
Campa, cercherò di esaminare i tuoi tre componenti:
1) Sceicco: è il più innocente. Non è una colpa avere i soldi e spenderli, la sua strategia è la stessa grazie alla quale Galliani può fare il figo e vantarsi della società più vincente del mondo: quella stessa strategia che portò il Milan a soffiare Doanadoni alla Juve offrendo il triplo.
Cambiano le proporzioni ma la strategia è uguale, così come lo schema degli italiani è sempre lo stesso: son tutte troie le donne del mondo, tranne mia madre, mia moglie e mia sorella. Troppo comodo...
2) Kakà: non è un santo, oggi le società contattano il giocatore prima della società, quindi se il City è andato dal Milan è molto probabile che abbia prima ricevuto dal padre del giocatore la garanzia che l'offerta economica era allettante.
Però va detto che Kakà magari si sarebbe aspettato altre dichiarazioni di incedibilità da parte del Milan oppure ha dovuto suo malgrado prendere atto che restare a giocare in un cimitero d'elefanti non è una proposta allettante: il City ha preso Robinho e punta a Modric e Maicon. Con tutto il rispetto per gli atuali Seedorf, Beckham, Dinho e Antonini...
p.s.: visto che citi Maldini, quando arrivò Abramovich al Chelsea, Maldini fu uno dei primi giocatori adocchiati. Appena si sparse la voce Maldini, che attraversava un periodo tribolato con anche un attrito con Galliani in merito alla campagna acquisti, si affrettò a dichiarare "in vita mia non ho mai pensato ad un eventuale carriera lontano dal Milan, ma ho imparato che nella vita non si può mai dire..."
3) Il Milan ha dichiarato incedibile Kakà ogni anno nelle ultime tre stagioni di fronte ad offerte del Real identiche a quelle del City. Adesso Galliani si sveglia e scopre che da amministratore del Milan deve pensare al bilancio?! Il Milan ha cambiato strategia e Galliani fantozzianamente ripete a memoria la velina consegnatagli dal Presidente.
Insisto: a Berlusconi non gliene frega più un cazzo del Milan perchè avendo vinto tutto non ha più margini di miglioramento per la sua immagine di vincente e tenere in piedi il Milan gli costa troppo (soprattutto per l'incapacità di dirigenti amici che non ha il coraggio di licenziare e che senza 200 milairdi all'anno non son capaci di mettere in piedi una squadra seria...). Lo dica chiaramente, punto!...
p.s.: a nessuno viene il dubbio che una trattativa da 100 milioni di € per il miglior giocatore del mondo non sia possibile farla in una settimana?! A metà stagione, poi?! Da una settimana si parla della trattativa, e il padre di Kakà arriva solo lunedì?!... Ma chi la conduce sta trattativa, Topo Gigio?! Ma chi vogliono prendere per il culo?! Secondo me il City ha chiesto Kakà in estate, appena insediatosi lo Sceicco, solo che in quel momento non c'erano i tempi e la dirigenza del Milan rischiava l'impiccagione se non si fosse parata il culo preventivamente. In questo senso gli acquisti "mediatici" di Dinho e Beckham danno mooooooolto da pensare.
Nel frattempo il City ha fatto una pessima stagine, non andrà in Champions e quindi Kakà (che non è un santo come ho detto ma un professionista) si sta chiedendo perchè dovrebbe finire al City a gennaio invece che al Real a giugno...
Alenar, la conclusione del tuo post mi ha fatto venire in mente i disastri fatti dalla Polisportiva Mediolanum: in fondo il Milan sta subendo il trattamento ricevuto dall'Amatori Rugby. Quando una cosa non serve più la si butta via.........
1) Secondo me la vendita di Kakà al City è molto più giustificabile agli occhi dei tifosi da parte di Berlusconi rispetto a una cessione al Real. Nel secondo caso il Milan ammetterebbe inequivocabilmente un ridimensionamento. Non puoi vendere il tuo miglior giocatore a una rivale. Vendendo al City, possono sempre dire che è arrivato un pazzo miliardario che ha fatto una superofferta alla quale era impossibile rinunciare. E comunque il City non è al momento una diretta concorrente (almeno a livello di blasone, poi l'anno prossimo o tra 2 saranno tutte e 2 in UEFA). 2) Mi fanno spisciare i discorsi sul blasone. Dov'era il Chelsea fino a 6 anni fa? E adesso andrebbero tutti di corsa al Chelsea. 3) Ci si lamenta dello sceicco, ma qual'era invece la finissima strategia di Berlusconi (a parte gli stipendi in nero)? Forse la stessa? 4) Kakà dovrebbe rinunciare a parte dell'ingaggio e restare al Milan. Perchè invece il Milan non deve rinunciare a parte dei "profitti" e dà l'aumento a Kakà?
Domanda a tutti: ma siamo sicuri che i famosi 110 milioni (o quanti sono) saranno reinvestiti nel mercato? A me è parso di capire che una cinquantina andranno a ripianare il bilancio (cosa che Silvio non vuol più fare, perlomeno quanto in passato) e il resto in giocatori. Ergo: ridimensionamento.
Cyd: è vero il City potrà essere forte in futuro (e pure in Champions), ma per 1 anno e mezzo ancora non lo sarà (e 18 mesi non sono pochi per un calciatore). Ecco perchè vedo Kakà più facilmente al Real a giugno.
@ DANE: appunto, manca emilio fede all'elenco dei giornalisti "vicini alla casa madre" che cominciano a dipingere il giocatore e/o il padre come il cattivo della vicenda. ossia, lo scenario ipotizzato dal diretur.
col passare delle ore i 120 milioni di € sono scesi, con le tasse da togliere e una quota fifa da girare al san paolo. una buona metà è già destinata a tappare il buco di bilancio. rimane poca roba per rafforzare la squadra.
e poi: un affare così grosso messo in piedi in poche ore, col padre del giocatore che non prende il primo aereo ma temporeggia, col milan che quasi di improvviso cambia atteggiamento...
Una voce fuori dal coro è stata la juventina Evelina Cristillin, ospite alla DS. Ha detto che è andata a cena con Galliani, che le ha confermato la cifra, superiore ai 100 milioni, fatta nei giorni scorsi.
Hytok: le cifre non son quelle, Galliani gonfia i numeri per giustificare la vendita: vuole recitare il dramma "Zidane" per far la parte di un Moggi per non far la figura del Moratti sul set del "Ronaldo"...
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