Luciano Moggi, cosa pensa della sentenza che l’ha condannata a un anno e sei mesi per violenza privata, ma l’ha prosciolta dall’accusa di associazione a delinquere?
«Io me lo aspettavo. Mi aspettavo questa sentenza. Mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro che c’è rimasto male. Ma è una sentenza paradossola e per me è stata presa per dare un contentino al pm Palamara. D’altra parte dopo l’entità delle richieste, non potevano smontare tutto. E’ caduto il masso, ma almeno un mattone doveva rimanere. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da farsi una grande risata...» Qual è l’aspetto così divertente?«Parliamo delle motivazioni. Io sono stato condannato per violenza privata nei confronti di due giocatori: Amoruso e Blasi. Vogliamo parlare di Blasi?»
Parliamone.
«Arriva alla Juventus dopo 8 mesi di squalifica e ai primi di luglio inizia ad allenarsi. A fine luglio mi chiama il suo procuratore Antonelli a chiedermi un prolungamento del contratto e un aumento. A parte il fatto che non sapevo neppure che Antonelli fosse diventato il suo agente, perché nei documenti della società era stato scritto diversamente, ma la cosa non mi va giù. Vado da Blasi e gli dico: non farmi chiamare dal tuo procuratore per chiedere l’aumento, meritatelo sul campo e vedrai che ti verrà dato. E infatti, dopo 27 presenze, pochissime partite saltate e una buona stagione, il contratto di Blasi fu ritoccato e allungato. Ma il fatto di avergli detto: meritati l’aumento e non farmi chiamare dal tuo procuratore è considerato violenza privata. Ve ne rendete conto? Allora nessuno può più fare il dirigente in Italia. Qualcunque dirigente che fa l’interesse della sua società risponderebbe come me, ora stia attento! Rischia un anno e sei mesi».
E la questione legata ad Amoruso?
«Ancelotti viene da me e mi dice: cediamo Amoruso, non mi serve. Allora io convoco Amoruso, che per inciso dalla Juventus ha incassato 14 miliardi di lire, e gli spiego la situazione. Lui non vuole lasciare la Juventus, anche perché qui poteva prendere i premi per la Champions, lo scudetto o altri successi, allora gli dico: guarda che se rimani te ne vai in tribuna. E così mi becco la condanna per violenza privata. Capito l’assurdità? Allora dicano pure che un dirigente deve sperperare i soldi della sua società. O dicano che i calciatori sono gli unici che possono comandare. Praticamente la sentenza stabilisce questo. Stiano attenti gli altri dirigenti! Anche all’estero, perché mi sembra che Benitez si sia comportato allo stesso modo con Pennant. Magari condannano pure lui...».
E ora?
«Queste accuse non reggeranno in appello. Il processo di secondo grado non saranno i tempi supplementari di questa vicenda. Lì andiamo al golden gol. Ma dopo questa sentenza mi aspetto che direttori sportivi e società di calcio insorgano perché tutti potrebbero essere accusati di violenza privata. Se la Lega e le società non fanno sentire la loro voce può essere la fine di un modo di amministrare le società di calcio. Spero che nessuno sottovaluti la portata di queste sentenza ».
(Fonte: intervista di Guido Vaciago a Luciano Moggi, Tuttosport di venerdì 9 gennaio 2009)
L'AUTOREVOLE COMMENTO DI INDISCRETO: se il procuratore di Blasi all'epoca della richiesta di aumento fosse stato Davide Lippi o Zavaglia o direttamente Alessandro Moggi, Luciano Moggi gli avrebbe risposto ed anche con un certo trasporto. Senza alcun interesse personale, ovvio, lo stipendio della Juventus gli bastava e avanzava....Quanto ad Amoruso, tutti i calciatori e a maggior ragione i quasi ex, ambiscono a rimanere nel giro: anche in questo caso l'omertà non si può giustificare, ma almeno spiegare sì. Ultima cosa: non si hanno notizie dell'esistenza di Davide Benitez...
28 commenti:
la cosa che più infastidisce di questa vicenda, oltre all'omertà dei calciatori che nemmeno per la mafia raggiunge queste vette, è il totale zerbinamento di molti media per uno che alla fine è stato condannato.
Spike, una condanna cosi è davvero una pagliacciata. E volendo ha "ragione" Moggi: hanno dato il contentino al PM, come spesso si fa. Magari si faceva affidamento sulle testimonianze dei calciatori per arrivare alla piena condanna, cosa che non c'è stata. Certo la versione moggiana degli inviti a maggiore professionalità verso i giocatori (giocatori che si farebbero rompere un ginocchio pur di restare in un giro che bene o male li fa ricchi e famosi) fa ridere i polli. In un panorama giudiziario dove tra un po solo l'omicidio (forse...) non sarà materia per indulti e amnistie, una condanna cosi diventa una vittoria. E infatti da condannato, esulta!
jeremy cosa ne penso di queste condanne ai potenti in italia l'ho già scritto in passato. Il discorso è che sono sempre condanne, non assoluzioni. Mi viene in mente Cuffaro e i suoi Cannoli...
Ecco, fantastico esempio spike. Torniamo a discorsi vecchi, come dici tu. Il problema è che se in udienza porto una montagna che poi in dibattimento (spesso per ritrattazioni degli accusatori in corso d'opera, stile processo a Michael Corleone)diventa un dissuasore di velocità, qualcuno mi deve spiegare come si possa togliere l'aura di impunità a certa gente e come l'opinione pubblica non prenda ad esempio positivo il malfattore.
Direi che la vera notizia del giorno è l'intervista di Sandulli su tuttosport..Direttore ci commenti anche quella!Capisco che la fonte sia estremamente "di parte" ma ho trovato delle bombe notevoli che non si possono far passare sotto silenzio...
Franco, io mi chiedo una cosa a volte: cosa porta una persona sana di mente (diciamo che il Diretto lo fa di mestiere e quindi è esentato da analisi psichiatriche),come puoi essere tu, a leggere Tuttosport? A meno che tu non lo faccia per passare una mezz'ora di puro divertimento, come quando si guarda il TG4!
eh eh..cazzeggio in internet ed oplà..Non compro più la gazza, figurati se spendo un eurino per tuttosport..cmq secondo me Sandulli dice cose moooolto strane..e mi piacerebbe che il direttore commentasse..
jeremy, il paradigma di tutti questi processi è il processo Andreotti con la sua sentenza fatta col bilancino e la grancassa mediatica sull'"assoluzione".
P.s.: Franco che dice l'intervista?
trovata e letta l'intervista di sandulli. Ha ragione Franco ci sono spunti davvero interessanti, un paio sono davvero delle bombe
Spike, franco: mi state costringendo ad andare sul sito del Tuttosport(ahhhhhhhhhhhhhh...)???? Un suntino non potete farlo voi???
eh no jeremy, sottoponiti anche tu al supplizio :)
Io l'intervista l'ho letta, ma non capisco quale sarebbero le "bombe"...
Letto. Mi sembra un'intervista ad uso e consumo del lettore medio del Tuttosport, dove sono veri professionisti ad aizzare la folla. Non ci vedo nulla di eclatante, francamente.
beh ha praticamente detto che lo sconto di pena è stato "politico" e non giudiziario. Detto da un giudice...
Spike, attenzione: in veste di giudice sportivo. Un po piu assurda (ma la sapevamo) la differenza tra illecito sportivo e reato penale: lo stesso comportamento da un lato è alla stregua di un pantaloncino blu a Wimbledon dall'altro può significare la galera. Mah.
mi riferivo allo sconto di pena del processo sportivo, non al processo GEA. Ok i giudici sportivi sono quelli dei "pizzini" al processo Genoa-Preziosi, e della sentenza calciopoli comunicata prima ai giornali e poi diffusa ufficialmente, ma a tutto c'è un limite
Spike, pensa a quanta gente andrebbe radiata. Pensa che Moggi non è stato radiato! Cioè uno che ha distrutto quel che restava dell'immagine del calcio italiano, teoricamente potrebbe rientrarci dalla porta principale senza chiedere nemmeno permesso. Pensi ci sia un limite?
Ecco il link:
http://www.tuttosport.com/calcio/2009/01/10-14505/Sandulli:+«La+sentenza+Gea+ha+smontato+l’accusa»
"In fondo anche noi, nella nostra sentenza evidenziammo soprattutto cattive abitudini, mica illeciti classici. Si doveva far capire che quello che c’era nelle intercettazioni non si fa. E’ stata una condanna etica."
"Non so se è penalmente rilevante quel tipo di frequentazione di Moggi, ma è violazione dell’articolo 1. E l’illecito associativo che non esisteva, era una falla nel sistema giuridico, è stato da noi introdotto. Ai tifosi ripeto che per me la giustizia penale e quella sportivo sono cose diverse"
Per me dichiarazioni di questo tipo sono agghiaccianti. Innanzitutto cita solamente l'articolo 1 e non il famigerato art. 5. In secondo luogo il termine "condanna Etica" non sta ne in cielo ne in terra. CATTIVE ABITUDINI, NON ILLECITI CLASSICI!!Cioè mandi una squadra in B per una cattiva abitudine che non comporta un illecito "classico" (cioè un illecito da codice sportivo, immagino si possa intendere così..).
Non voglio entrare nel merito di calciopoli su cui ognuno mantiene le proprie opinioni. Però mi sembra che in questa intervista (magari ritagliata ad arte dal magnifico giornalista di tuttosporc), il buon Sandulli l'abbia fatta ampiamente fuori dal vaso..Con riflessioni di questo tipo dai largamente adito agli striscioni di domenica al Delle Alpi (28 e 29) alle dichiarazioni di Del Piero e a quelle di Cobolli Gigli..
Franco, credo che il "ritaglio" del giornalista sia determinante: i fondo Sandulli ha ripetuto una cosa che io dico da il primo giorno della pubblicazione delle intercettazioni (anzi no, prima ancora: il Nestiforum è testimone di come io abbia spifferato tutto settimane prima dell'esordio mediatico...) e cioè che Lazio e Milan nell'80 furono assolti penalmente ma la serie B se la fecero e silenzio...
Sento alle mie spalle (dalla Tv eh non ho poteri paranormali) che Tuttosport continua con la sua battaglia contro Ranieri. Ribattezzatelo in OdioSport.
Tanto per farsi due risate: stasera Antenna 3 organizzava una serata dibattimentale sulla sentenza Gea: Sandulli vs. D'Onofrio. Sì, come se uno fosse contro l'altro, ROTFL!
@Dane. C'e' un piccolo particolare. Nel 1980 la frode sportiva non era reato penale.
@Hytok. cosa intendi?
@Mario: esattamente come nel 2009 non esiste il reato di "monopolio del mercato calcistico" ed esattamente come negli anni di Agricola certe sostanze non erano nella lista del doping. In sostanza: penalmente non li si può toccare, sportivamente andrebbero cancellati dalla storia.
Se il Direttore stabilisce che per scrivere su questo forum bisogna controfirmare un regolamento interno che vieta i complimenti a Moggi e tu vieni qua a dire che Moggi è una gran brava persona, penalmente non sei perseguibile ma il Direttore se vuole può bannarti dal forum a vita.
@mario: è noto a tutti che Sandulli è stato l'infiltrato dei poteri forti che, per ragioni politiche e paramafiose, ha smorzato le sentenze di moggiopoli.
@Dane: I reati ipotizzati in sede penale non erano cose di poco conto. Associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza (a Roma) e alla frode sportiva (a Napoli).
Sportivamente possiamo discutere quanto vuoi sull'etica che dovrebbe regolare il calcio, e siamo perfettamente d'accordo che gente come Moggi non dovrebbe nemmeno poter chiedere il tesseramento, ma evidentemente prima che scoppiasse il bubbone, i suoi servigi erano molto ambiti anche da chi sbamdiera codici etici a destra e a manca.
A livello penale pero' dobbiamo avere un altro punto di vista, a meno che non vogliamo asserire che sia riuscito a corrompere anche il Giudice del tribunale di Roma. E credo che dal processo di Napoli avremo una visione complessiva del mondo calcio che qualcuno non aveva interesse a far venir fuori in quell'estate del 2006.
@Hytok: Di gente come sandulli non mi stupisco. E che non comprendo come Borrelli e Ruperto si siano fatti coinvolgere un una tale operazione
@mario: beh, Borrelli aveva poca libertà d'azione, all'epoca; le sanzioni decise da Ruperto erano comunque già più congrue, rispetto a quelle definitive. Se pensi che a Carraro (Carraro!!!) hanno perfino tolto l'ammenda...
Spesso si sentono in televisione i "minimizzatori" che dicono: "queste cose a livello penale sono una pagliacciata!". Però se gli illeciti sportivi fossero provati, sarebbero tutt'altro che risibili: pensiamo ad esempio alle scommesse, flussi enormi di denaro che prendono una direzione piuttosto che un'altra e parecchia gente che a tutt'oggi potrebbe reclamare dei risarcimenti. Ma è solo un banale esempio.
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