Lacrime per una certezza

di Marco Lombardo
Il problema è che questa volta non sono lacrime di gioia ma è un pianto di resa. Roger Federer non ce la faceva neppure parlare alla fine e Rafael Nadal, trionfatore degli Open d'Australia, ha dovuto consolarlo: «Sono felice per me, ma sono triste per lui». Lo spagnolo ha battuto ancora il suo amico-nemico (il conto ora è di 13-6), vince il suo sesto titolo del Grande Slam e soprattutto impedisce a Federer di raggiungere Pete Sampras a quota 14. Un finale forse inatteso, visto che Nadal ai 5 set della semifinale contro Verdasco - in 5 ore e 14 minuti di gioco - ne aggiunge altri 5 cinque nella finale riuscendo alla fine anche a vincere. La partita, come quella di qualche mese fa a Wimbledon, entrerà negli annali del tennis per intensità, emozioni e bel gioco: alla fine dura quattro ore e 23 minuti e si risolve nel crollo di Roger che si blocca al 2-2 del quinto set. E così piange Federer durante la cerimonia di premiazione, senza riuscire a rispondere alle domande del cerimoniere. Il pubblico lo incita, ma il groppo in gola e le lacrime sonopiù forti di tutto. Tocca a Nadal, appunto, abbracciarlo e poi prendere il microfono per dirgli «ricordati che sei un grandissimo campione e sono sicuro che agguanterai e supererai Sampras. È sempre un piacere giocare con te». Il problema per lo svizzero è che questa volta il 7-5, 3-6,7-6, 3-6, 6-2 racconta di una partita bella, incerta e nella quale, soprattutto, Nadal non sembrava - almeno fino a un certo punto - il più forte. Federer insomma avrebbe potuto vincere e di occasioni ne ha avute molte, ma alla fine ha vinto Rafa. E il dubbio ora è che il fatto che lo spagnolo sia ormai l'indiscusso numero uno sia una certezza. Anche nella testa di Federer.
(per gentile concessione dell'autore, fonte: Il Giornale.it)

27 commenti:

Simone ha detto...

TU CHIMALA SE VUOI NADALITE "Carina" la finale in terra canguri,almeno i tre set centrali. Trattasi d'autentico passaggio di consegne tra il re spodestato e il principe regnante. Il terzo set è parso un clamoroso deja vu: nel 2007 al Roland Garros,in avvio,Mago Merlino ebbe una sfilza di palle break. Una l'affondò in rete con un diritto,per lui,banale. Quel dì,a Paris,giocò meglio del maiorchino per almeno due set,ma fu il prologo del film che si gira dall'anno scorso.. La sua nemesi gioca meglio i punti importanti ed è ormai troppo superiore dal punto di vista atletico. Adesso ci toccherà,per almeno un biennio, il dominio di questo fenomeno della natura e soprattutto i post dei suoi insopportabili tifosi. Nadalisti contro federeriani è tifo becero e infantile allo stato puro. Roba da pallonari in overdose...

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

Mah, in questi anni ho sentito dire spesso che Federer era il più forte tennista di sempre, adesso dovremmo dire quindi che lo è diventato Nadal (perchè il problema non può essere solo fisico, visto Federer non è di colpo paralitico e Nadal ha migliorato sulle superfici non sue al contrario di Federer).
Ma non è che magari è la concorrenza che manca?!...

Simone ha detto...

@Dane:è la crudele legge di un gioco spietato come il tennis. Nel 1981 Borg perse due finali dello Slam consecutive,contro McEnroe. Praticamente finì lì la carriera... La nemesi del Mac fu Lendl,prima a Parigi nell'84 e poi allo Us Open dell'anno dopo... E' una catena infinita,tra non molto arriverà il castigatore di Nadal, magari sta già giocando nei futures.. Per me il Federer 2004-2007 è un giocatore quasi perfetto. Se poi il Nadal 2009 farà il Grande Slam...

Dane ha detto...

Simone, per quanto io mi intenda poco di tennis (magari ricordo male ma sapevo che Borg si ritirò a detta di tutti prematuramente e McEnroe ebbe il primo ritiro da numero 1 ATP)il ricambio capita in molti altri sport ma non è quello il discorso che facevo io..... ;-)

Simone ha detto...

Il dominio di Federer è arrivato dopo la fine dell'era Sampras-Agassi. E prima di Nadal nessuno aveva preso la targa allo svizzero.
I suoi due veri avversari generazionali,Safin e Nalbandian, hanno dissipato il loro talento con cura... Il Macca si assentò dalle scene per sei mesi,anche perchè non vinceva più le finali dello Slam:ai tempi era il numero due. Anche Borg non sopportò l'idea di perdere regolarmente da un avversario...

mario ha detto...

Puoi avere davanti il tuo peggior nemico, ma costui non potra' mai fare nulla per impedirti di piazzare la prima di servizio all'interno del quadrato.

non ho mai visto nessuno (nemmeno Agassi) come Nadal rispondere al servizio. e se lo deve fare nel 60% dei casi sulla seconda, gli equilibri si spostano enormemente a suo vantaggio.

se Federer riesce a liberarsi del complesso di inferiorita' da Nadal e a garantirsi un 60% minimo di prime, puo' essere certo di tornare dove e' stato incontrastato per 4 anni

Dane ha detto...

Al di là dei difetti della mia memoria (io ricordavo Borg e Mac numeri 1...), se Federer è sbocciato dopo l'Era Sampras torniamo al mio discorso: a volte uno pare un fenomeno e invece è solo sparita la concorrenza.
Lo penso del 97-98 di Ronaldo che ha ubriacato tutti o ancor di più di Schumacher: un conto è veder Piquet, Prost, Senna e Mansell che si scannano, un conto è vedere il mascellone misurarsi con Damon Hill, Villeneuve, Hakkinen e Alonso...

Simone ha detto...

@Dane:Credimi,il Fedexpress era veramente irreale dal punto di vista tecnico. Se c è stato un difetto,lo ha ingigantito Nadal: tatticamente pigro,non ha mai voluto spostare il gioco verso un serve and volley moderno. D'altronde con gli altri bastavano servizio e vincenti a go go.
@Mario:verissimo,ma il tempo non fa sconti;nemmeno ai quasi immortali. La nadalite è una realtà e non ho idea se avrà l'umiltà di un Connors che aspettò il declino di Borg per riaffermarsi. La vedo durissima, forse a Wimbledon...

Dane ha detto...

Simone, non metto in dubbio il valore di Federer, anche perchè non ne ho la competenza. Però dico, diamine, servirà pure un controvalore per dare una valutazione sul valore di un atleta, no?!...

mario ha detto...

@Simone: Sono pienamente d'accordo.

la domanda e': Federer tornera' a livello fisico/tecnico/mentale quello del 2006?

e' crescito autoconvincendosi di essere il migliore di sempre, con l'unico scopo di battere record dopo record. riuscira' ad accettare che anche per lui puo' esistere la sconfitta?

piu' che l'aspetto tecnico, e questo che deve risolvere.

@Dane: a mio modesto avviso, Federer al 100% contro Nadal al 100% vincerebbe il primo, tutta la vita

Dane ha detto...

Mario, per quel poco che capisco di tennis sono d'accordo, proprio per quello prendevo le distanze da certe valutazioni.
Siamo aggrappati a Djiokovic....

Simone ha detto...

@Mario:no,non penso possa tornare a quei livelli.Alcune partite erano irreali. Ricordo a un Masters contro Safin: annullò una caterva di break point del russo. Quella arroganza si è dissipata, ahinoi.
@Dane:sul cemento Murray è già più forte di tutti. La diagonale favorita di Nadal va a farsi benedire contro lo scozzese, che è un fighter da competizione...
Vorrei segnalare tra gli emergenti, oltre a Gulbis, il nipponico Nishikori. Piccolino, spaventosa velocità di braccio, una specie di Agassi del nuovo secolo. Chissà...

cydella ha detto...

@dane: va che ti leggo. Adagio con certe affermazioni...

Dane ha detto...

Cydella, ti stavo aspettando: avevo fatto partire il countdown!... :-D

dag_nasty ha detto...

Federer-Nadal decisamente meno bella di Nadal-Verdasco (a tratti epica).. soprattutto 4o e 5o set con una marea di errori e pochi vincenti spettacolari. 5o set addirittura di puro garbage time (anche se mi rendo conto che è paradossale).
Federer ha mollato i pappafichi: Nadal gli è superiore fisicamente e mentalmente. Allo svizzero (che adoro per il suo gioco che comunque di tanto in tanto rimane delizioso) non restano che il tocco e l'istinto... ma non bastano più, soprattutto se il servizio è incostante. Peccato, spero comunque che possa raggiungere Pistol Pete, se lo meriterebbe.

alenar ha detto...

Dane e Simone: a me non piacciono molto i confronti intergenerazionali dei campioni, anche perchè dovremmo immaginare Federer con le racchette di legno, Borg con quelle moderne, Laver nell'era pro e Tilden con i preparatori atletici di Nadal. Però nel tennis i risultati e le statistiche care al buon Tommasi aiutano a fare ragionementi di ampio respiro: se valutiamo le "coppie storiche" del grande tennis, il binomio Federer-Nadal non teme concorrenza: solo Sampras-Agassi al momento hanno più titoli dello slam, che rimane il paradigma più importante. Borg-Mac, idoli insuperabili della mia infanzia, per mille motivi non hanno avuto la stessa continuità di rendimento. Federer rimane ad un passo dal record di Sampras ma può vantare una striscia infinita di semifinali raggiunte nei tornei maggiori, nell'ultimo anno horribilis pensate che è arrivato in finale in tutti i tornei dello slam perdendo tre finali con Nadal. Allo spagnolo manca solo lo US Open, ha già fatto l'accoppiata Roland Garros-Wimbledon, sul cemento ha fatto progressi pazzeschi, in Australia giocava sulla linea di fondo quasi alla Agassi, mentre fino all'anno scorso si limitava a rincorrere all'altezza dei teloni. Insomma, siamo di fronte a due Super Tennisti, anzi due super dello sport moderno. Sulla concorrenza è più dificile dare valutazioni: io credo che sia un luogo comune dire che il miglioramento nella preparaziona abbia alzato il livello dei primi cento, anzi. Penso che oggi negli slam proprio per l'alto livello atletico e per i nuovi materiali sia più difficile avere sorprese (anche in Australia si sono allineate alla fase finali quasi tutte le teste di serie, come sempre succede in campo femminile), però a livello di primi 20 o 30 ci sono tanti ottimi giocatori che vincono tornei Atp e secondo me sono superiori ai tennisti di pariclassifica del passato. L'elemento che attenua le imprese dei due mostri e la modernizzazione delle superfici: l'erba lenta di Wimbledon ed il cemento più soft hanno sicuramente aiutato un giocatore come Nadal. Più in generale, oggi non esiste più la classica specializzazione tra terraioli e giocatori d'attacco ed è sicuramente l'aspetto meno avvincente di un tennis piuttosto monotematico. Ultima considerazione: più che l'aspetto tecnico, la rivalità Federer- Nadal si gioca sul piano psicologico e delle strategie. Nella finale di Melbourne si sono rivisti momenti già vissuti in tanti loro sfide, conlo svizzer incapace di sfruttare i momenti favorevoli, mentre lo spagnolo riesce a essere sempre lucido e quando si ava avanti punto a punto si può scommettere su una sua vittoria. Sul 4-4 del terzo set Nadal si è trovato 0-40 e non ha fatto una piega, si è preso una pausa per caricarsi ed ha rimontato vincendo un game fondamentale, mentre lo svizzero ha messo in mostra un braccino assurdo in quel frangente. D'altra parte lo spagnolo sotto di un break nel quarto set ha mollato la presa per giocarsi tutto nel quinto, con l'esito che sappiamo. Per il futuro la domanda che possiamo porci è: quando Federer raggiungerà sampras? A Wimbledon? E quando Nadal raggiungerà Federer?

Dane ha detto...

Alenar, i numeri in sè mi dicono poco (Inzaghi ha segnato più gol di Gerd Muller e Di Stefano...), una volta ogni coppia di grandi tennisti aveva alle calcagna almeno altri 3 o 4 mastini (dietro Fed-Madal il terzo parte dal quinto-sesto posto...), se dici che Nadal è più forte di Federer psicologicamente allora il problema non è solo fisico e di vecchiaia di Federer.
Insomma, al netto della questione dop....pardòn, fisica e al netto della mia incompetenza, per considerarli i migliori di sempre, bisogna veramente esser di bocca buona... ;-)

Simone ha detto...

@Alenar:Son d'accordo;dalla fine delle racchette di legno è diventato uno sport, sempre più atletico e strapotente.
Che il Federer,nell'era open,sia il più completo di tutti tecnicamente mi sembra ovvio. Che abbia la nadalite,altrettanto. La stagione sul rosso rinnoverà quest'ultima impressione. Per ciò che riguarda il cemento andrei più cauto:dipende dai tabelloni. Nadal sul veloce americano le prende da Murray,forse anche da Djokovic. Poi ci sono Tsonga,Verdasco e altri... Sul breve termine lo spagnolo dominerà ma non penso lo farà a lungo. Poi sul talento dei singoli si può disquisire all'infinito: la manina di Marcelo Rios era come quella del Mac. Ma non ha mai vinto uno Slam...

Dane ha detto...

Ma allora, se il discorso vale per Rios (e per tanti altri: i piedi di Ortega valevano 10 volte quelli di Ronaldo...) vale anche per Federer: in questi anni, chi avrebbe dovuto (potuto?!...) fermare Federer?!...

cydella ha detto...

@dane: aridaje...

Simone ha detto...

@Dane:l'ho già accennato. Federer si è fermato da solo. Tecnicamente poteva variare all'infinito,ma non ha mai voluto cambiare approccio tattico. L'anno scorso,a Wimbledon,ha dovuto affondare per due set e mezzo per ricordarsi del back tagliato di rovescio: colpo che,se eseguito dalla parte destra di Nadal,manda in tilt le soluzioni preferite dallo spagnolo. Ha dominato troppo per aver umiltà in certi frangenti: in questo mi ricorda tantissimo McEnroe,uno che perse tre finali storiche perchè scherzò gli avversari...

alenar ha detto...

Dane: secondo me nel tennis, o meglio negli sport non di squadra, i numeri e le vittorie testimoniano qualcosa di importante, poi naturalmente si può discutere all'infinito su Borg meglio di Federer o Sampras meglio di Nadal. Peronalmente dal punto di vista dell'estetica pura del tennis per me il massimo resta Edberg, ma può fregare nulla a nessuno. I due mostri attuali stanno avendo una continuità pazzesca nei tornei veri che sono quelli dello slam, all'interno di stagioni tennistiche che ormai vanno da gennaio a novembre senza tregua, mentre Borg, per fare un nome, giocava tre mesi l'anno, senza essere blasfemi. D'altro canto, ribadisco, un giocatore con le caratteristiche di Nadal, con tutti i suoi costanti miglioramenti, credo che avrebbe arrancato assai sia sul cemento e ancor più sull'erba vera di Wimbledon, dove da Sampras in giù sono in molti in teoria che avrebbero potuto bastonarlo. Storicamente poi la qualità media dei top 20-30 è davvero cresciuta come qualità, soprattutto negli ultimi 4-5 anni, quando sono spariti gli specialisti delle varie superfici e si fanno largo giocatori all around capaci di vincere un pò ovunque. Oggi non c'è più spazio per pallettari alla Berasategui (finalista a Parigi) o per grandi battitori come Tanner che tenne 5 set in finale con Borg a Wimbledon. Sicuramente Federer sino all'avvento di Nadal non ha avuto avversari del suo calibro, ma oggi da Djokovic a Murray ce ne sono diversi che se la giocano benissimo, solo che negli slam sui 5 set contro questi due non c'è niente da fare, vedi Berdych e Verdasco in Australia che sono arrivati ad un passo dalla vittoria.

Dane ha detto...

@Cydella: aridaje un cazzo, nemmeno un ayatollah ronaldiano come te può negare che di brasiliano Ronaldo ha avuto tutto tranne che i piedi (fatti raccontare da Zagallo...), affinati più con l'età invero e che in quel 98 monstre erano ancora vieppiù grezzi: Ronaldo ha sempre giocato solo palla rasoterra come un calciatore di calcio a 5 e questo lo rendeva fenomenale agli occhi della gente, ma ha sempre fatto fatica a stoppare un pallone al volo o rimbalzante. Non lo dico io ma le immagini: il piatto al volo di Ronaldo trasformato in un tacco a spazzare l'area è lì davanti ai miei occhi, così come il pallonetto che Ortega segnò (di destro!!!...) all'Inter con la maglia della Sampdoria. Sono solo esempi ma rendono l'idea (Van Basten in un azione simile insaccò all'incrocio...).
Poi lo sport è fatto di altre cose oltre la tecnica (vedi l'Edberg citato da Alenar...) e il discorso cambia...

@Simone: non sono così competente per starti dietro. Di riffa o di raffa a me pare comunque che a parità di doping, era di svolgimento e preparazione tecnico-atletica, un Federer avrebbe fatto pià fatica a misurarsi con un Connors o un Lendl piuttosto che con Nadal o Safin. Federer sarà completissimo tecnicamente (ma allora il più grande calciatore di tutti i tempi è indiscutibilmente Van Basten...), ma a mio modo di vedere ha giocato contro il nulla. Ovviamente "li avrebbe battuti tutti comunque" è una rispettabile opinione, ci mancherebbe...

@Alenar: negli sport individuali i numeri contano più che negli sport di squadra (da angolo dell'umorismo l'Arrigo Sacchi che disse che "gli schemi contano più dei giocatori: Angelo Colombo ha vinto più di Maradona..."), ma credo che per una corretta valutazione contino anche gli avversari incontrati: un po' come nel calcio, la "qualità media dei medi" è cresciuta, la "qualità media dei top-player" però è scesa.
Negli anni 80 c'erano vari giocatori che per un motivo o per l'altro, per un periodo o per l'altro potevano aspirare al trono mentre a mio modo di vedere Federer s'è confrontato contro il nulla.....
Quello è solo la mia sensazione, poi non essendo molto competente, come detto, è inutile ch'io insista... ;-)

zoleddu ha detto...

è possibile giocare 10 ore a tennis al 110% nel giro di due giorni senza avere un minimo calo fisico e mentale?

Simone ha detto...

Si,basta avere i "controlli" che aveva l'Mlb a inizio anni novanta...
@Alenar:approvo ciò che dici,mi piacerebbe vedere Wimbledon con le condizioni di gioco di 10 anni fa...ma rimarrà una chimera.

spike ha detto...

Per me Nadal è avvantaggiato dal "cambio" di superfici di questi anni. Negli anni 90 avrebbe vinto solo RG.

@zoleddu.il doping andrebbe liberalizzato, tanto oramai l'antidoping è una farsa